24 November, 2024
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«Attraverso molteplici e discutibili dichiarazioni tanto alla stampa che attraverso blog e social network, il sovrintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino, assume un atteggiamento considerato da tanti inappropriato per un alto funzionario dello Stato nei confronti dell’istituzione regionale, esprimendo pareri di merito sulle scelte politiche dell’attuale Giunta». Lo sostiene l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, in una lettera inviata al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
L’esponente della Giunta Pigliaru nella missiva ricorda le ultime dichiarazioni del soprintendente successive all’impugnazione da parte del Governo di alcuni articoli della legge n. 11 del 2017 «con le quali ha espresso giudizi sulle scelte politiche contenute nel disegno di legge sul governo del territorio attualmente in discussione in Consiglio regionale, scelte sulle quali la Regione ha competenza primaria, anticipando una posizione censoria delle decisioni che nell’assemblea verranno democraticamente assunte». 
«L’atteggiamento critico e irrituale tenuto dal Soprintendente – aggiunge Cristiano Erriu – si accompagna a una estenuante difficoltà di interlocuzione con gli uffici locali del ministero dei Beni e delle Attività culturali sin dal momento dell’insediamento dell’attuale Governo regionale.» 
L’assessore regionale dell’Urbanistica segnala al ministro Franceschini che «la Regione ha incessantemente cercato una fattiva collaborazione con il Mibact e i suoi organi locali per riprendere le attività di verifica e adeguamento del Piano Paesaggistico, ai sensi dell’articolo 156 del Codice del Paesaggio, che si erano interrotte negli ultimi mesi della scorsa legislatura. Siamo davanti – osserva l’assessore – a una storia infinita di solleciti e mancati riscontri».
«Non certo alla Giunta – si legge nella lettera indirizzata a Franceschini – può essere addebitata la responsabilità di affrontare in solitudine questioni così delicate. Tutte le proposte di dialogo e confronto che abbiamo avanzato non hanno prodotto risultati concreti. Ciò rende dubbia la praticabilità di prossime interlocuzioni con il Soprintendente che pare mosso da posizioni pregiudiziali, irrispettose dei ruoli e dell’autonomia regionale sarda.»

«Ci rendiamo comunque disponibili – conclude l’assessore Erriu – per affrontare al più alto livello istituzionale le diverse questioni, con l’obiettivo di riportare il rapporto su un piano di ragionevolezza e di lealtà istituzionale.»
Ieri sera, intanto, l’assessore Cristiano Erriu ha partecipato ad un convegno svoltosi nel salone parrocchiale della Chiesa di San Ponziano, a Carbonia, organizzato dall’Associazione per lo sviluppo socio economico del Sulcis Iglesiente, sul tema “Verso l’approvazione della legge urbanistica, quali opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente?”, coordinato da Manolo Mureddu, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il parroco, don Amilcare Gambella, il segretario regionale Cisl edili Giovanni Matta; l’imprenditore Ninetto Deriu; il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci; il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu.
Nel corso del dibattito si è parlato, inevitabilmente, dell’impugnazione della delibera della legge della Regione Sardegna n. 11 del 3/07/2017, recante “Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia”, deliberata qualche giorno fa dal Consiglio dei ministri. Si è parlato a lungo della necessità di dotare la Sardegna di una nuova legge Urbanistica in grado di superare il Piano Paesaggistico regionale, e di garantire alla nostra Isola le attese occasioni di sviluppo, sempre nel rispetto dell’ambiente. L’imprenditore Ninetto Deriu ha parlato del progetto delle terme di Coquaddus, presentato alcuni anni fa e finora bloccato proprio dai rigidissimi vincoli imposti dal PPR. Giovanni Matta ha evidenziato le sofferenze del settore dell’edilizia, rimarcando l’importanza delle novità introdotte dalla legge approvata dal Consiglio regionale, oggi al centro del contrasto con il Consiglio dei ministri. Motivo di confronto è stato anche il ritardo da parte della stragrande maggioranza dei Comuni nell’approvazione dei PUC nel rispetto del PPR (solo 15 sono i Comuni sardi che hanno finora provveduto).

Nel dibattito seguito agli interventi dei relatori, sono intervenuti: Daniela Garau, consigliere comunale di Carbonia; Gianluigi Rubiu, capogruppo UDC in Consiglio regionale; Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente; Luciano La Mantia, titolare di Gamma Radio Luna e imprenditore turistico; Armando Ciosci, sindacalista dell’USB; Elio Camcedda, presidente del Movimento partite Iva; Alfredo Mussetti, imprenditore.

Vediamo ora uno stralcio dell’intervento dell’assessore regionale Cristiano Erriu, che ha sottolineato, tra l’altro, il grande squilibrio esistente tra le diverse aree della Sardegna nella distribuzione delle strutture ricettive e quindi dei posti letto, e della necessità di consentire alle aree oggi più svantaggiate che puntano sul turismo per diversificare il loro modello di sviluppo, di recuperare almeno in parte questo gap che tanto le penalizza.
        

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Si completa martedì 28 marzo, a Milano, il giro di conferenze di presentazione di Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda, e in altri centri del nord Sardegna, che il prossimo agosto arriva al traguardo della sua 30ª edizione.

Dopo Bologna (giovedì scorso, presente tra gli altri il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini) e Roma (la sera dopo, all’Auditorium Parco della Musica), il trombettista prosegue nel capoluogo lombardo il racconto della manifestazione che ha fondato nel 1988 e divenuta, anno dopo anno, uno degli eventi più apprezzati nel panorama dei festival jazz. A colloquiare con lui alle 11.00 all’Auditorium Lattuada – due autorevoli firme della critica e del giornalismo musicale: Franco Fayenz e Enzo Gentile. L’appuntamento, proposto in collaborazione con la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado”, sarà seguito da un incontro informale di Paolo Fresu con gli studenti della storica istituzione milanese e in particolare dei Civici Corsi di Jazz.

Per festeggiare nel migliore dei modi le sue trenta edizioni, Time in Jazz ha messo in cantiere un cartellone come sempre fitto di nomi e appuntamenti che si snoderanno per nove giorni consecutivi, dall’8 al 16 agosto, in luoghi e spazi differenti: la grande arena allestita nella piazza centrale di Berchidda, teatro dei concerti serali, ma anche i boschi e le chiesette campestri nei dintorni del paese e i siti più rappresentativi delle altre località in cui il festival fa tappa. Nel cast, nomi di primo piano della scena jazzistica nazionale e internazionale, alla testa di proprie formazioni o alle prese con progetti ad hoc: il sassofonista inglese Andy Sheppard con il suo quartetto e in duo con il chitarrista norvegese Eivind Aarset; in arrivo dagli Stati Uniti il pianista Uri Caine col suo trio, una formazione storica del calibro dell’Art Ensemble of Chicago e un gruppo giovane come gli Huntertones; dalla Germania sbarcano invece in Sardegna la tromba e il flicorno di Markus Stockhausen insieme al pianista Florian Weber; polacco, ma da tempo trapiantato nella Grande Mela, è un altro grande trombettista, Tomazs Stanko, atteso a Berchidda con il suo New York Quartet; e polacco è anche il violinista Adam Baldych in duo col pianista norvegese Helge Lien, mentre la scena transalpina è rappresentata dal trio del batterista Philippe Garcia e dal quartetto del trombettista Erik Truffaz. E poi gli italiani: i pianisti Dino Rubino, Enrico Zanisi e Giovanni Guidi, la cantante Ada Montellanico, il trombonista Gianluca Petrella, il contrabbassista Marco Bardoscia, i sassofonisti Raffaele Casarano e Francesco Bearzatti, la clarinettista sarda Zoe Pia e due trombettisti della statura di Enrico Rava e, naturalmente, Paolo Fresu, atteso come sempre in svariate occasioni, compreso un omaggio a Lucio Dalla e Fabrizio De André con il cantante Gaetano Curreri e il pianista Fabrizio Foschini che riporterà il festival, dopo qualche anno di assenza, in quello che fu il buen retiro dell’indimenticabile Faber a L’Agnata.

 

 

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Paolo Fresu presenterà il 22 marzo a Bologna, nella Sala “Luca Savonuzzi” di Palazzo d’Accursio, la sede del Municipio in piazza Maggiore, il 31° Festival “Time in Jazz”, in programma a Berchidda dall’8 al 16 agosto 2017.

Interverranno all’incontro con i giornalisti, con il direttore artistico Paolo Fresu, l’assessore della cultura del Comune di Bologna Bruna Gambarelli e Pierluigi Stefanini, presidente del Gruppo Unipol, tra i principali sponsor del festival di Berchidda.

La conferenza stampa introdurrà anche l’evento in programma giovedì 23 marzo all’Unipol Auditorium di via Stalingrado 37, il primo di un trittico di incontri e presentazioni che toccheranno poi Roma (il 24 marzo) e Milano (il 28), per raccontare la “storia” di Time in Jazz e parlare dell’importanza della cultura e del segreto della longevità di questo festival.

L’evento, patrocinato dal comune di Bologna, si aprirà alle 20.00, con una conferenza sui trent’anni di Time in Jazz: insieme a Paolo Fresu, è prevista la partecipazione del ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, del presidente delle Regioni d’Europa Stefano Bonaccini, di una rappresentanza istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna, del sindaco di Bologna Virginio Merola, del sindaco di Berchidda Andrea Nieddu, dell’assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti, di Pierluigi Stefanini, presidente del Gruppo Unipol, di Gianpiero Calzolari, presidente del Gruppo Granarolo, altro sponsor di primo piano del festival, dello scrittore Marcello Fois e del regista Gianfranco Cabiddu, responsabile della sezione cinema di Time in Jazz. Conduce la giornalista Federica Galli. Finale di serata in musica con Paolo Fresu in duo con il bandoneonista Daniele di Bonaventura, un sodalizio artistico tra i più interessanti nella vasta produzione musicale del trombettista sardo. Il concerto è aperto gratuitamente al pubblico fino a esaurimento posti.

Dopo Bologna, il racconto di Time in Jazz prosegue venerdì 24 facendo tappa a Roma: dalle 19.30, nella Sala Ospiti dell’Auditorium Parco della Musica, Paolo Fresu e ancora Gianfranco Cabiddu conversano sul festival insieme al giornalista musicale Luigi Onori. L’incontro precede un concerto, presentato dalla Fondazione Musica per Roma, del Devil Quartet, collaudatissima formazione attiva da oltre un decennio, che vede accanto a Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti), Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria: sul palco della Sala Sinopoli a partire dalle 21.00 (biglietti a 20 e 25 euro).

L’ultimo appuntamento, martedì 28 marzo, è a Milano: in collaborazione con la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado”, all’Auditorium Lattuada (in corso di Porta Vigentina, 15), Paolo Fresu completa il suo racconto del festival che ha ideato e fondato nel 1988 nella sua Berchidda, in compagnia di un’altra firma nota del giornalismo e della critica musicale: Enzo Gentile. A seguire, un incontro informale del trombettista sardo con gli studenti della Scuola di Musica “Claudio Abbado” e in particolare dei Civici Corsi di Jazz.

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«Il parere negativo del MIBACT sul progetto di ampliamento della vasca di deposito dei fanghi rischia di pregiudicare il futuro dello stabilimento Eurallumina.»

Lo scrive, in una nota, il senatore Silvio Lai che insieme ai colleghi senatori sardi del Partito Democratico, Ignazio Angioni e Giuseppe Luigi Salvatore Cucca, si rivolge direttamente al ministro Dario Franceschini dopo le notizie sullo stop al progetto arrivato dagli uffici del ministero dei Beni Culturali e reso pubblico dall’assessore Cristiano Erriu.

«Date le diverse funzioni dei ministeri, sviluppo economico e ambiente, ci può anche stare un parere discordante all’avvio di una discussione, ma in vicende così note, discusse e approfondite, non si può non pretendere che il Governo faccia sintesi e si presenti con una sola voce. Chiediamo che la situazione venga al più presto chiarita, evitando di perdere ulteriore e prezioso tempo nella definizione di una vertenza alla quale è legato il futuro occupazionale di centinaia di lavoratori.»

«Quanto dichiarato oggi dall’assessore regionale all’urbanistica Cristiano Erriu merita attenzione massima e pieno sostegno – affermano Lai, Angioni e Cucca – il ministro Franceschini conosce bene la situazione occupazionale della Sardegna e del Sulcis. È in gioco la speranza di molte persone che vedono nella riapertura degli impianti Eurallumina la sola concreta prospettiva di uno lavoro vero e non di assistenza. Con loro ci sono altrettante famiglie che da ormai troppo tempo attendono una rapida chiusura della vertenza.

Quando sembra che il traguardo si avvicini arriva questo inspiegabile contrasto di pareri. Da una parte Regione e Mise che escludono nell’area la presenza di reperti, dall’altra il MIBACT che segnala la necessità di salvaguardare alcuni beni. L’8 febbraio è vicino, siamo certi che ci sarà una sintesi in seno al Governo che arriverà con una sola voce, utile ad evitare ritardi molto costosi per il sistema economico e sociale locale. Siamo certi – concludono i tre senatori del PD – che la tua sensibilità e attenzione verso queste problematiche porteranno a chiarire la situazione e consentire di non bloccare la riapertura degli impianti.»

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Il ministro dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini ed i rappresentanti delle Regioni Sardegna, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Toscana e Sicilia questa mattina, nel Compendio Garibaldino di Caprera, hanno sottoscritto il Contratto di sviluppo per i beni culturali e il turismo nelle isole italiane e del Mediterraneo. Per la Sardegna ha apposto la firma l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu.
Dopo l’introduzione di Mario Corongiu, presidente dell’Ancim (Associazione nazionale Comuni isole minori), l’assessore Erriu ha sottolineato l’importanza di «un accordo che trasferisce risorse alle Amministrazioni insulari, riconoscendo loro il ruolo che svolgono come presidio delle comunità locali, della tutela ambientale, della valorizzazione dei beni culturali – di cui l’arcipelago di La Maddalena è un esempio virtuoso – e nella gestione dei flussi turistici. Queste comunità rappresentano un vantaggio comparato, cioè quello di concentrare in territori di piccole dimensioni una serie di peculiarità che costituiscono un’attrazione vincente per le imprese e per l’economia dell’intera collettività regionale. Inoltre, l’aspetto dell’insularità rientra in pieno nel Patto siglato nei giorni scorsi da Sardegna, Corsica e Baleari, che puntano ad un’azione congiunta nei confronti dei rispettivi Stati e dell’Unione Europea per il riconoscimento di questo limite e per una programmazione di strategie comuni di cooperazione nell’area del Mediterraneo: un modello di sviluppo al quale devono guardare anche le nostre isole minori, per contrastare lo spopolamento e rilanciare l’economia locale».
Le conclusioni sono state affidate al ministro Dario Franceschini: «Vogliamo creare una programmazione integrata tra i Comuni delle Isole minori, le Regioni e lo Stato su cultura e turismo. Puntiamo a trasformare l’insularità da condizione di debolezza a punto di forza, attraverso le peculiarità di questi territori. Le Isole minori sono autentiche perle dal punto di vista ambientale, culturale e storico, dunque possono diventare un laboratorio di sostenibilità e sviluppo».
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«Il relitto di archeologia industriale del cantiere abbandonato dell’Hotel Mediterraneo richiama antiche scene della Cagliari bombardata ed è uno schiaffo alla vocazione turistica della città di Cagliari e uno sfregio al contesto urbano di uno dei monumenti più belli ed amati dai sardi: la Basilica di Nostra Signora di Bonaria.»

Lo sostiene il parlamentare dei Riformatori sardi, Pierpaolo Vargiu che interroga il ministro Dario Franceschini e, insieme ai colleghi Angius e Mereu, il sindaco di Cagliari per sapere cosa intendano fare le istituzioni nazionali e locali per mettere fine allo scempio.

«La nuova proprietà russa, accolta con tutti gli onori dalla attuale amministrazione cittadina, ha demolito una parte del corpo di fabbrica e licenziato tutti i dipendenti, dopo di che è sparita, lasciandoci il danno economico e la beffa di immagine – aggiungono Vargiu, Angius e Mereu – nell’apparente totale disinteresse delle istituzioni che niente fanno neppure per mitigare (con poster o pannelli di immagini) il danno estetico.»

«E’ urgente – conclude Pierpaolo Vargiu – l’intervento congiunto del MIBACT e del comune di Cagliari per evitare che il cantiere abbandonato dell’Hotel Mediterraneo diventi un’icona dell’oltraggio alla bellezza e dell’incapacità della città di credere davvero nel proprio futuro di sviluppo turistico.» 

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Il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, e l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, hanno partecipato al convegno sulle possibilità di sviluppo del turismo in Sardegna promosso da Intesa San Paolo, in collaborazione con Confindustria, tenuto all’auditorium di Banca Cis.

«Qualità della vita, sostenibilità, forte identità della Sardegna nel promuovere la propria offerta: questi sono i nostri punti di forza per far crescere il turismo, garantendo allo stesso tempo una adeguata ricettività e trasporti efficienti – ha detto Raffaele Paci –. Stiamo investendo molte risorse e le risposte iniziano a vedersi: lavoriamo per superare la contrapposizione fra coste e interno, mettendoli a sistema per garantire un’offerta assolutamente unica al mondo e dando ai territori che hanno meno strutture ricettive la possibilità di svilupparsi, creando così ricchezza e occupazione sempre nell’assoluto rispetto per l’ambiente. Interveniamo con i fondi del Patto per la Sardegna, del mutuo infrastrutture, dell’Unione europea e parliamo di oltre due miliardi in sei anni per dare risposte complessive al sistema Sardegna con la programmazione territoriale, la Snai, il Masterplan per le zone interne.»

Oltre ai vertici dell’Istituto di credito e dell’associazione industriali, all’iniziativa di stamane ha partecipato il ministro dei Beni e delle attività culturali, Dario Franceschini. L’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, ha sottolineato le caratteristiche della strategia di promozione della Sardegna, alla luce della crescita significativa di arrivi e presenze di vacanzieri nell’isola: «Non c’è regione che abbia investito sul turismo come la Sardegna – ha detto Francesco Morandi – si tratta di un investimento sulle persone e sul territorio, in trenta mesi abbiamo cambiato tutto. Basandoci sul tema della qualità della vita, una visione verso la quale stiamo riposizionando il prodotto isolano sui mercati, abbiamo valorizzato i rapporti con gli operatori e con le istituzioni locali: ogni passaggio dell’assessorato è condiviso per dare più forza al lavoro di tutti«. Francesco Morandi ha quindi richiamato la campagna di promozione nazionale, il rilancio dell’isola su Germania e UK, il progetto di comunicazione attraverso gli aeroporti. «La Sardegna ha una forte unicità, scegliamo una via autonoma allo sviluppo, mettendo al centro tradizione, identità e spinta innovativa: crediamo che questa sia la strada che ci porterà lontano.»

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Buggerru percorso costiero della Galleria Henry

L’annullamento improvviso della visita alla Galleria Henry prenotata il 20 aprile per la giornata di giovedì 19 maggio, da 34 escursionisti della sezione di Bologna del Club Alpino Italiano, ha portato il suo presidente, Vinicio Ruggeri, ad inviare una richiesta di chiarimenti al commissario IGEA, Michele Caria; al commissario straordinario del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, Francesco Mascia; all’assessore dell’Industria della Regione Sardegna, Maria Grazia Piras; all’assessore del Turismo, artigianato e commercio della Regione Sardegna, Francesco Morandi; e, infine, per conoscenza, al presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, e al ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

Di seguito, il testo integrale.

«Scrivo per segnalare e chiedere spiegazioni dell’annullamento improvviso della visita alla Galleria Henry a Buggerru, nell’Iglesiente, che era stata programmata per il giorno 19 maggio 2016 per il nostro gruppo di 34 escursionisti della Sezione di Bologna del Club Alpino Italiano, di cui anche il sottoscritto faceva parte.

La cancellazione, avvenuta al momento stesso della visita, ha creato un disagio evidente per la programmazione dell’intera giornata del gruppo di escursionisti, ma soprattutto ha dato una pessima immagine della capacità di accoglienza turistica del territorio e determinato un danno economico alla gestione della galleria per la mancata vendita dei biglietti di ingresso, oltre che per l’inutile mobilitazione delle guide turistiche del Parco Geominerario.

La visita era stata prenotata un mese prima, il 20 aprile 2016, e soltanto il giorno prima abbiamo avuto dal coordinatore delle Guide del Parco la conferma definitiva che si sarebbe potuta effettuare. Giovedì 19 maggio 2016 abbiamo quindi raggiunto Buggerru alle 9.15 del mattino, per prender parte alle visita guidata delle 9.30.

Arrivati sul posto, ci è stato comunicato dalle Guide Turistiche del Parco Geominerario che erano sorti problemi di imprecisata natura e che la galleria non sarebbe stata immediatamente visitabile. Siamo stati invitati ad attendere, perché venisse valutata la situazione. Poco dopo, si è saputo che il trenino che permette di visitare la galleria non era in funzione e, successivamente, è stata comunicata la notizia che il personale dell’IGEA non era stato convocato per fornire il servizio di sicurezza.

Nonostante queste criticità, siamo stati ancora invitati ad attendere che venisse coordinato il team composto da Guide e personale IGEA per svolgere la visita, eventualmente senza l’uso del trenino. Un dipendente IGEA giunto dopo almeno un’ora dal nostro arrivo ha affermato di non essere a conoscenza della visita guidata. Ha poi contattato il proprio responsabile, Andrea Macciò, per chiedere istruzioni. Pare che questi non abbia dato il nullaosta a convertire l’impegno degli operai IGEA in un accompagnamento ai visitatori, disposti a muoversi in galleria senza il trenino.

Il responsabile delle visite guidate del Parco Geominerario pare che abbia contattato Lele Madeddu, responsabile dell’IGEA che cura i rapporti con l’ente Parco Geominerario per l’organizzazione dei team di operai adibiti alle visite guidate nei siti minerari.

Questi colloqui telefonici non hanno portato ad alcuna soluzione.

Alle 10.30, Riccardo Atzei, consigliere comunale del Comune di Buggerru, ha proposto al gruppo di usufruire di una visita guidata al Museo del minatore di Buggerru per compensare la mancata e ormai impossibile visita alla galleria, ma il gruppo ha deciso di partire alla volta del territorio di Fluminimaggiore, per non stravolgere ulteriormente il programma della giornata.

Nel frattempo anche altri turisti ed una scolaresca sono stati rimandati indietro.

Segnalo il fatto in maniera particolareggiata per sottolineare come si sia prodotto uno spiacevole disservizio per cause apparentemente legate a una carenza organizzativa e di comunicazione, disservizio che non giova certo all’immagine della Sardegna, alla valorizzazione e alla  promozione del suo grande patrimonio naturale e culturale e, in definitiva, alla economia dell’isola.»

Cordiali saluti

Il Presidente della sezione di Bologna del Club Alpino Italiano

Vinicio Ruggeri

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Venerdì 15 e sabato 16 gennaio si terrà a Roma la prima Assemblea Nazionale del Comitato Giovani della Commissione italiana per l’UNESCO, patrocinata dal Senato della Repubblica, dal ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo e dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Oltre duecento giovani soci tra i 20 e i 35 anni, fra cui studenti, ricercatori, artisti, professionisti, manager e  imprenditori, accorreranno da tutte le regioni d’Italia, per tracciare assieme le linee programmatiche di un ambizioso piano di lavoro pluriennale e ufficializzare l’attivazione di importanti partnership strategiche, anche la regione Sardegna parteciperà all’Assemblea nella Capitale.
Due giorni di lavori serrati, che si svolgeranno tra l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani, la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani presso il Senato della Repubblica, e l’Università degli Studi Niccolò Cusano. Gli appuntamenti del primo giorno sono aperti e rivolti a stampa e Istituzioni, il secondo giorno sarà a porte chiuse ma con possibilità di interventi su richiesta.
Numerosi relatori ospiti prenderanno parte all’iniziativa, in particolare del pomeriggio del 15: fra loro Dario Franceschini, ministro per i Beni e le Attività culturali e del Turismo, Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Eric Falt, Direttore generale aggiunto per le Relazioni esterne e l’Informazione al pubblico per l’UNESCO e Giovanni Puglisi, presidente della Commissione nazionale italiana per l’UNESCO. 
Forte l’entusiasmo e la determinazione nelle parole del presidente del Comitato giovani, Paolo Petrocelli: 
Il Comitato Giovani nasce con un obiettivo chiaro e ambizioso: rivitalizzare il sistema culturale del nostro Paese tramite il lavoro, l’entusiasmo, la passione, le idee di un’intera generazione di giovani preparati e motivati. Con la nostra prima Assemblea nazionale avviamo un percorso importante di collaborazione con le istituzioni, le realtà accademiche, i grandi partner di riferimento del mondo dell’imprenditoria, della tecnologia e dell’innovazione. Sono sicuro che attraverso la realizzazione di progetti e iniziative diffuse a livello regionale e nazionale, saremo presto in grado di dare un significativo contributo al nostro Paese.
Il Comitato giovani della commissione Italiana per l’UNESCO si è costituto nel 2014 su iniziativa di quattro giovani delegati e ex-tirocinanti della Commissione Nazionale stessa (Presidente: Paolo Petrocelli, Segretario Generale: Antonio Libonati, Vicepresidenti: Virginia Caimmi e Liliana Mota), con l’obiettivo di supportare, su base volontaria, le attività dell’UNESCO in Italia nel campo dell’educazione, della scienza, della cultura e della  comunicazione, promuovendone progetti, valori e priorità nelle comunità locali, attraverso la partecipazione attiva della società civile. Nel corso del 2015, attraverso la pubblicazione di un bando pubblico, sono stati selezionati per titoli e colloquio un rappresentate e 10 soci per regione.
L’assemblea si aprirà la mattina del 15 gennaio con una riunione plenaria presso l’Istituto Treccani, uno dei partner di riferimento del Comitato. I lavori proseguiranno poi alle ore 15.00 presso il Senato della Repubblica, con un incontro di dibattito aperto,  moderato dal presidente Paolo Petrocelli, a cui interverranno: Dario Franceschini, ministro del Mibact; Stefania Giannini, ministro del Miur; Eric Falt, direttore generale aggiunto per le Relazioni esterne e l’Informazione al pubblico per l’UNESCO; Giovanni Puglisi, presidente Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO; senatrice segretaria del Consiglio di Presidenza del Senato-Componente 7ª commissione permanente Cultura; Massimo Bray, direttore Generale Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani; Maria Paola Azzario, presidente FICLU; Alessio Pascucci, vicepresidente dell’associazione Beni italiani patrimonio mondiale UNESCO; Gianluca Callipo, Coordinatore Nazionale ANCI Giovani; Alessandro Micheli, presidente nazionale Giovani imprenditori Confcommercio; Giorgia Abeltino, direttore Public Policy Google Cultural Institute; Stefano Pighini, Presidente LVenture Group; Fabio Fortuna, Rettore Università Niccolò Cusano; Antonio Venece, Direttore IED Roma; Carlo Ratti, Direttore MIT Senseable City Laboratory; Luciano Vanni, Direttore Editoriale di “Turismo Culturale”.
Per testimoniare vicinanza e sostegno ai giovani soci, parteciperà poi all’iniziativa un gruppo di artisti d’eccezione, fra cui Paolo Fresu, Davide Boosta Dileo, Max Gazzè e Vittorio Nocenzi, che verranno nominati Ambasciatori del Comitato Giovani. 
L’Assemblea nazionale proseguirà poi il 16 gennaio con una serie di workshop dedicati e incontri frontali con i vari partner del Comitato giovani, tra le sedi dell’Università Niccolò Cusano e l’Istituto Treccani.
La conclusione dei lavori porterà alla stesura di una Carta dei valori del Comitato e alla definizione di due progetti nazionali incentrati su educazione, valorizzazione del patrimonio, imprenditoria culturale, tecnologia e innovazione che verranno successivamente comunicati alla stampa.  

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Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha visitato stamane lo spazio Sardegna nella seconda giornata del Buy tourism on line di Firenze. Lo spazio espositivo, organizzato dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, ha attirato e incuriosito molti degli operatori specializzati presenti all’ottava edizione della borsa del turismo on line in Italia.
«Abbiamo una visione chiara e condivisa, un orizzonte preciso, all’interno del quale è previsto un investimento importante sul digitale: gestiremo l’innovazione nel turismo, senza subirla» ha detto l’assessore Francesco Morandi durante la sua presentazione sulle nuove strategie digitali per la qualità della vita in Sardegna. L’esponente della Giunta Pigliaru ha messo in luce le attività di comunicazione e promozione turistica via web e social per il posizionamento sui mercati del prodotto isolano. «Un prodotto complesso – ha spiegato Morandi – combinazione di bellezze naturalistiche, anche nell’ottica della sostenibilità ambientale, di storia e archeologia, cultura e identità, wellness ed enogastronomia, di innovazione».
Il nuovo portale emozionale Sardegna Turismo avrà la funzione di motivare gli utenti con la presentazione dei temi vacanza. Sarà utile all’organizzazione del viaggio e fungerà da orientamento durante il soggiorno, grazie anche all’Hyperlocal 2.0, un sistema di accoglienza che renderà informazioni strutturate e aggiornate, grazie al coinvolgimento di punti di arrivo, enti, comunità locali e operatori del settore. Inoltre, riceverà ‘racconti’ dai turisti, grazie a sistemi di interazione.
Grande importanza sarà data al completamento dell’attività social e al digital marketing. Morandi ha concluso la relazione con il riferimento all’implementazione del sistema informativo: il quadro dei flussi registrato dal Sired sarà affiancato dal decisivo sostegno del Crs4: «Il rilevamento e l’analisi scientifica di tutti i dati incrociati inerenti i flussi turistici – ha detto il presidente del centro Luigi Filippini presente a Firenze – permetterà la previsione delle tendenze, fondamentale per l’orientamento di strategie istituzionali e attività promo-commerciali degli operatori».

Francesco Morandi 3 copia