21 November, 2024
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Dopo un’intensa settimana di lezioni e concerti, cala il sipario, a Portoscuso, sulla diciassettesima edizione dei seminari e della rassegna di musica e canto di matrice popolare di Mare e Miniere, organizzati nella cittadina costiera del Sud Sardegna dall’associazione culturale Elenaledda Vox con la direzione artistica del musicista e compositore Mauro Palmas. 
Domani sera – domenica 30 giugno – gran finale con il tradizionale concerto che riunisce sullo stesso palco allestito nell’antica tonnara Su Pranu allievi e docenti per un abbraccio collettivo in musica: si comincia alle 21.30 con ingresso gratuito. Sono oltre centosessanta gli iscritti ai seminari tenuti da Luigi Lai (suo il corso di launeddas), Cuncordu e Tenore de Orosei (per il laboratorio di canto “a tenore” e “a cuncordu”), Riccardo Tesi (corso di organetto diatonico), Mauro Palmas (mandola), Marcello Peghin (chitarra), Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Alessandro Foresti (canto corale), Andrea Ruggeri e Enza Pagliara (batteria e percussioni popolari), Mario Incudine e Silvano Lobina, (musica d’insieme), Giulia Cavicchioni (laboratorio per bambini sulle musiche dal mondo), Manu Theron e Damien Toumi (canti politici e popolari occitani).
Il programma si annuncia come sempre ricco e variegatoquest’anno seguendo il filo rosso della guerra, della pace e dell’inclusione: «Stiamo lavorando su brani che in qualche modo parlino di queste tematiche così attuali: quindi varie canzoni antimilitariste, contro la guerra, anche per la parte del concerto dei bambini – spiega Elena Ledda
Avremo canzoni un po’ da tutto il mondo, ci saranno canti ebraici ma anche arabi, palestinesi, curdi, qualche brano sacro, e poi canti come “Nostra patria è il mondo intero “Dove vola l’avvoltoio”, con testo di Italo Calvino».
Alla vigilia dell’ultimo atto, è già possibile trarre un primo bilancio su questa edizione di Mare e Miniere a Portoscuso: «È stato veramente un seminario particolare, molto partecipato sia nella sua parte didattica, sia per quanto riguarda la rassegnavenerdì, ad esempio, c’era un mare di gente per il concerto di Peppe Servillo, che è stato meraviglioso. Insomma, siamo stanchi per queste intense giornate di lavoro, ma felici e soddisfatti. Come sempre», commenta Elena Ledda.

Calato il sipario sulla settimana di seminari e concerti sulla costa del Sulcis, la lunga stagione di Mare e Miniere prosegue facendo la prossima tappa a Sarroch: in programma, dal 25 al 27 luglio, un trittico di serate al Parco Siotto che vedranno l’Orchestra Poco Stabile di Mare e Miniereaffiancare di volta in volta Peppe Servillo in concerto, Elena Ledda e Simonetta Soro nello spettacolo musicale tratto dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe”, e gli attori Laura Fortuna e Daniel Dwerryhouse in “Contrattempi”. A completare il quadro, un’esibizione del Tenore San Gavino di Oniferi nella serata d’apertura.

Portoscuso ospita i seminari di canto e musica di matrice popolare e i concerti della 17ª edizione di Mare e Miniere, il cartellone itinerante di musica, teatro e danza di matrice popolare, organizzato dall’associazione culturale Elenaledda Vox, che si snoda tra la primavera e l’autunno facendo tappa in vari centri e località della Sardegna: una manifestazione di vasta portata, quest’anno alla sua diciassettesima edizione, guidata dalle mani esperte di due autentici protagonisti della musica isolana come la cantante Elena Ledda e il compositore e polistrumentista Mauro Palmas alla direzione artistica.
Dopo gli appuntamenti dei mesi scorsi della rassegna Tyrrhenica a Sarroch e Ittireddu, e di Pintai Bisus a Quartu Sant’Elena, Mare e Miniere, pianta le tende fino a domenica 30 a Portoscuso, sulla costa occidentale del Sud Sardegna, per la sua immancabile settimana di seminari e concerti di canto e musica popolare nei consueti e suggestivi spazi dell’antica tonnara di Su Pranu. Ancora una volta è folto e variegato per età e provenienze il seguito di iscritti: oltre centocinquanta, tra i sardi e quelli in arrivo dalla Penisola ma anche dall’estero, da Svizzera, Francia, Belgio e Finlandia. Ad accoglierli trovano un affiatato corpo docente che annovera nomi di prestigio nel panorama della musica di matrice popolare: Luigi Lai, novantadue anni il mese prossimo, tiene il corso di launeddas, lo strumento simbolo della tradizione sarda; altre tipiche espressioni del patrimonio etnofonico isolano, il canto “a tenore” e il canto “a cuncordu”, sono invece l’oggetto del laboratorio del Cuncordu e Tenore de Orosei; gli iscritti al corso di organetto diatonico si affidano a un maestro del calibro di Riccardo Tesi; Mauro Palmas insegna mandola e liuto cantabile; Marcello Peghin tiene le lezioni di chitarra; Elena Ledda e Simonetta Soro conducono la classe di canto popolare, Alessandro Foresti quella di canto corale; Andrea Ruggeri e Enza Pagliara curano il corso di batteria e percussioni popolari; si fa musica d’insieme con Mario Incudine e Silvano Lobina, mentre Giulia Cavicchioni guida il laboratorio per bambini sulle musiche dal mondo; e infine, tra gli elementi di originalità di questa edizione, si potranno studiare i canti politici e popolari occitani in compagnia di Manu Theron e Damien Toumi.
Tutti i giorni si va a lezione dalle 10.00 alle 13.00 e, nel pomeriggio, dalle 16.30 alle 19.00. Poi, ogni sera dalle 21.30, spazio ai concerti e agli altri appuntamenti che compongono il cartellone della rassegna che, come sempre, accompagna i seminari.