23 December, 2024
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Estate tempo di divertimento, svago e condivisione. Tra i passatempi preferiti dagli italiani ce ne sono due che hanno resistito all’avvento di Internet e dei videogiochi: le carte e i giochi da tavolo. Oggi parleremo dei giochi di carte e di quelli di società più praticati in Sardegna: di quelli più antichi, di quelli dedicati all’isola e dei giochi di concezione più moderna. Se non sapete come passare il vostro tempo sotto l’ombrellone, ecco alcuni suggerimenti. Buon divertimento.

Il primo gioco di cui parleremo è la Mariglia, il famoso bridge sardo protagonista di molti tornei a livello locale. Molto popolare nel centro e nel sud dell’isola, in particolare a Sassari e provincia, è una disciplina in cui vince chi realizza più punti possibile secondo le regole e i punteggi determinati. A Mariglia si gioca in quattro (due coppie di giocatori) e con 40 carte.

Il mazziere distribuisce cinque carte ad ogni giocatore iniziando con quello alla sua destra e proseguendo in senso antiorario. Per arrivare alle dieci carte che comporranno la mano di ogni giocatore questo invita l’avversario alla sua sinistra a smazzare una seconda volta. Lo stesso mazziere, terminata la distribuzione, fa girare la prima carta dell’avversario e quella del compagno. Nel caso in cui la carta girata è dello stesso seme del trionfo la distribuzione continua fino al cambio di seme. L’ultima carta che resta in mano al mazziere prenderà il nome di briscola o trionfo, la carte del sette il nome di mariglia e quelle dal 2 al 6 quello di frilli e hanno valore di un punto nel conteggio finale.

A Mariglia e a molti altri giochi antichi come il tressette si può giocare con le tradizionali carte sarde. Legate fortemente alla tradizione spagnola – nell’antichità sono stati moltissimi i punti di contatto tra la cultura iberica e quella dell’isola – le carte sarde hanno quattro semi: cuppas (coppe), oros (denari), bastos (bastoni, dallo spagnolo “bastos”) e ispadas (spade) raggruppati in mazzi di 40 carte a figura intera.

Giochi di carte tradizionali a cui si affiancano quelli di concezione più moderna. Tra i più in voga tra i giovani il Texas Hold’em in tutte le sue declinazioni. Una disciplina grazie alla quale quegli stessi giovani vengono catapultati sulla scena internazionale e che presenta varianti sempre nuove e divertenti come il Three-card poker in cui si sfida il banco e il dealer. Il poker a torneo è spesso protagonista di pomeriggi o serate tra amici.

Per gli appassionati di giochi da tavolo ecco due suggerimenti a tema Sardegna per passare delle ore piacevoli e divertenti. Il primo è Terra Lìbera, la risposta sarda al Risiko, una vera e propria esperienza di costruzione sociale in cui lo scopo è quello di far progredire la popolazione dell’isola liberandola dalla schiavitù e accumulando risorse.

Si gioca con un tabellone sul quale è incisa la cartina della Sardegna con i vari territori, con pedine a forma di nuraghi e con un mazzo di carte con cui i giocatori (4 al massimo) ricevono compiti da realizzare per raggiungere alcuni obiettivi socio-economici. Un gioco molto divertente ideato da Giorgio Scanu che ha come scopo quello di stimolare la nascita di un’editoria di giochi da tavolo a tema e quello di promuovere la cultura sarda.

Si deve all’inventiva di Davide Fornasini la creazione di Ticket to Ride Sardinia, espansione del famoso gioco della Days of Wonder. Già in passato questo divertente passatempo era stato contestualizzato geograficamente con tabelloni specifici per Europa, Germania, Scandinavia e Usa. Ma è solo grazie all’inventiva di Fornasini che gli appassionati potranno godere delle ambientazioni sarde e divertirsi con uno dei giochi di ruolo di maggior successo negli ultimi anni.