5 December, 2024
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Lunedì sera il salone Auser di via Bellini, a San Giovanni Suergiu, ospiterà un incontro organizzato dal Circolo PD di San Giovanni Suergiu e dal PD provinciale di Carbonia Iglesias, sui temi legati alla riforma degli Enti locali in Sardegna, in discussione nella commissione Autonomia del Consiglio regionale.

Dopo i saluti di Antonio Fanni, segretario del circolo PD di San Giovanni Suergiu, i lavori verranno introdotti da Daniele Reginali, segretario provinciale di Carbonia Iglesias.

Sono previsti gli interventi di Emanuele Cani, deputato PD; Pietro Cocco, capogruppo PD in Consiglio regionale; Francesco Sanna, deputato PD; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente del Consiglio delle autonomie locali; Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias.

Concluderà i lavori Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali.

I lavori saranno moderati da Roberto Cotza, responsabile Enti locali della segreteria provinciale del PD del Sulcis Iglesiente.

Convegno PD San Giovanni Suergiu

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«Il Partito Democratico di Carbonia Iglesias rinnova il sostegno ai lavoratori Alcoa da tre anni in lotta per difendere il posto di lavoro e un impianto produttivo importante per lo sviluppo industriale.»

A dirlo è Daniele Reginali, segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias.

«I nostri rappresentanti nelle istituzioni – aggiunge Reginali – continuano a seguire la vertenza e i prossimi giorni si faranno promotori di un’iniziativa con il Governo per affrontare questa difficile vertenza.»

Daniele Reginali 2

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La segreteria cittadina del Partito Democratico di Carbonia, in collaborazione con il segretario provinciale PD, Daniele Reginali, ha organizzato un incontro con il Direttore Generale dell’assessorato della Sanità della Regione Sardegna, dott. Giuseppe Sechi, ed il presidente del Forum Sanità PD regionale, Giuseppe Frau.

Nell’occasione, verrà discussa la proposta della Regione Sardegna sulla riorganizzazione della Rete Ospedaliera nel Sulcis Iglesiente.

L’incontro si terrà martedì 20 ottobre, dalle 16.30 alle 20.00, presso la Sala Meeting del Lù Hotel, in via Costituente, a Carbonia.

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Confronto sereno, questa sera, al Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, nell’incontro organizzato dal Partito Democratico sulla riforma della rete ospedaliera.
Il clima, almeno tra i rappresentanti del Partito Democratico e l’assessore Luigi Arru, è apparso decisamente più sereno rispetto alle scorse settimane, quando sia il segretario provinciale Daniele Reginali sia quello cittadino Ubaldo Scanu e il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis, avevano lanciato bordate pesantissime, chiedendo di riportare le cose allo stato precedente, in attesa del completamento dei lavori di sistemazione del CTO.
A riportare il sereno, a meno di 48 ore dallo sciopero generale proclamato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente, è stato l’impegno assunto dall’assessore su una rete di ospedali del Sulcis Iglesiente, un DEA di primo livello che differenzi i servizi ma equipari le strutture del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia, il Punto nascite dove sono stati fatti gli investimenti di sicurezza e adeguamenti strutturali – il CTO (dotato anche di posti di rianimazione subintensiva).
«La mediazione politica ha dato i suoi risultati – ha detto Francesco Melis, capogruppo in Consiglio comunale – in una ricerca di potenziamento e miglioramento dei servizi sanitari di tutto il territorio.»
Prima dell’incontro pubblico al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un sopralluogo al CTO oer verificare lo stato dei lavori in corso, concluso con un incontro ristretto.
«Siamo qui per parlare e ascoltare – ha detto Luigi Arru -, ma non possiamo cadere nei localismo, dobbiamo avere una visione regionale e pensare alla qualità e alla sicurezza dell’assistenza sanitaria. La nostra intenzione, nel riformare la rete ospedaliera, non è quella di creare una classifica tra strutture o territori, ma tenere conto dei criteri legati ai bacini. Parliamo di fare rete, per indicare un’integrazione di saperi e competenze, ci deve essere l’idea della mobilità delle equipe, della condivisione della capacità professionale. Le nostre parole chiave sono sicurezza, appropriatezza, qualità. Queste tre cose vogliamo per i tutti i pazienti di tutta la regione.»
«Mi interessa sapere – ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità -, cosa fa questo ospedale rispetto alla sicurezza dei cittadini del Sulcis, come fare a evitare doppioni, riuscendo a integrarsi in maniera intelligente. A breve sarà approvata la Rete territoriale con il nuovo sistema di emergenza – urgenza allora si avrà il quadro completo del futuro della sanità sarda.»
Luigi Arru, infine, ha assicurato di essere pronto a derogare a quanto previsto per il Sulcis dalla riforma della Rete.
«Invito tutti però – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – a pensare all’interesse dei pazienti, anche di questo territorio.»

Riunione con Luigi Arru al CTO 1 Riunione con Luigi Arru al CTO 2 Riunione con Luigi Arru al CTO 3 Riunione con Luigi Arru al CTO 4 Riunione con Luigi Arru al CTO 5

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È in corso, nella sala riunioni del Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, l’incontro organizzato dal Partito Democratico con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, per un confronto sul progetto di riforma della rete ospedaliera approvato dalla Giunta regionale il 28 luglio scorso. L’incontro arriva a meno di 48 ore dalla giornata di sciopero generale organizzato a Iglesias dal Comitato per salute del Sulcis Iglesiente in aperta contestazione con le proposte contenute nel progetto della Giunta Pigliaru.
Partecipano all’incontro, tra gli altri, il sindaco Emilio Gariazzo, il segretario provinciale Daniele Reginali, il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis e il capogruppo in Consiglio regionale Pietro Cocco.
L’assessore, nel suo intervento introduttivo, ha difeso le proposte fatte, suscettibili di miglioramenti attraverso il confronto con le diverse realtà locali ma improntate sulla volontà di offrire una sanità migliore con le risorse a disposizione, con una razionalizzazione dei servizi.
Prima dell’incontro al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un incontro al Centro Traumatologico, dove sono in corso importanti lavori di adeguamento delle strutture, al cui termine verrà ospitato il Punto nascita, la temporanea dislocazione del quale, all’ospedale Sirai di Carbonia è stata al centro di tante polemiche.

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Il segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali, prende posizione contro la chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana.

«Il Partito Democratico di Carbonia Iglesias – scrive Daniele Reginali in una nota – sostiene la battaglia portata avanti dagli abitanti di Cortoghiana assieme al sindaco di Carbonia e agli altri rappresentanti delle istituzioni contro la chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana. Si tratta di una struttura importante e strategica per gli abitanti della frazione oltre che per coloro che risiedono nelle zone vicine e che non può in alcun modo essere chiusa. Il PD – conclude Daniele Reginali – continuerà a sostenere gli abitanti in tutte le iniziative che saranno poste in essere in difesa di un servizio indispensabile per gli abitanti della frazione e il territorio.»

Poste Cortoghiana 1

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«Presenteremo formale denuncia alle forze dell’ordine e ci costituiremo parte civile in tutte le sedi contro gli autori delle affermazioni diffamatorie e calunniose perpetrate nei confronti del Partito Democratico.»

Lo dice Daniele Reginali, segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias.

«Definire il PD mafia non può in alcun modo essere accettato – aggiunge Daniele Reginali -. I responsabili di questi accostamenti e di queste affermazioni, sia che avvengano con scritte su lenzuoli sia sui social network dovranno rispondere nelle sedi appropriate. Da parte nostra c’è la massima fiducia nelle forze dell’ordine che portano avanti le indagini per individuare i responsabili. Se qualcuno ha elementi differenti anziché scrivere su anonimi teli può sempre rivolgersi alle autorità competenti per denunciare quanto sa. Il duro confronto politico e la discussione, talvolta accesa – conclude il segretario del PD di Carbonia Iglesias -, non possono mai scadere in atteggiamenti diffamatori e calunniosi, insulti e illazioni.»

Daniele Reginali 2

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Il segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali ed il deputato dello stesso Partito Democratico Emanuele Cani, intervengono oggi sulla vertenza dei lavoratori della Sarda Bentonite di Piscinas.

«Subito un intervento della Regione sulla vertenza SSB, vicenda che ha visto alcuni operai perdere il lavoro – dice Reginali -. Davanti a questo fatto è necessario che la Regione, deputata al rilascio delle concessioni, intervenga concretamente affinché sia fatta chiarezza. E porti avanti – conclude Reginali – tutte quelle azioni e iniziative necessarie per trovare una soluzione che porti alla salvaguardia dei posti di lavoro.»

«Quanto accaduto ai lavoratori della SSB di Piscinas che, questa mattina hanno protestato davanti allo stabilimento, è grave e non può essere accettato – aggiunge Emanuele Cani -. È necessario e doveroso che su questa vicenda intervenga immediatamente la Regione, l’istituzione che provvede al rilascio delle concessioni per questo tipo di attività. È indispensabile che chi opera garantisca i livelli occupativi. La Regione deve intervenire in maniera concreta non solo vigilando ma, all’occorrenza revocando le concessioni nei casi in cui non siano rispettati i diritti dei lavoratori. Su questa vicenda – conclude Emanuele Cani – serve una risposta immediata e concreta.»

Polar 2 copia

Manifestazione alla Polar di Piscinas copia

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Il segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali, attacca ancora Antonio Onnis, commissario straordinario della Asl 7.

«Quanto accaduto oggi, ossia la decisione del commissario dell’Asl numero 7, di non trasferire a Iglesias il reparto di ostetricia ginecologia lasciandolo a Carbonia è un atto che contesto duramente e trovo inaccettabile – attacca Reginali, segretario del PD e consigliere comunale a Iglesias -. Si tratta di una decisione commissariale che contesto in toto e che contravviene a quanto annunciato dallo stesso commissario durante gli incontri in Consiglio comunale. Il commissario con questo atto disattende il documento che prevedeva il trasferimento di un mese del reparto di ostetricia.»

«Questo modo disarticolato nell’assumere decisioni – aggiunge Daniele Reginali – sta creando un forte disorientamento tra tutti i cittadini del Sulcis Iglesiente che si trasferiscono a Cagliari perché non riescono ad avere risposte. Si stanno alimentando guerre di campanile in una condizione già precaria per il nostro territorio. È bene ricordare che in questo caso non si deve parlare di Iglesias o Carbonia, ma di Sulcis Iglesiente, un territorio che ospita una comunità di 130mila abitanti distribuiti in un’area non proprio omogenea. Questa comunità – conclude il segretario del PD – deve poter avere un sistema sanitario territoriale adeguato che dia risposte alle esigenze dei pazienti.»

Daniele Reginali 2Antonio Onnis 12

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Dopo il segretario provinciale Daniele Reginali e il capogruppo consiliare al comune di Iglesias Francesco Melis, anche il segretario dell’Unione cittadina del Partito Democratico di Iglesias, Ubaldo Scanu, interviene sul progetto di riorganizzazione della rete ospedaliera approvato dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru (PD), su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru (PD).

«Il Piano di riorganizzazione della Rete ospedaliera territoriale della Sardegna recentemente presentato dalla Giunta regionale fa storcere il naso – scrive Ubaldo Scanu in una nota inviata al commissario ASL 7 Antonio Onnis, al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, ai deputati del PD Francesco Sanna e Emanuele Cani, al consigliere regionale e capogruppo del PD Pietro Cocco -, in particolare per quanto riguarda il riordino relativo alla rete ospedaliera del Sulcis Iglesiente. La proposta ci lascia molto perplessi e scettici perché non in linea con quanto deliberato dal Consiglio comunale di Iglesias che, lungi dall’alimentare campanilismi che oramai non hanno ragion d’essere, ha assunto posizioni lucide e condivise da tutti i partiti, dai sindacati, dal personale dell’ASL 7.»

«Il PD di Iglesias ha presentato – aggiunge Scanu – qualche mese fa una proposta che prevedeva l’equa ripartizione dei servizi tra i presidi ospedalieri di Iglesias e di Carbonia, e nel contempo evitava la creazione di doppioni dei servizi sanitari. Una proposta che ha trovato ampi consensi non solo nella popolazione ma anche nei vertici dell’ASL locale. Pare di leggere, tra le righe del Piano regionale, grande incertezza sulla destinazione d’uso degli ospedali iglesienti, o addirittura il tentativo di un ulteriore declassamento del CTO di Iglesias classificato come “stabilimento di base”, mentre il Sirai di Carbonia viene classificato, peraltro correttamente, come DEA 1° livello.

Fermo restando che siamo convinti che non sia tanto importante essere indicati di primo livello o meno, quanto essere messi in condizione di garantire una tipologia di servizi sanitari di alto livello a tutela della salute dei cittadini, ma in questo caso la distinzione non può essere considerata di poco conto perché il combinato delle disposizioni contenute nelle 82 pagine che accompagnano la delibera della Giunta regionale sono lasciate aperte molte porte e tante perplessità. La delibera in questione è da intendersi come bozza provvisoria, pertanto chiediamo che urgentemente sia apportata la necessaria correzione nel senso che il presidio ospedaliero CTO di Iglesias deve essere considerato complementare al presidio ospedaliero Sirai di Carbonia accreditata come DEA 1° livello: il Sirai con finalità d’urgenza ed emergenza, il CTO sede di attività programmate così come ribadito negli scorsi mesi dal Commissario straordinario, che in tal senso ha profuso impegno con i sindaci tutti e con la popolazione.»

«Il principio di fondo – sottolinea ancora il segretario dell’Unione cittadina del PD di Iglesias – è che il DEA di 1° livello dovrà essere costituito dalla fusione dei due presidi ospedalieri, ossia il Sirai e il CTO.

Perché ciò venga realizzato il PD iglesiente ribadisce che:

• è indiscutibile e inderogabile il completamento dei lavori di ristrutturazione e di adeguamento funzionale del CTO e la conseguente operatività dei reparti, prima di qualsiasi  intervento sull’organizzazione esistente, come anche da deliberato dei sindaci del distretto;

• è fondamentale il rispetto del cronoprogramma relativo alla data di consegna dell’Ospedale CTO e che si impegnerà, laddove fosse necessario, a praticare un controllo serrato delle tempistiche dei lavori;

• l’ospedale CTO dovrà essere  il Centro di riferimento territoriale per la Chirurgia generale,la Pediatria, la Ginecologia e Ostetricia, l’Endoscopia e l’Ortopedia, il Laboratorio Analisi, l’Oculistica e l’Otorinolaringoiatria;

• il Polo materno infantile dovrà, nel rispetto imprescindibile delle destinazioni d’uso già approvate, essere collocato presso l’Ospedale CTO, essendo indispensabile l’assoluta, incondizionata e concreta collaborazione di ginecologi, ostetriche, neonatologi e pediatri,per una politica determinata al cambiamento degli standard di sicurezza assistenziali del settore materno-infantile;

• il Santa Barbara dovrà essere individuato quale ospedale per la lungo degenza e l’hospice.

Chiederà, se necessario, un controllo da parte della Corte dei Conti, qualora le destinazioni d’uso dei locali già decise e deliberate a suo tempo, non venissero confermate;    

vigilerà affinché i finanziamenti già destinati al completamento del CTO di Iglesias NON siano dirottati altrove, ad esempio al completamento del Sirai di Carbonia.

Rileva una mancata chiarezza da parte della direzione aziendale nell’esprimere un deciso progetto complessivo di sanità, pertanto promuoverà il dibattito in città e nelle sedi itituzionali preposte, affinché vengano definiti e rispettati gli obiettivi e venga avviato con urgenza un confronto con la dirigenza e le parti sociali, contando su un maggior supporto e rispetto degli impegni assunti da parte degli esponenti del PD a livello locale, regionale e nazionale.»

«La nostra città – scrive Ubaldo Scanu – non può sopportare che per l’ennesima volta siano sacrificati i propri servizi sanitari a vantaggio di altre realtà e sulla base del documento politico di riordino sulla sanità cittadina e territoriale presentato a suo tempo dal PD di Iglesias, ci saremmo aspettati di poter aver un confronto con la Regione Autonoma della Sardegna sui temi proposti. Oggi, invece, viene presentato un piano vecchio di quasi dieci anni, adattato come un vecchio vestito, non più corrispondente alle attuali esigenze.

Ancora nulla è definitivo, pertanto, prima di possibili azioni di contrasto – anche eclatanti – vogliamo aprire un dialogo con l’assessore Arru basato sul riordino, ma facendo in modo che questo sia baricentrico rispetto al territorio e porti a tagli e riduzione dei costi unicamente là dove in questi ultimi 5 anni si è effettivamente sperperato denaro pubblico.

Per questo, chiediamo che finché il CTO non sarà ultimato, venga rispettato il principio per cui “non si tocca nulla fino a quando non saranno conclusi il lavoro del nuovo CTO” come richiesto dal PD di Iglesias e fatto proprio dal nostro Consiglio comunale.»

«Su questo – conclude Ubaldo Scanu – non intendiamo retrocedere e in mancanza di risposte adeguate annunciamo fin da oggi l’avvio di forme di protesta con mobilitazioni generali massicce.»

Ubaldo Scanu 2 copiaCTO Iglesias copiaOspedale Santa Barbara