8 April, 2025
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8 a 0! Non è un refuso, è il risultato incredibile maturato questo pomeriggio a Monastir, tra la squadra dell’ex Marcello Angheleddu ed il Carbonia di Diego Mingioni. Alla vigilia, niente avrebbe potuto fare ipotizzare quanto è accaduto sul terreno di gioco, anche nel ricordo del doppio confronto di Coppa Italia che nei quarti di finale vide il Carbonia superare il turno, imponendosi con pieno merito a Monastir il 9 ottobre 2024 per 2 a 1 con una prestazione brillantissima che avrebbe meritato un punteggio più ampio per le numerose occasioni da rete create e sciupate, e pareggiando 1 a 1 nel ritorno a Carbonia il 23 ottobre 2024. In campionato, a Carbonia, il Monastir s’era preso una prima rivincita, imponendosi nettamente 4 a 0.

Diego Mingioni ha dovuto fare a meno degli infortunati Nicolas Garcia, Alessandro Murtas e Juan Caffaro Rossi e ha riproposto nell’undici iniziale i giovani Francesco Doneddu, Gianluca Filippi e Danilo Cocco. Marcello Angheleddu ha tenuto inizialmente in panchina Stefano Sarritzu e Andrea Cocco.

L’avvio della partita è stato equilibrato, il Carbonia fin dall’inizio ha giocato senza paura e la prima palla goal è arrivata sui piedi di Nicolas Ricci, smarcato con una bella verticalizzazione solo davanti a Riccardo Daga, ma l’attaccante argentino, reduce da uno splendido periodo di forma che l’ha visto andare ripetutamente in goal, ha avuto un controllo difettoso, s’è allungato il pallone e ha consentito così a Riccardo Daga di opporsi con successo.

 

Al 20′, al primo tentativo, il Monastir ha sbloccato il risultato, grazie ad un autogoal di Mateo Broglia, che nel tentativo di opporsi a Fabrizio Frau, al termine di una combinazione avviata da Giacomo Santoro e Santiago Naguel, ha messo il pallone alle spalle di Enrico Galasso. Il goal ha messo le ali al Monastir che 10′ minuti dopo ha raddoppiato: il Carbonia ha perso un pallone a centrocampo, Giacomo Santoro s’è inserito sulla destra, ha messo in mezzo all’area un pallone d’oro per Sergio Nurchi che ha battuto a rete indisturbato il pallone del 2 a 0.

Un paio di minuti dopo il Monastir ha concesso il tris e in pratica chiuso la partita. Simone Pinna ha lanciato un pallone in profondità, Andrea Sanna in chiara posizione di fuorigioco ha evitato di intervenire favorendo così la sovrapposizione di Giacomo Santoro che con i difensori del Carbonia fermatisi a reclamare l’intervento del direttore di gara e del suo assistente di destra, ha superato ancora Enrico Galasso: 3 a 0 al 32′. Da lì in avanti non c’è stata più partita e le squadre sono andate al riposo sul 3 a 0.

In avvio del secondo tempo il Monastir ha giocato sul velluto, il Carbonia non è stato capace di alcuna reazione e la squadra di Marcello Angheleddu è andata ripetutamente in goal quasi senza volerlo ed il punteggio ha assunto rapidamente proporzioni umilianti. Al 54′ Santiago Zurbriggen ha segnato di testa su assist di Simone Pinna; un minuto dopo Sergio Nurchi ha concesso il bis personale ancora su assist di Simone Pinna. Al 65′ ha trovato gloria anche Santiago Naguel, in goal dopo aver sottratto il pallone ad un difensore del Carbonia. Altri due minuti e Stefano Sarritzu, appena entrato, ha trovato un goal spettacolare con un tiro a giro forte e angolato, finito alla destra di Enrico Galasso. Al 79′, infine, è stato Alessandro Masia, anche lui appena entrato in campo, a mettere la sua firma sull’8 a 0 finale.

Il Carbonia? Una sola occasione, con Tomas Pavone, involatosi verso Riccardo Daga, non preciso nella conclusione, terminata alta.

Al triplice fischio del direttore di gara, tifosi del Monastir in festa, gemellati con gli ultras del Carbonia con tanto di abbraccio collettivo finale.

 

Il Monastir recupera due punti sulla capolista Budoni, fermata sul pareggio a Iglesias, e ora è a 7 punti dalla vetta ma con la partita di Bari Sardo da completare il 5 marzo, e a 2 punti dal Tempio che ha vinto 2 a 1 in rimonta ad Alghero, a 7 giornate dalla conclusione del campionato.

Per il Carbonia, in classifica, non è cambiato praticamente niente, in virtù delle sconfitte di Ghilarza (2 a 0 a San Teodoro), Li Punti (2 a 0 in casa con il Taloro Gavoi), Ferrini (1 a 4 in casa con il Villasimius) e Alghero (1 a 2 in casa con il Tempio). Solo il Bari Sardo, tra le squadre impegnate nella lotta per la salvezza, ha conquistato un punto, pareggiando senza goal a Calangianus.

Domenica prossima al Comunale “Carlo Zoboli” arriva il Li Punti, una partita da vincere ad ogni costo.

Monastir: Daga, Pinna, Madero, Zurbriggen, Porru, Feola, Frau, Naguel, Sanna, santoro, Nurchi. A disposizione: Stevanato, Corda, Arzu, Masia, Manca, Riep, Arangino, Sarritzu, Cocco. All. Marcello Angheleddu.

Carbonia: Galasso, Broglia, Chidichimo, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino, Filippi, Doneddu Francesco, Moreno, Cocco Danilo. A disposizione: Doneddu Davide, Atzeni, Carboni, Tocco, Cocco Gianluca, Corsini, Lambroni, Abbruzzi, Mancini. All. Diego Mingioni.

Arbitro: Nicolò Fronteddu di Nuoro.

Assistenti di linea: Alessandro Anedda di Cagliari e Francesco Meloni di Cagliari.

Marcatori: 20′ Broglia (autogoal), 30′ Nurchi, 32′ Santoro, 54′ Zurbriggen, 55′ Nurchi, 65′ Naguel, 67′ Sarritzu, 79′ Masia.

Giampaolo Cirronis

Al termine della partita l’allenatore del Carbonia, Diego Mingioni, non ha rilasciato interviste.

Allegata l’intervista con l’allenatore del Monastir, Marcello Angheleddu.

 

Monastir e Carbonia si troveranno nuovamente di fronte domenica pomeriggio, per la quarta volta in stagione, dopo il doppio confronto dei quarti di finale della Coppa Italia, concluso con la qualificazione alla semifinale del Carbonia grazie al successo per 2 a 1 a Monastir e all’1 a 1 nel ritorno al “Carlo Zoboli”, e la partita del girone d’andata che ha registrato la netta affermazione della squadra dell’ex Marcello Angheleddu per 4 a 0 a Carbonia. Dirige Nicolò Fronteddu di Nuoro, assistenti di linea Alessandro Anedda e Francesco Meloni di Cagliari.

Il Monastir è costretto a vincere se vuole tenere ancora accesa una fiammella di speranza per un riaggancio al Budoni in vetta alla classifica, oggi distante 9 punti ma con una partita da recuperare sul campo del Bari Sardo.

Il Carbonia, da parte sua, ha bisogno di punti per alimentare una classifica sempre precaria, ad un solo punto dalla zona playout. Ieri la società mineraria ha annunciato il tesseramento di Antonio Corsini, classe 2004, difensore di 192 cm, originario di Iglesias, figlio di Vittorio, oggi allenatore dell’Uta, nel girone A del campionato di Promozione regionale, ma con una brillante carriera da calciatore alle spalle (100 presenze e 6 goal con la maglia dell’Iglesias, 1 presenza in Coppa Italia con la maglia del Carbonia). L’arrivo di Antonio Corsini al Carbonia è importante in un reparto, quello difensivo, penalizzato dalla perdurante assenza di Nicolas Garcia, infortunato.

Cresciuto nelle giovanili del Cagliari calcio, dove ha fatto tutte le categorie fino alla Primavera, Antonio Corsini ha giocato con il Perugia in serie C e in serie D a Imperia e Riccione.

Allegata l’intervista realizzata con il tecnico del Carbonia Diego Mingioni, al termine dell’ultimo allenamento, ieri pomeriggio.

 

La Ferrini ha interrotto la lunga serie positiva dell’Iglesias, fermatasi a 9 risultati utili consecutivi (5 vittorie e 4 pareggi), impedendole di compiere l’allungo sul Calangianus, al quinto posto, ultimo utile per l’accesso ai playoff promozione. E’ stato un goal realizzato da Roberto Piroddi in avvio del secondo tempo a decidere il confronto, dopo che l’Iglesias aveva sciupato alcune favorevoli occasioni per passare in vantaggio nel corso del primo tempo.

La squadra di Giampaolo Murru non fa drammi, resta al quinto posto solitario con un punto di vantaggio sul Calangianus, battuto con l’identico punteggio di 1 a 0 a Budoni, e 5 sul Taloro Gavoi, battuto in rimonta casa 2 a 1 dall’Alghero di Mario Fadda, con il goal partita maturato al 90′. Con i tre punti la squadra catalana ha agganciato in classifica il San Teodoro Porto Rotondo, battuto 2 a 0 a Tempio Pausania, e il Carbonia tornato imbattuto da Nuoro, un punto davanti alla Ferrini. Domenica prossima al Monteponi arriverà la capolista Budoni.

Il Carbonia sul campo della Nuorese ha confermato di essere in crescita, dopo la netta vittoria ottenuta sul Ghilarza. Presentatasi a Nuoro privo degli infortunati Nicolas Garcia e Alessandro Murtas, la squadra di Diego Mingioni ha giocato alla pari con la Nuorese e, una volta subito il goal di Massimiliano Manca (in goal anche a Carbonia nella partita vinta dalla squadra di Ivan Cirinà per 2 a 0) al quarto d’ora della ripresa, ha impiegato solo 5 minuti per riequilibrare il risultato con il solito Nicolas Ricci, all’8° goal in campionato, su assist di Tomas Pavone.

Domenica prossima il Carbonia giocherà sul campo del Monastir, quarto confronto diretto stagionale, dopo quello dell’andata, vinto dalla squadra di Marcello Angheleddu per 2 a 0, e i due nei quarti di finale della Coppa Italia che qualificarono il Carbonia, impostosi 2 a 1 a Monastir, risultato rivelatosi determinante con l’1 a 1 della partita disputata a Carbonia.

Allegate le fotografie della partita Iglesias-Ferrini.

 

 

 

Il Carbonia ha travolto il Ghilarza 3 a 0 e con i 3 punti ha ripreso la sua corsa verso la salvezza diretta. Per la squadra di Diego Mingioni è la terza vittoria consecutiva al “Carlo Zoboli”, pesantissima in chiave salvezza dopo la sconfitta subita domenica scorsa a Tempio Pausania. Sceso in campo privo degli infortunati Nicolas Garcia (convocato e in panchina ma non ancora in condizione di scendere in campo, reduce da un fastidioso stiramento) e Alessandro Murtas, dello squalificato Francesco Doneddu e di Danilo Cocco, debilitato da un attacco influenzale, il Carbonia ha presentato – inizialmente in panchina – il nuovo arrivato Juan Caffaro Rossi, attaccante argentino con passaporto italiano.
L’avvio di partita è stato sostanzialmente equilibrato, il Carbonia ha faticato a trovare le giuste misure, soprattutto nella zona centrale del campo, e il Ghilarza è apparso propositivo, desideroso di tentare il colpaccio per rilanciarsi nella corsa salvezza. Al 13′ il Ghilarza è andato in goal con Heber Chappino ma il direttore di gara lo ha annullato per un fallo sul portiere del Carbonia Enrico Galasso. Vibranti le proteste dei calciatori e del tecnico del Ghilarza.
Al 22′, su un’indecisione del portiere Mirko Atzeni (ex Carbonia, nelle cui fila ha iniziato il campionato), il Carbonia avrebbe avuto la possibilità di approfittarne ma i difensori sono riusciti a impedire una conclusione pulita a Federico Moreno.
Al 25′ Nicola Mancini ha servito un assist in area a Federico Moreno, anticipato da un difensore in calcio angolo.
Al 39′ il Carbonia ha sbloccato il risultato: rapido contropiede sulla fascia sinistra, Nicolas Ricci s’è inserito in velocità, s’è sistemato il pallone e con un forte diagonale ha battuto imparabilmente Mirko Atzeni. Per l’esterno argentino si tratta del settimo goal in campionato. Le squadre sono andate al riposo con il Carbonia in vantaggio di un goal.
In avvio di ripresa il Carbonia ha impiegato soli otto minuti a realizzare il secondo goal con Tomas Pavone, bravo a superare Mirko Atzeni con una conclusione dal limite dell’area. Per il centravanti argentino si tratta del terzo goal in campionato.
Il Ghilarza ha sentito il peso del doppio svantaggio e il Carbonia ha amministrato senza problemi il risultato e al 70′ ha chiuso definitivamente i conti, realizzando il terzo goal con Federico Moreno (quinto goal stagionale), bravo a liberarsi tra difensori del Ghilarza e a battere Mirko Atzeni con un sinistro angolato ai 16 metri: 3 a 0.
Tra i tanti cambi, da segnalare l’esordio di Juan Caffaro Rossi, subentrato a Mauro Abbruzzi (per il 2007 cresciuto nel vivaio ancora un’eccellente prestazione) al 78′. Nella dozzina di minuti più il recupero concessigli da Diego Mingioni, Juan Caffaro Rossi ha saputo mostrare prima un buon assist non finalizzato da un compagno, poi s’è liberato al tiro con una grande giocata, non riuscendo a centrare i pali della porta difesa da Mirko Atzeni.
Il Ghilarza ha colpito un palo esterno con Daniele Orro su calcio di punizione dalla media distanza e il Carbonia è andato vicino anche al quarto goal con uno scatenato Nicolas Ricci all’86’. Nei minuti finali e nel recupero non è accaduto più niente e il Carbonia al triplice fischio finale ha festeggiato con i tifosi del gruppo Carbonia Ultras i tre punti che consentono di portarsi a +3 sulla quota play-out, alla vigilia delle trasferte di Nuoro e Monastir.
Carbonia: Galasso, Atzeni Stefano, Broglia (78′ Filippi), Chidichimo, Mastino (76′ Cocco Gianluca), Isaia, Abbruzzi (78′ Caffaro Rossi), Mancini (67′ Tocco), Moreno (77′ Carboni), Pavone, Ricci. A disposizione: Doneddu Davide, Garcia, Lenzu, Lambroni. All. Diego Mingioni.
Ghilarza: Atzeni Mirko, Floris Davide, Chergia, Maugeri (50′ Erbì), Wojcik, Chappino, Orro (80′ Vorticoso), Cossu, Melis, Ibba, Oppo Stefano. A disposizione: Miscali, Carboni, Oppo Roberto, Gaita, Defrassu, Rubattu, Matzuzzi. All. Antonio Floris.
Arbitro: Marco Tavassi di Tivoli.
Assistenti di linea: Andrea Nurra di Sassari e Giuseppe Puddu di Oristano.
Marcatori: 39′ Ricci (C), 53′ Pavone (C), 70′ Moreno (C).
Spettatori: 150.

Il campionato di Eccellenza regionale entra nella terza parte del calendario, con le partite della sesta giornata del girone di ritorno. l’Iglesias, dopo il rinvio della partita con il Calangianus che verrà recuperata mercoledì 12 febbraio, allo stadio Monteponi, con inizio alle ore 15.00, gioca a Li Punti, con l’obiettivo di confermare il quinto posto appena raggiunto con l’aggancio al Calangianus che oggi gioca in casa con il Villasimius, squadra che in classifica si trova alle sue spalle, distanziata di 3 punti. Li Punti-Iglesias verrà diretta da Nicolò Fronteddu di Nuoro, assistenti di linea Antonio Carbini di Olbia e Alessandro Anedda di Cagliari.

Giampaolo Murru deve fare a meno di Nicolas Capellino, che non avendo scontato una giornata di squalifica domenica scorsa, salterà la partita odierna e tornerà disponibile mercoledì contro il Calangianus, per il resto sono tutti disponibili. La formazione iniziale annunciata da Giampaolo Murru: Riccio, Brailly, Pitzalis, Giorgetti, Mechetti, Crivellaro, Alvarenga, Illario, Mastropietro, Piras Edoardo, Cancilieri. A disposizione: Idrissi, Piras Alberto, Restivo, Diabaka, Fenu, Mancini, Chessa.

Il Carbonia affronta un altro scontro salvezza, contro il Ghilarza. Dirigerà Marco Tavassi di Tivoli, assistenti di linea Andrea Nurra di Sassari e Giuseppe Puddu di Oristano. Diego Mingioni deve fare a meno dello squalificato Francesco Doneddu e di Danilo Cocco, debilitato da un attacco influenzale, ma presenta un volto nuovo, l’attaccante esterno Juan Caffaro Rossi, e ha convocato anche Nicolas Garcia, reduce da uno stiramento. Questi i 20 convocati: Galasso, Atzeni, Broglia, Chidichimo, Garcia, Caffaro Rossi, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino, Doneddu Davide, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Lenzu, Moreno, Lambroni, Abbruzzi, Mancini.

Sugli altri campi si giocano le seguenti partite: Alghero-Budoni, Ferrini-Taloro, Monastir-Nuorese, Ossese-Tempio e San Teodoro Porto Rotondo-Bari Sardo.

La direzione sportiva del Carbonia calcio, guidata da Checco Bardi e Gianmarco Daga, ha annunciato nella tarda serata di aver raggiunto l’accordo contrattuale con Juan Caffaro Rossi, attaccante esterno, piede mancino, classe 1999, argentino con passaporto italiano.
Dopo le giovanili a Rosario e Buenos Aires, Juan Caffaro Rossi ha giocato nelle prime squadre dell’Argentina e negli States. Ora la nuova esperienza in Italia.

Juan Caffaro Rossi copre il vuoto creato dalla parte di Wellinton Caverzan, approdato nella serie C della Croazia, avendo caratteristiche simili. E’ assai probabile il suo esordio già nella partita in programma sabato pomeriggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” con il Ghilarza, importantissimo scontro salvezza.

Diego Mingioni deve ancora fare a meno di Nicolas Garcia e per sabato ha perso anche Francesco Doneddu, squalificato per una giornata per recidività in ammonizioni. Indisponibile anche Danilo Cocco, alle prese con una fastidiosa influenza.

 

 

Sfida per il 5° posto questo pomeriggio allo stadio Monteponi di Iglesias tra la squadra di Giampaolo Murru e il Calangianus di Simone Marini. Le due squadre sono appaiate con 30 punti ma arrivano al confronto diretto con un ruolino di marcia differente. L’Iglesias vi arriva con un filotto di sette risultati utili consecutivi che le hanno consentito di recuperare sette punti al Calangianus. Dirige Claudio Salvatore Marongiu di Sassari, assistenti di linea Andrea Cubeddu e Mario Puggioni di Sassari.

Giampaolo Murru ha convocato 19 calciatori, tra i quali c’è un volto nuovo, Dylan Diabaka, tesserato in settimana, ma non c’è Nicolas Capellini, squalificato per una giornata per recidività in ammonizioni: Riccio, Idrissi, Brailly, Cancilieri, Crivellaro, Fenu, Giorgetti, Illario, Mancini, Mastropietro, Mechetti, Alberto Piras, Edoardo Piras, Pitzalis, Restivo, Marcon, Dibaka.

Il Carbonia, rilanciato in classifica dalla netta vittoria sul Bari Sardo, affronta una trasferta che sulla carta si presenta quasi “impossibile”, a Tempio Pausania. Diego Mingioni deve fare a meno di Nicolas Garcia, alle prese con uno stiramento che gli ha fatto saltare anche la partita con il Bari Sardo, e di Lorenzo Isaia, squalificato per una giornata per recidività in ammonizioni. Dirige Riccardo Mattu di Oristano, assistenti di linea Pier Giuseppe Bellai e Marco Navarra di Carbonia.

I 20 convocati: Galasso, Atzeni, Broglia, Chidichimo, Mastino, Murtas, Ricci, Pavone, Davide Doneddu, Carboni, Tocco, Gianluca Filippi, Cocco, Francesco Doneddu, Moreno, Lambroni, Abbruzzi, Mancini, Elija Ikhanoba, Danilo Cocco.

Il Carbonia ha travolto il Bari Sardo 3 a 0 con doppietta di Tomas Pavone nel primo tempo (ai primi goal in maglia biancoblù) e goal di Nicolas Ricci in pieno recupero (sesto goal stagionale) e si porta a +3 sulla zona playout. La squadra di Diego Mingioni ha reagito come meglio forse non avrebbe potuto alla sconfitta e alla prestazione incolore di Villasimius, aggiudicandosi nettamente un altro scontro salvezza, contro una squadra che è giunta a Carbonia reduce da tre vittorie nelle prime tre giornate del girone di ritorno, ottenute in trasferta a Li Punti e in casa con Tempio e Nuorese, con ben 8 goal all’attivo e 4 al passivo.

Diego Mingioni ha dovuto fare a meno di Nicolas Garcia, fermato da un fastidiosissimo stiramento che lo terrà fuori per almeno un mese, ma ha presentato nell’undici iniziale Fabio Mastino, tornato a vestire la maglia della squadra della sua città, dove è cresciuto e s’è affermato, dopo un anno e mezzo, vissuto tra Iglesias e Villasimius, nel corso del quale il suo rendimento è stato fortemente condizionato dagli infortuni. Nella formazione iniziale confermato anche Enrico Galasso tra i pali e due giovanissimi, Gianluca Filippi (classe 2004) e Mauro Abbruzzi (classe 2007).

L’avvio di partita, dopo l’ammonizione a freddo di Lorenzo Isaia al 2′ (era diffidato e non ci sarà domenica prossima nella trasferta di Tempio Pausania) è stato equilibrato, il Bari Sardo s’è proposto con grande aggressività e ha creato anche qualche situazione complicata nella difesa del Carbonia.

Il Carbonia con il passare dei minuti è cresciuto, con un Federico Moreno particolarmente ispirato e a metà tempo (23′) ha sbloccato il risultato con Tomas Pavone, al primo goal in maglia biancoblù.

Il goal del vantaggio ha messo le ali al Carbonia e, soprattutto, a Tomas Pavone, che al 36′ ha concesso il bis, con una conclusione spettacolare da fuori area che ha spedito il pallone all’incrocio dei pali alla destra del portiere Lucas Aquilon.

Il Bari Sardo ha accusato. vistosamente doppio svantaggio e il Carbonia è arrivato al riposo senza rischiare niente, con Enrico Galasso praticamente inoperoso, ben coperto dalla difesa orchestrata da capitan Costantino Chidichimo.

Nel secondo tempo la fisionomia della partita non è cambiata, il Bari Sardo ha fatto tanta fatica (Nicola Ruggeri aveva gli uomini contati, con soli cinque calciatori in panchina, quasi tutti in imperfette condizioni fisiche e sulle gambe dei suoi calciatori ha pesato sicuramente la partita giocata e vinta mercoledì in 10 contro la Nuorese) ed è stato il Carbonia ad andare vicino al terzo goal, soprattutto con Federico Moreno che il goal personale lo avrebbe meritato.

 

Nicola Ruggeri è stato espulso per proteste. Diego Mingioni ha effettuato diversi cambi e nel recupero, su un errato disimpegno del Bari Sardo, Nicolas Ricci s’è liberato al tiro al limite dell’area e con un tiro a giro di destro ha spedito il pallone all’incrocio dei pali alle spalle di Lucas Aquilon che non ha neppure abbozzato un intervento: 3 a 0!

I tre punti consentono al Carbonia di lasciarsi alle spalle il Bari Sardo a distanza di tre punti e con 20 punti s’è riportato a +3 sulla quota playout. Domenica prossima, a Tempio Pausania, Diego Mingioni non potrà disporre di Nicolas Garcia e Lorenzo Isaia.

Le formazioni iniziali.

Carbonia: Galasso, Filippi, Mastino, Broglia, Chidichimo, Murtas, Ricci, Isaia, Pavone. Abbruzzi (67′ Mancini), Moreno. A disposizione: Doneddu Davide, Atzeni, Cocco Danilo, Carboni, Tocco, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco, Lambroni. Allenatore: Diego Mingioni.

Bari Sardo: Aquilon, Mendes, Mihali, Soilihi, Dimitrijevic, Passalenti, Mangle, Mabò, Sissoko, Murgia, Volo. A disposizione: Pisu, Tosi, Nunes, Cauli, Alima. Allenatore: Nicola Ruggeri.

Arbitro: Mario Corrias di Nuoro.

Assistenti di linea: Daniele Figus di Oristano e Michele Piras di Olbia.

Marcatori: 23′ e 36′ Pavone (C), 92′ Ricci (C).

Spettatori: 200.

Il Carbonia ritrova Fabio Mastino contro il Bari Sardo, squadra in grandissima forma con tre vittorie su tre nel girone di ritorno. L’esterno destro ritorna nella squadra della sua città, dove è cresciuto, dopo due esperienze poco fortunate vissute lo scorso anno a Iglesias e dall’inizio di questa stagione a Villasimius, condizionate dagli infortuni.

Con l’inserimento di Fabio Mastino il Carbonia migliora sicuramente il suo reparto arretrato, ma quando sta bene il classe 2001 è in grado di dare un grande apporto anche in fase di spinta sulla fascia destra, come fece due anni fa sotto la guida di Diego Mingioni e in precedenza in serie D con Marco Mariotti, che nella stagione 2021/2022 lo volle con sé all’Arezzo.

Il Bari Sardo è sicuramente una delle squadre più ostiche da affrontare in questo momento della stagione. Nel girone d’andata, a Bari Sardo, la squadra di Diego Mingioni si impose nettamente per 3 a 1, con uno splendido calcio di punizione di Nicola Mancini e una doppietta di Lorenzo Sartini (passato poi all’Atletico Masainas), ma rispetto ad allora quella di Nicola Ruggeri è un’altra squadra, cambiata negli uomini e nel rendimento. Concluso il girone d’andata con una sconfitta di misura per 1 a 0 sul campo della capolista Budoni, nel girone di ritorno ha infilato tre vittorie consecutive, con 8 goal all’attivo e 4 al passivo (2 a 1 a Li Punti, 3 a 2 al Tempo e 3 a 1 alla Nuorese in casa).

Il Carbonia è reduce dalla sconfitta di Villasimius ma ha vinto l’ultima partita giocata in casa con il Taloro Gavoi.

I convocati: Galasso, Atzeni, Broglia, Chidichimo, Murtas, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino Fabio, Doneddu, Carboni, Tocco Leonardo, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco, Moreno, Lambroni, Abbruzzi, Mancini, Cocco Danilo.

Dirige Mario Corrias di Nuoro, assistenti di linea Daniele Figus di Oristano e Michele Piras di Olbia.

L’Iglesias, in 10 uomini dal 60′, subisce un goal, lo rimonta e ferma sul pareggio l’Ossese, terza forza del campionato. Iglesias-Ossese è stata una partita maschia, vissuta dall’inizio alla fine in un clima di alta tensione, che il direttore di gara Leonardo Burgassi di Firenze ha fatto grande fatica a controllare, concludendola con un bilancio di un cartellino rosso a Stefano Crivellaro (al 60′) e ben otto cartellini gialli (Mechetti, Brailly, Alvarenga, Restivo ed Edoardo Piras dell’Iglesias; Gueli, Saba e Porcheddu dell’Ossese). Sul taccuino del fischietto fiorentino sono finiti anche il tecnico dell’Iglesias Giampaolo Murru, ammonito e già diffidato, e il suo vice Maurizio Quaglieri, espulso, entrambi non saranno in panchina domenica prossima ad Alghero, dove non ci saranno neppure Stefano Crivellaro (espulso) ed Edoardo Piras (ammonito e già diffidato) che verranno squalificati. Anche all’andata, quando si impose l’Iglesias con un goal di Artur Sagitov, in campo accadde un po’ di tutto e le due squadre terminarono la partita incomplete, per le espulsioni di Alvarenga in casa Iglesias dall’inizio della ripresa, Saba e Mascia negli ultimi 7′ di gara.

L’avvio di gara è stato caratterizzato da tanti scontri e poche emozioni. La prima occasione l’ha costruita l’Iglesias. Nicolas Capellino s’è liberato al limite dell’area ma la sua conclusione non ha impensierito Werther Carboni, che ha bloccato in tuffo a terra.

   

Il direttore di gara ha iniziato a dispensare cartellini gialli. Il primo tempo non ha offerto altro e i due portieri sono rimasti pressoché inoperosi.

In avvio di ripresa la prima occasione l’ha costruita l’Ossese con il bomber Franchi che ha concluso di destro sul primo palo, trovando pronto all’intervento Vincenzo Riccio che s’è opposto in due tempi. Poco dopo ci hanno provato prima capitan Mattia Gueli e poi Giancarlo Lisai, con conclusioni dalla media distanza.

  

Al 60′ l’episodio che avrebbe potuto segnare il finale della partita, sempre più nervosa, con l’espulsione di Stefano Crivellaro che ha lasciato in dieci uomini l’Iglesias per l’ultima mezz’ora. Giampaolo Murru è corso ai ripari inserendo un difensore, Alessandro Restivo, al posto di un attaccante, Samuele Mastropietro, entrambi ex Bari Sardo. Giacomo Demartis ha chiesto ai suoi maggiore decisione alla ricerca del goal vittoria e al 71′ ha effettuato tre cambi.

   

Proprio uno dei nuovi entrati, Abdoulaye Bah, subentrato a Filippo Mascia, dopo soli sette minuti, ha sbloccato il risultato. L’Ossese ha guadagnato un calcio di punizione al limite dell’area che viene battuto in attuazione di uno schema che ha liberato Abdoulaye Bah in piena area, controllo comodo davanti a Vincenzo Riccio e tocco imparabile per l’1 a 0!

 

L’Iglesias ha avuto una reazione d’orgoglio e ha impiegato tre minuti, nonostante l’inferiorità numerica, a riequilibrare il risultato: calcio di punizione da sinistra di Fabrizio Alvarenga, stacco di testa di Santiago Brailly, traiettoria “velenosa” e pallone in fondo alla rete, all’angolino basso, alle spalle di Werther Carboni: 1 a 1!

L’Ossese ha accusato il colpo, pensava di avere ormai in pugno i tre punti e nel finale ha rischiato anche la sconfitta, dopo una gigantesca mischia in area rossoblù.

 

Sui rovesciamenti di fronte l’Iglesias ha avuto due opportunità per assestare il colpo del ko con il clamoroso sorpasso: prima con capitan Gianluigi Illario, lanciato in area da Antony Cancilieri, fermato al momento del tiro da un prodigioso intervento di Werther Carboni, poi con un colpo di testa di Alessandro Restivo su lancio di Fabrizio Alvarenga.

Il triplice fischio del direttore di gara ha posto fine alla partita sul risultato di 1 a 1, un punto ha testa, che consente all’Ossese di avvicinare il secondo posto del Monastir (battuto 2 a 1 sul campo della capolista Budoni), ad un solo punto, insieme al Tempio che ha battuto il Ghilarza 2 a 0. L’Iglesias rosicchia un punto al Calangianus, battuto 2 a 1 a Cagliari dalla Ferrini, e viene agganciata dal Villasimius che ha battuto 2 a 0 il Carbonia.

Giampaolo Cirronis