Antonello Pilloni ha raggiunto ieri il traguardo dei 90 anni, 48 dei quali vissuti alla presidenza della Cantina Santadi. Per festeggiarlo si sono ritrovati in tanti, oltre 360, prima nella sala conferenze della Cantina, poi nel ristorante l’Antico Borgo di Narcao. Nell’occasione è stato presentato il libro “Terroir Sulcis”, un’opera editoriale straordinaria che in quasi 700 pagine di grande formato ricostruisce oltre sessant’anni di storia della cooperativa, i difficili esordi, la trasformazione, i successi, ma anche la realtà di un territorio meraviglioso nel quale s’è affermata: il Sulcis.
La giornata di festa è stata carica di emozioni, impreziosita dal conferimento della cittadinanza onoraria ad Antonello Pilloni da parte di tutti i Comuni dell’Unione dei Comuni del Sulcis annunciata dal presidente Andrea Pisanu alla presenza dei Sindaci, e il dono di una maglia del Cagliari Calcio con il numero 90, alla presenza di tre rappresentanti della società rossoblù, con la quale la Cantina Santadi collabora.
La presentazione del libro, curata dal giornalista Anthony Muroni che al termine ha presentato anche il filmato realizzato per celebrare i 90 anni di Antonello Pilloni, si è sviluppata con gli interventi degli ospiti, aperti dal direttore della Cantina Massimo Podda e da quello degli autori dell’opera editoriale. Tra gli intervenuti, Massimo Impera, sindaco di Santadi; Gianluca Cadeddu, Direttore del Centro regionale di Programmazione; Fabio Onnis, presidente Confcooperative provinciale Cagliari; Cristiano Erriu, Segretario Generale della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano; Luca Saba, direttore regionale di Coldiretti; Cristoforo Luciano Piras, presidente del Gal Sulcis Iglesiente; Salvatore Cherchi, già parlamentare, sindaco di Carbonia e presidente della provincia di Carbonia Iglesias; Federico Palomba, già presidente della Regione Sardegna.
Antonello Pilloni ha concluso gli interventi, ricostruendo la sua pluridecennale esperienza, in 20 minuti carichi di emozione.
L’artista DeRita, infine, ha presentato l’opera che raffigura Antonello Pilloni in Cantina, e i rappresentanti del Cagliari Calcio hanno donato al festeggiato la maglia rossoblù.
La storia della Cantina Santadi è iniziata il 24 ottobre 1960 nello studio del notaio Francesco Vacca di Cagliari, dove venne firmato l’atto costitutivo della Cantina Sociale della Riforma Agraria di Santadi, per volontà di 27 produttori, guidati dal patriarca Peppino Sais e coordinati dall’Ente per la Trasformazione Fondiaria e Agraria in Sardegna con l’intento di trasformare le uve in forma associata e vendere il vino ottenuto.
Nel 1963 l’Enopolio sociale lavorò per intero le uve conferite per 5.900 quintali e si concluse il primo affare con la Penisola, con l’esportazione di 450 ettolitri di vino.
I primi 15 anni furono difficili e a metà degli anni Settanta la Cantina si ritrovò sull’orlo del fallimento e Peppino Sais decise di puntare sulla presidenza di un brillante giovane sindaco-vignaiolo, il sardista Antonello Pilloni da Nuxis, che accettò dopo non poche insistenze.
La storia dal 1976 ad oggi, nella quale spicca la figura del grande Giacomo Tachis, l’ha ricostruita Antonello Pilloni nel suo intervento.
La giornata dei festeggiamenti per i 90 anni di Antonello Pilloni è proseguita e si è conclusa al ristorante l’Antico Borgo di Narcao.
Giampaolo Cirronis
Martedì 27 luglio a Piscinas, si sono svolti due importanti eventi: l’intitolazione di una piazza parcheggio dedicata all’ex assessore regionale del Turismo e dei Lavori pubblici Roberto Carlo Frongia, scomparso due anni fa, all’età di 60 anni, e l’inaugurazione di un murale realizzato dall’artista, di Carbonia, Rita Deidda, nota come DeRita.
Nella prima parte della serata, alla presenza di diversi amministratori locali del Sulcis Iglesiente (il sindaco e il vice sindaco di Piscinas, Mariano Cogotti e Gianluca Trastus; i sindaci di Santadi Massimo Impera e Masainas Gian Luca Pittoni; il vicesindaco di Carbonia Michele Stivaletta; il vicesindaco di Giba Alberto Pittoni) e del Cagliaritano (la sindaca di Sestu Paola Secci), del fondatore dei Riformatori sardi Massimo Fantola (partito nel quale ha militato Roberto Carlo Frongia), del consigliere regionale Michele Cossa, del Commissario Straordinario dell’Agenzia Argea Sardegna Patrizia Mattioni, dopo la presentazione del sindaco Mariano Cogotti, alcuni interventi hanno ricordato la figura di avvocato, amministratore comunale e regionale, del compianto Roberto Carlo Frongia. Alcuni, dopo il ricordo, hanno raccontato degli aneddoti, creando così una sorta di sorriso e commozione allo stesso tempo. Commossa e grata per il gesto anche la sorella di Roberto Carlo Frongia, Sabrina, che dopo il taglio del nastro, ha scoperto la targa della piazza, benedetta dal parroco, don Gianni Cannas.
Poco dopo, nella stessa piazza, dopo il taglio eseguito dallo stesso sindaco, con le forbici della scomparsa nonna Maria, l’artista DeRita, visibilmente commossa ha scoperto il murale realizzato su invito del comune di Piscinas. L’opera, come ha spiegato DeRita, vuole essere un omaggio del Comune al paese, ai suoi abitanti…nelle sue tradizioni, simboli, colori e sapori. Unico spunto lo stemma del paese, per il resto l’artista ha avuto carta bianca. Il bozzetto presentato agli amministratori, è stato subito approvato. Il murale riporta lo stemma del Comune al centro, ai due lati, quasi in trasparenza la chiesa e al lato opposto, in bella e particolare prospettiva, Villa Salazar o Villa Bice, edificata alla fine dell’Ottocento dall’architetto Giorgio Asproni, figlio dell’omonimo deputato sardo vissuto nell’Ottocento. Al centro, quattro personaggi simbolo movimentano la scena, rappresentando l’insieme delle tradizioni, usi e costumi, l’anima di una comunità. Alla donna con “Sa mantiglia”, ha sottolineato DeRita, ho voluto affidare la bellezza del cardo mariano o carciofo selvatico, dal bellissimo fiore di colore viola. Per ampliare la superficie del murale, l’artista ha inserito una decorazione a elle, con all’interno una spugnatura di bianco e celeste tenue. L’ispirazione per la realizzazione della cornice è arrivata dalla recinzione moderna della nuova piazzetta che deRita ha colorato utilizzando un color rame intenso. In alcuni spazi della cornice spiccano, oltre al cardo mariano, due mazzi di spighe con papaveri e la firma in bella vista sul lato sinistro. Per arrivare a questo risultato, DeRita ha messo in evidenza le non poche difficoltà incontrate per realizzare l’opera. Un mese di lavoro faticoso, su un ponteggio, il classico che utilizzano i muratori, non idoneo perché attraversato da tubi di ferro che dividevano la parete, e impediva di tracciare liberamente le linee iniziali, su un calpestabile di 45 centimetri e senza la possibilità di verificare la prospettiva a distanza. Il clima torrido, dalle temperature proibitive, infine, ha rallentato ancor di più il lavoro, a causa del sole che “picchiava” duramente per almeno 6/7 ore.
Tutti i presenti si sono complimentati per il grande lavoro. Ancora una volta l’artista DeRita, nonostante le difficoltà incontrate, ha realizzato una bellissima opera che arriva dopo un lungo percorso artistico segnato da premi, riconoscimenti e stima per la sua arte poliedrica. Un’artista a tutto tondo, capace di stupire e comunicare con facilità l’essenza delle sue opere, caratterizzate sempre, oltre che dalla bellezza estetica, dalla capacità di far scaturire un’armonia interna, un senso di appagamento in chi dedica più di uno sguardo, lasciandosi trasportare dall’immaginazione.
Al termine dell’inaugurazione, si è tenuto un rinfresco offerto dall’Amministrazione comunale che ha dato spazio alla socializzazione e allo scambio di opinioni dei presenti, intervenuti numerosi. Da martedì 27 luglio, gli abitanti di Piscinas e chiunque passerà da lì, avrà il piacere di godere di un angolo che mette in mostra le nostre tradizioni sarde.
Nadia Pische
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La sala nel Circolo Soci Euralcoop, in piazza Marmilla, a Carbonia, si è riempita sabato sera per la presentazione del libro di Elisabeth Wibel (all’anagrafe Elisabetta Lebiu) “La Pasta fresca artigianale – New Style – Tradizione e Innovazione”, GIA Editore, opera dedicata alla lavorazione della pasta fresca. Nata nella città mineraria 54 anni fa, diplomata all’Istituto Magistrale, dopo aver lavorato per vent’anni da educatore in una cooperativa sociale, 11 anni fa Elisabetta Lebiu decise di cambiare vita, rassegnò le dimissioni e scelse una strada lontana dalla sua terra. La passione per la cucina, ereditata dalla nonna Letizia, l’ha indirizzata verso un mondo nuovo, nel quale ha trovato ben presto grande soddisfazione. Da Sorrento a Berlino, Malta, Duinvegan, Niederbronn-les-bains, Strasburgo, Parigi, Waterloo, Bruxelles, Lugano… Un’esperienza dopo l’altra, sempre più appaganti…
In Svizzera ha trovato finalmente il “suo” lavoro, che le ha consentito di studiare e sperimentare, arrivando a creare uno stile personale nel quale riversare tutto l’amore e la passione per il lavoro che ha scelto. Ha dato vita ad un blog dedicato alla nonna Letizia, nel quale chi vuole può apprendere l’arte della pasta fresca artigianale New Style. E, disposta a trasmettere le sue esperienze, non disdegna di apprenderne nuove!
Elisabetta Lebiu ha insegnato a Carbonia, presso Tortamania; a Roma, presso la scuola One Day Chef; a Crispiano, in Puglia, presso la Pizzeria Ristorante One Day Chef; presso la Fattoria Belvedere di Igea Marina, in Emilia Romagna; a Latina, presso la scuola in Noi Chef Accademia Arte Culinaria. Ma il suo percorso non si ferma ed il suo programma è molto fitto.
Alla presentazione, moderata da Claudio Moica, alla presenza dell’autrice, dell’editore Giorgio Ariu e dell’artista Rita Deidda (in arte DeRita) che ha realizzato il dipinto che ritrae nonna Letizia, presentato in anteprima, hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu e la presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Daniela Marras.
Vi proponiamo ora l’intervista realizzata con l’editore, Giorgio Ariu.
https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220244554611971/
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Block, Bessero, Calabrò, Cannella, Cara, Caria, Casula, Demusset, Derita, Dias, Filia, Fontana, Giancola, Lardieri, D. Matta, P. Matta, Masili, Shikanù, Vatcheva e Vigo. Sono i pittori che esporranno i loro lavori nella mostra collettiva che verrà inaugurata domani, sabato 31 marzo, alle ore 18.00, negli spazi espositivi situati all’interno della Biblioteca comunale di viale Arsia. «La rassegna è una summa di tutte le opere presentate da venti artisti che rivestono un ruolo importante nel panorama locale, nazionale ed internazionale», ha affermato il sindaco di Carbonia, Paola Massidda.
Alla rassegna – che si protrarrà dal 31 marzo al 14 aprile 2018 – parteciperanno i venti pittori che, dal 15 dicembre 2017 al 23 marzo 2018, sono stati protagonisti dei cinque appuntamenti previsti – con cadenza quindicinale – nell’ambito della mostra intitolata “sOttosOpra – l’arte in Libertà controllata”, svoltasi nei locali dell’Italy Snack & Wine Bar di viale Arsia, a Carbonia.
La mostra collettiva “sOttosOpra – l’arte in Libertà controllata” è stata organizzata dal gruppo culturale dei “Liberi pensatori” con il patrocinio del comune di Carbonia. «Siamo soddisfatti per la promozione di una nuova iniziativa culturale-artistica, capace di dare lustro alla nostra città che, con questa mostra collettiva, sarà il punto di riferimento nel campo pittorico del Sud Sardegna. L’Amministrazione comunale ringrazia Paola Matta, Carlo Giancola, Alfredo Mussetti, Daniela Matta e Salvatore Filia, pittori originari di Carbonia che, da che da diversi anni, si sono distinti per l’organizzazione di iniziative allo scopo di rafforzare e intensificare il rapporto che lega la nostra Città con il mondo culturale», ha affermato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu.
La serata inaugurale sarà presentata da Antonella Secci e sarà arricchita dalla presenza di un’ospite d’eccezione: la soprano Ilaria Fioranti. Appuntamento fissato per domani, sabato 31 marzo, alle ore 18.00, presso la Biblioteca comunale di Carbonia.
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Si è conclusa ieri, nella sala espositiva del Palazzo del Capitolo di Piazza De Gasperi, a Sant’Antioco, la mostra “I Presepi nell’Isola”, organizzata dall’associazione culturale “Sant’Antioco abbraccia il mare”. Per 22 giorni, dallo scorso 16 dicembre, i visitatori hanno potuto ammirare le opere di 33 espositori provenienti da quasi tutta la Sardegna, quattro da Caltagirone (Catania), uno da Cosenza ed uno da Fabbrico (Reggio Emilia), e quelle degli alunni della Scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo Sant’Antioco-Calasetta e della 5ª E del Liceo Artistico dell’istituto principale del Liceo Scientifico Emilio Lussu di Sant’Antioco.
La mostra nasce da un’idea del grande indimenticabile artista antiochense Gianni Salidu, che ha dato un notevole contributo all’arte antiochense con uno stile inconfondibile nelle ariose scene ispirate alla sua terra.
«Scolpire un presepe è per me – diceva Gianni Salidu – un omaggio alla Famiglia, culla di Luce e di Amore…»
Di seguito, i nominativi dei 33 artisti, presepisti e hobbisti che hanno esposto le loro opere nelle varie forme d’arte: da quella contemporanea a quella tradizionale, da quella artigianale a quella artistica:
Tiziana Agus – Sant’antioco, Eric Anfuso – Caltagirone, Pietro Paolo Bessero – Quartu Sant’Elena, Antonio Biserni – Fabbrico (Reggio Emilia), Fabrizio Brillantino – Caltagirone, Maria Elena Caschili – Quartu Sant’Elena, Emiliano Corrò – Sant’Antioco, Dorian Curreli – Iglesias, DeRita – Cortoghiana, Paola Exiana – Quartu Sant’Elena, Salvatorina Jesu – Sant’Antioco, Luca Lindiri – Sant’Antioco, Antonella Malllus – Sant’Antioco, Antonietta Mascia – Sant’Antioco, Pino Mura – Quartu Sant’Elena, Dory Pani – Cagliari, Michele Perniciaro – Caltagirone, Irene Porcu – Sant’Antioco, Patrizio Puglia – Cagliari, Aldo Puddu – Cagliari, Leo Basilio Pusceddu – Portoscuso, Gianni Salidu – Sant’Antioco, Roberto Sanna – Cagliari, Luca Sanfilippo – Selargius, Bruno Secci – Quartu Sant’Elena, Mariano Serpe – Cosenza, Luisanna Steri – Sant’Antioco, Rossana Tagliaferri – Sant’Antioco, Terre e Luna – Nuoro, Vincenzo Velardita – Caltagirone, Chiara Vigo – Sant’Antioco, Marco Vigo – Calasetta, Maddalena Zara – Tratalias.
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La splendida Villa Salazar, a Piscinas, riaperta al pubblico lo scorso 2 giugno ed ora visitabile gratuitamente ogni fine settimana, dal venerdì alla domenica, sotto la direzione della Pro Loco, ha ospitato dal 4 al 6 agosto cinque mostre di altrettanti artisti sulcitani.
Ad esporre le loro opere sono stati il pittore di Villaperuccio Angelo Littarru; la pittrice e ceramista di Carbonia Rita Deidda (DeRita); il giovane fumettista di Piscinas Edoardo Atzori, 18 anni, diplomato al Liceo artistico; Lucia Mancosu di Piscinas, pittrice e disegnatrice; Virginia Salis di Piscinas, anche lei pittrice e disegnatrice.
La villa Salazar s’è dimostrata una location ideale per ospitare mostre d’arte, occasioni importanti sia per la valorizzazione delle opere degli artisti sia per la valorizzazione della villa. In tutti e tre i giorni, nonostante il caldo intenso di questa estate sulcitana, i visitatori sono stati numerosi, con grande soddisfazione dei cinque artisti.
Alleghiamo l’album fotografico delle opere degli artisti.
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Dal 4 al 6 agosto la splendida Villa Salazar di Piscinas ospiterà una mostra di pittura e ceramica dell’artista Rita Deidda, in arte “DeRita”, organizzata con la collaborazione del comune di Piscinas e della Pro Loco di Piscinas.
“DeRita”, ha iniziato a dipingere nel 1975, mettendo a frutto le doti innate. Nel 1989 le prime estemporanee in vari centri della Sardegna, una scuola cielo aperto, nella quale ha acquisito conoscenza, confronto e condivisione. Murales, mostre collettive e personali inaugurate da personaggi di cultura e di spettacolo, ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, in Svizzera, Brasile, Inghilterra, Indonesia ed Australia.
Nel 2000 l’esperienza decennale con la ceramica artistica, alla quale si è dedicata pienamente. Sperimentando, crea e lavora per chiese, alberghi e privati, acquisendo nuove tecniche che le permetteranno di realizzare, assemblando alla ceramica materiali vari: resine, vetro, legno, pietra, malto e altro. Da diversi anni realizza opere polimateriche e presepi da collezione che crea con materiali vari, di riciclo.
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Il Teatro Centrale di Carbonia, nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata internazionale della donna, ha ospitato questa sera la seconda edizione dello spettacolo “Non solo 8 marzo” (la prima edizione si svolse due anni fa, al Teatro Electra di Iglesias), organizzato da Nadia Pische, con il patrocinio del comune di Carbonia e dell’Istituto Comprensivo Satta di Carbonia. Nadia Pische lo ha presentato insieme a Luca Gentile, Alice Fiori e Aurora Musu. Le musiche sono state curate da Antonello Siddi.
La serata è stata suddivisa in due parti: la prima ha visto protagoniste le alunne e gli alunni di alcune classi dell’Istituto Comprensivo Satta di Carbonia che hanno presentato le schede biografiche di alcune donne sarde che si sono distinte in vari settori dell’arte e della cultura dal secolo scorso ai nostri giorni; la seconda parte ha visto la partecipazione di sindaci e amministratori di alcuni comuni del Sulcis Iglesiente che hanno presentato donne rappresentative del mondo della cultura, dell’arte e dello sport.
La prima ad intervenire è stata Clorinda Forte, assessore delle Politiche Sociali, Giovanili e dell’Integrazione del comune di Iglesias, che ha ricordato Federica Madau, la giovane mamma di tre bambine uccisa il 2 marzo scorso dal marito, dal quale si stava separando. Quello della violenza sulle donne è stato uno dei temi ricorrenti della serata.
Per il comune di Carbonia sono intervenute il sindaco Paola Massidda e l’assessore della Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili e Sport Carla Mario, e con loro il vicesindaco Gian Luca Lai, che hanno presentato Susanna Montis che ha letto alcune sue poesie.
E’ stata poi la volta del sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda e della delegata della Cultura dello stesso Comune Orietta Mura, che hanno presentato la cantante lirica Nadia Fois, applauditissima dal numeroso pubblico in sala.
Per il comune di San Giovanni Suergiu sono intervenuti il sindaco Elvira Usai e il vicesindaco Marco Zusa che, in rappresentanza del loro Comune, hanno proposto il gruppo in costume de “Is Massaius Suerxinus”, con l’intervento di Anna Simbula Marras.
Luca Gentile, giornalista di Videolina, uno dei presentatori della serata, ha raccontato una storia in tempo reale, relativa alla mancata partecipazione alla serata di una donna di un Comune del territorio che ha subito ripetute minacce dall’ex compagno. Mancata partecipazione che è stata consigliata da una nuova gravissima minaccia subita dalla donna proprio alla vigilia dallo stesso ex compagno.
La pittrice Derita ha presentato una sua opera dedicata ad una donna, esposta sul palco del Teatro e si è intrattenuta sulla sua attività artistica con Luca Gentile.
La scrittrice Petula Farina ha parlato dei suoi tre libri già pubblicati e del quarto che ha in lavorazione, dedicato alla sua città, Carbonia, con interviste ai protagonisti della vita quotidiana.
Il comune di Gonnesa è stato rappresentato dal sindaco Hansel Christian Cabiddu e dall’assessore dei Servizi sociali, Pubblica istruzione e Politiche giovanili Federica Olla.
Il comune di Calasetta, infine, con il consigliere Roberto Lusci, ha presentato la pluricampionessa italiana di windsurf Alice Casula, orgoglio della comunità per gli straordinari successi ottenuti in una disciplina affascinante legata al mare, la grande ricchezza di Calasetta, alla quale si è avvicinata su un pressante invito del padre Salvatore e dalla quale è stata poi letteralmente conquistata, con risultati sportivi straordinari.
La serata si è conclusa intorno alle 22.00, con il pensiero già rivolto alla prossima edizione.
Si è conclusa venerdì sera, presso la Saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, sarà inaugurata la Mostra personale di pittura “Sognolucido”, dell’artista Daniela Matta, decimo appuntamento della rassegna “12×12”, organizzata dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con gli artisti cittadini.
«Nel sogno le percezioni non sono legate ai fenomeni e per questo possono anche non presentare alcune linearità – racconta la pittrice Daniela Matta -. Il sogno è l’amplificatore delle sensazioni, delle emozioni, dell’angoscia, dei luoghi e non luoghi, dello spazio senza tempo.»
L’autrice ha sognato a colori, quelli dell’energia, del vigore per poter volare verso mondi dove tutto si risolve in forme indefinite, segni, paesaggi che hanno come comune denominatore il colore.
La rassegna ora si fermerà per la seconda metà di luglio e il mese di agosto, e riprenderà nel mese di settembre con gli ultimi due appuntamenti: dal 6 al 12 con la mostra di Paola Matta, dal 20 al 26, infine, con la mostra di Derita.