25 November, 2024
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Domenica 14 luglio 2024 il Comitato “Vergine D’Itria” di Portgscuso per il 7° anno (2017 -2024) ha rinnovato il gemellaggio con il gruppo folk “Santu Juanni” di Pabillonis, alla presenza del parroco don Antonio Mura, dei sindaci di Portoscuso, Ignazio Atzori e di Pabillonis, Riccardo Sanna, del presidente del Comitato Luigi Loddo e del presidente del gruppo folk Rita Cossu. La giornata è cominciata con l’accoglienza degli amici di Pabillonis, presso la chiesa “Vergine d’Itria“ che poi sono stati accompagnati da Demetrio Sanna dell’Associazione “Sa Fabbrica”, per una visita presso i siti più significativi e identitari di Portoscuso. Giunti al momento del pranzo, tutta la comitiva dei due gruppi e collaboratori son stati accompagnati all’ex Scuola dell’infanzia “San Vincenzo” dove, insieme al Comitato e ai collaboratori, è stato vissuto un momento conviviale e di grande familiarità, con degustazione di piatti tipici locali. Nel discorso di accoglienza, il parroco, don Antonio Mura, ha messo in evidenza l’importanza dei gemellaggi e i legami di fratellanza sotto il nome di Maria SS., a Portoscuso venerata come “Vergine D’Itria” e a Pabillonis come “Beata Vergine della Neve”; Maria, pure con diversi titoli, è sempre Madre nostra. I Sindaci, nei loro discorsi, hanno sottolineato che due comunità civiche, una marinaresca e una agricola, si sono incontrate, ancora una volta, per formare un’unica comunità caratterizzata da principi e obiettivi comuni, nonostante le loro specificità. È stata una giornata all’insegna dello scambio, del confronto e della condivisione.

«Ringraziamo Demetrio Sanna, tutti i presenti, amici e collaboratori che ci hanno sostenuto e aiutato nella realizzazione di questa giornata – dice don Antonio Mura -. Un ringraziamento al sindaco di Portoscuso Ignazio Atzori, che ha condiviso e vissuto con noi l’intera giornata. Un doveroso e sentito ringraziamento, va a tutto il gruppo folk “Santu Juanni” di Pabillonis, al sindaco Riccardo Sanna, al vice sindaco Graziella Gambella, all’assessore Roberto Piras e al consigliere Roberta Lambroni. Attrus annus, cun saluri. Comitato “Vergine d’Itria ” Ill.mi sindaco, dott. Ignazio Atzori e sindaco sig. Riccardo Sanna, accogliete la mia gratitudine per la Vostra presenza e per la condivisione della giornata gemellaggio, così importante per le due realtà ecclesiali e per le comunità civiche di Portoscuso e Pabillonis, da voi sindaci rappresentate. Al Comitato “Vergine d’Itria” in Portoscuso, al Gruppo Folk “Santu Juanni” in Pabillonis e a tutte le persone che a vario titolo hanno collaborato per la riuscita di questa giornata-gemellaggio e a Voi, ill.mi sindaci, la mia gratitudine, con l’auspicio di ulteriori possibilità di incontro gemellaggio.»

Per il decimo anno, rivive a Portoscuso la magia dei presepi, nella Tonnara Su Pranu. Ad allestire i quattro presepi, inaugurati il giorno dell’Immacolata, anche quest’anno è stata l’associazione culturale “Sa Fabbrica”: uno è ispirato alla tradizione napoletana; uno al Sulcis Iglesiente; un terzo presepe povero è stato stato allestito nella chiesetta di Sant’Antonio, un quarto all’aperto, con le opere in legno dello scultore Gianni Salidu, messe a disposizione da Pinella Bullegas. Vediamo l’intervista con Demetrio Sanna, presidente dell’associazione culturale “Sa Fabbrica”.

 

Rivive, a Portoscuso, come da antica tradizione, la magia dei presepi, nella Tonnara Su Pranu, su iniziativa dell’associazione culturale “Sa Fabbrica”. Sono quattro i presepi inaugurati l’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata: uno legato alla tradizione napoletana, uno al territorio del Sulcis Iglesiente, un terzo presepe povero è stato realizzato all’interno della chiesetta di Sant’Antonio, un quarto all’aperto, con le opere in legno dello scultore Gianni Salidu, messe a disposizione da Pinella Bullegas. Abbiamo intervistato Demetrio Sanna, presidente dell’associazione culturale “Sa Fabbrica”.

Giampaolo Cirronis

 

Anche quest’anno, la magia dei presepi rivive nella Tonnara Su Pranu di Portoscuso, grazie allo straordinario lavoro dell’associazione culturale “Sa Fabbrica”. Due i grandi presepi inaugurati l’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, e visitabili fino al prossimo 31 gennaio, tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00 e nei fine settimana e nei giorni festivi, anche al mattino. Un presepe è legato alla tradizione napoletana, l’altro al territorio del Sulcis Iglesiente ed alle tradizioni delle diverse comunità.

Come sia stato possibile, nonostante i problemi legati all’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia, realizzare tutto ciò, lo spiega nell’intervista allegata, Demetrio Sanna, presidente dell’associazione culturale “Sa Fabbrica”.

 

 

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Il fascino del presepe, che da sempre incanta, lo si può cogliere a Portoscuso in questi giorni di festa, dove con grande maestria, l’associazione “Sa Fabbrica”, in collaborazione con la parrocchia Vergine d’Itria ed il patrocinio del Comune, ha allestito tre presepi.

Un presepe classico nella chiesetta di Sant’Antonio che, solo a guardarlo, fa tornare bambini… la magia delle luci, il calore della natività, le balle di fieno tra i pastori e la stella cometa che illumina la via…

In una delle sale mostra di Su Pranu, un presepe in stile sardo, nel quale gli ottanta personaggi dai vestiti cuciti e rifiniti rigorosamente a mano, frutto di un lavoro di un anno e mezzo, fanno parte di un ambiente realizzato catturando scorci del nostro territorio. Il profumo delle piante che lo adornano è sicuramente il tocco finale di un lavoro attento e curato nei minimi particolari.

In un’altra sala, si lascia la Sardegna per “fare un salto” in Campania, dove ben centoventi statuette raccontano uno spettacolare presepe napoletano del ‘700.

Un lavoro di due anni, i cui personaggi, tutti diversi tra loro, hanno preso vita tra le mani dei volontari dell’associazione presieduta da Demetrio Sanna. Un presepe coloratissimo, proprio come da tradizione napoletana, volti che parlano, statuette che creano scene di vita quotidiana, nelle quali salta subito agli occhi lo sfarzo degli abiti di diversi personaggi. Un presepe più ricco di quello della tradizione nostrana, dove l’abito sardo, seppur bello, non eccede in lustrini e perline, come invece accade in quello napoletano.

I presepi allestiti dall’associazione “Sa Fabbrica” possono essere visitati sino al 31 gennaio, nei giorni feriali dalle 16.00 alle 20.00 e in quelli festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

Nadia Pische