4 December, 2024
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Dopo il segretario provinciale Daniele Reginali, anche il capogruppo del Partito Democratico del Consiglio comunale di Iglesias, Francesco Melis, prende le distanze dalla riorganizzazione della rete ospedaliera varata qualche giorno fa dalla Giunta regionale di centrosinistra guidata da Francesco Pigliaru (PD).

«Il gruppo del Partito Democratico di Iglesias si mostra molto scettico sul piano di riordino della rete ospedaliera sarda, in particolare sul declassamento degli ospedali iglesienti – attacca Francesco Melis -. Iglesias nel corso degli ultimi anni ha già dato alla razionalizzazione del SSR e anche oggi si continua a chiedere sacrifici alla nostra città giustificando altri ospedali sardi in situazioni ben peggiori dei nostri. Su questa proposta di riorganizzazione non solo hanno di fatto quasi azzerato il Santa Barbara (rimandando su possibili decisioni di riqualificazione) ma addirittura il CTO risulta una costola di un DEA di 1° livello dove tutto si rimette in discussione.»

«Questa riorganizzazione – aggiunge Francesco Melis – è un mero taglio di posti letti alla sanità sarda e del potenziamento dei servizi a questa parte del territorio. Due mesi fa il PD di Iglesias ha presentato un documento politico di riordino sulla sanità cittadina e territoriale e su questo ci saremmo aspettati un confronto con la RAS. Oggi vediamo un vecchio piano riadattato ma con una situazione sanitaria evoluta e non più corrispondente a quelle esigenze. Questa proposta per noi è il preludio alla progressiva chiusura degli ospedali minori.»

«Chiediamo alla Regione chiarezza prima che si passi alla strutturazione dell’organigramma degli ospedali. Su questo punto si gioca il futuro della Sanità sarda e avremmo preferito discutere sull’assetto e sulla distribuzione delle professionalità negli ospedali come operazione più logica e come da nostra proposta. Ancora nulla è definitivo, pertanto, prima di possibili gesti eclatanti vogliamo aprire un dialogo con l’assessore Luigi Arru – conclude Francesco Melis – basato sul riordino ma che sia baricentrico sul territorio e attui tagli e riduzione dei costi là dove in questi ultimi 5 anni si è sperperato denaro pubblico.»

Francesco Melis 4Ospedale Santa BarbaraLuigi Arru 2Francesco Pigliaru 3248

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Anche il Partito Democratico contesta le scelte della Giunta regionale di centrosinistra in materia di sanità. Lo fa con una nota il suo segretario provinciale, Daniele Reginali, nella quale dice “No al declassamento delle strutture ospedaliere”.

«Apprendiamo con parecchia preoccupazione – scrive Daniele Reginali che è anche consigliere comunale a Iglesias -, quanto la Regione ha deciso di portare avanti nel Sulcis Iglesiente, ossia declassare le strutture ospedaliere, con un particolare danno per l’ospedale Cto di Iglesias. Premettiamo subito che il territorio del Sulcis Iglesiente non può essere penalizzato con provvedimenti calati dall’alto e senza alcun motivo. In quest’ottica non può che essere respinto al mittente il provvedimento con cui l’amministrazione regionale vorrebbe declassare ulteriormente la struttura ospedaliera di Iglesias trasformandola in stabilimento ospedaliero. La nostra posizione è chiara. L’ospedale Sirai di Carbonia e il Cto di Iglesias, struttura su cui sono stati spesi milioni di euro, devono avere la stessa dignità e quindi la stessa classificazione. Il tutto all’interno di un’ottica di integrazione e collaborazione. I due ospedali devono essere complementari e lavorare in maniera sinergica.»

«Qualsiasi altro provvedimento che dall’alto si voglia calare viene respinto al mittente con forza. Su questo aspetto il Partito Democratico della Provincia di Carbonia Iglesias è disposto a collaborare ma vuole chiarezza ed è pronto a dare battaglia in maniera dura e chiara. Siamo pronti a promuovere una mobilitazione generale con gli abitanti di tutti i territori e i rappresentanti delle istituzioni locali – conclude Daniele Reginali – per riaffermare il diritto alla salute dei cittadini.»

Non più tardi di ieri sera, l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, esponente del Partito Democratico, ha partecipato a Carbonia ad un incontro organizzato da Sinistra Ecologia Libertà sulla nuova sanità nel Sulcis Iglesiente, 24 ore dopo aver presentato la nuova rete ospedaliera con il presidente della Giunta Francesco Pigliaru, anch’egli esponente del Partito Democratico.

Daniele Reginali 2IMG_7099Francesco Pigliaru 3064

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Sì al bilancio di previsione ma nella maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Gariazzo al comune di Iglesias, crescono i malumori. Il documento contabile è passato con il voto favorevole dei consiglieri del Partito Democratico, gruppo di maggioranza relativa, della lista Civica Il Tuo Segno per Iglesias, Partito dei Comunisti Italiani e Sinistra Ecologia Libertà, ma ha ricevuto il “NO” dei due consiglieri di “Cas@ Iglesias”, Valentina Pistis e Giorgio Carta, che da qualche mese si sono collocati in una posizione molto critica e dall’altra sera sono ufficialmente all’opposizione, e i malumori dello stesso Partito Democratico che, per bocca del consigliere Daniele Reginali, segretario provinciale, ha sollecitato un’accelerazione nell’azione di governo per la realizzazione del programma con il quale la coalizione si è presentata agli elettori e risolvere quindi i problemi della città, ad iniziare da quello che è il “problema dei problemi”, le bonifiche del territorio, alla base di qualsiasi progetto di sviluppo.

La maggioranza può contare ora su un margine più risicato, 13 consiglieri (8 PD, 2 Il Tuo Segno per Gariazzo, 2 SEL e 1 PDCI), contro gli 11 dell’opposizione (7 Piazza Sella, 2 Forza Italia, 2 Cas@ Iglesias), e dovrà necessariamente stringersi intorno al sindaco Gariazzo per evitare “incidenti di percorso” durante il cammino, perché l’assenza di un paio di consiglieri in Aula potrebbe mettere a rischio l’approvazione delle proposte che, di seduta in seduta, verranno portate all’esame del Consiglio comunale per la definitiva approvazione.

E’ assai probabile che, a breve, dopo la pausa estiva, la maggioranza decida, d’intesa col sindaco e le forze politiche di maggioranza, di procedere ad un rimpasto, per la definizione di una Giunta più forte con la quale affrontare la seconda metà della consiliatura.

Consiglio comunale di Iglesias copia

 

Il segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali, auspica «tempi rapidi per l’istituzione del distretto del tonno rosso».

«Sino a oggi qualche passo avanti è stato compiuto – dice Reginali – ma, per quanto riguarda l’istituzione del distretto del tonno rosso, è necessario che l’iter avviato sia portato a compimento evitando che siano penalizzati gli operatori del Sulcis Iglesiente. Ogni giorno di ritardo si trasforma, per gli operatori del territorio in un costo e un danno. E’ necessario che arrivino risposte concrete, tenuto conto che nel distretto possono essere sviluppati numerosi progetti integrati, dotando per la prima volta il settore ittico di una filiera capace di generare ricadute reali per il territorio del Sulcis. La partecipazione attiva delle amministrazioni locali è una garanzia che tali ricadute siano di carattere generale e non particolare. Auspichiamo – conclude Daniele Regionali – che tale progetto di sviluppo possa trovare la giusta attenzione all’interno della parte agroalimentare del Piano Sulcis.»

Girotonno Mattanza 1

Ospedale Santa Barbara Ospedale Sirai Carbonia a colori

Si è parlato di tutela delle persone e di diritto alla salute prima di tutto nel Forum sanità promosso dalla segreteria provinciale del Partito Democratico, svoltosi nella sede di viale Arsia, a Carbonia. Negli interventi che hanno registrato la partecipazione del segretario provinciale Daniele Reginali, del componente della segreteria Alessandro Pilia, del consigliere comunale di Carbonia Orlando Meloni, dell’assessore delle Politiche sociali del Comune di Carbonia Maria Marongiu, del consigliere comunale di Iglesias Francesco Melis e del capogruppo del Pd inl Consiglio regionale e sindaco di Gonnesa Pietro Cocco e inoltre di altri componenti del Forum sanità, è stato posto l’accento sulla necessità di garantire i servizi per la tutela della salute dei cittadini del territorio evitando le trasferte a Cagliari.

L’iniziativa rientra in un programma di iniziative portate avanti dal Partito Democratico nel territorio, per affrontare le diverse problematiche.

«L’approvazione da parte del Parlamento della mozione Sardegna è un fatto sicuramente importante, soprattutto per il nostro territorio, costretto a fare i conti con una serie di problematiche e vertenze ancora aperte.»

Lo dice Daniele Reginali, segretario del PD di Carbonia Iglesias.

«Sia chiaro, con l’approvazione della mozione non si risolvono tutti i problemi ma si fissa un punto fermo per rilanciare una discussione mai sopita. Il parere favorevole del Governo certifica un altro impegno. Attraverso i rappresentanti presenti nelle istituzioni il Partito Democratico seguirà passo per passo tutte le vertenze e le vicende ancora aperte in attesa che si arrivi a una soluzione chiara e compiuta. Soprattutto perché – conclude Daniele Reginali – il Sulcis Iglesiente attende risposte in tempi rapidi.»

Daniele Reginali 2

Layout 1

Il 27 maggio i segretari dei circoli PD di Carbonia, il segretario cittadino del PD e il segretario provinciale di Carbonia Iglesias, della Provincia hanno scritto una lettera al Premier Matteo Renzi e ai segretari regionale e nazionale del PD, Renato Soru e Matteo Renzi sulla crisi socio-economica di Carbonia.

«La lettera è stata inoltrata giovedì 28 maggio per conoscenza ai deputati eletti nel nostro territorio, Emanuele Cani e Francesco Sanna, al capogruppo PD in Consiglio regionale Pietro Cocco, al sindaco Giuseppe Casti e al capogruppo cittadino Pietro Morittu – spiega Cinzia Grussu, segretaria cittadina del PD -. Dal Premier Renzi e dal segretario Soru ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta.»

«Ho proposto i temi della lettera – conclude Cinzia Grussu – nel mio intervento in Assemblea Provinciale del PD che si è tenuta a Cortoghiana lunedì 25 maggio.»

Questo il testo integrale della lettera.

Caro Presidente,

per la nostra Città di Carbonia e il suo territorio, sono stati sottoscritti protocolli da firme prestigiose della politica italiana, i quali sono ancora alla fase della elaborazione, insieme ai memoranda, ai documenti definiti nei tavoli istituzionali, gli accordi di programma Stato-Regione-Province-Comuni, i piani di sviluppo territoriali, includendo le Delibere di Consiglio, Regionale e Comunale, che impegnano le Giunte a sostenere azioni decise verso lo stesso Governo dello Stato o Regionale a seconda delle istanze avanzate.

Veramente un gran lavoro politico che a oggi non ha prodotto grandi risultati in termini di risoluzione fattiva del tema a noi più caro: il Lavoro. Gli ultimi dati rappresentano una situazione per la quale lasciamo parlare i numeri: al 31/12/2014 su 37.408 disoccupati totali nel territorio, 9.073 sono di Carbonia, il 24,25%!!!

Sulla homepage della Regione Sardegna, se attiviamo la ricerca della parola “Protocollo” si ottengono 15.660 risultati, per “Protocollo d’intesa” 5.788, per “Sulcis” 12.752, numero che, lavoratrice più lavoratore meno corrisponde alle cessazioni complessive di rapporti di lavoro del 2014. Quasi un protocollo o un documento o una delibera per unità lavorativa ormai fuori dal mercato del lavoro del nostro territorio, dunque come abbiamo messo in evidenza un immenso lavoro politico.

Chiaramente siamo consapevoli dell’arbitrarietà che accosta questi numeri a persone, ma d’altra parte anche nel piano di dismissione della Carbosulcis si accostano numeri razionalizzanti a unità lavorative , senza dimenticare che, mutuando lo slogan caro ai lavoratori in lotta del nostro territorio, dietro ogni lavoratrice/lavoratore c’è una famiglia.

Anni di pianificazione del territorio e della nostra Città ha portato Carbonia a ottenere grandi risultati, sotto il profilo urbanistico con il Premio del Paesaggio per il progetto “Carbonia Landscape Machine”; per la più bella Piazza d’Italia dove la Piazza Roma si è classificata tra le prime dodici; dal punto di vista dell’offerta dei servizi che pone la nostra Città in posizione baricentrica per i Comuni minori del Sulcis nella fruizione dei servizi commerciali, sanitari.

Sanità. Un altro punto di forte criticità. Pensavamo che con la sostituzione del Commissario della ASL avessimo risolto i nostri problemi perlomeno relazionali e  comunicativi in termini di un cambiamento netto nella programmazione e progettazione dell’organizzazione dei servizi sanitari per i cittadini. Per contro, mentre ancora oggi non sono ben chiari e definiti gli orizzonti della Sanità nel nostro territorio, diversi servizi  ritenuti importanti( per esempio l’emodinamica e l’ADI) vengono rimaneggiati, a torto o a ragione, senza che vi sia stata una preventiva concertazione con i livelli locali di governo del territorio, causando malumori e disagi tra la popolazione che usufruisce dei suddetti servizi.

Il tema sanità, come il tema dell’organizzazione degli EE.LL., le politiche del lavoro o le politiche sociali, devono certo partire da una proposta di governo, ma una proposta che deve condividersi con noi, che viviamo il territorio, che amministriamo adesso e che vorremmo continuare a farlo anche in futuro.   

Non ci dilunghiamo nell’elencazione degli altri contesti problematici pensiamo che i due evidenziati siano più che rappresentativi.

Ciò che per contro ci preme sottolineare meglio è la difficoltà comunicativa che  evidentemente abbiamo nei confronti del nostro Governo regionale se ancora a distanza di sedici mesi non si è capito che la priorità delle priorità dopo il disastro politico-istituzionale del governo precedente è la mancanza di lavoro. Certo non dovremmo suggerirti noi quale teoria economica sia la più adatta al nostro territorio, sicuramente possiamo per contro dire che quella attuata è finora troppo poco incisiva. Siamo molto coscienti delle difficoltà e della scarsità di risorse e anche coscienti delle azioni importanti che sono state fatte; l’ultima sull’educazione e sui progetti scolastici ci soddisfa pienamente, e ci gratifica; ma 16/sedici mesi per rendere operativo il progetto politico che dia quelle risposte che abbiamo sentito nella campagna elettorale sono tanti per non dire decisamente troppi. Tutto questo tempo è uno spreco di risorse, della risorsa più preziosa, il tempo appunto.

La coesione della nostra comunità locale e territoriale non si regge più, e segno di questa situazione sono anche gli eventi intimidatori violenti nei confronti degli amministratori con i recenti attentati alla vita delle persone dei Presidenti di Consiglio di Iglesias e di Carbonia e dei loro familiari.     

In conclusione, la nostra azione politica e amministrativa è sempre più in bilico e sempre più difficile.

È per questo che vogliamo invitare il nostro Governatore a trascorrere del tempo, che qui è ben utilizzato e non sprecato, nella nostra Città a parlare con la gente, con i disoccupati e con le loro famiglie che vanno alla Caritas per il cibo, o che fanno la fila dal Sindaco come fossero dal medico per chiedere un sussidio straordinario, o quelli che invece per dignità nemmeno chiedono.

Sappiamo che è una rappresentazione della società comune ad altre realtà della nostra Regione, da noi però c’è la possibilità di sbloccare questa situazione con un surplus di impegno politico per la bonifica dei territori minerari dismessi e industriali, per la riapertura delle fabbriche (a partire dalla vertenza Alcoa sulla quale da mesi non abbiamo notizie), per dare risposte anche a privati che hanno possibilità di investire, nel rispetto delle rigide norme ambientali, per la definizione della rete del Gas, per dare veramente avvio a un’economia turistica che richiede infrastrutture e impegno certo di risorse economiche e umane.

Non abbiamo voluto dilungarci, e non per risparmiare parole, semplicemente perché abbiamo parlato così tanto e tutti, che siamo anche piuttosto indignati per questa impotenza e per il fatto che tutte queste parole dette e scritte non sortiscano effetti, eppure mi sembrava così efficace la frase di Sciascia circa la dinamica propria delle «parole che non sono come i cani che fai un fischio e tornano indietro».

Ti chiediamo e ti proponiamo, dunque, un momento di incontro per condividere e per definire gli interventi prioritari nel nostro territorio e la tempistica d’attuazione, per incontrare la nostra Comunità, i nostri giovani o quelli che sono rimasti legati alla loro terra a costo di enormi sacrifici, le famiglie che la crisi la vivono drammaticamente.

Questo chiediamo, una vicinanza umana e politico-istituzionale.

Ti salutiamo cordialmente e attendiamo un tuo riscontro.

I segretari dei circoli di Carbonia Giuseppe Aru, Fulvio Cabiddu, Marco Murru; la Segretaria cittadina Cinzia Grussu; il Segretario provinciale Daniele Reginali.

Ignazio Cuccu, presidente del Consiglio comunale di Carbonia, è rimasto vittima di un attentato incendiario, alle prime luci dell’alba. Ignoti, intorno alle 5.00, hanno messo fuoco con del liquido infiammabile alla serranda del garage della sua abitazione, in via Caprera, alla periferia di Carbonia. E’ stato lo stesso Ignazio Cuccu ad accorgersi dell’accaduto e a presentare denuncia. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Carbonia e i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia che hanno avviato le indagini per risalire agli autori.

Numerosi gli attestati di solidarietà ricevuti da Ignazio Cuccu, 67 anni, ex assessore ed ex consigliere regionale per due legislature.

«Quanto accaduto nella notte, ai danni del presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Ignazio Cuccu, è di una gravità inaudita e non può in alcun modo essere tollerato – sono le prime parole di Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, accorso in mattinata sul posto, subito dopo aver appreso la notizia -. Episodi di violenza come questo – ha aggiunto Casti, che è anche presidente del Cal, il Consiglio delle autonomie locali – non fanno parte della cultura della nostra città e vanno respinti nella maniera più categorica. Il dissenso non può mai essere espresso con la violenza. Le forze dell’ordine, nelle quali si ha la massima fiducia, sono al lavoro per individuare i responsabili. A nome del comune di Carbonia e in qualità di presidente del Consiglio delle autonomie locali, esprimo solidarietà al presidente del Consiglio comunale, Ignazio Cuccu, per il vile gesto subito e una dura condanna per quanto accaduto.»

Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico, ha espresso «ferma e dura condanna per il gesto e solidarietà al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu. Quanto è accaduto oggi va condannato fermamente e respinto».

«Sono molto preoccupato per un altro atto intimidatorio contro un amministratore locale del Sulcis, il presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu – sono le parole del deputato del Partito Democratico Francesco Sanna -. Mi sembra sinistramente simile a quello subìto qualche settimana fa dal suo omologo di Iglesias, Mauro Usai. Ad Ignazio la solidarietà di tutti i democratici, con da oggi la responsabilità in più di isolare qualsiasi anche lontano tentativo di giustificazione di ogni forma di violenza nella competizione politica.».

«A nome del Pd e della segreteria provinciale del Partito democratico – ha detto Daniele Reginali, segretario del PD di Carbonia Iglesias – esprimo solidarietà al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu e dura condanna per quanto accaduto. Simili episodi non sono ammessi in un paese civile. Auspichiamo che le forze dell’ordine arrivino a individuare in tempi rapidi i responsabili di quanto accaduto.»

«A nome del Gruppo del Partito Democratico del comune di Carbonia – ha scritto Pietro Morittu, capogruppo in Consiglio comunale, nel suo profilo Facebook – esprimo solidarietà e vicinanza al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu e alla sua famiglia. Un vile attentato, un gesto da condannare.»

«Abbiamo appreso del gravissimo attentato con il tentativo di incendio della sua abitazione – ha scritto Roberto Puddu, segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, a Ignazio Cuccu – un atto vigliacco, grave ed inquietante che sappiamo non rispondere in alcun modo alla tradizione e alla cultura del nostro territorio, sul quale esprimiamo la più ferma condanna e la nostra totale solidarietà.»

Il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, ha espresso solidarietà al presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Ignazio Cuccu, «vittima di un atto incivile».

Attentato a Ignazio Cuccu copiaIgnazio Cuccu 3 copia

«Subito gli interventi necessari per la risoluzione delle vertenze e rilancio del sistema produttivo dell’alluminio in modo da renderlo strategico per l’Italia.»

«E’ questa la posizione che il Pd di Carbonia Iglesias – scrive in una nota Daniele Reginali, segretario provinciale PD – esprime in merito alle vertenze ancora aperte che riguardano il polo industriale di Portovesme e il destino dei lavoratori che da oltre un anno presidiano la fabbrica Alcoa. Le interlocuzioni di questi giorni possono essere considerate un passo importante ma non bastano. Sono necessari atti concreti che facciano si’ che lo smelter del polo industriale di Portovesme  venga riaperto e si possa quindi riprendere con la produzione rilanciando un settore che, per tanto tempo, ci ha visto leader in Italia. Il polo industriale del Sulcis Iglesiente deve candidarsi a diventare leader nella produzione della filiera della metallurgia.»

«La ripresa economica e la crescita di questo territorio – conclude Daniele Reginali – passano anche da questa strada.»

Daniele Reginali 2

Daniele Reginali 2

«La sciagura capitata nel canale di Sicilia, probabilmente una delle più devastanti nella storia del Mediterraneo non può lasciare indifferenti. Siamo davanti a una situazione di estrema gravità, con centinaia di persone morte. Un fatto che merita subito una riflessione e interventi concreti.»

Lo dice Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito Democratico.

«E’ chiaro che davanti a questo scenario l’Italia e le isole maggiori non possono essere lasciate sole ad affrontare e gestire situazioni di questo tipo e che si rende necessario e doveroso un intervento europeo e dell’intera comunità internazionale – aggiunge Reginali -. Bene hanno fatto gli amministratori comunali a sistemate a mezz’asta le bandiere e altrettanto bene hanno fatto ad esortare la Regione a sollecitare soluzioni non più rinviabili da parte dell’Europa. Anche il Pd fa altrettanto esortando i suoi rappresentanti presenti belle diverse Istituzioni ad adoperarsi affinché siano portate avanti tutte quelle politiche che si ritengono necessarie per affrontare questa emergenza, evitando che possano verificarsi simili sciagure in futuro.»