4 December, 2024
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Si moltiplicano le prese di posizione di amministratori locali ed esponenti politici sulla drammatica situazione venutasi a determinare alla Portovesme srl, dopo l’annuncio della fermata della linea piombo fatto dalla direzione aziendale.

«Lo stop alla linea del piombo, deciso dall’Azienda, con la fermata dello stabilimento di Portovesme e della fonderia di San Gavino, rappresenta una situazione inaccettabile, per la quale occorre una mobilitazione decisa da parte della politica, delle parti sociali e di tutte le comunità interessate da una decisione che mette a rischio il futuro lavorativo di 200 lavoratori, a cui si aggiungono gli impiegati nelle ditte in appalto – scrive in una nota Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito democratico -. L’aumento nel costo dell’energia, pur sostanzioso, non deve rappresentare un pretesto per chiudere una delle ultime realtà produttive rimaste in piedi nel territorio, alla luce anche dei profitti rilevanti realizzati nel periodo pre crisi e degli importanti aiuti statali ricevuti per salvaguardare la produzione e per garantire gli ammortizzatori sociali necessari.»
«E’ necessario che la Glencore, proprietaria degli stabilimenti, proceda ad avviare quanto prima un solido confronto con i lavoratori, con le amministrazioni locali e con le istituzioni regionali e nazionali, che devono urgentemente attivarsi affinché venga utilizzato uno strumento fondamentale come l’Energy release, indispensabile per garantire una discesa dei costi energeticiconclude Daniele Reginali -. Chiediamo all’azienda di sospendere qualsiasi iniziativa che blocchi l’attività produttiva e che si metta in campo qualsiasi iniziativa per garantire il futuro del polo industriale e soprattutto dei lavoratori che rischiare di perdere la propria occupazione.»

«La bocciatura del ricorso presentato dalla Regione Sardegna presso il TAR del Lazio lo scorso luglio, per l’annullamento del Decreto Energia, rappresenta lo specchio dell’inerzia e della mancanza di prospettive per il futuro da parte della Giunta Solinas.»

Lo scrive, in una nota, Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito Democratico del Sulcis Iglesiente.

«Christian Solinas e l’assessora dell’Industria Anita Pili, infatti, pur avendo avuto tutto il tempo necessario ad avviare un confronto con il Governo per influire sulle scelte dell’esecutivo e proporre la propria visione strategica,  sono i protagonisti in negativo di una vicenda che avrebbe potuto rappresentare un’importante occasione di concertazione, nell’ambito di una transizione energetica efficiente in grado di rispondere alle esigenze del mondo produttivo e delle famiglieaggiunge Daniele Reginali -. E’ assurdo che dopo aver chiesto di concertare per trovare delle soluzioni sia stato presentato e bocciato un ricorso dal TAR del Lazio che oltre ad aprire uno scontro con il Governo nazionale, è l’esempio più significativo dell’incapacità di trovare soluzioni e dell’immobilismo di una Giunta che assiste alla crisi delle centrali sarde ed alla loro chiusura senza avere una proposta alternativa, e senza neanche mettere seriamente in campo le iniziative per una riconversione, lasciando da parte il ruolo attivo riservato all’Amministrazione regionale dallo Statuto Speciale nell’ambito delle politiche energetiche.»

«Una sconfitta pesante che rischia di privare le attività produttive della possibilità di essere competitive, ed impedisce alla Sardegna di essere energeticamente in linea con quanto accade nelle altre regioni italiane, sia per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas metano che per quanto concerne la tariffa unicaconclude Daniele Reginali -. Si rischia in questo modo un vero e proprio “commissariamento”, con decisioni che non tengono conto della realtà dell’Isola, il tutto senza un programma coordinato e relativo ai temi dell’energia e della sostenibilità ambientale.»                                                                                                                   

«Il ricorso della Regione contro il decreto Sardegna è un atto politico di assoluta gravità, con ricadute in grado di bloccare il processo di metanizzazione e lo sviluppo che questo poteva garantire in un territorio già duramente colpito dalla crisi economica e soprattutto dal caro energiasostiene il segretario provinciale del Pd Daniele Reginali -. Emblematico il caso dello stabilimento dell’Eurallumina a Portovesme, il cui progetto di rilancio rischia da anni di arenarsi a causa della burocrazia e delle decisioni assunte a livello regionale. Il ricorso presentato al Tribunale Amministrativo del Lazio, rimette in discussione non solamente un progetto come quello dell’Eurallumina, ma l’idea stessa di sviluppo per l’intero territorio e per la filiera dell’alluminio di cui l’Eurallumina rappresenta il primo segmento.»

«Oltre a questo, la mancata realizzazione di interventi strutturali, come l’adeguamento dell’area portuale di Portovesme, dotata di un fondale troppo basso, rende difficile l’avvio di qualsiasi possibile iniziativa, il tutto reso ancora più preoccupante dall’inerzia della Regione, che avrebbe dovuto procedere all’avvio delle opere da realizzareaggiunge  Daniele Reginali -. Davanti ad una situazione di crisi, dalla quale non si vede via d’uscita e che mette a rischio il futuro dell’intero comparto industriale nel territorio, è necessario che l’Amministrazione regionale, il presidente Solinas e tutta la sua Giunta, prendano una posizione chiara e forniscano risposte concrete al tema delle politiche di sostegno all’industria, di salvaguardia del lavoro e di contrasto ai rincari dell’energia.»

«Proseguendo in questa direzione, qualsiasi progetto di rilancio per il territorio, ed in particolare per il polo industriale di Portovesme, rischia di andare incontro ad un fallimento, nella colpevole inerzia di un’Amministrazione regionale incapace di salvaguardare il lavoro e le attività produttiveconclude Daniele Reginali -. Il Partito democratico è al fianco delle parti sociali, dei lavoratori e del mondo sindacale nel chiedere chiarezza all’amministrazione regionale. Solo operando in maniera seria e concreta per superare il caro energia, e realizzando le infrastrutture necessarie, si può garantire il futuro del comparto industriale e di tutti i lavoratori.»

Il sindaco Mauro Usai ed il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali, a nome dell’Amministrazione e di tutta la Città, hanno diffuso una nota nella quale esprimono cordoglio per la scomparsa dell’on. Giorgio Oppi, consigliere regionale in carica e per tanti anni protagonista della vita politica, sia nell’Amministrazione cittadina che nelle Istituzioni regionali e nazionali.
«Con la scomparsa di Giorgio Oppi, Iglesias perde un politico ed una personalità di grande spessore, impegnata in questi anni nella risoluzione delle vertenze che hanno riguardato il nostro territorio scrivono -. Con spirito di collaborazione e con un impegno che ha messo al centro di tutto l’amore per la Città e per gli Iglesienti. Giorgio Oppi è parte della storia politica della nostra Città, un “leone” capace di dare ascolto alle persone più deboli e di contrastare le ingiustizie perpetrate dai potenti, ai quali non faceva sconti.»
«Lo ricordiamo con grande stima, come decano della politica regionale e come uomo delle Istituzioni – concludono -, per il suo impegno politico di oltre quarant’anni al servizio della Comunità.»

Venerdì 22 luglio, alle ore 10.30, presso la Sala Remo Branca del Palazzo municipale di Iglesias (Piazza Municipio), si terrà l’incontro pubblico “Insularità in Costituzione, pari diritti, pari opportunità”, organizzato dalla Presidenza del Consiglio comunale di Iglesias.

Dopo l’introduzione del presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali ed i saluti del sindaco Mauro Usai, interverranno i consiglieri regionali Michele Cossa (presidente della Commissione Speciale Insularità) e Gianfranco Ganau (capogruppo PD al Consiglio regionale), insieme ai rappresentanti delle Amministrazioni locali e delle forze sindacali. Modererà l’incontro la giornalista Sara Vigorita.

«Un tema attuale, al centro dell’agenda politica, per un incontro che ci consentirà di entrare nel merito dei benefici che potrebbero scaturirne – ha messo in evidenza il presidente Daniele Reginali -. La speranza è che l’attuale crisi di governo non pregiudichi questo percorso.»

L’urlo di dolore misto a rabbia del Sulcis Iglesiente per il continuo impoverimento del servizio sanitario pubblico, arrivato qualche giorno fa fino alla chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias e alla condizione ormai prossima al collasso del Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, per la mancanza di medici, è arrivato questa mattina davanti a Villa Devoto, sede della Giunta regionale, a Cagliari. Alcune centinaia di persone hanno risposto alla mobilitazione proclamata dalle organizzazioni sindacali territoriali CGIL, CISL e UIL, alla quale hanno aderito anche l’Unione sindacale di base, la Rete Sarda per la Difesa della Sanità Pubblica e la ConsultAnzianIglesias. Presenti il sindaco di Iglesias Mauro Usai con alcuni assessori ed il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali, i sindaci di Carbonia Pietro Morittu e di Buggerru Laura Cappelli, Paola Liscia consigliera del comune di Fluminimaggiore con delega alla Sanità, il consigliere comunale di Carloforte Pierangelo Rombi, la consigliera regionale Carla Cuccu.

La prima rivendicazione urlata alla Giunta regionale, con richiesta di incontro con il presidente Christian Solinas (non corrisposta), è stata quella della riapertura immediata del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO, ma sono state poi elencate tutte le principali emergenze di un sistema sanitario pubblico che fa acqua da tutte le parti e si presenta in continuo, apparentemente inarrestabile decadimento.

E’ poi intervenuto il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, che in quasi un quarto d’ora ha sintetizzato la piattaforma rivendicativa del territorio, tesa ad avere un adeguamento della pianta organica per la riapertura dei servizi chiusi ed il consolidamento di quelli da tempo in sofferenza, ed ha spaziato sulle grandi tematiche che vanno anche al di là delle emergenze territoriali, legate ad un ormai inaccettabile mantenimento del numero chiuso per l’accesso alla Facoltà di Medicina e a criteri inseriti nei bandi di concorso che consentono ai vincitori di scegliere la destinazione che, quasi sempre, penalizza il territorio del Sulcis Iglesiente a vantaggio dei Comuni capoluogo, Cagliari e Sassari, che si ritrovano con un’abbondanza di professionisti, anche superiori alle reali necessità.

Uno degli interventi, quello di Salvatore Cappai, ha rimarcato la modesta presenza di amministratori comunali e la necessità di una maggiore unità su tematiche così importanti quali sono quelle legate al sistema sanitario pubblico.

Intorno alle 11.30, vista la prolungata attesa dell’incontro richiesto ai rappresentanti della Giunta, molti hanno lasciato Villa Devoto ma intorno a mezzogiorno una delegazione formata dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dai sindaci di Iglesias Mauro Usai e di Buggerru Laura Cappelli e dalla consigliera di Fluminimaggiore Paola Liscia, è stata ricevuta dai delegati del presidente della Regione Christian Solinas che hanno ascoltato le rivendicazioni dei rappresentanti del territorio del Sulcis Iglesiente.

Domani pomeriggio, alle 17.00, l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, parteciperà alla riunione della conferenza socio-sanitaria.

Giampaolo Cirronis

 

   

La consigliera capogruppo dei Riformatori sardi, Valentina Pistis, ha presentato un’interrogazione sulle problematiche legate all’arredo urbano, al  presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Daniele Reginali, e all’assessore delle Attività produttive, Bilancio, Partecipate e Arredo urbano, Ubaldo Scanu.
Valentina Pistis ha chiesto di sapere se è stato redatto un piano dell’arredo urbano? Dove sono state posizionate le fioriere rimosse dal centro? Il costo della rimozione e del trasporto? In quali zone devono essere ancora posizionate le colonnine di delimitazione (visto che al lato di Piazza Sella, ci sono delle zone dove sono stati stabiliti i punti per il posizionamento ma ad oggi non sono stati ancora messi in opera i dissuasori).

Iglesias, Carbonia e Oberhausen, ancora insieme per rinnovare e rinsaldare un gemellaggio che le tiene unite da un patto di solidarietà e amicizia che compie esattamente 20 anni. Per celebrarlo, anche dopo anni in cui il Covid ha impedito i viaggi e la costanza di uno scambio culturale, una delegazione ha fatto visita ad Iglesias e a Carbonia, cui la città tedesca è legata e accomunata da una altrettanto intensa storia mineraria.
Il sindaco di Iglesias Mauro Usai insieme al sindaco di Carbonia Pietro Morittu, ha accolto nei rispettivi Comuni la delegazione composta da Desbina Kallinikidou, funzionario e responsabile delle relazioni internazionali del Comune di Oberhausen, Gianni Manca, presidente della Federazione dei circoli dei Sardi in Germania e Franco Sogus, Presidente del Circolo di Rinascita di Oberhausen.
A dare loro il benvenuto nella due giorni anche le assessore della Cultura di Iglesias e Carbonia, rispettivamente Claudia Sanna e Giorgia Meli, i presidenti del Consiglio comunale di Iglesias e Carbonia, Daniele Reginali e Federico Fantinel, e gli altri delegati delle Amministrazioni comunali.
«Abbiamo avuto il piacere ha sottolineato il sindaco di Iglesias, Mauro Usai di accompagnare gli amici di Oberhausen nelle nostre città, per celebrare insieme vent’anni di amicizia, nel segno delle comuni radici minerarie e della condivisione di progetti sia nell’ambito della cultura che in quello della formazione per studenti e giovani lavoratori. Una maniera per rendere ancora più forte il rapporto di collaborazione e confrontarci sul futuro.»
«Ripristiniamo in presenza uno scambio che di fatto non si è mai interrotto», ha spiegato il sindaco Pietro Morittu, che alla sala Polifunzionale di Carbonia, durante l’incontro di presentazione dell’iniziativa, ha ricordato le proficue esperienze di ospitalità e di studio tra gli allievi sardi e tedeschi per poi concentrarsi sul significato del gemellaggio nato nel 2002, con un pensiero ai tanti sardi che sono residenti ad Oberhausen.
Una risposta entusiasta e calorosa non si è fatta attendere da tutta la delegazione che tra giovedì 5 e venerdì 6 maggio ha visitato i luoghi fiore all’occhiello delle cittadine sulcitane. I propositi sul tavolo sono tanti per una crescita comune: da progetti integrati sul turismo, a quelli legati alla diffusione, conoscenza e valorizzazione dei prodotti tipici locali. Non è mancato anche il punto sull’aspetto dei percorsi di studio legati all’occupazione: «Oltre alle vacanze studio dei ragazzi in estate che possono essere immediatamente ripristinate, si pensa a un progetto di interscambio sul lavoro», ha fatto inoltre presente Desbina Kallinikidou, spiegando la situazione ad Oberhausen dopo la pandemia.
A settembre è previsto il secondo step dei progetti proposti, con la visita istituzionale dei sindaci Pietro Morittu e Mauro Usai in Germania.

L’assenza è stata lunga, ben 16 anni, e il trionfale ritorno della Monteponi nella massima platea del calcio regionale, l’Eccellenza, ha scatenato un clima di grandissimo entusiasmo a Iglesias.

Dopo i festeggiamenti della vigilia di Pasqua allo stadio, in occasione della partita vinta con il Quartu 2000, ieri ci sono stati quelli organizzati dalla società guidata dal presidente Giorgio Ciccu, in ristorante, a Fontanamare.

Calciatori, tecnici, dirigenti e rispettive famiglie, hanno trascorso una giornata gioiosa, che sicuramente sognavano alla vigilia del campionato ma che probabilmente non avrebbero potuto pensare che sarebbe arrivata dopo i risultati poi maturati sul campo, con tre giornate di anticipo sulla conclusione del campionato e, ad oggi, 12 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, il Villasimius, 21 sulla seconda, la Pro Sigma. 20 vittorie, 3 pareggi e 2 sole sconfitte in 25 partite disputate, 43 goal realizzati e 11 subiti.

Alla serata dei festeggiamenti erano presenti anche il sindaco, Mauro Usai, il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali ed alcuni assessori. Il rapporto tra la società rossoblù e l’amministrazione comunale è ottimo, ora il presidente Giorgio Ciccu attende un sostegno ancora maggiore sia dall’Amministrazione comunale sia dall’intera città, perché il campionato di Eccellenza comporterà un impegno ancora maggiore rispetto a quello profuso fin qui e la Monteponi non ha alcuna intenzione di recitare un ruolo da comparsa in Eccellenza regionale, dopo aver ritrovato la prestigiosa platea dopo ben 16 anni di assenza.

La Monteponi ha riportato la città di Iglesias nel calcio che conta in Sardegna, nel campionato di Eccellenza regionale. Lo ha fatto centrando l’obiettivo della promozione con tre giornate di anticipo sulla conclusione del campionato, letteralmente dominato, con un bilancio di 19 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, 40 goal segnati e 9 subiti.

Il risultato raggiunto è frutto della programmazione della società che da alcuni anni opera in perfetta sintonia con l’Amministrazione comunale, come ha sottolineato nei giorni scorsi il presidente Giorgio Ciccu.

Cliccando qui, l’intervista realizzata con Daniele Reginali, presidente del Consiglio comunale.