10 January, 2025
HomePosts Tagged "Daniele Reginali" (Page 12)

[bing_translator]

Proseguono gli incontri della fase congressuale del Partito democratico per il rinnovo degli organismi dirigenti. A Sant’Antioco la nuova segretaria del circolo è Monica Fois, 48 anni, imprenditrice, già consigliere ed assessore nella Giunta del compianto Eusebio Baghino, nella consiliatura dal 2002 al 2007. L’elezione è avvenuta alla presenza dell’ex presidente della Regione Antonello Cabras, oggi presidente della Fondazione di Sardegna.

Ad Iglesias e Carbonia i segretari cittadini sono Ubaldo Scanu (confermato) e Fabio Desogus (nuovo). Nelle riunioni di circolo sono stati eletti inoltre i componenti dell’assemblea provinciale che proclameranno nelle prossime settimane il candidato unico alla segreteria provinciale, l’uscente Daniele Reginali.

[bing_translator]

Nel Sulcis Iglesiente è iniziata la fase congressuale che porterà al rinnovo degli organismi dirigenti del Partito Democratico. Sono stati eletti i seguenti segretari di circolo, il quadro verrà completato la settimana prossima con gli altri comuni.

Sant’Anna Arresi: Luigi Farci
Villamassargia: Nicola Bianchini
Carloforte: Pierangelo Rombi
Domusnovas: Daniele Lusci
Carbonia: Alberto Straullu
Cortoghiana: Cinzia Firinu
Fluminimaggiore-Buggerru: Francesco Carta
Iglesias: Federico Sias
Bacu Abis: Alessio Tidu
Bindua: Franca Cadeddu
Gonnesa: Loris Cocco

Ad Iglesias e Carbonia, nei prossimi giorni, verranno proclamati i candidati unici alla carica di segretario cittadino: Ubaldo Scanu e Fabio Desogus.

Nelle riunioni di circolo, infine, sono stati eletti i componenti dell’assemblea provinciale che proclameranno nelle prossime settimane il candidato unico alla segreteria provinciale: Daniele Reginali.

[bing_translator]

Sale lo scontro tra PD e Art. 1 – MDP dopo il rinvio dal Senato alla Camera della Legge europea per i riflessi sulle norme per l’energia.

«Tutti sapevamo che cambiare una virgola della Legge Europea al Senato avrebbe comportato un nuovo esame della Camera e mettere a rischio l’attuazione tempestiva delle norme sull’energia, che riguardano migliaia di imprese e di conseguenza centinaia di migliaia di lavoratori – ha scritto nella sua pagina facebook il deputato del Pd Francesco Sanna -. Lo abbiamo spiegato a tutti, ed in tutte le lingue. In Sardegna, a queste norme è legata la soluzione della vertenza ALCOA e l’esistenza dell’industria dei metalli non ferrosi. Dice per migliorare l’etichettatura dei formaggi ma in realtà per “vendicare” la fiducia alla Camera sulla legge elettorale, MDP ha votato con le destre e M5S.»

«Il testo è modificato, dovrà tornare alla Camera con grandi problemi per il calendario dei lavori già programmato. Negli ultimi minuti sembra si stiano addirittura astenendosi nei voti sulla legge, ed al Senato l’astensione vale contro. In politica – ha concluso Francesco Sanna – c’è chi fa e, purtroppo, c’è chi disfa per vuoti simbolismi. Senza curarsi delle conseguenze per il mondo del lavoro, che dice di voler tutelare.»

Duro anche l’intervento del deputato Emanuele Cani (Pd).

«Mdp vota al Senato con la destra e i cinquestelle contro la Legge Europea. I due emendamenti approvati al senato sulla legge europea riguardano l’articolo 12 sull’etichettatura dei prodotti lattiero caseari e l’articolo 16 sulle autorità di bacino. Questo fatto è stato contrastato dal Partito Democratico che intendeva approvare rapidamente la legge già votata alla camera, senza ulteriori ritardi. Ora, la Legge europea dovrà ritornare alla Camera – ha aggiunto Emanuele Cani – inserendosi in un calendario che vede la chiusura della legge elettorale e l’avvio della legge di bilancio. Per il Sulcis è un duro colpo e non possiamo non manifestare le forti preoccupazioni per sulla possibilità che venga approvata entro la legislatura una legge che contiene norme che contribuiscono in maniera determinante ad un possibile esito positivo della vicenda Alcoa.»
«Purtroppo,ciò che sembrava risolto non lo è, bisognerà lavorare nei prossimi giorni per portare a casa il provvedimento per scongiurare il peggio. La situazione è preoccupante e non si può perdere altro tempo. Entro breve tempo, alla luce delle ultime affermazioni e degli atti conosciuti – ha concluso Emanuele Cani -, deve essere chiusa positivamente.»

Al coro delle critiche verso il voto dei senatori di Mdp, si è aggiunto anche il segretario del Pd di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali.

«Non possiamo che manifestare forte preoccupazione per il futuro delle vertenze del Sulcis Iglesiente, e in particolare per quella che riguarda l’Alcoa, dopo gli esiti dell’esame della legge europea al Senato. Il voto di Mdp e altre formazioni a proposito dei due emendamenti che vanno a mutare il senso del provvedimento hanno l’effetto di rinviare l’esame alla Camera. Questo non potrà che comportare un’ulteriore perdita di tempo. Ciò che nel Sulcis Iglesiente non possiamo permetterci in alcun modo. Per questo motivo – ha concluso Daniele Reginali – contestiamo questo comportamento e rimarchiamo il sostegno alla mobilitazione dei lavoratori in lotta.»

In serata è arrivata la replica di un rappresentante di Art. 1 – Mdp, Luca Pizzuto, consigliere regionale del Gruppo Articolo 1 – Sdp  e coordinatore regionale Articolo 1 – Mdp – Sardegna.

«Mettiamo in ordine i fatti – ha scritto in una nota Luca Pizzuto -. Per prima cosa gli esponenti politici che oggi fanno riferimento ad Articolo uno e che sino a qualche tempo fa facevano riferimento ad altri partiti non più esistenti, sono sempre stati al fianco, e in prima linea, con gli operai per la ripresa dello stabilimento dell’alluminio. Credo sia indiscusso il mio impegno, quello dei rappresentanti regionali e locali e quello dei parlamentari a livello nazionale in questa vertenza, che hanno aiutato in ogni modo possibile i lavoratori e le organizzazioni dei lavoratori in questi anni. Tant’è che nel primo passaggio della Legge europea alla camera MDP ha sostenuto e votato il provvedimento. Nel secondo passaggio, al Senato, MDP ha votato a favore di tutti gli articoli della Legge, inclusi quelli che riguardavano la vertenza ALCOA. Nel voto finale il gruppo al Senato si è astenuto, perché in maniera del tutto irrazionale il Governo ha posto la fiducia. Nel momento in cui si pone il voto di fiducia, per chi è all’opposizione è naturale non votare la stessa.»

«Il pensiero di chi scrive è che si sia fatta una scelta sbagliata nel cadere in questo tranello, decidendo di astenersi: ritengo un errore questa scelta e per queste ragioni ho scritto una lettera di contrarietà ai capigruppo della Camera e del Senato, chiedendo di agevolare il più possibile la chiusura dell’Iter legislativo alla Camera – ha aggiunto Luca Pizzuto -. Ho espresso dissenso sulla scelta fatta, ma sono squallide le accuse e le mistificazioni di queste ore nei nostri confronti:

1. il rallentamento dovuto all’emendamento “caseario” è avvenuto perché la maggioranza ha sostenuto questa modifica e non può essere attribuito a un gruppo che al Senato conta un numero ridotto di rappresentanti;

2. una maggioranza in grado di governare se stessa non ha bisogno di richiedere la fiducia per ogni tipo di provvedimento. Una maggioranza in grado di governare in modo condiviso non mette la fiducia ma anzi cerca di creare condivisione con tutte le forze politiche su provvedimenti così importanti;

3. è vile chi ci accusa di non essere dalla parte del lavoro e dei lavoratori dopo che per anni insieme a loro abbiamo sostenuto le battaglie per la ripresa del polo industriale di Portovesme.»

«Per quel che mi riguarda sono, e sarò sempre, dalla parte dei lavoratori e non permetterò a nessuno di dire il contrario. Anni di impegno e di lotta non possono essere mistificati da una scelta, seppur discutibile – ha concluso Luca Pizzuto -. Ritengo che il riavvio di questo stabilimento sia frutto di un lavoro collettivo fatto da esponenti regionali e nazionali che insieme ai lavoratori hanno portato avanti questa lotta.»

 

[bing_translator]

E’ durissima la presa di posizione di Daniele Reginali, segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias, sulla sanità del Sulcis Iglesiente (lo stesso partito del presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, “padri” della riforma della rete ospedaliera approvata dall’Esecutivo e prossimo all’approdo in Consiglio regionale per la definitiva approvazione.

«La situazione dei servizi sanitari nel nostro territorio è preoccupante, quanto registriamo nel Sulcis Iglesiente è al limite del dramma – attacca Daniele Reginali -. La cosiddetta riforma rischia di avere solo un effetto: creare il caos, tagliare i servizi e favorire la mobilità passiva verso altri territori. Negli ultimi quattro anni si è registrato un progressivo peggioramento dei servizi, dell’assistenza e del supporto ai cittadini. Mai, prima d’ora, si erano registrate situazioni come quelle che quotidianamente viviamo o vengono denunciate. Non si può parlare di risultati eccellenti e di riforma all’avanguardia. Basti pensare alla sala d’attesa di un pronto soccorso (Iglesias o Carbonia), file al Cup oppure fare i conti con un servizio che di punto in bianco è stato soppresso per mancanza di medici.»

«E’ lo sfascio come denunciano i pazienti – aggiunge Daniele Reginali -. Definizione che non si può non condividere perché la situazione è preoccupante. Naturalmente la denuncia non può bastare. Chi ha portato avanti questa politica che avvantaggia i grandi centri a discapito delle periferie e in nome di conti da risanare in maniera quasi ragionieristica, deve prendere atto che è necessaria un’inversione netta, che tenga conto delle esigenze dei territori, degli investimenti fatti sulle attuali strutture che rischiano di essere depotenziate, e delle professionalità che operano. E’ indispensabile che l’assessore regionale e la giunta facciano una seria riflessione. Dovere della politica è quello di risolvere i problemi dei cittadini, non crearne altri. Cosa che, invece – conclude Daniele Reginali -, sta accadendo in questi anni.»

 

[bing_translator]

«Esprimiamo forte preoccupazione per la vertenza che interessa il futuro della Portovesme srl e dei suoi lavoratori. Il diniego manifestato dalla Regione non può che aggravare una situazione abbastanza delicata e che vede gli impianti fermi dal 1 agosto. Per questo motivo sollecitiamo un intervento immediato dei rappresentanti delle istituzioni affinché si trovi una soluzione in tempi rapidi per evitare la fermata e la conseguente cassa integrazione dei lavoratori.»

Lo scrive, in una nota, Daniele Reginali, segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias.

[bing_translator]

 

«Non si può non prendere atto con sconcerto e sconforto dell’ennesimo stop imposto, questa volta dalla Provincia Sud Sardegna, all’iter per l’approvazione dell’autorizzazione transitoria a termini di legge all’ampliamento d’uso della discarica di Genna Luas, in attesa dell’esito dell’iter autorizzativo alla nuova discarica per il conferimento degli scarti del processo produttivo della Portovesme srl.»

Cesare Moriconi, consigliere regionale del Partito democratico, primo firmatario della mozione approvata il mese scorso dal Consiglio regionale, interviene sulla nuova manifestazione di protesta dei lavoratori della Portovesme srl, per i tempi lunghi delle procedure autorizzative per la realizzazione della nuova discarica e, nell’immediato, per l’ampliamento di quella giù attiva.

«Tale autorizzazione transitoria avrebbe assicurato nel contingente la continuità produttiva ad una delle ultime realtà industriali sopravvissuta alla grave crisi economica che ha stravolto l’intero sistema produttivo e sociale dell’Intera Isola. Un’Azienda che oggi vanta circa 1300 dipendenti, tra diretti e indotto, con un fatturato annuo di 500 milioni di euro e una ricaduta sul territorio del Sulcis, la provincia più povera d’Italia, di grande rilevanza socioeconomica ai fini della sopravvivenza – aggiunge Cesare Moriconi -. Oggi si viene a sapere che gli uffici preposti della provincia Sud Sardegna sollevano dubbi, postumi, sulla procedura che riguardava un iter amministrativo senza impatto ambientale, ipotizzando un diverso iter che prevede invece un nulla osta ambientale.»

«Dubbi leciti e legittimi – sottolinea ancora Cesare Moriconi -. Ma altrettanti dubbi solleva il fatto che, dopo tantissimo tempo perso in lungaggini burocratiche e dopo una mozione sull’argomento, con primo firmatario il sottoscritto, da cui è scaturito un ordine del giorno approvato da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale che impegnava la Giunta regionale ad adottare ogni possibile ed urgente iniziativa per ridurre al massimo i tempi delle procedure burocratiche, oggi dopo un altro mese trascorso inutilmente si debba prendere atto dell’ennesimo intoppo burocratico.»

«L’azione di occupazione effettuata dalla maestranze della Portovesme srl che, a causa di questo ennesimo ritardo vedono dietro l’angolo lo spettro della disoccupazione, non può limitarsi da parte della politica ad una sterile ostentazione di solidarietà. E’ necessario un’azione corale che veda tutte le forze politiche che hanno approvato l’ordine del giorno richiedere alla Giunta regionale con la massima fermezza e la necessaria determinazione – conclude Cesare Moriconi – il rispetto degli impegni assunti considerando l’emergenza in atto.»

Il segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali, in una breve nota manifesta «sostegno e vicinanza ai lavoratori della Portovesme srl in lotta per la difesa dello stabilimento. Quanto appreso oggi dai sindacati è un fatto importante cui deve essere trovata una soluzione. E’ necessario che si trovi immediatamente una soluzione al problema – conclude Daniele Reginali – per evitare che la fabbrica del Sulcis possa subire una eventuale fermata».

 

[bing_translator]

La segreteria nazionale del Partito Democratico, per il tramite di Matteo Ricci, Responsabile del Dipartimento Autonomie ed Enti Locali, fa propria l’istanza presentata da 52 segretari provinciali del Pd che sollecitano l’impegno dei propri rappresentanti governativi e parlamentari nel trovare soluzioni idonee a porre rimedio all’insostenibile carenza di risorse finanziarie in cui versano le Province di tutta Italia.

Nel documento è presente anche un richiamo specifico agli Enti intermedi delle Regioni a Statuto speciale, il cui inserimento è stato richiesto dai Segretari Provinciali del PD della Sardegna: Daniela Forma (Nuoro), Gian Piero Cordedda (Sassari), Daniele Reginali (Sulcis Iglesiente), Stefano Musanti (Medio Campidano), Tomaso Visicale (Olbia), Davide Burchi (Ogliastra), Francesco Lilliu (Cagliari) ed Alessio Mandis (Oristano).

«La richiesta di impegno sul fronte delle Province – dichiarano i segretari provinciali del Partito Democratico – è stata formalizzata nell’incontro convocato a Roma dal responsabile Enti locali della segreteria nazionale per il 6 di luglio.»

In tale sede, unitamente alle questioni prettamente interne del partito, i segretari provinciali del Pd hanno rappresentato la situazione di difficoltà nella quale versano i rispettivi Enti intermedi e hanno sottolineato come questa si traduca in maniera sempre più visibile in disservizi per tutti i cittadini.

«Risulta fondamentale – proseguono i segretari provinciali del Partito democratico – garantire maggiore sicurezza sulla viabilità secondaria, adeguate manutenzioni per le Scuole superiori e per la cura del territorio. Per poter raggiungere questo obiettivo, le Province Italiane devono essere messe nelle condizioni di poter chiudere in equilibrio i loro Bilanci per il 2017 e gli anni successivi.»

«Per queste ragioni – sottolineano ancora i segretari provinciali del Pd – abbiamo richiesto e ottenuto dalla segreteria nazionale del Partito Democratico un impegno preciso da parte dei nostri rappresentanti nel Governo.»

«Accogliamo pertanto favorevolmente – concludono i segretari provinciali del Partito Democratico – l’impegno del Governo, su dichiarazione della sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Maria Elena Boschi, a garantire ulteriori 100 milioni di euro alle Province e alle città metropolitane per far fronte alla delicata situazione finanziaria nella quale versano. Tali risorse aiuteranno i nostri Enti Intermedi a garantire il rispetto dei diritti essenziali dei cittadini dei nostri territori.»

 

[bing_translator]

«Seguiamo con estrema attenzione la vertenza relativa ai lavoratori dell’Aias. Il Partito Democratico manifesta tutta la vicinanza e il sostegno ai lavoratori che si battono per il rispetto dei diritti. L’auspicio è che la vertenza, al cui esito è legata la sorte di centinaia di famiglie, possa trovare una soluzione in tempi rapidi. Per questo motivo si rende necessario un intervento rapido e deciso delle istituzioni preposte.»

Lo scrive, in una nota, Daniele Reginali, segretario Pd Carbonia Iglesias.

[bing_translator]

È iniziato il percorso che condurrà il Partito Democratico verso il congresso regionale e quello nazionale. Per il Partito democratico, i suoi dirigenti, tesserati e sostenitori si tratta di un appuntamento importante. Primo passo, a partire dal 25 marzo, le convenzioni di circolo. Nel corso delle iniziative saranno eletti i delegati per la convenzione provinciale del 5 Aprile. Le procedure proseguiranno poi con la celebrazione dei congressi. Snodo sarà l’appuntamento del 30 aprile con le primarie aperte per l’elezione del segretario regionale e nazionale. Il Pd di Carbonia Iglesias registra una crescita di tesserati che per quest’anno si assesta a 1.000 iscritti. L’appuntamento congressuale sarà l’occasione per rilanciare la discussione politica e l’attività politica nel territorio in previsione delle consultazioni amministrative e dei congressi territoriali fissati per il prossimo autunno.

Daniele Reginali

Segretario provinciale Pd Carbonia Iglesias

[bing_translator]

 

Stamane è stato compiuto un significativo passo avanti verso il rilancio produttivo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

Nel corso del supplemento della conferenza dei servizi, infatti, è stato ritenuto non vincolante il parere negativo del Mibact su alcuni aspetti di carattere paesaggistico.

Prima di salutare il sì definitivo, si dovranno attendere le integrazioni dell’azienda e la delibera della Giunta regionale che, comunque, dopo il via libera odierno, dovrebbe avere un esito scontato. I lavoratori, comprensibilmente felici dopo otto giorni di occupazione della sala riunioni e di presidio permanente all’esterno del Palazzo della Regione, in viale Trento, hanno annunciato la conclusione della protesta.

L’azienda entro i prossimi due mesi s’è impegnata a presentare ulteriore documentazione utile per la decisione sull’ampliamento del bacino di stoccaggio, dopodiché verranno espletati gli ultimi passaggi richiesti per arrivare alla decisione definitiva.

Al termine della Conferenza di servizi, l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano e il collega degli Enti locali, Cristiano Erriu, il capo di Gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, e il direttore generale Alessandro De Martini, hanno comunicato le conclusioni ai lavoratori.

«La Conferenza dei servizi si è conclusa – ha spiegato Donatella Spano – con pareri differenti tra Ministero dei Beni paesaggistici e la Regione. Il parere ministeriale non è, però, vincolante e ostativo. Per quanto riguarda l’iter, la Rusal ha chiesto almeno un mese per presentare altri documenti. Non appena si concluderà l’istruttoria, predisporremo la delibera sul progetto, che sarà portata in tempi serrati in Giunta. Ringraziamo gli uffici degli assessorati coinvolti che hanno lavorato strenuamente in questi mesi.»

Sull’esito dei lavori della conferenza di servizi arrivano i primi commenti.

«Il completamento dell’istruttoria propedeutica alla delibera di Giunta che dà il via libera al progetto Eurallumina è sicuramente un fatto positivo – dice Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico -. Per i lavoratori, che hanno sempre creduto nel progetto e nelle loro capacità lavorative, per il territorio e l’intero sistema produttivo industriale del paese. E’ bene ricordare, infatti, che la raffinazione della bauxite e la produzione di allumina rappresenta il primo anello della filiera dell’alluminio in Italia. Una filiera su cui c’è l’impegno, anche in seguito alla risoluzione presentata in Parlamento, in grado di valorizzare le produzioni industriali metallurgiche e su cui è necessario puntare. Il risultato di oggi – conclude Emanuele Cani – è un passaggio importante cui ne devono seguire anche altri. La nostra attenzione e il sostegno ai lavoratori proseguirà anche in futuro, sino al riavvio degli impianti di Portovesme.»

«Oggi è un giorno importante per i lavoratori dell’Eurallumina e per il nostro territorio – dice da parte sua Daniele Reginali, segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias -. Far ripartire la produzione di allumina significa dare la possibilità al nostro paese di poter contare nuovamente su un sistema produttivo importante. Da tempo abbiamo manifestato vicinanza e sostegno ai lavoratori che lottano per la riapertura della fabbrica, manteniamo alta l’attenzione affinché la vertenza possa chiudersi al più presto positivamente. Siamo con loro – conclude Daniele Reginali -, lo siamo stati in passato e lo saremo in futuro.»