Nel Consiglio comunale di mercoledì 24 aprile ho discusso per l’ennesima volta una mozione, approvata all’unanimità, in cui denuncio la grave situazione in cui versa la Sanità territoriale, oggetto, peraltro, di recenti e continui rilievi da parte dei sindacati e delle stesse istituzioni territoriali.
Destano serio allarme le notizie degli ultimi giorni e mesi e quanto succede ormai da anni, secondo cui al Sirai i pazienti da ricoverare nel reparto di Traumatologia e Ortopedia, poiché chiuso, verrebbero trasferiti a San Gavino e Cagliari, mentre nel reparto di Urologia i due medici presenti sopperiscono per lo più ad attività ambulatoriale e chi necessita di intervento chirurgico è inserito nelle infinite liste d’attesa dei reparti di Cagliari.
Nel reparto di Emodinamica, pur aperto, non ci sarebbero medici che possano impiantare pace-maker con tutte le conseguenze che ne deriverebbero in termini di rischi e mobilità, non migliore la situazione al Cto di Iglesias ove risulta chiuso il reparto di Rianimazione, mentre il reparto di Pronto soccorso non è operativo, così come quello di Otorinolaringoiatria.
Senza voler discutere dei numerosi paradossi, frutto di una gestione e pianificazione dissennata degli anni passati, dato che, per esempio, ad Iglesias risulta aperto il reparto di Ginecologia e Ostetricia, in contrasto con quanto disposto dalla normativa vigente che lo ubicherebbe nel Presidio di 1° livello, deputato all’Urgenza/Emergenza, ossia al Sirai ove insiste il reparto di Rianimazione e, anche in questo caso, non oso ipotizzare cosa potrebbe accadere se una gestante o partoriente avesse bisogno di ricorrere alle cure della Rianimazione!!!
È urgente e non più procrastinabile la mobilitazione sinergica di tutte le parti interessate volta al mantenimento nel territorio di prestazioni essenziali, oggi negate, dati i tempi di attesa per prestazioni afferenti tutte queste aree mediche.
La marginalità del nostro territorio, il processo di aziendalizzazione in corso da anni che ha snaturato le garanzie essenziali, la grave carenza di personale medico, infermieri, OSS, tecnici e amministrativi, richiede un immediato reclutamento di queste professionalità con provvedimenti che potrebbero, da un lato, vincolarne la permanenza pluriennale per contratto e dall’altro incentivarne l’attività.
In un territorio come il nostro con un’incidenza importante della popolazione anziana affetta spesso da patologie croniche, sarebbe opportuno garantire la presenza di reparti ospedalieri specializzati, anche per la lungodegenza e riabilitazione, andrebbero rafforzate la Medicina territoriale, le “Case della salute” e la Telemedicina, così da ridurre l’accesso ai pronto soccorso deputati alle urgenze e emergenze.
L’inefficienza della gestione organizzativa dell’Asl 7 è esemplificata dalla mancanza, a tutt’oggi, dei Direttori delle strutture complesse e dei capi dipartimento.
Possiamo dire tranquillamente di essere dinnanzi ad una vera e propria negazione del diritto alle cure e all’assistenza sanitaria.
Voglio auspicare che questa Amministrazione regionale sappia dare corpo alle numerose risposte che i cittadini del Sulcis Iglesiente hanno diritto di pretendere.
Queste le istanze della mozione di cui ho chiesto si facciano portavoce il Sindaco e la Giunta.
Ringrazio tutti i colleghi per averla approvata all’unanimità.
Daniela Garau
Consigliera comunale FdI