22 November, 2024
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Pittori, scultori e ceramisti sardi saranno in mostra, dal 2 al 29 febbraio 2024, alla Octopus Gallery di Bruxelles (Art Center – Rue Haute 253). Per gli artisti Rosetta Murru, Piergiorgio Barranca, Mario Biancacci, Rita Caredda, Antonello Cosseddu, Sandro Giordano, Dolores Mancosu, Augusto Mola, affermatisi e distinti nella XIV e XV Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Roma, dopo l’esposizione belga è prevista una collettiva a Malta, nel mese di marzo 2024, e il seguito con la partecipazione a manifestazioni artistiche in prestigiose sedi di Parigi e Londra.
Una conferma dell’attuale stato di grazia e concetto estetico che vive l’arte sarda moderna; una ripresa e reazione sorprendente, dopo il periodo
pandemico, che dimostra anche la forza di rialzarsi e riprendere un percorso ricostruttivo di vita e società, nel segno della bellezza e di creativa umanità resiliente.

Cristoforo Puddu

L’intreccio narrativo, il momento storico e i personaggi che si dipanano tra la Sardegna e la Spagna sono gli elementi che strutturano e definiscono il destino del romanzo Celeste e Terreno; questi punti salienti hanno caratterizzato una diffusa attenzione all’opera di Mario Biancacci – giunta in tempi brevi alla seconda edizione ed ancora protagonista di continue presentazioni – trasformandola in un volume di successo, per il flusso impattante di emozioni e fascinoso scorrere di un lavoro robusto e suggestivamente poetico nel rivelare la profondità interiore dei protagonisti.
L’architettura narrativa è sostenuta da una scrittura scorrevole che gestisce i tempi descrittivi e i dialoghi, con abili pennellate di naturale e coerente eleganza, nella caratterizzazione dei personaggi e nell’evoluzione della storia. Celeste e Terreno, proposto con caparbietà da Mario Biancacci in molteplici manifestazioni, ha rotto l’isolamento letterario a cui sono destinate troppe opere di valore pubblicate in Sardegna, tanto da poter considerare il testo un trionfo della narrativa che, oltre alla storia stessa, ora guida in attuali e innumerevoli riflessioni sulla vita e sui sentimenti.
Un carico di significati che travolge il lettore e stimola ad approfondire la conoscenza di se stessi. L’abilità di scrittura di Mario Biancacci è dimostrata dalla caratterizzazione, vitale e dinamica, dei personaggi che vivono e respirano in pagine emotivamente coinvolgenti e per quel fluire dilagante in cui la storia prende vita nel contesto temporale-spaziale di tempi e luoghi.
Ogni presentazione di un’opera riserva sorprese e nuove chiavi di lettura e di interpretazione testuale. E così è stato anche dalle dotte relazioni espresse dalle professoresse Dolores Mancosu e Paola Pruna, in occasione della manifestazione letteraria e pittorica-espositiva dedicata a Mario Biancacci. L’evento, promosso ad Iglesias dall’associazione Remo Branca, creata e cresciuta con generosa competenza dal noto xilògrafo e pittore Piergiorgio Barranca, in coproduzione con l’Associazione Sardonia di Vittorio E. Pisu che, da oltre trent’anni, opera nella promozione culturale ed artistica, ha registrato l’ulteriore e significativa legittimazione dell’arte di Biancacci; nato nel Cadore a Belluno, dal 1985 si è stabilito in Sardegna dando voce e visibilità alla cultura isolana e alle bellezze naturali che rappresenta in dipinti ad olio ed acquerelli.
Al saluto del presidente Stefano Cherchi della Remo Branca, definendo, tra l’altro, l’autore di Celeste e Terreno “portatore di emozioni e segni nuovi di romanticismo”, ha fatto seguito l’intervento di Dolores Mancosu che, dopo aver evidenziato il personale “grande entusiasmo per un romanzo letto e riletto”, ne delinea il tracciato all’interno di uno spazio storico, culturale e geografico, dove la narrazione trova completezza e bellezza nell’interpretazione e capacità dell’azione mediativa e figurativa letteraria di un prosa che rende “leggibili e visibili” gli ambienti naturali, le atmosfere, i personaggi che hanno fatto la storia (sociale, politica e dell’arte) e la Sardegna di fine Ottocento. La relazione di Paola Pruna ha invece mirato l’attenzione a definire i due elementi fondamentali del romanzo: arte e amore. L’itinerario artistico-sentimentale, anzi il “variegato grande itinerario narrativo” che porta i protagonisti a scoprire e dover viaggiare per diverse realtà e luoghi (es.: Cagliari, Caprera, Parigi, Barcellona), dove il vivere degli eventi, descritti abilmente, coinvolgono emotivamente il lettore, tanto da essere esso stesso protagonista ed in interrelazione nella storia. Sia la Mancosu che la Pruna hanno colto nel romanzo il pittorico e attento valore di luci ed ombre dei personaggi e la puntuale particolareggiata descrizione analitica degli elementi paesaggistici “dipinti” in parole da Biancacci. La presentazione letteraria è stata valorizzata e integrata con la lettura, voce recitante l’attore Piergiorgio Sabiu, di significativi capitoli del romanzo e le musiche a tema (colonne sonore di Ennio Morricone, musiche di Lucio Battisti e di autori contemporanei) interpretate dal profondo e sensibile musicista Lino Raia.
La struttura che ospita l’associazione Remo Branca (Via Roma 68) è l’ex sede storica della Scuola Elementare Foiso Fois, ora trasformata sapientemente in sede espositiva (consigliamo la visita per il ricco patrimonio xilografico ad opera di Remo Branca, per la mostra permanente delle maggiori e significative opere del percorso artistico di Piergiorgio Barranca e l’attuale esposizione delle originali tavole in olio ed acquerello di Mario Biancacci), di conferenze e soprattutto gestita su base volontaria per infinite iniziative locali di laboratori artistici, creativi e formativi, a disposizione di bambini, ragazzi ed adulti dell’area cittadina e territorio dell’Iglesiente. L’associazione Remo Branca è presieduta da Stefano Cherchi, Paola Pruna vicepresidente e il consiglio si compone dei validi ed attivi collaboratori di esperienza come Ottaviana Dessì, Giampiero Eltrudis, Ignazio Pani, Bruno Demuro, Francesco Demartis. Piergiorgio Barranca è l’emerito presidente onorario.
I corsi e laboratori creativi ed attivi al Branca di Iglesias, certamente caso raro in Sardegna per l’impostazione da vera accademia d’Arte, sono dedicati alle frequentatissime attività di ceramica per i bambini, al disegno modellato e artistico, alla fotografia, al macramè e tombolo, pittura, poesia e prosa, scacchi, teatro, xilografia e calcografia, studi musicali.
Remo Branca (1897-1988), xilografo di fama nazionale ed internazionale è stato considerato “uomo di ferrata e solida cultura umanistica” ed autore di testi fondamentali come “La xilografia in Sardegna”, “Breviario di xilografia” e “Incisori sardi”. A lui si deve la fiorente scuola d’incisori iglesienti, che s’imposero per la grande capacità di rappresentare le tematiche di carattere sociale, la vita campestre e la durezza del lavoro dei minatori. Nel segno della continuità artistica e culturale continua ad operare l’associazione che porta il suo nome e lo stesso artista Piergiorgio Barranca, simbolo ideale degli attuali artisti xilografi dell’Iglesiente.
Cristoforo Puddu

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L’Airport Library di Cagliari-Elmas, l’unica biblioteca d’Italia a livello aeroportuale, con la sala espositiva dall’aspetto museale e struttura dai segni culturali di grande internazionalità, è stata la degna e prestigiosa sede per la proclamazione degli artisti che rappresenteranno la Sardegna alla XV Biennale 2024.

Il primo premio assoluto è stato assegnato all’opera fotografica “Delle creature il battito”, realizzata in luce naturale dalla sontuosa e identitaria artista Dolores Mancosu; il secondo premio è conseguito dalla concettuale scultura, in ferro e legno, “Postbellica” dell’artista nuorese Antonello Cosseddu, mentre il terzo posto sul podio è stato conquistato dall’opera pittorica, tecnica a olio e spatola su tela, titolata “Discarica: la natura si ribella” dell’originale e creativo Piero Barranca. Tutti e tre gli artisti, con le loro opere di eccellenza, porteranno la Sardegna nelle storiche sale del Museo Domiziano in Piazza Navona a Roma. A seguire, hanno conquistato la possibilità di portare la loro arte alla vetrina internazionale romana, gli artisti “Nama Ku” Alessandra Delogu, Antonio Milleddu, Nicoletta Brocchi, Vincenza Demuro e Mariella Rosu. Attestati di merito nella categoria scultura ad Augusto Mola e in quello pittorico a Valeria Murtas. Le segnalazioni di merito CIAC (Centro Internazionale Artisti Contemporanei) sono state assegnate a Silvia Vinci per l’aspetto artistico e poetico del quadro “Occhi d’artista” e a Mimmo Abis per la valorizzazione dell’aspetto materico ed identitario dell’opera “Carta da musica”.

All’aeroporto sono state presentate anche le opere che partecipano al concorso poetico-letterario della XV Biennale Internazionale: Mario Biancacci propone l’opera narrativa edita “Celeste e terreno” (ISKRA Edizioni); mentre i poeti Maura Murru e Cristoforo Puddu concorrono con due sillogi inedite, rispettivamente titolate “Tormenti creativi” e “Siamo granelli della stessa clessidra”.

Giuseppe Ungaretti, in un suo scritto degli anni Cinquanta, enunciava con forza: «Chiamo poeta qualsiasi artista – scriva versi o prosa, costruisca palazzi, scolpisca, dipinga o componga musica – che raggiunga l’altezza di forma capace nei suoi effetti a muovere negli animi poesia». E queste parole sembrano risuonare, con assoluto vigore nell’attualità, e permeare le sensazioni emotive ed immaginifiche create dalle opere sarde che la qualificata giuria, composta dalla inossidabile artista Rosetta Murru e dai critici d’arte Cristina Onnis, Davide Bisa e Luca Masala, ha selezionato per la XV Biennale d’Arte Internazionale.

Il fondo di poesia che accomuna l’arte è custodito nel segreto dell’animo umano – si distingue in molteplici espressioni e forme – per esaltare e svelare, con singolare unicità, la necessaria espressione di universale bellezza che alimenta e muove gli animi creativi in liricità. L’arte segna significativamente il nostro tempo e passaggio vitale con il mistero di un linguaggio di emozioni per il cuore che, in mille rappresentative strade, manifestano ed insegnano all’uomo il continuo rinnovamento della sensibilità interiore. Le opere vagliate e soppesate con rigore a rappresentare l’Isola, fascinose idee creative di eccellenza e personalità, posseggono un quantum di umanità e identità; rappresentano il continuo sviluppo-movimento di mente-fantasia e manifestano la singolarità e le idealità concettuali di ciascun artista.

L’arte e gli artisti sardi che ora si propongono per il circuito internazionale e multiculturale romano, pur coltivando scelte delineate dall’orientamento critico, hanno la forte consapevolezza di essere “ambasciatori culturali della Sardegna” e proporre modernità creativa attraverso gli irrinunciabili legami e valori dell’identità; concetto identitario che transita l’inscindibile binomio di etica-estetica per elaborare in modo completo e inventivo l’autentica arte, generata con i tratti partecipi di tutte le esperienze esistenziali dell’essere umano.

Encomiabile l’attività organizzativa e promozionale della PromoVogue di Mario Biancacci che, attraverso l’arte e la bellezza, ha costruito un percorso di positività e coinvolto artisti affermati e talentuosi emergenti, destinati a lasciare un segno significativo nella storia dell’arte in Sardegna. L’esperienza selettiva, sviluppata alle gallerie Picassart di Nuoro e Nova Karel di Cagliari, ha dato visibilità ad un microcosmo di validi artisti multanime e delineato le strade ideali che orientano la crescita dell’arte e il suo ruolo alla luce della valenza etica e sociale.

Cristoforo Puddu