4 November, 2024
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E’ morto Paolo Pulina, stimato intellettuale, letterato e storico esponente di rilievo della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI), avvenuta sabato 26 luglio 2024 a Pavia.
Nato a Ploaghe (Sassari) nel 1948, Paolo Pulina si era laureato in Lettere Moderne presso l’Università Statale di Milano con una tesi sulla ricezione di Gramsci in Francia. Giornalista pubblicista, dal 1977 aveva lavorato come funzionario dell’assessorato della Cultura della provincia di Pavia, contribuendo in maniera significativa alla pubblicazione di numerosi periodici e monografie, nonché agli atti di numerosi convegni.
Dal 1996 Paolo Pulina ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del Circolo culturale sardo “Logudoro” di Pavia, mentre dal 2002 fino al 2021 è stato eletto nell’Esecutivo nazionale della FASI, dove si è distinto come responsabile dell’Informazione e Comunicazione.

La sua vasta produzione letteraria e il suo impegno instancabile hanno lasciato un segno indelebile nel panorama culturale sardo e italiano. Tra le sue opere principali ricordiamo “La poesia dialettale in Sardegna negli anni 1963-1965” (1982), “Ploaghe e Santa Giuletta: cultura di paese e dintorni” (1984), “Gramsci, PCI-PDS, Sardegna.
Impegno culturale, politico e civile di un sardo della diaspora” (1992), e “Per una guida letteraria della provincia di Pavia” (2005). Inoltre, Paolo Pulina ha contribuito a numerosi volumi e convegni, mantenendo sempre viva la sua passione per la cultura sarda e italiana.

In questo momento di dolore, il presidente della FASI, Bastianino Mossa, ha espresso il proprio cordoglio: «La perdita di Paolo Pulina lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità. Paolo è stato un faro di cultura e un instancabile promotore della nostra identità sarda in Italia. Il suo impegno, la sua dedizione e la sua passione per la cultura sono stati esemplari. A nome di tutti i circoli della Federazione, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e collaborare con lui».

Anche Desiré Alma Manca, Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale della Regione Sardegna, ha espresso la sua vicinanza ai famigliari, attraverso un messaggio privato, e ai soci del Circolo Logudoro con una comunicazione in cui scrive: «Desidero esprimere il mio personale cordoglio e quello della Presidente e dell’intera Giunta regionale per la scomparsa di Paolo Pulina, con la gratitudine più profonda per il grande contributo culturale, storico e documentale che ha offerto alla nostra terra e a tutti gli emigrati, oltre che ai residenti nell’Isola. Sono certa che l’esempio e la testimonianza di Paolo Pulina costituiranno uno stimolo e un esempio per tutti noi, per proseguire in una azione competente e coordinata al servizio dei sardi e dei loro diritti».
Una perdita per tutto il mondo dell’emigrazione che si unisce al dolore della famiglia e di tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscere Paolo Pulina, un uomo che ha dedicato la sua vita alla promozione della cultura e delle tradizioni sarde.
I funerali si svolgeranno martedì martedì 30 luglio alle ore 10.00 a Santa Giulietta (PV).

 

Ha preso il via oggi la XVII legislatura del Consiglio regionale della Sardegna. La seduta è stata presieduta dal consigliere anziano Lorenzo Cozzolino che ha chiamato i consiglieri Alessandro Solinas, Umberto Ticca, Michele Ciusa e Alessandro Pilurzu, quali consiglieri più giovani, ad esercitare le funzioni di segretari provvisori. Dopo il giuramento dei 60 consiglieri regionali eletti, la presidente Alessandra Todde ha comunicato i 12 componenti della Giunta che risulta così composta:

Maria Elena Motzo (Affari generali, Personale e Riforma della Regione)
Giuseppe Meloni (Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del territorio) e vice presidente
Francesco Spanedda (Enti locali, Finanze e Urbanistica)
Rosanna Laconi (Difesa dell’ambiente)
Gianfranco Satta (Agricoltura e Riforma agropastorale)
Franco Cuccureddu (Turismo, Artigianato e Commercio)
Antonio Piu (Lavori pubblici)
Emanuele Cani (Industria)
Desirè Alma Manca (Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale)
Ilaria Portas (Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport)
Armando Bartolazzi (Igiene, Sanità e Assistenza sociale)
Barbara Manca (Trasporti).

E’ seguito il giuramento degli assessori non consiglieri regionali.
Il presidente provvisorio, Lorenzo Cozzolino, ha svolto il suo intervento di apertura della legislatura, al termine del quale sono iniziate le votazioni per l’elezione del nuovo presidente dell’Assemblea.
Il primo scrutinio ha registrato il seguente risultato: presenti, 60, astenuti 33, votanti 27, schede bianche 21, nulle 1, Comandini, 3 e Peru, 2.
Non essendo stato raggiunto il quorum (40 voti validi) si è proceduto con la seconda votazione che ha registrato il seguente risultato: presenti 53, astenuti 32, votanti 21, bianche 14, Peru, 6, Cozzolino, 1.
Si è quindi proceduto con la terza votazione (quorum: maggioranza assoluta).
Risultato: presenti 60, votanti 60, schede bianche 16, nulle 1, Comandini 42, Peru 1; e ha dunque proclamato eletto presidente del Consiglio regionale della Sardegna, l’onorevole Piero Comandini (Pd).
L’on. Piero Comandini ha preso posto alla presidenza e ha esordito così:
«E’ difficile iniziare questo ruolo dopo aver la prova di questo affetto da colleghi di maggioranza e anche dell’opposizione.
Noi oggi qua siamo dei privilegiati e abbiamo la grande responsabilità di scrivere pagine belle per i sardi, se saremo uniti e se avremo gli stessi obiettivi.
Grazie a chi mi ha dato questa responsabilità di svolgere un ruolo istituzionale in quest’aula e fuori da qui. Vi ringrazio tutti nello stesso modo, per quello che insieme faremo in quest’aula portando avanti leggi importanti: è questo l’obiettivo che ci ha animati quando abbiamo deciso di candidarci. Dobbiamo voltare alto e spogliarci anche delle nostre appartenenze politiche senza rinnegare la propria cultura politica e la propria storia.
Dobbiamo avere davanti soltanto i problemi dei sardi, aiutare le donne sarde che sono in condizione di estrema difficoltà soprattutto quando lavorano. Dobbiamo trovare in questa istituzione le soluzioni ai problemi, soluzioni che i sardi attendono. E cominciamo oggi questo cammino con una donna presidente della Regione, una grande novità. Ma ringrazio anche Paolo Truzzu per come ha condotto la campagna elettorale e per le parole di apprezzamento che ha avuto il giorno dopo. Paolo Truzzu ha confermato di essere un vero uomo delle istituzioni. Sono sicuro che la minoranza lavorerà insieme con noi in questa che ritengo essere una fase costituente per la Sardegna. Voliamo alto, ci sarà un tempo per i confronti fuori da quest’aula ma qui mettiamoci la maglietta dei sardi e dimostriamo di avere un cuore che batte per i sardi.
Non possiamo non guardare fuori dalla Sardegna, alla guerra e al Mediterraneo, ai tanti che cercano miglior fortuna varcando. Sarò il presidente di tutti e cercherò di essere il presidente del sardi. Grazie».
Il presidente ha dichiarato conclusi i lavori e preannunciato i nuovi impegni dell’assemblea, ad incominciare dalla formazione dell’ufficio di presidenza e la costituzione dei gruppi e delle commissioni consiliari.

Allegate le interviste ai due neo assessori Ilaria Portas ed Emanuele Cani e i consiglieri regionali Alessandro Pilurzu (Pd), Luca Pizzuto (Sinistra Futura) e Gianluigi Rubiu (Fratelli d’Italia).

 

Carla Cuccu ha lasciato il M5S ed ha aderito al gruppo Misto del Consiglio regionale della Sardegna. Si è conclusa così, con il divorzio, l’esperienza della consigliera regionale iglesiente, eletta con il M5S nella circoscrizione di Cagliari. Carla Cuccu ha ufficializzato la sua decisione con un comunicato stampa e la contestuale comunicazione al presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, della sua adesione al gruppo Misto.

«Mio malgrado, ho deciso di concludere la mia esperienza di portavoce del MoVimento 5 Stellescrive Carla Cuccu -. Ho provato fino all’ultimo a cercare un’agibilità politica per il mio ruolo di consigliere regionale, agibilità che mi è stata costantemente e caparbiamente impedita nonostante il largo supporto di consensi di cui ho sempre goduto tra gli attivisti, gli elettori pentastellati ed i cittadini. Ancora oggi, i colleghi del gruppo consiliare regionale nelle persone di Michele Ciusa, Desirè Alma Manca, Alessandro Solinas e Roberto Li Gioi, persistono nell’isolarmi dai lavori del gruppo rifiutandosi, perfino, di farmi avere collaboratori per l’esercizio del mio mandato elettorale, nonostante la legge regionale me lo consenta conformemente alla Costituzione italiana. Non hanno voluto condividere le mie proposte di legge, ancora pendenti nelle commissioni pertinenti, paralizzandone l’iter. E, per di più, non versano le restituzioni di denaro delle indennità consiliari nel conto corrente nazionale del M5S, come io ho sempre fatto, trattenendole, invece, in un conto corrente cointestato tra loro quattro.»
«La necessità, morale e politica, di portare avanti la realizzazione del programma per cui sono stata eletta non mi lascia altra scelta, sebbene dolorosa e sofferta, che quella di proseguire l’attività consiliare nel gruppo Misto in seno al Consiglio regionale della Sardegnaaggiunge Carla Cuccu -. Del resto, dopo il cambio di paradigma delM5S nazionale, che ha disatteso i principi ispiratori tradendo la fiducia dei cittadini, attuato con l’approvazione di uno statuto seicentesco che è la negazione di quello che regolava la vita associativa quando aderii al M5S nel lontano 2010, dopo la modifica del significato delle 5 stelle, l’unica possibilità di rimanere fedele e coerente agli ideali di coloro che mi hanno eletta e primariamente a me stessa è il recupero della centralità di una pratica di democrazia diretta attraverso il consolidamento dei rapporti con quelle numerose realtà cittadine, sociali e culturali che meglio rappresentano la virtù del civismo e l’amore sincero per la nostra amata Sardegna, facendo dell’attività consiliare il momento di raccordo tra istanze della popolazione ed istituzioni.»

 

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Il Consiglio regionale ha iniziato stamane l’esame del disegno di legge sulla quarta variazione di bilancio.

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito, sull’ordine dei lavori, il capogruppo dei Progressisti Massimo Zedda ha chiesto di poter ricordare brevemente la figura del presidente regionale del Coni Gianfranco Fara, recentemente scomparso: la richiesta è stata accolta.

Successivamente, il presidente ha dato la parola al consigliere dei Progressisti Laura Caddeo, a nome di tutte le componenti del Consiglio, che ha pronunciato un breve intervento in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Le altre consigliere hanno letto alcuni brani ricavati da drammatici episodi di vita vissuta, scritti da donne vittime di violenza. Le testimonianze sono state lette da Maria Laura Orrù (Progressisti), Desirè Alma Manca (M5S), Annalisa Mele e Sara Canu (Lega), Elena Fancello (Misto), Carla Cuccu (M5S) e Alessandra Zedda (Forza Italia).

Il presidente ha ringraziato le consigliere per il loro prezioso contributo.

Il Consiglio ha poi iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la discussione del disegno di legge n. 74 (Variazione di bilancio).

Il relatore di maggioranza Valerio De Giorgi, illustrando il provvedimento, ha ricordato i passaggi istituzionali della legge, sottolineando che si sono svolti con attenzione e celerità. L’accordo fra le diverse forze politiche, ha aggiunto, ha portato allo stralcio di alcune norme ed al ritiro degli emendamenti. Nel testo, ha proseguito, viene recepito il recente accordo Stato-Regione e si interviene con una serie di altre norme in diversi settori: Enti locali, famiglie (per conciliare i tempi vita-lavoro), sanità (per introdurre la robotica fra le tecniche innovative di chirurgia), infrastrutture (per il ripristino di quelle danneggiate da calamità naturali), agricoltura (sostegno alle piccole e medie imprese per l’individuazione di nuovi mercati), Piano Lavoras. Si tratta, ha precisato il relatore, di risorse limitate che vanno spese in tempi stretti ma si inseriscono in una strategia più ampia che caratterizzerà la prossima legge finanziaria. Valerio De Giorgi, infine, ha auspicato la sollecita approvazione della legge.

Per il relatore di minoranza on. Alessandro Solinas (M5S) «i maggiori contrasti si sono accesi su alcune norme considerate da noi intruse come quelle che riguardano i contributi che devono essere percepite dagli agricoltori, la cessione delle quote di Abbanoa ai Comuni e i piani di utilizzo del litorale. Su questi e altri temi è necessario a nostro giudizio un approfondimento al di fuori di questa manovra finanziaria».

L’on. Solinas ha proseguito: “Andremo in esercizio provvisorio ed è ora importante che si arrivi alla manovra, quella vera. Però riconosco che si sono comunque create le condizioni perché questo testo potesse andare in Aula ed essere approvato oggi stesso, con la collaborazione fattiva di tutti ma soprattutto dell’opposizione e dell’assessore Fasolino, che è stato capace di mediazione importante. Ne approfitto per sollecitare il presidente del Consiglio perché si costituisca al più presto la commissione speciale sull’amianto”.

Ha preso poi la parola l’on. Franco Mula, capogruppo del Psd’az, che ha espresso «solidarietà al collega Salvatore Corrias, sindaco di Baunei e collega, vittima di atti vili nei giorni scorsi. Siamo davvero a disposizione della comunità di Baunei, se dovesse servire». 

L’on. Roberto Li Gioi (Cinque stelle) ha esordito affermando che «votare oggi questa variazione di bilancio significa certificare l’incapacità di questa giunta e di questa maggioranza, vittima e carnefice di se stessa e capace soltanto di produrre spot sui social. Dov’è finito quel filo di orbace con il quale il presidente Christian Solinas intendeva tessere il futuro della Sardegna? Voteremo oggi una variazione di bilancio che è un cimitero di regalie, salvo rare eccezioni. Non siete capaci di andare oltre i muri del cortiletto, di uscire dalla distribuzione di pani e pesci per rispondere alle richieste della campagna elettorale. I sardi stanno iniziando a giudicarsi: sappia telo e cambiate la rotta, da legislatori e non da dispensatori di merende».

Ancora dai banchi di Cinque stelle l’on. Michele Ciusa ha aggiunto: «Questa manovra ci ha lasciati da subito molto perplessi, perché in questi giorni attendevamo una legge finanziaria, una manovra vera nel segno del cambiamento che avete promesso. Invece siete inconcludenti e ci limiteremo a una variazione di bilancio che non guarda i macrotemi della Sardegna ma è una spartizione di torta. La Sardegna e i sardi in tutto questo non ci sono: si sappia che parti di questo testo sono irricevibili perché contengono nomine e altri atti che per nulla riguardano la manovra finanziaria. Dovete ringraziarci per avere fermato queste norme intruse da ripercussioni di vario genere».

Il Pd è intervenuto innanzi tutto con il vicepresidente della commissione Bilancio, on. Cesare Moriconi, che ha detto: «Mi chiedo se questa variazione di bilancio risponda alle esigenze dei sindaci, delle comunità, del mondo produttivo. Me lo chiedo perché sono loro che se lo chiedono. Non sfugge il fatto che questa non è la manovra finanziaria vera e propria e non nego che chi vince abbia il diritto di decidere. Così come nostro, dell’opposizione, è il diritto di dire no se non è convinta. Questa è la democrazia e questo ci ha portato a presentare oltre 1500 emendamenti. La mediazione che ne è scaturita non ci lascia capire se ci sia chi vince di più o chi perde di più: so che c’è stata una mediazione e ne benefica la Sardegna. Oggi abbiamo una variazione di bilancio meno peggio di quella che entrò in commissione. Ciò nonostante non la voteremo: non pregiudizialmente ma perché avremmo preferito che le norme sugli enti locali avessero visto il coinvolgimento degli enti locali, cioè dei sindaci. Avrei preferito il dialogo con la conferenza episcopale sul tema dei beni della Chiesa. Si tratta di ottanta milioni di euro,  non di un centesimo. Mi auguro davvero che non si tratti di una anticipazione della legge finanziaria perché in questa manovra non si proietta di certo la visione della Sardegna con la quale avete convinto i sardi a darvi il governo».

Per il gruppo Leu l’on. Eugenio Lai ha detto di «condividere in pieno l’intervento dell’onorevole Moriconi. Non se ne abbia a male l’on. Giuseppe Fasolino, che nella passata legislatura dai banchi dell’opposizione avrebbe certamente contestato una variazione di bilancio come questa. La maggioranza ha stravinto e l’attesa dei sardi è tanta: non risponde a quanto è scritto in questo assestamento di bilancio. Noi in questo periodo, nella scorsa legislatura, ci trovavamo a discutere la manovra di bilancio: non una variazione come questa, che mette pezze alle carenze dell’azione di alcuni assessori evidenziate in questi mesi. Facciamo un sondaggio oggi: chiediamo ai sardi quanti di loro sono soddisfatti di questa manovra economica. Gli esiti li conosciamo già, come sappiamo che tra i più bassi in Italia è il gradimento del governatore Solinas. E’ il vostro metodo che non va bene, perché le manovre hanno bisogno del coinvolgimento di tutte le parti interessate: riflettete su questo». Il leader di Leu ha annunciato il voto contrario e così anche il collega Massimo Zedda, che ha parlato a nome del gruppo dei Progressisti: «A distanza di nove mesi dall’insediamento della presidenza della Regione ci ritroviamo a dare un primo giudizio su questo governo e il sondaggio sul tasso di gradimento dei presidenti della Regione pubblicato oggi è impietoso. In nove mesi il presidente Solinas ha raggiunto appena 20 punti contro i 66 del governatore del Veneto, Luca Zaia. In qualche modo è un record questo essere riuscito a bruciare in brevissimo il patrimonio di fiducia dei sardi verso il governo Solinas. Come se non bastasse avete provato a inserire norme intruse dentro questa variazione di bilancio, norme che non riguardano la spesa ma ben altro». Per l’ex candidato alla presidenza della Regione “il testo che avete elaborato aveva tutta l’aria di essere stato confezionato dal presidente della Giunta. E non va bene questa produzione di provvedimenti a comando, a richiesta del singolo: sarà un danno per il presidente della Regione, prima di tutto”.

Rivolto all’on. Eugenio Lai, l’assessore Giuseppe Fasolino ha replicato con una battuta: «Ho parlato al Fasolino di cinque anni fa e mi ha detto che sarebbe stato felice di questa manovra. Scherzo. Ma è evidente che per quanto niente sia mai perfetto oggi noi portiamo un risultato alla Sardegna, mettendo in moto per la spesa 80 milioni idi euro. Si potevano spendere meglio e con un metodo diverso? Certo. Tutto è possibile ma si tratta di una variazione, che impiega l’uno per cento delle risorse del bilanci regionale. Come si poteva avere la presunzione di incidere davvero con l’uno per cento delle risorse? In ogni caso alcuni interventi che sono in questa legge sono davvero interessanti e importanti, per le famiglie – e mi riferisco ai bonus per gli asili – e per le imprese. Sappiamo che non stiamo risolvendo tutti i problemi ma i mini bond sul sughero e sui lapidei, ad esempio, servono a tenere in piedi le aziende di questo settore. E così per il contributo che stiamo dando ai tassisti per cambiare le auto e ammodernarle. Sono tutte cose concrete, finalizzate a sostenere le economie di certi settori». L’assessore del Bilancio ha ricordato che «sono previsti contributi a favore dei Comuni colpiti dagli incendi boschi della scorsa estate e se anche non stravolgeremo l’economia della nostra isola abbiamo fatto cose serie. Anche noi avremmo voluto portare la manovra finanziaria entro il 31 dicembre ma l’accordo storico con lo Stato, siglato di recente, ci ha portato a dover lavorare per settimane soltanto su quello. La Finanziaria della Regione potrà essere portata in Consiglio soltanto dopo la Finanziaria dello Stato, perché nel bilanci dello Stato devono risultare le risorse aggiuntive dell’Intesa, che dovranno essere trasferite a noi».

Al termine il presidente Michele Pais ha sospeso i lavori per pochi minuti su richiesta del capogruppo del Psd’Az, on. Franco Mula.

Alla ripresa dei lavori il consigliere Michele Cossa (Riformatori), dopo aver ringraziato l’assessore Fasolino per l’equilibrio e la pazienza dimostrati, ha annunciato il suo voto favorevole sul passaggio gli articoli: «Questo assestamento di bilancio non è l’optimum ma è importante farlo in tempo utile per consentire alle Regione di utilizzare le risorse entro dicembre. Auspico che vengano spese in tempi rapidi».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Mura, in apertura del suo intervento ha espresso solidarietà al collega Salvatore Corrias (Pd), sindaco di Baunei, per le pesanti  minacce ricevute nei giorni scorsi e vicinanza alle consigliere regionali e a tutte le donne in occasione della giornata contro la violenza di genere. Sull’assestamento di bilancio Francesco Mura ha invitato a «non fare drammi per alcuni interventi puntuali. Accade quando occorre spendere in fretta. Adesso si lavori per il raggiungimento di obiettivi generali».

Anche il presidente Pais si è unito agli attesati di solidarietà nei confronti del consigliere Corrias: «I delinquenti comuni vanno sempre condannati. Sono persone reiette che vanno emarginate con tutta la nostra forza e determinazione».

Il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, ha annunciato il voto di astensione sul passaggio agli articoli. Posizione condivisa anche dai capigruppo di Leu, Daniele Cocco e dei Progressisti, Francesco Agus. Quest’ultimo ha espresso solidarietà al collega Salvatore Corrias e a tutti gli operatori che lavorano per l’eradicazione della peste suina africana. «Occorre prendere posizione affinché il loro lavoro arrivi presto a conclusione – ha detto Francesco Agus – così si rafforza anche l’azione dei sindaci che si fanno carico di pesanti responsabilità agendo con coraggio in situazioni difficili».

Solidarietà a Salvatore Corrias e vicinanza a tutte le donne vittime di violenza anche dal capogruppo di Forza Italia Angelo Cocciu che, dopo aver annunciato il voto favorevole sul passaggio agli articoli, ha rivolto un grazie all’assessore Giuseppe Fasolino per “la disponibilità e la competenza”.

Il presidente Pais, ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato con 32 voti favorevoli e 21 astenuti.

Subito dopo, il presidente del Consiglio ha dichiarato chiusa la seduta antimeridiana e convocato per le 13.45 la Commissione Bilancio. I lavori dell’Aula riprenderanno nel pomeriggio alle 15.00.

 

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Nella XVI legislatura, nonostante l’introduzione della doppia preferenza di genere, solo il 13,33% dei consiglieri è donna. Fanno parte dell’Assemblea: Alessandra Zedda (Forza Italia), Desirè Alma Manca (Movimento 5 Stelle), Maria Laura Orrù (Sardegna in Comune con Massimo Zedda), Elena Fancello (Movimento 5 Stelle), Annalisa Mele (Lega Salvini Sardegna), Carla Cuccu (Movimento 5 Stelle), Sara Canu (Lega Salvini Sardegna), Laura Caddeo (Noi, la Sardegna con Massimo Zedda).  Il numero delle consigliere della legislatura che sta per cominciare è lo stesso della  XIV, della XI (le elette furono 8 su 80) e della XIII 8 donne consigliere su  85). Nelle 16 legislature su un totale di 1174 consiglieri, le elette sono state 69 con una percentuale del 5,87%.

Il nuovo Consiglio regionale sarà profondamente rinnovato, con ben 40 seggi su 60 assegnati a nuovi consiglieri.

Tornano, infatti, nell’Aula di via Roma soltanto 6 consiglieri con 2 o più legislature alle spalle. Oltre al consigliere “anziano” Giorgio Oppi dell’Udc (7) faranno parte della nuova Assemblea anche Michele Cossa dei Riformatori sardi con oltre 2 legislature (alla sua prima esperienza subentrò a Massimo Fantola), Alessandra Zedda ed Antonello Peru di Forza Italia (2 ciascuno), Cesare Moriconi del Pd e Daniele Secondo Cocco di Leu, anch’essi con 2 legislature già maturate.

Le riconferme rispetto alla legislatura appena conclusa sono invece 20: Piero Comandini, Gianfranco Ganau, Giuseppe Meloni, Valter Piscedda, Cesare Moriconi e Roberto Deriu del Pd, Antonello Peru ed Alessandra Zedda di Forza Italia, Stefano Tunis (ora con Sardegna20venti), Nanni Lancioni del PSd’Az, Giovanni Satta (ora nel Psd’Az), Eugenio Lai e Daniele Secondo Cocco di Leu, Francesco Agus di Campo Progressista, Paolo Truzzu di Fratelli d’Italia, Giorgio Oppi e Gian Filippo Sechi dell’Udc, Alfonso Marras e Michele Cossa dei Riformatori e Domenico Gallus (ora con Sardegna 20venti).

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Il M5S ha già consegnato le liste per le Regionali nelle circoscrizioni di Cagliari, Sassari, Oristano, Medio Campidano e Ogliastra.

Le restanti tre, quelle di Nuoro, Olbia-Tempio e Carbonia Iglesias, saranno presentate domani mattina.  

Nella circoscrizione di Cagliari i venti candidati del M5S sono Michele Ciusa, Antonietta Congiu (nota Antonella), Luciano Congiu, Carla Cuccu, Claudia Ghiani, Daniela Piras, Antonella Piroddi, Fabio Farris, Teresa Diana, Carla Puddu, Adriano Cossa, Valentina Collu, Alberto Nioi, Valeria Soru, Fabio Surcis, Fabrizio Murgia, Antonio Patta, Amalia Picinelli, Paolo Porcina e Samuele Mereu.

I dodici candidati della circoscrizione di Sassari sono invece Sebastiano Costantino Simone Sassu, Roberto Giovanni Cappuccinelli, Desirè Alma Manca, Nadia De Santis, Davide Sechi, Simonetta Ternullo, Piera Demontis, Ivo Manca, Caterina Oggiano, Tania Nafee Diouf, Andrea Tirotto e Franco Casula.

I sei candidati del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione di Oristano saranno invece Andrea Atzori, Barbara Daga, Maria Maddalena Spanu, Alessandro Solinas, Giuseppe Senes e Barbara Cireddu.

Anche nel Medio Campidano il M5S ha depositato la sua lista: i candidati saranno Sara Casula, Giovanni Soro, Renato Pisu e Nicoletta Tassara.

Due invece i candidati nella circoscrizione dell’Ogliastra: Anastasia Agus e Andrea Mascia.