22 November, 2024
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Una proroga formale per l’accordo di finanza pubblica sino all’insediamento dei nuovi organi del governo regionale. La chiede il presidente uscente Francesco Pigliaru nella lettera inviata ieri al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai ministri dell’Economia Giovanni Tria e degli Affari regionali Erika Stefani.

«Come è noto, sono state recentemente avviate le riunioni tecniche finalizzate all’istruttoria preliminare all’accordo di finanza pubblica tra lo Stato e la Regione Sardegna, in ottemperanza alle statuizioni della Corte Costituzionale da ultimo riprese nella sentenza n. 6 del 2019 – scrive Francesco Pigliaru -. Poiché le vigenti norme statali (art.1 comma 875 della legge n. 145 del 2018, come modificato dalla  legge 11 febbraio 2019, n. 12) prevedono che detto accordo debba concludersi entro il 15 marzo, pena la perdita delle risorse al momento preservate per tale finalità nel bilancio dello Stato, si rappresenta la necessità che tale termine venga formalmente prorogato in considerazione delle tempistiche utili  all’insediamento del nuovo Consiglio e della nuova Giunta regionali a seguito delle elezioni del 24 febbraio. Ciò, in modo da consentire all’organo politico di concludere l’accordo nei tempi così ristabiliti.»

La lettera è stata indirizzata per conoscenza anche al Sottosegretario della Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti ed al ragioniere generale dello Stato Daniele Franco.

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Il presidente della regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, hanno portato avanti la posizione della Sardegna rispetto ai contenuti dell’allegato 11 “Infrastrutture” del Documento di Economia e Finanza (DEF) approvato dal Consiglio dei Ministri e che necessita dell’intesa con le Regioni e le Province Autonome, al tavolo della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, riunitosi stamane a Roma.

«Ci siamo opposti all’intesa per far rispettare le prerogative della nostra regione – ha detto il Presidente Pigliaru, spiegando che l’allegato contiene numerosi errori relativi alla Sardegna -. Nonostante la maggior parte delle regioni volesse procedere, con la nostra presa di posizione abbiamo ottenuto una settimana di rinvio per la formulazione dell’intesa, un tempo che permetta di correggere l’allegato e far sì che venga aggiornato con le infrastrutture elencate nell’intesa generale quadro presentata dalla Sardegna e concordata con il Governo, attualmente alla firma del Presidente del Consiglio.»

All’elenco appartengono, oltre alle infrastrutture stradali e legate al sistema dei trasporti, anche quelle danneggiate dall’alluvione che necessitano di ripristino, e che per essere finanziate devono trovare posto all’interno dell’allegato 11 in discussione.

«Grazie alla mediazione della nostra Regione ora si apre una fase di opportuno negoziato», ha aggiunto l’assessore Demuro, sottolineando che al tavolo della Conferenza la Sardegna ha avuto delega di rappresentanza anche dalla Provincia Autonoma di Trento.

Tra gli appuntamenti della giornata romana di Francesco Pigliaru, anche quello con il Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, e con il Capo di gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Roberto Garofoli. Insieme all’assessore della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci, il Presidente della Regione ha portato all’attenzione la questione del Patto di stabilità. E’ stata una prima interlocuzione che, riconosciuta l’anomalia della Sardegna, ha portato all’accordo di far partire subito un tavolo tecnico. La prima seduta è fissata per giovedì 24, al fine di valutare la situazione e individuare le possibili vie di soluzione, mentre entro un mese è prevista la riunione di un tavolo politico.