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Da giovedì 8 ottobre, Carbonia ospiterà un ciclo di seminari di approfondimento sportivo, “Carbonia4Sport”, promossi dall’assessorato dello Sport del comune di Carbonia. Il programma di formazione on line 2020 è stato presentato giovedì 1° ottobre nel corso di un incontro svoltosi nella sala polifunzionale di piazza Roma, alla presenza del sindaco Paola Massidda, della presidente del Consiglio comunale Daniela Marras, dell’assessore dello Sport Valerio Piria, del segretario particolare dell’assessore regionale dello Sport Alberto Zonchello, del responsabile regionale Sport e Salute Stefano Esu e della presidente del Comitato paralimpico della Regione Sardegna Cristina Sanna. E’ intervenuto in videoconferenza, il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.
Al termine della presentazione, abbiamo intervistato l’assessore dello Sport del comune di Carbonia, Valerio Piria.
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Interverrà anche il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, giovedì pomeriggio, in video conferenza, alla presentazione del ciclo di seminari di approfondimento sportivo “Carbonia4Sport”, iniziativa promossa dall’assessorato dello Sport del comune di Carbonia in collaborazione con la Scuola Regionale dello Sport Sardegna ed il CONI CR Sardegna, che si terrà nella Sala Polifunzionale di piazza Roma, a partire dalle 16.00.
All’iniziativa parteciperanno inoltre qualificati relatori che affronteranno principalmente i seguenti temi:
• Linee guida Covid-19 nello sport;
• Salute e nutrizione;
• Ruolo sociale dello sport;
• Sport e scuola;
• Enti e organismi sportivi;
• Impiantistica e credito sportivo.
Il seminario è gratuito e, in ottemperanza alle prescrizioni anti-Covid-19, si terrà in presenza per un numero limitato di partecipanti e contestualmente in videoconferenza su piattaforma Web.
Tra i relatori: il sindaco Paola Massidda; l’assessore regionale dello Sport Andrea Biancareddu; l’assessore dello Sport del comune di Carbonia Valerio Piria; il Commissario reggente CONI CR Sardegna Antonio Pinna; il presidente CIP CR Sardegna Cristina Sanna; il presidente del Consiglio comunale di Carbonia Daniela Marras; il responsabile regionale Sport e Salute Stefano Esu.
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Carbonia Città dello Sport e per lo Sport: giovedì 1° ottobre, alle ore 16.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma verrà presentato il ciclo di seminari di approfondimento sportivo “Carbonia4Sport”. Si tratta di un’iniziativa promossa dall’assessorato allo Sport del comune di Carbonia in collaborazione con la Scuola Regionale dello Sport Sardegna e il CONI CR Sardegna.
All’iniziativa parteciperanno qualificati relatori che affronteranno principalmente i seguenti temi:
• Linee guida Covid-19 nello sport;
• Salute e nutrizione;
• Ruolo sociale dello sport;
• Sport e scuola;
• Enti e organismi sportivi;
• Impiantistica e credito sportivo.
Il seminario è gratuito e, in ottemperanza alle prescrizioni anti-Covid-19, si terrà in presenza per un numero limitato di partecipanti e contestualmente in videoconferenza su piattaforma Web.
Tra i relatori: il sindaco Paola Massidda; l’assessore regionale dello Sport Andrea Biancareddu; l’assessore dello Sport del comune di Carbonia Valerio Piria; il Commissario reggente CONI CR Sardegna Antonio Pinna; il presidente CIP CR Sardegna Cristina Sanna; il presidente del Consiglio comunale di Carbonia Daniela Marras; il responsabile regionale Sport e Salute Stefano Esu.
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Per il ventunesimo anno consecutivo le strade del Sud-Ovest sardo sono pronte ad ospitare il Giro delle Miniere, corsa ciclistica a tappe organizzata dalla Società Ciclistica Monteponi di Iglesias che si disputerà dal 26 al 29 settembre. L’emergenza Covid ha inevitabilmente costretto a rivedere la collocazione della kermesse sul calendario nazionale: dalla tarda primavera si è passati al primo scorcio d’autunno, ma il Giro non è cambiato, e si propone sempre di offrire ai partecipanti quattro giornate di buon ciclismo tra gli scenari mozzafiato del Sulcis-Iglesiente.
IL PROGRAMMA – La corsa più attesa del panorama ciclistico isolano scatterà sabato 26 settembre con l’11ª Coppa Città di Gonnesa – Cronometro del Nuraghe, frazione con arrivo nel Comune di Portoscuso, valida per l’assegnazione delle maglie tricolori di specialità. In seconda giornata, invece, spazio alla tradizionale Gran Fondo delle Miniere – Trofeo Parco Geominerario Memorial Roberto Saurra, tappa di 119 chilometri con partenza e arrivo nel suggestivo sito minerario di Monteponi. Lunedì 28 settembre, il Giro delle Miniere vivrà l’ormai consueta ‘escursione’ nei territori del Medio Campidano, con la 4ª Coppa Città di Pabillonis – Memorial Pietro Espis, mentre in ultima giornata si tornerà nell’Iglesiente per la quarta edizione della Coppa Città di Vallermosa – Memorial Giancarlo Rinaldi.
I NUMERI – A contendersi le quattro maglie rossoblù, ambito scettro del primato, saranno circa 200 partenti provenienti da tutta Italia. L’emergenza sanitaria non ha fermato la voglia di ciclismo, e la SC Monteponi è pronta ad accogliere corridori provenienti da Toscana, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Sicilia, Lazio e Abruzzo. A margine delle gare, per loro, ci sarà come sempre l’opportunità di godere delle bellezze naturalistiche offerte dal Sud-Ovest sardo. Una delle missioni principali della manifestazione, infatti, resta quella di coniugare sport e valorizzazione del territorio.
I TESTIMONIAL – A regalare ulteriore prestigio alla corsa sarà, per il quarto anno consecutivo, il ‘Diablo’ Claudio Chiappucci, autore di leggendarie imprese sulle strade del Tour de France. Assieme a lui ci sarà un’altra amica del Giro delle Miniere, ovvero Patrizia Spadaccini, vincitrice – assieme all’iglesiente Ilaria Meloni – di vari titoli italiani su pista.
LA SICUREZZA – Il 21° Giro delle Miniere si svolgerà nel pieno rispetto delle linee guida nazionali in materia di anti-Covid. L’accesso alle strade sarà vietato al pubblico, e durante partenze e arrivi l’organizzazione si occuperà di far osservare in maniera scrupolosa tutte le norme igieniche e di distanziamento.
IL COMMENTO – «Il Giro delle Miniere è riuscito a sopravvivere anche alla pandemia – dice Luigi Mascia, presidente della SC Monteponi ed organizzatore della corsa – moltiplicheremo gli sforzi affinché gli atleti possano competere e divertirsi in piena sicurezza. Mettere in piedi una manifestazione così articolata non è stato semplice visti i tempi che corrono, ma siamo certi che gli sforzi verranno ripagati dalla soddisfazione di chi ha scelto di iscriversi alla nostra gara. Desidero ringraziare la Federazione Ciclistica Italiana, che ancora una volta ci ha concesso l’opportunità di organizzare un campionato italiano a cronometro. Un attestato di fiducia per nulla scontato che ci regala ulteriore entusiasmo. Sarà il Giro della ripartenza, e ci piacerebbe che regalare un segnale di ottimismo a tutto il nostro territorio.»
I PARTNER – Il 21° Giro delle Miniere viene organizzato grazie al sostegno degli assessorati del Turismo e dello Sport della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna. Fondamentale, inoltre, il contributo di tutti i Comuni coinvolti nella manifestazione: Gonnesa, Portoscuso, Iglesias, Pabillonis e Vallermosa.
SUI MEDIA – La corsa potrà godere di visibilità nazionale e internazionale grazie all’ormai consolidata partnership con l’emittente Directa Sport, che curerà a 360 gradi la comunicazione legata all’evento. Non solo comunicati stampa, ma anche dirette streaming e resoconti video su ogni singola frazione con tanto di interviste ai protagonisti.
LA PRESENTAZIONE – L’edizione 2020 del Giro delle Miniere verrà presentata giovedì 24 settembre in una conferenza stampa che si terrà presso la sala conferenze dell’Assessorato Regionale allo Sport (viale Trieste 186, Cagliari). Interverranno l’organizzatore Luigi Mascia, il testimonial Claudio Chiappucci, il Commissario Reggente del CONI Sardegna Antonio Pinna, la presidentessa del Comitato regionale del CIP Cristina Sanna, e vari rappresentanti istituzionali.
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Anche nell’isola il movimento paralimpico è in costante apprensione per le condizioni critiche in cui versa l’atleta Alex Zanardi autentico emblema di un movimento che a lui deve un notevole aumento di immagine.
La notizia si diffuse immediatamente tra lo staff del CIP Sardegna e il presidente Cristina Sanna ricevette numerosi messaggi di incredulità e dispiacere per quanto accaduto, soprattutto, perché nel bel mezzo di un’iniziativa bellissima come la staffetta di Obiettivo Tricolore. Proprio nel giorno dell’incidente, la manifestazione stava interessando anche Cagliari con un percorso che ha toccato il Poetto, viale Diaz e il Porto. A quel punto l’animatore e protagonista della staffetta sarda, Guglielmo Capolino, ha imbarcato il testimone nel traghetto diretto a Civitavecchia, dove l’indomani Tiziano Monti, proveniente da Tarquinia, lo ha preso in carico.
«Ho avuto il piacere di conoscere personalmente Alex – ha commentato Cristina Sanna – ma in maniera fugace. In una manciata di secondi a disposizione ho fatto in tempo a congratularmi con lui per il bene che sta facendo nei contesti paralimpici e a percepire quanto è contagioso il suo carisma. Il movimento non può fare a meno di lui e attendo con impazienza buone notizie dalla terapia intensiva del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena.»
Cristina Sanna aveva partecipato da spettatrice alla staffetta tricolore disputata nel capoluogo sardo dove tra i diversi partecipanti, oltre all’attivissimo Guglielmo Capolino sono stati avvistati anche il maratoneta carrozzato della Sa.Spo. Alessandro Cicu ed il pongista paralimpico Daniel Catalin Maris (TT Quartu) e in più tante altre persone con disabilità che non hanno fatto mancare l’apporto nel ritrovo concepito per lanciare un messaggio di rinascita.
«Sono voluta andare ad accogliere gli staffettisti al Porto di Cagliari – ha concluso Cristina Sanna – perché in cuor mio ho sempre pensato che la parola speranza debba sempre caratterizzare le nostre azioni. Ed è per questo che pensando ad Alex non posso che ipotizzare una guarigione.»
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E’ stato inaugurato oggi, a Selargius, il primo Centro regionale di avviamento allo sport paralimpico. Un capannone completamente ristrutturato si trasforma in palestra funzionale paralimpica. Artefice di questa innovativa pensata è la società guida nello sport per persone con disabilità che dopo 38 anni di incessante attività ha deciso di fare un ulteriore passo in avanti confermandosi punto di riferimento importante sia a livello regionale, sia a livello nazionale.
La Sardegna Sport (Sa.Spo) di Cagliari è un rinomato caposaldo per chi voglia fare movimento, opportunità che a molte persone ha permesso di rendere la propria esistenza decisamente ricca di stimoli sia in ottica relazionale, sia per il miglioramento delle prestazioni fisiche. E non a caso vanta il maggior numero di risultati agonistici a livello regionale. Attenta alle nuove tendenze si è sempre saputa reinventare. Attualmente tra tecnici e tesserati conta circa 150 persone.
IL CONTRIBUTO DI FONDAZIONE VODAFONE ITALIA
La struttura appena inaugurata sorge presso l’Istituto Salesiano San Domenico Savio di Selargius, ed è stata realizzata grazie anche al contributo di Fondazione Vodafone Italia che, attraverso il bando OSO (Ogni Sport Oltre), ha sostenuto il progetto “Sport e non solo”.
«Fondazione Vodafone Italia è impegnata nel fornire supporto concreto alle persone con disabilità che vogliono praticare sport e allo stesso tempo sostenere attivamente le associazioni sul territorio». Parole di Maria Piccolo, Consigliere di Fondazione Vodafone Italia che poi approfondisce ulteriormente: «Il centro inaugurato oggi, coniuga l’esperienza di un’associazione molto radicata nella comunità locale con il recupero di una struttura architettonica, rappresentando un importante traguardo verso la crescita di una società inclusiva ed aperta alle diversità, affinché lo sport sia a pieno un diritto di tutti. Lo sport è infatti uno straordinario strumento di socializzazione e di inclusione – prosegue Maria Piccolo – in grado di superare ostacoli e pregiudizi apparentemente invincibili, per questo Fondazione Vodafone ha lanciato due anni fa OSO ognisportoltre.it diventato un punto di riferimento per lo sport paralimpico in Italia».
IN GIRO PER LO STABILE
All’interno, un ampio salone da allenamento diventa idoneo alla pratica di sport vari: pallacanestro, calcetto, calcio balilla, tennistavolo, ginnastica. Ci sarà anche l’opportunità di cimentarsi con la boccia paralimpica, attività che si presta tantissimo alle disabilità più serie come la tetraparesi spastica, atetosi, atassia e distrofia.
Nello spazio antistante trova la sua perfetta destinazione un’area pesi, con attrezzature all’avanguardia da usufruirne comodamente. I carrozzati, per esempio, possono accedervi restando sul proprio veicolo, senza fastidiosi trasbordi.
Inoltre, trovano la loro degna ubicazione anche gli uffici amministrativi ed i bagni dotati di docce.
Nelle strutture adiacenti funzionano impianti gestiti da altre realtà sportive, aspetto che può favorire una produttiva interazione.
L’intento della Sa.Spo è infatti di rendere fruibile il centro a tutti gli abitanti della città metropolitana di Cagliari, compresi anche i non disabili.
GLI INTERVENTI DI LISCI, PORRU, SANNA
Il messaggio di propensione alle pari opportunità sportive è stato lanciato nel corso della conferenza stampa tenutasi dopo il taglio del nastro affidato al presidente Luciano Lisci.
«E’ nostra intenzione – ha sottolineato il rappresentante legale della Sa.Spo. – creare un polo che possa servire da avviamento e da avvicinamento sia alla pratica di abilità sportiva promozionale, sia a quella di alto livello, cercando di sviluppare il maggior numero di discipline sportive. Puntiamo sul lavoro sinergico e sussidiario in sintonia con le municipalità dell’Area Metropolitana, anche nell’ottica di ausilio alle politiche sociali. Rafforzeremo la collaborazione con l’Unità Spinale di Cagliari, estendendola ai vari centri di riabilitazione specializzate nelle varie tipologie di disabilità. Penso alle lesioni di carattere traumatologico e cerebrale che hanno bisogno di un supporto importante sotto il profilo della riabilitazione attraverso la pratica dell’attività sportiva.»
Gran anfitrione della mattinata è stato Sandrino Porru, che della Sa.Spo ha scritto parecchie pagine di storia. Ma è a Selargius anche in rappresentanza del Comitato Italiano Paralimpico di cui è vicepresidente nazionale. «Nel portare i saluti del presidente Luca Pancalli – ha illustrato Porru – vorrei ricordare che lo sport integrato in casa CIP è visto con grande orgoglio, non a caso tutte le federazioni olimpiche sono state coinvolte in questo percorso di inclusione, dove il paralimpismo rappresenta in modo esemplare il concetto di sport per tutti». Sandrino Porru si sofferma su un’altra potenzialità della struttura appena inaugurata: «Si farà in modo che il CASP (Centro di Avviamento allo Sport Paralimpico) si configuri anche come mero centro di aggregazione, tale da facilitare in modo importante anche i percorsi a favore delle disabilità intellettivo relazionali. Con il supporto dei Salesiani potrebbe diventare un’area protetta, trasformabile in cittadella della solidarietà dove lo stare bene insieme costituisce un’invitante finalità. E, a quel punto, è possibile costruire un percorso virtuoso, e per chi vuole anche spirituale, rivolto alle famiglie in cerca di luoghi sereni dove approfondire le relazioni e beneficiare di particolari orientamenti».
Cresciuta sportivamente nella Sa.Spo, con la quale ha condiviso i suoi successi nazionali ed internazionali, la presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna non ha presenziato all’incontro a causa dell’influenza, ma i suoi toni rimangono ottimistici e gioiosi. «Si è posto l’accento sullo sport e non solo per crescere insieme – ha detto – con l’importante fine di valorizzare le abilità di ciascuno di noi. Nell’ambito del mio mandato, ripeto sempre che le persone con disabilità dedite allo sport godono di una situazione di benessere nettamente superiore e abbisognano dell’assistenza medica di base in misure nettamente minori rispetto ad una persona con disabilità che non fa attività sportiva. La mia vita non sarebbe stata la stessa senza lo sport».
Nel congedarsi da tutti gli ospiti presenti in via Don Bosco, Sandrino Porru ha infine evidenziato i suoi desideri legati a questa opportunità: «Mi aspetto una crescita importante delle persone con disabilità che si avvicinano allo sport, anche numerica. Non tanto nel dedicarsi alle pratiche d’alto livello quanto soprattutto nell’utilizzare l’abilità sportiva come momento divertente e ricreativo. L’obiettivo del Comitato Italiano Paralimpico è di attrarne il maggiore numero possibile affinché pratichino delle attività ludico-motorie: ne gioverebbe notevolmente anche sotto l’aspetto psicologico e relazionale».
ALTRE VOCI DA VIA DON BOSCO
Prima la proiezione di documenti filmati e slide che ricordano quanto è stato importante il contributo della Sa.Spo nei suoi lustri di esistenza. In rassegna sono passati anche gli allora giovincelli Sandrino Porru e Carmelo Addaris, padri fondatori della blasonata società, che hanno contribuito ad arricchire la bacheca dei trofei con tanti successi e presenze alle paralimpiadi. Cristina Sanna è stata ricordata per le sue prodezze nell’atletica, come del resto gli attuali campioni Mattia Cardia e Chiara Statzu o la nuotatrice Francesca Secci che ha avuto anche esperienze in due recenti paralimpiadi.
Poi Sandrino Porru ha ceduto la parola ai rappresentanti delle istituzioni civili, religiose e sportive.
Come padroni di casa i salesiani hanno avuto un ruolo fondamentale. Don Gianni Sirca ha parlato in rappresentanza di una delle 90 ispettori e distribuite in ben 134 nazioni. «Anche se la nostra comunità la lasciato Selargius da cinque anni – ha sottolineato -l’Istituto continua a rinnovarsi con opportunità importanti come questa realtà della Sa.Spo».
Ma negli edifici dell’opera salesiana selargina convivono tante altre realtà come il Centro Formazione Professionale, l’Oratorio, la Parrocchia di San Giovanni Bosco gestita dai Padri Oblati, i ragazzi della Casa Famiglia del centro Diurno, il Centro Sportivo Futura Sales, il Centro Scolastico, la Scuola di Danza Balletto Mediterraneo, il gruppo Anfass, la Residenza Sanitaria Famiglia. E poi accoglie continuamente gruppi di aggiornamento, che approfondiscono tematiche religiose, sportive e culturali.
«La diversità è una ricchezza da condividere perché conoscersi a vicenda aiuta a superare le incomprensioni e ad aprire l’animo umano – continua don Gianni Sirca – e con l’inclusione si allarga la sensibilità. Spero che lo slogan “Lo sport e non solo per crescere insieme” possa realizzarsi all’interno dell’associazione, ma anche nelle altre realtà ospitate in questi spazi.»
Un breve saluto lo formula anche il viceparroco di San Giovanni Bosco Padre Stefano Messina: «Siamo felici di questa vicinanza e siamo a vostra disposizione con una palestra particolare, quella dei muscoli dello spirito».
L’apparato politico dell’area metropolitana è intervenuto con diversi rappresentanti. Si sono visti i primi cittadini di Monserrato e Quartucciu, rispettivamente Tomaso Locci e Pietro Pisu e poi il vicesindaco di Quartu Riccardo Saldì. Ma a rappresentarli tutti, compresi gli assenti, ci ha pensato il sindaco di Selargius Pier Luigi Concu: «Siamo orgogliosi di voi che aiutate a rendere autonome le persone con disabilità; grazie allo sport hanno la possibilità di viaggiare e di sviluppare nuovi rapporti umani».
Dal comune di Cagliari giunge la testimonianza dell’assessore allo sport Paolo Spano che in casa Sa.Spo ha trascorso quindici anni di vita facendo l’istruttore di equitazione. «Per le nuove generazioni lo sport diventa ancor più importante perché oltre ad amplificare le capacità relazionali, acquisiscono maggiori stimoli nel rispettare le strutture pubbliche».
Si congratula di questa nuova realtà Donatella Olla dell’Ufficio garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza della città metropolitana. «L’esempio della Sa.Spo descrive bene il passaggio dalla teoria alla pratica».
Nel suo intervento Antonello Tanda (Assessorato regionale sanità) esprime il suo sentimento di gratitudine per l’impegno e l’entusiasmo dei fautori: «Ammiro questo lavoro perché le persone, grazie al recupero fisico, possono raggiungere una condizione di autonomia».
Sul fronte sportivo era presente Antonio Pinna del CONI Regionale e il vicepresidente del CIP Sardegna Simone Carrucciu. Quest’ultimo, dopo aver salutato i presenti anche a nome di Cristina Sanna si è complimentato con la Sa.Spo per l’enorme apporto nello scrivere la storia del movimento paralimpico in Sardegna. «A me più che di disabilità piace parlare di abilità – ha sottolineato – perché tutti noi, nessuno escluso, ha delle peculiarità inimitabili che contribuiscono a dare valore aggiunto allo sport. L’attività della Sa.Spo abbraccia circa il trenta per cento di tutte le discipline paralimpiche esistenti: un ottimo risultato che spero migliori ulteriormente, magari con l’incremento anche di figure specializzate nell’insegnamento di nuove discipline». Poi ha sottolineato come sia essenziale che il CIP continui a stringere rapporti proficui con Unità Spinale di Cagliari ed il Centro di riabilitazione Santa Maria Bambina di Oristano: «Rappresentano dei percorsi alternativi all’approccio agonistico professionale, a cui dobbiamo dare continuità».
E non potevano mancare i responsabili delle due strutture riabilitative esistenti in Sardegna: «All’unità Spinale di Cagliari si praticano attività sportive per dare dei nuovi percorsi di vita ai pazienti – dice Giuliana Campus – nell’ottica di una rinascita che consenta ai nostri pazienti di mettersi in gioco e divertirsi».
«Anche noi vogliamo diventare un punto di riferimento per lo sport – interviene Tomas Dore – che deve diventare un piacevole appuntamento quotidiano per i nostri degenti».
Importante sarà il contributo da parte dell’Università di Cagliari. Marco Monticone, coordinatore del Corso di laurea magistrale in attività fisica ha portato i saluti del Rettore Maria Del Zompo e si è dichiarato disponibile nel dare sostegno alla Sa.Spo.
Il suo collega Nicola Melis, referente per l’inclusione e la disabilità per il Dipartimento di scienze politiche e sociali (SPOL) ha invece abbracciato la tesi di Simone Carrucciu: «Finiamola di parlare di disabilità, ognuno ha le proprie abilità, e questo concetto va sicuramente spiegato agli studenti, ma soprattutto al personale docente e non docente dell’Università».
In sala era presente anche la funzionaria dell’Inail Adamina Barbone e la rappresentante dell’azienda PMG Italia, Valentina Ferri, che si occupa di mobilità sostenibile.
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Mettere in luce l’importanza e quale ruolo abbiano il termalismo e la riabilitazione neurosensoriale nella promozione della longevità in salute e benessere.
Sono questi gli argomenti al centro della giornata di studi internazionali dal titolo “Born to Well – Being” in programma domani sabato 1 febbraio dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso l’Aula Magna Giovanna Salaris, in via Platone 1 a Cagliari.
L’evento organizzato dalla Comunità Mondiale della Longevità in collaborazione con l’Istituto Europeo per la Ricerca la Formazione e l’Orientamento Professionale di Eccellenza per disabili ed emarginati (IERFOP) e a cui parteciperà una delegazione di esperti del settore provenienti dalla Bielorussia, sarà introdotto e coordinato da Roberto Pili, presidente Comunità Mondiale della Longevità e IERFOP Onlus. A seguire, i saluti di Giuseppe Carboni, console onorario della Repubblica di Bielorussia in Sardegna; Teodoro Rodin, vice presidente vicario IERFOP ONLUS, Cataldo Ibba, Vice Presidente IERFOP ONLUS e Rinaldo Mereu Segretario UIL Pensionati Sardegna.
AI Convegno si alterneranno gli interventi di Bachisio Zolo, Direttore della Formazione IERFOP ONLUS e presidente nazionale Unione Ciechi d’Europa, Paolo Masala, direttore Centro Benessere Thalassos di Margine Rosso a Quartu San’Elena, Giancarlo Manca, esperto di Medicina Tradizionale Cinese e direttore dell’Accademia di Culture Orientali “La perla d’oriente” a Cagliari, Cristina Sanna, Fisiatra del SIMFER Sardegna, Donatella Petretto, Docente dell’Università di Cagliari.
Al tavolo dei lavori, parteciperanno inoltre gli esperti in arrivo dalla Repubblica di Belarus Zveniharodskaya Natalia, Centro di Risanamento “Mashinostroitel”, Lakhneka Aliaksandr Centro di Risanamento della Filiale di Gomel, Svetilov Alexandr, Centro di Risanamento “Serebrianskie Kliuchi”, Skrinnikova Nina, Centro Sanitario Riabilitativo Pediatrico “Praleska”.