2 November, 2024
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Besiktas troppo forte per la Dinamo in Champions League, a Istanbul finisce 100 a 70 (primo tempo 44 a 30). Si è interrotta così ad Istanbul, com’era prevedibile, la serie positiva di quattro vittorie consecutive della squadra di Federico Pasquini (tre in campionato con Torino, Venezia e Caserta, una in Champions League, con l’Aek Atene).

Coach Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con David Bell, Trevor Lacey, Jack Devecchi, Brian Sacchetti e Tau Lydeka. Nelle prime battute la Dinamo ha retto il confronto e con Gani Lawal, autore di con quattro punti di fila, Darius Johnson-Odom e Dusko Savanovic ja chiuso il primo quarto avanti di un punto sul punteggio di 16 a 17. Nel secondo quarto il Besiktas ha cambiato marcia e guidata da Roll ha accumulato un primo margine di vantaggio: 29-21 al 15’. La squadra turca ha continuano a spingere volando sul +14 ma Lollo D’Ercole è+ andato a segno dai 6.75 sbloccando il Banco, e Stipcevic e Lydeka ai tiri liberi hanno accorciato le distanze sul 38 a 28. Il Besiktas non s’è spaventato ed è andato all’intervallo lungo avanti di ben 14 punti: 44 a 30.

Terzo quarto a senso unico alla Besiktas Akatlar Arena, il Besiktas si è confermato roster di alto livello, David Bell e Gani Lawal hanno provato a scuotere i compagni, ma Federico Pasquini ha perso Jack Devecchi (5° fallo a 4’ dalla terza sirena), i turchi forti del 56% dalla lunga distanza, hanno consolidato il loro già ampio vantaggio (73-47 al 30’). Il Banco ha pagato la stanchezza ma ha provato nell’ultima frazione a ridurre il gap con le triple di Stipcevic e Monaldi ma il Besiktas nei minuti finali ha continuato a spingere senza mai fermarsi, fino a chiudere sul 100 a 70.

«Devo fare i complimenti al Besiktas – ha detto a fine match Federico Pasquini – è la squadra più forte del girone e, ritengo, una delle migliori dell’intera competizione della Basketball Champions League. A noi sicuramente non ha fatto bene la giornata di viaggio di ieri, con ritardi pazzeschi che ci hanno costretto a restare fermi in aeroporto tutta la giornata  prima di poter partire e  raggiungere Istanbul solo a notte fonda. Per questo abbiamo saltato l’allenamento di ieri e anche quello di oggi, e questo si è visto subito dopo il primo quarto sulle gambe dei nostri. Naturalmente queste non sono scuse, il Besiktas ha vinto nettamente e meritatamente con una grande partita. Da domani – ha concluso il coach sassarese – riprendiamo a lavorare per giocare come abbiamo fatto negli ultimi 20 giorni e pensiamo al prossimo impegno in Germania, che sarà fondamentale per il nostro futuro nella competizione europea.»

Rok Stipcevic.

Rok Stipcevic.

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Dopo la convincente vittoria casalinga sull’Auxilium Torino (96 a 64), la Dinamo Banco di Sardegna ha confermato a Venezia di essere ritornata grande protagonista della regular season della A1 di basket, superando nettamente l’Umana Reyer, una delle squadre più in forma, seconda in classifica alle spalle di Milano, con il largo punteggio di 84 a 71 (primo tempo 41 a 34), nell’anticipo della 14° giornata di andata.

I ragazzi di coach Pasquini, avanti fin dai primi 10’, chiusi sul punteggio di 21 a 17, hanno trovato il primo allungo importante già nel secondo quarto, andando negli spogliatoi sul +7. La Dinamo ha poi confezionato l’impresa con un terzo quarto stellare, con un parziale di 24 a 16 che ha spento definitivamente ogni possibilità di rimonta veneziana. L’ultimo quarto, iniziato con 15 punti di vantaggio (65 a 50), sono stati una formalità, fino al conclusivo 84 a 71.

Nella Dinamo, con quattro uomini in doppia cifra, è stato fondamentale l’apporto dei due veterani italiani nel primo tempo, Jack Devecchi, uscito dopo 6′ per un problema fisico, Brian Sacchetti (9 punti e 7 rimbalzi) e Lorenzo D’Ercole autore di due triple importantissime. Determinante ai rimbalzi l’apporto di Tau Lydeka, e in attacco quello di Darius Johnson Odom (14 punti, 4 assist e 5 falli subiti), David Bell (10 punti e 65 assist), Dusko Savanovic (10 punti e 3 assist), la cui sfida con Peric ha infiammato il pubblico, Gani Lawal (11 punti, 5/6 da 2 e 5 rimbalzi) e Rok Stipcevic (8 punti e 4 falli subiti).

La Dinamo tornerà in Sardegna lunedì, per preparare la sfida della Basketball Champions League in programma mercoledì, alle 20.30, con la corazzata greca dell’Aek Atene.

«Abbiamo fatto una grande partita sulla falsa riga di quella di con Torino di pochi giorni fa – ha commentato Federico Pasquini a fine match -, siamo stati bravi a eseguire quello che dovevamo fare contro una grande squadra come la Reyer, che arrivava in un momento di grande fiducia soprattutto in casa. Sapevamo che la chiave era imporre il nostro ritmo in attacco a prescindere dalle loro difese, visto che Venezia può cambiare spesso, andare avanti ed eseguire all’interno dei nostri sistemi nonostante le loro scelte difensive. Siamo stati bravi nell’approccio all’inizio del terzo quarto, perché era lì che pensavo si facesse la partita: dopo cinque minuti, dopo una loro bella partenza con il loro ritmo difensivo e offensivo, siamo stati bravi a riprendere ad eseguire il copione del primo tempo. Aver chiuso gli ultimi 5’ con parziale 17-7 e chiudere avanti di 15 al 30’ ci ha permesso di fare un quarto quarto controllato. Complimenti ai miei ragazzi – ha concluso il coach sassarese -, ora guardiamo avanti.» 

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Una Dinamo bellissima domina il primo tempo, chiuso avanti di ben 12 punti, 41 a 29, ma nel secondo tempo la partita cambia, la squadra di Federico Pasquini crolla nell’ultimo quarto e alla fine vince l’Orlandina dell’ex Drake Diener: 72 a 65. La Dinamo è arrivata ad avere un vantaggio di 17 punti in avvio di secondo tempo, ma non è bastato. La squadra è ancora in formazione, Pasquini ha inserito David Bell, oggi meno brillante rispetto alle ultime uscite in campionato e Champions League, ma non ha potuto contare sull’altro nuovo arrivato, Gani Lawal e su Darius Johnson Odom, sul quale ci sono ancora voci di una possibile partenza.

Stipcevic e compagni domani mattina lasceranno la Sicilia per raggiungere il Belgio, seconda tappa di questa doppia trasferta prenatalizia tra campionato e coppa. A Charleroi martedì affronteranno il Proximus Spirou nella sfida della 10° giornata di regular season di Basketball Champions League.

«Una partita completamente divisa da due situazioni totalmente diverse – ha detto Federico Pasquini – con un primo tempo in cui eseguiamo perfettamente il piano partita, dando profondità all’attacco per ottenere buone spaziature, sapevamo che questo era importante per fronteggiare l’aggressività di Capo d’Orlando. Lo abbiamo fatto egregiamente nei primi venti minuti e al secondo tempo ci siamo completamente disuniti, abbiamo smesso di dare la palla dentro palla fuori, abbiamo iniziato ad attaccare esclusivamente in maniera perimetrale, cascando in pieno nel loro piano partita, consentendo loro di prendere fiducia e di svegliare il pubblico. Noi ci siamo fatti prendere dall’ansia di volerla risolvere senza riuscire a mantenere la lucidità e siamo finiti nella parte sbagliata della partita, facendo tanti errori. Ha vinto la squadra che nel secondo tempo ha giocato meglio. Domani partiremo per il Belgio, ci alleneremo lì e ragioneremo sugli errori. Siamo una squadra esperta – ha concluso Federico Pasquini –, non possiamo esaltarci dopo due vittorie né disperarci dopo una sconfitta.»

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La Dinamo Banco di Sardegna va a caccia del tris di vittorie, dopo quelle con Trento in campionato e con lo Szolnoki in Champions League, al Palafantozzi di Capo d’Orlando, contro l’Orlandina, una delle formazioni più in forma, reduce da cinque vittorie interne consecutive.

Il coach sassarese, Federico Pasquini, è fiducioso.

«La partita di sabato sera è una partita contro una squadra in grandissima fiducia, in grandissima condizione mentale – ha detto in conferenza stampa il coach biancoblu – che arriva da cinque vittorie consecutive in casa e in questo momento c’è un intero paese che sta sognando. Io sono stato lì tre anni, ho ancora diversi contatti e so bene quello che sta vivendo l’ambiente in questo momento. Da quando si è fatto male Delas stanno giocando con quintetti molto leggeri, molto atipici e cercano ogni volta di allargare il campo, per giocare uno contro uno utilizzando le grandi qualità di Fitipaldo come passatore e quelle di Archie come finto pivot. Sulla scia di questo ci sono tutti gli altri giocatori – da Stojanovic a Drake, a Iannuzzi, che è un giocatore italiano molto interessante, fino ad arrivare a Tepic che è l’ultimo arrivato – che di volta in volta riescono a fare qualcosa di utile per la squadra. Questo è il loro grande vantaggio, noi dobbiamo fare in modo che diventi il loro svantaggio nell’altra metà campo. Sarà molto importante il ritmo, il controllo della palla, non andare in over speed, lasciando che loro facciano il loro gioco. Dobbiamo invece imporre il nostro ritmo.»

«Le due partite vinte con Trento e con Szolnok hanno un aspetto particolarmente positivo – ha aggiunto Federico Pasquini -, che è quello di essere avvenute su un terreno in cui ci eravamo sempre disgregati. In entrambe le partite, questa volta, quando l’avversario si è avvicinato siamo stati bravi a tenere il controllo e la lucidità, a riprendere il ritmo dell’esecuzione facendo delle buone difese. Spero che il fatto di aver vinto queste gare tenendo sul finale ci dia fiducia, Bell ci sta dando una grande mano, è un giocatore di grande livello.»

A Capo d’Orlando non ci saranno Gani Lawal e Darius Johnson Odom, alle prese con le terapie per recuperare la migliore condizione fisica.

«Gani Lawal sta facendo le terapie, da valutare giorno per giorno, siamo in una situazione in cui abbiamo delle alternative senza dover prendere rischi su un giocatore che è molto importante per noi – ha spiegato Federico Pasquini -. Darius Johnson Odom ha un problema al ginocchio, una cosa di poco conto, anche lui sta facendo le terapie ed è soggetto a valutazione giorno dopo giorno.»

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Ritorno alla vittoria col brivido per la Dinamo Banco di Sardegna contro l’Aquila Basket Trento, superata nel finale con il punteggio di 69 a 66, al termine di 40′ ricchi di colpi di scena con continui capovolgimenti di fronte. La seconda bella notizia della partita di sabato sera al PalaSerradimigni di Sassari è costituita dall’ottimo esordio del nuovo play David Bell.

La Dinamo doveva vincere ad ogni costo, per riprendere la corsa verso la fase finale della Coppa Italia e i play off scudetto, dopo una lunga serie negativa che ha portato la società guidata dal presidente Stefano Sardara ad inserire due nuovi giocatori, il centro Gani Lawal (ieri sera lasciato in tribuna da coach Pasquini insieme a Darius Johnson Odom per il turn over) e il play David Bell, e la vittoria è arrivata ma per 20′ il PalaSerradimigni ha tenuto una nuova cocente delusione. La squadra trentina, infatti, ha letteralmente dominato il primo quarto, chiuso avanti di ben 13 punti, sul 27 a 14, ed ha tenuto nel secondo quarto, concedendo un solo punto alla Dinamo ed andando così all’intervallo lungo sopra di 12 punti, dopo aver toccato un massimo vantaggio di +15: 41 a 29.

Il secondo tempo, invece, contrariamente a quanto era accaduto spesso quest’anno, ha visto la Dinamo cambiare letteralmente marcia e, trascinata da un super Trevor Lacey (19 punti, 4 rimbalzi e 2 assist) e Dusko Savanovic (12 punti, 6 rimbalzi e 3 assist), ha piazzato un parziale di 22 a 10 nel terzo quarto, andando all’ultimo breve riposo in perfetta parità: 51 a 51.

L’ultimo quarto è stato un appassionante testa a testa, con la Dinamo avanti fino al +10 a 4′ dalla fine (69 a 59) e con un ultimo tentativo di rimonta della squadra di Fabrizio Buscaglia nel finale (parziale di 7 a 0), bloccato dalla Dinamo fino al definitivo 69 a 66.

David Bell s’è presentato al pubblico sassarese con 18 punti, 3 rimbalzi, 6 falli subiti, 5 recuperate e 3 assist per un totale 21 di valutazione, il migliore in campo della serata. La vittoria è importantissima per la classifica e per il morale, una grande iniezione di fiducia anche per il prossimo impegno di Champions League, in programma martedì sera al PalaSerradimigni, alle 20.30, contro lo Szolnok Olaj.

«E’ stata la gara che un po’ mi aspettavo, con un approccio complicatissimo dopo tante buone prestazioni ma partite in cui non vinci – ha commentato a fine gara il coach sassarese Federico Pasquini -. Ma poi i ragazzi sono stati grandiosi, dal 31-46 hanno fatto quel parziale di 38 a 13, frutto di una difesa incredibile, dove siamo stati bravi a sporcare tutti i palloni, tutte le ricezioni. E quando siamo andati 69-59 si è creata la situazione in cui vedi il traguardo vicino ma noi siamo reduci da un mese in cui il traguardo lo hanno sempre tagliato gli altri ed allora, come è normale che succeda, può venire l’ansia. Così si sono create le situazioni in cui uno come Rok che sbaglia dalla lunetta o facciamo un tiro accelerato, come successo a 1’40 “dalla fine a Lydeka. Grandi complimenti ai ragazzi, hanno dimostrato ancora una volta di avere le palle, e vuol dire che nonostante la stanchezza la mente può prevalere sul fisico. E’ un gruppo estremamente compatto, molto unito, mi ha fatto enormemente piacere vedere un atteggiamento coeso durante l’intervallo. Ora pensiamo a martedì e a smuovere la classifica della Champions.»

Entusiasta per l’esordio vincente il nuovo play della Dinamo Banco di Sardegna David Bell: «Sono davvero entusiasta per la squadra ed è stato incredibile essere parte di questa vittoria, vederli darsi carica e incoraggiarsi fra di loro nei momenti di difficoltà. Sono davvero felice di questo, oggi il mio obiettivo era aiutare i ragazzi, era il mio unico pensiero, e sono felice di essere riuscito a dare il mio contributo. Il pubblico è stato straordinario, in Germania i tifosi ci seguivano ma non in questo modo, non con questo entusiasmo, è stato davvero fantastico».

David Bell.

David Bell.

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Ancora una sconfitta di strettissima misura, 81 a 78 (primo tempo 37 pari) per la Dinamo Banco di Sardegna sul campo dello Stelmet Zielona Gora, nell’ottava ed ultima giornata del girone di andata della regular season della Basketball Champions League.

Alla Dinamo non è bastato un Josh Carter in grande spolvero, autore di 24 punti e 3 rimbalzi in 31 minuti di gioco, per portare a casa il match contro i polacchi, dopo una partita combattuta per tutti i 40’, che non ha visto nessuna delle squadre imporsi fino alla fine.

Quattro uomini in doppia cifra per i biancoverdi, oltre al numero 23 anche Darius Johnson-Odom (10 punti e 8 assist), Tau Lydeka (10 punti e 6 rimbalzi) e Dusko Savanovic (14 punti con 4/4 dall’arco). Domani la squadra farà ritorno in Sardegna dove si metterà al lavoro in vista della sfida di sabato (inizio ore 20.30) contro la Dolomiti Energia Trentino, al PalaSerradimigni.

«Parliamo di un’altra partita che abbiamo perso negli ultimi secondi – ha commentato a fine match Federico Pasquini -, ma posso dire che ci ho visto molto consistenti, siamo stati svegli e attenti per gran parte della partita. Eravamo avanti di 7 a cinque minuti dalla fine, questo significa che non siamo riusciti a chiuderla prima ma sappiamo che questo è uno dei nostri problemi, e sappiamo soprattutto che in Champions League non è facile vincere soprattutto nelle partite punto a punto, non ci sono campi facili. Dobbiamo migliorare il nostro gioco, dobbiamo inserire al meglio l’ultimo arrivato, Lawal, che è con noi solo da una settimana e crescere tutti insieme.»

Stelmet Zielona Gora 81 – Dinamo Sassari 78

Parziali: 18-22; 19-15; 19-21; 25-20.

Progressivi: 18-22; 37-37; 56-58; 81-78.

Stelmet Zielona: Florence 1, Vaughn 1, Moore 10, Dragicevic 15, Zywert, Der, Kelati, Gruszecki, Hrycaniuk 18, Zamojsk 7, Djurisic 13, Koszarek 10. Coach: Artur Gronek.

Dinamo Sassari: Johnson Odom 10, Lacey 3, Devecchi 2, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 10, Savanovic 14, Carter 24, Stipcevic 6, Lawal 4, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Joshua Carter.

Joshua Carter.

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L’Enel Brindisi dell’ex Meo Sacchetti ha battuto nettamente la Dinamo Banco di Sardegna con il punteggio di 76 a 61 (primo tempo 41 a 28). Per la squadra di Federico Pasquini si tratta della quarta sconfitta consecutiva in campionato, dopo la bella impresa di metà settimana in Champions League a Belgrado. La nota positiva della serata è costituita dal buon esordio di Gani Lawal, arrivato in settimana da Cantù, autore di 14 punti (due in meno di quelli messi a segno da Darius Johnson Odom, quasi certo partente), con una percentuale di 5 su 8 da due punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 2 stoppate, 18 di valutazione, in 19 minuti. Lawal e Odom sono stati gli unici due in doppia cifra nelle fila della Dinamo, mentre nella squadra di Meo Sacchetti sono andati in doppia cifra Carter Robert (17), M’baye (14), Scott (13) e Goss (11).

La squadra brindisina ha messo la partita dalla sua parte fin dal primo quarto, chiuso avanti di ben 14 punti,: 27 a 13. Secondo quarto equilibrato (14 a 15), nuovo allungo per i ragazzi di Sacchetti nel terzo quarto (23 a 14). La Dinamo è riuscita a rendere il passivo meno pesante nell’ultimo quarto, chiuso con un vantaggio di 7 punti: 19 a 12.

La Dinamo ora è chiamata a superare la fase negativa in campionato, magari con l’inserimento di un nuovo play (David Bell?), per preparare al meglio la prossima trasferta in Champions League sul campo dello Zielona Gora (mercoledì 7 dicembre, inizio ore 18.00) e poi il ritorno al PalaSerradimigni in campionato, sabato prossimo (inizio ore 20.30), contro la Dolomiti Energia Trentino.

Federico Pasquini 14

 

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La Dinamo ha scelto David Bell per sostituire Darius Johnson Odom. Manca solo l’annuncio ufficiale della firma del 35enne playmaker statunitense (1.85 metri, 86 kg) che si è appena liberato dai Phoenix Hagen, esclusi per motivi economici dalla Bundesliga, di cui era il quarto marcatore e quinto nella classifica degli assist. Nelle precedenti tre stagioni disputate in Germania a Hagen, Bell è sempre stato sul podio dei migliori realizzatori (terzo nel 2013/14 e nel 2015/16, secondo nel 2014/15).

La squadra biancoblu, intanto, prepara la trasferta di Brindisi, contro la squadra dell’indimenticato ex Meo Sacchetti. Dopo la bella impresa di Belgrado in Champions League, la Dinamo insegue il riscatto anche in campionato, per rilanciarsi verso i play off scudetto.

«A Brindisi troviamo Meo e tutto quello che abbiamo fatto in questi anni insieme, sarà un piacere incontrarlo – ha detto alla vigilia Federico Pasquini -. Brindisi ha già una marcata impronta sacchettiana, corrono molto e sfruttano bene il loro atletismo. La transizione difensiva contro una squadra come l’Enel sarà la chiave. Carter adesso che si è sistemato fisicamente ha grande atletismo, è vero che si può aprire e tirare ma ha anche un certo peso in area, Agbelese invece è un centro molto simile a Shane Lawal, per cui hai il doppio incastro con l’atleta leggero e il giocatore di peso che si può aprire. Infine, M’Baye è forte sia spalle che fronte a canestro.»

Il coach biancoblu parla Gani Lawal, ultimo arrivato in casa Dinamo. «Mi è sempre piaciuto, lo seguivo già prima che andasse a Roma. È uno che ha bisogno di trovarsi nel posto giusto, dopo la Virtus ha avuto esperienze più o meno sbagliate per le sue necessità. Dovrà essere bravo ad entrare in un sistema di squadra come il nostro, in cui ci passiamo molto la palla in attacco e ci aiutiamo in difesa. Non ha molto tempo per farlo perché ci aspettano tre partite importanti e dovrà essere bravo, avrà possibilità di dimostrare il suo valore. Ci può dare intimidazione e presenza a rimbalzo, che sono due cose in cui siamo un po’ mancati finora».

Federico Pasquini 8

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Dopo l’ufficializzazione dell’arrivo del centro Gani Lawal, proveniente da Cantù, la Dinamo resta sul mercato alla ricerca di un nuovo playmaker che sostituisca Darius Johnson Odom (in panchina negli ultimi 15’ del match di martedì in Champions League a Belgrado). Dopo quello di Nate Robinson, è circolato il nome di Jordan Taylor, 26enne statunitense (1.87 m, 89 kg) visto a Roma dal 2012 al 2014 e già in coppia con Lawal nel 2012-13, ma il giocatore è reduce da un’operazione all’anca destra – che lo affliggeva da anni – e la sua disponibilità non è immediata. A questo punto la società guidata dal presidente Stefano Sardara potrebbe anche valutare qualche giocatore in uscita da altri club europei, pronto a subentrare in tempi rapidissimi a Darius Johnson Odom.
Il nuovo arrivato Gani Lawal, intanto, è un centro di 206 centimetri per 106 chilogrammi, americano di nascita ma di passaporto nigeriano, nato a College Park il 7 novembre 1988.

«Sono onorato di fare parte di questo grande club – ha detto Gani Lawal alla vigilia del suo arrivo a Sassari – e non vedo l’ora di lavorare sodo per la città e con i miei nuovi compagni di squadra.»

Dopo i brillanti anni del college, Gani Lawal ha maturato importanti esperienze in NBA ed in alcuni top club europei. Visto in Italia nella stagione 2012-2013 con la Virtus Roma – con cui è stato protagonista assoluto della magnifica stagione capitolina fino alla finale scudetto, poi persa contro la Mens Sana Siena – ha chiuso l’annata come miglior rimbalzista, secondo per stoppate, ottavo per valutazione e secondo per minuti giocati. In 47 partite disputate ha messo a referto 13.7 punti, 8.4 rimbalzi e 1.5 stoppate.

Nel 2013-2014 è stata l’ EA7 Milano a strappare il lungo nigeriano alla concorrenza di diversi team europei: con la maglia dell’Olimpia ha terminato la stagione regolare al primo posto ed ha trionfato nei playoff dando il suo grande contributo nel riportare il tricolore in casa lombarda. Con i biancorossi ha fatto il suo esordio anche in Eurolega, avventura che si è chiusa ai quarti di finale. Nel mese di luglio 2015 è tornato a Milano, dove è rimasto per due mesi ed ha disputato 5 partite di serie A e 3 di Eurolega. Quest’anno ha iniziato la stagione con la Red October Cantù, che ha appena lasciato per raggiungere Sassari e iniziare una nuova sfida in campionato e Champions League con la Dinamo.

Stefano Sardara 33 copia

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La Dinamo perde ancora in casa, 82 a 83, con la Vanoli Cremona dell’ex Cesare Pancotto, ultima in classifica, ed ora è proprio crisi. Un canestro allo scadere di Tu Holloway, mattatore assoluto della serata con 31 punti (8 su 9 da e punti, 2 su 2 da 3 punti, 9 su 9 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 4 assist e 10 falli subiti, per un incredibile 42 di valutazione) ha consegnato la vittoria alla Vanoli Cremona e costretto ancora alla sconfitta interna la Dinamo dopo l’epilogo amaro del match di Champions League con il Ludwigsburg. Alla Dinamo non sono bastati i 19 punti di Darius Johnson-Odom, i 17 di Trevor Lacey (5 rimbalzi e 4 assist) e i 17 di Dusko Savanovic (3 rimbalzi e 5 assist). Per gli ospiti è un super

Già oggi la squadra ritorna al lavoro in vista della sfida di martedì in Basketball Champions League con il Partizan Belgrado, lunedì la squadra partirà in Serbia.

«Siamo all’interno di una crisi importante, di un momento di sfiducia – ha detto a fine partita il coach sassarese Federico Pasquini -. Anche questa sera sul 75-67 non siamo riusciti a chiudere la partita. Ci dobbiamo tutti mettere in discussione, lo faccio io per primo, perché sono io a guidare questo gruppo. Sono convinto che ne verremo fuori, ho perfettamente in testa quello che dobbiamo fare. Credo che il problema in questo momento sia mentale, più che di energia: ci è bastato vivere questa settimana tragica per arrivare a questa sera che sul +8 non abbiamo creduto di poter vincere, non abbiamo quella forza mentale che ci permette di chiudere la partita.»

«Ora abbiamo bisogno di sbollire, guardarci in faccia e parlare, e poi vedremo cosa fare, sicuramente questa situazione è da cambiare. In questo momento ci sono responsabilità abbastanza diffuse ed è evidente che bisogna fare qualcosa, nel senso che dal punto di vista della mentalità ci deve essere una squadra intera – ha concluso Federico Pasquini -, un gruppo che deve essere convinto di potercela fare, che ci deve credere.»

Dinamo Sassari 82 – Vanoli Cremona 83.

Parziali: 25-19; 10-20; 26- 21; 21-23.

Progressivi: 25-19; 35-39; 61-60; 82-83.

Dinamo Sassari: Johnson Odom 19, Lacey 17, Devecchi 2, D’Ercole, Sacchetti 3, Lydeka 4, Savanovic 17, Carter 5, Stipcevic 9, Olaseni 6, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Vanoli Cremona: Amato, Mian 7, Gaspardo 6, Harris 2, Carlino 3, Wojciechowski 3, Biligha 13, Turner 6, Thomas 16, Holloway 31. Coach: Cesare Pancotto.

Darius Johnson-Odom.

Darius Johnson-Odom.