17 July, 2024
HomePosts Tagged "Cristiano Erriu" (Page 6)

[bing_translator]

«Stiamo facendo una capillare azione di informazione sulle opportunità offerte dal nuovo bando per le reti di videosorveglianza e per incentivare l’adesione dei comuni. Non solo copriamo tutto il territorio regionale ma miglioriamo il servizio sul piano tecnologico. Gli strumenti a disposizione ci consentiranno di avere maggiori informazioni, pur nel rispetto del diritto alla privacy, con vantaggi concreti in termini di dissuasione e prevenzione dei reati ma anche per i dati che gli investigatori potranno acquisire durante le indagini.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che ha partecipato a Cagliari, al Centro regionale di formazione professionale, insieme all’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, all’incontro di approfondimento sulla seconda fase del progetto per le nuove reti di monitoraggio e controllo del territorio promosso dalla Regione. Con il nuovo avviso il piano viene esteso a tutti i comuni della Sardegna.

Sono intervenuti inoltre il sindaco di Cagliari e presidente della Città Metropolitana Massimo Zedda, il prefetto Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo e il direttore generale dell’assessorato Affari generali Antonello Pellegrino insieme a Piero Berritta, Giampiero Mugheddu e Simone Cugia che fanno parte del gruppo di lavoro che segue il progetto per la realizzazione dei nuovi sistemi.

«La qualità istituzione – ha aggiunto Filippo Spanu – è soprattutto capacità di collaborare e interagire proficuamente con altre istituzioni. Con la videosorveglianza stiamo dialogando in modo molto costruttivo con le prefetture, le questure e i comuni per assicurare maggiore sicurezza ai cittadini. La Regione, presso il proprio Data Center di Cagliari, ha realizzato un nodo centralizzato di controllo, supervisione e monitoraggio delle reti sicurezza locali, che utilizzerà la Rete Telematica Regionale (RTR) come piattaforma di comunicazione. Attraverso il nodo centralizzato le forze di polizia possono avere accesso ai sistemi di videosorveglianza dei singoli Comuni.»

L’assessore Cristiano Erriu ha messo in evidenza che la «Sardegna ha fatto da apripista con le nuove reti di videosorveglianza. Abbiamo investito ingenti risorse, in totale 27 milioni di euro, a fronte dei 30 milioni che il Governo ha stanziato per tutto il territorio nazionale. Stiamo realizzando nuovi impianti e sostituendo quelli preesistenti ormai obsoleti. Tutto questo nell’ambito di un grande progetto di cooperazione tra comuni e di collaborazione tra i comuni e le forze dell’ordine per creare un perfetto raccordo tra carabinieri, polizia di Stato, Guardia di finanza da una parte e polizia locale dall’altra».

Cristiano Erriu ha inoltre ricordato che «la Regione ha organizzato corsi di formazione specifici sulle reti di videosorveglianza e sulla privacy rivolti al personale della polizia locale».

Sinora 120 Comuni, su un totale di 267 centri coinvolti in questa seconda fase, hanno presentato la domanda per ottenere il finanziamento che deve essere redatta esclusivamente on line. La richiesta di contributo si può trovare al seguente indirizzo: http://www.regione.sardegna.it/retisicurezza-fase2/. Allo stesso indirizzo è reperibile tutta la documentazione relativa al procedimento. Il prossimo 19 novembre contenuti e finalità del nuovo avviso per le reti di videosorveglianza saranno illustrati nel corso di un incontro in programma a Nuoro, nella sede della Provincia.

 

[bing_translator]

«Dalla tradizione si può costruire un processo futuro di innovazione e fare vera sostenibilità.»

Lo ha detto questa mattina l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu alla Conferenza internazionale ‘Abitare la terra 1998-2018: 20 anni di esperienze di recupero e riuso contemporaneo del materiale terra’, organizzato dall’associazione Città della terra cruda, in programma da oggi a domenica a Villamassargia.

Durante i lavori che si sono svolti in mattinata a Casa Fenu, l’assessore Cristiano Erriu ha sottolineato che «le relazioni scientifiche illustrate nella prima parte della Conferenza hanno fatto il punto sul sapere e sulle opportunità di sviluppo che questa materia offre. Vent’anni fa è risultato fondamentale l’incontro con l’Università di Cagliari per creare una rete che oggi si è allargata ad altre regioni e Paesi. La sfida odierna chiede alla politica di creare le condizioni per la valorizzazione di case ed edifici in terra cruda, che in Sardegna sono numerosi soprattutto nel Campidano. Il balzo in avanti da compiere riguarda soprattutto l’innovazione, il miglioramento della capacità di pianificazione urbanistica, il censimento del patrimonio abitativo».

«La Regione sta cercando di mettere in campo nuove risorse per passare dal progetto pilota a un impiego più efficiente e mirato, che abbia anche ricadute economiche nel territorio: penso, per esempio, alla mancanza di imprese specializzate nella lavorazione dei mattoni in terra cruda. Occorre creare una filiera, che passa anche per l’agroalimentare e il turismo slow, due settori che aiutano a contrastare lo spopolamento delle zone interne. Bisogna avere coraggio, anche da parte della politica, e occorre puntare sui progetti di qualità che in altri comparti (penso all’agricoltura, in particolare all’enologia) – ha concluso Cristiano Erriu – hanno consentito di raggiungere risultati eccellenti.»

[bing_translator]

Questa mattina si svolge, a Cagliari, nel Centro regionale di Formazione professionale (ex Cisapi), in via Caravaggio (quartiere Mulinu Becciu), l’incontro sulla nuova fase del progetto per la realizzazione delle reti di videosorveglianza. E’ l’occasione per approfondire con gli amministratori locali del sud Sardegna contenuti e finalità del nuovo bando promosso dalla Regione, con il quale l’intervento viene esteso a tutti i comuni dell’isola.

La Giunta ha deciso di prorogare di almeno due settimane il termine per la presentazione delle domande originariamente previsto il prossimo 16 novembre. L’incontro segue di pochi giorni l’iniziativa che ha avuto luogo a Sassari nella sede di Promocamera. Intervengono gli assessori degli Affari Generali e degli Enti locali Filippo Spanu e Cristiano Erriu, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana, la prefetta Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo ed il direttore generale dell’assessorato degli Affari Generali Antonello Pellegrino. Il prossimo 19 novembre il progetto delle nuove reti di controllo e monitoraggio del territorio sarà al centro di un nuovo incontro in programma a Nuoro, nella sede della Provincia.

[bing_translator]

Le “Trincee profonde del Novecento” a cent’anni di distanza dalla fine della Grande Guerra. E’ il tema di un convegno che si terrà questo pomeriggio, alle 15.30, nell’Aula del Consiglio regionale.

Dopo i saluti del vice presidente dell’Assemblea, Eugenio Lai, sono previsti gli interventi dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, del prefetto di Cagliari Romilda Tafuri e del generale Giovanni Domenico Pintus, del Comando militare della Sardegna.

In programma anche le relazioni tematiche di Luciano Carta (Fondazione Siotto-Un paese nella Grande Guerra) ed Aldo Accardo (Università di Cagliari-Le trincee da colmare).

[bing_translator]

Venerdì 9 novembre, con inizio alle 10.00, si svolge, a Cagliari, nel Centro regionale di Formazione professionale (ex Cisapi), in via Caravaggio (quartiere Mulinu Becciu), l’incontro sulla nuova fase del progetto per la realizzazione delle reti di videosorveglianza. Sarà l’occasione per approfondire con gli amministratori locali del sud Sardegna contenuti e finalità del nuovo bando promosso dalla Regione, con il quale l’intervento viene esteso a tutti i comuni dell’isola.

La Giunta ha deciso di prorogare di almeno due settimane il termine per la presentazione delle domande originariamente previsto il prossimo 16 novembre. L’incontro segue di pochi giorni l’iniziativa che ha avuto luogo a Sassari nella sede di Promocamera. Intervengono gli assessori degli Affari Generali e degli Enti locali Filippo Spanu e Cristiano Erriu, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana, la prefetta Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo e il direttore generale dell’assessorato degli Affari Generali Antonello Pellegrino. Il prossimo 19 novembre il progetto delle nuove reti di controllo e monitoraggio del territorio sarà al centro di un nuovo incontro in programma a Nuoro, nella sede della Provincia.

[bing_translator]

La Giunta regionale ha approvato la ripartizione di 6 milioni sul biennio 2018-19 alle Province, alla Città Metropolitana e ai Comuni quali contributo per l’espletamento delle verifiche di sicurezza e per l’attivazione del repertorio regionale delle frane. A seguito dell’insediamento e dei lavori della relativa Cabina di Regia, le province avevano infatti avanzato la richiesta di prevedere l’assegnazione delle risorse per il 2019 al fine di coordinare i tempi operativi con i vincoli di bilancio. Sempre in materia di difesa del suolo sono stati programmati 920.000 euro, per il 2018-19, destinati alle Unioni dei Comuni, alle Comunità Montane e ai singoli Comuni non ricompresi in Unioni, finalizzati all’attivazione del supporto tecnico alla fase istruttoria degli studi di compatibilità idraulica e geologico-geotecnica.

Su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, l’Esecutivo ha approvato in via definitiva la rete degli sportelli linguistici, che sarà così istituita: insieme allo sportello linguistico regionale e a quelli di Alghero, Sassari, Gallura e Carloforte, ci saranno 9 sportelli con funzione di coordinamento territoriale. Di questi 9 sportelli, 8 avranno un ambito di competenza che ha come riferimento il territorio delle ex province e uno per la città metropolitana di Cagliari.  Lo sportello regionale invece, ha funzione di cabina di regia, e ha un ruolo di coordinamento e raccordo tra i vari sportelli territoriali.

Sono cinque le delibere presentate dall’assessore Luigi Arru e approvate dalla Giunta. La prima riguarda il sistema tariffario per le prestazioni sanitarie e sociosanitarie erogate dagli operatori privati accreditati a favore dei soggetti affetti da Aids e patologie correlate nelle strutture sociosanitarie residenziali, case alloggio o residenze collettive, semiresidenziali e in regime di assistenza domiciliare. La seconda delibera stabilisce che, per i ricoveri aperti e di successiva apertura in regime di degenza ordinaria in acuzie e post acuzie, con degenza maggiore di 4 giorni – ad esclusione di quelli relativi al ‘Ricovero per dialisi renale’ -, le prestazioni di emodialisi effettuate in costanza di ricovero sono valorizzate riconoscendo, a decorrere dal 5° giorno di degenza, una tariffa aggiuntiva rispetto alla valorizzazione tariffaria pari a 129,11 euro per ciascuna.

Recepiti i contenuti dell’Intesa siglata alla Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio scorso sull’adozione del Protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti ad amianto. L’esecutivo Pigliaru ha approvato anche il Protocollo operativo regionale ‘Informazione e assistenza ai soggetti che ritengono di aver avuto una pregressa esposizione lavorativa ad amianto e sorveglianza sanitaria di coloro che vengono valutati come ex esposti’. Contestualmente sono state approvate le Linee di indirizzo ‘Valutazione della pregressa esposizione lavorativa ad amianto’ e ‘Attuazione del protocollo sanitario relativo alla sorveglianza degli ex esposti ad amianto’. L’Azienda per la Tutela della Salute (ATS) è stata incaricata di svolgere, attraverso la ASSL di Sanluri che è capofila in materia di amianto, tutte le attività necessarie per assicurare la tempestiva e uniforme applicazione del Protocollo operativo e delle Linee di indirizzo in tutte le ASSL della Sardegna, con il corretto utilizzo del codice di esenzione individuato.

Una quarta delibera consente di approvare in via preliminare i criteri per il riparto delle risorse del Fondo Sanitario Regionale 2018, 2019 e 2020. Il testo è stato inviato al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della competente Commissione consiliare.

Infine, in applicazione della legge regionale n. 15/2018, la Giunta ha dato mandato all’ATS per la realizzazione di due piani regionali sulle problematiche relative ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): uno per l’informazione e la sensibilizzazione e l’altro per la formazione e l’aggiornamento degli operatori sanitari, scolastici e delle famiglie. L’Azienda Ospedaliera Brotzu si avvarrà della collaborazione delle Università di Cagliari e Sassari per realizzare un programma di ricerca sui DSA.

Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, approvati i Criteri di riparto per l’anno 2018 dei finanziamenti in favore degli enti locali che presentano una situazione finanziaria compromessa, a causa degli oneri derivanti da procedure espropriative definite. Nell’ultima riunione si era espressa favorevolmente anche la Conferenza permanente Regione-Enti locali.

[bing_translator]

Inizieranno lunedì prossimo le chiamate di Aspal ai circa 130 ex lavoratori del Polo industriale tessile di Ottana destinatari della legge del Consiglio regionale che stanzia 2 milioni e 300mila euro per un programma di interventi specifici. Sono interessati coloro che hanno perso il lavoro dopo la liquidazione delle rispettive società, e non sono sostenuti dagli ammortizzatori sociali ordinari ed in deroga, con riferimento agli anni 2016 e 2017, che abbiano presentato istanza di concessione della mobilità in deroga e si trovino in una situazione di ridotta occupazione successiva al licenziamento.

Oggi l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, coordinatore del piano Unità per Ottana, ha incontrato, insieme al direttore dell’Aspal Massimo Temussi e al capogruppo del Pds in Consiglio regionale Gianfranco Congiu, i sindacalisti di Cisl e Cgil, Katy Contini e Jose Mattana, e per fare il punto sull’attuazione della legge. Agli ex lavoratori viene riconosciuta la possibilità di fruire, alternativamente, di una delle seguenti misure: un contributo economico una tantum a compensazione della ridotta rioccupazione successiva al licenziamento, la partecipazione ad interventi di politica attiva del lavoro, l’impiego nei cantieri verdi. 

«Ottana è una priorità, per la Giunta e per il Consiglio, e stiamo facendo il massimo per garantire supporto costante e aiuto a rilanciare il territorio, come dimostra questa legge e tutte le azioni messe in campo con Unità per Ottana – sottolinea Raffaele Paci -. Conosciamo bene la grave situazione, abbiamo accolto la richiesta di intervenire immediatamente con azioni specifiche e mirate, per dare risposte anche a chi ha perso lavoro e ammortizzatori sociali, a chi ha bisogno di un sussidio immediatamente in attesa di rimettersi in gioco nel mercato del lavoro.»

Le chiamate serviranno ad avviare i colloqui di orientamento per la scelta fra le varie opportunità previste dalla legge e saranno a carico dei centri per l’impiego Aspal di Nuoro, Macomer, Cuglieri, Ghilarza, Siniscola e Sorgono.

Il giorno dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio che ha stanziato i primi 5 milioni ai Comuni in gravi difficoltà economiche a causa dei debiti fuori bilancio, la Conferenza permanente Regione-Enti Locali ha raggiunto l’intesa sui criteri per la ripartizione della somma. Alla Conferenza erano presenti gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e del Bilancio Raffaele Paci, il sindaco di Nuoro e presidente del Cal Andrea Soddu e, in collegamento, il sindaco della Città Metropolitana di Cagliari Massimo Zedda, Paola Casula in rappresentanza dell’Anci e Antonello Atzeni delegato Asel, impegnati nell’assemblea nazionale dell’Anci a Rimini. È stato deciso che entro il prossimo venerdì la Regione manderà ai Comuni la richiesta di inviare le loro indicazioni sulle rispettive necessità, e che la risposta dei Comuni dovrà arrivare entro lunedì 5 novembre. A quel punto si potranno ripartire i soldi in base ai criteri proposti da Anci e Cal e approvati dalla Conferenza. “Quello di oggi è un passaggio molto importante, che permetterà di chiudere rapidamente le procedure e dunque di poter spendere subito i soldi che la Regione ha messo in campo. Abbiamo accolto immediatamente la richiesta di aiuto da parte dei Comuni, alcuni a rischio di dissesto finanziario a causa di debiti che risalgono a moltissimi anni fa dunque non generati dalle attuali amministrazioni. Siamo intervenuti per soccorrere le casse dei Comuni ma anche per garantire la continuità dei servizi ai cittadini”, dice l’assessore Cristiano Erriu. “Siamo stati tempestivi, a poche ore dal via libera all’assestamento di bilancio da parte del Consiglio regionale abbiamo approvato i criteri per la ripartizione della somma. Non c’è tempo da perdere, i Comuni sono in grave difficoltà e dunque abbiamo accelerato i tempi al massimo”, sottolinea Raffaele Paci. “Oltre a questi 5 milioni, ne garantiremo altri 50 con la Finanziaria per il triennio 2019-2021, in linea con le aspettative segnalate dai Comuni che, avendo una prospettiva triennale, potranno amministrare con maggiore tranquillità”. Dagli stessi rappresentanti degli enti locali, è stato espresso forte apprezzamento per questo intervento senza precedenti da parte della Regione.

[bing_translator]

Lo sviluppo sostenibile per arginare lo spopolamento, partendo dal patrimonio da salvare rappresentato dai piccoli comuni. È un laboratorio di idee quello che parte da Bualadu e promosso dal Cru, il Consiglio regionale Unipol denominato “La Sardegna dei comuni un patrimonio da salvare”. Non un appuntamento per discute di buone pratiche o per effettuare un’analisi sullo spopolamento ma un momento di dibattito in cui si pongono al centro una serie di parole chiave e proporre quindi, soluzioni sia dal punto di visita istituzionale, sia produttivo su alcuni punti dell’economia sarda. «La prima parola è aggregare – ha detto Claudio Atzori, presidente di Legacoop e presidente di Cru -. Bisogna sgomberare il campo dall’idea che ciascuno possa fare la sua parte da solo e con le proprie idee».

Per il presidente del Cru «serve ripensare il tema in maniera collettiva uscendo dall’idea che sia da affrontare solo nel suo specifico» e l’obiettivo, guardando proprio al termine aggregare, vuol dire «pensare a idee omogenee per filiere istituzionali, economiche, turistiche e sociali con vocazioni simili». Una visione che superi il singolo e che quindi possa creare le condizioni per mettere in piedi un sistema articolato ma efficiente. A manifestare l’attenzione sulle potenzialità dell’isola, guardando al patrimonio di terre agricole incolte è stato Michele Carrus, segretario generale della Cgil della Sardegna. Emiliano Deiana, presidente dell’Anci, ha dato voce ai comuni, puntando l’attenzione sui piccoli centri. A porre l’attenzione sulla qualità dei servizi Paolo Prosperini, del comitato tecnico Snai.

Roberto Bolognese, presidente Confesercenti e Cru ha messo in evidenza le difficoltà affrontate dalle imprese. L’importanza del ruolo dell’università e la sua connessione anche con i territori è stata affrontata dal rettore Maria del Zompo, che ha sottolineato l’importanza del “mettersi insieme per portare a casa il risultato”. Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna, ha parlato di sostenibilità delle imprese. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha posto l’attenzione sulle iniziative svolte per rilanciare la scuola e i paesi del centro. A parlare del ruolo dei piccoli centri, è stato l’assessore regionale Cristiano Erriu. Chicco Gregu ed di Energia 2.0 che ha parlato dell’opportunità di costituire cooperative di comunità per la gestione dei servizi considerati non convenienti economicamente.

Pierluigi Stefanini, presidente del gruppo Unipol, ricordando la presenza del gruppo Unipol in oltre 150 centri della Sardegna ha ricordato l’importanza “dei luoghi” e la necessità di costruire relazioni tra «il centro e la periferia». Poi un passaggio sul futuro «Viviamo in un paese che fa fatica a cimentarsi con il futuro» e sulla strategia: «abbiamo bisogno di politiche e di progetti simultanei». Poi un passaggio sulla necessità di intervenire su lavoro, infrastrutture e imprese. 

[bing_translator]

«Non c’è speranza sociale senza un lavoro dignitoso per tutti». Risuona ancora il monito pronunciato da papa Francesco in occasione della sua visita pastorale a Cagliari, esattamente cinque anni fa.

È trascorso quasi un anno dalla 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, celebrata a Cagliari dal 26 al 29 ottobre scorso. Per la diocesi di Cagliari l’evento ha assunto una connotazione di rilievo. Puntualmente, nella prospettiva della formulazione di proposte armoniche e tangibili, l’iniziativa non ha acceso discussioni su numeri, ma ha mirato a focalizzare la massima attenzione sulle persone, sulle loro speranze e delusioni, sul loro senso di dignità e sulla solidarietà.

Durante quelle giornate, si è insistito in modo particolare sulla necessità di raccogliere contributi concreti per dare slancio a nuove opportunità di impiego e ad organizzazioni di lavoro che favoriscano l’elevazione della dignità umana, al fine di valorizzare le capacità delle persone con la creazione di occasioni di incontro e condivisione.

In quest’ottica sabato 20 ottobre, dalle ore 9.15, nell’Aula Magna del Seminario Arcivescovile si terrà un incontro-confronto sul tema “Animare i territori, alimentare la speranza”, durante cui riflettere non già su dati o statistiche, quanto sui segni e le opportunità concrete di speranza, i germogli di ripresa che è possibile cogliere nei nostri territori, a partire da un’attenzione nuova e diversa.

Questo il programma previsto:

Saluti ed introduzione don Ignazio Boi (direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro)

Interverrà e coordinerà i lavori il dott. Sergio Gatti (vice presidente del Comitato scientifico ed organizzatore delle Settimane Sociali, Direttore Generale di Federcasse)

“Focus” su tre ambiti: istituzionale dott. Cristiano Erriu (assessore regionale degli Enti Locali e Urbanistica)

sociale dott.ssa Marta Chessa (direttrice Panta Rei Sardegna e Counsellor)

ecclesiale dott. Francesco Manca (direttore Centro Studi Caritas)

Contributo di analisi della realtà e lettura dei “segni di speranza” e delle buone prassi

Seguirà il dibattito.

Le conclusioni saranno svolte dall’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio.