22 November, 2024
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La musica dei Dorian Gray con i disegni dal vivo dell’artista visivo Gildo Atzori domani sera (venerdì 7) sarà a Carbonia per la rassegna di fumetti e cinema Nuvole Parlanti, in programma nella città mineraria fino al 16 di questo mese. La band cagliaritana porta sul palco del Teatro Centrale (con inizio alle 21.00 e ingresso gratuito) “Sound and Vision”, la rodatissima performance che mescola suoni, parole e segni chiamando in azione un illustratore di volta in volta diverso. A Carbonia, come in varie occasioni precedenti, sarà appunto l’eclettico Gildo Atzori (che fino al 29 tiene a Cagliari una mostra personale allo spazio (In)visibile in via Barcellona) ad affiancare e interpretare con il suo live painting le note e le liriche di Davide Catinari (voce, chitarra acustica, percussioni), Samuele Dessì (chitarra, loop, cori), Nico Meloni (chitarra), Andrea Viti (basso) e Sergio Lasi (batteria e percussioni). 

In scaletta brani tratti dagli ultimi lavori discografici dei Dorian Gray, “Forse il sole ci odia” (del 2008), “La pelle degli spiriti” (2011) e soprattutto “Moonage Mantra”, settimo album in studio, pubblicato a febbraio dell’anno scorso; un disco in cui proprio la componente grafica gioca un ruolo importante: al vinile è infatti allegato un elegante art book di trentadue pagine con tavole originali di Ausonia, Andrea Bruno, Davide Toffolo, Marino Neri e dello stesso Gildo Atzori: tutti artisti che si sono alternati (tra gli altri) nelle tante repliche di “Sound and vision”, dal debutto nel 2013, a Roma, passando per importanti rassegne come Lucca Comics, Napoli Comicon e il festival Rock the South a Malta.

I Dorian Gray provengono da una delle stagioni più fertili dell’underground italiano, gli anni Novanta, attraverso tour memorabili (prima band europea in Cina), canzoni di qualità (premio Lunezia 1999 conferito da Fernanda Pivano a Davide Catinari) e una discografia nutrita e originale. Dall’album “Forse il sole ci odia”, uscito nel 2008, prende avvio il nuovo corso del gruppo cagliaritano, che comprende i concerti in Italia e all’estero e l’importante riconoscimento alla carriera ricevuto al MEI 2009, a testimoniare il valore del progetto. Nel 2016 i Dorian Gray sono stati l’unica formazione italiana a partecipare alla Canadian Music Week.

 

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Quarta e ultima giornata, oggi a Cagliari, per Forma e Poesia nel Jazz: ed è un’altra giornata fitta di appuntamenti quella che accompagna al suo epilogo la ventunesima edizione del festival.

Il primo impegno in agenda è alle 10.00 del mattino con la guida escursionistica Stefania Contini per una nuova passeggiata “extra moenia”: la meta, in questa ultima occasione, sono le Tombe dei Giganti di Is Concas e Murta Sterria, siti di particolare interesse archeologico e naturalistico a una trentina di chilometri da Cagliari. Per prenotarsi occorre chiamare il numero 348 9305607. E per i partecipanti è previsto uno sconto del 20 per cento sull’ingresso ai concerti.

All’ex Manifattura Tabacchi, “campo base” del festival, le attività prendono invece il via alle 10.30 con il secondo dei due laboratori creativi-musicali per bambini “Un mondo di suoni”, curato dall’associazione culturale Spazio per Tempo.

Origini, sviluppo e metamorfosi del sassofono, nato come parente lontano del clarinetto e divenuto uno degli strumenti simbolo del jazz: questi i temi della masterclass in programma alle 11.00 di Attilio Berni, musicista e collezionista presente al festival con una preziosa esposizione di sassofoni: ben 65 esemplari in mostra, compresi diversi pezzi rari, come il gigantesco sax subcontrabbasso e un clarinetto appartenuto al grande Benny Goodman.

Con l’ultima giornata si completa anche la serie di “Narrazioni in jazz” condotte dal musicista e musicologo Enrico Merlin: tema dell’incontro nella Sala delle Officine, con inizio alle 18.00, il rapporto reciproco tra jazz e cinema.

Alle 19.00 microfoni e amplificatori accesi per il primo dei tre set della serata: apre il trittico Musica Ex Machina, quartetto sardo attivo dal 2006 e formato da musicisti che hanno saputo fondere le proprie differenti estrazioni musicali, sublimandole in un progetto nel quale coesistono sapientemente stili e approcci eterogenei alla musica. Sul palco il pianista Guido Coraddu (proveniente dal conservatorio e dalla ricerca di avanguardia), il trombettista Francesco Bachis (cresciuto nel mondo bandistico e storico membro dei Ratapignata, altra band molto nota in terra di Sardegna), il bassista elettrico Mauro Sanna (attivo nel mondo della musica pop-rock della Sardegna isolana), e il batterista Simone Sedda (musicista eclettico con interessi che spaziano fino all’avanguardia elettroacustica). La formazione, che ha pubblicato di recente l’album “BURP” (Hopetones Records, 2018), negli anni ha collaborato e suonato con musicisti come Louis Sclavis, Roy Paci, Daniele Sepe, Marco Rovelli, Victor See Yuen, Cecilia Smith, Kenny Brawner, Fred Johnson, Hasan Bakr, esibendosi in numerosi contesti musicali, teatrali, letterari e cinematografici.

Al centro dei riflettori, alle 20.00, uno dei nomi di punta di questa edizione del festival, Remo Anzovino. Considerato da critica e pubblico tra i più originali e innovativi compositori in circolazione, il pianista friulano (che affianca all’attività di musicista anche quella di avvocato penalista) è uno dei massimi esponenti della musica strumentale italiana. Al suo attivo cinque album registrati in studio e uno dal vivo, un progetto speciale dedicato a Pier Paolo Pasolini e uno dedicato a Muhammad Ali, scritto a quattro mani con Roy Paci. Numerose le collaborazioni di grande prestigio e trasversalità: da Lino Capolicchio a Simone Cristicchi, da Danilo Rossi all’Orchestra d’Archi Italiana, dallo stesso Roy Paci a Franz Di Cioccio, passando per Gino Paoli, Enzo Gragnaniello, Mauro Ermanno Giovanardi, Giuliano Sangiorgi, da Tony Esposito a Luisa Prandina, fino al jazz con Gabriele Mirabassi, Enzo Pietropaoli, Bebo Ferra e Luca Aquino, ma anche il rock di Tre Allegri Ragazzi Morti e Roberto Dellera, il rap d’autore di Dargen D’Amico e l’arte fotografica e figurativa di Oliviero Toscani e Davide Toffolo.

Il compito di chiudere in grande stile la ventunesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz, alle 22.00, spetta a The Quintet, progetto originale che annovera solidi e affidabili jazzisti di caratura internazionale come il trombettista Flavio Boltro, il sassofonista Emanuele Cisi, il pianista belga Eric Legnini, il contrabbassista Massimiliano Rolff ed il batterista australiano (ma di casa a Roma) Adam Pache. Cinque top player, dunque, per una produzione in cui brani originali e standard si intrecciano sapientemente fra tradizione e modernità.

 

 

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Quattro date nella penisola, il mese prossimo, per “Sound and Vision”, lo spettacolo di musica e immagini dei Dorian Gray con i disegni dal vivo di un autore di volta in volta diverso: la band cagliaritana guidata dal cantante Davide Catinari con Samuele Dessì (chitarre, loops, voci), Nico Meloni (chitarre) e Andrea Viti (basso) sarà di scena venerdì 2 febbraio al Vinile Club di Rosà (Vicenza) in compagnia del fumettista veronese Paolo Bacilieri; l’indomani sera (sabato 3) tappa a Firenze al circolo Arci “Il Progresso”, con Ausonia (al secolo Francesco Ciampi), l’illustratore fiorentino con cui “Sound and Vision” ha debuttato nel 2013 a Roma; domenica 4 spetterà invece al modenese Marino Neri il compito di affiancare i Dorian Gray sul palco del circolo “Ribalta” di Vignola (Modena); giovedì 22 febbraio, all’“Hiroshima Mon Amour” di Torino, è infine il turno di Davide Toffolo, apprezzato autore di fumetti nonché cantante e chitarrista del gruppo Tre Allegri Ragazzi Morti.

A impreziosire e rendere speciali le quattro serate, la partecipazione di un nome del calibro di Blaine L. Reininger, cofondatore con Steven Brown, nel 1977, di una band di culto come i Tuxedomoon.

 

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La musica dei Dorian Gray e i disegni dal vivo di Gildo Atzori: ritorna a Cagliari “Sound and Vision”, il format che vede in scena il gruppo del cantante Davide Catinari con un illustratore che cambia di volta in volta: dopo il debutto a Roma nel 2013 con Ausonia (nome d’arte del disegnatore e fumettista fiorentino Francesco Ciampi), la performance è stata infatti riproposta (anche in piazze prestigiose come il festival Lucca Comics & Games e il Comicon di Napoli) con il veronese Paolo Bacilieri, il siciliano Andrea Bruno, il friulano Davide Toffolo (apprezzato autore di fumetti nonché cantante e chitarrista dei Tre Allegri Ragazzi Morti), la pisana Silvia Rocchi, il modenese Marino Neri.  

Domani sera (mercoledì primo novembre), al Fabrik, il locale in via Mameli che ha già ospitato “Sound and Vision” nell’aprile dell’anno scorso, sarà dunque il sardo Gildo Atzori, coprotagonista anche in precedenti occasioni, a creare all’impronta le suggestioni visive che affiancheranno note e parole della band cagliaritana guidata da Davide Catinari (voce) con Samuele Dessì (chitarre, loops, voci), Nico Meloni (chitarre) e Andrea Viti (basso). Ospiti Riccardo Erba (flicorno), Stefano Cherchi (ex componente dei Nielsa e attuale leader dei Camera Oscura), Sergio Lasi (batteria) e uno special guest del calibro di Blaine R. Reininger, il polistrumentista americano, cofondatore con Steven Brown, nel 1977, di una band di culto come i Tuxedomoon. Tutti musicisti presenti nelle tracce di “Moonage Mantra”, il settimo disco in studio dei Dorian Gray, pubblicato lo scorso inverno, che domani sera (mercoledì primo novembre) detterà la scaletta di “Sound and Vision” insieme a brani tratti dai due album precedenti di Davide Catinari e soci, ma anche dal repertorio dei Tuxedomoon e dalla produzione solista di Blaine R. Reininger.

Apertura di serata, alle 21.00, con i brevi set di due interessanti progetti isolani, freschi di pubblicazione dei rispettivi lavori: Carlo Addaris, musicista, autore e manipolatore sonoro di San Sperate con la sua proposta a metà strada tra cantautorato elettronico e sperimentazione, e i Madame Curie, gruppo “dream-pop” formato da Lorena Carta (voce), Fabio Desogus (tastiere), Manuel Deiana (chitarre) e Angelo Argiolas (basso).

 

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Apre i battenti, domani (giovedì 5 ottobre) a Cagliari, il Karel Music Expo, il festival internazionale organizzato dalla cooperativa Vox Day, quest’anno alla sua undicesima edizione. Un’edizione che, dopo quella dell’anno scorso, “In nome del padre”, si riconosce sotto il titolo “In nome della madre”: madre intesa come arte al femminile, esaltazione della sensibilità e della raffinatezza artistica in generale, ma anche come tensione vitale, “l’energia stessa espressa dalla terra, la grande Madre a cui tutto ritorna”, come scrive nelle sue note di presentazione il direttore artistico Davide Catinari.

Tanta musica (ma non solo), in programma fino a domenica 8 tra l’Hostel Marina e l’Auditorium Comunale di Piazzetta Dettori, nello storico quartiere di Marina, dove il festival trasloca quest’anno dalla sua sede più abituale di Castello. Venti le proposte in cartellone di altrettanti artisti e progetti diversi per provenienza, generi e stili di riferimento. La scena musicale internazionale è rappresentata da Matt Elliott, Tiki Black, Hindu, gli Elektro Guzzi arrivano invece dalla penisola Mara Redeghieri, Davide Toffolo, Cortex, Daniele Tarchiani, Nicolò Carnesi, Maurizio Chi, Giulia Villari, il gruppo Giorgieness della cantautrice Giorgia D’Eraclea, mentre “giocano in casa” i sardi Eliana Melis, Andrea Colombino, Madame Curie, Igor Lampis. Herbert Stencil, SARRAM, Apollo Beat, La Pioggia. 

All’Hostel Marina, in cima alle scalette di piazza San Sepolcro, si concentrano gli appuntamenti in “prime time”, tre/quattro set di una ventina di minuti ciascuno, tutti con ingresso gratuito e inizio alle 20 (venerdì 6 alle 19.45). L’Auditorium comunale ospita invece i concerti di seconda serata (giovedì alle 21.50, venerdì alle 22 e sabato 7 alle 21.45), con ingresso a pagamento: biglietti in prevendita a 13 euro (17 euro se acquistati invece la sera del concerto), abbonamento per le tre serate a 35 euro (poi a 40 euro al botteghino).

Accanto alla parte musicale, il programma comprende vari appuntamenti collegati al tema di questa edizione del festival: la proiezione del docufilm “Madri in terra straniera”, prodotto dall’associazione inMediAzione di Cagliari, una selezione di cortometraggi a cura dello Skepto International Film Festival, e un’intera giornata di sensibilizzazione sulle persone con autismo, domenica 8, promossa in collaborazione con l’associazione Diversamente Onlus. E poi ancora il consueto corollario di iniziative dedicate all’ecosostenibilità e alla promozione della città e delle sue eccellenze culturali, storico-artistiche e naturalistiche.

 

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Tre appuntamenti scandiscono la seconda giornata della settimana culturale del premio “Giuseppe Dessì” edizione numero trentadue, domani (martedì 19 settembre) a Villacidro. Due gli incontri in piazza Zampillo: alle 17.30 con il teologo Vito Mancuso e, alle 19.00, con l’editore Giuseppe Laterza. Chiusura di serata alle 21.30 nel cortile di Casa Dessì con il reading “Parole Note” scritto dall’autore radiofonico Maurizio Rossato e interpretato dal conduttore di Radio Capital Giancarlo Cattaneo.

Si comincia dunque alle 17.30 in piazza Zampillo, spazio abituale degli incontri con gli autori e delle presentazioni editoriali, con un dialogo tra il teologo Vito Mancuso e don Ettore Cannavera. Classe 1962, brianzolo di genitori siciliani, Vito Mancuso è autore di quattro bestseller da oltre centomila copie: “L’anima e il suo destino” (2007), “Io e Dio Una Guida dei perplessi” (2011), “Il principio passione. La forza che ci spinge ad amare” (2013), “Dio e il suo destino” (2015). Il suo pensiero è oggetto di discussioni e polemiche per le posizioni non sempre allineate con le gerarchie ecclesiastiche, sia in campo etico sia in campo strettamente dogmatico. Editorialista del quotidiano la Repubblica, il suo ultimo libro è “Il coraggio di Essere Liberi (2016).  

Altre riflessioni, alle 19.00 (sempre in piazza Zampillo), nella successiva conversazione, sotto il titolo “Il prezzo dell’ignoranza”, tra l’editore Giuseppe Laterza (presidente dal 1997 dell’omonima casa editrice e fondatore dei Presidi del Libro) ed il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci. Si parlerà infatti di libri e della loro di diffusione, mettendo in relazione gli indici di lettura con il benessere e la qualità della vita delle persone.

Musica, poesia e frammenti di prosa si uniscono nel reading “Parole Note”, in scena alle 21.30 a Casa Dessì, un progetto di Maurizio Rossato con l’obiettivo di valorizzare i testi della grande letteratura. È la radio la forza portante anche dello stile di “Parole Note”, attraverso le letture di Giancarlo Cattaneo. Dal programma radiofonico “Parole Note”, in onda sulle frequenze di Radio Capital, oltre a varie compilation discografiche e alla versione video on line sul sito de la Repubblica e su quello di Radio Capital, è nata la versione live omonima: un reading sempre diverso accompagnato da un dj set decisamente sorprendente e una cornice visual fatta di immagini evocative e avvolgenti e di frammenti di film e fotografie, per creare un flusso e una stratificazione di segni.

Mercoledì (20 settembre) il programma della terza giornata della settimana villacidrese prende il via la mattina con un laboratorio per le scuole, alle 10.00 al Mulino Cadoni, con gli autori di libri per l’infanzia Riccardo Francaviglia e Margherita Sgarlata, in arte Riccardo e Margherita. In piazza Zampillo due presentazioni letterarie: alle 18.00 si parla di pre-adolescenza con due esperti di psicologia dell’età evolutiva, Alberto Pellai e Barbara Tamborini, sul loro libro “L’eta dello tsunami” (De Agostini); alle 19.00, intervistato dal giornalista Gianni Zanata, lo scrittore Gianni Morelli presenta invece il suo romanzo “Rosso Avana” (ADV publishing house), ambientato negli ultimi giorni del 1958 nella capitale cubana.

Serata nel consueto spazio del cortile di Casa Dessì con il fumettista e musicista Davide Toffolo (chitarrista e frontman del gruppo Tre Allegri Ragazzi Morti) e il musicista elettronico sardo Arrogalla (al secolo Francesco Medda), in scena alle 21.30 con la musica e i disegni del live painting “Le cicale di Villacidro”.

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Appuntamento a Sassari per i Dorian Gray e il giro di presentazioni del loro ultimo album“Moonage Mantra. La band cagliaritana sarà domani (sabato 25 marzo) all’Abetone music bar in viale Italia per una nuova serata di parole, musica e immagini dopo quelle dei mesi scorsi a Villamassargia, Nuoro, Porto Torres, Alghero e Cagliari. Si comincia alle 20.00, conduce il giornalista Giacomo Crobe.

Davide Catinari alla voce e al glockenspiel, Nico Meloni alla chitarra elettrica e Samuele Dessì alla chitarra acustica e ai cori proporranno dal vivo, in versione acustica, alcune delle nove canzoni del disco pubblicato il 10 febbraio dall’etichetta Cassavetes Connection. Con loro anche l’artista sardo Gildo Atzori con i suoi disegni dal vivo a interagire con la musica. Già parte integrante di “Sound and vision”, la performance che i Dorian Gray portano in scena dal 2013 con un illustratore di volta in volta diverso, la componente grafica ha un ruolo di primo piano anche in“Moonage Mantra; al disco, in vinile nero 180 grammi, è infatti allegato un elegante libretto di trentadue pagine con tavole originali di Ausonia, Andrea Bruno, Davide Toffolo, dello stesso Gildo Atzori e di Marino Neri che firma le copertine: tutti artisti che si sono alternati in varie repliche di “Sound and vision”.

Il programma prevede anche la visione di “La Luna negli occhi”, un breve documento video di Luca Percivale che testimonia la collaborazione di Blaine L. Reininger con i Dorian Gray in occasione di due live e della registrazione di “Quasar”, uno dei brani di “Moonage Mantra: il nome del polistrumentista, cantante e cofondatore dei Tuxedomoon spicca infatti nella lista dei musicisti ospiti che hanno contribuito alle registrazioni dell’album.  

In chiusura di serata, Davide Catinari, in conversazione con Giacomo Crobe, approfondirà i contenuti dell’album e risponderà alle domande e agli interventi del pubblico.

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Due appuntamenti musicali, questo fine settimana a Cagliari, con Mimosa Campironi: la cantante, musicista e attrice, in città per la residenza artistica “Eclissi” organizzata dalla cooperativa Vox Day, si esibisce domani sera (sabato 4 marzo), alle 19.00, in un “house concert” nel salotto di Casa Valentina, al civico 15 di via Carloforte; i posti disponibili sono solo trenta; ingresso a 5 euro con aperitivo.

Domenica 5 marzo, alle 19.30, Mimosa (tastiera e voce) sarà invece di scena al Bar Florio, in via San Domenico 90, per uno showcase del suo primo album, “La Terza Guerra”. Ospite della serata, in alcuni brani, il cantautore sardo Flavio Secchi (voce e chitarra).

Ultimo impegno cagliaritano per Mimosa Campironi martedì (7 marzo): in programma a Palazzo Siotto, con inizio alle 21.00 e ingresso gratuito, l’evento conclusivo di “Eclissi”, uno spettacolo tra musica, disegno e arti performative in compagnia degli altri protagonisti della residenza artistica organizzata da Vox Day: il cantante, musicista e attore Andrea Bruschi, l’illustratore e fumettista Andrea Bruno, il polistrumentista e performer americano Blaine L. Reininger (cofondatore con Steven Brown, nel 1977, di una band di culto come i Tuxedomoon). Special guest il chitarrista cagliaritano Samuele Dessì.

Classe 1986, originaria di Pavia, Mimosa Campironi ha studiato pianoforte al Conservatorio di Milano e recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. Artista eclettica, come attrice debutta in teatro nel 2002 ne “La bancarotta” di Carlo Goldoni, per la regia di Fulvio Vanacore, e veste poi i panni di una kamikaze nel monologo “Prendimi con te” di Francesco Apolloni, ricopre il ruolo di Giulietta nella tragedia shakespeariana diretta da Gigi Proietti e quello di “Elisa, spirito di una ragazza in coma” nel musical lo-fi “Cinque Allegri Ragazzi Morti” di Eleonora Pippo, dal fumetto di Davide Toffolo.  

Per il cinema ha recitato invece in “Sfiorarsi” di Angelo Orlando, “Nessuna Qualità agli Eroi” di Paolo Franchi, “L’imbroglio nel lenzuolo” di Alfonso Arau, “Pecore in erba” di Alberto Caviglia, nel film per la televisione “Amanda Knox Story” di Robert Dornhelm, e poi sul piccolo schermo in “Incantesimo”, “Nero Wolfe” e “Rex”.

Vincitrice nel 2011 dell’“11 Music Contest”, ha scritto le musiche dello spettacolo teatrale di Francesco Piotti “I Principi che Eravamo”, liberamente ispirato al piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, e curato musica e sonorizzazione della mostra su Piero Tosi al Festival di Spoleto per la Fondazione Fendi, prima di pubblicare il suo primo album, “La Terza Guerra”, nel settembre 2015. Lo scorso giugno, con il brano “Fame d’aria”, tratto dal disco d’esordio (e dedicato al padre scomparso) ha vinto a Macerata il Premio della Critica e il Premio SIAE per la Miglior Musica alla ventisettesima edizione di Musicultura (già Premio Recanati), il festival della canzone popolare e d’autore.

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Dopo le anteprime del mese scorso a Villamassargia, Nuoro, Porto Torres e Alghero, la serie di presentazioni di “Moonage Mantra”, il nuovo album dei Dorian Gray, fa tappa questo giovedì (23 febbraio) a Cagliari, proprio la città dove la band guidata dal cantante Davide Catinari è di casa. Appuntamento alle 19.30 al Bflat, il jazz club al civico 9 di via del Pozzetto (Quartiere del Sole), con ingresso libero.

Introdotta da Simone Cavagnino e con la partecipazione di Walter Porcedda, giornalisti esperti di musica, la serata prevede l’esecuzione dal vivo di alcuni dei nove brani contenuti nel disco pubblicato il 10 di questo mese di febbraio dall’etichetta Cassavetes Connection: sul palco Davide Catinari alla voce e al glockenspiel, Nico Meloni alla chitarra elettrica e Samuele Dessì alla chitarra acustica e ai cori, con la partecipazione di Riccardo Erba alla tromba, in qualità di ospite dei Dorian Gray: una formazione rigorosamente ridotta, dunque, invece dell’usuale quartetto, per offrire una versione acustica delle canzoni, più intima rispetto al sound complessivo dell’album.

Sul palco anche l’artista sardo Gildo Atzori con i suoi disegni dal vivo in interazione con la musica. Già parte integrante di “Sound and vision”, la performance che i Dorian Gray portano in scena dal 2013 con un illustratore di volta in volta diverso, la componente grafica ha un ruolo di primo piano anche in “Moonage Mantra”; al disco, in vinile nero 180 grammi, infatti, è allegato un prezioso art book di sedici pagine con tavole originali di Ausonia, Andrea Bruno, Davide Toffolo e dello stesso Gildo Atzori, mentre firma le copertine Marino Neri: tutti artisti coinvolti in varie repliche di “Sound and Vision”.

 

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Anteprima per la Sardegna di “Moonage Mantra”, il nuovo disco dei Dorian Gray, formazione “storica” dell’underground italiano, in uscita il 10 febbraio per l’etichetta Cassavetese Connection. La band cagliaritana guidata dal cantante Davide Catinari presenta il suo settimo album in quattro incontri con il pubblico di altrettanti centri dell’isola: il primo è questo giovedì (26 gennaio) a Villamassargia, nella Casa Fenu a partire dalle 19.00, in una serata patrocinata dal Comune e introdotta da Fabrizio Pes (di Radio Luna) con l’intervento dell’assessore alla Cultura e Eventi, Fabio Bernardini; seguirà una degustazione di prodotti tipici offerta dall’associazione Artimpresa; l’indomani (venerdì 27), sempre alle 19.00, tappa a Nuoro, nel foyer del Teatro Eliseo; introduce Pietro Rudellat (La Nuova Sardegna); sabato sera (28 gennaio) spetta invece a Luigi Coppola (Caratteri liberi) il compito di condurre l’appuntamento in programma a Porto Torres: si comincia alle 20 al “Baccanale”; quarta e ultima presentazione domenica 29 ad Alghero: introduce Mauro Porcu, alle 18.30 in Casa Mannu; si chiude con una degustazione a cura della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” .

Oltre all’introduzione al lavoro discografico, tutte le serate prevedono un set unplugged dei Dorian Gray, con Davide Catinari (voce), Samuele Dessì e Nico Meloni alle chitarre, accompagnati dai disegni dal vivo di Gildo Atzori. La componente grafica, da tempo parte integrante delle esibizioni del gruppo nel progetto “Sound and vision”, ha infatti un ruolo di primo piano anche in “Moonage Mantra”: al disco, in vinile nero 180 grammi, è infatti allegato un prezioso art book di sedici pagine con tavole originali di Ausonia, Andrea Bruno, Davide Toffolo e dello stesso Gildo Atzori, mentre firma le copertine Marino Neri.

In programma anche la proiezione di un video (titolo: “La luna negli occhi”) che vede, accanto ai Dorian Gray, Blaine L. Reininger: il nome del cantante e cofondatore dei Tuxedomoon, voce e violino in uno dei brani di “Moonage Mantra” (“Quasar”), spicca infatti tra le collaborazioni che danno lustro all’album; una pattuglia di musicisti in cui figurano, tra gli altri, Sebastiano De Gennaro al vibrafono e Luca Masseroni, batterista della band friulana Tre allegri ragazzi morti.

Attivi dai primi anni Novanta, Premio Lunezia nel 1999, Premio alla carriera al Mei nel 2009, dopo sei album in studio e un’intensa attività concertistica, i Dorian Gray con “Moonage Mantra” si sdoppiano: la prima facciata del disco, cantata in italiano, è infatti fedele al mondo sonoro proprio di Catinari e soci, ovvero una riuscita miscela di cantautorato, new wave e alternative rock; il secondo lato, in lingua inglese, testimonia invece l’espressione più acida e psichedelica del gruppo, che in queste tracce sveste i panni di Dorian Gray per assumere una nuova identità denominata Golem In Love. «La condizione del bipolarismo è alla base dei contenuti sviluppati nell’album» spiega Davide Catinari: «Dorian Gray e Golem In Love sono due diverse caratterizzazioni per la stessa anima. La prima – rappresentata dai brani in italiano – è la condizione irrisolta del disagio interiore del qui e ora; la seconda – cantata in inglese – rappresenta la distruzione della consapevolezza attraverso l’innocenza. Se Dorian Gray è lo sguardo disincantato sugli effetti di un’immortalità fine a se stessa, Golem In Love è il bambino che vuole mettere il mare in un secchiello. Visioni parallele di un percorso circolare che tende all’infinito, schizofrenia raccontata con amore».

Altre presentazioni del disco sono previste a febbraio in occasione dell’uscita ufficiale di “Moonage Mantra”.