22 December, 2024
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Si sono radunati in piazza Sella, nel tardo pomeriggio. Cgil-Cisl-Uil, la Consulta Anziani di Iglesias, l’Associazione Amici della Vita, l’Auser, l’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) di Carbonia Iglesias, il Coordinamento del Sulcis Iglesiente della Rete sarda per la difesa della sanità pubblica, l’Associazione Diabete Sulcis Iglesiente, diverse centinaia di cittadini, provenienti da tutto il Sulcis Iglesiente, per dare il via alla fiaccolata, poco dopo le 18.00, destinazione il CTO, in via Cattaneo, dove il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, due giorni fa ha iniziato una clamorosa manifestazione di protesta, dopo l’annuncio della sospensione delle sedute chirurgiche e dell’assistenza anestesiologica per la carenza di medici anestesisti.

Prima di andare incontro al corteo dei manifestanti, mi sono recato al CTO, per incontrare ed intervistare Mauro Usai. Una lunga intervista, della durata di poco più di dieci minuti, nel corso della quale il primo cittadino ha spaziato a 360 gradi sullo stato di grave disagio in cui versa il sistema sanitario pubblico nel territorio. Terminata l’intervista, negli spazi del pre-triage, nel quale già erano presenti alcuni infermieri e cittadini, oltre ad alcuni consiglieri comunali giunti a manifestare vicinanza e solidarietà a Mauro Usai, tra i quali Giuseppe Giganti e Giuseppe Vella, del gruppo consiliare di maggioranza “Ora x Carbonia”,

è arrivato il consigliere regionale della Lega Salvini Sardegna Michele Ennas, con la sindaca del comune di Villamassargia Debora Porrà ed il primario del reparto di Anestesia e Rianimazione Aldo Clemenza, ovvero colui che aveva annunciato la sospensione delle sedute chirurgiche e dell’assistenza anestesiologica, a causa della carenza di medici anestesisti.

Michele Ennas ha mostrato a Mauro Usai la lettera con la quale lo stesso primario ha comunicato al commissario straordinario della ASSL 7 Carbonia Iglesias, ai direttori del Sirai, dei reparti di Medicina, Chirurgia generale, Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia, Oculistica, ORL, Pediatria del CTO, del Pronto Soccorso del Sirai-CTO e della Centrale Operativa 118, il ripristino dell’attività presso il CTO.

«A seguito di dichiarata disponibilità dei colleghi del Servizio e di intensa attività di mediazione, siamo riusciti a superare almeno nel breve periodo, la criticità esposta nella precedente comunicazione ha annunciato il dottor Aldo Clemenza -. Nelle more di una situazione più stabile, comunque, da domani saranno garantire nuovamente l’attività anestesiologica in sala operatoria, l’assistenza ai pazienti ricoverati nei reparti, i trasporti verso altre strutture e le altre attività di consulenza, diagnosi e terapia che erano prestate fino a pochi giorni orsono.»

Il sindaco Mauro Usai ha accolto con sorpresa e comprensibile soddisfazione la novità, esposta da Michele Ennas e Aldo Clemenza.

Mauro Usai si è sfilato la fascia tricolore ed il giubbotto che ha vestito negli ultimi due giorni

e si è recato all’esterno, dove è arrivato il corteo dei manifestanti, ai quali ha annunciato la novità tanto attesa ed il conseguente scioglimento del presidio.

Il primo cittadino ha spiegato nuovamente le ragioni della protesta e le legittime richieste del territorio, finalmente nuovamente unito, ed il consigliere regionale Michele Ennas ha aggiunto che nella difesa dei diritti della città e dei suoi cittadini non possono esserci divisioni.

Ha concluso la serata la preghiera di don Salvatore Benizzi.

 

Le sindache di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, di Villamassargia Debora Porrà e di Domusnovas Isangela Mascia, hanno fatto visita, in segno di solidarietà e sostegno, al sindaco di Iglesias Mauro Usai, che ha iniziato ieri sera una forte protesta all’ospedale CTO, dopo la sospensione di tutte le sedute chirurgiche e dell’assistenza anestesiologica per la grave carenza di medici anestesisti.

«Gli ospedali del nostro territorio vanno difesi così come la dignità dei nostri cittadini che hanno diritto a curarsi nel Sulcis Iglesiente dice Elvira Usai -. La mancanza di personale sanitario, i tagli indiscriminati alla medicina di prossimità e notizia di oggi il servizio di guardia medica che non sarà garantito per le festività natalizie. Non basta più la resilienza dei sindaci!»

Ieri, sabato 18 dicembre, l’aula consiliare del comune di Villamassargia ha ospitato una conferenza di confronto e di approfondimento tra sindaci, sindache e consiglieri di alcuni comuni del Sulcis Iglesiente, il consigliere regionale ed ex assessore della Sanità Giorgio Oppi, il commissario della ASSL di Carbonia Gianfranco Casu, rappresentanti degli ordini professionali, delle organizzazioni sindacali e di partiti politici, sui contenuti della bozza del Piano Regionale Servizi Sanitari presentata recentemente alle parti sociali e alle istituzioni. La conferenza è stata organizzata dall’OPI, l’Ordine delle professioni infermieristiche, di Carbonia Iglesias.

Nei numerosi interventi, dopo il saluto della sindaca del comune di Villamassargia, Debora Porrà, e la relazione introduttiva di Graziano Lebiu, presidente dell’OPI di Carbonia Iglesias, sono stati sviscerati i numerosi problemi che affliggono il sistema sanitario pubblico nel Sulcis Iglesiente che negli anni ha subito un forte ridimensionamento, con una continua contrazione degli organici che ha provocato diverse chiusure e ridimensionamento dei servizi, con conseguente incremento esponenziale della mobilità esterna. E’ stata focalizzata l’attenzione sul Piano regionale dei servizi sanitari in fase di costruzione in Consiglio regionale, per il quale va rivendicata un’equa distribuzione di Ospedali di comunità e Case della salute. Una delle emergenze più gravi denunciate è la carenza di medici di famiglia che pone da mesi intere comunità, come quella di Calasetta, in una condizione drammatica che la solidarietà dei colleghi di altri Comuni, vedi quello di Carloforte, riesce a tamponare solo parzialmente e con grandissime difficoltà, come ha rimarcato la dottoressa di Carloforte Patrizia Congiu, medico di famiglia, che con alcuni colleghi presta servizio anche a Calasetta, senza la disponibilità di un ambulatorio, non prevista in un Comune ricadente in altro ambito territoriale.

Uno degli interventi più attesi era quello di Giorgio Oppi che non ha lesinato critiche all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e al commissario dell’ATS Sardegna, Massimo Temussi, sottolineando di aver impedito in seno alla maggioranza di cui parte, di diversi provvedimenti, tra i quali l’apertura di un Centro Covid-19 al CTO di Iglesias e nuove nomine, ritenute assolutamente inopportune, considerato che gli incarichi dei commissari sono in scadenza a fine anno, quindi tra soli dieci giorni, e dai primi giorni di gennaio alla guida della Aziende Sanitarie in Sardegna ci saranno i direttori generali.

Giorgio Oppi si è poi soffermato sulle criticità presenti nella sanità del Sulcis Iglesiente, nella lunga parte del suo intervento visibile cliccando su questo link.

Allegata l’intervista con il presidente dell’OPI di Carbonia Iglesias, Graziano Lebiu.

Ieri, venerdì 19 novembre, a Villamassargia è stata celebrata la Giornata Internazionale dell’Infanzia, che ricade il 20 novembre di ogni anno. La data scelta coincide con il giorno in cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959, e l’omonima Convenzione nel 1989. Le attività si svolgeranno all’insegna dell’educazione ecologica del nostro Polo Innovativo dell’Infanzia “Ilaria Alpi”, primo Agrinido e Agriasilo pubblico della Sardegna. L’iniziativa è nata attraverso un accordo tra Enti Locali e Istituzione Scolastica per costruire un percorso educativo continuativo da 0 a 6 anni.

Secondo la sindaca Debora Porrà, «crediamo sia giusto lavorare per costruire una comunità educante, che veda il Bambino al centro, perché i piccoli non sono cittadini di domani, bensì cittadini e cittadine di oggi. Immaginiamo così una società costruita interamente intorno alle persone, da 0 a 99 anni, che abbia un’alta dimensione sociale di cura, educazione, formazione e cultura». 

I valori: è una sfida che parte da un piccolo centro di circa 3.500 abitanti, per contrastare lo spopolamento, la dispersione scolastica e la povertà educativa.

Gli ultimi dati divulgati da Save The Children con la XII edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio, dal titolo “Il futuro è già qui”, rivelano la stretta correlazione tra povertà relativa e povertà educativa, spia di una società poco equa. Gli early school leavers in Sardegna sono il 12% a fronte del 9,9% della media europea. Tra il 2010 e il 2016 la spesa per l’istruzione è stata tagliata di mezzo punto di PIL, e si è risparmiato anche sui servizi alla prima infanzia, lasciando maggior spazio all’iniquità e alla diseguaglianza. In particolare in Sardegna, poco più di un bambino su 10 ha accesso a asili nido e servizi integrativi finanziati dai Comuni, lasciati completamente soli nelle spese gestionali. Se pensiamo che il costo medio unitario mensile nella nostra Isola ammonta a 612 euro, a fronte di 906 euro (media italiana) e 2.481 euro a Trento, si ha immediatamente la percezione del divario qualitativo dell’offerta.

L’educazione in natura e i diritti dell’infanzia sono la bandiera del curricolo educativo Mi Chiamo ZeroSei in fase di sperimentazione presso il Sistema Integrato d’istruzione 06 “Ilaria Alpi”.

Ognuno può essere architetto di una comunità desiderabile, ma per questo bisogna partire dal riconoscimento ai bambini e alle bambine del loro vivere nel tempo presente e il loro diritto all’ascolto e al rispetto (Janus Korczac, 1929).

Dove iniziano i diritti umani universali?

In piccoli posti vicino casa,

così vicini e così piccoli che essi non possono essere visti

su nessuna mappa del mondo.

Ma essi sono il mondo di ogni singola persona;

il quartiere dove si vive, la scuola frequentata, la fabbrica,

fattoria o ufficio dove si lavora.

Questi sono i posti in cui ogni uomo,

donna o bambino cercano uguale giustizia, uguali opportunità,

eguale dignità senza discriminazioni.

Se questi diritti non hanno significato lì,

hanno poco significato da altre parti.

Eleanor Roosvelt

L’approccio. La proposta socio- pedagogica contiene un approccio di ecologia integrale, che ricomprende un’attenzione alla relazione fra ambiente, economia e società. La Responsabile Scientifica del Polo “Ilaria Alpi” e dell’omonimo CPT, la dott.ssa Mara Durante, afferma: «Malgrado i tempi ristretti le colleghe hanno co-progettato un momento di conoscenza e riflessione condivisa sui diritti dei bambini e la convenzione riscritta da Francesco Tonucci che è raccolta in appendice al nostro curricolo Mi Chiamo ZeroSei. Abbiamo condiviso uno dei diritti più trascurato ovvero il gioco dal punto di vista del bambino. L’abbiamo accolto e promosso come la “voce” del bambino e della bambina e come tale ascoltato quale interlocutore privilegiato nel dialogo per progettare l’ambiente e le esperienze educative».

La scuola, baricentro della comunità educante, è il pilastro della società del futuro e laboratorio della scoperta del mondo per bambini e bambine.

«Ogni dirittoafferma Sara Cambula, assessora della Pubblica Istruzione del comune di Villamassargia è una conquista che va custodita con impegno e la cui tutela passa attraverso le scelte quotidiane e l’attenzione verso il prossimo, partendo dal più debole. Per questo, per celebrare questa importante giornata, abbiamo scelto di promuovere il tema della cura verso gli animali.»

«Il nostro Polo per l’Infanziainterviene la dirigente scolastica dell’Istituto Fernando Meloni, Marta Putzuludiviene così, uno speciale contesto affettivo, ludico e cognitivo in cui sono garantite pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco. La cura non è un sentimento ma una pratica, un modo di agire e di essere nel mondo. C’è bisogno di cura, dal nido all’Università.»

Il tratto Villamassargia-Decimomannu è stato inserito nel nuovo piano RFI di 12 milioni di euro a valere sui fondi PNRR. Con un orizzonte temporale al 2026, si prevede il raddoppio della linea che aumenterà la capacità da 4 a 20 treni l’ora.

“Insieme al centro intermodale commenta Debora Porrà, sindaca di Villamassargia -, Villamassargia ospita la prima smart station della Sardegna ed è uno snodo fondamentale per le destinazioni di Carbonia, Iglesias, Siliqua, Uta, Decimomannu, Elmas e Cagliari.

L’aumento dei collegamenti sarà utile a incentivare del 66% l’uso dei trasporti pubblici e ridurre del 17% i tempi di percorrenza, oltre che i ritardi e gli altri disagi che vivono i pendolari.”

“Riteniamo che il trasporto ferroviario sia importante per tutta la Sardegnaconclude Debora Porrà -, per cui sosteniamo anche da Villamassargia il Comitato Popolare Trenitalia Nuorese, tutti movimenti e le istituzioni che vogliono sottrarre Nuoro, o ogni altro territorio, dall’isolamento ferroviario.”

I 4 Comuni del CDA si schierano contro il commissariamento del Parco Geominerario. In un documento diffuso oggi, contestano le motivazioni del ministro Roberto Cingolani; rigettano le insinuazioni di mala gestio attribuite al CDA in carica in quanto nesso atto del CDA è oggetto di contestazione né del MEF né della Corte dei Conti; chiedono alla Regione di individuare ulteriori 2 rappresentanti per scongiurare il commissariamento, affinché il Parco venga interamente gestito dai sardi, stante l’assenza dei rappresentanti ministeriali; ai parlamentari sardi un interessamento presso le sedi ministeriali; all’ANCI Sardegna sostegno con una MOBILITAZIONE DEI SINDACI SARDI, se quest’appello rimarrà inascoltato.

I 4 sindaci del CDA (Mario Calia, sindaco di Lula; Debora Porrà, sindaca di Villamassargia; Paolo Maxia, sindaco di Villasalto ed Antonello Ecca, ex sindaco di Arbus) si oppongono all’ennesima minaccia di commissariamento, «irrispettosa del difficile lavoro di riordino del Parco che ad oggi da soli, senza i Ministeri, hanno portato avanti (I Ministeri MITE, MIC, MIUR e MISE dovrebbero partecipare insieme alla Regione Sardegna, al Consiglio Direttivo). Dopo aver lasciato per anni soli i Sindaci a governare il Parco, invece che lavorare alle riforme di legge per dare gambe all’Ente (così come evidenziato dalla Corte dei Conti!), ora si pensa di risolvere i problemi del Parco con un Commissario?»

Il CDA del Parco presieduto da Tarcisio Agus, di cui fanno parte (Mario Calia, sindaco di Lula; Debora Porrà, sindaca di Villamassargia; Paolo Maxia, sindaco di Villasalto ed Antonello Ecca, ex sindaco di Arbus) chiede l’interruzione della procedura di commissariamento avviata dal ministro Roberto Cingolani. «I 5 membri del CDA al Parco non costano nulla poiché svolgono l’incarico senza indennità, quindi, perché si intende istituire una nuova poltrona onerosa per le già ristrette casse del Parco?»

«Il Parco Geominerario è un patrimonio della Sardegna che ha già subito un lungo periodo di commissariamento dal 2007 al 2018, il cui risultato di amministrazione è culminato con i rilievi del MEF e della Corte dei Conti che hanno dato specifiche direttive a questo CDA, volte a correggere diverse prassi consolidate. Non essendoci alcuna motivazione tecnica imputabile all’attuale organo politico del Parco Geominerario, riteniamo ingiusta l’attribuzione delle responsabilità che nero su bianco appartengono alla competenza gestionale e commissariale antecedente. Il CDA in carica è il primo organo collegiale statutario che ha avuto l’Ente, con il pregio di rappresentare per la prima volta gli 86 Comuni sardi, e che ha riallineato i bilanci fino al 2020, ottenendo peraltro la validazione dei Ministeri vigilanti. Grazie al CDA dei Sindaci, il 2021 è l’anno in cui sarà possibile ripartire l’avanzo di amministrazione e attuare la programmazione garantendo la distribuzione delle risorse a tutti i territori.»

Si è tenuto ieri sera, in piazza Pilar, a Villamassargia, il primo incontro di “Percorsi di Identità”. Il ciclo di incontri si inserisce nell’ambito delle iniziative intraprese dalla Scuola Civica di Politica Caput Aquae di Villamassargia, nata con l’obiettivo di diventare «sorgente di conoscenza e libero confronto, da cui possano sgorgare le idee per migliorare la società». Gianluca Medas anche nelle prossime settimane accompagnerà i presenti alla scoperta dei partiti italiani del ‘900.

Si tratta di un esperimento culturale in cui la storia incontra il presente, attraverso l’intervento di rappresentanti politico-istituzionali e icone sociali che oggi interpretano con il proprio servizio i valori espressi nella narrazione.
Al primo appuntamento di ieri, dedicato al Partito Popolare e, in particolare, al suo fondatore don Luigi Sturzo, perseguitato dal partito fascista e costretto per lunghi anni all’esilio, hanno partecipato don Ettore Cannavera, fondatore e responsabile della comunità “La Collina” e Carla Medau, sindaca di Pula, che hanno dialogato con Gianluca Medas. La sindaca Debora Porrà e l’assessora Sara Cambula hanno ringraziato gli ospiti e dato appuntamento al secondo incontro, in programma venerdì prossimo.

Al termine ho intervistato Gianluca Medas.

 

Il Sulcis Iglesiente con un tasso di natalità dello 0.97% ed una prospettiva di calo demografico del 25,5%, detiene un triste primato sui temi della denatalità e dello spopolamento. Il pericolo della chiusura dell’unico punto nascita del Sulcis Iglesiente, segnalato in data odierna dall’intervento della Segretaria Generale UIL Francesca Ticca, comprometterebbe gravemente il futuro di questo territorio poiché è noto che la materia sanitaria sia strettamente correlata ai dati demografici.

Dopo la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria di lunedì 15 febbraio, convocata presso la sala polifunzionale di Carbonia, tra le criticità della sanità locale, è riemerso il tema dell’assenza del parto in analgesia. Da Villamassargia è così partita una mobilitazione che ha in primis coinvolto un centinaio di amministratori in tutta la Sardegna, professionisti ed associazioni di settore, e che nel giro di pochi mesi è approdata oltre mare.

L’Amministrazione di Villamassargia ha particolarmente a cuore la cura dell’infanzia, i temi del lavoro, dell’educazione e della parità di genere, portando avanti da alcuni anni ambiziosi progetti che hanno il valore di riportare al centro la persona e le famiglie, come il Polo 06 Ilaria Alpi (primo agrinido e agriasilo pubblico della Sardegna) e lo Sportello per la Famiglia. Per questo, ci stiamo battendo al fine di tenere sotto i riflettori il tema della sanità e dei servizi nel Sulcis Iglesiente, fino ad arrivare ad interessare teste importanti come BBC news, Nos news (la Rai olandese, ndr), The Guardian, The Observer, Internazionale e Rai Tre.

EVIDENTEMENTE NON BASTA: l’esponenziale riduzione del numero dei parti nel punto nascita di Iglesias, le difficoltà sul percorso nascita e l’accesso alla prevenzione (medicina di genere), soprattutto senza poter usufruire del parto indolore, rendono il nostro territorio la periferia dei servizi pubblici in Sardegna e ci obbligano a prendere posizione in difesa di questo servizio sanitario.

«L’immagine delle culle vuote riportata dal notiziario britannico BBC News è l’istantanea di un paese che invecchia, senza prospettiva di rinascita. Non è quello che vogliamo! Perciò mi appello al Presidente della Regione, ai rappresentanti politici tutti e agli organi competenti, all’ANCI e alle organizzazioni del territorio per fare fronte comune per ricostruire una sanità alla portata del cittadino, che dia il giusto valore alla qualità dei servizi sanitari e della medicina territoriale, e che ritengo essere ora una priorità per vincere la battaglia contro la denatalità e lo spopolamento. Da qui dipenderà il futuro del Sulcis Iglesiente.»

Debora Porrà

Sindaca di Villamassargia

Il 3 giugno 2021 verrà inaugurato il Centro Famiglia del PLUS distretto di Iglesias, a Villamassargia, con due sportelli territoriali a Iglesias e Buggerru. La presentazione del progetto sarà corredata da un dibattito sul tema “La persona al Centro. Natalità e Lavoro” con importanti contributi regionali e nazionali. Alle ore 9,30, a Casa Fenu, a Villamassargia, si terrà un incontro, moderato dall’assessore del comune di Villamassargia Marco Mandis, che inizierà con i saluti di Gabriella Atzena, responsabile del Distretto Plus Iglesias, e Dimitri Pibiri, presidente della Coop. La Clessidra. Seguiranno gli interventi programmati della sindaca Debora Porrà, della responsabile Servizi Sociali del comune di Villamassargia Denise Orrù, della direttrice delle Politiche sociali della RAS Francesca Piras, della direttrice di ANCI Sardegna Daniela Sitzia, della responsabile Ufficio Sviluppo Progetti per la Tutela dei Diritti di Pari Opportunità di Roma Capitale Alessandra Staiano, della Segretaria Regionale UIL Francesca Ticca.

La misura. L’assessorato dell’Igiene, Sanità e delle Politiche Sociali e l’ANCI Sardegna hanno condiviso un Piano Operativo che prevede una serie di azioni e attività aventi come obiettivo strategico la promozione del benessere familiare, anche come strumento di contrasto allo spopolamento e alla denatalità per il rilancio demografico. Il Centro per la famiglia, dopo una battuta d’arresto per via delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria, nasce a Villamassargia, Comune capofila del progetto per il PLUS Iglesias. L’emergenza ha creato un grave disagio sociale nel territorio del Sulcis Iglesiente ed il Centro Famiglia rappresenta una risposta concreta a questa crisi che travolge in maniera trasversale le famiglie, come evidenzia la Sindaca di Villamassargia, Debora Porrà: «Per superare questo difficile momento, non bastano iniziative isolate, bensì è prioritario fare rete ed integrare le misure messe in campo su infanzia, giovani, terza età, politiche di genere e occupazionali». L’assessora delle Politiche sociali di Iglesias Angela Scarpa aggiunge, inoltre, che «l’apertura del centro famiglia rappresenta un servizio fondamentale per il territorio, che implementa la programmazione portata avanti dai singoli comuni del Plus a sostegno delle famiglie, soprattutto in un periodo storico particolare come quello che stiamo affrontando che vede nella complessità una nuova sfida per intercettare bisogni a cui dare risposta».

Gli obiettivi. Promuovere un welfare familiare, che sia compatibile con le esigenze del territorio distrettuale, richiede azioni di capacitazione delle famiglie (empowerment) e sostegno alla genitorialità assicurando una presa in carico integrata e interprofessionale che possa sfruttare i principi del lavoro di rete per organizzare o riorganizzare gli interventi. Il servizio è stato affidato alla cooperativa sociale La Clessidra e si svolgerà in modo itinerante tramite gli sportelli territoriali a supporto dei Comuni del Distretto. È rivolto a famiglie, coppie, genitori, singoli componenti del nucleo famigliare residenti nei territori interessati.

«L’apertura del Centro famiglia e dei diversi sportelli previsti nel territorio Plus Iglesias – afferma l’assessore dei Servizi sociali di Villamassargia Marco Mandis – si propone, come scopo principale, quello di creare una struttura di intervento sociale integrata, in grado di andare incontro all’utenza e funzionale rispetto ai servizi già esistenti, per perseguire e raggiungere il benessere all’interno delle famiglie con azioni adeguate.»

Le attività. Lo Sportello sarà attivo una volta alla settimana nei comuni di Villamassargia, Iglesias e Buggerru. Con la presenza di una pedagogista ed una psicologa, si garantiranno: un contatto diretto con le famiglie, incontri individuali, percorsi di orientamento e informazione per i genitori, finalizzati a garantire il superamento delle situazioni di crisi e di disagio psico-sociale e relazionale che possono verificarsi all’interno di famiglie con minori. I contatti per l’utenza sono 3939897435 (telefono) oppure centrofamigliaplusiglesias@gmail.com (email).

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Il Consiglio regionale approverà un ordine del giorno unitario coni il quale si impegna il Parlamento a prendere in carico la vertenza dello stabilimento della RWM di Domusnovas e a salvare i lavoratori della fabbrica sulcitana.

Questa mattina i capigruppo, presieduti dal presidente del Consiglio Michele Pais, hanno ricevuto i sindaci di  Domusnovas (Massimiliano Ventura), di  Iglesias (Mauro Usai), di Musei (Sasha Sais) e di Villamassargia (Debora Porrà). All’incontro ha partecipato anche l’assessore dell’Industria Anita Pili.

I primi cittadini hanno chiesto a tutti i gruppi politici presenti nell’assemblea un’azione unitaria per  salvare  i circa 300 lavoratori e  di attivarsi immediatamente presso i parlamentari sardi perché la vicenda non sia dimenticata dal nuovo Governo nazionale.

«Proprio in questo periodo di attesa dell’insediamento dei nuovi ministri  hanno aggiunto bisogna preparare un fronte comune per portare nuovamente la vicenda RWM all’attenzione nazionale in quanto è proprio lo Stato che deve assumersi le responsabilità e  trovare una strategia di lungo periodo per mettere in condizioni la fabbrica di lavorare.»

Da quando sono state sospese alla RWM di Domusnovas le commesse, a favore della pace in Yemen e nel mondo, per un importo di 380 milioni di euro, la produzione è bloccata. Nello stabilimento lavorano alla manutenzione 50 lavoratori, 100 sono in cassa integrazione e gli altri sono disoccupati.

Una situazione insostenibile che rischia, se non risolta, di aggravare la già precaria situazione del territorio.

«Se lo Stato toglie ha detto Mauro Usai, sindaco di Iglesias lo Stato deve dare. Quindi è necessario che provveda alla  compensazione di queste commesse sospese.»

Il presidente Michele Pais, a nome dei Capigruppo, ha assicurato che il Consiglio regionale, di concerto con il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore dell’Industria Anita Pili, porrà in essere tutte le azioni a sostegno dei lavoratori e del territorio: «Si tratta di una vertenza di carattere nazionale su cui è necessario aprire una interlocuzione immediata con il nuovo Governo nazionale».