22 November, 2024
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Le sfide dell’alterità”: è questo il tema al centro della giornata dedicata ai “Colloqui del Mediterraneo”, promossa dall’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna e che si svolgerà a Carloforte sabato 21 settembre, presso l’ExMé, in via XX settembre 48, a partire dalle ore 11.00. L’incontro di Carloforte segue l’incontro del 2023 a Bonifacio.

La giornata sarà occasione di un confronto e dialogo interdisciplinare fra psicologi e studiosi provenienti da varie aree del Mediterraneo, fra cui Corsica, Cipro, Algeria: «La psicologia può interagire tra individuale e sociale e contribuire in maniera determinante al dialogo fra economia, antropologia e sociologia, nella prospettiva della costruzione di un mondo di interrelazioni e legami positivi che possano superare i conflitti e sconfiggere l’ideologia della guerraha detto Angela Quaquero, presidente dell’Ordine delle psicologhe e degli psicologi della Sardegna -. La psicologia può assumere un ruolo fondamentale nella costruzione di strumenti di pace e benessere in cui le differenze e l’appartenenza si connettano alle comuni alle radici del Mediterraneo, in un percorso dalla contemporaneità al futuro».

Non è un caso che per queste giornate siano state scelte Bonifacio, l’anno scorso, e Carloforte quest’anno: tutte e due queste città, per ragioni diverse, rappresentano aspetti e emblematici e specifici della straordinaria ricchezza della cultura e della storia del Mediterraneo.

Si comincia alle ore 11,00 con i saluti istituzionali  con Stefano Rombi, Sindaco del  Comune di Carloforte; David Lazzari,  Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli psicologi; Sergio Salvatore, presidente dell’associazione italiana di Psicologiae Santo Di Nuovo, presidente INPA.

Dalle 11,30 si parlerà di “La lingua e l’identità. Carloforte e Bonifacio nella memoria e nell’uso del ligure, koiné mediterranea” con Angela  Quaquero, presidente dell’Ordine degli psicologi della Sardegna; Alain Di Meglio, Università di Corte, Municipalità di Bonifacio e la conduzione di Michéle Don Ignazy, giornalista di France 3. Si riprende alle ore 15,00, per parlare di “Salute benessere e l’identità di sé e dell’altro”, con Caterina Arcidiacono, director board of governor European Federation of psychologists associations; Eleni Carayianny, psicologa, Università di Cipro; Emigliu Filidori, psicologo e terapeuta della famiglia, Bastia; Laura Giudicelli, psicologa, consigliera esecutiva del governo della Corsica e Sergio Salvatore, presidente dell’associazione italiana di psicologia.

Seguirà, alle ore 17,00, il tema “Identità Incertezze e conflitto.Conversazione sulla soggettività/alterità delle donne mediterranee”, con Augusta Angelucci, psicologa psicoterapeuta, già senior gender advisor UNDP; Khadija Cherif   sociologa; Gabriella Ferrari Bravo, psicologa, presidente Psy-com; Luisa Puggioni, psicologa psicoterapeuta, coordinatrice della commissione Pari opportunità Ordine Sardegna e Wassylla Tamzali, scrittrice, collettivo Magreb Egalité (Algeria).

Nella foto di copertina Angela Quaquero, presidente dell’Ordine delle psicologhe e degli psicologi della Sardegna

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«Chiediamo alla Regione di essere chiamati ai tavoli tecnici della ripartenza, chiediamo di essere ascoltati nelle decisioni: è indispensabile garantire la presenza di un  numero adeguato di psicologi  nei servizi pubblici ai cittadini, che più che mai hanno necessità di adeguato supporto psicologico, per affrontare una ripresa che si presenta molto difficile, sotto tutti i profili.»

E’ quanto chiesto da Angela Quaquero, presidente dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna, componente dell’Esecutivo Nazionale Ordine degli Psicologi, in una lettera al Presidente della Regione e per conoscenza agli assessori della Sanità, del Lavoro e della Pubblica istruzione.
L’allarme è stato dato dallo stesso Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi in un documento sottoscritto da David Lazzari, presidente Consiglio Nazionale Ordine Psicologi e Ordine Psicologi Umbria e da tutti i presidenti degli Ordini regionali. Si denuncia la ‘dimenticanza’ della salute psicologica nell’ultimo decreto del Governo, seriamente messa in pericolo dalla grave emergenza pandemica e dalle sue conseguenze, la cui portata è difficile definire, ma di cui già si intravvede la gravità, anche per i drammatici episodi suicidari che non hanno risparmiato neanche la Sardegna, come riporta purtroppo la cronaca.
La paura per il futuro, la povertà incombente su fasce sociali prima benestanti, il lungo isolamento, il distanziamento ‘sociale’ non solo fisico, l’aggravarsi di patologie psichiche preesistenti, sono ragioni che debbono spingere i responsabili di governo, a partire da quello regionale, ad inserire nei programmi per la ricostruzione azioni specifiche per consentire alle cittadine e ai cittadini di poter usufruire della assistenza psicologica dispensata dal sistema sanitario pubblico, che nel tempo ha visto ridursi drasticamente la presenza degli psicologi: «Negli ultimi tre anni sono andati in pensione il 25% degli psicologi del SSN senza che siano stati sostituiti. La psicoterapia è quasi scomparsa dal servizio pubblico, ed il disagio ottiene solo psicofarmaci come risposta», come denuncia il documento del CNOP.
A livello regionale sono stati effettuati e previsti nuovi inserimenti di psicologi, ma i servizi pubblici sono ancora molto carenti e di fatto non è agevole per una persona sofferente accedere in tempi brevi ad una psicoterapia.
«Con grande generosità e disponibilità – ha aggiunto Angela Quaquero le nostre psicologhe e psicologi garantiscono  da  due mesi e mezzo una assistenza telefonica quotidiana di emergenza, nei diversi servizi attivati, servizi di cui hanno usufruito diverse centinaia di persone. così come è avvenuto nel resto d’Italia; lo stesso ministero della Salute ha attivato un numero verde di sostegno psicologico, grazie al lavoro solidale di 2mila psicologi.»
Ma, come più volte segnalato, la solidarietà non può bastare, non si può chiedere a professionisti che vivono del proprio lavoro, di continuare a farlo a titolo gratuito per un tempo infinito: «Noi proseguiremo con il nostro filo diretto di assistenza psicologica gratuita fino al 31 maggioha concluso Angela Quaquero -: andare oltre non avrebbe senso, perché siamo passati ad un’altra fase: nel tempo della ripartenza è importante stare vicino ai traumi che emergono nelle persone che hanno sofferto, ma andare al di là dell’intervento clinico. È necessario che la nostra professione sia impegnata nei servizi dell’impiego per motivare, valorizzare le risorse, ritrovare la fiducia in se stessi, e nella scuola, che fra tre mesi dovrà ripartire trovando modalità nuove di educare alla socialità e di far apprendere.
E’ indispensabile un’azione specifica e coordinata a livello regionale che consideri il benessere della persona nella integrazione delle diverse componenti: fisiche, sociali, economiche. Per questi motivi pensiamo di poter dare un contributo alla ripartenza della Sardegna.»