22 November, 2024
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David Logan al tiro da sotto 1 copia

Archiviata la sconfitta subita a Saragozza nella terza giornata di Eurocup, questa sera, alle 18.15, al PalaSerradimigni, la Dinamo Banco di Sardegna ospita la Pallacanestro Cantù per la seconda giornata di ritorno del campionato.

La squadra canturina è tra quelle che hanno cambiato maggiormente volto dall’inizio della stagione, con innesti importanti che hanno accresciuto le ambizioni della società. Diversi gli ex di giornata: Denis Marconato ha giocato a Cantù nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012, raggiungendo con l’allora Bennet due finali di Coppa Italia, una finale Scudetto e le Top 16 di Eurolega, ed è poi tornato in Brianza nel gennaio 2014; Amedeo Tessitori ha invece esordito in Serie A con la Dinamo nel 2013/2014 e ha cominciato anche lo scorso campionato in Sardegna prima di trasferirsi alla Pasta Reggia Caserta.

«La partita contro Sassari costituisce un altro test importante per noi – ha detto alla vigilia il coach Sergey Bazarevic -. Alcune cose vanno meglio in casa, ma in trasferta continuiamo ad avere problemi, specialmente in difesa: ne abbiamo parlato e spero che i ragazzi abbiano capito. Dobbiamo essere concentrati nella nostra metà campo perché subiamo troppi punti fuori casa. A questo proposito la sfida contro Sassari costituisce un’insidia perché giocheremo a casa loro, dove la Dinamo si esprime molto meglio che in trasferta e  può contare sul supporto dei propri tifosi. Dispongono di tante individualità di primo livello. Credo che la transizione difensiva e la difesa uno contro uno possano essere le chiavi di questa partita.»

Alla vigilia la Dinamo occupa la sesta posizione in classifica, con 18 punti (9 vittorie e 7 sconfitte), in coabitazione con Venezia e Avellino; Cantù è 9ª, con 14 punti, in coabitazione con Varese e Brindisi.

Arbitreranno l’incontro Paolo Taurino, Enrico Sabetta e Fabrizio Paglialunga.

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Meo Sacchetti e David Logan 3 copia

La Dinamo cerca il riscatto e la prima vittoria in Eurolega, questa sera al PalaSerradimigni (inizio ore 21.00), contro i turchi del Darussafaka Dogus, nella prima giornata del girone di ritorno della fase eliminatoria. E’ l’ultima occasione per non abbandonare anzitempo le speranze di accesso alla Top 16 e quindi i sogni europei.

Per la squadra di Meo Sacchetti è l’occasione per mostrare segnali di reazione e crescita, dopo le recenti delusioni che hanno portato anche le inevitabili polemiche, con messaggi chiari lanciati dal presidente Stefano Sardara ai giocatori fin qui più deludenti: Jarvis Varnado, Brenton Petway e Christian Eyenga.

I ragazzi di coach Mahmuti arrivano dalla vittoria conquistata a Tel Aviv sul Maccabi e si sono ulteriormente rafforzati con due nuovi giocatori rispetto al match di andata: la formazione turca potrà contare anche su Manu Markoishvili, ex Cantù e Treviso, fermo per infortunio nel round 1. Al pubblico del PalaSerradimigni il compito di riscaldare l’atmosfera, spingendo i giganti del Banco in questa sfida cruciale. Ricordiamo che nel match d’andata, all’esordio stagionale in Eurolega, la Dinamo andò vicinissima alla vittoria, gettata via nel supplementare. Dopo essere stata in vantaggio di 5 punti a meno di un minuto dalla fine ed aver sbagliato alcune scelte nelle battute finali, consentendo alla squadra turca di rimontare e di chiudere al 40′ sul 66 pari, allungando la partita al supplementare che poi ha dominato, chiudendo sull’83 a 74.

Coach Oktay Mahmuti commenta così la sfida di questa sera: «Siamo solo a metà della regular season di Eurolega e ogni partita ha sempre più importanza e durezza. Una trasferta in particolare è molto difficile. La scorsa settimana abbiamo centrato una vittoria fuori casa fondamentale contro il Maccabi. Continuavo a dire che saremmo migliorati passo dopo passo; a Tel Aviv mi è piaciuta la fluidità del nostro gioco. Ovviamente la vittoria ci dà fiducia ed energia come squadra. Abbiamo battuto Sassari solo all’overtime nel round 1, nella nostra prima partita in Eurolega, ma siamo cresciuti molto da quella sfida. Ci sarà da combattere per conquistare questa vittoria in trasferta».

David Logan conduce la classifica di palle recuperate in Eurolega con 2.6 di media in cinque partita, David ha messo assegno almeno un tiro da tre nelle ultime 17 gare di Eurolega consecutive. La guardia biancoblu ha messo a segno 14 tiri liberi consecutivi nelle ultime partite: la sua media è di 16 punti, 3 assist e 4 palle recuperate con 14 di valutazione nelle partite in casa mentre in trasferta ha 8,3 punti, 1,3 assist e 1,7 palle recuperate. Rok Stipcevic ha messo a referto almeno una tripla nelle ultime 10 apparizioni europee, il play croato ha segnato 13 tiri liberi consecutivi negli ultimi match. Denis Marconato è a quota -31 rimbalzi per raggiungere i 1.000 in carriera, il centro azzurro è decimo alla voce rimbalzi di tutti i tempi: gli mancano 4 rimbalzi offensivi per raggiungere Alesekey Savrasenko al decimo posto della classifica di tutti i tempi alla voce rimbalzi (al momento è dodicesimo).

La partita sarà trasmessa in diretta su Fox Sport HD.

 

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Meo Sacchetti 1

La Dinamo sfida il CSKA Mosca, una sfida da brividi al PalaSerradimigni per la seconda giornata di Eurolega.

«Un onore e un orgoglio – ha commentato ieri il coach sassarese Meo Sacchetti – e da ex giocatore il rammarico di non averci potuto giocare contro sul campo.»

Le due squadre si incontrano per la prima volta e il Cska ha vinto 11 delle ultime 14 partite su un campo italiano. Sassari non ha mai battuto una squadra russa nelle mura amiche. Entrambe fanno della velocità e del gioco in transizione la loro caratteristica principale e sarà sicuramente una partita spettacolare. Il Cska punta sul potenziale offensivo delle guardie Milos Teodosic, Aaron Jackson e Nando De Colo. Rok Stipcevic e MarQuez Haynes dovranno limitare Teodosic e Jackson mentre David Logan sarà coinvolto in una entusiasmante sfida con De Colo. Il Cska ha un certo numero di bocche di fuoco, con Vitaly Fridzon e Cory Higgins (entrambe ali) ma molti giocatori dovranno cercare di limitare l’esplosività atletica di Christian Eyenga, che potrebbe essere una chiave importante della partita. Brent Petway dovrà essere pronto per la sfida con Andrey Vorontsevich, Joe Alexander affronterà a viso aperto Demetris Nichols, giocatore dal tiro micidiale, mentre Kyle Hines e Slava Kavtsov dovranno tenere d’occhio Jarvis Varnado, vera macchina da stoppate.

Il coach russo Itoudis, al secondo anno consecutivo sulla panchina del Cska, ha commentato così l’imminente match: «Incontriamo i campioni d’Italia e abbiamo grande rispetto per le abilità di Sassari, squadra che corre e segna molto. Loro giocano un basket veloce, sono bravi a difendere e recuperare palloni aprendo il campo per i suoi giocatori atletici e dinamici. La Dinamo ha un certo numero di giocatori creativi, partendo da David Logan, che ha giocato un anno al Panathinaikis quando io facevo parte dello staff. Haynes e Stipcevic sono anche loro creativi e giocatori d’esperienza. Eyenga è un lungo atletico che aiuta la squadra così come Petway, Alexander, Varnado e molti altri. Sassari ha dimostrato di essere pronta a combattere nella sua stagione di Eurolega, come nella partita contro il Darussafaka. Noi ci aspettiamo una partita difficile, dovremo essere concentrati nelle difese uno contro uno e aiutarci l’un l’altro per quaranta minuti. Mi aspetto di sentire il calore del pubblico in un palazzo dove, si sa, i tifosi possono condurre la squadra con il loro supporto».

David Logan ha messo a segno almeno un tiro da tre nelle ultime 13 gare di Eurolega consecutive; Denis Marconato è a quota -33 rimbalzi per raggiungere i 1.000 in carriera: al centro italiano mancano 5 rimbalzi offensivi per raggiungere Alesekey Savrasenko al decimo posto della classifica di tutti i tempi, al momento è dodicesimo. Joe Alexander ha messo 11 tiri liberi consecutivi nei match di Eurolega da lui disputati. A Milos Teodosic mancano 9 triple dal raggiungere Marcus Brown, stella del Cska ormai ritirata, al settimo posto della classifica di tutti i tempi della competizione: il play ha messo a referto almeno una tripla e 11 tiri liberi di fila nelle ultime 25 sfide europee. Nando De Colo ha segnato almeno una tripla nelle ultime 7 partite ed è andato a referto in doppia doppia nelle ultime sei. Kyle Hines è vicino a raggiungere il decimo posto nella classifica degli stoppatori, al momento è tredicesimo con 118 stoppate in carriera. Victor Khryapa è a -28 assist dal diventare il diciottesimo giocatore in assoluto nella storia dell’Eurolega a raggiungere i 500 assist in carriera.

Arbitreranno l’incontro i signori Daniel Hierrezuelo (SPA), Elias Koromilas (GRE) e Milivoje Jovcic (SRB).

La partita verrà trasmessa in diretta su Fox Sport HD.

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Questa sera, alle 20.30, la Dinamo Banco di Sardegna affronta la prima gara in trasferta della stagione, a Cantù. Gli uomini di Meo Sacchetti sono chiamati ad invertire una tendenza negativa che li vede sempre sconfitti nel palazzetto di Cucciago. Un’impresa difficile ma non impossibile che sarà possibile seguire in diretta su Sky Sport 2 HD.

La Pallacanestro Cantù 2015/2016 è una squadra completamente stravolta rispetto a quella della passata stagione, a partire dalla panchina affidata a coach Fabio Corbani che si è meritato la chiamata brianzola dopo la brillante stagione di Biella in Legadue. Al tecnico, arrivato al posto di Pino Sacripanti, volato sulla panchina di Avellino, si chiede di far crescere il gruppo di giovani che ruoterà intorno al talento del tiratore canadese Heslip e del genio e sregolatezza ex Pesaro Laquinton Ross. A completare il quintetto canturino, chiamato a vendicare la falsa partenza di Capo d’Orlando, il playmaker Hall, ex Pistoia, il capitano Abass e la new entry sotto le plance Berggren. Dalla panchina emerge per pericolosità l’ex Virtus, e miglior marcatore nell’ultima stagione della lega Silver con la maglia di Ferrara, Hasbrouck. Completano il roster quattro giovani: il play Laganà, al rientro dopo un lungo infortunio, l’esterno della nazionale giovanile Cesana, il lungo polacco (ma di scuola Benetton) Wojciekovski e l’ex Dinamo Amedeo Tessitori.

Arbitreranno l’incontro Carmelo Paternicò, Lorenzo Baldini e Fabrizio Paglialunga.

Jarvis Varnado 77

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Foto http://www.dinamobasket.com/.

Foto http://www.dinamobasket.com/.

Nello splendido spazio a bordo piscina allestito al Geovillage Sport&Resort di Olbia, struttura di riferimento per il terzo anno consecutivo del ritiro e della preparazione atletica della Dinamo Banco di Sardegna, le new entry biancoblu hanno incontrato i giornalisti di carta stampata, televisioni e agenzie. Marquez Haynes, Christian Eyenga, Jarvis Varnado, Joe Alexander, Brent Petway, Yuki Togashi, Lorenzo D’Ercole, Denis Marconato e Francesco Pellegrino si sono presentati per la prima volta ai media, lasciando trasparire l’entusiasmo di vestire la maglia biancoblu dei campioni d’Italia nella stagione 2015/2016. Una stagione ricca di sfide e scommesse, con la seconda partecipazione alla Turkish Airlines Euroleague e i trofei del triplete, conquistati nella passata stagione, da difendere. Al tavolo, oltre ai giocatori, anche il general manager Federico Pasquini, architetto del nuovo roster in piena sinergia con il numero uno biancoblu Stefano Sardara e coach Meo Sacchetti.

È stato il general manager Federico Pasquini a fare gli onori di casa: «Buongiorno a tutti, vogliamo anzitutto ringraziare il Geovillage Sport&Resort che anche quest’anno ci accoglie in questa splendida struttura e come da tradizione ci mette in condizione di prepararci al meglio fisicamente e mentalmente per una stagione che ci auguriamo possa essere lunga come quella dello scorso anno».

Con un breve cenno sulla carriera su ognuno di loro i giocatori biancoblu si sono presentati spiegando perché hanno scelto Sassari e quali siano le sensazioni a caldo in questa prima settimana alla Dinamo Banco di Sardegna.

A rompere il ghiaccio è Marquez Haynes che quest’anno vestirà la maglia numero 0: americano di passaporto georgiano, è nato il 19 dicembre 1986 a Irving (Texas). Play-guardia dalle notevoli qualità atletiche, ha ottime capacità sia in fase realizzativa sia nella capacità di coinvolgimento dei compagni. Inizia presto la sua carriera da professionista in Europa, in Francia e poi in Spagna prima di approdare in Italia:  nella stagione 2013/14 in maglia Olimpia Milano e poi con quella Montepaschi Siena, con la Mens Sana ha raggiunto la finale scudetto e ha partecipato all’ All Star Game. La scorsa stagione ha giocato in forza agli israeliani del Maccabi Tel Aviv, con cui ha vinto la coppa nazionale.

«La mia prima impressione è stata molto positiva, Sassari mi sembra una grande famiglia e dai primi giorni mi sono sentito a casa. Ho scelto di venire qui perché credo sia la miglior scelta che potessi fare per la mia carriera, sia per gli obiettivi della società che per il coach e la piazza.» 

Denis Marconato non ha certo bisogno di presentazioni: il centro ex azzurro vestirà il numero 11 biancoblu. Nato a Preganziol (Treviso), il 29 luglio del 1975, è un centro di grandissima esperienza, il giocatore italiano più titolato ancora in attività. Giocatore dal palmares infinito, nel corso della sua carriera ha vinto nei club 4 scudetti, 7 Coppe, 4 Supercoppe Italiane, 1 Coppa del Rey, 2 Coppa Saporta, 1 Coppa Italia di serie B. Con la maglia della nazionale italiana un argento alle olimpiadi di Atene nel 2004, agli europei oro in Francia nel ‘99, argento in Spagna nel ‘97, bronzo in Svezia nel 03. Nel 2000 è stato MVP delle Final Eight di Coppa Italia e MVp della Supercoppa 1997. Denis vanta 589 presenza in Serie A e per 11 stagioni è stato pilastro della Benetton Treviso che dominava in Italia e protagonista in Europa.

«Sono molto contento di aver abbracciato il progetto Dinamo: per me giocare con i campioni d’Italia è importante, con una società che vuole fare bene ed è in continua crescita. Sono qui per mettermi a disposizione e fare bene insieme. Mi hanno colpito le aspirazioni e la fame di pallacanestro che c’è qui.»

Christian Eyenga è noto al campionato italiano, l’anno scorso era a Varese e quest’anno indosserà il numero 31. Nato a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) il 22 giugno del 1989, è un’ala piccola dalle grandissime qualità atletiche e fisiche, conosciuto per le sue giocate spettacolari ad alta quota. Il suo marchio di fabbrica è sicuramente il gioco in velocità, con importanti doti di salto e un istinto naturale nell’attaccare il canestro anche senza palla. Ha fatto parte della cantera dello Joventut Badalona (uno dei più floridi vivai in Europa), facendo la spola tra prima squadra e il team satellite del Cb Prat: nel 2009 viene scelto al primo giro dai Cleveland Cavaliers e l’esordio in NBA è nel 2010 con i Cavs; nel 2012 veste anche la prestigiosa casacca dei Los Angeles Lakers. Nel 2013-2014 sbarca in Europa (passando per la Cina-2012/13 con lo Shanxi Zhongyu) e con lo Stelmet Zielona Gora gioca anche all’Eurolega. Arriva poi l’esperienza in Italia, a novembre 2014 a Varese, dove è stato fondamentale nella risalita della squadra allenata da Attilio Caja dalla zona retrocessione fino al sogno playoff. E’ stato MVp dell’All Star Game 2015.

«La ragione per cui ho scelto di venire a Sassari è che ho visto una società ambiziosa e seria, ho parlato con giocatori che sono stati qui e tutti mi hanno parlato del grande gioco di squadra che c’è. Mi ha colpito subito, come ha detto Marquez, questa sensazione di famiglia, di gruppo molto unito. Il mio contributo alla squadra? Ogni volta che scenderò in campo darò il massimo delle mie energie.»

Yuki Togashi, aggregato al roster, è il primo giocatore giapponese a sbarcare in Italia. Nato a Nigata, Giappone, il 30 luglio 1993, è un playmaker di grande intensità, rapidissimo con la palla tra le mani e molto abile nel coinvolgere i compagni. Ama giocare in velocità, non disdegna la giocata personale potendo contare su un tiro da 3 punti molto affidabile e di astuzia nelle percussioni a canestro. Si trasferisce negli Stati Uniti nel 2009 , nel 2011 viene selezionato per l’ ESPN Rise National School, partita che vede la squadra di Yuki prevalere al termine di due overtime sulla Oak Hill Academy. Fa rientro in Giappone, dove nel 2013 firma con gli Akita Northern Happinets squadra del massimo campionato nipponico. E’ uno dei migliori esordienti del campionato e si classifica al secondo posto nella top degli assist, guadagnando il primo posto l’anno successivo (sempre in maglia Akita). Vince il torneo della sua Conference e arriva in finale nel campionato nazionale. L’exploit nell’estate 2014 i Dallas Mavericks lo inseriscono nel proprio roster per la Summer League di Las Vegas dove, grazie a una prestazione da 11 punti in 12 minuti contro gli Charlotte Hornets, i riflettori di mezzo mondo si accendono su di lui. Viene poi assegnato alla squadra affiliata dei Mavericks nella Lega di sviluppo NBA con la maglia dei Texas Legends dove prende parte al torneo della D-League.

«E’ sempre stato il mio sogno giocare in Europa e credo che questa possa essere una grande occasione per me. Il coach e la società mi hanno dato questa opportunità: sono forse il secondo giapponese a giocare in Europa e ne sono molto orgoglioso.»

Brent Petway è già l’idolo dei fans biancoblu, grazie anche all’intensa attività sui social network. Americano, è nato a Warner Robins il 12 maggio del 1985: è un’ala-centro, mancino, conosciuto per l’atletismo debordante, è il terrore dei difensori fronte a canestro, per la sua spiccata confidenza con il tiro da 3; letale quando attacca il ferro in progressione. Spettacolari le sue incursioni in area, chiuse con potenti schiacciate, così come spettacolari sono le sue temibili stoppate. Nella sua carriera oltre al gran numero nella squadra del college, due su tutti, come miglior difensore e vincitore dello Slum Dunk Contest nel 2007, poi gioca per due anni nella Lega di sviluppo NBA di cui sarà All Defensive Player nel 2009, mentre nel 2008 vince il titolo con gli Idaho Stampede.  Esordisce in Europa nel 2009 prima in Grecia e poi in Francia, nel 2010/11 è membro degli Harlem Globetrotters e prende parte al tour mondiale dei “saltatori di Harlem”.  Dalla stagione 2011/12 è protagonista in Grecia, fino a conquistare l’Olympiacos con cui ha giocato le ultime due stagioni e con cui lo scorso campionato ha vinto la coppa nazionale e ha raggiunto la Final Four di Eurolega.

«Ho scelto Sassari perché ho visto che questa società ha le mie stesse ambizioni per la stagione, io farò il massimo e darò il mio contributo alla squadra.»

Lorenzo “Lollo” D’Ercole è un volto noto della massima serie italiana, ex capitano della Virtus Roma dove ha trascorso le ultime tre stagioni. Nato a Pistoia l’11 febbraio del 1988 è una play-guardia, ha grandi doti tecniche che potranno essere particolarmente utili sul perimetro. Uomo squadra di sicuro affidamento, di grande attitudine al lavoro e in continua crescita. Prodotto del vivaio di Montecatini, fa il suo esordio tra i professionisti con i rossoblu in Legadue nel 2004-2005. Poi (nella stagione successiva) l’ingaggio alla Mens Sana Siena e il debutto in Serie A. Vince anche il campionato Under 18 eccellenza, convincendo coach Simone Pianigiani ad inserirlo nel roster della prima squadra nella vittoriosa stagione 2006-2007, in cui mette nella sua scheda 17 presenze, il suo primo scudetto e la partecipazione all’Eurocup. Dopo gli importanti passaggi a Livorno e Udine, nella stagione 2009-2010 torna a Siena, dove vince Supercoppa, Coppa Italia e scudetto e fa il suo esordio anche in Eurolega. Nell’estate 2010 firma a Cremona per due stagioni per approdare poi nel 2012 alla Virtus Roma, l’anno successivo disputa l’Eurocup e raggiunge la semifinale scudetto. Nell’estate 2014, dopo avere rinnovato il contratto per il suo terzo anno in maglia Acea, viene nominato capitano della squadra.

«Sono venuto qui perché penso che la Dinamo sia una società seria, circondata da un grande entusiasmo come si può vedere anche oggi, con obiettivi importanti. È stato semplice decidere di venire qui, credo sia la squadra giusta per me e io porterò grande impegno ed energia in campo. Mi impegnerò al massimo per migliorare nel corso della stagione e sollevare sempre di più l’asticella.»

Joe Alexander sarà invece il numero 9 della Dinamo 2015/2016: nato a Koushung (Taiwan) il 26 Dicembre 1986, ma di nazionalità americana, Joe è un ala-centro molto versatile, ha forza e potenza di un giocatore con fisicità superiore. Gioca indistintamente fronte e spalle a canestro, è in grado di colpire da 3 punti e attaccare il canestro, agevolato da un trattamento di palla davvero notevole, altrettanto pericoloso quando si trova a giocare in area dove può dare sfogo a un vasto bagaglio tecnico e una moltitudine di soluzioni. Negli anni del liceo si trasferisce negli Stati Uniti  (frequenta prima l’ High School di Frederick nel Maryland, per iscriversi poi all’Università di West Virginia). Viene scelto dai Milwaukee Bucks con l’ottava chiamata assoluta nel 2008. Gioca l’ultima stagione con la maglia degli Charlotte Hornets. Nel 2011-2012, dopo una breve passaggio in Russia, gioca una stagione e mezzo di altissimo livello in D-League con la maglia dei Santa Cruz Warriors. A metà della scorsa stagione firma per il Maccabi Tel Aviv, in tempo per vincere la coppa nazionale con il compagno di squadra che ritrova in biancoblu Marquez Haynes.

«Ho scelto Sassari per la grande organizzazione e grandi obiettivi. Sono qui per dare il massimo e vincere.»

Francesco Pellegrino, aggregato al roster, è nato a Vittoria in provincia di Ragusa il 6 agosto 1991. Riparte dai campioni d’Italia dopo il lungo infortunio: Francesco è un centro dalle importanti qualità fisiche, che sa utilizzare la sua fisicità nel pitturato ed è dotato di un buon tocco fronte a canestro. In difesa fa valere la sua stazza e non disdegna la stoppata. Muove i primi passi a Gela in Serie D, prima di approdare alla Pallacanestro Trapani dove lavora con l’attuale assistant coach biancoblu Massimo Maffezzoli. Nel 2011 passa all’Orlandina Capo d’Orlando. nel corso della sua seconda stagione con i siciliani, dove subentra come allenatore Gianmarco Pozzecco, è costretto a fermarsi a causa di un virus che lo mette ai box. Resta fermo per due stagioni prima di accettare con grande entusiasmo la chiamata della Dinamo. Grande appassionato di libri e videogames, si è iscritto quest’anno alla facoltà di Economia.

«Sicuramente la serie A è sempre stato uno dei miei sogni, e farlo con Sassari è un onore. Riparto dopo un lungo stop dovuto a qualche problema fisico con una società serissima e competente.»

Last but not least è Jarvis Varnado a chiudere il gruppo dei nuovi arrivati in casa Dinamo: di nazionalità statunitense, il centro biancoblu è nato il 1° marzo del 1988 a Brownsville, Tennessee. Elemento di grande esperienza, sia negli Usa sia in Europa, ha un’importante presenza in NBA, dove ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers. Mix di atletismo e forza, è un centro dalle spiccate qualità difensive, ha un istinto innato per la stoppata, per la rapidità di movimento, timing e senso della posizione. Impressionante la sua un’apertura alare, che gli consente di arrivare a vette impressionanti. in attacco è abile a giocare il Pick’n roll e ed è migliorato sensibilmente nel gioco in post basso. Jarvis ha letteralmente sbriciolato tutti i record alla voce stoppate:  detiene il record per numero di stoppate all’interno di una singola stagione, superando Shaquille O’Neal, per numero di stoppate nel corso dei 4 anni universitari e numero di stoppate di media complessivo. Per due anni è stato eletto miglior difensore nella sua conference e nel 2009 ne è stato l’MVP. Selezionato dai Miami Heat al draft NBA del 2010 con la chiamata numero 41 inizia però in Italia la sua carriera da professionista, con la Tuscany Pistoia con cui stabilisce il nuovo record per le stoppate anche nella Legadue italiana. E’ ancora in Italia nel 2012 con la Virtus Roma. Nelle tre stagioni successive si divide tra NBA, dove esordisce nel Novembre 2012 e la D-League. Anche nella Lega di sviluppo si attesta come miglior stoppatore. In NBA ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers.

«Ho grandi aspettative per questa stagione, sento già Sassari come una famiglia e cercherò di dare il massimo ogni giorni giorno, portando al gruppo la giusta energia.»

 

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Il play giapponese Yuki Togashi e il centro trevigiano Denis Marconato sono gli ultimi due acquisti della Dinamo Banco di Sardegna per la nuova stagione 2015/2016..

Ieri la Dinamo Banco di Sardegna ha annunciato la firma dell’accordo che porterà in casa biancoblu Yuki Togashi. Il play-guardia, nato a Niigata (Giappone), il 30 luglio del 1993, arriverà presto a Sassari per una fase di training che concretizzerà il progetto biancoblu di apertura all’Oriente e di costruzione di un importante impianto di sperimentazione e verifica di compatibilità tra il modello europeo e quello dei campioni emergenti del Sol Levante. Togashi, 167 centimetri per 70 chilogrammi, si è già fatto notare sulla ribalta del grande basket: nel 2009 dal Giappone si trasferisce negli Stati Uniti, dove frequenta il Montrose Christian School di Rockville, nel Maryland, il liceo da cui provengono Kevin Durant, Terrence Ross e Greivis Vasquez. Nel 2012 sceglie la bj-league, dove con gli Akita Northern Happinets nell’ultima stagione mette a statistica, come giocatore più giovane nel quintetto ideale del torneo, 16.3 punti e 7.6 assist di media, e conquista il titolo di MVP dell’All-Star Game giapponese con 23 punti e 5 assist. Nella finale per il titolo, conquistato dagli avversari del Ryukyu Golden Kings, il suo bottino personale è di 30 punti. Lo scorso anno la chiamata in Nba con i Dallas Mavericks che lo firmano all’indomani della straordinaria performance che il piccolo nipponico aveva messo a segno per loro durante la Summer League di Las Vegas quando nel match contro gli Hornets, Togashi segna 12 punti in 11 minuti, infiammando il Cox Pavilion e mettendosi in luce sulla scena del grande basket mondiale. Qualche mese dopo viene selezionato dai Santa Cruz Warriors in DLeague e successivamente entra in casa Texas Legend con cui gioca 25 gare.

Denis Marconato è l’ultimo tassello della squadra che si prepara ad affrontare una nuova stagione di grandi sfide tra campionato ed Eurolega. La Dinamo Banco di Sardegna ha annunciato oggi l’accordo con il centro classe 1975, originario di Preganziol (Treviso), che metterà a disposizione della Dinamo e di coach Meo Sacchetti tutta l’esperienza maturata in una carriera ricca di successi e spesa sui palcoscenici più importanti della palla a spicchi europea. «Denis non ha certo bisogno di presentazioni – ha commentato il general manager della Dinamo Federico Pasquini – è un giocatore che ha vinto tutto in carriera e sarà un valore aggiunto per questo roster al di là delle sue qualità come giocatore. Il suo inserimento può avere un importanza notevole all’interno dello spogliatoio, può fungere da chioccia e guida per questo gruppo, potrà essere di esempio in campo, grazie al suo grande carisma e all’esperienza maturata in carriera. Ha manifestato da subito grande entusiasmo davanti alla nostra proposta di venire a Sassari l’idea di lottare ancora per traguardi importanti lo stimola molto, vede come un sogno l’opportunità di prendere parte a una competizione affascinante come l’Eurolega, consapevole di quello che sarà il suo ruolo, ma pronto a dare ancora battaglia sotto le plance».

211 centimetri per 115 chilogrammi di peso, Marconato ha all’attivo 589 presenze in serie A e vanta un ricco palmares. Dal 1993 al 2005 è uno dei pilastri della Benetton Treviso, tra le cui fila esordisce nella stagione 1993/1994 e con cui vince tutto in Italia ed è protagonista in Eurolega. Nel 1995/1996 viene girato in prestito per una stagione al Petrarca Padova in A2 per poi fare rientro alla base sotto la guida tecnica di coach Mike D’Antoni nella stagione 1996/97, viene inserito in pianta stabile in prima squadra. Dalla stagione 1998/1999 è una delle pedine fondamentali del gioco dell’allora coach Zelimir Obradovic. Con la maglia biancoverde vince 3 scudetti (’96/’97, ’01/’02, ’02/’03) 6 Coppe Italia (’94/ ’95/ ’00/ ’03/ ’04/’05), 3 Supercoppa italiana (’97/’01/’02), oltre a 2 Coppa Saporta (’94/ ’95 – ’98/’99). Ha al suo attivo due partecipazioni alle Final Four di Eurolega (’02/ ’03). Con la Pallacanestro Treviso riceve il premio di MVP alle Final Eight di Coppa Italia nel 2000 e per la Supercppa italiana del 1997. Nel 2003 partecipa alla Summer League NBA con la franchigia dei Washington Wizards. Nel 2007 si trasferisce in Spagna: qui gioca tre stagioni con la maglia blaugrana dell’FC Barcelona, durante le quali vince una Coppa del Rey (2007). Disputa anche la stagione 2008/2009 in Spagna, questa volta con i baschi del Bruesa San Sebastian. Rientra in Italia per disputare i playoff con la maglia dell’Armani Jeans Milano. Nel 2009/10 firma per i campioni d’Italia della Montepaschi Siena con cui firma uno storico triplete vincendo Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa italiana. Dal 2010 al 2012 è alla Bennet Cantù dove dà un ottimo apporto al raggiungimento della finale Scudetto del 2011, persa con Siena. Con i brianzoli prende parte all’Eurocup durante la sua prima stagione e disputa l’Eurolega il secondo anno. Fa parte del roster dell’EA7 Milano durante la preseason 2012/13, prima di firmare un contratto con l’Umana Reyer Venezia per il resto della stagione. Nel Dicembre 2013 fa un gradito ritorno nella squadra che raccolse l’eredità della precedente Pallacanestro Treviso, la De Longhi Treviso Basket in DNB. Nel gennaio 2014, dopo appena un mese, lascia i biancoverdi per rispondere alla chiamata della Pallacanestro Cantù. Nella passata stagione ha militato nella Contadi Castaldi Montichiari con cui ha vinto la Coppa Italia di Serie B. Con la maglia della Nazionale ha vinto una storica medaglia d’argento ai giochi olimpici di Atene nel 2004, medaglia d’oro agli europei in Francia nel 1999, argento in Spagna nel 1997 e bronzo in Svezia nel 2003. E’ stato nazionale U20 e protagonista nel 1996 con la nazionale U22 degli Europei di categoria disputati a Istanbul.

Scudetto Dinamo 7