14 March, 2025
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Prenderà il via giovedì 13 febbraio, alle ore 18.00, con la proiezione del film SEUINNOI di Andrea Deidda, alla presenza del regista, c/o la Sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, la rassegna di cinema “Battiti su microforato” promossa dal CSC Carbonia della Società Umanitaria in collaborazione con il circolo Arci La Gabbianella Fortunata di Carbonia, Ucca – Unione Circoli Cinematogafici Arci e Videoclip Italia Awards, con il patrocinio del comune di Carbonia. La rassegna intende aprire un focus su ciò che è accaduto in Sardegna e intorno alla Sardegna analizzando la società e il contesto dal punto di vista di chi ha prodotto, composto e suonato la musica, di chi l’ha fruita, di chi l’ha raccontata attraverso le immagini in movimento. Musica come elemento di espressione e aggregazione. Musica come elemento sociale e ancora musica come linguaggio artistico capace di aggregarne altri.

La rassegna andrà avanti per altri quattro appuntamenti, tutti a ingresso libero e gratuito, presso i locali della Fabbrica del Cinema di Carbonia, nella Grande Miniera di Serbariu.
La rassegna proseguirà martedì 18 febbraio, alle ore 18.00, con la proiezione di BERCHIDDA LIVE – UN VIAGGIO NELL’ARCHIVIO DI TIME IN JAZZ di Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara, Alessandro Rossi, alla presenza del regista Gianfranco Cabiddu, un viaggio nell’archivio Time in Jazz raccoglie ed elabora più di 1.500 ore di materiali d’archivio girati in 25 anni da Gianfranco Cabiddu e la sua troupe nelle varie edizioni di Time in Jazz, festival musicale creato e diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda.
Appuntamento speciale giovedì 20 febbraio, sempre alle ore 18.00, per un incontro, promosso e organizzato in collaborazione con il premio Videoclip Italia Awards, con il videomaker Andrea Folino, sardo olbiese, che, partendo dalla Machete Crew, ha girato videoclip dei brani di alcuni degli artisti più celebri della scena italiana: oltre a Salmo, Sfera Ebbasta, Lazza, Blanco e molti altri ancora.

Quarto appuntamento giovedì 27 febbraio, questa volta alle ore 21.00, con HARDER TIMES. STORIA DI UN MITO, elaborato video presentato come tesi di laurea dalla regista Irene Atzeni, la testimonianza di un’epoca nella quale lo sviluppo locale di una realtà culturale e musicale al passo coi tempi , quella legata alla musica dance e techno e a locali come il K2 o il Kilton di Assemini, ha permesso a una generazione di giovani di sentirsi uniti al di là delle differenze in un contesto rappresentato e percepito spesso come isolato e anacronistico.
Ultima proiezione in cartellone quella prevista per giovedì 06 marzo alle ore 21.00 quando il regista e promoter musicale Davide Catinari (Vox Day) presenterà al pubblico il suo THE MISSING BOYS, spunto di riflessione generazionale sullo stato dell’immaginario che ha caratterizzato il passaggio tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta, sino al tramonto di quell’onda musicale e culturale che ha generato una rivoluzione planetaria capace di trasformare estetica e sociale.

 

Giornata inaugurale domani – giovedì 5 settembre – a Cagliari, per la diciottesima edizione del Karel Music Expo, il festival di musica e cultura resistente ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day con la direzione artistica di Davide Catinari, in programma, sotto il titolo “Movimenti”, fino a sabato 7 settembre nei consueti spazi del Lazzaretto, il centro polifunzionale d’arte e cultura nel quartiere Sant’Elia.

Un evento speciale alle prime luci del giorno farà da preludio all’apertura del festival in una cornice naturalistica di straordinaria bellezza, tra acqua, cielo e natura: la Sella del Diavolo, il promontorio che si affaccia sul golfo di Cagliari, dove i suoni dei didjeridoo di Ivano Nayeli e Patrizio Delkama, maestri artigiani e del suono ancestrale che celebrano la potenza e la guarigione dalla terra e dall’aria, saluteranno l’alba del festival. La partecipazione all’evento, coordinato da Trip Sardegna, è libera e gratuita: prenotazioni su eventbrite.it; punto di incontro alle 6.30 nel parcheggio di fronte alla spiaggia di Calamosca. Ai partecipanti è consigliato di portare con sé un telo e una scorta d’acqua.

In serata, si inaugura alle 20 il palco allestito al Lazzaretto, anche quest’anno “casa” del festival: a calcare per prima la scena sarà la cantautrice e musicista cagliaritana Giulia Leone; classe 2001, con una preparazione a base di studi di pianoforte e di canto, nel suo giovane curriculum spiccano la finale al Poetto Fest Contest nel 2023 e la vittoria, lo stesso anno, di tre dei cinque premi in palio al Muvi Music Contest.

 

 

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Giovedì 17 settembre, nella biblioteca comunale “Pietro Doneddu” di Carbonia, per il penultimo appuntamento della rassegna “Biblionotte”, organizzata dal comune di Carbonia con la collaborazione del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis (SBIS) e la Pro Loco di Carbonia, si è tenuta la performance dal titolo “Periferie dell’infinito”. Tra luci ed ombre, magistralmente proiettate, i quattro protagonisti hanno rievocato la vita di tre artisti vissuti in momenti diversi del ‘900, ma associati fra loro da una scelta estrema. Pepi Lederer, una diva mancata vissuta in America dal 1910 al 1935, Alberto Greco, un poeta e pittore argentino (1931-1965) e la rivoluzionaria fotografa statunitense Francesca Woodman (1958-1981). Penna, inchiostro e calamaio, dalle magiche mani di Gildo Atzori, hanno “trasportato” su video disegni che hanno dato vita e movimento ai personaggi e alle storie narrate. Nico Meloni attraverso il suono e la melodia della sua chitarra classica, ha saputo creare la giusta atmosfera per vivere quel passato raccontato con una punta di nostalgia e retro’. A completare la cornice musicale, Samuele Dessì che.con la sua chitarra elettrica. ha colorato con toni più forti il culmine di determinati momenti. Musica e live painting hanno accompagnato la recitazione di Davide Catinari, cantante nonché autore dei pezzi e fondatore del gruppo. Un artista che ha saputo regalare al pubblico emozione e suspense. Un evento dal gusto letterario che abbraccia varie arti che insieme rendono il tutto armonioso ed unico nella sua particolarità.

Nadia Pische

                                           

 

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Letture, musica e immagini si intrecciano e si snodano in “Periferie dell’infinito”, la performance in programma domani sera (giovedì 17 settembre) a Carbonia, nella Biblioteca Comunale “Pietro Doneddu” (Parco Villa Sulcis – viale Arsia, 91), con inizio alle 20,30: protagonisti Davide Catinari, cantante e fondatore dei Dorian Gray – formazione “storica” della musica indie in Sardegna -, qui nelle vesti di autore dei testi e voce recitante, l’artista visivo Gildo Atzori con i suoi live painting e Samuele Dessì (altra colonna dei Dorian Gray) alle prese con chitarra e loop station.
La performance, della durata di cinquanta minuti circa, ruota intorno ai racconti, scritti e interpretati dallo stesso Davide Catinari, che attraversano la vita di tre artisti vissuti in epoche diverse del Novecento ma accomunati da una scelta estrema: Pepi Lederer (1910-1935), diva mancata dell’America degli anni Trenta, il poeta e pittore argentino Alberto Greco (1931-1965) e la rivoluzionaria fotografa statunitense Francesca Woodman (1958-1981). In “Periferie dell’infinito” parole, musica e segni esplorano le loro esistenze al limite, vissute e terminate pericolosamente, in bilico tra libertà individuale e tormenti interiori. I testi originali di Davide Catinari scorrono insieme alle suggestioni visive di Gildo Atzori e al commento sonoro di Samuele Dessì, attraversando uno scenario su cui si consumano le vicende di questi tre artisti responsabili del proprio destino.
L’appuntamento di domani sera (giovedì 17) a Carbonia rientra nel cartellone della rassegna letteraria Biblionotte. L’ingresso è libero.

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Giovedì 17 settembre, alle ore 20,30, presso il Parco Villa Sulcis, a Carbonia, si terrà lo spettacolo musicale letterario “Periferie dell’infinito” di e con Davide Catinari, Gildo Atzori e Samuele Dessì. Guest Nico Meloni.

Venerdì 18 settembre, alle ore 17,30, presso la Piazza Santa Barbara, fronte Biblioteca, a Bacu Abis, si terrà la presentazione del libro “Riccino e Riccetta” di Rita Atzeri. Con l’autrice saranno presenti gli interpreti Antonio Luciano e Marta Gessa.

I due appuntamenti rientrano nel programma della rassegna “Biblionotte”.

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Nell’ambito degli eventi “E…State a Carbonia 2020”, l’Amministrazione comunale di Carbonia ha programmato una serie di manifestazioni culturali organizzate in collaborazione con lo SBIS e la Pro Loco di Carbonia.
Stasera, lunedì 24 agosto, alle ore 20.30, presso il Parco di Villa Sulcis prende il via la rassegna “Biblionotte”, con la presentazione del racconto “D.H.S.” con Anna Di Leo e Federico Cozzucoli.
La rassegna di appuntamenti letterari proseguirà nelle seguenti date:
28 agosto, alle ore 21.30 ,all’Arena Mirastelle Flavio Soriga e Renzo Cugis presentano lo spettacolo “Sardi della Pianura”;
3 settembre, alle ore 20.30, nel Parco di Villa Sulcis Franciscu Sedda e Bepi Vigna presentano il libro “Il sogno del falco”. Il Codice nascosto nell’opera di Sergio Atzeni;
17 settembre, alle ore 20.30, nel Parco di Villa Sulcis Davide Catinari presenta “Periferie dell’infinito”, spettacolo artistico letterario;
18 settembre, alle ore 17.30, in piazza Santa Barbara a Bacu Abis Rita Atzeri presenta il libro per adulti e bambini “Riccino e Riccetta”.

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Appuntamento a Cagliari con il Karel Music Expo, il festival delle culture resistenti ideato ed organizzato nel capoluogo sardo dalla cooperativa Vox Day, quest’anno alla sua edizione numero tredici: dopo la bella anteprima dell’altro sabato 9 novembre – al Fabrik con Perry Frank e con Stuart Braithwaite, leader e chitarrista dei Mogwai, la manifestazione vive il suo clou in tre lunghe serate, da questo giovedì (21 novembre) a sabato 23, all’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero, dove fa base per la prima volta.

Tiene banco la musica, come sempre, spaziando tra i generi e gli stili con tredici diverse proposte della scena nazionale e internazionale: in arrivo dalla Penisola The Winstons, i Julie’s Haircut, La Luna e i C’mon Tigre, dall’Austria gli Alpine Dweller, da Malta The Ranch, dal Regno Unito la scozzese Emme Woods, l’inglese Joey Collins e il gallese Matthew Frederick, mentre a rappresentare il panorama sardo saranno La Città di Notte, il duo Nunc, La Pioggia ed il Luigi Frassetto Quartet.

Tanta musica, dunque, ma non solo, perché il Karel Music Expo è una vetrina multidisciplinare che promuove tutte le forme espressive estranee ai meccanismi della grande distribuzione; ecco, dunque, in cartellone, anche le installazioni dell’artista giapponese Makoto e del romano Daniele Spanò, le performance e le opere di Rugiada Cadoni, un incontro-dibattito di astronomia culturale con Agostino Piano, uno spettacolo formativo sulle dipendenze dalle nuove tecnologie, e una selezione di cortometraggi proposta in collaborazione con lo Skepto International Film Festival e la Fondazione Sardegna Film Commission; il tutto sotto un titolo caratterizzante, “Generazioni”, suggerito dall’imminente epilogo di questo decennio, come spiega il direttore artistico Davide Catinari: «Ogni decade giunge alla sua conclusione attraverso una rappresentazione che ne traccia la memoria, così che ogni epoca possa essere ricordata in accordo con tutto quello che ha prodotto e ogni generazione per ciò che ha espresso. (…) Ma la percezione dell’alternarsi di diverse generazioni, soprattutto durante il secolo appena trascorso, ha reso memorabili diversi passaggi di consegne, come quello tra le due guerre mondiali o la rivoluzione culturale, e giovanile, che dalla fine degli anni ’60 in poi ha contribuito a creare un immaginario immenso, denso di simboli, volti, oggetti, suoni, mode e modalità che hanno segnato gli ultimi cinquant’anni della storia di questo pianeta, trasformando per sempre l’idea stessa della nostra vita».

Si comincia, dunque, questo giovedì (21 novembre), con una scaletta fitta di appuntamenti, presentati – in questa come nelle successive serate – da Paola Masala. L’apertura, alle 19.00, è nel segno delle cinema con la visione di tre cortometraggi in linea col tema proposto dal Karel Music Expo, selezionati dalla commissione artistica dello Skepto International Film Festival, la rassegna cagliaritana giunta lo scorso aprile alla sua decima edizione: “Parru pi tia” (15′), diretto dal palermitano Giuseppe Carleo, “How I Didn’t Become A Piano Player” (18′), produzione inglese per la regia di Tommaso Pitta, e “Bitchboy” (15′), dello svedese Mans Berthas.

La musica sale alla ribalta alle 21.00, con il primo dei quattro set in programma nella serata inaugurale che si avvicenderanno sui palchi allestiti in due diversi spazi dell’EXMA: quello montato nella sala conferenze del centro culturale di via San Lucifero, e quello della Sala Showcase all’interno di una tensostruttura appositamente allestita nel cortile.

In apertura, riflettori puntati sul cantautore e producer inglese (di Nottingham) Joey Collins: la sua musica è introspettiva e emotiva, con influenze di artisti come Jeff Buckley, John Frusciante, Elliot Smith, Richard Ashcroft e Eddie Vedder.

Blues e cool jazz incontrano la canzone italiana nella proposta di La Città di Notte, band cagliaritana nata dall’incontro di quattro musicisti – Diego Pani (voce), Andrea Schirru (tastiere), Edoardo Meledina (contrabbasso) e Frank Stara (batteria) – provenienti da diverse band del panorama musicale sardo (King Howl, Dancefloor, Stompers, Stone Seeds), accomunati dalla passione per la musica afroamericana e lo swing italiano degli anni Cinquanta.

Gioca in casa anche La Pioggia, altra formazione isolana, germogliata nel 2016 da un’idea di Andrea Cannucci in collaborazione con Giuseppe Aledda. Dopo un periodo di scrittura orientata al cantautorato classico, il progetto ha dato forma a una produzione più libera ed eterogenea, consegnata alle tracce dell’album “Anime in piena”. L’anno scorso la formazione è diventata stabilmente un quartetto composto da Andrea Cannucci alla chitarra e alla voce, Mauro Bin Frau alla batteria, Francesco Perra alla chitarra e Giuseppe Aledda al basso.

Finale di serata in crescendo con i Julie’s Haircut, band emiliana in attività già dal 1994 e devota a suoni spaziosi e ipnotici. La sua musica si è evoluta nel tempo dal garage-rock degli esordi fino a territori più sperimentali, concentrandosi su improvvisazione e ricerca sonora, senza perdere contatto con il groove e la melodia che l’ha sempre caratterizzata. È del mese scorso il nuovo album, “In The Silence Electric”, per la prestigiosa etichetta inglese Rocket Recordings. Sul palco del Karel Music Expo, a partire dalle 23.00 circa, Nicola Caleffi (chitarre, tastiere, basso, voci), Luca Giovanardi (chitarre, tastiere, basso, voci), Andrea Rovacchi (tastiere, percussioni), Andrea Scarfone (chitarre, basso) e Ulisse Tramalloni (batteria, percussioni).

A precedere il set dei Julie’s Haircut, la prima della serie di perfomance che verranno proposte ogni sera da Rugiada Cadoni, presente al festival anche con un’installazione di sue opere. Visual artist, performer, fotografa, designer, Rugiada Cadoni è interessata al tema dell’identità, al modo in cui immagini di ogni tipo (TV, stampa, internet) condizionano la percezione. Per questo si appropria, devia, decostruisce queste immagini che, come erede della Pop Art, rielabora facendole uscire fuori dal contesto e giustapponendo elementi diversi: arte come provocazione di ambiguità e attenzione alle forme minimali e non spettacolari con atti spontanei derivanti da una costante riflessione concettuale.

Con la prima giornata del festival, si inaugurano anche le altre due proposte di ambito artistico che si potranno apprezzare ogni sera all’EXMA. La parete accanto alla tensostruttura sarà lo sfondo di “Fino a qui”, opera dell’artista, scenografo e regista Daniele Spanò, che trasforma la facciata dell’edificio in una superficie luminosa, dinamica e funzionale al racconto, attraverso l’uso della videoproiezione e del suono, in cui l’architettura acquisisce nuove funzionalità attraverso deformazioni e distorsioni visive e sonore dal sapore surreale.

All’interno di una delle torrette dell’EXMA trova invece spazio l’installazione “Codice G.N.R.” di Makoto, artista giapponese profondamente influenzato dalle rappresentazioni corporee del rinascimento italiano, che qui si fonde con il minimalismo del Sol Levante: per il Karel Music Expo, Makoto espone una delle sue “Nukegara” (“spoglie”) ottenute con tessuti induriti col gesso, proiettando un cortometraggio da lui realizzato sul tema di “Generazioni”.

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Appuntamento a Cagliari con il Karel Music Expo, il festival delle culture resistenti ideato e organizzato nel capoluogo sardo dalla cooperativa Vox Day, quest’anno alla sua edizione numero tredici: dopo la bella anteprima dell’altro sabato – 9 novembre – al Fabrik con Perry Frank e con Stuart Braithwaite, leader e chitarrista dei Mogwai, la manifestazione vive il suo clou in tre lunghe serate, da questo giovedì (21 novembre) a sabato 23, all’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero, dove fa base per la prima volta.

Tiene banco la musica, come sempre, spaziando tra i generi e gli stili con tredici diverse proposte della scena nazionale e internazionale: in arrivo dalla Penisola The Winstons, i Julie’s Haircut, La Luna e i C’mon Tigre, dall’Austria gli Alpine Dweller, da Malta The Ranch, dal Regno Unito la scozzese Emme Woods, l’inglese Joey Collins e il gallese Matthew Frederick, mentre a rappresentare il panorama sardo saranno La Città di Notte, il duo Nunc, La Pioggia ed il Luigi Frassetto Quartet.

Tanta musica, dunque, ma non solo, perché il Karel Music Expo è una vetrina multidisciplinare che promuove tutte le forme espressive estranee ai meccanismi della grande distribuzione; ecco, dunque, in cartellone, anche le installazioni dell’artista giapponese Makoto e del romano Daniele Spanò, le performance e le opere di Rugiada Cadoni, un incontro-dibattito di astronomia culturale con Agostino Piano, uno spettacolo formativo sulle dipendenze dalle nuove tecnologie, e una selezione di cortometraggi proposta in collaborazione con lo Skepto International Film Festival e la Fondazione Sardegna Film Commission; il tutto sotto un titolo caratterizzante, “Generazioni”, suggerito dall’imminente epilogo di questo decennio, come spiega il direttore artistico Davide Catinari: «Ogni decade giunge alla sua conclusione attraverso una rappresentazione che ne traccia la memoria, così che ogni epoca possa essere ricordata in accordo con tutto quello che ha prodotto e ogni generazione per ciò che ha espresso. (…) Ma la percezione dell’alternarsi di diverse generazioni, soprattutto durante il secolo appena trascorso, ha reso memorabili diversi passaggi di consegne, come quello tra le due guerre mondiali o la rivoluzione culturale, e giovanile, che dalla fine degli anni ’60 in poi ha contribuito a creare un immaginario immenso, denso di simboli, volti, oggetti, suoni, mode e modalità che hanno segnato gli ultimi cinquant’anni della storia di questo pianeta, trasformando per sempre l’idea stessa della nostra vita».

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È uno degli appuntamenti di spicco dell’autunno a Cagliari: dal 21 al 23 novembre, preceduto da un’anteprima in programma sabato 9, ritorna il Karel Music Expo, il festival internazionale ideato ed organizzato dalla cooperativa Vox Day con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dello Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato del Turismo), del comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura) e della Fondazione di Sardegna.
 
Il Karel Music Expo, quest’anno alla sua edizione numero tredici, è un format multidisciplinare che promuove tutte le forme espressive estranee a meccanismi di grande distribuzione, una vetrina di livello europeo con tanta musica, soprattutto, con quindici set di altrettanti gruppi e solisti diversi, nazionali e internazionali; ma anche installazioni d’arte, cortometraggi, momenti di incontro e riflessione orientati su un tema che varia a ogni edizione; questa volta, sotto il titolo “Generazioni”, il festival prende spunto dal prossimo epilogo del decennio in corso, come suggerisce il direttore artistico Davide Catinari nelle sue note di presentazione: «Ogni decade giunge alla sua conclusione attraverso una rappresentazione che ne traccia la memoria, così che ogni epoca possa essere ricordata in accordo con tutto quello che ha prodotto e ogni generazione per ciò che ha espresso. (…) Ma la percezione dell’alternarsi di diverse generazioni, soprattutto durante il secolo appena trascorso, ha reso memorabili diversi passaggi di consegne, come quello tra le due guerre mondiali o la rivoluzione culturale, e giovanile, che dalla fine degli anni ’60 in poi ha contribuito a creare un immaginario immenso, denso di simboli, volti, oggetti, suoni, mode e modalità che hanno segnato gli ultimi cinquant’anni della storia di questo pianeta, trasformando per sempre l’idea stessa della nostra vita».
 
La tredicesima edizione del Karel Music Expo verràpresentata alla stampa venerdì 25 ottobre a Cagliari, all’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero, dove il festival farà base quest’anno per la prima volta. All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 11.00, interverranno Davide Catinari e Serenella Massacci della cooperativa Vox Day e una rappresentanza dei partner che sostengono e collaborano alla riuscita della manifestazione e delle diverse iniziative collaterali.
 

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Trasferta transoceanica per i Dorian Gray, attesi sabato (19 ottobre) in concerto a Città del Messico, unica formazione europea nel cartellone del LIFA 2019 (Liga Internacional de Festivales y Artistas de Música Asociados), l’incontro musicale internazionale che si tiene per la seconda volta in Messico e in Brasile.

La band cagliaritana guidata dal cantante Davide Catinari con Samuele Dessì (chitarra acustica, basso, laptop e cori), Nico Meloni (chitarra elettrica) e Mario Marino (batteria), sarà di scena al El 61 in una serata che vedrà avvicendarsi sotto gli stessi riflettori il gruppo giapponese Free But Sharp Pain, le canadesi LOLAA e due formazioni messicane, Stendal e Neue Strassen.

Sul palco, insieme ai quattro componenti dei Dorian Gray, anche l’artista visivo Gildo Atzori, ancora una volta impegnato a interpretare e impreziosire, con i suoi disegni dal vivo, le note, i testi e le atmosfere della performance di Catinari e soci.

Sette album all’attivo, centinaia di concerti in Italia e all’estero, primo gruppo rock europeo in tournée in Cina nel 1992, Premio Lunezia “Dieci Anni di Musica” nel 1999, premio alla carriera al MEI nel 2009, i Dorian Gray sono una realtà consolidata nel campo della musica indie, come attesta anche questa nuova apparizione dall’altra parte dell’Atlantico, dopo quella che nel 2016 li ha visti partecipare, unica formazione italiana, alla Canadian Music Week, uno dei principali eventi di intrattenimento del Nord America.