Daniela Garau (Patto Civico): «Ancora nessuna risposta chiara in merito alla riapertura della piscina comunale di Carbonia»
Ieri pomeriggio, nel corso della seduta del Consiglio comunale, si sono trattati gli atti con i quali intendevamo avere rassicurazioni in merito alla riapertura della piscina comunale.
Le risposte date, purtroppo, non solo, non sono state rassicuranti sulla riapertura imminente, ma soprattutto, non è chiaro quale iter si intenda seguire per arrivare ad una soluzione finalizzata alla stessa riapertura.
Si è detto di tutto e di più, ma i dubbi, anziché essere risolti, si sono moltiplicati.
L’amministrazione ha ipotizzato l’affidamento ad un altro soggetto, diverso dall’attuale concessionario.
A questo punto ci si chiede: ma allora l’attuale società è inadempiente? E se sì, rispetto a quale obbligo?
L’amministrazione ha mai diffidato l’attuale società all’adempimento di eventuali obblighi contrattuali?
Il contratto di concessione è stato risolto o risulta ancora in essere?
Allo stato attuale non risulterebbero “messe in mora” e/o diffide nei confronti della società concessionaria.
L’amministrazione comunale perché non ha dato seguito a quanto dichiarato nel novembre del 2021, allorquando asseriva che la chiusura fosse stata concordata con la società e che sarebbe stata funzionale all’esecuzione a suo carico di lavori di ristrutturazione per i quali risultavano già disponibili 50mila euro?
I lavori di ristrutturazione ed efficientamento di cui necessiterebbe la piscina, peraltro noti da tempo, forse più di 10 anni, sono mai stati quantificati?
Si è mai cercato concretamente di porvi rimedio?
Parrebbe di no.
È certo, però, secondo quanto dichiarato, che l’amministrazione non abbia risorse sufficienti da destinare a ciò, neppure per compartecipare a bandi di finanziamento!!!
Ma questo, aggiungo io, era ben noto a tutti noi, almeno a chi non ha creduto al “libro dei sogni”.
Tralasciando considerazioni poco edificanti in merito alla perdita di opportunità per la mancata o ritardata partecipazione a bandi di finanziamento, rimane il problema più grave.
Il problema della perdita dell’ennesimo servizio a beneficio della nostra comunità, a beneficio di utenti dilettanti, agonisti e disabili, di un indotto economico mancato e di un aggravio di spese ulteriori a carico di decine e decine di persone che ogni giorno sopportano sacrifici per continuare a svolgere le attività correlate alla piscina.
Non ultimo, ma non certo per il minor pregio, l’ennesima perdita di una decina di posti di lavoro.
A tutto questo, però, nessuno di noi potrà abituarsi passivamente.
Ringrazio di cuore tutte le persone, utenti della piscina, che oggi con la loro presenza in aula consiliare hanno manifestato in modo silenzioso la loro preoccupazione ed evidenziato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di quanto questo problema sia particolarmente sentito in città.
Grazie ancora.
Daniela Garau
Patto Civico