22 November, 2024
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Stanco per la terza partita in 6 giorni, sotto di 2 goal a metà gara ma indomito, il Cagliari ha conquistato a Reggio Emilia il 13° risultato utile consecutivo. E’ la seconda rimonta di due goal in 7 giorni, prima il 4 a 3 sulla Sampdoria, oggi il 2 a 2 con il Sassuolo. Il Cagliari è ormai una realtà del campionato di serie A e non a caso si trova al quarto posto in classifica, in compagnia della Roma, alle spalle delle tre grandi Inter, Juventus e Lazio.

I goal di Domenico Berardi (7′) e Filip Djuricic (36′), sembravano aver incanalato la partita verso una vittoria del Sassuolo, anche perché il Cagliari visto nel primo tempo è parso chiaramente sottotono rispetto a quello bello e brillante visto negli ultimi mesi, ma la reazione della squadra di Rolando Maran nella ripresa è stata decisa ed il goal immediato di Joao Pedro (10° personale in 15 partite) ha tenuto il risultato sempre in equilibrio fino alla fine, grazie anche all’errore dal dischetto commesso da Domenico Berardi al 66′. E al declinare della partita, è arrivata la zampata di Daniele Ragatzu, entrato in campo al 78′ al posto di Nahitan Nandez, al secondo goal in tre giorni, dopo quello realizzato giovedì sera, in Coppa Italia, contro la Sampdoria.

Il pareggio lascia tanto amaro in bocca al Sassuolo, che ha fatto la partita e, per quanto prodotto, probabilmente avrebbe meritato di vincere, ma quando non si chiudono, spesso le partite, si finisce con il non vincerle, com’è accaduto appunto oggi.

«Godiamoci questo pareggio: riuscire a riprendere una partita compromessa in una giornata meno brillante è un ulteriore segnale di autostima, convinzione e carattere – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Non siamo stati la solita squadra, probabilmente abbiamo pagato la terza partita in sei giorni, soprattutto a livello mentale; ma intanto si è portato a casa un risultato importante, che dà continuità e allunga la nostra serie positiva. Se riescono determinate rimonte è perché ci crediamo sino in fondo.»

 

 

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Un calcio di rigore di Kevin Prince Boateng, assegnato dal direttore di gara, Luca Pairetto di Nichelino, al 97′ e trasformato al 99′, ha negato al Cagliari una meritata vittoria nel match di esordio casalingo alla Sardegna Arena con il Sassuolo, vanificando una prestazione eccellente e due straordinari goal realizzati con prodigiosi colpi di testa dal bomber Leonardo Pavoletti. A privare i rossoblu di due punti, purtroppo, è stata un’ingenuità del 21enne Filippo Romagna che nell’ultimo disperato assalto degli emiliani, è saltato con le braccia larghe su una conclusione a rete di Babacar, riuscendo a ritrarre solo in parte il braccio destro, che ha fermato, purtroppo il pallone, come ha rivelato il VAR, al quale si è appellato il direttore di gara dopo le proteste dei giocatori ospiti.

Al di là della beffa terribile maturata in extremis, la prestazione fornita dal Cagliari dopo il brutto esordio di Empoli, è stato più che positiva. La squadra, scesa in campo con una difesa cambiata per metà con i debutti dei nuovi Darijo Srna e Ragnar Klavan, e con Marco Sau al fianco di Leonardo Pavoletti, dopo un avvio di gara favorevole al Sassuolo, caricatissimo dopo l’exploit compiuto contro l’Inter, il Cagliari ha sbloccato il risultato già al 10′ con Leonardo Pavoletti, bravo a girare a rete con un preciso colpo di testa un cross di Simone Padoin. Il goal ha esaltato i rossoblu che al 14′ avrebbero potuto raddoppiare con Marco Sau, fermato al momento della conclusione da un recupero di Marlon.

Dopo una fase equilibrata, con tentativi da una parte e dell’altra, il Cagliari ha sfiorato nuovamente il raddoppio al 40′ con il solito Leonardo Pavoletti, ancora con un colpo di testa su lancio di Luca Cigarini, con il pallone a lato d’un soffio. Il primo tempo si è concluso senza più sussulti.

In avvio di ripresa, improvviso, il goal del pareggio della squadra di Roberto De Zerbi, al secondo centro stagionale dopo il calcio di rigore che ha piegato l’Inter, bravo a infilare la difesa rossoblu su lancio di Stefano Sensi e a battere imparabilmente Alessio Cragno.

Il Cagliari inizialmente sente il contraccolpo per il goal subito ma dopo gli ingressi di Filip Bradarić per Luca Cigarini e Diego Farias per Marco Sau, al 28′ ritorna in vantaggio, con Leonardo Pavoletti, puntuale alla deviazione di testa, forte ed imparabile, su calcio d’angolo battuto da Darijo Srna.

Nel finale il Sassuolo non sembra creare grandi preoccupazioni alla difesa rossoblu, soprattutto dopo che rimane in dieci uomini per l’espulsione di Marlon che riceve il secondo cartellino giallo per un fallo su Simone Padoin e finisce anzitempo negli spogliatoi.

Quando erano ormai pronti i titoli di coda, al 7′ di recupero, la beffa: su angolo di Domenico Berardi, Babacar calcia a rete con forza e decisione, il pallone è intercettato dal braccio destro di Filippo Romagna e finisce ancora in angolo ma sulle proteste dei giocatori emiliani Luca Pairetto consulta il VAR e concede il calcio di rigore che Kevin Prince Boateng realizza spiazzando Alessio Cragno.

Non c’è più tempo, la partita finisce in un clima di grande nervosismo e, soprattutto, di grandissima delusione per il Cagliari di Rolando Maran che credeva di avere ormai i primi tre punti stagionali in tasca.

«Avevamo l’obbligo di dimostrare, a noi stessi e ai tifosi, che domenica scorsa era stato un episodio isolato – ha commentato a fine match Rolando Maran -. Ci siamo riusciti, addirittura migliorando la qualità della prestazione rispetto al precampionato. Ho fatto delle rotazioni inserendo giocatori che si sono fatti trovare pronti e questo non può che farmi piacere. Al di là di chi scende in campo, stanno lavorando nel migliore dei modi. Contro il Palermo in Coppa forse avevamo sofferto qualcosa, oggi non direi. Il pareggio di Berardi è arrivato in un momento nel quale non stavamo rischiando nulla, e siamo stati infilati da una giocata in verticale. Abbiano alzato il baricentro, ci siamo riportati in vantaggio ed abbiamo sfiorato il terzo gol. Per portare a casa la vittoria – ha concluso Rolando Maran – si ha bisogno anche di un pizzico di buona sorte: invece oggi gli episodi, in particolare sull’occasione capitata a Marco Sau salvata sulla linea e sul rigore all’ultimo respiro non ci hanno girato bene.»

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Il Cagliari è uscito imbattuto dal Mapei Stadium nello scontro diretto con una concorrente per la salvezza, il Sassuolo, e torna in Sardegna con un prezioso punto che costituisce un nuovo significativo passo in avanti verso il traguardo finale, considerato che i punti di vantaggio sulla terz’ultima posizione, occupata dalla Spal, sono ora 8.

Quella disputata oggi nell’anticipo di mezzogiorno e mezza non è stata certamente una bella partita, condizionata sicuramente dall’importanza della posta in palio.

Diego Lopez ha tenuto inizialmente in panchina Leonardo Pavoletti, non in perfette condizioni fisiche, schierando in attacco la coppia brasiliana formata da Joao Pedro e Farias. Al posto di Paolo Faragò ha esordito dal 1’ Charalampos Lykogiannis.

Nel primo tempo il Cagliari ha controllato senza difficoltà tutti i tentativi del Sassuolo, cercando anche di creare qualche problema alla porta avversaria. Perso Luca Cigarini per infortunio al 25′, sostituito da Marco Sau, Diego Lopez ha tenuto gli equilibri facendo arretrare Joao Pedro in mezzo al campo.

In avvio di ripresa il Sassuolo ha sfiorato il goal con Domenico Berardi che ha sprecato calciando alto da favorevolissima posizione. Ci ha provato anche Babacar, sul quale ha fatto buona guardia Alessio Cragno. Nonostante la pressione del Sassuolo, la porta rossoblu non ha corso grossi rischi e lo 0 a 0 finale è arrivato come risultanza inevitabile di una partita equilibrata, con pochi lampi.

Il Cagliari conferma di essere in salute e sabato giocherà ancora in trasferta, un altro scontro salvezza, sul campo del Chievo, battuto in casa oggi dal Genoa di Davide Ballardini.

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Dopo l’impresa di Ferrara, il Cagliari ritorna alla Sardegna Arena per affrontare il Sassuolo (inizio ore 20.45, dirige Claudio Gavillucci di Latina, assistenti di linea Claudio La Rocca di Ercolano e Alessandro Costanzo di Orvieto, quarto ufficiale Francesco Paolo Saia di Palermo, addetti al VAR Marco Guida di Torre Annunziata e Antonio Giua di Olbia), a quattro giorni dalla seconda partita interna consecutiva, in programma domenica pomeriggio contro il Chievo. L’obiettivo odierno è la terza vittoria consecutiva, per confermare l’ottimo periodo di forma e di umore, e capitalizzare così al meglio il calendario favorevole.

Il Sassuolo dell’ex Cristian Bucchi si presenta alla Sardegna Arena con un solo punto, una classifica sicuramente bugiarda per quella che è la qualità dell’organico, che oggi sarà privo di quello che forse è il suo uomo migliore, Berardi, indubbiamente l’uomo di maggior classe.

Massimo Rastelli invita tutti alla prudenza. «Il Sassuolo non attraversa un momento brillante per quel che riguarda i risultati ma è una squadra che ha mantenuto più o meno la stessa ossatura di quando ha conquistato la qualificazione all’Europa League – ammonisce il tecnico rossoblu -. A Bergamo non meritava di perdere e ha messo in difficoltà la Juventus. Ha qualità in mezzo e in attacco, i difensori sono forti ed esperti. Mi aspetto un Sassuolo agguerrito: attenderà un nostro errore, una rincorsa non effettuata, un attimo di pausa per colpire».
«Dovremo far girare palla velocemente per eludere il loro pressing e trovare le combinazioni giuste per far male – aggiunge Massimo Rastelli -. Veniamo da due vittorie consecutive, non dobbiamo esaltarci, ma affrontare ogni gara con lo spirito giusto. Ci aspettano due partite in casa, sono altrettante occasioni che dobbiamo cogliere per mettere fieno in cascina. Confido inoltre nell’apporto del pubblico: nella Sardegna Arena giochiamo in tredici.»