24 November, 2024
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Strepitosa impresa della Dinamo contro la capolista Olimpia Milano, travolta al PalaSerradimigni di Sassari per 90 a 69 (primo tempo 43 a 36). Quella disputata dai ragazzi di Federico Pasquini, contro la squadra più forte del campionato, è stata la classica partita perfetta, dominata dall’inizio alla fine. Per capire fino in fondo la portata dell’impresa della squadra biancoblu, presentatasi alla grande sfida con la squadra dell’ex CT azzurro Simone Pianigiani con il morale a mille, quattro giorni dopo la grande vittoria di Murcia in Champions League, è sufficiente sottolineare come Stipcevic e compagni abbiamo dominato i quattro tempi del match, chiusi tutti in vantaggio (21 a 18, 22 a 18, 25 a 17 e 22 a 16).

La Dinamo è partita a mille, senza farsi intimorire dalla corazzata Olimpia e, trascinata dal talento e dall’energia di Scott Bamforth e dalla concretezza di Darko Planinic, hanno chiuso il primo quarto avanti di tre lunghezze: 21 a 18. Nel secondo quarto, l’Olimpia ha provato a mettere la testa avanti con Arturas Gudaitis ed Abass Abass Awudu, ma la Dinamo ha risposto con un super Achille Polonara, finalmente in forma, William Hatcher ed una difesa attenta, chiudendo il primo tempo avanti di sette lunghezze: 43 a 36.

Nel secondo tempo non c’è stata storia. La Dinamo ha giocato una pallacanestro incredibile, in un PalaSerradimigni caldissimo. Il vantaggio è andato via via dilatandosi, la Dinamo ha chiuso il terzo quarto con un +15, 68 a 53, e l’Olimpia non ha mostrato segnali di reazione neppure nell’ultimo quarto, andando sotto fino al -26 (64 a 90), realizzando gli ultimi 5 punti per il definitivo 90 a 69.

Quattro gli uomini in doppia cifra al termine del match per la Dinamo: uno strepitoso Scott Bamforth ha chiuso con 19 punti, 7 rimbalzi, 4 falli subiti e 5 assist, 28 di valutazione. Serata in grande spolvero per Darko Planinic: il centro croato ha trovato il giusto feeling con il campo incorniciando una prestazione da 17 punti con 6/6 da due e 8 falli subiti, 22 di valutazione. Bene Achille Polonara, un cecchino dall’arco nel primo tempo con 3 su 4 dalla lunga distanza (11 punti, 2 rimbalzi, 15 di valutazione), Shawn Jones (10 punti, 7 rimbalzi) e William Hatcher (11 punti). Menzione speciale per Dyshawn Pierre, bravo a rispondere nei momenti importanti, autore della bellissima stoppata ad Andrea Cinciarini e a referto con 7 punti e 4 rimbalzi, e Levi Randolph: in ombra nei primi 30′ che si è sbloccato nell’ultima frazione (9 punti); fondamentale Rok Stipcevic, alla voce assist, 8, e 3 rimbalzi, con 15 di valutazione nonostante gli insoliti 2 soli punti realizzati dalla lunetta, senza tiri da 2 e 3 punti in 16 minuti giocati.

Per la Dinamo, come sempre, visto il calendario, non c’è tempo per esaltarsi: già da domani la squadra ritornerà a lavorare in vista del prossimo impegno, in programma martedì sera al PalaSerradimigni arriva l’As Monaco, per la quarta giornata di Basketball Champions League.

«Abbiamo preparato la partita per essere molto aggressivi a livello difensivo e direi che abbiamo fatto un buon lavoro – ha detto Federico Pasquini -. L’obiettivo era lavorare bene in difesa per costruire bene l’attacco, i ragazzi hanno eseguito alla perfezione il piano partita, complimenti a tutti per come hanno giocato. Adesso che da dieci giorni stiamo riuscendo a lavorare tutti insieme stiamo tornando ad essere il gruppo visto in precampionato, stiamo crescendo. Sono davvero soddisfatto di come tutti si stiano impegnando e di come giorno dopo giorno stiamo costruendo un sistema vero in cui tutti vengono coinvolti.»

«Siamo stati poco presenti, per noi una settimana come questa e in queste condizione era evidentemente troppo – ha detto il coach dell’Olimpia Simone Pianigiani -. Oggi non c’erano energie, abbiamo cercato di distribuirle al meglio al primo tempo, rimanendo a contatto ma poi qualche errore e l’assenza di ritmo difensivo ci hanno portato sotto. Mentalmente non avevamo proprio le energie per recuperare. Dobbiamo accettare serate come questa ma certo non accettare un divario così importante, per noi stessi.»

«Dopo la vittoria a Murcia abbiamo preso grande fiducia – ha commentato Achille Polonara -. Stasera prima della partita eravamo davvero molto carichi e direi che l’abbiamo azzannata subito riuscendo anche a  mantenere il controllo per tutta la gara. Non era una partita facile, sappiamo tutti chi è Milano e averle concesso solo 69 punti è tanta roba. Il pubblico stasera è stato davvero fantastico, speriamo di andare in campo e sugli spalti così anche martedì per la gara di Champions League.»

Dinamo Banco di Sardegna 90 – Olimpia Milano 69.

Parziali: 21-18; 22-18; 25-17; 22-16.

Progressivi: 21-18; 43-36; 68-53; 90-69.

Banco di Sardegna: Spissu 8, Bamforth 19, Planinic 17, Devecchi , Randolph 9, Pierre 7, Jones 10, Stipcevic 2, Hatcher 7, Polonara 11, Picarelli , Tavernari. All. Federico Pasquini.

Milano: Micov 6, Pascolo 2, Fontecchio 2, Cinciarini 3, Cusin 2, Abass 10, M’baye 2, Theodore 6, Jefferson 6, Bartans 15, Gudaitis 15.  All. Simone Pianigiani.

Darko Planinic.

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William Hatcher.

Nuova grande occasione sciupata, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella seconda giornata del girone eliminatorio della Basketball Champion League. Dopo l’amarissimo ko casalingo subito ad opera dei turchi del Pinar Karsiyaka, di un solo punto, con due tiri liberi a 2 secondi dalla sirena finale, la squadra di Federico Pasquini ieri sera ha perso ancora in casa, contro i tedeschi dell’Ewe Baskets Oldenburg, questa volta di 7 lunghezze ma con un crollo nel finale (76 a 83, primo tempo 46 a 43), dopo aver condotto per 36 minuti, con un vantaggio massimo di 10 punti.

Coach Federico Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con due italiani, il sassarese Marco Spissu e l’azzurro Achille Polonara, Bamforth, Randolph, Jones e Polonara. Coach Maden Drijencic ha risposto con Allen, Wohlrath, Mahalbasic, McConnell e Schwethelm. L’avvio Dinamo è stato positivo, con Levi Randolph e l’esordiente William Hatcher (due triple strepitose in pochi secondi, alla fine per lui 11 punti in 14’52” giocati, con 3 su 4 da 3 punti e 1 su 2 da 2 punti)  in evidenza. La coppia Rok Stipcevic – Darko Planinic ha permesso alla Dinamo di chiudere il primo quarto avanti di 5 lunghezze: 29-24.

Nel secondo quarto, scatto in avanti della Dinamo e reazione Oldenburg, con canestro dell’ottimo Paulding (miglior realizzatore del match con 18 punti) che ha fissato il 46 a 43 dell’intervallo lungo.

L’avvio del terzo quarto è stato un autentico show della Dinamo, con due triple in pochi secondi di uno scatenato Scott Bamforth ed una tripla di Achille Polonara (gli unici punti della sua opaca serata) ha portato la Dinamo al massimo vantaggio di 10 punti. Quando tutti si aspettavano lo scatto decisivo della Dinamo, è arrivata invece l’immediata reazione tedesca che, con un parziale di 8 a 3, s’è riportata sotto nel punteggio ed ha chiuso il parziale a soli 3 punti dalla Dinamo: 64 a 61.

La Dinamo ha retto il confronto ancora per alcuni minuti in avvio dell’ultimo quarto, poi s’è persa. L’attacco sassarese s’è inceppato improvvisamente e l’Oldenburg ne ha approfittato con grande mestiere, piazzando un parziale di 22 a 12 e facendo sua la partita con il punteggio di 83 a 76.

«C’è poco da dire, siamo entrati in campo vuoti a livello difensivo, privi di un minimo di forza di reazione e di voglia di difendere nell’uno contro uno – ha commentato a caldo Federico Pasquini -. Nei primi due quarti siamo stati fermi a guardare in difesa mentre nella terza frazione abbiamo fatto 5 minuti di buona difesa e siamo andati sopra in doppia cifra poi però ci siamo rimessi a guardare. Quando succede questo il responsabile è l’allenatore ed evidentemente la squadra non aveva l’energia necessaria per affrontare una partita con una squadra del livello di Oldenburg. Questo si è capito perché abbiamo sempre avuto la possibilità di spendere il fallo, senza avere il bonus, ma non l’abbiamo mai speso, spostandoci e lasciando completamente uno contro uno semplice a loro. Quando succedono queste cose io sono il primo a metterci la faccia ma quello che posso garantire è che non capiterà più, non è più tempo di aspettare, è ora di lavorare in una certa maniera: d’ora in poi avrà spazio chi avrà una mentalità di un certo tipo. Un capitolo a parte è quello relativo all’arbitraggio, perché non è possibile che anche oggi, a distanza di una settimana, ci siamo ritrovati in una condizione in cui nei momenti chiave della partita viene fischiato un antisportivo a noi e nelle due situazioni successive quando la maglietta del nostro giocatore si allarga di due metri, di antisportivo non viene fischiato niente. Chiediamo di avere lo stesso tipo di trattamento. Ma il discorso arbitrale viene dopo, la mia rabbia è per la prestazione difensiva della mia squadra. Evidentemente abbiamo bisogno di chiuderci dentro lo spogliatoio e guardarci bene in faccia come abbiamo fatto poco fa, e lo faremo ogni santo giorno fino a migliorare – ha concluso Federico Pasquini –, perché non vogliamo presentare questo spettacolo difensivo al nostro pubblico e a noi stessi.»

Il calendario degli impegni non concede tregua e La Dinamo già oggi tornerà al lavoro per preparare la partita di domenica contro la neopromossa Segafredo Virtus Bologna di Alessandro Gentile, capocannoniere delle prime tre giornate, con 59 punti, alla media di 19.7 punti a partita, ben due di vantaggio sui primi inseguitori, Moore Dallas della VL Pesaro e Behanan Chane della Dolomiti Energia Trentino.

Dinamo Banco di Sardegna 76 – Ewe Baskets Oldenburg 83

29-24; 17-19; 18-18; 12-22.

29-24; 46-43; 64-61; 76-83.

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 3, Gallizzi, Bamforth 16, Planinic 4, Devecchi, Randolph 14, Pierre 2, Jones 17, Stipcevic 6, Polonara 3, Hatcher 11, Picarelli. All. Federico Pasquini.

Ewe Baskets Oldenburg. Allen 16, Jones 2, Hujic, Tadda 7, De Zeeuw 8, Kessen 4, Wohlrat, Paulding 18, Mahalbasic 10, McConnell 12, Schwethelm 6, Loesing. All. Maden Drijencic.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha esordito brillantemente nel nuovo campionato di A1, travolgendo la Red October Cantù al PalaSerradimigni, con il punteggio di 94 a 80 (primo tempo 47 a 45). Gli uomini di coach Federico Pasquini, dopo un primo tempo equilibrato, al ritorno in campo dopo l’intervallo lungo, hanno trovato l’energia e la grinta per firmare il break che ha permesso loro di condurre il secondo tempo e conquistare i due punti in palio, senza patire le assenze di due die nuovi acquisti, Hatcher e Bamforth. I principali protagonisti del successo biancoblu sono stati uno stratosferico Shawn Jones, autore di 19 punti e ben 17 rimbalzi per un 28 totale di valutazione, e un super Levi Randolph, autore di 18 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. Determinante anche l’apporto di Marco Spissu, partito in quintetto nel giorno del ritorno a casa e a referto con 11 punti e 4 assist, protagonista del break decisivo del terzo quarto. Doppia cifra a referto anche per Dyshawn Pierre (13 punti e 6 rimbalzi), Darko Planinic (10 punti), Rok Stipcevic (11 punti, 7 rimbalzi e 8 assist) e Achille Polonara (9 punti).

Dinamo Banco di Sardegna 94 – Pallacanestro Cantù 80

21-22; 26-23; 28-16; 19-19

Banco di Sardegna. Spissu 11, Gallizzi, Bamforth, Planinic 10, Devecchi 3, Randolph 18, Pierre 13, Jones 19, Stipcevic 11, Polonara 9, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Cantù.  Smith 22, Culpepper 11 Cournooh 5, Parrillo 4, Tassone, Crosariol 4, Maspero, Raucci, Chappell 10, Burns 15, Thomas 9. All. Kirill Bolshakov.

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La Dinamo Banco di Sardegna e l’Auxilium Torino sono le finaliste dell’International Basketball Tournament “City of Cagliari” 2017. La squadra di Federico Pasquini ha superato i francesi dell’Asvel Villeurbane dell’ex David Lighty con il punteggio di 88 a 80 (primo tempo 48 a 43), mentre quella di Luca Banchi ha avuto la meglio sul Buducnost di Podgorica per 94 a 91 dopo un tempo supplementare (primo tempo 32 a 39, secondo tempo 81 a 81).

Federico Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con due italiani, il sassarese Marco Spissu e Achille Polonara, Levi Randolph, Shawn Jones e William Hatcher. Il coach francese JD Jackson ha risposto con Roberson, Kahudi, Lang, Noua e Watkins. In avvio la Dinamo ha preso un largo vantaggio, trascinata da Levi Randolph, che ha realizzato 12 punti in 7’, prima di uscire per un leggero infortunio ad un braccio. 24 a 12 per la Dinamo al termine del primo quarto, ma in avvio di seconda frazione è arrivata la reazione francese con un parziale di 6 a 0. Immediata la replica sassarese, con due “bombe” da 3 punti di Rok Stipcevic e una di capitan Jack Devecchi, appena entrato. Nuova reazione francese con 9 punti di Kahoudi, respinta indietro dal ritrovato Levi Randolph e da Rok Stipcevic. Le due squadre sono andate al riposo per l’intervallo lungo con la Dinamo avanti di cinque lunghezze: 48 a 43.

In avvio di terzo quarto, l’Asvel si è portata ad un solo punto, 48 a 47, ma la Dinamo ha ripreso a bombardare dalla lunga distanza con Levi Randolph, William Hatcher e Jack Devecchi, ai quali si è aggiunto Shawn Jones, con la Dinamo nuovamente avanti di dieci lunghezze. Finale di parziale ancora molto combattuto e Dinamo avanti di 6 al 30’: 71 a 65.

Risultato ancora in bilico nelle battute iniziali dell’ultimo quarto (71 a 69) ma poi prima i tiri pesanti, poi due schiacciate di Jones innescato da Stipcevic hanno determinato un nuovo perentorio allungo della Dinamo sul +11, 86 a 75, che in pratica ha spezzato la resistenza francese, prima dell’88 a 80 finale.

In finale, come sottolineato all’inizio, la Dinamo si troverà di fronte l’Auxilium Torino, sabato 16 settembre, alle 20.30. Alle 18.00 Buducnost Podgorica ed Asvel Villeurbanne scenderanno in campo nella finale per il terzo e quarto posto.

Dinamo Sassari 88 – Asvel Villeurbanne 80

Dinamo Sassari. Spissu, Gallizzi, Bamforth, Planinic 5, Devecchi 9, Randolph 18, Pierre 4, Jones 14, Stipcevic 24, Hatcher 18, Polonara 6, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Asvel Villeurbanne. Roberson 23, Kahudi 14, Kaba 4, Lang, Noua 4, Lighty 9, Harper 12, Briki 2, Cazalon, Alexis, Nelson 10, Watkins 2. All. JD Jackson.

L’Auxilium Torino ha impiegato 45’ per la meglio sul Voli Buducnost Podgorica, al termine di un match molto combattuto e sempre in equilibrio. Buducnost Podgorica avanti a metà partita sul 39 a 32, reazione torinese nella seconda metà e finale punto a punto, fino all’81 a 81 che ha portato le due squadre all’extra time. L’equilibrio è ancora qualche minuto ma alla fine è stata l’Auxilium a spuntarla per 94 a 91.

Buducnost Podgorica 91 – Auxilium Torino 94

Buducnost. Ivanovic 20, Bojic, Barovic 11, Sehovic 4, Starovlah11, Gordic 7, Bacovic, Ilic 4, Nikolic 3, Gibson 15, Popovic 2, Nikolic 14. All. Aleksandar Dzikic.

Torino. Garrett, Vujacic 24, Poeta 9, Stephens 4, Patterson 21, Washington 12, Okeke, Jones 5, Mazzola 5, Crusca, Mbakwe 7, Iannuzzi 7. All. Luca Banchi.