22 November, 2024
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Amara sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna, dopo un supplementare, al PalaTrento, contro la Dolomiti Energia Trentino: 93 a 81 (primo tempo 44 a 32, al 40′ 76 a 76). La squadra di Federico Pasquini ha sofferto nei primi due quarti, nei quali ha ceduto 12 punti alla squadra di casa, 6 per quarto), reagendo alla grande nel terzo quarto che l’ha vista dominare la scena, trascinata da Joe Alexander e Rok Stipcevic, e riprendere in mano la partita (parziale di 26 a 15 e 59 a 58 all’ultimo intervallo breve), per prendere poi il largo fino al + 9 in un esaltante avvio di quarto set, con due “bombe” a testa di Joe Alexander e Rok Stipcevic, in quei minuti praticamente infallibili dalla lunghissima distanza. Trento, trascinata a sua volta da un eccezionale Davide Pascolo (con 19 punti il miglior realizzatore dell’incontro, al gigante Dominique Sutton e a Giuseppe Poeta (gli ultimi due i migliori per valutazione, rispettivamente con 23 e 24, al parti del gigante della Dinamo Jarvis Varnado, finalmente brillante, con 24 – frutto di 14 punti e 12 rimbalzi), ha reagito ed ha ripreso la Dinamo nel finale, fallendo anche l’opportunità di chiudere l’incontro entro i 40′.

Il supplementare non ha avuto storia, come emerge chiaramente dal parziale di 17 a 5.

La Dinamo a tratti ha giocato una grande partita, puntando moltissimo sul tiro dalla lunga distanza (15 centri su ben 44 tentativi effettuati, 34,1%) ma ha pagato nel tiro da 2, con un 16 su 33 che l’ha tenuta sotto il 50%); Trento ha risposto con un gioco più semplice, superando il 60% nel tiro da 2 (29 su 48) e fermandosi al 31,3% dai 6.75, con 5 centri su soli 16 tentativi, ma facendo la differenza dlala lunetta (20 su 24, 83,3%, contro il 4 su 8 della Dinamo, 50%).

Sul piano individuale, oltre ai già menzionati Alexander e Stipcevic, bene a tratti David Logan (12 punti in 37′ giocati), e Josh Akognon (11 punti) e prezioso l’apporto di Matteo Formenti, autore di due triple nelle fasi decisive dell’incontro; nella formazione di Maurizio Buscaglia, oltre ai già citati Poeta, Pascolo e Sutton, in evidenza Trent Lockett (18 punti, 7 su 11 da 2 punti e 8 rimbalzi), Julian Wright (13 punti) e Diego Flaccadori (9 punti).

Questa battuta d’arresto frena la rincorsa della Dinamo verso i play off ma niente è perduto e la squadra pensa già alla prossima partita, in programma il 3 aprile al PalaSerradimigni contro la Pasta Reggia Caserta.

Jarvis Varnado 77

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Federico Pasquini 1 copia

La Dinamo Banco di Sardegna torna a sorridere. Questa sera la squadra di Federico Pasquini ha travolto Capo D’Orlando con un punteggio che dice tutto: 92 a 63 (primo tempo 40 a 42). Decisivo il secondo tempo, dopo una prima parte dell’incontro equilibrata che ha visto addirittura la squadra siciliana andare al riposo con un vantaggio di due punti. In un colpo solo ha guadagnato alcune posizioni in classifica, salendo al sesto posto, posizione utile, se mantenuta al termine della regular season, per l’accesso ai play-off scudetto.

Tre gli uomini in doppia cifra del Banco: David Logan, autore di 20 punti,  3 rimbalzi, 4 palle recuperate e 7 assist con un totale 28 di valutazione, Joe Alexander a segno con 23 pt, 3 rb e 2 stoppate, e Rok Stipcevic  a referto con 13 punti, 2 rimbalzi, 5 assist e 4 falli subiti. Interessanti i dati che coinvolgono gli italiani: a partire da Matteo Formenti in quintetto, autore di diverse capriole per recuperare palloni impossibili,  i 5 falli subiti e i 4 rimbalzi di Brian Sacchetti, il 21 di plus minus di Jack Devecchi.

«Nei primi venti minuti ogni volta che facevamo qualcosa di buono subivamo qualcosa da Capo d’Orlando, come il canestro di Laquintana o la rimessa a sei secondi dalla fine con Boatright che segna da tre o il rimbalzo offensivo di Basile che è andato a canestro – ha commentato Federico Pasquini -. Nel secondo tempo ho visto la squadra che vedo ogni giorno in allenamento, sono molto contento di averli visti tutti pronti a buttarsi per terra, giocatori che, sebbene non siano grandi difensori, hanno dato qualcosa in più, con un grande spirito di collaborazione. Non sono un mago, quello che si è visto stasera è qualcosa che è partito dai giocatori che ogni giorno fanno qualcosa di positivo. Non dobbiamo guardare il passato perché ci facciamo del male, soprattutto in una stagione come questa in cui è successo di tutto.  Non credo che ci siamo tolti la scimmia dopo una gara vinta ma credo che una partita così ci farà tornare in palestra martedì con una energia incredibile. Ora dobbiamo sfruttare questa vittoria di 30 per essere ancora più arrabbiati con noi stessi e lavorare a fondo su dettagli importanti. La prossima sfida sarà Trento, non credo sarà la gara decisiva ma sicuramente un bel test perché giochiamo con una squadra che con il doppio impegno campionato-Europa ha dei momenti di up&down. Noi dobbiamo essere bravi a sfruttare questo e a reggere l’impressionante energia che mettono tutti in campo.»

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Pesantissima sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna sul campo della Consultinvest Pesaro, all’esordio di Federico Pasquini in panchina: 86 a 65. La partita si è decisa praticamente nei primi due quarti, chiusi dalla squadra marchigiana (battuta a Sassari, nel girone d’andata, con l’ancora più netto punteggio di 106 a 80) avanti rispettivamente di 12 (26 a 14) e 19 punti (49 a 30).

Nella seconda parte del match la fisionomia della partita non è cambiata, la Dinamo non è riuscita ad invertire l’inerzia e realizzare la rimonta. Domani i biancoblu torneranno in Sardegna e inizieranno a lavorare in vista della sfida casalinga di domenica prossima con Capo d’Orlando, forse l’ultimo treno per il raggiungimento dei play-off.

Federico Pasquini in avvio ha mandato in campo Petway, Mitchell, Logan, Akognon e Kadji, coach Paolini ha rispostoe con Sheperd, Lacey, Christon, Daye e Lydeka. Avvio contratto per entrambe le squadre a rompere il ghiaccio sono stati cinque punti di Kenny Kadji, per Pesaro hanno replicato Sheperd e Lacey dai 6.75. La Dinamo di è caricata di falli ed ha incespicato in attacco, e i padroni di casa, trascinati da Lacey, sono scattati avanti sul 12-5. Akognon e Sacchetti hanno messo la loro firma sulla reazione sassarese, ma Pesaro ha chiuso il primo quarto avanti di ben 12 punti: 26 a 14.

Nel secondo quarto Pesaro ha allungato ancora con un parziale iniziale di 21-9: gli uomini di Pasquini, carichi di falli, non sono riusciti a trovare la via del canestro, al contrario Pesaaro ha allungato fino al +19: 40 a 21. Josh Akognon ha cercato di scuotere la sua squadra per arginare i danni ma i padroni di casa sono andati al riposo sul 49 a 30.

Il secondo tempo non ha avuto praticamente storia e dopo il 70 a 48 del finale del terzo quarto, la partita si è chiusa sull’86 a 65.

La serataccia della Dinamo è fotografata anche dai numeri dei singoli: i 3 punti di David Logan, i 6 di Tony Mitchell, 0 di Brenton Petway. Si sono salvati solo Josh Akognon con 20 punti, Kenny Kadji 12 e Rok Stipcevic 11.

Federico Pasquini 1 copia

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Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

Bologna ha espugnato il PalaSerradimigni (85 a 91, primo tempo 45 a 40) e il coach della Dinamo Marco Calvani si è dimesso. Un girone fa, dopo la partita persa a Bologna, il presidente Stefano Sardara decise di esonerare il coach del “Triplete” Meo Sacchetti, arrivato a fine ciclo, ma risultati alla mano, emerge chiaramente che quella scelta non ha dato frutti positivi, con la squadra ancora più in difficoltà che rischia seriamente di non centrare neppure la qualificazione ai play-off scudetto.

«Prima di parlare della gara – ha detto a fine partita Marco Calvani – vi informo che ho chiamato il presidente e il manager e ho rassegnato le dimissioni, perché credo che nel tempo in cui sono stato qui abbia trovato persone splendide come Stefano Sardara e Federico Pasquini, – e cito loro due per citare tutti – che mi hanno sempre messo nelle condizioni di lavorare bene e di intervenire sul mercato, e siccome io la mattina voglio continuare a guardarmi allo specchio, devo rispetto a questa gente. Dimissioni è un vocabolo che non rientra nel mio scenario ma quando ci si trova davanti a persone oneste che hanno fatto tutto ciò che hanno fatto per la Dinamo e per Sassari, credo che il minimo che possa fare è essere onesto con loro e quindi se io sono il problema, mi tiro indietro. Ho comunicato questo al presidente, che ha preso atto di quello che io gli ho detto ma si è riservato di dare una risposta.»

La partita odierna è stata la fotografia di questa stagione della Dinamo, capace di momenti di gioco brillante ed efficace e, subito dopo, di cali di tensione improvvisi che vanificano tutto il lavoro svolto, favorendo le vittorie delle squadre avversarie.

Marco Calvani ha schierato inizialmente Petway, Mitchell, Logan, Akognon e Kadji; Giorgio Valli ha risposto con Pittmann, Vitali, Gaddy, Fontecchio e Odom. Bologna è partita meglio, trascinata da un super Pittman, in doppia cifra dopo soli tre minuti di gioco. È stato Kadji a sbloccare la Dinamo e a riportarla in parità dopo un parziale di 4-11 in favore degli ospiti. La Dinamo si è portata avanti con una tripla di Devecchi e una schiacciata di Alexander, che ha fatto esplodere il Palazzetto. Valerio Mazzola chiuso i primi 10’ con una tripla sul 26 a 24.

Nel secondo quarto, in evidenza Joe Alexander che ha messo a segno un break di 4 punti che ha permesso alla Dinamo di restare in vantaggio. Pittman ha firmato il -1 ma l’asse Mitchell-Alexander e un’ottima azione di squadra hanno riportato la Dinamo a un possesso pieno di distacco: 36 a 33. Dinamo avanti con Kadji e una tripla di David Logan e l’ultimo arrivato Akognon dalla lunetta ha chiuso il primo tempo con il massimo vantaggio sassarese +5: 45- a 40.

Al rientro dall’intervallo lungo la Dinamo ha allungato sul + 11 e la partita è sembrata incanalata a favore della Dinamo con Akognon, Logan e Alexander. Reazione bolognese con Fontecchio e Vitali: 56 a 51. Le triple di Akognon e Petway hanno tenuto a distanza Bologna ma poi Hasbrouk e Collins hanno piazzato due triple che hanno portato la squadra ospite al sorpasso.

La partita è filata via punto a punto, e Bologna ha chiuso il terzo quarto avanti di due punti: 65 a 67.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha reagito con orgoglio, con Mitchell, Akognon e Petway e la partita è tornata in parità a 2’41” dalla fine. Bologna ha piazzato un break di 5 a 1 e la Dinamo non è più riuscita a reagire, finendo col perdere ancora una volta davanti ai suoi tifosi, con il punteggio di 85 a 91.

La situazione è diventata assai critica e le dimissioni di Marco Calvani potrebbero portare ad una nuova svolta, dopo la fine del ciclo di Meo Sacchetti e la successiva mezza rivoluzione dell’organico.

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David Logan 47

Ancora una sconfitta casalinga, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella sfida della sesta giornata del girone di ritorno del campionato di A1, con la Sidigas Avellino, impostasi per 95 a 94 al termine di 40′ tiratissimi. Per la squadra di Pino Sacripanti si tratta dell’ottava vittoria consecutiva.

Alla Dinamo sul parquet del PalaSerradimigni non sono bastati un super Josh Akognon, autore di 13 punti nei primi 10’, a referto con 23 punti, 6 falli subiti e 2 assist; Kenny Kadji, autore anche lui di 23 punti e di un grandissimo terzo quarto; e il solito David Logan, 18 punti e un grande secondo tempo, seguito da Joe Alexander (13) e Rok Stipcevic (10). Alla Dinamo resta il grande rammarico di non essere riuscita a chiudere la sfida quando aveva già un margine di cinque punti nelle battute finali e di aver concesso la tripla decisiva a Ragland.

Marco Calvani inizialmente ha mandato in campo Mitchell, Logan, Alexander, Akognon e Kadji; Pino Sacripanti ha risposto con Ragland, Acker, Leunen, Cervi e Nunally. È stato David Logan ad aprire le danze, gli ha risposto Acker e le due squadre si fronteggiato a lungo punto a punto. Josh Akognon si è presentato nel migliore dei modi al suo pubblico mettendo a segno 13 punti (3 su 4 da tre punti) nella prima frazione: è stato il play biancoblu a trascinare i suoi. Reazione Avellino con Cervi e 5 punti di Acker (19-23). Mitchell e Akognon hanno accorciato le distanze ma Buva ha chiuso la prima frazione sul 28-34, con il +6 per Avellino.

Alexander e Stipcevic hanno guidato la Dinamo alla rimonta in avvio del seco do quarto, Avellino ha allungato ancora con Veikalas (37-44). Break di 4-0 firmato Kadji e Stipcevic, Acker ha ricacciato indietro la Dinamo dai 6.75: fiammata sassarese con Logan, Kadji e il piazzato di Akognon dice -1. Cervi ha chiuso il primo tempo avanti per i suoi sul 50 a 53.

Al rientro dall’intervallo lungo è successo di tutto. Kenny Kadji ha realizzato 12 punti in pochi minuti ed ha trascinato la Dinamo al sorpasso a metà parziale: è 65-64. Reazione campana con Leunen e Acker ma Logan ed Alexander hanno riportato avanti la Dinamo al 30’: 80 a 77.

Ancora equilibrio nell’ultimo quarto, con la Dinamo avanti di 5 punti ma Avellino ancora sotto sul 92 pari, quando Ragland ha piazzato la tripla del +3: 92 a 95. Logan in contropiede ha riportato ancora la Dinamo a -1 a 5 secondi dal termine ma ogni ulteriore sforzo è risultato vano e la Sidigas Avellino s’è portata a casa i due punti che valgono tanto in una fase assai delicata della regular season.

«Perdere così sicuramente fa male, dispiace – ha commentato a fine match Macro Calvani -. E’ un partita che abbiamo giocato, che si poteva chiudere a nostro vantaggio ma non siamo riusciti  a concluderla. Nell’arco dei 40 minuti non è stata buona l’interpretazione di attaccare il canestro in avvicinamento, sia con i lunghi sia con gli esterni, abbiamo un po’ abusato del tiro da tre punti che in alcuni tratti della partita ci ha dato delle risorse ma nelle  fasi finale non è stata la cosa migliore. Difensivamente 95 punti in casa sono sicuramente troppi, la difesa non è stata incisiva, complimenti ad Avellino, una giornata incredibile da parte loro e non siamo riusciti a difendere nel modo dovuto. Nell’azione finale a 11 secondi, la loro difesa ci ha impedito di prendere un tiro da tre per la parità e l’unico tiro possibile è stato quello da due di Logan. Inutile recriminare sul singolo episodio. Nella sconfitta comunque possiamo prendere atto di essere un squadra competitiva, stasera abbiamo giocato con un squadra di altissimo livello, e abbiamo visto il buon inserimento dei nuovi, Kadji e Akognon, che hanno dato prova di essersi inseriti già bene. Ci sono ancora nove partite da giocare e il nostro piazzamento nei playoff dipenderà da tante variabili.»

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David Logan 47

La Dinamo torna alla vittoria a Venezia (70 a 74 dopo un tempo supplementare) e si rilancia in chiave play-off scudetto. La squadra di Marco Calvani ha espugnato il Taliercio al termine di una partita sviluppatasi a fasi alterne. La Dinamo è andata al riposo avanti di 4 punti, 28 a 32, dopo aver chiuso il primo quarto sotto di 5, 14 a 19, ed ha avuto il merito di restare sempre in partita, anche quando, al rientro in campo dall’intervallo lungo, ha subito il gioco dei veneti, chiudendo il terzo quarto sotto di 4 punti, 46 a 42, in una serata da basse percentuali al tiro per entrambe le squadre (Venezia ha tirato molto male da 3, 5 su 30, 16,7%, mentre la Dinamo non è andata bene nel tiro da 2, 16 su 38, 42%).

Negli ultimi dieci minuti del tempo regolare la Dinamo è stata presa per mano da Joe Alexander (21 punti, 7 rimbalzi e 5 falli subiti, 24 di valutazione) e Tony Mitchell (14 punti, 10 rimbalzi e 4 assist) per riportarsi in partita e per chiudere in parità al 40′: 58 a 58. La partita si è così decisa nei cinque minuti dell’overtime, grazie a una bomba dello specialista Rok Stipcevic e al contributo dato da David Logan. La vittoria della Dinamo è fondamentale per la classifica e l’umore, anche in vista dell’impegno della prossima settimana in Coppa Italia.

«E’ una vittoria importante, devo fare i complimenti ai miei giocatori perché direi che c’è stata un certa continuità con quello che si è visto a Istanbul nella partita giocata mercoledì, anche se poi lì il risultato finale ci ha condannato a uscire dall’Eurocup e, soprattutto, ci ha fatto perdere una gara con un punteggio che non ha rispecchiato in modo veritiero il modo il cui abbiamo giocato – ha detto a fine partita Marco Calvani -. Stasera abbiamo fatto bene dal punto di vista difensivo, tenendo una squadra con un potenziale come Venezia a 70 punti dopo un overtime, e questa è stata un cosa estremamente positiva. Rispetto alla gara contro il Galatasaray, inoltre, siamo anche stati bravi a controllare i secondi tiri dell’avversario, non concedendo seconde possibilità ed essendo anche molto più presenti sul rimbalzo difensivo. Sono estremamente contento per i miei giocatori, perché lavorano tanto in palestra e non sempre riusciamo a raccogliere i risultati attesi. Questa è un vittoria che dà energia e fiducia, individualmente e reciprocamente tra compagni di squadra.»

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La Dinamo cresce, ieri sera ha battuto lo Szolnoki Olaj per 90 a 74, centrando il secondo successo consecutivo in Eurocup e ora guarda al futuro con rinnovata fiducia ed ottimismo. Nonostante non abbia ancora potuto schierare i nuovi acquisti Kennet Kadji ed Emmanuel Josh Akognon, Marco Calvani ha presentato una squadra determinata, vogliosa di vincere per continuare la sua avventura in Eurocup e per dare una svolta in positivo a questa stagione, iniziata con molti alti e bassi dopo i trionfi della stagione del “triplete”.

Nel primo tempo, la Dinamo è stata letteralmente presa per mano dal suo uomo più rappresentativo, David Logan, che dopo la grande prestazione fornita a Brindisi, purtroppo non premiata dalla vittoria della squadra, ha realizzato ben 19 punti (21 alla fine, in soli 25’28” giocati). È stato Joe Alexander l’altro giocatore in serata di grazia, autore di 19 punti. In evidenza anche Tony Mitchell (10 punti e 8 assist), Brent Petway (12 punti, 4 rimbalzi e 2 assist), Jarvis Varnado (16 punti e 8 rimbalzi). Ma nella serata positiva della Dinamo hanno dato un apporto importante anche il capitano Jack Devecchi in difesa e Rok Stipcevic, con triple fondamentali.

All’inizio Marco Calvani ha mandato in campo Mitchell, Logan, Alexander, Stipcevic e Varnado, il collega ungherese ha risposto con Wittmann, Vojvoda, Borisov, Kovac e Gregory. La Dinamo è partita bene con un break di 9 punti firmato da Alexander e Logan e ha chiuso il primo quarto sul 24 a 13. Gli ungheresi hanno provato a risalire la china in avvio di secondo quarto con Vrbanc, ma David Logan è stato indomabile. Tre bombe da distanza siderale hanno ricacciato indietro lo Szolnok a -16: 36 a 20. Gli ospiti con un parziale di 10 a 4 hanno riportato lo svantaggio sotto la doppia cifra all’intervallo lungo: 42 a 36.

Lo Szolnok ha reagito in avvio di terzo quarto e si è portato a un solo possesso di distanza con la tripla di Burrell ma la reazione sassarese non ha tardato ad arrivare con Alexander e Logan e la Dinamo si è riportata a + 6: 55 a 49, chiudendo il terzo quarto anche sul +6: 61 a 56.

In avvio di ultimo quarto la Dinamo ha preso il largo con una tripla di Stipcevic e una schiacciata di Mitchell, “incendiando” il PalaSerradimigni. Il finale non ha avuto storia e la Dinamo è riuscita a mantenere aa proprio vantaggio la differenza canestri rispetto alla partita d’andata, vinta dalla squadra ungherese con un margine di 12 punti, chiudendo sul +16: 90 a 74.

Ora la squadra di Marco Calvani si giocherà la qualificazione mercoledì prossimo a Istanbul, contro il Galatasaray.

Domenica sera, alle 18.15, intanto, ritornerà il campionato al PalaSerradimigni, con la Openjobmetis Varese.

Logan-Edge

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Delusa da un incerto avvio di stagione, la Dinamo cambia. Via la guardia statunitense Marquez Haynes, ritorna l’ala camerunense Kenneth Kadji ed arriva il play californiano di origine nigeriana Emmanuel Josh Akognon. Il presidente Stefano Sardara, come un anno fa, ha deciso di intervenire sul mercato, per apportare al roster i correttivi resisi necessari nella prima parte della stagione, e punta a nuovi traguardi, sia in campionato, sia in Eurocup.

Marquez Haynes lascia così Sassari dopo soli cinque mesi, caratterizzati da prestazioni alterne. Kenneth Kadji ritorna nella squadra che un anno fa lo ha visto protagonista nella stagione dello storico “triplete”, dopo una breve esperienza a Brindisi, squadra con la quale nel girone d’andata si è reso protagonista di una prestazione maiuscola. Emmanuel Josh Akognon arriva dalla CBA cinese dove, con la maglia dei Jilin Northeast Tigers, ha viaggiato con una media di 32,5 punti, 5,6 rimbalzi e 3,9 assist a partita.

E’ tutto pronto, intanto, per la sfida di stasera con lo Szolnoki Olaj, in programma alle 20.30, ultimo turno casalingo delle Last 32 di Eurocup. Gli ungheresi, che all’andata vinsero sul Banco 86 a 75, arrivano da tre sconfitte subite con il Galatasaray e il Cai Basket Saragozza. Per David Logan e compagni sarà determinante partire in stampa Josh Akognon disputerà l’ultimo match in Cina il 5 febbraio e poi arriverà in Sardegna.

Questa sera arbitreranno l’incontro i signori Antonio Conde, Joseph Bissang e Cici Gentian.

Stefano Sardara 33 copia

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Un grande David Logan, autore di 29 punti (5 su 5 da 2 punti, 5 su 9 da 3 punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 8 falli subiti, 37 di valutazione) non è bastato alla Dinamo Banco di Sardegna per evitare una nuova sconfitta a Brindisi (82 a 88). Solo Rok Stipcevic, Jarvis Varnado e Brian Sacchetti hanno assecondato Logan con prestazioni oltre la sufficienza e la squadra ha così subito a lungo il gioco dei pugliesi nel secondo tempo, riuscendo a reagire solo nel finale, quando dal -18 del 35′, è arrivata anche a rimettere in discussione il risultato.

Marco Calvani ha schierato all’inizio Mitchell, Logan, Stipcevic, Eyenga e Varnado, Piero Bucchi ha risposto con Scott, Reynold, Banks, Anosike e Zerini. È stato David Logan a guidare la Dinamo nelle battute iniziali, portandola a chiudere il primo quarto avanti di un punto: 22-23. Brindisi è scattata avanti in avvio di secondo quarto con un break di 7 a 0, arrivando fino al +11. Jarvis Varnado ha sbloccato la Dinamo con 4 punti, Haynes ha siglato la bomba del 38 a 30. La Dinamo ha accorciato le distanze e il primo tempo si è chiuso sul 46 a 40 per Brindisi.

Al rientro dall’intervallo lungo Brindisi è ripartita con un mini break di 4 punti, David Logan ha preso per mano i compagni e ha riportato la Dinamo sotto nel punteggio fino al -7. Brindisi ha ripreso a marciare spedita ed ha chiuso il terzo quarto avanti di 10 punti: 65 a 55. Brindisi ha dilagato in avvio di ultimo quarto, arrivando al +18 al 35’ sul 77 a 59, ma tre triple hanno riportato la Dinamo a -9. Logan ha guidato la clamorosa rimonta sassarese fino al -2 a 20″ dalla sirena finale ma nel concitato finale, alla fine ha prevalso Brindisi, che con il punteggio di 88 a 82 ha inflitto alla Dinamo la nona sconfitta stagionale (in 18 giornate) che la relega all’8° posto, a 8 punti dalla vetta. Il campionato è ancora lungo e la situazione è rimediabile, ma certamente la Dinamo deve reagire ad un periodo di crisi che ormai si trascina da troppo tempo.

Ieri sera la Dinamo è rientrata in Sardegna dove ha già iniziato a pensare alla prossima sfida di Eurocup, in programma mercoledì al PalaSerradimigni, contro gli ungheresi dello Szolnoki Olaj.

David Logan 47

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David Logan al tiro da sotto 1 copia

Archiviata la sconfitta subita a Saragozza nella terza giornata di Eurocup, questa sera, alle 18.15, al PalaSerradimigni, la Dinamo Banco di Sardegna ospita la Pallacanestro Cantù per la seconda giornata di ritorno del campionato.

La squadra canturina è tra quelle che hanno cambiato maggiormente volto dall’inizio della stagione, con innesti importanti che hanno accresciuto le ambizioni della società. Diversi gli ex di giornata: Denis Marconato ha giocato a Cantù nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012, raggiungendo con l’allora Bennet due finali di Coppa Italia, una finale Scudetto e le Top 16 di Eurolega, ed è poi tornato in Brianza nel gennaio 2014; Amedeo Tessitori ha invece esordito in Serie A con la Dinamo nel 2013/2014 e ha cominciato anche lo scorso campionato in Sardegna prima di trasferirsi alla Pasta Reggia Caserta.

«La partita contro Sassari costituisce un altro test importante per noi – ha detto alla vigilia il coach Sergey Bazarevic -. Alcune cose vanno meglio in casa, ma in trasferta continuiamo ad avere problemi, specialmente in difesa: ne abbiamo parlato e spero che i ragazzi abbiano capito. Dobbiamo essere concentrati nella nostra metà campo perché subiamo troppi punti fuori casa. A questo proposito la sfida contro Sassari costituisce un’insidia perché giocheremo a casa loro, dove la Dinamo si esprime molto meglio che in trasferta e  può contare sul supporto dei propri tifosi. Dispongono di tante individualità di primo livello. Credo che la transizione difensiva e la difesa uno contro uno possano essere le chiavi di questa partita.»

Alla vigilia la Dinamo occupa la sesta posizione in classifica, con 18 punti (9 vittorie e 7 sconfitte), in coabitazione con Venezia e Avellino; Cantù è 9ª, con 14 punti, in coabitazione con Varese e Brindisi.

Arbitreranno l’incontro Paolo Taurino, Enrico Sabetta e Fabrizio Paglialunga.