24 November, 2024
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A distanza di 10 mesi, si è conclusa positivamente, con un’assunzione a tempo pieno e indeterminato, a partire da ieri, 15 maggio 2017, la vertenza dei tre lavoratori della Multiservizi Sulcis, azienda operante presso la Asl 7 a Carbonia e Iglesias, Giovanni Portolecchia, Emanuele Perda ed Enrico Pilia, che il 12 luglio dello scorso anno avevano proclamato lo stato di agitazione per rivendicare 7 stipendi arretrati e chiarezza sul loro futuro.

La Ser.Co. srl, la società che si è aggiudicata il nuovo appalto, li ha assunti con la qualifica di operai, unitamente ad altri cinque degli altri dipendenti della Multiservizi Sulcis che non avevano condiviso la decisione di proclamare lo stato di agitazione.

Soddisfazione per l’esito positivo della vertenza, è stata espressa stamane da Daniele Mele, responsabile del dipartimento Cisl che si occupa di vertenze per disoccupati ed ammortizzatori sociali.

«La conclusione di questa vertenza dimostra che la ricerca dei diritti e della dignità dei lavoratori non va mai abbandonata e con il giusto lavoro si ottengono risultati concreti perfino in un territorio sotto ricatto come il nostro – ha detto Daniele Mele -. Capisco che la gente abbia sempre meno fiducia, oltre che verso la politica, anche verso il sindacato, ma questa vicenda rappresenta un momento importante. Questi lavoratori hanno combattuto duramente per rivendicare i loro diritti, hanno rischiato persino una denuncia, ma ora vedono premiati i loro sforzi e sacrifici. In questi mesi – ha concluso Daniele Mele – hanno tirato avanti con l’indennità di disoccupazione ed ora, oltre che ritornare al lavoro, potranno usufruire, attraverso una procedura concordata, degli stipendi non ricevuti dalla vecchia società, maturati prima dell’inizio dello stato di agitazione, che verranno loro erogati dall’azienda sanitaria.»

Giovanni Portolecchia, Emanuele Perda ed Enrico Pilia.

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Manifestazione alla sede Inps di Iglesias 2

Si è svolta questa mattina, a Iglesias, una manifestazione dei lavoratori in mobilità organizzata dalla Cisl del Sulcis Iglesiente con occupazione della sede INPS, per sollecitare l’erogazione dei fondi per la mobilità

«Grazie all’intervento della CISL Sulcis Iglesiente – spiegano Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl Sulcis Iglesiente e Daniele Mele, responsabile del dipartimento politiche del lavoro Cisl Sulcis Iglesiente – si è chiusa una giornata difficile per numerosi lavoratori in attesa dei pagamenti arretrati relativi alla mobilità del 2014. E’ inammissibile che l’unico modo per ottenere attenzione da parte delle istituzioni sia occuparne la loro sede. Il momento socio economico che sta attraversando il nostro territorio è particolarmente delicato. Le difficoltà sono all’ordine del giorno e questa dei fondi per la mobilità è l’ennesima. Grazie all’intervento di questa mattina abbiamo ottenuto la liquidazione immediata dei fondi per quattro dei quattordici lavoratori in attesa degli arretrati. Per i restanti dieci, di concerto con l’INPS, abbiamo preso l’impegno di rivederci il 15 settembre per fare le dovute verifiche. A conclusione dell’occupazione è stato siglato un verbale che impegna le parti ad una risoluzione immediata della vertenza.»

«Ricordiamo – concludono Daniele Mele e Fabio Enne – che l’erogazione dei fondi per la mobilità, annualità 2014, sono stati annunciati e promessi troppe volte. E’ arrivato il momento di agire e di ottenere ciò che spetta ai lavoratori e alle loro famiglie.» 

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Il blocco e l’occupazione del cantiere di via La Spezia nel quale sono in corso i lavori per la realizzazione di appartamenti sociali commissionati da Area, ha portato i quindici lavoratori a scrivere un’accorata lettera agli organi d’informazione.

«Il 1° aprile il cantiere è stato bloccato e occupato da un gruppo di disoccupati guidati dal sindacalista della Cisl Daniele Mele – scrivono i quindici lavoratori, tutti provenienti dai comuni del territorio, come sottolineano nella lettera firmata -. Il signor Mele chiede che nel cantiere vengano assunti disoccupati locali. Scriviamo questa lettera per chiarire che tutti gli operai che lavorano nel cantiere sono del Sulcis Iglesiente, comprese le ditte in subappalto: si può verificare facilmente leggendo il cartello affisso in cantiere e il signor Mele ne è a conoscenza.»

«Vogliamo denunciare con questa lettera che si è bloccato un cantiere dove lavoravano quindici persone – si legge ancora nella lettera – che con il cantiere bloccato sono disoccupate. Inoltre l’appalto è finalizzato alla costruzione di case a canone popolare e la protesta può allontanare la consegna della casa a tante famiglie di Carbonia che ne hanno bisogno.»

«Siamo disoccupati e non capiamo per quale motivo un sindacato che dovrebbe tutelarci stia mettendo a rischio il nostro posto di lavoro. Che obiettivi ha la protesta se tutti noi siamo già del Sulcis? Perché la Cisl ci sta danneggiando? Facciamo appello alla Cisl e ai lavoratori disoccupati che hanno tutta la nostra solidarietà – conclude la lettera – e gli chiediamo di riflettere e di farci tornare a lavoro.»

In serata abbiano sentito Daniele Mele che ha annunciato l’interruzione dell’occupazione del cantiere.

«Abbiano interrotto l’occupazione – spiega Daniele Mele – e la prossima settimana avremo un incontro chiarificatore con l’impresa. La nostra azione non è rivolta a danneggiare i lavoratori che comprendiamo benissimo quanto abbiano bisogno di lavorare, quanto a tutelare i loro stessi diritti, perché sono costretti ad accettare una situazione per niente dignitosa. Area dovrebbe vigilare maggiormente sulla gestione degli appalti, per verificare se vengono rispettati i più elementari diritti dei lavoratori. La battaglia che portiamo avanti da anni è questa: il lavoro deve essere garantito ai lavoratori con il rispetto di tutti i loro diritti e non si può accettare quel che spesso accade, che vede i lavoratori accettare, per estremo bisogno, condizioni di assoluta precarietà, che offendono la loro dignità di lavoratori e ancora prima di essere umani.»

 

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Un gruppo di disoccupati del settore edile di Carbonia ha messo in atto una nuova manifestazione di protesta, questa mattina, per rivendicare assunzioni nei cantieri per la costruzione di nuovi alloggi popolari. E’ stato bloccato il cantiere all’angolo tra via Ogliastra e via Roux, nel quale sono in fase di realizzazione 42 appartamenti Area, per la realizzazione dei quali in precedenti incontri erano state promesse delle assunzioni ai disoccupati e alla Cisl del Sulcis Iglesiente, rappresentata da Daniele Mele.
Nei giorni scorsi erano state occupate la sede di Area e quella dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias – manifestazioni alle quali sono riferite le fotografie allegate – ed era stato ottenuto per la giornata odierna un incontro con la dirigenza Area e l’azienda che ha vinto l’appalto per la realizzazione dei lavori. All’incontro non è stata però invitata la Cisl del Sulcis Iglesiente, mentre sono stati invitati i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di Cagliari, da qui la nuova azione di protesta.

Disoccupati davanti al cantiere Area copiaDisoccupati in Provincia 1 copia Disoccupati all'Area 1 copia

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Delusi per il mancato svolgimento dell’incontro con la direzione di Area e l’impresa che sta realizzando 42 nuovi alloggi popolari tra via Roux e via Ogliastra, i disoccupati del settore edile di Carbonia hanno deciso di mettere in atto una nuova azione di protesta. Hanno raggiunto il cantiere e hanno bloccato le betoniere, impedendo la colata di calcestruzzo già programmata.. Sul posto sono intervenuti agenti dei carabinieri e della polizia.

I disoccupati la scorsa settimana avevano occupato la sede di Area (ex Iacp), interrompendo la loro protesta solo dopo aver avuto garanzia di un incontro che avrebbe dovuto dare precise indicazioni sul cronoprogramma dei lavori e sulle assunzioni, La giornata odierna, invece, si è trasformata in un’altra protesta.

«Da lunedì occuperemo gli uffici regionali di Area a Cagliari e Carbonia ed il cantiere – ha annunciato Daniele Mele, rappresentante della Cisl – non ci sposteremo fino a quanto non ci saranno le assunzioni.»

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Si è conclusa dopo l’incontro con i responsabili dell’impresa che sta eseguendo i lavori di costruzione dei nuovi alloggi Area e la direzione dello stesso Ente, l’occupazione della sala riunioni della sede Area di Carbonia, iniziata ieri mattina in segno di protesta per il mancato inserimento dei disoccupati del territorio nei nuovi cantieri.

«L’incontro è stato positivo – spiega Daniele Mele, rappresentante sindacale della Cisl che ha seguito la vertenza – perché dall’impresa è arrivata la disponibilità a valutare concretamente le nostre rivendicazioni. L’impresa s’è impegnata a presentare entro una settimana un piano cronologico sia per la programmazione dei lavori sia per le assunzioni, ed abbiamo concordato un nuovo incontro da tenere sempre nella sede Area, venerdì 5 febbraio, alle 12.00, nel corso del quale, alla presenza della dirigenza Area, ci verrà prospettato quanto sarà stato nel frattempo deciso. Abbiamo così deciso di interrompere la protesta.»

L’auspicio della delegazione sindacale e dei disoccupati è che nel breve periodo possano trovare occupazione 15-20 persone ma in prospettiva, considerato che è previsto un nuovo appalto da 8 milioni di euro, potrebbero crearsi ulteriori opportunità di lavoro per altri disoccupati.

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