2 November, 2024
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Al via domani, giovedì 20 agosto, a Nuoro, la ventisettesima edizione del Seminario Jazz, la seconda con Roberto Cipelli come coordinatore, dopo venticinque sotto la guida di Paolo Fresu. I battenti della Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina) si aprono alle 10 per la prima delle undici, intense giornate all’insegna della teoria e della pratica del jazz organizzate dall’Ente Musicale di Nuoro, che si chiuderanno domenica 30 con l’immancabile saggio-concerto finale.

Dopo la formazione delle classi, si va avanti fino alle 13.00 con le lezioni teoriche e strumentali; prove aperte di gruppo a partire dalle 15, poi musica d’insieme sino alle 19.00. In cattedra il nuovo corpo docente titolare dalla scorsa edizione, e formato da volti noti della scena jazzistica nazionale: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Cinzia Spata e Francesca Corrias (canto), Dado Moroni (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Salvatore Maltana (musica d’insieme) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia di base e tecnica dell’improvvisazione). Due nuovi docenti si avvicenderanno invece nella classe di tromba, Fulvio Sigurtà (fino a martedì 25) e Dino Rubino (da martedì 25 a domenica 30), con il compito di colmare il vuoto lasciato da Marco Tamburini, tragicamente scomparso lo scorso maggio.

Alle lezioni si aggiungeranno via via le masterclass che arricchiscono come sempre l’offerta didattica dei seminari nuoresi. Quella internazionale – in programma lunedì, martedì e mercoledì prossimi (24, 25 e 26 agosto) – si affida quest’anno al compositore, arrangiatore, pianista e fisarmonicista americano Gil Goldstein. Lunedì prende il via (per andare avanti fino a domenica 30) anche la masterclass di musica tradizionale sarda, che stavolta ha per protagonisti l’organetto diatonico e uno dei suoi più apprezzati interpreti, Totore Chessa.

Intanto, da questo venerdì (21 agosto) fino a martedì prossimo (25), si tiene la masterclass per fonici di Marti Jane Robertson, proposta in collaborazione con Mousikè Nuoro; si tratta di una novità assoluta per il seminario, così come l’altra master dedicata invece ai musicisti (titolo: “Parlare con il fonico“), che l’ingegnere del suono americana (ma da tempo trapiantata in Italia) terrà nei pomeriggi di venerdì e sabato (21 e 22 agosto).

Il jazz come linguaggio senza confini è infine il tema di quattro incontri con il musicista e storico della musica del Novecento Enrico Merlin: aperti al pubblico (iscrizione a 10 euro, gratuito per i soci dell’Ente Musicale e gli abbonati al Festival Nuoro Jazz), i “Quattro passi nel jazz” si terranno alla Scuola Civica di Musica questo venerdì e sabato (21 e 22), e poi giovedì e sabato della settimana prossima (27 e 29), sempre con inizio alle 15.45.

Con la prima giornata di lezioni prende il via anche la rassegna di concerti che come ogni anno fa da corollario spettacolare alle attività didattiche del seminario jazz. Dopo le due anteprime delle scorse sere al caffè “I Grani” con Enrico Merlin (lunedì) e con il duo clarinetto e contrabbasso di Matteo Pastorino e Salvatore Maltana (martedì), domani (giovedì 20) si entra nel vivo del cartellone con il trio del sassofonista Gavino Murgia, di scena all’auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE, quest’anno teatro principale dei concerti in programma nel capoluogo barbaricino, tutti con inizio alle 21.00.

Nuorese, Gavino Murgia, 44 anni, si è formato musicalmente anche grazie proprio ai Seminari fondati da Paolo Fresu prima di intraprendere un originale percorso di ricerca fra improvvisazione e tradizione sarda. Domani (giovedì 20) a Nuoro proporrà il repertorio del suo album più recente, L’ultima mattanza, con gli stessi musicisti che lo affiancano nel disco: i francesi Michele Godard, virtuoso della tuba e del serpentone, e il batterista Patrice Héral.

Venerdì, in serata, all’auditorium dell’ISRE, spazio invece al sestetto Jazz Express, formato dai migliori allievi della passata edizione del seminario, e poi al duo formato da Raffaele Casarano (sassofoni) e Mirko Signorile (pianoforte).

Ha un significato particolare, che va oltre quello strettamente musicale, il concerto che questo sabato (22 agosto) vedrà riuniti sul palco tutti i docenti del Seminario più un ospite del calibro di Paolo Fresu per ricordare un grande protagonista del jazz italiano: l’amico e collega Marco Tamburini, il trombettista scomparso pochi mesi fa alla vigilia del suo cinquantaseiesimo compleanno.

Per motivi tecnici, è rinviato a lunedì mattina (24 agosto) il concerto nella casa circondariale di Badu ‘e Carros del duo formato dal sassofonista Gavino Murgia e dal contrabbassista Salvatore Maltana che era invece previsto per questo venerdì mattina (21 agosto). Resta invariato l’orario di inizio: si comincia alle 11.

 Seminario Nuoro Jazz 2014 - Masterclass di Dave Holland (3)Seminario Nuoro Jazz 2014 - una lezione Gavino Murgia

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Giornata intensa, quella odierna, al ventottesimo Festival Time in Jazz, il festival internazionale diretto da Paolo Fresu che ha preso il via sabato per andare avanti fino a domenica (16 agosto), ruotando tra Berchidda e altri quattordici centri del Nord Sardegna.

Quattro concerti scandiscono il palinsesto giornaliero: si è iniziato in mattinata, con il duo del pianista Giovanni Guidi e del sassofonista Dan Kinzelman a Sant’Antonio di Gallura; nel pomeriggio tappa a Calangianus, alle 18.00, con la Piccola Orchestra Gagarin di Paolo Angeli (chitarra sarda preparata), Sasha Agranov (violoncello) e Oriol Roca (percussioni). Poi, in serata, doppio appuntamento al Centro Laber di Berchidda, alle 21,30 con Paolo Fresu (tromba, flicorno) e Dino Rubino (pianoforte) in duo, e alle 23 con la Puglia Jazz Factory di Gaetano Partipilo, Raffaele Casarano (sassofoni), Mirko Signorile (pianoforte), Marco Bardoscia (contrabbasso) e Fabio Accardi (batteria).

Non solo musica: altri momenti e appuntamenti sono infatti in programma a Berchidda. Alle 11.00, al Cinema Comunale prende il via Sardegna, the Sustainable Island, rassegna di Corti e Serie Web realizzati a cura della Fondazione Sardegna Film Commission. Cominciano anche gli incontri della serie Wine Book, presentazioni-aperitivo di novità editoriali: primo ospite, alle 19,30 al Centro Laber, il giornalista e storico musicale americano Ashley Kahn, con il libro “Suono universale. La mia vita”.

Poi, in serata, fra i due concerti, sempre al Centro Laber, si inaugura il P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu, quest’anno alla sua diciottesima edizione. Di particolare rilievo una grande mostra su Pier Paolo Pasolini, in occasione del quarantennale della tragica morte dello scrittore e regista, e una rassegna di opere video ispirate al volo e quindi al tema delle ali, leitmotiv di questa edizione del festival: BirdMen. Il volo delle immagini, a cura di Marco Senaldi.

puglia-jazz-factory PAOLO ANGELI 03 Lucia Veronesi, Paesaggio senza titolo #6 (nel mio tempo), 2014 (Progetto Arti Visive - Mostra Bird-Men)

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Prende il via sabato 8 agosto la 28ª edizione Time in Jazz, il festival internazionale ideato e diretto da Paolo Fresu, uno degli eventi di punta dell’estate jazzistica italiana. L’epicentro è a Berchidda, paese natale del trombettista, dove pulsa il cuore organizzativo (l’associazione culturale Time in Jazz) e si concentra il grosso della manifestazione, in particolare i concerti serali nella grande arena allestita in piazza del Popolo. Ma, come sempre, Time in Jazz coinvolge anche diversi altri centri del nord Sardegna, a comporre un circuito di concerti che nel mattino e nel pomeriggio fa tappa di volta in volta in luoghi rappresentativi della storia, delle tradizioni o del paesaggio locali.

Si parte, sabato 8, con l’immancabile prologo del concerto a bordo di una nave della Sardinia Ferries in viaggio dalla penisola verso la terra dei Nuraghi (protagonisti Monica Demuru e Natalio Mangalavite), cui però si affianca quest’anno una trasvolata del Tirreno su un aereo di linea della Meridiana in compagnia della musica di Paolo Fresu: un’ouverture emblematica per questa edizione del festival che sceglie come titolo (e leitmotiv) “Ali“.

Con questo tema prosegue dunque il percorso iniziato l’anno scorso all’insegna dei “Piedi”, in una continuità che Fresu sintetizza nelle sue note di presentazione citando un famoso aforisma dell’artista messicana Frida Kahlo: “Pies, para que los quiero si tengo alas para volar” (“A cosa mi servono i piedi se ho ali per volare”). Perché, come ricorda il direttore artistico, “è con questa metafora che lo scorso anno ci siamo lasciati pronti a volare verso un nuovo festival che si annuncia luminoso come il sole e volatile come una meteora. Festival composto da una infinità di piccoli tasselli che creano una galassia multiforme e multicolore disegnata da artisti, progetti, linguaggi, genti, luoghi, dialoghi, riflessioni, scambi e voci plurali”.

A spiegare le ali nel cielo di Time in Jazz sarà un cast di musicisti come sempre folto e di caratura internazionale in cui spiccano in particolare i nomi di Louis Moholo-Moholo, Manu Katché, Lars Danielsson, Stefano Bollani, Michel Godard, Nguyen Le, Oren Marshall, Kenny Barron, Dave Holland; e poi Dan Kinzelman, Enrico Merlin, Alexander Hawkins, Giovanni Guidi, Luca Aquino, Michele Rabbia, The Rad Trads, Dino Rubino, Vincent Peirani, Paolo Angeli, la Piccola Orchestra Gagarin.

Ma non è tutto, perché, chiuse le otto giornate berchiddesi, lunedì 17 e martedì 18 agosto ritorna Time in Sassari, consueto proseguimento di Time in Jazz che insieme al capoluogo turritano coinvolge varie località della provincia sassarese: Cheremule, Siligo e Sorso, quest’anno. Protagonisti Paolino Dalla Porta e Salvatore Maltana con Paolo Fresu, Silvia Corda, e ancora i Rad Trads e Lars Danielsson.

Più di quaranta appuntamenti musicali diversi nell’arco di undici giorni, ma anche gli immancabili eventi espositivi del P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu. Di particolare rilievo una grande mostra su Pier Paolo Pasolini, in occasione del quarantennale della tragica morte dello scrittore e regista. In programma anche una rassegna di opere video sul tema del volo e delle ali: Bird – Men. Il volo delle immagini, a cura di Marco Senaldi, e, come sempre, una serie di interventi urbani, performance e progetti “site specific” tra le strade di Berchidda.

Al leitmotiv delle ali si si ispira anche un altro momento immancabile del festival, la rassegna di film e documentari a cura di Gianfranco Cabiddu, che quest’anno esplora il rapporto dell’uomo con il volo fotografando esperienze di vita che, oltre l’impresa, sono capaci di mettere in relazione mondi spirituali interiori, a diverse latitudini, con la meraviglia, i colori, le storie.

 Paolo Fresu 09 (@Roberto Cifarelli) 07mMonica Demuru - Natalio Mangalavite (2)

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E’ stato presentato ieri mattina, al comune di Nuoro, il programma del Seminario Jazz, con il cartellone della rassegna di concerti in programma nel capoluogo barbaricino dal 20 al 30 agosto, con base alla Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina). All’incontro con la stampa sono intervenuti il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, l’assessore comunale alla cultura, Sebastian Cocco e Angelo Palmas, presidente dell’Ente Musicale di Nuoro organizzatore dell’iniziativa.

Il Seminario Nuoro Jazz è giunto alla ventisettesima edizione, la seconda sotto il coordinamento del pianista Roberto Cipelli, dopo venticinque dirette da Paolo Fresu (fondatore dei corsi, nel 1989, insieme alla compianta Antonietta Chironi). Saranno, come sempre, undici giornate dense di impegni, tra lezioni teoriche e pratiche, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto la guida del nuovo corpo docente già in cattedra dall’estate scorsa: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Cinzia Spata e Francesca Corrias (canto), Dado Moroni (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Salvatore Maltana (musica d’insieme) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia di base e tecnica dell’improvvisazione). Sono invece volti nuovi per la classe di tromba, quelli di Fulvio Sigurtà e Dino Rubino, che avranno il compito di colmare il vuoto lasciato da Marco Tamburini, tragicamente scomparso lo scorso maggio.

Anche per quest’anno, la retta è di 250 euro e comprende la frequenza della masterclass internazionale che caratterizza ogni edizione dei seminari: stavolta a salire in cattedra è il pianista, fisarmonicista, arrangiatore e compositore americano Gil Goldstein. L’organetto diatonico e uno dei suoi più autorevoli interpreti, Totore Chessa, sono invece al centro dell’altra, immancabile masterclass, quella sulla musica tradizionale sarda, in programma, dal 24 al 30 agosto: l’iscrizione costa 200 euro. Rappresenta invece una novità assoluta per il seminario la master per fonici proposta in collaborazione con Mousikè Nuoro che verrà curata, dal 21 al 25 agosto (iscrizioni a 250 euro), da Marti Jane Robertson, apprezzata sound engineer americana trapiantata da tempo in Italia, e quella dedicata invece ai musicisti (titolo: “Parlare con il fonico”), in programma nei pomeriggi del 21 e del 22 (iscrizioni a 35 euro).

Aperti al pubblico, sempre alla Scuola Civica di Musica, sono infine i “Quattro passi nel jazz” in compagnia di Enrico Merlin, una serie di incontri (il 21, 22, 27 e 29 agosto alle 15,45) con il musicista e storico della musica del Novecento sul tema del jazz come musica senza confini.

Insieme ai corsi ritorna la consueta rassegna di concerti che ogni sera fa da corollario spettacolare alle attività didattiche, con fulcro a Nuoro ma con appuntamenti anche in tre centri della sua provincia: Onanì, Orosei e Posada.

Si comincia con due anteprime in programma a I Grani, il locale commerciale al centro di Nuoro.

La prima, lunedì 17, ha per protagonista proprio Enrico Merlin en solitaire con la sua chitarra. L’indomani, martedì 18, spazio invece al clarinettista sardo, ma di base a Parigi, Matteo Pastorino, in duo con il contrabbassista Salvatore Maltana.

Dall’abituale cornice dei cortili della casa natale di Grazia Deledda, il palco “centrale” della rassegna quest’anno si trasferisce all’auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico. Apre la serie di concerti in programma nella struttura in via Mereu, il 20 agosto, il sassofonista Gavino Murgia, enfant du pays formatosi anche grazie proprio ai corsi dell’Ente Musicale di Nuoro prima di intraprendere il suo originale percorso di ricerca fra jazz e tradizione sarda; con lui in concerto gli stessi compagni di viaggio dell’album dell’anno scorso, “L’ultima mattanza”: i francesi Michel Godard, virtuoso della tuba e del serpentone, e il percussionista Patrice Héral.

Lo stesso Gavino Murgia, stavolta in duo con Salvatore Maltana al contrabbasso, sarà protagonista l’indomani mattina (alle 11,30) di uno degli eventi canonici della rassegna: il concerto nella casa circondariale di “Badu ‘e Carros”.

Poi, in serata (ore 21), all’auditorium dell’ISRE, spazio invece al sestetto Jazz Express, formato dai migliori allievi della passata edizione del seminario, e poi al duo del sassofonista Raffaele Casarano con il pianista Mirko Signorile.

Di particolare significato il concerto dedicato alla memoria di Marco Tamburini che sabato 22 vedrà riuniti sul palco tutti i docenti del Seminario più un ospite del calibro di Paolo Fresu.

Anche il Ragini Trio di Nathan Daems (fiati), Marco Bardoscia (contrabbasso) e Lander Gyselinck (batteria), con la sua originale combinazione di jazz e musica classica indiana, si presenta a Nuoro (martedì 25) con uno special guest: il pianista serbo (ma francese d’adozione) Bojan Z.

Altri protagonisti della rassegna, la cantante Elisabetta Antonini, miglior nuovo talento allo scorso referendum della rivista Musica Jazz, con il suo progetto “The Beat Goes On” dedicato alla Beat Generation (mercoledì 26), il quartetto di Matteo Pastorino, altro talento passato attraverso i seminari nuoresi (il 23 agosto), e, ancora, un inedito trio all’insegna degli strumenti a mantice con Gil Goldstein e Antonello Salis alle fisarmoniche e Totore Chessa all’organetto (giovedì 27). Per Gil Goldstein anche un impegno in solo al Museo MAN (venerdì 28, alle 19.00).

Nuoro 71 copia