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Racconti, storie e leggende in lingua sarda, ma anche monologhi teatrali e brani musicali, proposti nel format della trasmissione radiofonica e ora a disposizione on line. Sono scaricabili sul sito www.jajupodcast.it le tre puntate del progetto voluto e realizzato dalla compagnia Teatro Impossibile, che ha raccolto in alcune strutture residenziali ricordi e storie degli anziani ospiti per poi assemblarle insieme a testi teatrali e musiche originali. Protagonisti dell’iniziativa l’attore e regista Elio Turno Arthemalle, insieme alla cantante Rossella Faa, alla psicologa ed esperta di comunicazione Damiana Culeddu e all’attore e operatore sociale Marco Camboni. Sostenuto dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Sardegna, il progetto Jaju Podcast si è concretizzato nella registrazione di tre puntate: a Mandas presso la Casa San Giacomo, a Selargius presso la Fondazione Stefania Randazzo di Su Planu, e alla Comunità Il Fenicottero di Quartu Sant’Elena.
In ogni struttura è stato costruito un vero e proprio studio radiofonico. Qui i quattro conduttori hanno coinvolto il pubblico che ha potuto osservare, partecipandovi, a una vera e propria registrazione dal vivo con tanto di effettistica, regia e interviste. Ma il cuore di ogni puntata sono le parole degli anziani (“jaju” in alcune varianti meridionali della lingua sarda significa “nonno”), che hanno così regalato a Jaju Poddcast i loro ricordi e le loro emozioni.
La proposta Jaju Podcast è l’evoluzione in chiave di azione sociale di un progetto radiofonico sviluppato nel 2011 per la sede regionale della Rai. In quell’occasione, Arthemalle, Faa e Culeddu crearono una cornice che potesse contenere e far interagire contenuti e modalità di comunicazione molto differenti tra loro.
Ora la registrazione di ogni puntata è stata inserita in un podcast pubblicato sul sito www.jajupodcast.it, in cui sono presenti anche contributi fotografici.
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Si chiama Jaju Podcast ed è un progetto che raccoglierà in tutta l’isola racconti, storie e leggende in lingua sarda che diventeranno poi puntate radiofoniche diffuse sulle piattaforme social. L’idea è della compagnia Teatro Impossibile dell’attore e regista Elio Turno Arthemalle, protagonista del progetto insieme alla cantante Rossella Faa, alla psicologa ed esperta di comunicazione Damiana Culeddu e all’attore e operatore sociale Marco Camboni. Sostenuto dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Sardegna, il progetto Jaju Podcast si rivolgerà essenzialmente agli ospiti delle strutture residenziali per anziani e conoscerà una prima fase di ascolto nel corso di tre incontri che saranno tenuti da Elio Turno Arthemalle e Marco Camboni. L’appuntamento è per martedì 14 maggio a Mandas presso la Casa San Giacomo, mercoledì 15 a Selargius presso la Fondazione Stefania Randazzo di Su Planu, e venerdì 17 alla Comunità Il Fenicottero di Quartu Sant’Elena, sempre con inizio alle 10.00.
In questa fase i temi e le leggende saranno concordate con le persone ospiti delle strutture residenziali che successivamente saranno protagoniste della registrazione. Nel corso dell’incontro preliminare verranno dunque raccolti gli argomenti più stimolanti e si stabilirà a quale storia abbinarli.
In ogni struttura residenziale verrà quindi costruito una sorta di set che ricordi uno studio radiofonico. I quattro conduttori (ma non mancheranno ospiti come attori, musicisti e studiosi) discuteranno del tema stabilito, coinvolgendo nella discussione il pubblico degli anziani ospiti della struttura che, avendo proposto il tema, avrà avuto, nelle settimane successive al primo incontro, il tempo di preparare delle domande. Nel corso dell’incontro verranno anche diffuse musiche originali, scritte appositamente per l’occasione, e verrà eseguito il brano di radioteatro originale.
Il pubblico avrà così l’opportunità di “entrare” in uno studio radiofonico e di osservare, partecipandovi, a una vera e propria registrazione dal vivo con tanto di effettistica, regia, interviste, etc.
La proposta è l’evoluzione in chiave di azione sociale di un progetto radiofonico sviluppato nel 2011 per la sede regionale della Rai. In quell’occasione, Arthemalle, Faa e Culeddu (che riformulano, per l’occasione, il format originario), crearono una cornice che potesse contenere e far interagire contenuti e modalità di comunicazione molto differenti tra loro.
Ora come allora, ad ogni tema sociale (violenza di genere, famiglia allargata, ecc.) verrà dunque associata una storia, tratta dal repertorio delle fiabe d’ogni tempo e luogo. La lingua utilizzata (il sardo, nelle tre varianti parlate dai conduttori: cagliaritano, logudorese e medio-campidanese), permetterà di raggiungere una vasta fascia di ascoltatori sardoparlanti e di svolgere un’efficace azione di promozione della lingua sarda.
La registrazione di ogni puntata sarà inserita in un podcast pubblicato su un sito costruito su misura per il progetto, accompagnato da una nota con i nomi dei protagonisti locali coinvolti, la cronaca dell’incontro e contributi fotografici e video.