Il Monastir ha riscattato l’eliminazione dalla Coppa Italia maturata nel doppio confronto degli scorsi 9 e 23 ottobre, infliggendo al Carbonia un durissimo 4 a 0. La partita ha avuto storia fino al 40′, quando Andrea Sanna ha sbloccato il risultato. Fino a quel momento il Monastir aveva tenuto maggiormente l’iniziativa ma solo in un’occasione, all’alba della partita, al 1′, era riuscito ad andare vicinissimo al goal del vantaggio, con una girata di Andrea Sanna che ha spedito il pallone sulla parte superiore della traversa.
Evitato l’immediato svantaggio, il Carbonia ha cercato di ribattere colpo su colpo e ha guadagnato un calcio di punizione da favorevole posizione con Wellinton Caverzan, ma il pallone calciato da Mateo Broglia è finito sulla barriera.
Il Monastir è arrivato alla conclusione ancora con Andrea Sanna al 18′ ma Mirko Atzeni ha neutralizzato senza problemi. Stesso copione della conclusione di Sergio Nurchi al 37′, neutralizzata dal portiere del Carbonia in due tempi.
Al 40′ il goal: Mateo Broglia ha avviato un disimpegno sulla propria trequarti, ha perso il pallone nel contrasto con un avversario che ha immediatamente lanciato Andrea Sanna e il 41enne attaccante non ha lasciato scampo a Mirko Atzeni con un diagonale chirurgico: 0 a 1.
Il Carbonia ha accusato il colpo ma dopo soli 5′ è arrivato il riposo, nello spogliatoio Diego Mingioni ha cercato di scuotere i suoi ma al ritorno in campo per la ripresa s’è capito subito che le possibilità di rimonta sarebbero state poche, quasi nulle. Il Monastir s’è impossessato del contro del gioco e il Carbonia ha cercato vanamente di costruire le sue azioni dal basso, perdendo sistematicamente i contrasti nella zona centrale. Con il passare dei minuti il secondo goal del Monastir è andato via via maturando e dopo alcuni tentativi è arrivato puntuale al 62′: calcio d’angolo da sinistra, Mirko Atzeni è uscito con i pugni, il pallone è rimasto nell’area piccola e la conseguente mischia è stata risolta l’ex Fabio Porru con un tocco vincente da pochi passi.
Tre minuti dopo lo 0-2 il Carbonia è rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Mateo Broglia, punito con il secondo giallo per un intervento su Simone Pinna (tra i migliori dei suoi).
Sotto di due goal e con un uomo in meno, il Carbonia ha ceduto senza più alcun segnale di reazione. Il Monastir ha affondato i suoi colpi ed è andato ancora in goal prima con Stefano Sarritzu al 70′ con un tocco sul primo palo su azione da calcio d0angolo, due minuti dopo Leonardo Manca, appena entrato al posto di Fabrizio Frau: 0 a 4.
La partita a quel punto non ha detto più niente e il Monastir al termine ha festeggiato la conferma al vertice della classifica in compagnia del Budoni che ha superato 2 a 0 l’Iglesias ed ha raddoppiato il vantaggio sul Tempio, bloccato sul pari interno dall’Alghero, portandolo da due a quattro punti.
Per il Carbonia, irriconoscibile, è la quarta sconfitta su cinque partite giocate al “Carlo Zoboli”, seconda consecutiva. Diego Mingioni in settimana avrà da lavorare tanto, sulla testa più che sulle gambe dei suoi calciatori, perché il bel Carbonia di inizio stagione sembra essersi smarrito nelle ultime partite.
Carbonia: Mirko Atzeni, Danilo Cocco, Broglia, Chidichimo, Garcia, Nicola Mancini (75′ Stefano Atzeni), Caverzan (68′ Abbruzzi), Ricci (82′ Perna), Moreno (82′ Sartini), Isaia, Mastropietro (46′ Tocco). A disposizione: Davide Doneddu, Gianluca Cocco, Francesco Doneddu. Allenatore: Diego Mingioni.
Monastir: Daga, Pinna, Madero, Porru, Arzu, Corda (86′ Massoni), Leonardo Manca (76′ Ganzerli), Naguel, Sanna (76′ Piras), Nurchi, Frau (68′ Sarritzu) a disposizione: Stevanato, Nicola Manca, Riep, Andrea Cocco, Riccardo Arangino. Allenatore: Marcello Angheleddu.
Arbitro: Gabriele Caresia di Trento.
Assistenti di linea: Nicola Deriu di Oristano e Annamaria Sabiu di Carbonia.
Marcatori: 39′ Andrea Sanna, 62′ Porru, 70′ Sarritzu, 72′ Leonardo Manca.
Ammoniti: Broglia (C), Isaia (C), Porru (M), Leonardo Manca (M).
Espulsioni: Broglia al 65′ per doppia ammonizione.
Spettatori: 300.
Giampaolo Cirronis
Il Carbonia di Diego Mingioni continua a stupire, dopo le due vittorie consecutive in campionato, vince anche in Coppa Italia e questa volta lo fa sul campo del Monastir, una delle grandi dell’Eccellenza 2024/2025. La vittoria è maturata al termine di una partita giocata alla grande, con un’autorità inusuale per un gruppo tanto giovane. Neppure un goal “regalato” al 12′ da un’ingenuità del 18enne portiere Davide Doneddu, che anziché effettuare un rinvio ha cercato di dribblare l’attaccante del Monastir Andrea Manca, perdendo il pallone, depositato facilmente in rete da quest’ultimo, ha abbattuto capitan Costantino Chidichimo e compagni, che hanno reagito subito, riequilibrando il risultato in soli 8′.
Archiviata la prima vittoria in campionato, ottenuta sei giorni fa con il Villasimius, il Carbonia affronta domenica pomeriggio la seconda trasferta, sul campo del Bari Sardo, al Lixius di Lanusei, in cerca di conferme, dopo un buon avvio di stagione, sia in Coppa Italia sia in campionato. L novità di questa trasferta è costituita dal ritorno in panchina del tecnico Diego Mingioni, che ha terminato di scontare le due giornate di squalifica ricevute per l’espulsione maturata nel corso della partita d’esordio con il Budoni. Nessuna novità, viceversa, nell’organico a disposizione, in quanto il rientro del portiere titolare Mirko Atzeni, in fase di recupero da un infortunio al polso destro, è ancora rimandato, probabilmente alla partita di andata dei quarti di finale della Coppa Italia, in programma mercoledì 9 ottobre sul campo del Monastir di Marcello Angheleddu. Tra i pali, contro il Bari Sardo, ci sarà ancora Davide Doneddu.
Lo stesso organico, non significa conseguentemente stessa formazione iniziale, perché Diego Mingioni dall’inizio della stagione ha proposto diverse alternative e compie le sue scelte sulla base di quanto percepisce in settimana nel corso degli allenamenti dio preparazione alla partita domenicale.
Bari Sardo-Carbonia verrà diretta da Riccardo Urru di Sassari, assistenti di linea Marco Fara di Oristano e Michele Acciaro di Alghero.
Ieri pomeriggio, al termine dell’allenamento, abbiamo intervista il tecnico in seconda, Federico Cocco.
Il Carbonia c’è, supera il Villasimius con un goal del nuovo centravanti Federico Moreno e sale al 7° posto in classifica. Scesa in campo senza Diego Mingioni in panchina (squalificato) e ancora il 18enne Davide Doneddu tra i pali al posto dell’infortunato Mirko Atzeni, la squadra biancoblù ha presentato al centro dell’attacco il nuovo centravanti Federico Moreno (classe 2003) al fianco di Lorenzo Sartini, in un undici iniziale giovanissimo, dell’età media di 22,5 anni, e una panchina dall’età media di 18,8 anni.
L’avvio del Carbonia, con il forte vento di maestrale alle spalle, è stato molto determinato e sono stati sufficienti 5 minuti al nuovo arrivato Federico Moreno, per mettere la sua firma sul primo goal “italiano” e portare la sua nuova squadra in vantaggio: l’azione si è sviluppata sulla fascia sinistra, da una selva di gambe il pallone è finito sui piedi di Federico Moreno che non ha esitato e lo ha piazzato di precisione in fondo alla rete, alla sinistra di Alessandro Arrus.
Il Villasimius ha accusato il colpo del goal subito ed il Carbonia ha insistito alla ricerca del secondo goal. Al 10′ Lorenzo Sartini si è involato sulla fascia sinistra, appena entrato in area ha scagliato un tiro “velenoso” che ha toccato la parte esterna della traversa e ha terminato la sua corsa sul fondo. Ancora Carbonia in avanti al 15′, Federico Moreno si è liberato del diretto avversario, è entrato in area vicino alla riga di fondo e ha prova un eurogol, senza fortuna. Il Villasimius, contro vento, ha provato una reazione ma non è mai riuscito fino al riposo a creare problemai alla difesa del Carbonia, con Davide Doneddu praticamente inoperoso, a parte qualche appoggio dei compagni della difesa per l’avvio della costruzione dal basso.
Nel secondo tempo il Villasimius ha provato a sfruttare il vento alle spalle ma in una manciata di minuti ha subito tre micidiali ripartenze del Carbonia che solo la bravura di Alessandro Arrus e un pizzico di sfortuna, non sono sfociati in altri goal. Il portierone del Villasimius ha detto di no prima a Lorenzo Sartini, liberato da un assist di Wellinton Caverzan, poi a Federico Moreno non è riuscito a capitalizzare un’occasione d’oro a pochi passi dalla linea di porta, e dopo una bella parata di Davide Doneddu su una conclusione del Villasimius, è stato Nicola Mancini ad andare vicinissimo al goal del raddoppio.
Il risultato è rimasto in bilico, e al 73′ è stato ancora Lorenzo Sartini a liberarsi al tiro ma la conclusione è risultata imprecisa. Il Villasimius, dopo una serie di cambi da entrambe le parti, nel finale ci ha provato fino all’ultimo dei 6′ di recupero ma al di là della tensione provocata dai lanci lunghi e dagli angoli del Villasimius nell’area mineraria, non è accaduto più niente di rilevante.
Il Carbonia ha conquistato la prima vittoria in campionato e sale al 7° posto in classifica, alla vigilia della trasferta di Bari Sardo; il Villasimius resta fermo a quota 1 punto, nel gruppetto di squadre all’ultimo posto, con Nuorese (che non ha giocato la partita con il Bari Sardo), il i Punti e il San Teodoro.
Carbonia: Doneddu, Broglia, Chidichimo, Garcia, Caverzan, Nicola Mancini (82′ Abbruzzi), Cristian Mancini, Isaia (92′ Tocco), Sartini (67′ Ricci), Moreno (67′ Mastropietro), Cocco (82′ Atzeni). A disposizione: Carrus, Carboni, Filippi, Lardieri. Allenatore: Federico Cocco (Diego Mingioni è squalificato).
Villasimius: Arrus, Andrea Mastino, Loi, Magnin, Arnaudo, Rinino (58′ Floris), Miranda, Sakho, Camba, Melis, Beugre. A disposizione: Gonzales, Fabio Mastino, Valentini, Vitale, Zedda, Marci, Ragucci, Rostand. Allenatore: Nicola Manunza.
Arbitro: Claudio Salvatore Marongiu di Sassari.
Assistenti di linea: Alessandro Cola di Ozieri e Simone Crobu di Oristano.
Reti: 5′ Federico Moreno (C).
Ammoniti: Federico Moreno (C), Nicolas Ricci (C), Andrea Mastino (V), Luca Melis (V), Federico Cocco (all. Carbonia).
Il Budoni, come da pronostico, ha espugnato il “Carlo Zoboli”, ma a rompere l’equilibrio contro un bel Carbonia, è stato un goal scaturito da un “regalo” al 33′ del primo tempo e nel quarto d’ora finale la squadra di Raffaele Cerbone ha subito la pressione della squadra di Diego Mingioni che ha costruito alcune nitide occasioni da goal ed avrebbe meritato ampiamente il pareggio.
Il divario tra i due organici emerge chiaramente dalla distinta presentata al direttore di gara. Il Budoni, pur privo di due attaccanti di valore quali sono Roberto Cappai e Kaio Piassi, nell’undici iniziale non ha neppure un calciatore nato dal 2000 in avanti: 1 1999 (l’ex Nicola Serra), 1 1997, 1 1995, 3 1994, 1 1993, 2 1992 e 2 1991. Il Carbonia, privo del portiere titolare Mirko Atzeni (2002), scende in campo con 1 1997, 2 1998, 1 1999, 3 2002, 1 2004, 1 2005 e 2 2006. In panchina 9 “fuoriquota” (la regola è stata eliminata) su 9, nati tra il 2004 e il 2008.
Sulla carta non dovrebbe esserci partita e sul campo, invece, c’è partita, eccome! Il Carbonia gioca il primo tempo contro vento, un fortissimo maestrale, ma mostra di non soffrire né il vento né il maestrale e fa la partita. La squadra di Diego Mingioni conferma le buone cose fatte in Coppa Italia e in un paio di occasioni mette paura alla difesa del Budoni che probabilmente non si aspettava di trovare un avversario così motivato.
Il Budoni è una squadra costruita per vincere e come accade sempre a questo tipo di squadre, alla prima occasione, scaturita da un grave errore degli avversari, sblocca il risultato al 33′. Il portiere Matteo Forzati fa un rilancio lunghissimo con i piedi, il pallone prende velocità, rimbalza davanti al portiere minerario Davide Doneddu che sbaglia l’intervento, apparentemente facile, si fa sfuggire il pallone, sul quale si avventano gli attaccanti del Budoni che al secondo tentativo vanno a segno con Diego Martín Barboza González che subito dopo viene sostituito da Nadir Hadad per una forte botta ricevuta ad una gamba.
Il Carbonia reagisce, Lorenzo Sartini si invola verso l’area avversaria e quando vi entra viene contrastato duramente dal diretto avversario Marco Farris e finisce a terra. Il Carbonia chiede il calcio di rigore, per la concessione del quale sembrano esserci tutti i presupposti, perché il difensore ha sportato Lorenzo Sartini sia con un braccio sia con la gamba destra, ma l’arbitro lascia proseguire.
Diego Mingioni si agita in panchina, l’assistente Annamaria Sabiu richiama l’attenzione del direttore di gara, i due si parlano e subito dopo il tecnico del Carbonia viene invitato a lasciare il campo, espulso. Di lì a poco il duplice fischio dell’arbitro manda le due squadre negli spogliatoi per il riposo.
Nel secondo tempo, nonostante il Carbonia giochi con il vento alle spalle, inizialmente è il Budoni a cercare maggiormente il goal per chiudere la partita. Ci prova due volte Nadir Hadad al 56′ e al 63’e ancora al 75′ con l’ex Ayrton Hundt (il terzo ex in campo è Pedro Ferrari, il quarto, Roberto Cappai, non è sceso in campo perché ancora convalescente dopo un infortunio).
Il finale è tutto del Carbonia che costringe il Budoni in difesa nei 20 minuti finali, recupero compreso. I minerari guadagnano un paio di calci di punizione dal limite dell’area, in uno dei quali Mateo Broglia costringe Matteo Forzati ad una difficile deviazione in calcio d’angolo.
Il Carbonia ci crede, il Budoni non riesce più a ripartire e Wellinton Caverzan va vicinissimo al goal del pareggio con una conclusione angolata che costringe Matteo Forzati ad un secondo miracolo in calcio d’angolo.
L’arbitro concede cinque minuti di recupero ma non succede più niente ad il Budoni festeggia la prima vittoria, tre punti pesanti per la classifica, soprattutto per il modo sofferto con il quale è arrivata. Il Carbonia lascia il campo deluso, per una sconfitta immeritata ma, al tempo stesso, con grande orgoglio, per la prestazione offerta al cospetto di una grande squadra qual è il Budoni, che conferma quando di buono fatto nelle due partite di Coppa Italia con l’Iglesias. E il pensiero è già rivolto a domenica prossima, alla trasferta di Gavoi.
Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Marco Piga, ex calciatore della Torres, scomparso all’età di 68 anni.
Carbonia: Doneddu, Broglia, Chidichimo, Garcia, Caverzan, Ricci (63′ Tocco), Christian Mancini, Isaia, Mastropietro (90′ Putzu), Sartini (69′ Nicola Mancini), Danilo Cocco (63′ Atzeni). A disposizione: Carrus, Carboni, Perna, Giovanni Cocco, Abbruzzi. Allenatore: Diego Mingioni.
Budoni: Forzati, Ferrari, Raimo, Serra, Farris (74′ Riberon), Hundt, Gavrila (46′ Belloni), Barboza (34′ Hadad), Spano, Carrasco Teliz, Mulas (81′ Rudonja). A disposizione: Moscaritolo, Stefanoni, Dessena, Rosa. Allenatore: Raffaele Cerbone.
Arbitro: Davide Scalvi di Lodi.
Assistenti di linea: Annamaria Sabiu di Carbonia e Nicolò Pili di Cagliari.
Marcatori: 33′ Diego Martín Barboza González (B).
Ammoniti: Caverzan, Hundt, Gavrila, Sartini, Raimo, Ferrari.
Espulso: Diego Mingioni (C).
Calci d’angolo: 7 a 4.
Spettatori: 300.
Al Monteponi di Iglesias va in scena il derby di ritorno degli ottavi di finale della Coppa Italia di Eccellenza regionale. Iglesias e Carbonia partono dall’1 a 1 maturato sette giorni fa al Comunale “Carlo Zoboli” e il secondo round della sfida non ammette repliche, per qualificarsi ai quarti di finale bisogna vincere e in caso di parità al 90′ a decidere saranno i calci di rigore.
L’Iglesias arriva all’appuntamento con la ferma volontà di far dimenticare il «pessimo 1° tempo» (così l’ha definito il suo allenatore Giampaolo Murru) giocato a Carbonia. Il tecnico rossoblù recupera Gianluigi Illario, assente a Carbonia per squalifica, e inseriesce dall’inizio Nicolas Capellino, al posto di Hugo Martin Di Santoro. Il Carbonia dei giovanissimi (non ci sono più i vincoli dei fuoriquota ma se ci fossero ancora, nell’undici mandato in campo inizialmente da Diego Mingioni ce ne sono ben cinque e addirittura 8 su 9 in panchina). Il tecnico biancoblù deve fare a meno del portiere titolare Mirko Atzeni per un leggero infortunio e fra i pali c’è l’ex Davide Doneddu (classe 1006). Subito in campo Christian Mancini e Nicola Mancini e con loro Leonardo Tocco (2005), in panchina Samuele Mastropietro e Lorenzo Sartini, brillante protagonista nel precampionato e nel derby di andata.
In avvio di gara l’Iglesias di forzare i tempi per sbloccare subito il risultato ma il Carbonia inizialmente regge e non rischia praticamente niente. Poi l’Iglesias cresce, guadagna campo e la difesa del Carbonia va in affanno. Al 19’ Edoardo Piras ci prova con una conclusione dalla media distanza, Davide Doneddu è battuto ma il pallone finisce sul palo alla sua destra; l’Iglesias accelera, sfonda sulla fascia destra, sul traversone in area si avventa Nicolas Cappellino che mette alle spalle di Davide Doneddu con un bel colpo di testa ma è tutto inutile perché l’arbitro annulla il goal per la posizione di fuorigioco dell’attaccante rossoblù.
L’Iglesias è padrona del campo, il goal sembra nell’aria e poco prima della mezz’ora ci riprova Nicolas Capellino e Davide Doneddu si supera impossessandosi del pallone con l’aiuto di un secondo palo. Nei minuti di recupero il risultato si sblocca: prima lo scatenato Nicolas Capellino impegna Davide Doneddu, bravissimo a deviare in angolo una gran botta dal limite dell’area, poi, sulla battuta del calcio d’angolo da destra, si avventa Edoardo Piras che firma il goal del vantaggio: 1 a 0. Una manciata di secondi dopo il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi.
Al rientro in campo dopo il riposo, il Carbonia sembra più determinato e al 49′ costruisce l’occasione per il pareggio: Leonardo Tocco confeziona un assist al bacio per Nicolas Ricci che si avventa sul pallone libero in piena area piccola e da non più di tre metri dalla linea di porta spedisce incredibilmente alto. Il Carbonia ci crede, Diego Mingioni inserisce Samuele Mastropietro al posto di Leonardo Tocco ma al 65′ arriva la doccia fredda: Nicolas Capellino cerca di liberarsi in area per la conclusione, Mateo Broglia lo contrasta fallosamente e l’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore! Sul dischetto si porta Guillermo Rizzi, calcia forte e angolato, Davide Doneddu intuisce, si lancia alla sua destra ma non riesce ad evitare il goal dello 0 a 2!
Mancano 25′ alla fine, la partita sembra finita, la qualificazione decisa, ma dalla panchina Diego Mingioni si sgola verso i suoi calciatori: «C’è ancora tempo!». Dentro anche Lorenzo Sartini al posto di Nicola Mancini e con un organico più offensivo il Carbonia mette subito a frutto il tempo a disposizione, costringendo l’Iglesias nella sua metà campo e in 3′ riagguanta l’Iglesias sul 2 a 2: al 75′ l’ex Wellinton Caverzan da destra mette in mezzo un pallone prezioso sul quale la difesa balbetta e il difensore biancoblù Nicolas Garcia si avventa e mette alle spalle di Adam Idrissi. E il portiere rossoblù tre minuti dopo è sfortunato protagonista nell’azione del pareggio del Carbonia, con un’uscita avventata che lascia un varco libero per la conclusione vincente di Samuele Mastropietro. Sul Monteponi di parte rossoblù scende il gelo.
Il Carbonia non si accontenta, costruisce ancora e Mateo Broglia costringe ad una prodezza Adam Idrissi per deviare un tiro velenoso con il pallone che passa tra le gambe di due difensori, per evitare il terzo goal al passivo. L’Iglesias ci prova con Antony Cancilieri, ma capitan Costantino Chidichimo sbroglia una situazione complicata.
L’arbitro concede sei minuti di recupero e quando la partita sembra destinata ad una soluzione ai calci di rigore, è il Carbonia a crederci di più e al 95′ la difesa dell’Iglesias fa harakiri. Lorenzo Sartini si scatena sulla destra, Sebastian Lamacchia non riesce a fermarlo e appena entro l’area di rigore lo ferma fallosamente. Inevitabile l’intervento del direttore di gara che decreta il calcio di rigore! Sul dischetto, come a Carbonia, si porta l’ex Wellinton Caverzan che non sbaglia: Adam Idrissi si tuffa alla sua sinistra, il pallone si infila in rete con tiro angolato alla sua destra. Incredibile: 2 a 3!
Alla ripresa del gioco è già il 97′, l’arbitro concede ancora un minuto ma non succede più niente e il Carbonia dà sfogo ad una gioia sfrenata per una vittoria che al 75′ sembrava quasi impossibile e, viceversa, l’Iglesias appare incredula per il modo in cui ha sciupato una vittoria che sembra ormai acquisita e la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia. Ad andare avanti è invece il Carbonia che affronterà la “corazzata” Monastir, qualificatasi con un doppio successo sulla Ferrini (3 a 1 in trasferta e 1 a 0 in casa).
Tra sette giorni sarà campionato, Il Carbonia attende la visita del Budoni, altra “corazzata” costruita per ritornare subito in serie D, nella quale spiccano anche tre ex: Nicola Serra, Roberto Cappai e Ayrton Hundt. L’Iglesias, uscita di scena dalla Coppa Italia agli ottavi di finale proprio come un anno fa, quando venne eliminata dalla Villacidrese, come stavolta dopo un pareggio esterno e una sconfitta interna, esordirà sul campo del San Teodoro Porto Rotondo.
Iglesias: Idrissi, Elias Celli (91’ Bryan Mancini), Pitzalis (59’ Carta), Brailly, Lamacchia, Piras, Rizzi, Cancilieri, Illario, D’Angelo (73’ Grasso), Capellino. A disposizione: Riccio, Bringas, Angioni, Pitzeri, Di Santoro, Crobeddu. Allenatore Giampaolo Murru.
Carbonia: Doneddu, Cocco (73’ Atzeni), Broglia, Chidichimo, Garcia, N. Mancini (65’ Sartini), Tocco (53’ Mastropietro), Caverzan, Ricci, Isaia, Christian Mancini. In panchina Carrus, Putzu, Carboni, Filippi, Perna, Abbruzzi. Allenatore Diego Mingioni.
Arbitro: Gabriele Sari di Alghero.
Assistenti di linea: Francesco Meloni di Cagliari e Giuseppe Puddu di Oristano.
Marcatori: 46’ Piras, 65’ Rizzi su calcio di rigore, 75’ Garcia, 78’ Mastropietro, 97’ Caverzan su calcio di rigore.
Note: espulso Brailly (I); ammoniti Cancilieri (I), Garcia (C), Ricci (C), Christian Mancini (C).
Spettatori: 350.
Mirko Atzeni è il nuovo portiere del Carbonia, dove ritorna a tre anni distanza dalla breve esperienza maturata in serie D. Il suo arrivo nella squadra guidata da Diego Mingioni arriva a sorpresa, perché lo scorso 5 agosto aveva iniziato la preparazione con l’Iglesias, dove era arrivato insieme ad un altro ex del Carbonia, Adam Idrissi.
Nato a Iglesias l’8 giugno 2002, residente a Santadi, nonostante i suoi 22 anni appena compiuti, Mirko Atzeni ha già alle spalle una lunga esperienza, iniziata nel settore giovanile del Cagliari e proseguita in serie D: prima al Fiuggi (girone F), nella stagione 2020/2021, poi al Carbonia di David Suazo (fino a dicembre) e all’Atletico Uri, dove è rimasto per tre campionati, fino all’ultima stagione. Il limite di queste quattro stagioni in serie D è stata la mancanza di continuità nell’impiego, non avendo mai avuto l’opportunità di essere titolare del ruolo. E proprio il desiderio di giocare con continuità e quindi di mostrare pienamente le sue qualità, è stato alla base della scelta fatta da Mirko Atzeni nei giorni scorsi di non restare all’Iglesias, dove quasi certamente si sarebbe trovato davanti Adam Idrissi nelle scelte iniziali di Giampaolo Murru, ed ha accolto la proposta del Carbonia che cercava un numero 1, avendo in organico due giovanissimi classe 2006, Davide Doneddu e Giovanni Saiu.
Con l’arrivo di Mirko Atzeni, l’organico del nuovo Carbonia di Diego Mingioni non è ancora completo. La società sta trattando un attaccante, il cui tesseramento potrebbe essere concluso nei prossimi giorni.
La squadra, intanto, dopo il breve riposo concesso dal tecnico per Ferragosto, riprenderà la preparazione a pieno ritmo domani, lunedì 19 agosto. Il programma questa settimana prevede una seduta pomeridiana lunedì, mercoledì e venerdì, doppia seduta martedì e giovedì. Sabato pomeriggio, primo test con una partita amichevole a Villacidro,
contro la Villacidrese di Renato Incani, il tecnico arrivato dopo le dimissioni di Graziano Mannu (quando la squadra era praticamente già quasi condannata alla retrocessione), e confermato per la nuova stagione, che si raduna martedì in vista del prossimo campionato di Promozione regionale.
La squadra farà il suo esordio stagionale in Coppa Italia, domenica 1° settembre, con l’Iglesias, al Comunale “Carlo Zoboli” (ritorno domenica 8 al Monteponi di Iglesias).
Giampaolo Cirronis