Covid-19/app di tracciamento: i deputati europei sottolineano la necessità di preservare la privacy dei cittadini
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E` necessario garantire la tutela della privacy dei cittadini nell’utilizzo delle nuove applicazioni per smartphone concepite per gestire la diffusione della pandemia, dicono i deputati.
In un dibattito in plenaria svoltosi oggi, i deputati europei hanno osservato che, insieme ad altre misure correlate alla Covid-19 come il distanziamento sociale, le mascherine e i test, le applicazioni per la ricerca di contatti fra persone possono aiutare a gestire la diffusione della pandemia.
Tuttavia, la maggior parte dei deputati che sono intervenuti ha sottolineato che la sicurezza dei dati personali dei cittadini e la privacy devono essere garantite quando si tratta di utilizzare queste applicazioni. La maggior parte dei Paesi dell’UE ha già lanciato o intende lanciare un’applicazione di tracciamento mobile per rintracciare gli individui infetti o a rischio di contrarre il virus.
I deputati hanno sottolineato che tali app devono essere veramente volontarie, non discriminatorie e trasparenti. L’uso dell’applicazione deve essere strettamente limitato al tracciamento dei contatti e i dati devono essere cancellati non appena la situazione lo consente. I deputati hanno anche sottolineato la necessità di un approccio coordinato nello sviluppo e nell’utilizzo delle applicazioni per garantire la loro interoperabilità transfrontaliera.
Il commissario Didier Reynders ed il segretario di Stato croato Nikolina Brnjac hanno condiviso il punto di vista dei deputati sulla necessità di garantire che i cittadini possano fidarsi della sicurezza delle applicazioni.
Reynders ha risposto alle preoccupazioni dei deputati sottolineando che le autorità nazionali collaboreranno con le autorità di protezione dei dati dell’UE per garantire che le applicazioni di tracciamento siano conformi alle leggi UE sulla privacy e sulla protezione dei dati. Ha inoltre sottolineato che la Commissione si sforza di garantire un approccio comune tra i paesi dell’UE in modo che le app siano interoperabili.