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Il commercio su area pubblica in Sardegna rappresenta una fetta importante dell’intero sistema distributivo commerciale. Si parla, infatti, di circa 7.000 aziende in essere su un totale di circa 40.000 imprese iscritte nelle quattro Camere di Commercio isolane, con circa 11.000 persone impiegate nel settore, tra gli imprenditori e i dipendenti. Si tratta peraltro di un settore che fa registrare un segno positivo tra nuove aperture e chiusure, in piena controtendenza rispetto alle altre categorie merceologiche.
È però troppo spesso considerato il “fratello piccolo” del resto dei commercianti, nel senso che non gli viene riconosciuto il peso commerciale e, spesso, sociale che questo tipo di attività rappresenta.
«Il commercio su area pubblica svolge un importante ruolo per la regolarizzazione di posizioni che spesso sono nel pieno abusivismo – commenta Marco Medda, presidente dell’ANVA (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti) aderente alla Confesercenti Provinciale di Cagliari – perché permette la regolarizzazione con un investimento contenuto. Ma non solo: è uno dei settori che più di altri serve a ravvivare i centri urbani, perché sono un attrattore per le persone che devono fare la piccola spesa. Inoltre, è una tipologia di commercio che riesce a distribuire con maggior facilità la le produzioni del territorio, permettendo ai produttori propri di vendere le loro merci senza dover per forza fare riferimento ad altri canali distributivi che, chiaramente, si accaparrano la maggior parte del profitto lasciando le briciole al produttore. La nostra associazione – aggiunge Marco Medda – sta costruendo un progetto di sviluppo per la riqualificazione dei mercati, che ha come obiettivo, con la loro rinascita, quello di riuscire a costruire 1.000 nuove imprese tra i settori alimentare e non alimentare. Stiamo interloquendo anche con l’assessorato regionale al Commercio – conclude Marco Medda – per studiare una strategia comune che serva a riordinare il settore, anche dal punto di vista legislativo, trovando sponda positiva.»
«Nei prossimi giorni abbiamo diversi incontri con alcune amministrazioni comunali che ci hanno chiesto aiuto per trovare soluzioni su alcuni problemi dei loro mercati – sottolinea Davide Marcello, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari -. La Confesercenti è da sempre alla ricerca di soluzioni per la tutela dei propri associati e trova nell’interlocuzione con la Pubblica Amministrazione uno dei suoi punti di azione principali; ancor di più per un settore che fino a oggi ha sofferto fortemente, ma che, numeri alla mano, dimostra di essere davvero un pezzo importante del commercio sardo.»