Sinistra Sarda, lista formata da Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, ha deciso di affrontare la competizione elettorale per le Regionali del 24 febbraio in autonomia, con un proprio candidato alla carica di governatore, il giornalista-scrittore Vindice Lecis, in posizione molto critica nei confronti della coalizione di centrosinistra che ha appena concluso l’esperienza quinquennale al governo dell’Isola. E’ presente in tutte e 8 le circoscrizioni elettorali.
Nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, i 4 candidati sono: Barbara Angius, Daniela Fonnesu, Stefano Fonnesu ed Alessandro Serra.
Il comune di Carbonia non concederà un’altra proroga per tenere aperta la Casa dell’Anziano di via Mazzini. Il sindaco, Paola Massidda, lo ha ribadito ieri, nel corso della riunione del Consiglio comunale, rispondendo ad un’interrogazione presentata da Ivonne Fraternale (Partito dei Sardi) con la quale veniva sollecitata l’Amministrazione comunale ad adottare un provvedimento “politico” per concedere ulteriore tempo per la realizzazione dei lavori necessari ed indispensabili per mettere a norma la struttura che ospita 19 anziani.
Venerdì 11 novembre, nel corso dell’incontro organizzato dal prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori della Casa dell’Anziano, a seguito della proroga rilasciata nel mese di luglio e finalizzata a scongiurare la chiusura della struttura, al quale hanno partecipato il sindaco di Carbonia, il dirigente del IV servizio del comune di Carbonia, i responsabili di AREA, la responsabile della società CAM che gestisce la struttura ed una rappresentanza dei familiari degli anziani ricoverati nella struttura, «si è preso atto – si legge in una nota diffusa martedì 15 novembre dall’Amministrazione comunale – che, nonostante l’ulteriore periodo di proroga per l’adeguamento della struttura alle vigenti normative in ambito socio-sanitario, nulla è stato realizzato. Il Prefetto, preso atto di tale situazione e alla luce di quanto confermato da tutti gli interlocutori seduti al tavolo, non ha potuto che certificare l’impossibilità di una ulteriore proroga. La struttura non ha, allo stato attuale, i requisiti per poter proseguire la sua attività. Questa Amministrazione – si legge ancora nella nota – così come dai primi giorni del suo insediamento, sta lavorando ad una soluzione che possa preservare l’integrità del gruppo di anziani attualmente ricoverati, cercando di evitare quanto più possibile la disgregazione dello stesso e al contempo salvaguardi i lavoratori occupati nella struttura».
Trascorsi ancora due giorni, l’altro ieri il comune di Carbonia ha comunicato ufficialmente alla Cooperativa CAM che non ci sono le condizioni per la concessione di un’ulteriore proroga e, di conseguenza, il destino della Casa dell’anziano sembra segnato. C’è ora da capire dove verranno sistemati i 19 anziani ospiti della struttura, perché almeno per alcuni di loro il trasferimento in una RSA sembra quantomeno improbabile, perché le condizioni economiche delle famiglie non sono tali da consentire il pagamento delle rette mensili, sensibilmente più elevate rispetto a quelle della Casa dell’Anziano.
Il 2 ottobre la Casa dell’Anziano aveva organizzato la festa dei nonni, un’occasione di incontro importante, in un momento di grande incertezza sul futuro del servizio. In quell’occasione Daniela Fonnesu,presidente della CAM, la cooperativa che gestisce la Casa dell’anziano, si mostrò molto preoccupata per i tempi lunghi della burocrazia che rischiavano di vanificare tutti gli sforzi fatti per adempiere alle disposizioni richieste per la realizzazione dei lavori di adeguamento strutturale. La situazione, come sopra esposto, è precipitata ed ora le speranze di arrivare al traguardo tanto auspicato dalla Cooperativa e, soprattutto, dagli anziani e dai loro familiari, sembrano destinate ad andare deluse.
La Casa dell’Anziano di via Mazzini, a Carbonia, ha ospitato ieri pomeriggio la festa dei nonni, con ospiti speciali i bambini della scuola media Don Milani di via Dalmazia. A partire dalle 16.00, per i 16 ospiti della struttura. è stata un’occasione di incontro importante, in un momento di grande incertezza sul futuro del servizio.
Due mesi fa – come si ricorderà – l’Amministrazione comunale di Carbonia ha disposto la chiusura della Casa dell’anziano per le gravi carenze della struttura che in quel momento ospitava 22 anziani, problema “congelato” dopo alcuni giorni di protesta di familiari e operatori, grazie all’intervento del prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, che ha concesso tre mesi di tempo ad Area, proprietaria dell’immobile e alla cooperativa che gestisce il servizio di assistenza, per realizzare i lavori necessari a superare le emergenze. La situazione, a un mese esatto dal termine del tempo a disposizione, i problemi non sono stati ancora superati, come spiega Daniela Fonnesu,presidente della CAM, la cooperativa che gestisce la Casa dell’anziano, nell’intervista che vi proponiamo.
Dalla Casa dell’Anziano oggi abbiano ricevuto una nota di ringraziamento per quanti hanno contributo alla buona riuscita della festa dei nonni, che pubblichiamo.
«Finalmente oggi per qualche ora possiamo rilassarci e goderci il risultato della nostra bellissima festa: si perché è stata veramente bella e alla fine tutta la nostra fatica ed il nostro impegno sono stati ricompensati. Non nascondiamo che anche tra noi ci sono stati e ci sono momenti di scoramento, si sa durante le battaglie succede sempre e a turno ci sosteniamo e ci diamo coraggio, ma vedere che tante persone sono venute a fare visita ai nostri anziani per condividere una parte della loro domenica e festeggiare tutti insieme la Festa dei Nonni con noiè stato davvero commovente, oltre che incoraggiante, perché ci ha confermato che in tanti hanno capito che stiamo lottando per qualcosa di più di un semplice posto nella Casa di Riposo per un nostro familiare; il nostro è un ideale, una “Casa” del futuro, ma anche del presente,a dimensione umanaper tutti gli anziani che ne hanno e ne avranno bisogno, una Casa non chiusadove gli anziani sono tristi ed isolati dal mondo esterno ma dove il mondo esterno prende coscienza e va da loro perché per loro è ormai diventato difficile e faticoso spostarsi ma non per questo devono trascorrere gli anni, che gli restano da vivere, in tristezza e solitudine.
Ieri è stato bellissimo veder entrare la maestra sig.ra Ilenia Pittorruconi bambini della Scuola elementare “Don Milani” che non solo hanno portato la loro offerta in denaro per la nostra raccolta fondi ma hanno trascorso anche il loro tempo con i nostri anziani, come se fossero i loro nonni, giocando a carte con loro, davvero una gioia per gli occhi e per il cuore.
Vogliamo perciò ringraziarli perché è stato davvero un bellissimo gesto e noi tutti forse presi da tutto il da fare non abbiamo dato loro la giusta e meritata attenzione; Dalla Casa dell’Anziano vogliamo ringraziare ancora tutti gli artigiani pasticceri che con la loro generosità hanno arricchito il nostro buffet con i loro deliziosi dolci: Coop Dolciaria L’Artigiana, Forno di Roberto Cancedda, pasticceria Paolo Secchi, Pasticceria Il Babà, Pasticceria Il Capriccio, Pizzeria Pepe Pizza, Cockerel Typical Italian Food della Corte del Sole, Pizzeria Momo. Un sentito ringraziamento al consigliere regionale Luca Pizzuto per la sua generosità e a tutti i ragazzi di S.E.L.; al fotografo Marco Corrias e al giornalista Giampaolo Cirronis, al vicesindaco Gianluca Lai e al capogruppo maggioranza del Comune di Carbonia Manolo Cossu; a coloro che hanno acquistato le nostre belle e colorate magliette contribuendo così alla raccolta fondi e a tutto il personale della Casa dell’Anziano; infine, un grazie a tutti i familiari degli anziani e al Comitatoche hanno contribuitoalla realizzazione dell’evento, sia con il loro impegno che realizzando con amore nelle loro case molti dolci e salati che hanno allietato la serata.»
Gli operatori ed i familiari degli ospiti della Casa dell’anziano di via Mazzini esprimono la loro posizione in merito alla vertenza che riguarda la struttura.
«Per prima cosa è opportuno dire che il presidente della CAM, cooperativa che gestisce la Casa dell’anziano, è la dottoressa Daniela Fonnesu e non come erroneamente riportato il signor Giuseppe Madeddu – scrivono in una nota -. In merito al cronoprogramma più volte menzionato va ricordato che le competenze ricadevano in parte sulla cooperativa CAM e in parte su AREA, proprietaria dello stabile. La CAM ha portato a termine, quasi completamente, le opere di sua competenza. L’azione della cooperativa è stata limitata però dal fatto che spesso si è dovuta sostituire ad AREA che non si è fatta carico dei lavori di sua competenza e iscritti nel cronoprogramma. La stessa cooperativa, inoltre, si è dovuta far carico di lavori di manutenzione straordinaria, non previsti nel cronoprogramma, e anche questi di competenza di AREA. In alcuni casi la cooperativa, per garantire il mantenimento del servizio, si è dovuta sostituire ai reali responsabili, realizzando lavori che non le competevano. Detto questo, CAM non si sottrae alle responsabilità nella gestione del servizio però ci tiene ad evidenziare che è corresponsabile insieme ad AREA che, va detto, detiene la responsabilità dei lavori più importanti ed urgenti, per i quali non si è mai, o quasi mai, spesa. Siamo rimasti stupiti dall’atteggiamento dell’Amministrazione comunale che in alcuni articoli o interviste rilasciate ai mezzi di informazione ha addossato alla cooperativa la totalità delle responsabilità. Riteniamo questo atteggiamento non corretto e in parte fuorviante, in quanto fornisce ai lettori e ai cittadini una visione non corretta del problema.»
«Ricordiamo anche che il Sindaco ha dichiarato l’inagibilità della struttura – si legge ancora nella nota -. In realtà siamo di fronte a mancati requisiti strutturali che è cosa ben diversa dall’inagibilità. Facciamo presente che in un primo momento, a seguito della visita effettuata dal Sindaco e da altri componenti dell’Amministrazione comunale, era stato dichiarato che i problemi erano ormai superati. A distanza di pochi giorni, dopo aver preso visione degli incartamenti relativi alla struttura e al servizio, l’Amministrazione ha cambiato decisamente rotta. Questo ci porta a sostenere due cose: la prima è che probabilmente vertenze così delicate non si affrontano senza aver prima preso visione di tutte le problematiche e di tutta la documentazione; in secondo luogo un’Amministrazione non può dare delle dichiarazioni per poi smentirle dopo pochi giorni. Ricordiamo che la Casa dell’anziano è al servizio di persone che versano in condizioni particolari e che meritano anche da parte dell’Amministrazione un atteggiamento più serio. Si fa presente che i famigliari degli ospiti della struttura, preoccupati per il futuro dei loro congiunti derivante dall’imminente chiusura della stessa, si stanno per riunire in un comitato per difendere i loro diritti e per garantire un futuro sereno a tutti gli ospiti.»
«I familiari si oppongono alla chiusura della struttura e al trasferimento degli ospiti – conclude la nota – chiedendo di trovare soluzioni diverse che permettono il proseguimento di un servizio rivelatosi sino ad oggi fondamentale per la vita delle persone accolte.»
Martedì i familiari degli ospiti della Casa dell’anziano avranno un incontro col vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda.