24 November, 2024
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Carlo Verdone, Lino Banfi, Nino Manfredi, Renato Pozzetto, Cochi Ponzoni, Teo Teocoli, Diego Abatantuono, John Steiner, Helmut Berger, Coluche: sono soltanto alcuni degli attori con cui il caratterista sulcitano Sandro Ghiani ha lavorato nella sua lunga carriera. Per non parlare di registi del calibro di Salvatore Samperi, Marco Risi, Carlo Vanzina, Antonello Grimaldi, Steno, Castellano e Pipolo, Alessandro Benvenuti, lo stesso Verdone. Sarà proprio Sandro Ghiani l’ospite d’onore della penultima serata della 16ª edizione del “PuntodiVista FilmFestival”, sabato 9 dicembre al Teatro Adriano di Cagliari, con inizio alle 20:30. L’attore di Carbonia dialogherà con la giornalista Carla Mura sul ruolo de “Il caratterista: l’interpretazione di spiccata singolarità”. Questa intervista, insieme alle divagazioni musicali in compagnia di Manuela Loddo, Rossella Faa e Salvatore Spano, farà da degna cornice alla proiezione di un altro gruppo di cortometraggi finalisti della rassegna 2023:

Pachamama, di Alejandro Valenzuela Pérez (Cile);

Ugolino, di Manuele Trullu (Italia);

Leo, di Sergio Postigo Cruz (Spagna);

Old Tricks, di Edoardo Pasquini e Viktor Ivanov (Italia/Bulgaria).

Attore, regista e sceneggiatore, classe 1953, nel corso degli studi in seminario, all’Istituto “Don Orione” di Tortona, ha scoperto la sua grande passione per la recitazione attraverso i primi spettacoli a livello amatoriale. Ha lavorato per il cinema, la televisione, la radio e il teatro, con esperienze anche come doppiatore per il cinema e la televisione. Caratterista particolarmente attivo negli anni Ottanta, il suo ruolo più noto è quello del poliziotto sardo piuttosto ingenuo in numerosi film a fianco di grandi attori. Di recente ha presentato in diverse località della Sardegna il suo romanzo “Pane e zucchero”, scritto a quattro mani con la moglie Rosa Castrogiovanni. Sta completando la stesura di un nuovo libro che racconta la sua esperienza professionale e sarà pronto per la prossima primavera.

Cinema

Sturmtruppen, regia di Salvatore Samperi (1976)

Von Buttiglione Sturmtruppenführer, regia di Mino Guerrini (1977)

I peccati di una giovane moglie di campagna, regia di Alfredo Rizzo (1977)

Zanna Bianca e il grande Kid, regia di Vito Bruschini (1978)

Io zombo, tu zombi, lei zomba, regia di Nello Rossati (1979)

La vedova del trullo, regia di Franco Bottari (1979)

Liquirizia, regia di Salvatore Samperi (1979)

Mani di velluto, regia di Castellano e Pipolo (1979)

Una donna di notte, regia di Nello Rossati (1979)

Fico d’India, regia di Steno (1980)

Il bisbetico domato, regia di Castellano e Pipolo (1980)

Mia moglie è una strega, regia di Castellano e Pipolo (1980)

Un sacco bello, regia di Carlo Verdone (1980)

White Pop Jesus, regia di Luigi Petrini (1980)

Una vacanza bestiale, regia di Carlo Vanzina (1980)

Zucchero, miele e peperoncino, regia di Sergio Martino (1980)

Asso, regia di Castellano e Pipolo (1981)

Fracchia la belva umana, regia di Neri Parenti (1981)

Teste di quoio, regia di Giorgio Capitani (1981)

I carabbinieri, regia di Francesco Massaro (1981)

Miracoloni, regia di Francesco Massaro (1981)

Passione d’amore, regia di Ettore Scola (1981)

Pierino il fichissimo, regia di Alessandro Metz (1981)

È forte un casino, regia di Alessandro Metz (1982)

La sai l’ultima sui matti?, regia di Mariano Laurenti (1982)

Ricchi, ricchissimi… praticamente in mutande, regia di Sergio Martino (1982)

Sballato, gasato, completamente fuso, regia di Steno (1982)

Spaghetti House, regia di Giulio Paradisi (1982)

Viuuulentemente mia, regia di Carlo Vanzina (1982)

Chewingum, regia di Biagio Proietti (1984)

Un ragazzo e una ragazza, regia di Marco Risi (1984)

Carabinieri si nasce, regia di Mariano Laurenti (1985)

Mezzo destro mezzo sinistro – 2 calciatori senza pallone, regia di Sergio Martino (1985)

Scemo di guerra, regia di Dino Risi (1985)

Soldati – 365 all’alba, regia di Marco Risi (1987)

Fiori di zucca, regia di Stefano Pomilia (1988)

Tre colonne in cronaca, regia di Carlo Vanzina (1990)

Ultrà, regia di Ricky Tognazzi (1991)

Grazie al cielo, c’è Totò, regia di Stefano Pomilia (1991)

Vacanze di Natale ‘91, regia di Enrico Oldoini (1991)

Caino e Caino, regia di Alessandro Benvenuti (1993)

Piccolo grande amore, regia di Carlo Vanzina (1993)

La chance, regia di Aldo Lado (1994)

Le nuove comiche, regia di Neri Parenti (1994)

Vacanze di Natale ‘95, regia di Neri Parenti (1995)

Ritorno a casa Gori, regia di Alessandro Benvenuti (1996)

Volare!, regia di Vittorio De Sisti (1997)

Artemisia. Passione estrema, regia di Agnès Merlet (1998)

Sos Laribiancos – I dimenticati, regia di Piero Livi (1999)

Zora la vampira, regia di Manetti Bros. (2000)

Oggi sposi, regia di Luca Lucini (2009)

Televisione

Professione vacanze, regia di Vittorio De Sisti (1986)

I ragazzi della 3ª C, regia di Claudio Risi – serie TV (1987-1989)

Tutti in palestra, regia di Vittorio De Sisti (1989)

Il vigile urbano, regia di Castellano e Pipolo – serie TV (1989-1990)

Un commissario a Roma, regia di Luca Manfredi (1993)

I ragazzi del muretto, stagione 2 regia di Paolo Poeti (1993)

Dio vede e provvede, regia di Enrico Oldoini e Paolo Costella – serie TV (1996-1997)

Anni ‘50, regia di Carlo Vanzina – miniserie TV (1998)

Un medico in famiglia (1998)

Non lasciamoci più, regia di Vittorio Sindoni (1999)

La squadra – serie TV (2000)

Un maresciallo in gondola, regia di Carlo Vanzina (2002)

Benedetti dal Signore, regia di Francesco Massaro (2003)

L’ultima frontiera – film TV (2005)

Gino Bartali – L’intramontabile, regia di Alberto Negrin (2006)

Don Matteo – serie TV, episodio Mai dire trenta (2009)

Il mostro di Firenze, regia di Antonello Grimaldi – miniserie TV (2009)

Squadra antimafia – Palermo oggi 2 – serie TV (2010) – episodio 2×05

Il commissario Zagaria, regia di Antonello Grimaldi (2011)

Ingresso: 18 euro; over 65 e partecipanti a più di una serata (conservando e mostrando il biglietto della serata precedente): 15 euro.

Prenotazioni esclusivamente su cellulare e WhatsApp: 351-6428357.

Orario prenotazioni: dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Teatro Adriano, via Sassari 16 – Cagliari

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Ancora comicità al femminile, domani (giovedì 8 agosto) a Sarroch, con il terzo appuntamento di Cabaret al Parco 2.0, il “comedy festival” organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz con il contributo del Comune del paese sul golfo di Cagliari. Dopo le LucidoSottile, protagoniste sette sere fa con lo spettacolo “Dissacrantemente Lucide… Lucidissime”, è la volta di Debora Villa con il suo recital “Venti di risate”, in scena nella corte di Villa Siotto (e non più all’Anfiteatro del Parco Pubblico dove era previsto) con inizio alle 21.30.
Artista eclettica, tra televisione, radio, cinema e teatro, l’attrice milanese (di Pioltello, per l’esattezza) è riuscita e riesce sempre ad alternare ruoli comici o di conduttrice brillante, a ruoli drammatici in fiction tv. “Le Iene”, “Colorado”, “Glob”, “I Cesaroni”, “Alex & Co” e, naturalmente “Zelig”, alcuni dei programmi cui ha partecipato e che hanno contribuito alla sua notorietà. Paolo Rossi, Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Biagio Izzo, Aldo Giovanni e Giacomo, Ricky Tognazzi, Stefania Sandrelli, Elena Sofia Ricci, Claudio Amendola, Enrico Bertolino, sono invece alcuni dei grandi artisti con cui ha lavorato.
 

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Per l’anteprima della decima edizione del Puntodivista Film Festival giovedì 5 ottobre arriva al Teatro Adriano un ospite speciale: Pino Cacucci, autore pluripremiato di tanti romanzi tra i quali Puerto Escondido, riportato sul grande schermo da Gabriele Salvatores. Ad accompagnare la serata tra recitazione e musica Romano Usai, Manuela Loddo, Marcello Peghin e Salvatore Maltana.

Scrittore, sceneggiatore, traduttore, grande viaggiatore, Pino Cacucci ha ricevuto tantissimi premi letterari. Nei suoi romanzi i protagonisti sono spesso outsider e ribelli che fuggono dalla realtà in cerca di alternative, e non a caso il tema del viaggio è quello che più lo caratterizza. Alcuni dei suoi libri (dal 1988 porta avanti una intensa attività narrativa) sono stati portati sul grande schermo, come “Puerto Escondido” di Gabriele Salvatores, a cui ha collaborato anche alla scrittura della sceneggiatura, o “San Isidro futból” da cui il regista Alessandro Cappelletti ha tratto il film “Viva San Isidro” con Diego Abatantuono.

Pino Cacucci, nato in Piemonte e cresciuto in Liguria, ha fatto di Bologna la base da cui ripartire verso le lontane mete dell’America Latina, il Messico in particolare (la sua seconda casa), e ancora oggi se gli chiedono “Di dove sei?”, non sa più cosa rispondere. Sarà lui l’ospite speciale nella serata di giovedì 5 ottobre per l’anteprima di del Puntodivista Film Festival, il Concorso Itinerante Internazionale di Cinematografia, tra cortometraggi, cinema, musica, teatro e fumetto, che quest’anno compie dieci anni.

A condurre la chiacchierata al Teatro Adriano (ore 21.00) in un percorso che spazia tra la presentazione dell’autore, i suoi libri, il suo incontro con il cinema, gli aneddoti della sua vita, scandito da momenti di recitazione e musica, sarà Romano Usai, direttore artistico del festival e regista, in compagnia dell’attrice cagliaritana Manuela Loddo, e degli interventi musicali di due grandi protagonisti della scena jazz sarda: Marcello Peghin alla chitarra e Salvatore Maltana al contrabbasso.

Parole sotto la torre copia

Dopo una pausa di tre giorni, riparte domani, giovedì 24 luglio, con “Vite oltre i limiti” (alle 22.00, Tonnara Su Pranu, a Portoscuso), la rassegna letteraria “#Parole sotto la torre”. Lorenzo Iervolino, componente della direzione artistica del Flep! Festival delle Letterature popolari (nel 2012 ha girato l’Italia con il reading-concerto tratto dal romanzo Vogliamo tutto di Nanni Balestrini), incontra Giorgio Terruzzi, giornalista sportivo (Italia 1, Corriere della Sera), autore televisivo e scrittore. Quest’anno ha pubblicato Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna. Conduce il giornalista Alberto Urgu.

Giorgio Terruzzi si occupa da anni di Formula uno, MotoGp e rugby e, fino al dicembre 2012, è stato vicedirettore di Sport Mediaset. Collabora come autore ai testi di Claudio Bisio e Diego Abatantuono.

In occasione della presentazione del libro dedicato a Senna, che ebbe modo di conoscere bene, ha raccontato: Per i vent’anni dalla morte ho scritto un libro. Per scriverlo ho sentito il bisogno di tornare nella sua camera d’albergo, la Suite 200 dell’Hotel Castello di Castel San Pietro Terme, dove Ayrton trascorse la sua ultima notte, alle prese (…) con un momento decisivo della propria vita, con molte decisioni da prendere e la necessità di comporre una bilancio. Mentre mi trovavo là, nel silenzio della stanza, mentre scrivevo, ho ritrovato un patrimonio intatto, ciò che Ayrton mostrò a suo tempo, come pilota, come persona. Abbastanza per commuovere e rimpiangere ma anche per ripristinare un conforto profondo. Il valore di un percorso, di uno sforzo spaventoso, persino di un insegnamento. È questo, credo, che conta, che tiene qui Ayrton, che porta Ayrton anche nel cuore e nella testa di chi non lo vide correre o fare. Giovani o giovanissimi, pronti anche loro ad incontrare un uomo singolare e modernissimo (…) un ragazzo fortissimo, fragile, meraviglioso.

Parole sotto la torre 2013 2 Parole sotto la torre 2013 1

Prende il via giovedì 17 luglio, a Portoscuso, la rassegna “Parole sotto la torre”, giunta all’ottava edizione. Prohairesis ha organizzato la manifestazione per cinque anni a Calasetta, poi il cambio di destinazione, nel centro emblema della crisi industriale ed occupazionale in Sardegna. Nel 2012 ha lasciato “le chiavi” del festival letterario ad un gruppo locale di giovani che in questi anni si sono formati all’interno dello staff operativo, all’associazione Noteapiedipagina, con sede a Carloforte, che firma la rassegna, in collaborazione con il comune di Portoscuso ed il sostegno dell’assessorato regionale alla Cultura e della Fondazione Banco di Sardegna. La direzione artistica è affidata a Gianni Biondillo, coadiuvato da Saverio Gaeta.

Il festival, per l’azione qualificante svolta nel territorio sulcitano, è stato insignito dal Presidente della Repubblica con la medaglia ai benemeriti della cultura e dell’arte, ed è inserito nel processo legato alla candidatura di #Cagliari capitale europea della Cultura per il 2019.

Nomi importanti della letteratura nazionale ed internazionale si sono succeduti in questi anni. Oliviero Beha, Paolo Giordano, Nicolai Lilin, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Stefano Benni, Silvia Avallone, Nicola Lecca, Ildefonso Falcones, Emanuele Trevi, Bjorn Larsson, Giulio Giorello, Andrea Molesini, Licia Troisi, Efraim Medina Reyes, Catherine Dunne: sono solo alcuni degli scrittori che sono passati per “Parole sotto la torre”.

Le vite degli altri, il filo conduttore dell’edizione 2014 del festival. «Tutto quello che fa la letteratura, da millenni, è raccontarci “le vite degli altri”. Non con la morbosità che oggi molto giornalismo televisivo ha. Senza ergersi a giudice che assolve o condanna. Chi scrive, chi racconta, vuole farci vivere tutti i mondi possibili: presenti, passati, futuri. Vuole farci conoscere culture, esistenze, abitudini, pregiudizi. Vuole farci calare nei tormenti, nelle gioie, farci conoscere la tristezza, l’allegria, farci piangere e ridere. Leggere non è sono un bel modo di intrattenere il tempo. È il più elaborato e allo stesso tempo semplice sistema di attivazione dell’empatia umana. Vivere le vite degli altri significa farle proprie…», scrive Biondillo, architetto, scrittore (nel 2011 il suo romanzo I materiali del killer ha vinto il Premio Scerbanenco – La Stampa), redattore di Nazione Indiana, il blog culturale più letto della rete.

Tutti gli incontri con gli autori di “Parole sotto la torre” saranno ospitati dalla Tonnara Su Pranu ed avranno inizio alle 22.00. Si comincia giovedì 17 luglio con Chiacchiere a bocca chiusa. Protagonista dell’incontro Raquel Martos, giornalista e scrittrice madrilena, da alcuni anni uno dei volti del celebre programma televisivo El Hormiguero su Antena 3. Feltrinelli ha pubblicato in Italia “I baci non sono mai troppi” (2013) e, quest’anno, il suo ultimo romanzo Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene… non è ancora la fine). A dialogare con lei ci sarà Paolo Lusci.

Si prosegue venerdì 18, So Much Younger Than Today – Viaggio nell’Italia di Gigi Meroni, di “Le Voci del tempo”. Uno scrittore, Marco Peroni, due musicisti, Mario Congiu e Mao Gurlino, raccontano la storia di quell’ala destra travolgente che vestiva la maglia granata del “Toro”, calciatore anticonformista gentile, di quel ragazzo che andava a spasso con una gallina al guinzaglio per il centro di Torino, uno dei simboli di una generazione e della sua ansia di libertà. Sullo sfondo l’Italia degli anni Sessanta travolta dal cambiamento e le canzoni dei Beatles a far da colonna sonora.

Il giorno dopo, sabato 19, Stefano Piedimonte incontra Alessandro Robecchi in Ridere del male. Il primo, giornalista e scrittore, si occupa principalmente di cronaca nera. I suoi racconti e articoli sono pubblicati nelle pagine culturali del Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, L’Unità. Per Guanda sono usciti “Nel nome dello Zio” (2012) e “Voglio solo ammazzarti” (2013). Robecchi, giornalista e autore televisivo, ha lavorato a Cuore, è stato editorialista de Il manifesto e scrive attualmente per varie testate, tra cui Il Fatto Quotidiano. È tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza per la tv e il teatro. “Questa non è una canzone d’amore” (Sellerio, 2014) è il suo primo romanzo. A moderare il dialogo sarà Gianni Biondillo.

Il primo fine settimana lungo di “Parole sotto la torre” si chiude domenica 20 con quello che oggi viene considerato uno dei più noti e promettenti autori bulgari: Georgi Gospodinov, poeta innovativo e raffinato, prosatore e studioso di letteratura. Si è classificato secondo al Premio Strega Europeo 2014 con il romanzo Fisica della malinconia, che dà anche il titolo all’incontro che verrà condotto da Giorgio Vasta, scrittore, collabora con La Repubblica, il Sole 24 ore e con Il manifesto,  scrive sul blog letterario Minima&moralia.

Si riparte giovedì 24 luglio con “Vite oltre i limiti”. Lorenzo Iervolino, componente della direzione artistica del Flep! Festival delle Letterature Popolari (nel 2012 ha girato l’Italia con il reading-concerto tratto dal romanzo Vogliamo tutto di Nanni Balestrini), incontra Giorgio Terruzzi, giornalista sportivo (Italia 1, Corriere della Sera), autore televisivo e scrittore. Terruzzi si occupa da anni di Formula uno, MotoGp e rugby e fino al dicembre 2012 è stato vicedirettore della testata Sport Mediaset. Collabora con Claudio Bisio e Diego Abatantuono, e quest’anno ha pubblicato Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna. Conduce il giornalista Alberto Urgu.

Venerdì 25, “Tutti i colori del buio”, un tris di autori moderati da Gianni Biondillo: Nicola Fantini, traduttore e scrittore, “Nostra Signora degli scorpioni” (con Laura Pariani, Sellerio, 2014) il suo ultimo libro; Davide Longo, regista di documentari e autore di testi per il teatro e per la radio, ha pubblicato i romanzi “L’uomo verticale” (Fandango, 2010) e “Il caso Bramard” (Feltrinelli, 2014), insegna scrittura alla Scuola Holden di Baricco; Laura Pariani, pittrice, sceneggiatrice, autrice di una ventina di opere teatrali e romanziera. Tra le ultime opere: “Milano è una selva oscura” (Einaudi, 2010), “La valle delle donne lupo” (Einaudi, 2011),” Nostra Signora degli scorpioni” (con Nicola Fantini, Sellerio, 2014).

Sabato 26, alle 21.00, Figurelle con il LabPerm (Laboratorio Permanente di Ricerca sull’Arte dell’Attore) di Domenico Castaldo e la Figurelle Orkestar.
Le fi’urelle in dialetto napoletano rappresentano le immagini dei calciatori e quelle dei santi. Qui diventano “figurelle” canore e teatrali, parola e musica si inseguono in una commistione fatta di musicalità popolare, teatralità, umanità e poesia.

Il sipario sull’ottava edizione di “Parole sotto la torre” calerà domenica 27 luglio. Marcos Giralt Torrente, scrittore e critico letterario spagnolo, parlerà de Il tempo della vita, che è anche il titolo dell’opera con cui ha vinto il Premio Strega Europeo 2014. Torrente collabora da anni con El País, nel 2001 ha pubblicato il romanzo vincitore del premio Herralde Parigi (Fazi), tradotto in molti paesi e acclamato dalla critica internazionale. A dialogare con lui la giornalista e scrittrice Anna Rita Briganti.

gli appuntamenti canonici nell’edizione 2014 di “Parole sotto la torre” si aggiungono due momenti che accompagneranno i presenti alla cena con un “Aperitivo con l’Autore”. Venerdì 25 luglio, alle 19.30, Sulcis: antiche arti, giovani innovatori, project e graphic designer, esperti di settore, Olga Bachschmidt, Annalisa Cocco, Mario Figus, moderati da Gianni Biondillo, si confronteranno su un tema di particolare importanza per la cultura e l’economia dell’Isola: il patrimonio dell’artigianato sardo, contaminato dall’innovazione progettuale, con il contributo del design contemporaneo, può salvarsi adattandosi alle nuove strategie del mercato che sono in grado di valorizzare le antiche arti del “saper fare”. Sabato 26, sempre alle 19.30, sollecitata da Saverio Gaeta, parlerà de “La felicità proibita” Anna Rita Briganti. Giornalista culturale e scrittrice, scrive di libri sul cartaceo e sul digitale di Repubblica. Ha appena debuttato con il suo primo romanzo “Non chiedermi come sei nata” (Cairo Editore).