24 November, 2024
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Maran: “Che emozione allenare il Cagliari”

Il nuovo allenatore del Cagliari Rolando Maran con il direttore sportivo Marcello Carli. Fonte www.cagliaricalcio.com

Rolando Maran inizierà ufficialmente il suo lavoro in Sardegna dal 1° luglio, ma la conferenza è stata già un’occasione per presentare a tutti la sua idea di squadra: «Il Cagliari dovrà essere artefice delle proprie prestazioni, non dovrà subire la partita ma essere attivo, dovremo uscire sempre a testa alta dal campo senza doverci mai rimproverare nulla. Un gruppo che si rispecchi nelle mie idee, questo è quello che vorrei portare. Sono convinto che passa tutto dal lavoro, dando una mentalità di squadra che dev’essere sempre e comunque positiva».

Il tecnico ha ricevuto richieste anche da altri club ma ha preferito il Cagliari: «In realtà non ho mai avuto dubbi, mi è bastato parlare con il Presidente e il Direttore. La progettualità e la voglia di crescere insieme sono le cose che mi hanno spinto maggiormente, voglio migliorarmi costantemente con questa società. So che qua potrò lavorare come piace a me, a 360 gradi agendo su tutti i fronti, questo mi dà stimoli importanti. Occorre inculcare nella testa dei giocatori che fino a prova contraria siamo noi più forti degli altri, cercando di far crescere l’autostima anche attraverso le sconfitte perché ci saranno partite dove incontreremo dei colossi e magari perderemo, ma sempre cercando di essere artefici della nostra prestazione. Questo è il mio credo».

Rolando Maran è stato accompagnato in conferenza dal Ds Marcello Carli: «Ci tengo innanzitutto a ringraziare Diego Lopez, la scelta di cambiare allenatore non è stata facile, Diego aveva fatto bene e salvato la squadra. Sempre dal confronto con il Presidente Giulini e con la dirigenza è scaturita la decisione di ingaggiare Maran: è un allenatore forte che sa lavorare alla grande in campo e sa dare mentalità alle squadre. Rolando ci ha dato la sensazione di essere uno che può far giocare la squadra: dovremo essere bravi a dargliela con certe caratteristiche. Maran ha esperienza, entusiasmo e capacità. Siamo davvero felici del suo ingaggio, è la scelta giusta per noi».

Marcello Carli ha parlato anche del mercato rossoblù: «Il nostro obiettivo è tenere la base, che pensiamo sia formata anche da giocatori di prospettiva. Dobbiamo farli crescere ancora, vorremmo che diventassero la forza di questa squadra. Partiamo da un’annata difficile, l’obiettivo principale sarà quindi quello di mantenere la categoria. Ma questo non vuol dire non poter sognare: tutte le sere quando penso alla mia squadra ho voglia di ottenere qualcosa di importante, ma questo lo si raggiunge solo con il lavoro».

 

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Un grande goal di Luca Ceppitelli ha dato la vittoria al Cagliari, nell’ultima decisiva partita con l’Atalanta dei miracoli, 3 punti che valgono la salvezza, al termine di una stagione tormentata. E’ stata festa grande alla Sardegna Arena per questa felice conclusione del campionato, ma bisogna dire che la paura di retrocedere è stata forte, due settimane fa, quando la squadra è precipitata al terz’ultimo posto in classifica, con due partite in calendario da far venire i brividi, a Firenze e in casa con l’Atalanta, due squadra in lotta per la qualificazione all’Europa League. E’ stato proprio nel momento più difficile che è venuto fuori l’orgoglio dei rossoblu che sono stati capaci di conquistare due vittorie di misura, con l’identico punteggio di 1 a o (a Firenze con goal di Leonardo Pavoletti, oggi con quello di Luca Ceppitelli), e di salvarsi con le proprie forze, senza dover approfittare dei risultati delle dirette concorrenti.

Non è stata una partita facile, come d’altronde era ampiamente prevedibile. Le emozioni nono sono state molte, anche perché l’atteggiamento delle due squadre è stato inevitabilmente condizionato, a lungo, da quanto accadeva sugli altri campi, in particolare a Napoli, dove la squadra partenopea s’è portata sul 2 a 0 sul Crotone (diretta concorrente del Cagliari nella corsa salvezza) già al 32′, e a Milano, dove il Milan (diretta concorrente dell’Atalanta nella corsa al sesto posto che vale la qualificazione diretta all’Europa League), dopo aver subito un goal dalla Fiorentina, ha pareggiato subito ed ha chiuso il primo tempo in vantaggio, prima di dilagare nella ripresa.

Il Cagliari ha avuto due chances con Diego Farias ed Alessandro Deiola, una l’Atalanta con un cross di José Luis Palomino sventato da Leonardo Pavoletti.

In avvio di secondo tempo, l’arbitro Davide Massa ha annullato un goal a Leonardo Pavoletti per un’azione fallosa. A 3′ dal 90′, quando tutto lasciava pensare ad un pareggio senza goal, il Cagliari ha sbloccato il risultato con Luca Ceppitelli, bravo a deviare di testa, sotto la traversa, un angolo ben calciato da Luca Cigarini.

Al 91′ l’ultima emozione: l’arbitro ha assegnato un calcio di rigore all’Atalanta, sul dischetto s’è portato Mattia Caldara (all’ultima partita a Bergamo perché in partenza per Torino, sponda Juventus) che ha spedito il pallone altissimo, oltre la traversa.

Al fischio finale tifoseria in festa alla Sardegna Arena, la grande paura è passata, il Cagliari di Diego Lopez (subentrato in corso d’opera all’esonerato Massimo Rastelli) resta in serie A, ma ora dovrà riflettere sull’andamento di una stagione sicuramente assai inferiore alle attese che, ad un certo punto, due settimane fa, sembrava quasi compromessa! In serie B ci va il Crotone, sconfitto 2 a 1 al San Paolo di Napoli.

 

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Cagliari-Atalanta, tutto in 90′. La squadra rossoblu arriva a questo appuntamento, davanti ai propri tifosi, alla Sardegna Arena (che si presenta con il tutto esaurito), al termine di una stagione travagliata, fatta di gioie (poche) e dolori (tanti), arbitro del proprio destino, grazie alla grande impresa compiuta domenica scorsa al Franchi di Firenze, nel giorno più difficile, quello della grande paura, dopo gli ultimi risultati negativi che l’aveva fatta precipitare nella scomodissima terz’ultima posizione a 180′ dalla conclusione del campionato.

Il Cagliari deve vincere per scacciare tutte le paure, ma non sarà certamente facile, perché l’Atalanta di Giampiero Gasperini (battuta all’andata, a sorpresa ma meritatamente, dai rossoblu), brillante protagonista per il secondo anno consecutivo in campionato e quest’anno anche in Europa League,  è avversario molto forte, ancora in corsa per un posto nella prossima Europa League. In caso di pari o, peggio, di una sconfitta, il destino rossoblu sarebbe legato, pericolosamente, ai risultati delle dirette concorrenti e tutti sanno quanto le partite dell’ultima giornata riservino spesso sorprese, anche clamorose.

Questo pomeriggio Diego Lopez ritrova un rinforzo importante, Luca Cigarini, al rientro dopo due giornate di squalifica. C’è anche Leandro Castán, che ha fatto di tutto per recuperare dai problemi fisici. Ma, indipendentemente da chi andrà in campo, quello che più conterà sarà lo spirito del gruppo che, sotto la spinta dei tifosi, potrebbe regalare al Cagliari e alla Sardegna, un’altra stagione nell’Olimpo della serie A.

Cagliari-Atalanta sarà diretta dall’arbitro Davide Massa di Imperia, assistenti di linea Matteo Passeri di Gubbio e Stefano Alassio di Imperia, quarto uomo Paolo Tagliavento di Terni, addetto al Var Antonio Damato di Barletta, addetto all’Avar Mauro Vivenzi di Brescia.

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Il Cagliari espugna il “Franchi” di Firenze con un goal di Leonardo Pavoletti (37′ p.t.) e “vede” la salvezza. Nella giornata più difficile che avrebbe potuto spegnere, in caso di un risultato negativo, le sue speranze di salvezza, la squadra di Diego Lopez ha avuto un’impennata d’orgoglio e con i 3 punti ha scavalcato in classifica il Crotone, non andato al di là del 2 a 2 interno con la Lazio, e la Spal, piegata nel finale sul campo del Torino. Ora il Cagliari ha un punto di vantaggio su entrambe a 90′ dalla fine.

Il Cagliari ha giocato una bella partita, costruendo tanto e sciupando due goal che sembravano ormai “fatti” con Diego Farias che, nella prima occasione, ha colpito la traversa, ed avrebbero consentito di non soffrire, come è avvenuto, fino alla fine. La Fiorentina ha fatto decisamente poco, al di là della buona volontà, considerato che aveva bisogno di punti per continuare il sogno di accesso alla prossima Europa League, non ha quasi mai impensierito la difesa rossoblu. Nel finale la partita è diventata nervosa, sono stati espulsi prima il tecnico Stefano Pioli poi Jordan Veretout per un brutto fallo su Joao Pedro e si è rischiata la rissa in mezzo al campo, in un clima che stride con quello iniziale, caratterizzato dal saluto comune nel ricordo di Davide Astori.

Domenica prossima i rossoblu ospiteranno l’Atalanta, il Crotone giocherà a Napoli, la Spal in casa con la Sampdoria. Indipendentemente dal risultato della partita con l’Atalanta, il Cagliari sarà salvo se almeno una delle due dirette concorrenti non riuscirà a vincere.

Nella giornata odierna, hanno compiuto un notevole passo avanti verso la salvezza l’Udinese, tornata alla vittoria dopo alcuni mesi sul campo del Verona con un goal di Antonín Barák, ed il Chievo, corsaro in rimonta a Bologna (goal di Simone Verdi, Emanuele Giaccherini e Roberto Inglese). Entrambe sono ora a quota 37 punti, un punto avanti al Cagliari, due punti avanti a Spal e Crotone.

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Joao Pedro.

Il Cagliari gioca questo pomeriggio la Fiorentina al “Franchi” (dirige Paolo Valeri di Roma), una delle due ultime chances che gli sono rimaste per evitare la retrocessione in serie B. Contro la squadra di Stefano Pioli la squadra di Diego Lopez deve assolutamente conquistare almeno un punto, per sperare di riagganciare il Crotone, impegnato in casa contro la Lazio, ed evitare di rimandare tutto all’ultima partita, in programma tre sette giorni alla Sardegna Arena contro la forte e temibile Atalanta di Giampiero Gasperini.

Nel Cagliari torna a disposizione Joao Pedro, una presenza molto importante per una squadra che ha bisogno di stimoli per tornare a credere fino in fondo nelle proprie possibilità che non sono certamente da squadra da retrocessione in serie B. Diego Lopez potrà disporre anche di Filippo Romagna, mentre non ha recuperato Leandro Castán. Gli uomini più temibili nella Fiorentina sono i giovani attaccanti Giovanni Simeone e Federico Chiesa, figli d’arte in grandissima ascesa.

Fiorentina-Cagliari si gioca inevitabilmente nel ricordo di Davide Astori.

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Un goal del ventenne attaccante turco Cengiz Ünder ha regalato alla Roma i tre punti nel match di questa sera alla Sardegna Arena, risultato che punisce severamente un ottimo Cagliari, protagonista di un’ottima partita, capace di costruire e sciupare mezza dozzina di palle goal, alcune delle quali in maniera clamorosa. I rossoblu recriminano anche per un episodio dubbio verificatisi al 95′ nell’area di rigore della squadra di Eusebio Di Francesco, decisamente poco brillante quattro giorni dopo la sfortunata eliminazione dalle semifinali di Champions League ad opera del Liverpool.

Il goal decisivo è arrivato al quarto d’ora, con un diagonale rasoterra “chirurgico” di Cengiz Ünder (al settimo goal stagionale), dopo due buone opportunità di Alessandro Deiola e Diego Farias, ed una conclusione dello stesso Cengiz Ünder, servizio da Edwin Dzeko, respinta da Charalampos Lykogiannis.

La prima vera palla goal per il pari del Cagliari è maturata al 33′, quando Paolo Faragò ha servito uno splendido assist a Leonardo Pavoletti, con velo di Artur Ioniță, ma la conclusione del centravanti rossoblu è stata debole e centrale, facile preda del portiere brasiliano della Roma Alisson. E, un minuto dopo, lo stesso Alisson s’è opposto bene ad una deviazione all’indietro del compagno Bruno Peres, su cross di Artur Ioniță.

In avvio di ripresa è stato ancora il Cagliari a creare gioco ed occasioni da rete. Al 47’, Farias, è scattato solitario nell’area avversaria, ha superato Alisson, ma la sua conclusione è stata respinta da Elio Capradossi. Il Cagliari ha conquistato quattro calci d’angolo consecutivi, senza riuscire a sfruttarli al meglio, ed al 55’ ha costruito una nuova grande occasione per pareggiare: lancio lungo per Diego Farias, giunto solo davanti ad Alisson ma impreciso nel controllo per la battuta a rete decisiva, con la sfera che si è persa a fondo campo. Al 72’ Nicolò Barella, tra i più brillanti, ha lanciato Diego Farias che ha approfittato di un errore di Alessandro Florenzi e si è involato solo verso la porta, fermato da Aleksandar Kolarov.

All’84’ nuova grandissima palla-goal per il Cagliari: lancio di Luca Ceppitelli, Aleksandar Kolarov è superato, Marco Sau si è presentato a tu per tu con Alisson, ma il suo destro è stato ancora una volta respinto dal portierone giallorosso.

L’arbitro Marco Di Bello ha assegnato sei minuti di recupero, giocati dal Cagliari quasi interamente in attacco, alla disperata ricerca del goal del pareggio. Al 91’ punizione dalla destra di Andrea Cossu, Alisson è uscito con i pugni e la conclusione di Paolo Faragò è stata deviata in angolo.

Al 95’, infine, l’episodio dubbio verificatosi nell’area della Roma, per un intervento del brasiliano Gerson su Alessandro Deiola, ostacolato al momento della conclusione. L’arbitro ha lasciato proseguire. Ed è finita lì, con la vittoria di misura della Roma, per 1 a 0.

Il Cagliari resta fermo a quota 33 punti, scavalcato da Chievo e Spal ed ora terz’ultimo in classifica in solitudine. Il calendario fa paura: domenica trasferta a Firenze, poi finale in casa, alla Sardegna Arena, con l’Atalanta. Serve almeno un punto per sperare di riagganciare almeno una squadra, la più probabile è il Crotone che deve affrontare prima la Lazio in casa poi la trasferta di Napoli, ma potrebbe non bastare. Il Cagliari di Diego Lopez deve assolutamente reagire anche alla sfortuna che oggi l’ha privato di un meritato pareggio, ora o mai più. La retrocessione, in questa stagione disgraziata sarebbe una vera beffa, perché la squadra rossoblu non è assolutamente tra le tre peggiori di questo campionato di serie A.

 

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La Sardegna Arena è pronta a stringersi attorno al “suo” Cagliari, questa sera (inizio ore 20.45, dirige Marco Di Bello di Brindisi, assistenti di linea Alessandro Lo Cicero e Claudio La Rocca, quarto uomo Daniele Chiffi, uomo Var Paolo Tagliavento, uomo Avar Alberto Tegoni) contro la Roma di Eusebio Di Francesco.

Quando mancano solo tre partite alla fine del campionato, i punti in palio sono pesantissimi, sia in chiave salvezza (per il Cagliari), sia in quella per la qualificazione alla Champions League (per la Roma). Oggi è in programma lo scontro diretto tra Chievo e Crotone che potrebbe essere decisivo in un senso o nell’altro. Il Cagliari ha probabilmente il calendario peggiore rispetto alle concorrenti, dovendo affrontare nell’ordine, Roma in casa, Fiorentina in trasferta ed Atalanta in casa. Saranno sicuramente tre battaglie (sportive), nelle quali il Cagliari deciderà il suo destino.

«La Roma ha più qualità di noi, questo è indubbio – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblu Diego Lopez -, ma nel calcio non è mai detta l’ultima parola, il risultato dipende molto da come si entra in campo, noi ne abbiamo dato una dimostrazione domenica scorsa. Servirà anche un po’ di follia: poi si può perdere, ma intanto è giusto sognare di fare l’impresa. Ci sta che la Roma possa risentire di un pizzico di fatica dopo l’impegno europeo – ha aggiunto Diego Lopez -, ma hanno così tanti giocatori di qualità che possono tranquillamente sopperire. Conterà molto di più come affrontiamo la partita noi: anche domenica, poi, il nemico in realtà ce l’avevamo in casa, noi stessi. All’andata disputammo una buona partita soprattutto in fase di non possesso: vorrei ripeterla, magari migliorando anche nella fase di possesso e soprattutto con un risultato diverso.»
«Dobbiamo cercare di mettere in pratica in partita quel che facciamo negli allenamenti ma con più determinazione. Nessuna paura, se giochi col timore addosso è finita. Ora è il momento: dobbiamo lasciare da parte la timidezza, essere aggressivi e determinati e avere fiducia in noi stessi. Ci sarà da lottare se vogliamo portare a casa un risultato positivo. Non posso negare che guarderemo le partite del pomeriggio, ma dobbiamo rivolgere le nostre energie alla nostra gara. Siamo ancora avanti rispetto alle dirette concorrenti, non è la prima volta che ci troviamo con 2 punti di vantaggio. Le parole servono a poco – ha concluso Diego Lopez –, è importante che facciamo una grande prestazione, con coraggio e carattere, consapevoli che quanto fatto finora non è sufficiente: dobbiamo dare di più e migliorare.»

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Il Cagliari è uscito pesantemente sconfitto dal “Luigi Ferraris” di Genova nel confronto con la Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo, 4 a 1, ha dilapidato due dei quattro punti di margine sulla terz’ultima posizione, ed ora “trema” a tre giornate dalla conclusione del campionato, perché il calendario che l’attende è molto complicato.

Questo pomeriggio la squadra rossoblu non è mai entrata in partita, fin dall’inizio dominata dalla Sampdoria, in vantaggio già al 7’ con Praet, bravo a superare Cragno con un destro angolato su assist di Quagliarella. Il Cagliari ha cercato di reagire, senza riuscire a creare grandi problemi alla porta di Viviano, e la Sampdoria ha prima sfiorato il raddoppio con Quagliarella che, servito da Kownacki, è stato fermato da un’uscita di Cragno, poi lo ha siglato con lo stesso Quagliarella al 26′, su assist di Linetty.

Diego Lopez ha inserito Farias al posto di Pisacane ed il nuovo entrato ha chiamato subito Viviano ad un grande intervento. Al 40’ l’arbitro ha concesso un calcio di rigore alla Sampdoria, per un fallo di Barella su Torreira: Quagliarella s’è incaricato della trasformazione ma sulla sua conclusione il pallone è finito sul palo.

Il Cagliari non ha avuto il tempo per organizzare un tentativo di rimonta che la squadra doriana ha trovato il terzo goal con Kownacki, imbeccato da Bereszynski.

3 a 0 al riposo, partita praticamente chiusa. Il Cagliari, comunque, in avvio di ripresa ha cercato di organizzare una reazione, quantomeno per rendere la sconfitta più onorevole, e trova subito il goal con Leonardo Pavoletti, al 4′, pronto a ribadire in rete un prezioso assist di Faragò. Marco Giampaolo ha sostituito Quagliarella con Ramirez. Il Cagliari ha continuato ad attaccare ma non ha costruito nitide occasioni per realizzare il secondo goal ed al 25′ Cragno ha risposto presente con i piedi ad una bella conclusione di Linetty. Al 32′ il Cagliari resta in 10 perché di Luca Cigarini ingenuamente si fa ammonire per la seconda volta e viene espulso.

La partita non è finita, perché al 40′ la Sampdoria realizza il quarto goal, autore Ramirez, pronto a ribadire in rete il pallone terminato sul palo su conclusione di Linetty. Il Cagliari prova ad alleggerire il passivo e allo scadere coglie un palo con un colpo di testa di Ceppitelli.

Crotone e Spal hanno vinto, l’Udinese ha pareggiato, il Chievo ed il Verona hanno perso, il Cagliari ora è quint’ultimo, con due soli punti di margine sul Chievo e uno sulla Spal. E domenica alla Sardegna Arena arriva la Roma, mentre il Chievo ospita il Crotone e la Spal il già retrocesso Benevento. Ora la permanenza in serie A del Cagliari è fortemente a rischio.

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Alle 15.00 il Cagliari scende in campo allo Stadio Luigi Ferraris di Genova, contro la Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo, per la quart’ultima giornata del campionato di serie A, snodo fondamentale verso il traguardo della salvezza. La squadra doriana è ancora in corsa per la qualificazione in Europa League e non renderà certamente la vita facile ai rossoblu che hanno assoluto bisogno di punti, per non ritrovarsi in piega bagarre nella zona retrocessione, nelle ultime tre giornate.

Marco Giampaolo è in emergenza nel reparto offensivo, dovendo fare forzatamente a meno di Zapata, Caprari e Alvarez, oltre che dell’ex rossoblù Murru.
Anche Diego Lopez ha problemi di formazione, per la contemporanea indisponibilità di Ceter e Romagna, Dessena e Miangue ma recupera Diego Farias ed Andrea Cossu.

«Quella di Genova è una partita importante – ha detto alla vigilia Diego Lopez -. Ci aspettano quattro finali da affrontare con personalità ed entusiasmo, in casa e fuori. Pensiamo innanzitutto alla Sampdoria, in questo momento conta questa gara. Sappiamo le difficoltà a cui andremo incontro, in settimana ci abbiamo lavorato – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Alla Sardegna Arena loro furono bravi ad arrivare direttamente nei pressi della nostra area giocando tre contro tre con i nostri difensori. Nel secondo tempo noi facemmo girare la palla con più rapidità e arrivando agli esterni: questa può essere la chiave. La partita di andata dovrà servirci come monito, per non ripetere gli stessi errori. Abbiamo lavorato tutta la settimana per arrivare preparati all’appuntamento. La Sampdoria è forte, ha un ottimo tecnico, oltre che una grande persona, che ha dato alla squadra una organizzazione tattica ben precisa. Ma anche noi – ha concluso Diego Lopez – possiamo far male e dire la nostra.»

La foto allegata è stata scattata da Fabio Murru, inviato a Genova, nella fase di riscaldamento della squadra rossoblu.

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Solo un pari senza goal, con tanti rimpianti, nell’anticipo delle 12.30, per il Cagliari alla Sardegna Arena, contro il Bologna dell’ex Roberto Donadoni. La squadra di Diego Lopez ha disputato una discreta partita ma non è riuscita a scardinare la difesa ospite, in una partita condizionata dal primo caldo stagionale, con le due formazioni in campo che alla fine si sono annullate a vicenda ed equivalse. Resta il grande rammarico per il goal realizzato da Marco Sau nel secondo tempo, annullato con una decisione che ha lasciato tanti dubbi, per un presunto gallo di mano dell’attaccante sardo.

La situazione di classifica si è complicata, per l’inattesa vittoria conquistata dal Crotone sul campo dell’udinese, giunta all’11ª sconfitta consecutiva. Questo risultato ha coinvolto nella mischia la squadra friulana ma al tempo stesso ha ridotto da 5 a 4 punti il pagine di vantaggio del Cagliari sulla terz’ultima posizione, ora occupata dalla Spal, travolta ieri sul proprio campo dalla Roma per 3 a 0.

«Abbiamo fatto la gara che dovevamo fare – ha detto a fine gara Diego Lopez -. Se analizziamo i novanta minuti, abbiamo concesso solo due o tre ripartenze al Bologna nel corso del primo tempo. In una partita così contava la prestazione e i ragazzi l’hanno fatta. Abbiamo avuto una palla importante con Leonardo Pavoletti, poi nella ripresa siamo arrivati tante volte sulle fasce per il cross, c’è stato il gol di Marco Sau non convalidato, Antonio Mirante ha fatto una bella parata. Non abbiamo rischiato nulla, giocando con intelligenza: nel calcio devi anche tenere conto di queste cose.»

«Avevamo davanti un’ottima squadra, queste partite vanno affrontate in questo modo. Cosa è mancato? Forse l’ultimo passaggio, la fase di concretizzazione; ma un gol comunque l’avevamo messo a segno. Non voglio polemizzare, se il direttore di gara ha visto una irregolarità, è giusto che l’abbia fischiata. Dico solo che la tecnologia consente di avvalersi dell’aiuto del VAR e forse l’arbitro avrebbe potuto rivedere le immagini dell’azione se non avesse fischiato prima che la palla entrasse in rete. Rivedendo le immagini – ha concluso Diego Lopez – non c’è niente di irregolare.»