25 April, 2025
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Con il concerto di Enzo Favata al Teatro Centrale di Carbonia si è chiusa, domenica 22 dicembre, la 39ª edizione del festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, la rassegna musicale internazionale che, oltre alla città mineraria, sulle ali degli eventi itineranti di “Jazz Around”, ha toccato diversi centri in una sorta di viaggio tra i luoghi più suggestivi del Sulcis Iglesiente, la sua storia millenaria, la natura incontaminata e le sue ricchezze enogastronomiche.

Filo conduttore dell’intera rassegna, dedicata a Euterpe “La Musa della Musica”, è la figura della donna. E da lei, partendo dalla ispiratrice di musicisti e poeti, l’associazione culturale Punta Giara è voluta partire dedicando tutti gli eventi al tema dei temi dei giorni nostri: la donna, tra passato e futuro, il suo ruolo nella musica e l’ancora più difficile ruolo che ricopre nella società tra passato e presente, nell’eterna lotta per l’emancipazione e la parità. E, soprattutto, la donna di oggi che riesce ad essere lo specchio del passato, ma anche la proiezione del futuro.

Un intenso mese di appuntamenti che, da novembre a dicembre, oltre ad Enzo Favata, ha visto alternarsi musicisti quali Dalila Kayros e Danilo Casti, Denise Gueye con Simone Faedda, Marco Occhioni, Bruno Brozzu e Francesco Lento, Silvia Cristofalo, Manuela Ragusa e Mario Pierno, Marta Loddo e Alessandro Cau, Roberto Tangianu e Peppino Bande, Chiara Effe e Alain Pattinoni ed Elisa Carta. Musicisti che, oltre al Teatro Centrale, palcoscenico principale del festival, si sono esibiti anche in suggestivi scenari come la Tomba dei giganti di Barrancu Mannu, il parco archeologico di Pani Loriga e la Cantina Santadi, tutti a Santadi, la chiesetta campestre di San Leonardo a Perdaxius, l’aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, Piazza Marconi a Narcao, Villa Salazar a Piscinas, la spiaggia di Is Solinas a Masainas, il Muma (Museo del mare) di Sant’Antioco e il Macc, il Museo d’arte contemporanea di Calasetta, la Grande miniera di Serbariu e il villaggio di Sirri, a Carbonia. Luoghi che sono stati anche scenario di visite guidate, escursioni e trekking tra storia e natura.

“Ai confini tra Sardegna e Jazz”, sul filo della rassegna interamente dedicata alle donne, oltre ad aver celebrato il 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha ospitato anche il reading letterario “Ricordatemi come vi pare” di Michela Murgia con Lia Careddu e Francesco Medda “Arrogalla”, la presentazione del libro “Non è lei” della giornalista e scrittrice Maria Francesca Chiappe, la giornata di sensibilizzazione e screening a cura della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori e una tavola rotonda al tema “Note di donna: Empowerment al femminile: visioni, esperienze professionali e personali di donne” che, moderata dalla giornalista Francesca Arrius, ha visto la partecipazione di musiciste e artiste quali le cantanti Elisa Carta e Natascia Capurro, l’attrice e regista teatrale Anna Pina Buttiglieri, la fotografa e regista Giulia Camba e Carlo Cabula, chirurgo senologo e presidente della Lilt Cagliari. Un momento di confronto, di riflessione e di sensibilizzazione sulle donne, le loro storie fatte di pregiudizi e ostacoli da abbattere e piccoli e grandi successi, non solo in campo musicale.

«In questa edizione del festival abbiamo voluto dare risalto alla figura femminile. Nel corso degli anni abbiamo sempre lavorato con grandi artiste donna, ma spesso ha evidenziato Paolo Sodde, presidente dell’Associazione culturale Punta Giaranon gli si dava la giusta attenzione. Basilio Sulis, lo storico fondatore della rassegna scomparso alcuni anni fa, voleva che ciò non accadesse più e intendeva dedicare un festival solo ed esclusivamente alla figura della donna, delle cantanti, delle musiciste e delle artiste e non solo che lavorano tra mille difficoltà e ostacoli in tutti i settori della musica e dell’arte. Nel mio caso posso dire che sono proprio le donne che, sin dalla giovane età, mi hanno dato la forza per portare avanti le mie passioni, tra cui la musica. Ecco perché abbiamo voluto dedicare a tutte loro il nostro festival.»

Il festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz 2024” è stato realizzato grazie al contributo della Presidenza del Consiglio e della Giunta regionale, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’Assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato della Regione Autonoma della Sardegna, del Mibac – Ministero della Cultura, della Fondazione di Sardegna e in collaborazione con il Comune di Carbonia e altri main sponsor come la Cantina sociale di Santadi e la Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e la Fondazione del Cammino minerario di Santa Barbara.

Oltre alla rassegna itinerante “Jazz Around”, il festival ha dato spazio anche ad un’altra rassegna collaterale denominata “Extra Jazz”, con serate all’insegna di Dj set negli spazi del Nuovo Caffè del Portico di Carbonia.

 

Il festival internazionale “Ai confini tra Sardegna e Jazz 2024”, con la sua 39ª edizione, prosegue il suo percorso itinerante per città e paesi del Sulcis e nel prossimo fine settimana approda a Carbonia, dal 19 al 22 dicembre.

L’intera serie di concerti avrà come denominatore comune le donne e il loro fondamentale ruolo d’influenza sulla musica attraverso la creatività e il contributo artistico come compositrici, performer, musiciste, cantanti e amanti di una delle sette arti.

«Massima soddisfazione per essere riusciti a portare nel nostro teatro una rassegna di così alto spessore che consente di mantenere alta l’attenzione sulle tematiche legate alla figura della donna ed al suo ruolo. Si parte dal dato musicaleevidenzia Giorgia Meli, assessora alla Cultura, Sport, Spettacolo, Patrimonio e Decentramento del comune di Carboniaper arrivare a scandagliare tutti i settori nei quali quotidianamente la Donna si deve cimentare per vedere affermato il suo ruolo e le sue potenzialità.»

Attraverso questo viaggio il pubblico avrà la possibilità di andare alla scoperta di alcune delle compositrici più importanti e innovative della nostra epoca. Non mancheranno le tavole rotonde con le esponenti più significative del settore e si porrà l’accento sulle donne che fanno musica e quelle che creano spettacolo. Ma sarà anche l’occasione per ascoltare storie che racconteranno alle nuove generazioni che l’arte vive anche del contributo femminile e che le donne possono fare e vivere di arte. Racconti che potranno anche aiutare a promuovere la parità di genere nella società e a sfidare i preconcetti culturali che hanno influito negativamente sulla partecipazione e la rappresentazione delle donne nella musica.

In questo senso, da non perdere domenica 22 dicembre, il doppio appuntamento con la Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, per una serie di visite senologiche gratuite nei locali del comune di Carbonia e, alle 11.00, nella sala consiliare del Comune, con “Note di donna. Empowerment al femminile: visioni, esperienze professionali e personali di donne”, tavola rotonda al femminile con diverse donne (musiciste, artiste, manager e tante altre) che condivideranno con tutti la loro esperienza personale e professionale, ricca di successi e difficoltà. All’evento parteciperà anche un rappresentante della Lilt per sensibilizzare la lotta contro i tumori e l’importanza della prevenzione. Lo scopo dell’incontro è quello di evidenziare ancora maggiormente quanto sia importante il ruolo della donna nella società odierna.

Il programma

Teatro Centrale di Carbonia

Giovedì 19 dicembre

Ore 21.00 – DALILA KAYROS (Dalila Kayros, voce e Danilo Casti, elettronica)

Venerdì 20 dicembre

Ore 21.00 – “CHRISTMAS JAZZ SONGS” DENISE GUEYE 5ET”

(Denise Gueye, voce, Simone Faedda, chitarra, Marco Occhioni, contrabbasso, Bruno Brozzu, batteria e Francesco Lento, tromba)

Ore 22.00 – READING LETTERARIO “RICORDATEMI COME VI PARE” DI MICHELA MURGIA con Lia Careddu (letture) e Francesco Medda Arrogalla (musiche)

Sabato 21 dicembre

 

Ore 21.00 – PRESENTAZIONE DEL LIBRO “NON È LEI” DI MARIA FRANCESCA CHIAPPE con Maria Francesca Chiappe (scrittrice) e Giuseppina Fanti (moderatrice)

Ore 21.30 – IL FILO ROSSO NEL JAZZ: STORIE DI DONNE PER I DIRITTI CIVILI con Silvia Cristofalo (voce, musiche e chitarra)

Ore 22.00 – ROSE SPEZZATE: RACCONTI DI DONNE IN MUSICA

Con Manuela Ragusa (voce) e Mario Pierno (chitarra)

Domenica 22 dicembre

Ore 21.00 – HAND CLAPPING ENDS con Marta Loddo (voce, elettronica), Alessandro Cau (percussioni, elettronica)

Ore 22.00 – ENZO FAVATA

Eventi collaterali

Venerdì 20 dicembre

(Necropoli di Is Loccis Santus – San Giovanni Suergiu)

Ore 10.00 – VISITA GUIDATA NECROPOLI IS LOCCIS SANTUS

Ore 11.00 – CONCERTO “PAESAGGI SONORI” ROBERTO TANGIANU-PEPPINO BANDE con Roberto Tangianu (launeddas) e Peppino Bande (organetto)

Sabato 21 dicembre

(Grande Miniera di Serbariu – Carbonia)

Ore 15.00 – VISITA GUIDATA Al MUSEO DEL CARBONE E ALLA MINIERA DI SERBARIU

Ore 17.00 – CONCERTO CHIARA EFFE & ALAIN PATTITONI con Chiara Effe (voce, chitarra classica) e Alain Pattitoni (chitarra elettrica)

Domenica 22 dicembre

(Villaggio di Sirri – Carbonia)

Ore 9.30 – VISITA GUIDATA AL VILLAGGIO DI SIRRI

Ore 10.00 – CONCERTO ELISA CARTA “S’INCONTRU” con Elisa Carta (voce)

Durante l’intero festival, dal 19 al 22 dicembre, dalle 19.00, spazio anche alla rassegna “Extra Jazz” con serate all’insegna di Dj set negli spazi del Nuovo Caffè del Portico di Carbonia.

 

Domani, domenica 21 luglio, a Carloforte arriva il terzo appuntamento per Sun d’aixia in ti canti, la rassegna musicale organizzata da Bötti du Shcöggiu nell’incantevole scenario della spiaggia di Lucaise.

Alle 19,30 sale sul palco Dalila Kayros, cantante, ricercatrice vocale e compositrice, la cui opera spazia tra spirito, territori reali e immaginari. Insieme al compositore elettronico Danilo Casti, l’artista cagliaritana proporrà i brani del loro ultimo album Animami, uscito nel 2022 per Subsound Records.

Il disco “è un viaggio sulla linea dello spazio e del tempo, non si comporta come qualcosa che possa essere ingabbiato in tre dimensioni, anzi, semmai ne crea ulteriori”. Solenne, dai tratti apocalittici, sperimentale. Elettronica spinta, accompagnata da un tribalismo vocale che pone il lavoro in un ipotetico equilibrio tra il reale e il visionario. ‘Animami’ è stato presentato in diverse tappe europee e recentemente in un tour americano, tra la California e il Messico.

Trenta candeline per Bötti du Shcöggiu, l’associazione che tra teatro, circo, cinema e musica ha portato a Carloforte, nell’isola di San Pietro, nuovi venti di cultura proponendo negli anni artisti del calibro di Ralph Towner, Gavino Murgia, Gianluca Petrella, Antonello Salis, Daniela Pes, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio, Frey Faust, Circus Klezmer.

Per festeggiare l’anniversario è stata costruita una proposta estiva straordinaria. Dopo Le isole si accendono, una giornata dedicata alla poesia organizzata il 21 giugno in occasione del solstizio d’estate, ora è la volta della musica con Sun d’aixia in ti canti, cinque appuntamenti da non perdere dal 14 luglio al 3 agosto nello spettacolare scenario naturale della spiaggia di Lucaise, dove a dominare sono acque cristalline e scogli che scendono a picco sul mare.

Diretta dall’attrice, regista e drammaturga Susanna Mannelli, la rassegna il cui nome è traducibile come “suoni d’aria negli angoli” si svolgerà nella residenza A Cova, dove ciascun concerto prenderà il via alle 19,30 così da regalare al pubblico un’esperienza in cui la musica abbraccia i colori del tramonto.

«Abbiamo iniziato a portare la musica nei “carruggi” gli stretti vicoli tipici del centro storico di Carloforte – racconta Susanna Mannelli -. Da qualche tempo abbiamo lasciato il paese e ci siamo spostati nei luoghi naturali dell’isola ed uno in particolare ha incontrato il nostro interesse per la sua bellezza: “A Cova” in località Lucaise. Il nostro lavoro è molto semplice, perché gran parte la fa lo scenario naturale, consiste nel montare un piccolo palco e nel posizionare le sedie e scegliamo l’orario in modo tale che il concerto inizi con la luce naturale e finisca al tramonto.»

Domenica 14 luglio l’inaugurazione dell’edizione 2024 della rassegna è affidata a Maristella Patuzzi, talentuosa violinista di Lugano, vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali e chiamata a esibirsi nelle più prestigiose sale da concerto al mondo. A Carloforte l’artista proporrà un concerto in cui eseguirà Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, l’opera più conosciuta del compositore e violinista veneziano.

E conosciuto in tutto il mondo è anche l’ospite della serata di giovedì 18 luglio: Paolo Angeli, uno tra i più importanti nomi del panorama musicale, considerato tra i maggiori innovatori della scena internazionale. Con la chitarra a 25 corde da lui ideata (uno strumento ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria, dotato di martelletti, pedaliere, eliche a passo variabile) il musicista nato a Palau si esibirà in un concerto che vuole essere la summa della sua lunga carriera, cominciata nel 1995.

Domenica 21 luglio si prosegue con la voce magnetica e misteriosa Dalila Kayros, cantante, ricercatrice vocale e compositrice, la cui opera spazia tra spirito, territori reali e immaginari. Sarà sul palco insieme al compositore elettronico Danilo Casti con cui proporrà i brani del loro ultimo album Animami. Pubblicato nel 2022 per Subsound Record il disco è elettronica spinta, accompagnata da un tribalismo vocale che pone il lavoro in un ipotetico equilibrio tra il reale e il visionario.

Quattro è l’ultima fatica del Nanni Gaias duo (Nanni Gaias, batteria ed effetti, Giuseppe Spanu, chitarra elettrica) che sarà presentato domenica 28 luglio: un viaggio interiore che prende forma nello sviluppo delle 12 tracce, scandite in interludi che seguono, nei nomi, il processo alchemico.

Il sipario su questa edizione di Sun d’aixia in ti canti si chiude sabato 3 agosto sulle note del pianoforte suonato da un talento dello strumento: Maria Josè Palla, vincitrice di diversi premi nazionali e internazionali. L’artista si esibirà in un concerto costruito sulle note di F. Schubert, C. Debussy, M. Ravel e altri.

 

Si rinnova anche a settembre l’appuntamento con “Jazz Around” la serie di anteprime del trentasettesimo festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.

Saranno le sperimentazioni sonore di Dalila Kayros a dare il via alla musica questa sera, a Teulada, negli spazi di Villa Sanjust (inizio ore 21.00): cantante, compositrice, ricercatrice vocale, attiva nell’ambito della musica sperimentale, nella sua costante ricerca sul suono vocale è capace di esplorare diverse dimensioni sia musicali che concettuali, in cui la voce diviene non solo strumento tecnico, ma soprattutto espressione del suo immaginario interiore. Il suo stile musicale si basa su un approccio concettuale che va oltre le etichette di genere.

Il venerdì successivo, 16 settembre, si fa tappa a Iglesias, nel chiostro di San Francesco, per l’atto conclusivo di questa prima tranche del festival.

Alle 21.00, è atteso, sotto il nome Overture III, il trio guidato dal trombettista Adriano Sarais, con Gregorio Mureddu al contrabbasso ed Alessandro Cau alla batteria.

A suggellare la serata tornerà poi in scena la chitarra sarda preparata di Paolo Angeli, con le sue suggestioni sonore mediterranee dai toni onirici. Artista da sempre capace di abbattere le barriere tra i generi musicali, alla costante ricerca di nuove ispirazioni creative, che vive la musica da artigiano e la plasma come materia viva, il musicista gallurese ha trovato la sua dimensione di ricerca con la costruzione e ideazione della “chitarra sarda preparata”, il suo strumento orchestra nato dall’incontro-scontro tra avanguardia extra-colta e tradizione popolare: un ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria, dotato di martelletti, pedaliere, eliche a passo variabile con cui rielabora, improvvisa e compone. “Rade” è il suo ultimo album, il quattordicesimo della sua carriera, uscito lo scorso maggio (ReR Megacorp), che spazia tra popolare e contemporaneo, tra pulsazioni balcaniche, influssi mediorientali e nordafricani, citazioni di rebetiko e memorie delle avanguardie storiche, reminiscenze flamenche, fraseggi dissonanti, crescendo epici art-rock e convergenze in squarci di liricità.

Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso libero e gratuito.

 

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Dopo il grande successo di Stefano Benni, arrivano al festival Street Books di Dolianova tre autori sardi che con le loro novità editoriali stanno riscuotendo nelle librerie di tutt’Italia il favore del pubblico, nel segno della narrativa, del noire della poesia. A Villa de Villa martedì 10 luglio arriva Francesco Abate con il suo “Torpedone trapiantati”, mentre mercoledì 11 spazio a Piergiorgio Pulixi con le atmosfere criminali del romanzo “Lo stupore della notte” e le “Piccole tracce di vita” del “parolaio” Andrea Melis, che proporrà i suoi versi in un recital insieme all’arpista Raoul Moretti. Martedì 10 il programma sarà arricchito anche dalla live performance “Trasmutations [I] the yin side” con la cantante Dalila Kayros, il musicista Danilo Casti e Manuel Carreras al disegno luci. Ma nel corso delle due giornate da non perdere anche le rubriche del festival con le pillole di letteratura di Dario Cosseddu dedicate a Ludwig Wittgenstein e Ernst Junger, i Racconti DiVini, l’Intervallo dedicato alle memorie di Dolianova, il Bibliositting per i più piccoli, l’Almanacco di questo giorno e di quello dopo a cura di Gerardo Ferrara, e i Titoli di coda proposti da Video Vision.

 Una «comitiva di sopravvissuti»: a dieci anni esatti dal suo trapianto di fegato, Francesco viene invitato a una rimpatriata cui interverranno cento trapiantati assieme alle rispettive famiglie. È titubante, non sa se partecipare, ma alla fine, trascinato per un orecchio dalla Mamma, sale con lei sul pullman. Inizia così la storia di “Torpedone trapiantati”, l’ultimo libro di Francesco Abate che l’autore cagliaritano presenterà martedì 10 luglio a Villa de Villa con inizio alle 21.00 e le letture di Giacomo Casti. 

Acciacchi, fobie, farmaci indispensabili e piccole miserie: i protagonisti di questa gita somigliano ciascuno a una maschera della commedia, dal timido al giullare, dallo sbruffone al pauroso. In comune hanno il fatto di essere nati due volte, che è un dono immenso, ma anche una responsabilità. Quella di dover essere felici. Con la sua voce carognesca e a tratti malinconica, Abate ci racconta la storia della nostra fragilità e, al contempo, della nostra cocciuta voglia di vivere.

Dopo la pillola di letteratura dedicata a Ludwig Wittgenstein, alle 22.30 è il momento della musica. “Trasmutations [I] the yin side” è il titolo del live performance in due movimenti che vedrà protagonisti Dalila Kayros (voce, elettronica), Danilo Casti (elettronica) e Manuel Carreras (disegno luci). Il primo movimento è di Dalila Kairos: la voce di ciò che è impalpabile viene espressa attraverso la forma del suono; il suono della trasformazione. L’azzurro caratterizza l’impronta sonora-concettuale composta da voci delicate e suoni elettronici meccanici. Il secondo movimento è di Danilo Casti: Incontro di suoni analogici e digitali, ritmi generativi e monolitici tra l’Idm e l’industrial noise. Il suono dello sgretolamento e la ricomposizione dei frammenti. A integrare i due movimenti  un’installazione illuminotecnica speciale a cura di Manuel Carreras. 

La serata si aprirà invece alle 19.00, sempre nel segno dei più piccoli con il laboratorio creativo e di lettura “Il metodo Sherlock Holmes”, rivolto ai bambini e alle bambine dai 6 ai 10 anni, mentre per l’appuntamento Racconti DiVini sarà protagonista il vino Sibiola, un IGT Rosé delle Cantine di Dolianova. In conclusione invece come sempre l’Almanacco di questo giorno e di quello dopo a cura di Gerardo Ferrara, e i Titoli di coda a cura di Video Vision.

Dopo essere stati insieme nel Collettivo Mama Sabot, Piergiorgio Pulixi e Andrea Melis si ritrovano a Dolianova, protagonisti della giornata di mercoledì 11 luglio. Se il primo ha proseguito la sua traiettoria di noirista, il secondo si è scoperto felicemente poeta. A Street Books saranno così protagonisti di un doppio appuntamento nel segno della qualità. Si parte a Villa de Villa, alle 21.00, con la presentazione del romanzo Lo stupore della notte”. Considerato la voce under 40 più brillante del noir italiano, Piergiorgio Pulixi (che dialogherà con Francesca Spanu) si avvale di fonti confidenziali per esplorare nel suo romanzo gli oscuri rovesci delle strutture di pubblica sicurezza con un personaggio fortissimo, la commissaria, Rosa Lopez.

Dopo la pillola di letteratura dedicata da Dario Cosseddu a Ernst Junger, alle 22.30, va in scena il recital “Piccole tracce di vita”, di e con Andrea Melis e le musiche dell’arpista Raoul Moretti. Uno spettacolo di parole e musica, tratto dall’omonimo libro di recente edito da Feltrinelli, per dire che la poesia è negli occhi di chi legge. Spesso però chi legge ne è inconsapevole. Così sono i poeti ad aiutarci a dar voce alle emozioni, a ricordarci la nostra grammatica interiore. Andrea Melis si definisce un semplice “parolaio”, ma è in realtà un fine cantore dell’immediatezza e un esponente di quella nuova generazione di poeti contemporanei che riesce a parlare anche ai più giovani e ai nativi digitali. 

Insieme ai due momenti letterari, il programma proporrà anche il consueto appuntamento per i più piccoli con il laboratorio creativo e dilettura “L’isola del tesoro” (a partire dalle 19.00, per bambini dai 6 ai 10 anni), il Racconto DiVino dedicato alle 20.45 al Rosada (Cannonau DOC Rosato delle Cantine di Dolianova).

 

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Torna a Dolianova il festival Street Books che dal 6 al 15 luglio proporrà dieci serate all’insegna della letteratura, dell’arte, della musica e del teatro, con un occhio di riguardo anche ai prodotti enogastronomici del territorio. “Le storie siamo noi” sarà il tema di questa terza edizione della manifestazione, i cui ospiti di punta saranno lo scrittore Stefano Benni (protagonista della giornata di domenica 8 luglio), il cantautore Mimmo Locasciulli, in concerto lunedì 9, e l’attore comico Francesco Paolantoni, in scena domenica 15 luglio con lo showman Demo Mura e l’attrice Manuela Zero.

Ma nell’incantevole scenario del sagrato della cattedrale romanica di San Pantaleo e della Villa de Villa ci saranno anche la firma emergente del noir al femminile Sara Bilotti (suo il romanzo “I giorni dell’ombra”) e una nutrita pattuglia di autori isolani che si stanno imponendo all’attenzione del grande pubblico: da Francesco Abate (ora in libreria con “Torpedone trapiantati”) ad Andrea Melis (sue le poesie “Piccole tracce di vita”), da Cristina Caboni a Vanessa Roggeri (note ai lettori di tutt’Italia per i romanzi “La rilegatrice di storie perdute” e “La cercatrice di corallo”), fino a Piergiorgio Pulixi, autore del recente noir rivelazione “Lo stupore della notte”.

Un programma forte di sessantacinque appuntamenti che sarà arricchito anche dagli scrittori Riccardo Solinas e Gianfranco Liori, dagli attori Nicola Michele, Raffaele Chessa, Giacomo Casti ed Elio Turno Arthemalle, dalle cantanti Rossella Faa e Dalila Kayros, dal cantante Marco Leo, dai gruppi musicali Le Pannistesi e I Begli Elementi, dai cori Inkantos D’Olia e Cantores Mundi, dal regista Bepi Vigna, dal Circolo Musicale Parteollese, dai musicisti Danilo Casti, Marco Leo, Raoul Moretti, Matteo Martis, Renzo Cugis, Marco Schirru e Boris Smocovich, dalla soprano Paola Spissu e dall’artista Manuel Carreras.

Organizzato dal Circolo dei Lettori Miele Amaro con la direzione artistica di Gianni Stocchino e sostenuto dall’amministrazione comunale di Dolianova e dall’assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, il festival Street Books – Scrittori, lettori e libri a Dolianova proporrà inoltre ogni giorno dalle 21 alle 22.30 il servizio Bibliositting (grazie al quale anche i più piccoli potranno scoprire il piacere della lettura con Eliana Aramu e Lara Zanda), l’appuntamento con Dario Cosseddu e la sua rubrica “Madame Bovary c’est moi” (dedicato alla vita segreta dei grandi nomi della letteratura) e con il Bibioterapista Giorgio Polo, che in maniera ironica prescriverà la lettura di libri ai suoi “pazienti” tutti i giorni dalle 20.15 alle 21.00 a Villa de Villa. Ma ci sarà spazio anche per i Racconti DiVini, con nove prodotti delle cantine di Dolianova proposti in degustazione e raccontati, tra letteratura e musica, insieme all’Almanacco di questo giorno e di quello dopo a cura di Gerardo Ferrara, all’Intervallo (con le foto edite e inedite di Dolianova) e i Titoli di coda, a cura di Video Vision.

Da ammirare e accarezzare invece saranno i libri di legno, le sculture di Francesco Picciau veri e propri elementi scenografici ma anche comodi arredi, pezzi unici, d’artista, creati appositamente per il palco di Street Books.

Il programma della terza edizione di Street Books si apre venerdì 6 luglio con l’anteprima del Festival. A partire dalle 21.oo, sul Sagrato della Cattedrale di San Pantaleo, appuntamento con “Viva Street Books (cun Nuragus)!”. Lo scrittore Ricardo Solinas, il duo musicale de Le Pannistesi, gli alunni della 3C della scuola Primaria di Dolianova, il giornalista Piersandro Pillonca, tutto il cast di Street Books 2018 daranno vita ad una grande festa popolare, organizzata in collaborazione con i maestri dell’accoglienza parteollese de Is Bixinaus. Un appuntamento nel segno della condivisione e dell’allegria per presentare al pubblico il programma del Festival ed incontrare Ricardo Solinas con il suo nuovo romanzo, “Nuragus”.