24 November, 2024
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Il Cagliari affronta questo pomeriggio un passaggio fondamentale sul cammino che porta alla salvezza. I punti in palio al Bentegodi contro il Vero o sono di un’importanza capitale e la squadra di Diego Lopez deve fare assolutamente risultato, possibilmente vincere, per scacciare buona parte delle paure riaffiorate dopo gli ultimi risultati negativi, determinati in parte per propri demeriti, ma anche per sfortuna (vedi il caso di domenica scorsa a Marassi contro il Genoa dell’ex Davide Ballardini, impostosi all’ultimo munito c0n una prodezza del portoghese Iuri Medeiros dopo aver rischio di perdere sulla conclusione di Leonardo Pavoletti terminato sul palo a portiere battuto).

Il Verona, in crisi profonda, è avversario che non va sottovalutato, perché nel calcio, si sa, la disperazione a volte moltiplica le forze e complica la vita agli avversari ed oggi, probabilmente, la squadra scaligera si gioca le ultime chances di permanenza in serie A.

Diego Lopez, purtroppo, non può disporre degli Farias, Han, Deiola e Dessena e degli squalificati Ceppitelli e Andreolli. Ritorna Luca Cigarini.

«Sapevamo che questa sarebbe stata una partita fondamentale, sin dall’uscita del calendario, perché è uno scontro diretto – ha detto alla vigilia Diego Lopez -. Conteranno molto i primi 20′. Dovremo avere lo stesso atteggiamento di Benevento, dove avevamo rubato quattro-cinque palloni stando dieci metri più avanti a centrocampo ma poi non eravamo riusciti ad andare in porta. Sono dettagli da migliorare: il Napoli ci ha rubato due palle e ha segnato due gol. Sarà una gara particolare, dobbiamo essere intelligenti, mostrare personalità, andare a fare la partita.»

«Il Cagliari non è una squadra fragile – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Sempre a Benevento abbiamo avuto una grande reazione di carattere negli ultimi minuti, sul campo di una squadra in salute che ha battuto avversarie come Sampdoria, Crotone; contro il Torino abbiamo fatto male nella ripresa ma nel primo tempo avevamo costruito tre palle gol pulite. A Genova siamo andati a cercare la vittoria anche dopo avere raggiunto il pareggio e abbiamo avuto l’occasione per vincerla: certo, poi abbiamo preso il gol del 2-1, è stato un errore nostro perché se una partita non riesci a vincerla devi cercare almeno di non perderla. Questi dettagli fanno la differenza.»
«Dipende da quello che faranno le altre, ma è sicuro che se usciamo da Verona con un risultato positivo facciamo un buon salto in avanti: non solo muoviamo la classifica ma limitiamo uno dei nostri avversari diretti. Non dimentichiamo – ha concluso Diego Lopez – che abbiamo 5 punti di vantaggio: sono le altre a dover inseguire.»

 

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Il Torino passa alla Sardegna Arena con 4 goal realizzati nell’ultima mezz’ora, dopo un primo tempo giocato alla pari, con il Cagliari vicino al goal in due occasioni, un palo colpito da Simone Padoin con grande parata di Salvatore Sirigu. Nel secondo tempo ad aver la meglio, è stata la qualità dei solisti del Torino, in particolare Adem Ljajić e Iago Falque. L’uno-due in 4′ (61’ e 65’) ha chiuso la partita, perché il Cagliari non ha saputo reagire.

Nel finale sono arrivati anche altri due goal, realizzati da Cristian Ansaldi (79′) e Joel Obi (88′), che hanno reso più severo il passivo.

Il Cagliari conserva il vantaggio di 5 punti sul terz’ultimo posto, grazie alla concomitante sconfitta subita dal Crotone a Firenze, e lo stesso margine di 7 e sul Verona, travolto dall’Inter al Meazza, ma ha visto avvicinarsi ad un solo punto il Chievo, impostosi sulla Sampdoria, e il Sassuolo che ha bloccato sul pari il Napoli, e a tre punti la Spal, uscita imbattuta dal Marassi nel match con il Genoa.

La squadra di Diego Lopez deve reagire subito, perché il calendario non concede tregua. Martedì 3 aprile, subito dopo Pasqua e Pasquetta, sarà di scena a Marassi, nel recupero della ventisettesima giornata, contro il Genoa dell’ex Davide Ballardini che ha solo due punti in più in classifica e quindi vorrà vincere ad ogni costi, anche per riscattare il mezzo passo falso odierno registrato contro la Spal.

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Sette giorni dopo la pesante sconfitta subita alla Sardegna Arena ad opera della capolista Napoli, il Cagliari torna in campo alle 12.30 al Marassi di Genova, per un delicato scontro salvezza con il Genoa dell’ex Davide Ballardini. Dirige Fabrizio Pasqua di Tivoli.

Il tecnico romagnolo, subentrato ad Ivan Jurić il 5 novembre scorso, ha rilanciato la formazione ligure, che è stata capace di andare a vincere sui difficili campi di Chievo e Lazio e si è allontanata dalla zona più calda della classifica.
Il Cagliari deve assolutamente reagire, perché la classifica in coda si è notevolmente accorciata (la vittoria della Spal nell’anticipo di ieri, la seconda consecutiva dopo l’impresa di Crotone, ha portato la squadra estense temporaneamente al quart’ultimo posto, a soli due punti dal Cagliari) e una nuova battuta d’arresto renderebbe tutto più difficile.

Sarà una domenica particolare per Leonardo Pavoletti, impostosi nel campionato di serie A proprio con la maglia del Genoa. Diego Lopez, purtroppo, dovrà fare a meno di un elemento importante qual è Luca Cigarini e chiederà una prova di grande applicazione e sacrificio a tutti i suoi calciatori.

Davide Ballardini ai tempi del Cagliari.

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Il Cagliari è uscito imbattuto dal Mapei Stadium nello scontro diretto con una concorrente per la salvezza, il Sassuolo, e torna in Sardegna con un prezioso punto che costituisce un nuovo significativo passo in avanti verso il traguardo finale, considerato che i punti di vantaggio sulla terz’ultima posizione, occupata dalla Spal, sono ora 8.

Quella disputata oggi nell’anticipo di mezzogiorno e mezza non è stata certamente una bella partita, condizionata sicuramente dall’importanza della posta in palio.

Diego Lopez ha tenuto inizialmente in panchina Leonardo Pavoletti, non in perfette condizioni fisiche, schierando in attacco la coppia brasiliana formata da Joao Pedro e Farias. Al posto di Paolo Faragò ha esordito dal 1’ Charalampos Lykogiannis.

Nel primo tempo il Cagliari ha controllato senza difficoltà tutti i tentativi del Sassuolo, cercando anche di creare qualche problema alla porta avversaria. Perso Luca Cigarini per infortunio al 25′, sostituito da Marco Sau, Diego Lopez ha tenuto gli equilibri facendo arretrare Joao Pedro in mezzo al campo.

In avvio di ripresa il Sassuolo ha sfiorato il goal con Domenico Berardi che ha sprecato calciando alto da favorevolissima posizione. Ci ha provato anche Babacar, sul quale ha fatto buona guardia Alessio Cragno. Nonostante la pressione del Sassuolo, la porta rossoblu non ha corso grossi rischi e lo 0 a 0 finale è arrivato come risultanza inevitabile di una partita equilibrata, con pochi lampi.

Il Cagliari conferma di essere in salute e sabato giocherà ancora in trasferta, un altro scontro salvezza, sul campo del Chievo, battuto in casa oggi dal Genoa di Davide Ballardini.