4 December, 2024
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Renato Soru 96

Il segretario regionale del Partito Democratico Renato Soru ieri a Iglesias ha incontrato il segretario provinciale e i segretari di circolo. «E’ stato un incontro importante – ha detto il segretario provinciale Daniele Reginali – nel corso del quale è stato fatto il punto sulla politica del territorio ed è stata eaminata la situazione socio economica che caratterizza il Sulcis Iglesiente.»

«Il territorio soffre per i numerosi problemi ecco perché siamo impegnati per trovare forme di coinvolgimento anche per poter affrontare insieme i problemi – ha aggiunto Reginali -. In particolare ci siamo occupati di lavoro, industrie in crisi, ammortizzatori sociali ed emergenze sociali,mdi sanità, enti locali, turismo e trasporti.» Nel suo intervento il segretario provinciale del Pd ha spiegato che nei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente sono presenti e operativi, con tanto di dirigenza rinnovata 16 circoli e altrettanti organismi dirigenti. Renato Soru ha detto che lo strumento che la costituzione affida ai cittadini per concorrere alla vita democratica del nostro paese è la partecipazione e la militanza nei partiti. «Per questo vi siete spesi cercando di ravvivare il circolo e quindi la presenza del Pd nelle comunità». 

Negli interventi dei segretari di circolo sono emerse numerose criticità che interessano l’intero territorio: le difficoltà di Carloforte nell’avere pari diritti di cittadinanza con gli altri comuni sui servizi sanitari piuttosto che per l’utilizzo dei trasporti; lo spopolamento che non solo porta ad una diminuzione della popolazione e della natalità ma anche all’aumento dell’età media con conseguenti limiti nel ripensare lo sviluppo del territorio per le nuove generazioni. Le bonifiche ambientali, un’altra occasione persa di sviluppo in questi anni per rilanciare l’occupazione e per riqualificare il patrimonio turistico. Non mancano le difficoltà relative al coinvolgimento dei militanti e alla fruizione di spazi e risorse per il funzionamento dei circoli.

Sono state avanzate anche delle proposte: una maggiore interconnessione della attività dei circoli, resa possibile dalla nuova segreteria provinciale e dalla piattaforma web del Pd Sardegna nella quale ogni circolo dell’Isola avrà un proprio sito internet. Formazione politica sia per i militanti che per chi andrà ad amministrare in modo da avere un partito all’altezza dei progetti che si vogliono programmare. Infine un richiamo del segretario provinciale Reginali ai prossimi appuntamenti: la campagna di tesseramento a giugno mentre a maggio si svolgeranno le amministrative con 5 comuni della provincia chiamati al voto.

Grande successo, questa mattina, per la riapertura dei siti minerari di Porto Flavia, Villa Marina, Museo delle Macchine di Miniera a Iglesias e Sos Enattos a Lula, visitabili fino al 12 aprile. Dopo un lungo periodo di chiusura al pubblico, i turisti ma anche i residenti che ancora non li conoscono, possono ammirare questi autentici gioielli dell’archeologia industriale della Sardegna.

Soddisfzione per la riapertura dei siti, è stata espressa dal segretario provinciale del Partito Democratico, Daniele Reginali, e dal deputato dello stesso Partito Democratico Emanuele Cani.

Siti minerari, Reginali: buona partenza grazie anche a lavoro operai

«Buon segno la riapertura de siti minerari per il periodo pasquale – ha detto Daniele Reginali -. Un buon segno che arriva anche grazie all’opera portata avanti, nonostante la crisi e le diverse vicende, dagli operai. Bene anche l’impegno della Regione in questa fase che deve essere considerata un punto di partenza per una crescita e uno sviluppo del territorio.»

«E’ un fatto positivo la decisione di riaprire ai visitatori una parte dei siti minerari – ha sottolineato Emanuele Cani -. E’ un atto importante, soprattutto, per la valorizzazione di un patrimonio culturale, industriale di questo territorio. Un primo passo, iniziato questa mattina con l’apertura del sito di Villa Marina a Monteponi, per un cammino ancora lungo avviato dalla Regione che con un lungo lavoro ha iniziato a tracciare il percorso per gli interventi di risanamento del territorio e la valorizzazione per fini turistico culturali e scientifici del patrimonio lasciato in eredità dalle aziende minerarie che nei decenni si sono alternate nel Sulcis Iglesiente.»

Ricordiamo il calendario completo predisposto per questa prima fase di apertura dei siti.

Galleria Villamarina – Monteponi, Iglesias

Orari di apertura dal 4 al 12 aprile

4 aprile, 11 e 12 aprile

Visite guidate alle ore 9.30/11.00/12.30/15.00

Prenotazioni: Ufficio IAT 0781/41795 (dalle ore 10.00 alle ore 20.00, mail:infoturistiche@comune.iglesias.ca.it).

La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata. Per motivi di sicurezza, le visite guidate sono contingentate.

5 aprile (Pasqua) e 6 aprile (Pasquetta)

Ingresso senza prenotazione

Le visite guidate si svolgeranno alle ore 9.30/11.00/12.30/15.00

Dal 7 al 10 aprile

Visite guidate alle ore 9.00/10.30/12.00

Prenotazioni: Ufficio IAT 0781/41795 (dalle ore 10.00 alle ore 20.00, mail: infoturistiche@comune.iglesias.ca.it).

La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata. Per motivi di sicurezza, le visite guidate sono contingentate

Biglietti

Intero: euro 8.00

Ridotto Ragazzi (6-12 anni): euro 4.50

Ridotto Senior (65+ anni): euro 4.50

Gruppi (almeno 20 adulti paganti): euro 6.00

Scuole: euro 4.50

Porto Flavia e Museo Macchine di Miniera (biglietto unico) – Masua, Iglesias

Orari di apertura dal 4 al 12 aprile

4 aprile, 11 e 12 aprile

Visite guidate alle ore 9.30/10.30/11.30/12.30/14.30/15.30

Prenotazioni: Ufficio IAT 0781/41795 (dalle ore 10.00 alle ore 20.00, mail: infoturistiche@comune.iglesias.ca.it).

La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata. Per motivi di sicurezza, le visite guidate sono contingentate.

5 aprile, Pasqua e 6 aprile, Pasquetta

Ingresso senza prenotazione

Le visite guidate si svolgeranno alle ore 9.30/10.30/11.30/12.30/13.30/14.30 /15.30

Dal 7 al 10 aprile

Visite guidate alle ore 9.00/10.30/12.00

Prenotazioni: Ufficio IAT 0781/41795 (dalle ore 10.00 alle ore 20.00, mail: infoturistiche@comune.iglesias.ca.it). 

La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata. Per motivi di sicurezza, le visite guidate sono contingentate.

Biglietti

Intero: euro 8.00

Ridotto Ragazzi (6-12 anni): euro 4.50

Ridotto Senior (65+ anni): euro 4.50

Gruppi (almeno 20 adulti paganti): euro 6.00

Scuole: euro 4.50

L’orario di ingresso al Museo delle macchine minerarie sarà compreso tra la prima e l’ultima visita prevista nel  sito di Porto Flavia.

Miniera di Sos Enattos – Lula

Orari di apertura dal 4 al 12 aprile

Visite guidate dalle ore 9.00 alle ore 17.00

Prenotazioni: Comune di Lula – 0784.416614

La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata. Per motivi di sicurezza, le visite guidate sono contingentate.

Biglietti

Intero: euro 8.00

Ridotto Ragazzi (6-12 anni): euro 4.50

Ridotto Senior (65+ anni): euro 4.50

Gruppi (almeno 20 adulti paganti): euro 6.00

Scuole: euro 4.50

Porto Flavia 1 colore copia

I segretari provinciali del Partito Democratico dell’Ogliastra e del Sulcis Iglesiente, Davide Burchi e Daniele Reginali, hanno preso posizione contro la decisione comunicata dal Direttore generale dell’assessorato regionale degli EE.LL. di scrivere la parola fine alla ultra trentennale presenza del Servizio territoriale degli Enti locali in Ogliastra e nel Sulcis Iglesiente, «comunicata con una nota di appena dieci righe».

«Le segreterie provinciali del Partito Democratico dell’Ogliastra e del Sulcis Iglesiente – scrivono in una nota Burchi e Reginali -, auspicano un pronto intervento della Giunta regionale, affinché l’importante presidio di decentramento amministrativo non solo sia mantenuto, ma anche potenziato, potendo, grazie alla professionalità maturata negli anni dal personale incaricato e all’importante dotazione tecnologica a disposizione, fungere da vero e proprio sportello decentrato per una molteplicità di servizi di respiro territoriale in capo a diversi assessorati regionali.»

«L’infausta decisione del dirigente regionale, ove dovesse trovare seguito, sarà sicuramente foriera di gravi disagi per gli Enti locali ogliastrini e sulcitani a causa della perdita dell’importante servizio di supporto, assistenza e consulenza cui è deputato il sopprimendo Ufficio, tanto più ove si guardi a tutti i nuovi adempimenti (e alle relative scadenze perentorie) introdotti dalla recente iperproduzione normativa nella specifica materia e/o in quella relativa alle azioni di contrasto alla corruzione. La chiusura degli Uffici decentrati, se possibile, si appalesa come ancor più disagevole per i numerosi cittadini che quotidianamente usufruiscono delle prestazioni erogate dall’Ufficio (si pensi, tanto per fare un esempio significativo, all’attività di rilascio delle tessere di agevolazione tariffaria sui trasporti pubblici locali). Queste argomentazioni, da sole e scusando il gioco di parole – dicono ancora i due segretari provinciali del PD -, sono sufficienti a tacciare di irrazionalità la voluta razionalizzazione degli Uffici regionali.»

«Non solo. Con la soppressione dei presìdi di decentramento amministrativo – la cui scelta, peraltro, è ricaduta sui due territori più poveri e disagiati dell’intera Isola (l’Ogliastra e il Sulcis Iglesiente) – l’obiettivo del contenimento della spesa e della razionalizzazione degli Uffici regionali non potrà in nessun caso compiersi. È vero, infatti, che i Palazzi che attualmente ospitano gli Uffici in via di soppressione sono di proprietà della Regione Sardegna, che li gestisce ospitando a proprie spese anche altri enti regionali o para regionali. Stando così le cose – sottolineano ancora Burchi e Reginali -, nessun risparmio potrà esserci dal punto di vista della gestione e/o manutenzione degli stabili, così dicasi per quanto riguarda il ‘costo’ del personale che continuerà ad essere sostenuto dal bilancio regionale (salvi gli incrementi di spesa in tal senso dovuti agli Istituti di diritto sindacale che tutelano e garantiscono i lavoratori in caso di trasferimento).»

«Le Segreterie del Partito Democratico dell’Ogliastra e del Sulcis Iglesiente, pertanto, invitano tutti i propri iscritti, gli amministratori dei Comuni dell’Ogliastra e del Sulcis Iglesiente, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria operanti sul territorio e tutti i cittadini di buona volontà, a far fronte comune contro la linea politico-dirigenziale che vuole che i tagli vengano compiuti sempre e comunque a partire dalle periferie, risolvendosi in meri tagli al numero e alla qualità dei servizi erogati.

Il diritto all’autogoverno dell’Ogliastra e del Sulcis Iglesiente – concludono Davide Burchi e Daniele Reginali -, non può in nessun modo chinare il capo davanti all’ennesimo scippo perpetrato nei confronti delle nostre terre e dei nostri cittadini.»

Daniele Reginali.

Daniele Reginali.

 

Nuovi attestati di solidarietà al presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Mauro Usai, rimasto vittima la scorsa notte di un attentato incendiario.

«Esprimo dura condanna per gli incendi che negli ultimi giorni hanno interessato alcune auto in città. Non ultimo quello che ha colpito Mauro e Fabio Usai – dice Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito Democratico e consigliere comunale di Iglesias -. Si tratta di gesti che nulla hanno a che fare con il vivere civile. Alle persone colpite da questi gesti che vanno condannati duramente, esprimiamo la nostra solidarietà. Siamo fiduciosi del lavoro che compiono i rappresentanti delle forze dell’ordine per individuare i responsabili di quanto accaduto.»

«Esprimo la mia vicinanza e la mia più sentita solidarietà personale e istituzionale all’amico Mauro Usai per il vile attentato subìto, che si aggiunge purtroppo ad una lunga serie di intimidazioni ai danni degli amministratori locali – ha detto Pietro Cocco, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale – con l’auspicio che simili atti non possano condizionare l’operato di chi, come Mauro, è a servizio della comunità.»

«Ho informato il ministro dell’Interno dell’atto vandalico compiuto ad Iglesias a danno di due persone politicamente impegnate nel Partito Democratico e con ruoli istituzionali: Mauro Usai e suo fratello Fabio Usai, due amici a cui va la mia solidarietà – dice Francesco Sanna – deputato PD, iglesiente – sull’attentato subito dal presidente del Consiglio comunale di Iglesias Mauro Usai. Vigiliamo affinché il germe della violenza e della intimidazione non attecchisca, facciamo di tutto perché si fermi qui e i responsabili vengano assicurati alla giustizia.»

«Il Partito Democratico e i Circoli PD di Iglesias esprimono solidarietà e vicinanza a Mauro Usai – presidente del Consiglio comunale e dirigente del PD – vittima di un vile atto intimidatorio che rappresenta un gravissimo oltraggio all’intera città e l’intero territorio, e che va respinto da tutti con nettezza e con l’impegno di forze dell’ordine ed inquirenti che, siamo certi, sapranno individuare al più presto gli esecutori del vile gesto – dice il segretario cittadino Ubaldo Scanu -. Il grave episodio, da condannare senza se e senza ma, deve farci riflettere anche sui toni talvolta utilizzati da tutti – politici e non – nel dibattito politico giornaliero, necessario certo, ma stando attenti che si svolga sui corretti binari del confronto civile perché lo stato di disagio, difficoltà e disperazione in cui versa un territorio come il nostro, può determinare che gli amministratori locali, esposti in prima linea, diventino il bersaglio di un malcontento diffuso nei confronti della politica. A Mauro e alla sua famiglia tutto il Partito Democratico esprime sentimenti di solidarietà e vicinanza e la conferma di un rinnovato impegno a sostenere assieme, in ogni momento, la cultura della legalità e di una più salda e solidale convivenza civile.»

«Abbiamo appreso del gravissimo atto intimidatorio che hai subito con l’incendio doloso della tua automobile per il quale, senza tante parole, ti vogliamo rappresentare la nostra totale solidarietà – scrive in una nota Roberto Puddu, segretario generale della CGIL del Sulcis Iglesiente -. Un atto vigliacco, grave ed inquietante in questa delicata fase di drammatica difficoltà sociale del territorio, e ancor più perché rivolto ad un giovane rappresentante dell’istituzione locale, sede di insediamento democratico più vicino ai cittadini. Atto sul quale esprimiamo la più ferma condanna, e che insieme a te e alla tua famiglia, ferisce tutti noi e l’intera comunità del territorio.»

Rino Barca, segretario regionale della FSM CISL, in una nota «manifesta la più totale solidarietà nei confronti del presidente del Consiglio comunale di Iglesias Mauro Usai per il vile atto intimidatorio subito nelle scorse ore. Riteniamo fondamentale condannare senza appello ogni utilizzo della violenza come forma di intimidazione e coercizione politica.»

Consiglio comunale Iglesias

Daniele Reginali 2Genna Luas 10

Ambiente, territorio, sviluppo e industria. Temi importanti che in un luogo come il Sulcis Iglesiente diventano sempre attuali. Soprattutto in un periodo di grave crisi economica e sociale come quello che si sta vivendo. Oggi, più che mai, è nuovamente attuale la discussione sulla questione ambientale, industriale e lavorativa. E in questo scenario viene inserita la discarica Genna Luas e il progetto di ampliamento che va a cadere in comune di Carbonia. Davanti a quanto accade sarebbe sicuramente errato pensare di poter esprimere giudizi e pareri senza avere un quadro definito e chiaro. Bisogna affrontare l’argomento partendo da un presupposto: l’industria costituisce un elemento fondamentale dell’economia del nostro territorio. Si tratta di un tassello in un mosaico più ampio che mette assieme lavoro ed economia, ricerca scientifica e studio, conoscenza e sapere. Sarebbe superfluo ma a scanso di equivoci, è bene ribadirlo, che questa attività debba essere sottoposta a tutti i controlli e le verifiche previste dalle norme e dagli organi istituzionali preposti. È chiaro che la produzione industriale, così come avviene in qualsiasi altro settore, dal commercio alla ristorazione passando per l’artigianato, produca dei rifiuti che devono seguire poi un determinato percorso. Rifiuti che devono essere smaltiti in maniera corretta, in luoghi adeguati e dotati di tutti gli strumenti che possano evitare problemi all’ambiente e alle persone. Esprimere quindi giudizi a priori e senza il supporto tecnico scientifico diventa un esercizio affrettato e fuoriluogo. L’ampliamento della discarica di Genna Luas è oggi l’argomento al centro di una discussione che anima alcuni cittadini e associazioni che hanno il diritto di conoscere il funzionamento e, soprattutto, capire quali possono essere gli eventuali rischi. Però non è pensabile ne’ possibile affrontare l’argomento solamente viaggiando sull’onda emozionale. Gli strumenti che la legge ci mette a disposizione sono rigidi in materia, i controlli sono puntuali e rigorosi, la politica ha il dovere di vigilare e dare vita a tutte le iniziative indirizzate al mantenimento di un giusto equilibrio tra produzione industriale e rispetto per l’ambiente.

Daniele Reginali

Segretario provinciale Pd Carbonia Iglesias

Palazzo della Regione 1 copia

Nuova manifestazione di protesta dei lavoratori ex Alcoa di Portovesme, questa mattina, per sollecitare un’accelerazione della trattativa di cessione dello stabilimento da Alcoa a Glencore, la multinazionale che ha manifestato ufficialmente il proprio interesse ed attende dal Governo e dalla Regione risposte certe sui temi delle bonifiche e delle tariffe energetiche. Un centinaio di operai sono partiti dallo stabilimento di Portovesme e, arrivati in viale Trento, davanti al Palazzo della Regione, hanno organizzato un presidio. L’auspicato incontro con il presidente della Regione, purtroppo, non c’è stato, per altri impegni del governatore. I lavoratori, comunque, hanno chiesto un incontro per i prossimi giorni, al suo capo di gabinetto, Filippo Spanu.

Spanu ha rassicurato ancora una volta i lavoratori, che erano stati informati sullo stato della vertenza in un incontro tenutosi la scorsa settimana, sul massimo impegno del Presidente Pigliaru nel condurre la trattativa, ed ha garantito loro un tempestivo aggiornamento delle informazioni a seguito dell’incontro fra il presidente e il sottosegretario Claudio De Vincenti che si terrà nei prossimi giorni.

Sulla manifestazione dei lavoratori ex Alcoa, interviene Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Manifestiamo il nostro pieno sostegno ai lavoratori, diretti e degli appalti, dello stabilimento Alcoa di Portovesme che oggi hanno manifestato a Cagliari – dice Cani -. Pur rimanendo fiduciosi per la strada intrapresa per affrontare una vertenza delicata e complicata ribadiamo la necessità di accelerare gli interventi relativi alla risoluzione dell’intero problema. In questa fase, manifestando attenzione e fiducia per la strada aperta anche dal Governo nell’affrontare la situazione – conclude il deputato del PD – ribadiamo il pieno sostegno ai lavoratori.»

Anche il segretario provinciale del PD, Daniele Reginali, ha diffuso una nota sulla manifestazione odierna.

«Ai lavoratori dell’Alcoa e degli appalti che oggi stanno manifestando a Cagliari va tutto il sostegno e il supporto del Partito Democratico che, da tempo, ha manifestato tutta la sua attenzione e il suo impegno, anche attraverso i suoi rappresentanti presenti nelle istituzioni, verso una serie di vertenze molto importanti e delicate per  il nostro territorio – scrive Reginali -. Proprio per questo motivo il Partito Democratico della Provincia di Carbonia Iglesias ha deciso di promuovere per le prossime settimane una giornata di studio, confronto e approfondimento sul tema industriale. Ossia una giornata con addetti ai lavori, esperti ed esponenti del PD presenti anche nelle istituzioni per fare il punto proprio sulla questione industriale. E quindi – conclude il segretario del PD – parlare sia di quanto è stato fatto ma di quello che ancora si può e si deve fare.»

«L’approvazione dell’ordine del giorno presentato dal deputato PD Emanuele Cani sulle questioni industriali, e nello specifico su attività che interessano il settore siderurgico e dell’alluminio, certifica l’attenzione e l’impegno costante del Partito Democratico sulle vertenze industriali ancora aperte.»

Lo scrive, in una nota, Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito Democratico.

«Il Sulcis Iglesiente vive oggi un momento drammatico dal punto di vista economico, lavorativo e sociale. Per questo motivo è necessario che dal Governo centrale ci siano risposte chiare e concrete. Atti appunto con cui si dia luogo al cammino indispensabile per una ripresa economica. L’azione dei rappresentanti del PD all’interno delle Istituzioni – conclude Reginali – proseguirà senza sosta.»

Daniele Reginali

Ho partecipato alla manifestazione che si è svolta a Carloforte sulla vertenza Saremar. Una vertenza che come Pd seguiamo in maniera costante e con molta attenzione. In questo contesto ribadisco che si tratta di un fatto positivo l’attenzione dell’assessore Deiana sulla vicenda su cui devono essere forniti elementi chiari sulle prospettive dell’azienda. Sono altrettanto chiare le responsabilità di una disastrosa gestione dell’amministrazione regionale precedente. Bisogna continuare a lavorare per garantire un servizio di qualità e la continuità occupativa dei lavoratori.
Il Pd di Carbonia Iglesias, assieme al circolo di Carloforte, seguirà con attenzione la vicenda, garantendo l’impegno dei suoi rappresentanti nelle istituzioni.
Daniele Reginali
Segretario Pd Carbonia Iglesias

Daniele Reginali

Valentina Pistis 1230 copia

Nessuno ne parla ancora ufficialmente, ma i toni dello scontro tra i consiglieri del gruppo Cas@ Iglesias e il Partito Democratico, prima forza consiliare che esprime anche il sindaco, Emilio Gariazzo, hanno aperto di fatto la crisi nella maggioranza di centrosinistra al comune di Iglesias, a poco più di un anno e mezzo dall’elezione del sindaco (26 maggio 2013) e dall’insediamento del Consiglio comunale (28 giugno 2013).

Per capire meglio quanto oggi siano distanti le due posizioni politiche, pubblichiamo l’intervento integrale fatto da Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias, durante l’ultima riunione del Consiglio comunale, dedicata al dibattito sullo stato di attuazione del Piano Sulcis, in presenza del coordinatore dello stesso, Tore Cherchi, ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias.

«Grazie.
Grazie di cuore a tutte le donne e gli uomini che questa sera hanno deciso, con consapevolezza, di partecipare a questo Consiglio comunale.
Queste persone sono la dimostrazione che il ragionamento e l’approfondimento dei temi, anche scomodi, paga sempre.
Non lasciatevi intorpidire, non aspettate che gli altri prendano decisioni al posto vostro.
Il dialogo e il confronto sono necessari in politica come nella vita quotidiana.
Vedendovi, qui, questa sera non posso che farmi contagiare dalla vostra determinazione.
E’ arrivato il momento di dire la verità, tutta la verità in merito al Piano Sulcis e a tutto ciò che vi ruota intorno.
Non possiamo più tacere. Non vogliamo più tacere.
Occorre fare chiarezza.
Occorre dire che i fondi del Piano Sulcis, sono praticamente inesistenti, così come le opere da realizzare.
L’Alcoa è chiusa, per l’Eurallumina e per l’Ila, sinceramente, non si intravede alcuna ripartenza, arriverà il turno della Carbosulcis e della Centrale Enel. Insomma un’ecatombe di industrie.
A cui, la politica regionale e nazionale, risponde con un Piano, vuoto e inconsistente.
Il Piano Sulcis finora non ha prodotto nemmeno un posto di lavoro.
Le procedure appaiono inesistenti, all’orizzonte solo ed esclusivamente ghiotte speculazioni ministeriali e non solo.
Speculazioni approvate e certificate da una parte della politica isolana.
Il progetto speculativo del biofuel dei signori Mossi & Ghisolfi è la prova di ciò che sto affermando.
Quel progetto è inaccettabile. Più tardi spiegherò perché.
Non credo che favorendo l’insediamento dei produttori di canne si possa rilanciare il nostro territorio.
Finora niente è stato fatto per risolvere il problema del costo dell’energia, della ripresa produttiva, ancor meno, ahimé, si è fatto per le bonifiche ambientali.
Il gruppo che rappresento, Cas@ Iglesias, lo grida ad alta voce quotidianamente.
La questione ambientale non è più rinviabile.
Non possiamo continuare a traccheggiare sulla salute della popolazione. E mi dispiace contraddirla, ing. Cherchi. Lei ha appena affermato che prima di tutto viene il lavoro, io dico con assoluta determinazione che prima di tutto viene la salute. Senza la salute non può esserci lavoro.
Il report del ministero dell’Economia sul Piano Sulcis, redatto dall’Uver Unità di verifica degli investimenti pubblici, per usare un eufemismo, fa paura.
Certifica sostanzialmente che il Piano Sulcis è un imbroglio di stato.
Procedure inesistenti, progetti irrealizzabili, in molti casi non è stata indicata nessuna tempistica; opere iniziate anni fa e addirittura opere dichiarate concluse, tutte inserite nel piano fantastico del Sulcis.
Fondi stanziati da delibere di Giunta regionale del 2009, 2010, 2011, delibere Cipe del 2011, fondi Fesr 2007-2013. Insomma, fondi vecchi, già stanziati in passato, che non hanno nulla a che fare con il fantomatico Piano Sulcis.
A certificare ciò che sto affermando sono i funzionari del ministero che hanno effettuato i sopralluoghi.
Nel report si evince con chiarezza che in numerosissimi casi, non esiste alcuna procedura in essere.
Alcuni esempi.
Sulla portualità i fondi sono ridicoli, la progettazione è pressoché tutta preliminare o studi di fattibilità da eseguire.
Al progetto dell’impianto fognario di Sant’Antioco manca persino la localizzazione, la variante urbanistica e la stima dei costi. Per non parlare del collegamento all’isola di Sant’Antioco, pare non abbiamo ancora scelto se costruire un ponte o un tunnel… una cosetta da poco conto…
Il progetto che riguarda il tratto di strada Carbonia-Giba è stato definito con un laconico “bassa affidabilità”.
Per non parlare della scelta di abbandonare il progetto GALSI, ossia il progetto relativo al Gasdotto che avrebbe dovuto collegare l’Algeria alla Sardegna e all’Italia. Cancellato.
Insomma, più che un piano di rilancio, mi pare un libro dei sogni. Anzi, oserei dire, un libro che procura i incubi.
Altro esempio su tutti, miniera di Orbai, inizio lavori 2006, oggi siamo all’analisi del rischio, manca il dimensionamento economico. In sostanza, la procedura è indefinita, siamo in alto mare.
Risultano iscritti progetti iniziati del 2006, alcuni addirittura conclusi; progetti del 2007 conclusi nel 2012 inseriti nel piano.
Per quale motivo mi chiedo?
Come fanno a far parte di questo piano?
Per la maggior parte dei progetti la fine lavori indicata nel report è il 2014. Ossia, l’anno appena concluso. Nessuna traccia di inizio e fine cantiere. Senza contare tutti quelli che si sarebbero dovuti concludere nel 2013 e non sono nemmeno iniziati.
Insomma, una vergogna inaudita, l’ennesimo inganno in danno ai sulcitani.
Ma veniamo alla chimica verde e alla coltivazione della canna per la produzione di bioetanolo a Portovesme.
L’impatto ambientale è fortissimo, devastante.
Numeri da capogiro.
300 milioni di euro di investimento.
80mila tonnellate di carburante prodotto all’anno.
Il progetto, del gruppo Mossi & Ghisolfi, (colosso da 3 miliardi di dollari di fatturato all’anno), ha bisogno di un’area industriale attrezzata, di un porto (già esistenti a Portovesme) e di 5.000 ettari di terreno da coltivare a canne, nel raggio di 70 chilometri.
Ha inoltre bisogno di un sostegno finanziario dello Stato, della Regione elevatissimo, non ultimi i 900 milioni chiesti all’Unione europea per finanziarie le bioraffinerie, a tal proposito, vi invito a prendere visione del Piano Juncher.
Insomma Mossi & Ghisolfi oltre ad essere sponsor delle campagne elettorali del premier Renzi e quindi suoi “grandi elettori” evidentemente sono pure simpatici ai governatori regionali che non battono ciglio in merito allo scellerato progetto.
Ricordo che le canne sono una specie infestante che muta il regime ecologico del territorio, rendendolo più arido e soggetto agli incendi.
E’ una specie altamente infiammabile e questo le consente, essendo una specie pirofila, di imporsi a discapito delle altre piante.
Modifica l’ecologia della zona, sottrae acqua in grandi quantità e elementi nutritivi al terreno.
Insomma, all’inquinamento devastante prodotto dall’attività mineraria e dalle industrie, viene associato il rischio di una probabile desertificazione.
E’ chiaro che in Sardegna abbiamo bisogno di tutto fuorchè di piante che favoriscano incendi e aridità dei suoli.
Non possiamo rischiare di lasciare spazio al fenomeno c.d. di “land grabbing”, tipico dei paesi poveri del terzo mondo.
Le multinazionali, come quelle di Mossi & Ghisolfi, acquistano i terreni dai coltivatori, ormai stremati dalle innumerevoli tasse statali, non ultima, l’IMU sui terreni agricoli, per trasformare i nostri terreni nell’ennesima monocoltura di canne o cardi, come sta accadendo dall’altra parte dell’isola.
Non ultimi altri due punti oscuri, ossia l’impianto a biomasse nella zona industriale di Iglesias, a pochi passi dal centro abitato e la centrale termoelettrica per realizzare carbone Sulcis “pulito” dotata di una sezione di cattura e stoccaggio nel sottosuolo di CO2.
Sulla questione energia, dobbiamo necessariamente cambiare marcia, registro. L’andazzo è chiaro, vogliono rendere la Sardegna sempre più dipendente dal resto d’Italia. Visto anche la scelta relativa al piano di dismissione della centrale Enel. Ad oggi non esiste un solo contratto bilaterale per salvare le industrie e la responsabilità è politica, non certamente dell’Enel.
Siamo qui, non per valutare le chiacchiere, siamo qui per leggere la realtà.
E la realtà è sotto gli occhi di tutti, le fabbriche sono chiuse e le bonifiche completamente assentiper chiare incapacità politiche di ieri e di oggi.
Sembra quasi che la nostra isola, la nostra agricoltura sia impossibilitata a puntare ad un futuro basato su uno sviluppo sostenibile, moderno, sui prodotti dell’agroalimentare di qualità.
Alla faccia di Milano e del tema dell’Expo 2015…
Alle condizioni ambientali e sanitarie nelle aree industriali e minerarie, già così precarie, occorre opporre un sistema produttivo innovativo sostenibile; occorre puntare sull’immediata bonifica dei siti contaminati.
Occorre opporre una politica virtuosa, di qualità, tesa alla sovranità alimentare, funzionale alle esigenze di coloro i quali abitano i territori. Una politica che favorisca la riappropriazione da parte delle comunità locali della gestione dei luoghi.
Anche per questo motivo, in questa sede, il gruppo che rappresento, vuole proporre una bozza di piano alternativo al Piano Sulcis, basato su quattro direttive.
Bonifiche ambientali e piano straordinario di recupero produttivo delle discariche.
Come già anticipato le bonifiche ambientali non possono più aspettare, ne va della salute di queste e delle future generazioni.
Le discariche minerarie abbandonate del Sulcis Iglesiente sono innumerevoli, contengono ancora quantità elevate di Piombo e Zinco. Quantitativi che consentirebbero di progettare un piano economico per rilanciare l’intero territorio. Tutto ciò coinvolgendo l’università di Cagliari e facendo ripartire i corsi di Scienze dei materiali di Monteponi. Rilanciando l’IGEA e il Parco Geo Minerario, prima che sia troppo tardi.
Pianificazione territoriale, paesaggistica e urbanistica.
Predisposizione di un Piano strategico, vero, di sviluppo territoriale che possa essere recepito immediatamente, offrendo riequilibrio territoriale e nuove opportunità per il turismo e la ricettività, tenendo sempre ben presente la tutela ambientale e paesaggistica.
Interventi infrastrutturali e collegamenti – Questione energetica/definizione di accordi bilaterali:
– strada ss. 126 a quattro corsie;
– interventi sui porti;
– intervento di connessione dei bacini idrografici del Sulcis con i sistemi del Tirso e del Flumendosa al fine di garantire l’approvvigionamento idrico e irriguo costante dell’intero territorio.

Poli produttivi di eccellenza agricola.
Individuazione di filiere produttive di eccellenze agricole che possano valorizzare al meglio le caratteristiche dei terreni del Sulcis Iglesiente. Ricordo che, solo nel Sulcis si possono trovare quei vitigni europei originari, derivanti da una antichissima e storica tradizione vitivinicola.
Pensiamoci,
pensiamoci bene, prima di trasformare la nostra isola in un campo sterminato di canne.
Le canne utilizziamole solo ed esclusivamente per costruire launeddas. Che è meglio.
Pensiamo al patrimonio di archeologia mineraria che ci resta. Pensiamo all’ambiente sconfinato e paradisiaco tipico della nostra isola. Proviamo seriamente a valorizzarlo, prima che cada definitivamente in rovina.»

 

Il gruppo Cas@ Iglesias conta su due consiglieri, Valentina Pistis e Giorgio Carta, in una maggioranza composta da 15 consiglieri.

PD 8 consiglieri: Mauro Usai, presidente; Franca Maria Fara, vicepresidente; Francesco Melis, capogruppo; Carla Cicilloni; Daniele Reginali, segretario provinciale; Ubaldo Scanu, segretario cittadino; Claudia Caschili; Marco Loddo.

Cas@ Iglesias 2 consiglieri: Valentina Pistis, capogruppo; Giorgio Carta.

Il Tuo segno per Gariazzo 2 consiglieri: Pietro Serio, capogruppo; Pierina Chessa.

Sinistra Ecologia Libertà 2 consiglieri: Simone Pinna, capogruppo; Franco Tocco.

Uniti per Iglesias 1 consigliere: Alberto Cacciarru, capogruppo.

La minoranza di centrodestra conta su 9 consiglieri.

Piazza Sella 7 consiglieri: Gian Marco Eltrudis, capogruppo; Gianluigi Rubiu; Pietro Carta; Vito Didaci; Angela Scarpa; Andrea Pilurzu; Giuseppe Pes.

P.D.L. dal 5/02/2014 ForzaItalia 2 consiglieri: Luigi Biggio, capogruppo; Gianfranca Mannu.

Daniele Reginali 6 copia

In questi giorni la discussione politica è animata da una serie di argomentazioni che riguardano il futuro del Sulcis Iglesiente dal punto di vista produttivo, occupazionale e industriale. Al centro della discussione c’è anche il Piano Sulcis e i progetti a esso collegati. Uno su tutti, giusto per ricordare il tema delle polemiche, è quello che riguarda il cosiddetto progetto biofuel. Un progetto che ha trovato applicazione in maniera positiva in altre regioni d’Italia e che oggi viene riproposto anche in Sardegna con possibili ricadute in termini di nuovi posti di lavoro. In questo scenario, che vede il Sulcis Iglesiente al centro di una crisi senza precedenti è necessario fare una premessa e prendere anche una posizione. La tutela del territorio, la salvaguardia delle produzioni agroalimentari di pregio e le eccellenze del Sulcis Iglesiente non devono e non vanno messe in discussione. Fatta questa premessa però è necessario, prima di esprimere giudizi o un dissenso aprioristico e senza motivo, fare una riflessione e una discussione. Che devono nascere da un’attenta e compiuta analisi del progetto, delle sue ripercussioni sul territorio, sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista economico e sociale. Argomenti che dovranno essere discussi con progetti alla mano ed esperti. La discussione non deve basarsi su proclami ma deve essere suffragata da numeri, dati, progetti e studi. Per questo motivo il Partito Democratico della provincia di Carbonia Iglesias, per i prossimi giorni ha in programma la convocazione di un’assemblea generale finalizzata ad affrontare e discutere questo argomento.

Daniele Reginali

Segretario Pd Carbonia Iglesias