10 January, 2025
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L’Autorità nazionale Anticorruzione (ANAC) ieri mattina ha ufficializzato l’elenco dei soggetti aggregatori che svolgono attività di centrali di committenza, iscritti all’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti. L’ANAC ha accolto la richiesta della Regione Sardegna per la designazione del Servizio provveditorato della Direzione generale degli Enti locali e Finanze, che opera come Centro di acquisto territoriale per tutta la pubblica amministrazione presente nell’Isola. Regione, Province, Comuni, Enti e Agenzie dell’intero sistema regionale, comprese le Aziende del servizio sanitario, insieme a università e scuole possono farvi riferimento per gli acquisti di beni e servizi.
«Si tratta di un importante, ulteriore passo avanti verso l’esigenza di semplificazione della pubblica amministrazione – ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. La centrale unica di committenza, infatti, consentirà di razionalizzare e controllare la spesa, diminuire il contenzioso perché le gare saranno bandite da un solo soggetto appaltante dotato delle necessarie professionalità, ma anche ottenere prezzi migliori dai fornitori di beni e servizi, risparmiando quindi risorse importanti. Non solo: è il sistema più efficace per fronteggiare i fenomeni di corruzione.»

Palazzo della Regione 4 copia

 

Sant'Antioco 48 copia

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ieri sera ha partecipato all’inaugurazione del Muma, il Museo del Mare e dei Maestri d’ascia di Sant’Antioco, realizzato nell’ambito del progetto “Accessit” e finanziato per il 75% con fondi FESR 2007-2013 (Programma operativo di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo”) e per il 25% con risorse statali. Il progetto, che ha avuto una durata di oltre tre anni e si è concluso a settembre 2014, ha visto il coinvolgimento di 21 partner appartenenti a quattro regioni: Corsica (capofila), Sardegna, Toscana e Liguria. L’obiettivo di Accessit era quello di creare e sviluppare una strategia integrata di gestione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e identitario transfrontaliero. La messa in rete stabile dei soggetti istituzionali transfrontalieri punta a valorizzare paesaggi e identità locali, attraverso un grande itinerario culturale del Tirreno che presti una particolare attenzione all’accessibilità dei luoghi per le persone diversamente abili.

Tra gli interventi realizzati in Sardegna, relativamente al patrimonio culturale materiale e immateriale, spicca questa iniziativa condotta in collaborazione con la Conservatoria delle Coste, all’interno della rete dei musei del mare e della navigazione delle quattro isole minori della Sardegna: la Casa del Duca a Carloforte, il Centro del Mare a Cala Reale (Asinara), il Museo del mare e delle tradizioni marinaresche a Caprera e, appunto, il Muma a Sant’Antioco. Quest’ultimo è dedicato ai maestri d’ascia (che nel centro sulcitano vantano una grande tradizione), alla laguna e alla navigazione.

«Il Muma – ha sottolineato l’assessore Erriu al taglio del nastro – è un efficace esempio di interazione tra la Regione e un ente locale, anche con il coinvolgimento di privati, per rendere fruibile un sito di elevato valore culturale e dare gambe a un’ottima iniziativa nella logica di rete tra differenti aree sarde. Questo consente di arricchire l’offerta di servizi e specializzarla, offrendo così a turisti e visitatori un’opportunità in più che accresce di conseguenza la ricettività tradizionale e di posti letto. Un elemento che in futuro caratterizzerà l’impegno della Regione nell’ambito del Programma transfrontaliero Italia-Francia”Marittimo”. È un esempio di cooperazione tra territori differenti, che vede camminare insieme la Regione e i Comuni: un fatto non scontato, spesso ognuno viaggia per conto suo e i risultati non sono positivi. L’auspicio è che anche in futuro si prosegua nella direzione della cooperazione e consorzialità, per promuovere la Sardegna e il suo patrimonio. L’augurio che faccio al sindaco, alla comunità di Sant’Antioco e alla cooperativa che gestirà la struttura è di trarre da questa nuova opportunità i migliori risultati dal punto di vista occupazionale ed economico.»

Sinistra Sarda è contraria al trasferimento degli uffici dell’assessorato regionale del Lavoro nei locali di Via San Simone. Il segretario regionale, Giovannino Deriu, stamane ha diffuso una nota nella quale Sinistra Sarda «esprime netta contrarietà all’intenzione dell’Amministrazione regionale di trasferire gli uffici dell’assessorato del Lavoro nei locali di Via San Simone. Ci pare una scelta scellerata che comporterebbe un ingiustificabile aggravio di costi per le casse della Regione. L’urgenza di procedere con importanti lavori di messa in sicurezza nell’attuale sede dell’Assessorato – aggiunge Deriu – non giustifica l’immediato e totale sgombero del palazzo di Via XXVIII febbraio. E’ possibile procedere con i lavori senza interruzione dell’attività negli uffici della storica sede. Persino in grandi ospedali vengono realizzate importanti opere di restauro e rifacimento degli impianti, piano per piano, senza che venga ravvisata da nessuno la necessità di uno sgombero integrale. Ma allo stato attuale, non soltanto non si ha notizia circa l’avvio di questi lavori, ma da troppo tempo non c’è traccia neppure dei lavori di manutenzione ordinaria da parte dell’Amministrazione.»

«L’edificio di Via XXVIII febbraio – sottolinea ancora Giovannino Deriu – presenta caratteristiche di strategicità funzionale all’utenza che non trovano riscontro in nessun’altra struttura in capo all’Amministrazione Regionale nella città di Cagliari; al contrario, i locali di Via San Simone, circoscritti nell’area di pertinenza di un centro commerciale, sono privi di aree parcheggio, posto che quelli esistenti sono a disposizione del supermercato. Gli stessi sono difficilmente raggiungibili per via pedonale (con un’elevata messa a rischio della rilevata utenza e del personale che non può utilizzare altri mezzi di trasporto), non sono serviti dai mezzi CTM che hanno fermate molto lontane dallo stabile e viaggiano solo in orari e con linee limitate. Abbandonare una prestigiosa e funzionale sede di proprietà per poi dover ricorrere a locali in affitto che comportano onerosi contratti di locazione con durata incerta e indefinita, contrasti palesemente i principi di economicità ed efficienza che la stessa Giunta regionale pareva aver adottato.»

«Sono queste le ragioni che ci inducono a chiedere che attorno a questa operazione venga fatta chiarezza e che la Regione operi nella massima trasparenza quando si tratta di utilizzo di risorse pubbliche nonché di organizzazione di uffici e servizi pubblici che abbiano al centro i diritti della collettività, non gli interessi di qualcuno. Rivolgiamo la richiesta di chiarezza e trasparenza al presidente Francesco Pigliaru, all’assessore competente Cristiano Erriu e all’assessora Virginia Mura direttamente interessata dal trasloco. Buon senso e ragionevolezza imporrebbero di sospendere ogni ulteriore atto volto a dare esecutività alle intenzioni dell’Amministrazione in ordine al trasferimento in oggetto. Riteniamo sia così possibile – conclude Giovannino Deriu – una valutazione più attenta rispetto all’economicità della dismissione dello stabile di Via XXVIII febbraio e in relazione allo spreco di denari pubblici per contratti di locazione sine die.»

Giovannino Deriu

Erriu - Demuro 7

Gli assessori regionali degli Affari generali, Gianmario Demuro, e degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica, Cristiano Erriu, sono intervenuti stamane a Cagliari al convegno organizzato dalle Università di Cagliari e Sassari, dal titolo “Cittadini 2.0 – Una legge sarda sulla partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche”. L’assessore Demuro ha analizzato alcune tematiche relative alla partecipazione dei cittadini.

«Per garantire un’effettiva partecipazione dei cittadini all’elaborazione delle politiche pubbliche regionali – ha detto Demuro -, innanzi tutto la Regione deve fornire il maggior numero di informazioni certificate. È una delle tematiche che si possono e devono sviluppare perché rappresentano il futuro della democrazia partecipata. La pubblica amministrazione è chiamata a rilasciare dati immediatamente fruibili da cittadini, Associazioni e istituzioni, e ad aggregarli per temi in modo che la partecipazione per la definizione delle politiche pubbliche sia la più corretta possibile.»

«Per estendere realmente la partecipazione – ha sottolineato – dobbiamo rendere tutti più consapevoli e informati. Come? Garantendo servizi informativi efficienti, open data, dati utilizzabili e certificati. Un altro elemento su cui bisogna lavorare è la cultura partecipativa, e qui entrano in gioco le università, che però raggiungono una popolazione limitata rispetto alla totalità della società. Solamente i partiti, le Associazioni e i cittadini organizzati possono – utilizzando le informazioni messe a disposizione – proporre soluzioni per le politiche pubbliche più vicine al cittadino. Per un’effettiva partecipazione occorrono luoghi d’incontro non virtuali e vi è la necessità di supportare una partecipazione non standardizzata: questa, infatti, non si può applicarla allo stesso modo in materia ambientale, sanitaria, urbanistica o economica, in quanto si tratta di tematiche del tutto diverse che richiedono strumenti mirati per garantire un buon supporto alla fatica quotidiana che gli amministratori pubblici svolgono, ciascuno nel suo ruolo, alla ricerca delle migliori soluzioni per i cittadini. Se riusciremo a fare tutto questo prima di approvare la legge, avremo predisposto una buona legge.»

«Oltre al tema legato alla partecipazione popolare nei processi di produzione normativa – ha sottolineato l’assessore agli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Cristiano Erriu – c’è un tema ancora più importante che noi inseriremo all’interno della nuova legge urbanistica: mi riferisco alle scelte di pianificazione urbanistica e a tutto ciò che ha a che fare con il governo del territorio sotto il profilo ambientale o, più in generale, riferibili all’assetto idrogeologico o del territorio e ai grandi investimenti da realizzare. È un tema che ha necessità di essere governato con una focalizzazione differente rispetto al tema più generale, che è senz’altro importante, perché si tratta di disciplinare le modalità di partecipazione popolare e di contributo dei diversi portatori di interessi diffusi ai vari Piani che le pubbliche amministrazioni, a livello locale e regionale, gestiscono: mi riferisco per esempio all’assetto idrogeologico, ai Piani di utilizzo dei litorali e a quelli di gestione delle aree ambientali o di aree Sic. È un tema che va disciplinato con norme ad hoc, coerenti con il contesto normativo che andiamo ad istituire, il quale dovrà recepire tutte le nuove strumentazioni e le tecniche di animazione pubblica e di coinvolgimento popolare al dibattito, come gli open space technology, i referendum popolari e altre forme di consultazione sperimentate in tutto il mondo, le quali rappresentano opportunità molto interessanti ma che vanno tuttavia iscritte all’interno di un contesto normativo del tutto nuovo.»

«In Sardegna – ha concluso Cristiano Erriu – stiamo per discutere la riforma degli enti locali. Questo strumento normativo può aiutarci enormemente a rendere davvero protagonisti i territori nelle decisioni. Anche la riforma della legge urbanistica è un intervento di grande spessore sociale: entrambi sono occasioni formidabili per sperimentare forme di partecipazione e coinvolgimento popolare. Noi abbiamo iniziato a farlo in occasione dell’approvazione della legge sulla casa, che ha consentito di acquisire centinaia di proposte e suggerimenti di cittadini, professionisti di settore e Associazioni di categoria.»

Municipio Tratalias 2 copiaMarco Antonio Piras copia

A distanza di dodici giorni dalle elezioni, il confermato sindaco Marco Antonio Piras (al terzo mandato consecutivo) ha ufficializzato questo pomeriggio la composizione della nuova Giunta comunale di Tratalias. Emanuele Pes, 37 anni, ha ricevuto le deleghe di vicesindaco e di assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Ambiente, Personale e Patrimonio; Daniela Uccheddu, 51 anni, ha ricevuto le deleghe di assessore dei Servizi sociali, Pubblica istruzione, Turismo e Attività del Centro storico, Politiche del lavoro; Giulio Renato Zara, 49 anni, il candidato consigliere più votato con 50 preferenze, infine, ha ricevuto le deleghe di assessore dello Sport, Spettacolo, Cultura, Caccia e Agricoltura. Marco Antonio Piras ha tenuto a sé la delega al Bilancio.

La nuova Giunta nasce all’insegna della continuità amministrativa. Due dei tre assessori, Emanuele Pes e Giulio Renato Zara, infatti, facevano parte con Marco Antonio Piras anche della Giunta della consiliatura appena conclusa. Gli altri due assessori uscenti, Gianluca Locci ed Elena Papi, questa volta non erano candidati.

Il numero degli assessori è sceso a 3, perché secondo le nuove disposizioni legislative, trasmesse ai sindaci neo eletti dall’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, con una circolare il 9 giugno, il numero degli assessori non deve essere superiore ad un quarto (arrotondato aritmeticamente) del numero dei consiglieri comunali, compreso il sindaco. Il numero deve essere arrotondato per eccesso se la frazione è superiore a 5, e per difetto se pari o inferiore a 5. A Tratalias, così come a Villamassargia, Santadi, Giba e Sant’Anna Arresi, i consiglieri eletti sono 12, 13 con il sindaco, quindi le Giunte devono essere composte dal sindaco e da 3 assessori.

Il nuovo Consiglio comunale di Tratalias si insedierà martedì 16 giugno, alle ore 18.00. Nell’occasione, il riconfermato sindaco Marco Antonio Piras presterà giuramento e presenterà la squadra dei tre nuovi assessori appena nominati. Dopo la prima riunione di Consiglio comunale, il sindaco ufficializzerà con un nuovo atto gli incarichi specifici per tutti i consiglieri delegati.

Ricordiamo che Marco Antonio Piras è stato confermato per la terza volta sindaco di Tratalias con 312 voti, il 39,29%. La sua lista civica, “Obiettivo comune”, ha eletto 8 consiglieri comunali, precedendo la lista civica“Tratalias di tutti” che candidava Iside Fonnesu che si è fermata a 278 voti, il 35,01% ed ha eletto 2 consiglieri ed alla lista civica “Progetto Tratalias” che candidava Gerardo Pisà che ha ottenuto 204, il 25,69% ed ha eletto i restanti 2 consiglieri.

Le elezioni hanno registrato 802 votanti su 1.051 aventi diritto al voto, per una percentuale del 76,30%.

Questa è la composizione dei nuovi gruppi consiliari.

“Obiettivo Comune:

Giulio Renato Zara

Daniela Uccheddu

Gianluca Lindiri

Emanuele Pes

Mauro Antonio Cuccu

Patrizia Cani

Alberto Cani

Stefania Piredda

“Tratalias per tutti ”:

Iside Fonnesu

Claudia Cuccu

“Progetto Tratalias”:

Gerardo Pisà

Massimiliano Loddo

 

Cristiano Erriu
L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha affrontato il tema della riforma degli Enti locali, questa mattina, nel corso dell’audizione in Consiglio regionale di fronte alla Prima (Autonomie e Riforme) e Terza Commissione (Bilancio), alla quale ha partecipato anche l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci.
«È ormai urgente, imprescindibile e non più rinviabile l’approvazione della riforma degli enti locali della Sardegna, soprattutto alla luce della situazione finanziaria che riguarda le nostre Province – ha detto Erriu -. La situazione è particolarmente grave poiché, come è noto, la legge statale di stabilità per il 2015 ha previsto per l’anno in corso un taglio di un miliardo di euro per tutte le Province e le città metropolitane: riferito alla Sardegna, parliamo di circa 55 milioni di euro per il solo 2015. Per gli anni successivi, la legge di stabilità prevede un taglio per ulteriori due miliardi per il 2016 e addirittura tre miliardi per il 2017. Un ritardo nell’approvazione della riforma comporterà un aggravamento della situazione economico-finanziaria che diventerà strutturale nei prossimi anni.» 
L’assessore Erriu ha ripetuto più volte che «è nella responsabilità del Consiglio regionale e della Giunta trovare soluzioni finanziarie all’interno delle risorse di bilancio approvate di recente, per coprire il fabbisogno finanziario delle otto Province sarde. Alcune di esse hanno una percentuale di incidenza delle spese di personale, rispetto alla spesa corrente totale, che supera il 42% a fronte di una media nazionale pari a circa la metà. È necessario, perciò, che questa situazione sia affrontata seriamente e in tempi strettissimi».«La soluzione va trovata all’interno della Conferenza regionale sulle Autonomie locali – ha sottolineato l’assessore della Programmazione e BIlancio Raffaele Paci -. Convocheremo perciò al più presto il tavolo tecnico per approfondire la situazione e decidere tutti insieme come trovare le risorse necessarie ad affrontare questo momento di emergenza.»A proposito del Patto di stabilità, il Consiglio dei ministri in settimana dovrebbe approvare il decreto legge sugli enti locali, in accordo con l’Anci, che prevede misure sostanziali di attenuazione delle sanzioni per le Province che hanno sforato il Patto nel 2014. Tale misura consentirà alle Amministrazioni provinciali di non dover sopportare le sanzioni inizialmente ipotizzate.

Altro tasto dolente è quello delle società in house delle stesse Province. «Ci sono esempi di società in house – ha commentato l’assessore Erriu – che hanno intrapreso un percorso di razionalizzazione dei costi già da tempo, mentre altre Province stanno ragionando e valutando l’esternalizzazione dei servizi per abbattere i costi generali ormai insostenibili».

L’assessore Erriu, al termine dell’audizione, s’è impegnato a convocare al più presto il tavolo tecnico all’interno della Conferenza regionale sulle Autonomie locali.

Sede Provincia via Mazzini Sede Provincia Medio Campidano 1 copia

L’emergenza venutasi a determinare nelle ex Province, dopo il commissariamento e i tempi lunghi nell’elaborazione e quindi nell’approvazione della legge di riforma del sistema degli enti locali, è stata affrontata questa mattina in una seduta congiunta delle commissioni auAutonomia e Bilancio del Consiglio regionale,

Subito la convocazione di un tavolo tecnico con i rappresentanti delle associazioni degli enti locali e gli amministratori delle province sarde per esaminare la drammatica situazione finanziaria in cui versano gli enti intermedi e indicare una possibile via d’uscita alla conferenza permanente Regione-Enti locali. Parallelamente, l’apertura di una vertenza nei confronti dello Stato per una rivisitazione della legge di stabilità.

Sono le proposte scaturite dalla seduta, svoltasi in presenza degli assessori degli Enti locali, Cristiano Erriu e della Programmazione, Raffaele Paci.

I tempi sono stretti per trovare una soluzione che consenta di garantire una continuità nell’erogazione dei servizi finora assicurati dalle province e di scongiurare i possibili licenziamenti dei lavoratori delle società in house a partire dal 1° luglio. Per questo, i presidenti Francesco Agus e Franco Sabatini, hanno convocato d’urgenza una seduta congiunta delle due commissioni consiliari.

I rappresentanti della Giunta hanno confermato le difficoltà nel reperimento delle risorse per coprire i buchi di bilancio delle province causati dai pesanti tagli decisi dal Governo, circa 51 milioni di euro per il 2015.

Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare dal decreto che il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare e che consentirà di abbattere dell’80% le sanzioni di 17 milioni di euro comminate alle province di Nuoro, Sassari e Medio Campidano per lo sforamento del patto di stabilità. Misura però insufficiente per far fronte al fabbisogno finanziario degli enti intermedi, privati, da quest’anno, della principale fonte di sostentamento, il gettito della RC Auto, prelevato forzosamente dallo Stato.

Serve, dunque, una soluzione per affrontare l’emergenza, in attesa del riordino degli enti locali che il Consiglio regionale discuterà nelle prossime settimane. «C’è stato un comportamento sleale da parte dello Stato che ha sottratto alle province le risorse finanziarie lasciando loro le funzioni da esercitare – ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – adesso è necessario trovare una soluzione di sistema per evitare il caos». A rischio, oltre ai posti di lavoro dei precari e dei dipendenti delle società in house, ci sono anche gli stipendi del personale delle ex province sarde, circa 1800 unità. «Impensabile che di tutto questo si faccia carico la Regione – ha aggiunto Erriu – la soluzione passa attraverso operazioni contabili e di bilancio, ma per far questo serve un patto interistituzionale».

L’interlocuzione con il sistema degli enti locali servirà a capire in quale settore si andranno a reperire le risorse. «La Regione non ha i soldi per coprire il buco – ha detto l’assessore al Bilancio Raffaele Paci – la Giunta è disponibile a discutere eventuali spostamenti di fondi. E’ un tema che richiede grande senso di responsabilità da parte di tutti. In ogni caso occorre accelerare i tempi della riforma degli enti locali che consenta di affrontare strutturalmente la questione».

I tempi sono strettissimi: «Entro dieci giorni bisogna individuare un percorso per evitare l’interruzione di servizi – ha detto il presidente della Prima Commissione Francesco Agus – in questa fase è importantissimo condividere le politiche di bilancio».

«Regione ed Enti locali saranno in grado di trovare una soluzione per la copertura finanziaria – ha sottolineato il presidente della Terza commissione Franco Sabatini – in questo momento è necessario evitare atteggiamenti demagogici e lavorare nell’interesse di tutti».

Palazzo della Regione 2 copia
La Giunta regionale ha deciso di difendere il Piano di dimensionamento scolastico resistendo in Giudizio contro il ricorso presentato al Tar della Sardegna dai Comuni di Siligo, Cossoine e Codrongianos e dall’Unione dei Comuni del Meilogu nei confronti della Regione per l’annullamento, previa sospensione, del piano di riorganizzazione e di razionalizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015-2016.Nel corso della seduta di ieri è stato nominato il commissario straordinario per il comune di Villanovaforru dopo che lo scorso 31 maggio, come ha spiegato l’assessore Cristiano Erriu, non è stato raggiunto il quorum del 50% dei votanti alle elezioni comunali. Si tratta di Marinella Montis, 72 anni, segretario comunale in pensione.

Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, viene riportata al Centro unico di responsabilità della pubblica istruzione la gestione complessiva dei fondi destinati alla realizzazione di una Azienda Zootecnica didattica presso il dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, che rientra nell’Accordo di programma quadro rafforzato, “Infrastrutture strategiche regionali per la conoscenza”. Viene dunque trasferito un milione e mezzo di euro dal Centro regionale di Programmazione alla Pubblica Istruzione.

La Giunta ha deciso, su proposta dell’assessore Donatella Spano, di non sottoporre a ulteriore procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale quattro progetti. Si tratta di: interventi urgenti di costruzione e manutenzione di opere idrauliche e sistemazione dei compluvi interni all’abitato di Villanova Strisaili, in Ogliastra, proposti dal Comune; variante al progetto di coltivazione e contestuale ripristino di una cava di granito in località L’Alcu nel Comune di Luogosanto (Olbia Tempio), proposto da Sardinja Graniti; rinnovo dell’autorizzazione all’attività di cava e progetto di ripristino di una cava di granito in località Monti Latu, a Luogosanto, proposto da Mistral Graniti e, infine, ampliamento dell’insediamento produttivo adibito al recupero e alla lavorazione di materiali metallici della ditta Autodemolizioni Pusceddu Antonio s.r.l. nella zona P.I.P. in località Sa Turrita nel comune di Siamaggiore (Oristano), proposto dalla ditta stessa.

Via libera al programma di tenuta dei Libri Genealogici e alla effettuazione dei controlli funzionali: la Giunta, accogliendo la richiesta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, ha approvato l’assegnazione dei contributi, programmati con una somma di 3.300.000 euro, alle Associazioni Provinciali degli Allevatori. E’ stato poi accordato il nulla osta all’approvazione della prima variazione al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario anno 2015 e pluriennale 2015-2017 di Agris.

La Giunta ha autorizzato il comune di Macomer a utilizzare le economie, ovvero le somme non spese, del programma straordinario di edilizia residenziale pubblica del 2002: l’assessore Paolo Maninchedda ha spiegato che del milione e 600mila euro disponibili, tutti fondi statali, ne sono stati impiegati solo poco più di 550mila. L’esecutivo ha perciò dato il via libera all’uso del milione residuo e alla stipula di un accordo di programma con il Comune di Macomer. E’ stato poi modificato lo Statuto di Area per adeguarlo alle disposizioni della legge regionale del 25 novembre 2014 (“Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”): in particolare si è reso necessario intervenire rispetto al ruolo del distretto territoriale, non più come entità organizzativa improntata a un principio gerarchico ma come ambito territoriale di riferimento e competenza per l’azione dei Servizi periferici dell’azienda.

Sono Valentina Santoni e Giovanni Tìana i componenti del collegio dei revisori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna designati dalla Giunta su proposta dell’assessore Luigi Arru. Via libera anche alle modifiche alla delibera di Giunta 52/10 del 10 dicembre 2013, che definisce i criteri delle prestazioni erogabili dai laboratori di base, e di base con settori specializzati, prevedendo per la tutela dei pazienti che alcune di queste siano effettuate esclusivamente in ambulatori situati in istituzioni di ricovero, ovvero in ambienti protetti. E’ stato poi modificato l’ambito territoriale di assistenza primaria della Asl di Cagliari in seguito al trasferimento del comune di Nuraminis dal Distretto 5 (Sarcidano – Barbagia Seulo – Trexenta) al distretto 1 Cagliari che sarà così composto: Monastir, Sestu, Ussana e Nuraminis. Approvato definitivamente, infine, il finanziamento indistinto della spesa sanitaria di parte corrente 2013 dopo il passaggio in Consiglio.

Nulla osta della Giunta su proposta dell’assessore Claudia Firino all’immediata esecutività del Bilancio di previsione annuale 2015 e pluriennale 2015-17 dell’Istituto etnografico di Nuoro approvato dal Consiglio di amministrazione lo scorso 13 maggio.

 

Cristiano Erriu

Il numero degli assessori nelle Giunte dei Comuni andati al voto il 31 maggio, non deve essere superiore ad un quarto (arrotondato aritmeticamente) del numero dei consiglieri comunali, compreso il sindaco. Il numero deve essere arrotondato per eccesso se la frazione è superiore a 5, e per difetto se pari o inferiore a 5. Il riferimento, si legge nella circolare inviata stamane dall’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ai sindaci dei Comuni interessati, per chiarire il numero dei componenti della Giunta e la rappresentanza di genere, deve essere fatto rispetto al numero dei consiglieri assegnati alla classe demografica di appartenenza del Comune, e non ai consiglieri in carica.

Nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, l’art.1, comma 137, della legge n. 56 del 2014 ha disposto che nelle Giunte dei Comuni con una popolazione superiore ai tremila abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, anche in questo caso con arrotondamento aritmetico. Tale percentuale, a garanzia della rappresentanza di genere, si calcola sul numero complessivo dei componenti della Giunta, compreso il sindaco: su questo aspetto si è espresso il ministero dell’Interno con una circolare del 24 aprile 2014. Tale norma prevede esplicitamente che «nelle materie attribuite alla competenza della Regione, fino a quando non sia diversamente disposto con leggi regionali, si applicano le leggi dello Stato».
L’assessore Erriu invita i sindaci al rispetto di tutte le norme citate nella circolare di oggi e, qualora non ancora approvate dai rispettivi Consigli, ad apportare le dovute modifiche statutarie ai sensi delle intervenute modifiche legislative.

Su proposta del presidente, Francesco Pigliaru, questa mattina la Giunta regionale ha commissariato le province di Sassari e Oristano. Saranno due amministratori straordinari a guidarle, rispettivamente Guido Sechi e Massimo Torrente. Su indicazione dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, è stato inoltre nominato commissario straordinario per il comune di Anela, Giovanni Maria Retanda.

Palazzo della Regione 3 copia