22 November, 2024
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Un’intera giornata dedicata alla paleontologia urbana a Cagliari. Giovedì 23 marzo 2017, nei locali della Cittadella dei Musei (piazza Arsenale 1), saranno presentati i primi risultati del progetto dedicato alla scoperta dei fossili ancora osservabili per le vie di Cagliari.

Negli stand, visitabili dalle 10.30 alle 20.00, si potranno trovare postazioni per la sperimentazione virtuale del geo-tour urbano e per esplorare le testimonianze storiche della geologia e della paleontologia di Cagliari attraverso libri, manoscritti, reperti fossili digitali e dal vivo. Sarà inoltre possibile partecipare a una breve passeggiata paleontologica nell’area di Buoncammino.

Una mostra didattica di fossili e rocce, giochi enigmistici a tema, poster, presentazioni multimediali realizzati da alcuni partner del progetto arricchiranno l’esperienza della giornata.

I visitatori avranno inoltre la possibilità di scaricare gratuitamente una App per cellulare e un e-book dedicati a fossili e rocce di Cagliari.

Presenteranno i risultati raggiunti la Sardoa d-library e il Museo Domenico Lovisato dell’Università di Cagliari, il Parco Gominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, gli studenti del Liceo Euclide di Cagliari e dell’I.T.I. di Tortolì (Liceo delle Scienze applicate e ITC-SIA).

L’Università di Cagliari ha ottenuto il finanziamento per la realizzazione del progetto a seguito di un concorso nazionale bandito dal MIUR nell’ambito della legge per la valorizzazione del patrimonio museale naturalistico del nostro Paese, e tra le numerosissime proposte di valorizzazione il progetto, redatto dai professori Giancarlo Nonnoi e Gian Luigi Pillola, è risultato non solo meritevole di finanziamento (unico in Sardegna), ma anche quello che ha ottenuto la migliore valutazione da parte della commissione.

L’itinerario è stato sviluppato nell’ambito del progetto “Coccodrilli, squali, tartarughe. Storie di fossili a Cagliari e nell’area urbana”, cofinanziato Miur, coordinato dall’Università di Cagliari (Sardoa d-library e Museo sardo di Geologia e Paleontologia “Domenico Lovisato”), a cui hanno partecipato il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna e alcune scuole superiori dell’isola: il Liceo “Euclide” di Cagliari, il Liceo “Pitagora”  di Isili e Laconi, il Liceo “Asproni” di Iglesias e il Liceo scientifico delle Scienze Appolicate e l’ITC-SIA dell’Istituto superiore ITI di Tortolì.

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Domani, venerdì 16 dicembre, dalle 9.00 alle 13.00, l’aula Verde della Cittadella dei musei, in piazza Arsenale, a Cagliari, ospita il convegno scientifico che conclude le iniziative legate al centenario dalla morte di Domenico Lovisato. L’intera giornata vedrà l’alternarsi di storici e scienziati nel ricordare la figura del docente e geologo istriano. L’appuntamento è anche occasione per un bilancio delle attività svolte nell’Anno Lovisatiano, curato dall’Università di Cagliari e da Sardoa d Library. I lavori sono divisi in due sessioni, mattino e pomeriggio. Nel corso della pausa verrà proiettato un video realizzato dagli studenti del liceo scientifico di Tortolì, nell’ambito del progetto “Coccodrilli, squali e tartarughe. Storie di fossili a Cagliari e nell’area urbana”.

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Alternanza scuola lavoro tra rocce e fossili nel Sulcis Iglesiente per gli studenti del Liceo delle Scienze applicate dell’I.T.I. di Tortolì che, sabato 3 dicembre, hanno aggiunto una nuova tappa del loro percorso di formazione per la divulgazione e la valorizzazione digitale delle risorse geopaleontologiche della Sardegna. 

Si chiama, infatti, “Fossili hi-tech”, il progetto di alternanza scuola-lavoro messo a punto dall’Università di Cagliari, biblioteca digitale Sardoa d-library (Dipartimento di Storia, beni culturali e Territorio) e Museo sardo di Geologia e paleontologia Domenico Lovisato (Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche) con l’istituto scolastico ogliastrino, che ha per tutor il prof. Giancarlo Nonnoi, docente di Storia della Scienza nell’ateneo.

I ragazzi della IV C, accompagnati dalle loro docenti Silvia Conti e Scilla Contu, con la guida di Gian Luigi Pillola, professore di Paleontologia e Paleoecologia all’Università di Cagliari, sono andati alla scoperta dei reperti custoditi nel Museo PAS “Martel” di Carbonia e delle impronte fossili di cervo e mammut nano sardo, visibili nelle campagne di Gonnesa.

La visita al Museo dei paleoambienti sulcitani “E.A. Martel” ha permesso agli studenti di approfondire tecniche e principi della museologia naturalistica e della divulgazione scientifica in ambiente museale, oltre che di approfondire le conoscenze sul patrimonio geopaleontologico sardo.

Nel pomeriggio il programma è proseguito con le attività di campagna nel territorio di Gonnesa, prima con l’osservazione degli strati quaternari in loc. Funtana Morimenta, nei pressi dell’area di ritrovamento storico del Mammut nano di Gonnesa, poi con l’esercitazione sulle rocce e i fossili del Cambriano presso la laveria della miniera di Seddas Modditzis tra Gonnesa e Iglesias.

Il percorso di alternanza scuola lavoro è nato a partire dall’esperienza del progetto didattico “Coccodrilli, squali, tartarughe. Storie di fossili a Cagliari e nell’area urbana”, cofinanziato dal MIUR e coordinato dall’ateneo di Cagliari.

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Martedì 29 novembre, a Modena, è stato presentato il portale bilingue della prima Rete dei musei universitari italiani. Il portale, descritto ai media da Angelo O. Andrisano (rettore Università Modena-Reggio Emilia) e da Elena Corradini (coordinatrice nazionale Rete dei musei universitari, docente di Museologia) – mette in rete per la prima volta in Italia musei, centri e sistemi museali universitari. Per l’ateneo di Cagliari hanno perso parte alla presentazione le professoresse Micaela Morelli e Anna Maria Deiana, pro rettore per la Ricerca e responsabile del team che ha curato localmente l’iniziativa.

Nella prima fase del progetto è stata catalogata una piccola parte del patrimonio cagliaritano, pari a 1.442 i reperti. I percorsi tematici riguardano, tra gli altri, gli scienziati Eva Mameli Calvino, Patrizio Gennari, Gennaro Gorga, Domenico Lovisato e Clemente Susini. «Il portale consente a pubblici diversi di apprezzare la varietà dei patrimoni dei musei universitari, migliora la comprensione di significati di oggetti con l’utilizzo delle tecnologie informatiche. La sezione dedicata alle storie degli atenei contribuisce alla costruzione dei valori identitari delle nostre Università con percorsi dedicati ad alcuni dei più importanti docenti che hanno contribuito alla conoscenza scientifica» dice la professoressa Morelli. «La visita virtuale ci racconta le vicende degli uomini che hanno fatto la storia della scienza e ci mostra gli ambienti e gli strumenti con cui hanno operato. Inoltre, si offre orientamento a studenti e giovani laureati, si può produrre occupazione qualificata, si supporta la formazione e si apre un confronto proficuo con la società civile» spiega la professoressa Deiana. L’Università di Cagliari ha preso parte al progetto con il Centro interdipartimentale musei, collezioni e archivio storico. Le Collezioni archeologiche e l’Archivio storico (dipartimento beni culturali e territorio – referenti i professori Carlo Lugliè e Cecilia Tasca), Museo di fisica (dipartimento di fisica, Francesco Casula), il Museo sardo di antropologia ed etnografia, il Museo di zoologia e il Museo herbarium (dipartimento scienze della vita e dell’ambiente – Emanuele Sanna, Anna Maria Deiana e Annalena Cogoni), il Museo sardo di geologia e paleontologia “Domenico Lovisato” e il Museo di mineralogia “Leonardo De Prunner” (dipartimento scienze chimiche e geologiche – Gian Luigi Pillola) e la Raccolta delle cere anatomiche di Clemente Susini (dipartimento scienze biomediche, Francesco Loy ed Alessandro Riva) tra le strutture coinvolte.

Il portale fa capo al progetto di accordo avviato nel 2013, finanziato dal Miur (ministero istruzione, università e ricerca – legge per la diffusione della cultura scientifica), segue la costituzione nel 2012 di una Rete, che ha messo assieme i musei delle Università di Bari, Cagliari, Chieti-Pescara, Ferrara, Firenze, Modena-Reggio Emilia, Parma, Perugia, Roma “La Sapienza”, Salento, Siena, Tuscia, coordinate da Modena e Reggio Emilia. Sessantaquattro musei, 38 collezioni, nove Orti botanici/erbari, 28mila esemplari, reperti, oggetti e strumenti catalogati riferibili a sette macro-aree disciplinari declinabili in diciassette aree: questi i numeri della Rete dei musei universitari. Il progetto – basato su tecnologie informatiche, networking e valorizzazione del patrimonio culturale scientifico – ha per obiettivo, oltre al rendere operativa con il portale la rete tra le dodici università, il monitoraggio del patrimonio, l’ideazione e lo sviluppo di percorsi tematici e itinerari culturali sul territorio.

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Mercoledì 16 novembre, Giancarlo Nonnoi – dipartimento Storia, beni culturali e territorio; responsabile scientifico per l’Università di Cagliari, con Gian Luigi Pillola, dell’Anno Lovisatiano – prende parte alla conferenza che si tiene all’Università di San Martin di Buenos Aires. Il convegno ha per titolo “Encrucijdas del saber històrico“.

L’intervento del professor Nonnoi a Buenos Aires, intitolato “L’ultima Tule”,  si inquadra in un ambito specifico e ad ampio respiro al tempo stesso: “Lovisato ritorna in Argentina – L’esplorazione della Patagonia e della Terra del fuoco nell’Ottocento: la missione di Domenico Lovisato”. Il tutto nell’ambito dell’Anno Lovisatiano, proclamato quest’anno dall’Università di Cagliari per il centenario dalla morte dello scienziato di origine istriana ma sardo di adozione. Il calendario delle celebrazioni prevede altri due appuntamenti: martedì 13 dicembre, all’Università di Sassari  e venerdì 16 dicembre, per la manifestazione di chiusura, a Cagliari.

Gli scienziati italiani e l’esplorazione della Patagonia alla fine dell’Ottocento, con in mezzo la Sardegna: è questo il filo conduttore  della conferenza del professor Nonnoi. Il docente di Storia della scienza e delle tecniche all’Università di Cagliari, farà il punto sulle spedizioni scientifiche in Patagonia e Tierra del fuego compiute da un gruppo di scienziati italiani alla fine dell’Ottocento. «Con loro, in qualità di responsabile scientifico, c’era anche lo scienziato della terra Domenico Lovisato, uno dei più illustri professori del nostro ateneo. La partecipazione a questa impresa – spiega Giancarlo Nonnoi – valse a Lovisato notorietà scientifica nazionale e internazionale. Grazie agli studi sulle formazioni dei terreni patagonici e dell’arcipelago fuegino, nel 1883, ottenne la cattedra di professore ordinario all’Università di Cagliari».

Al comando dall’ufficiale della marina militare italiana Giacomo Bove, l’équipe italo-argentina salpò da Buenos Aires il 21 dicembre del 1881 a bordo della corvetta Cabo de Hornos, messa disposizione del governo argentino. Dopo aver perlustrato e studiato la foce del Rio Santa Cruz e la desolata Isla de los Estados, la delegazione di studiosi percorse lo Stretto di Magellano fino a Punta Arenas, per dirigersi poi, destreggiandosi in un dedalo di isole e canali, verso il Beagle Channel, scoperto appena trent’anni prima da Robert Fitzroy e Charles Darwin. Attraverso lo stretto passaggio tra l’Oceano Pacifico e l’Oceano Atlantico il gruppo italiano raggiunse l’allora minuscolo insediamento coloniale inglese di Ushuaia. Nonostante un forzato naufragio nei pressi di Bahia Sloggett i nostri scienziati non interruppero comunque la loro attività di ricerca e Lovisato in particolare, nel viaggio da sud a nord in direzione di Buenos Aires, esplorò i territori più settentrionali della Patagonia, come il Chubut, il Golfo Nuevo, la Penìsula Valdès e Puerto Madryn, fino alla sponda sinistra del Rio Negro.

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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale ha approvato la presa d’atto del Patto per lo sviluppo della Sardegna stipulato il 29 luglio scorso tra il Capo del Governo Matteo Renzi e il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Via libera anche all’adesione alla “Collaborazione tra associazioni che promuovono l’integrazione attraverso l’imprenditoria in Sardegna” nell’ambito dell’iniziativa Immigrazione 2014. Il progetto è finanziato dalla Fondazione CON IL SUD. La Giunta ha poi proceduto alla nomina di Antonello Arghittu Direttore generale Ersu, per 15 mesi, e di Angelo Casula Direttore generale di Forestas, per 3 anni.
E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Luigi Arru, il programma di adeguamento delle strutture sanitarie alla normativa antincendio: con 2.478.743 euro verranno realizzati interventi al San Marcellino di Muravera e al San Giuseppe di Isili, al San Michele dell’azienda Brotzu, alle Cliniche e al Santissima Annunziata dell’Aou di Sassari, all’ospedale di San Gavino. E’ stata accolta, inoltre, la proposta di recepimento dell’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sull’individuazione delle figure professionali competenti nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore, nonché delle strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali e assistenziali coinvolte nelle reti di cure palliative e della terapia del dolore. L’esecutivo ha dato poi il via libera all’assegnazione della quota di copertura in acconto del disavanzo 2015 a favore delle Aziende sanitarie, per un ammontare di quasi 95 milioni 800 mila euro ed alla nomina a commissario della Asl di Lanusei di Grazia Cattina, attualmente direttore sanitario dell’azienda. Con una nuova delibera sull’accoglienza ai minori stranieri non accompagnati, la Giunta indica le caratteristiche e i requisiti che devono possedere le strutture transitorie di accoglienza a loro dedicate: devono essere facilmente raggiungibili e accogliere i minori per un tempo non superiore a 45 giorni, per far fronte alle emergenze e a particolari condizioni di straordinarietà riconducibili alle procedure di accertamento dell’età, all’iter di identificazione, a particolari accertamenti o profilassi sanitarie, ad un flusso straordinario di minori non previsto. Previsti anche i requisiti organizzativi e di personale, quali un’équipe formata da un coordinatore, un educatore, un mediatore culturale e un operatore. Sono stati poi ripartiti i fondi per il rilancio del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia: sul finanziamento complessivo di 3.175.500 euro, 1.058.500 sono rivolti all’avvio del servizio di nido d’infanzia e/o micronido; con un milione si prolunga l’apertura al pomeriggio o durante il periodo estivo; 1.117.000 per il sostegno ai costi di gestione, riducendo l’importo delle rette a carico delle famiglie. Con un milione di euro ripartito tra le Asl di Sassari, Oristano e Sanluri a si integrano gli interventi in materia di assistenza termale a favore delle terme di Benetutti (Aurora e San Saturnino), Santa Maria Coghinas, Sardara e Fordongianus.
Otto scuole polo rappresenteranno il raccordo tra le autonomie scolastiche e l’amministrazione regionale per favorire la semplificazione gestionale del programma “Tutti a Iscola@” 2016/2017. È quanto stabilisce la delibera proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino. Dopo il primo anno di avvio sperimentale, “Tutti a Iscol@” si perfeziona con un intervento mirato a sciogliere i nodi gestionali ed amministrativi sui quali le strutture scolastiche hanno riscontrato maggiori difficoltà. Le scuole polo, individuate tramite selezione pubblica fra quelle con maggiore esperienza e competenza, forniranno agli altri istituti assistenza e supporto in fase di programmazione, gestione e monitoraggio dell’intervento. Sempre su proposta dell’assessore Firino, la Giunta ha approvato in via definitiva il Piano Triennale 2016-2018 per lo sviluppo dello sport. In via generale il testo tiene conto delle osservazioni e delle proposte avanzate dalla VI commissione consiliare – che ha espresso parere favorevole all’unanimità sul provvedimento preliminare – valutandone nel dettaglio la loro compatibilità con i regolamenti federali e le altre disposizioni direttamente applicabili.
Su proposta dell’assessore Virginia Mura, la Giunta ha adottato una delibera di indirizzo per l’attuazione della legge regionale 9 del 2016, che riforma la disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. L’atto chiarisce con precisione l’iter corretto per procedere – come ha disposto la legge 9 – alla stabilizzazione nell’Aspal del personale assunto in passato con contratto a tempo determinato dalla soppressa Agenzia regionale per il lavoro, e individua la strada per effettuare la proroga di tutti i contratti in scadenza fino al 31.12.2016, tempo strettamente necessario per concludere la procedura di stabilizzazione. Sono da rispettare una serie di ineludibili passaggi amministrativi che impegneranno l’Aspal verosimilmente per tutta la restante parte del 2016, e nel frattempo si riuscirà a garantire la continuità dei servizi pubblici erogati dai Centri per l’Impiego.
In occasione del centenario della scomparsa del professor Domenico Lovisato, ordinario di geologia e mineralogia all’Università di Cagliari che nel 1879 lanciò la proposta di costruire un rifugio nei versanti del Gennargentu, la Giunta ha accolto la richiesta dell’assessore Cristiano Erriu per finanziare i lavori di recupero e ricostruzione delle vestigia storiche della “Casa rifugio La Marmora”, nel territorio del comune di Desulo. L’Assessorato degli Enti locali stipulerà una convenzione attuativa con il Comune, destinatario del finanziamento, assicurando in collaborazione con l’ente locale il coordinamento dell’iniziativa e l’attuazione dell’intervento. L’edificio, oggi è in condizioni di totale abbandono, consentirà di incentivare il turismo escursionistico, che avrebbe nella costruzione voluta dall’allora Club Alpino Sardo il punto di accoglienza. La posa della prima pietra di sienite, proveniente dall’area di Su Xuxiu, avvenne il 22 luglio 1900. L’intervento assume notevole rilevanza anche nell’ambito delle politiche di tutela e valorizzazione del paesaggio.
Definita la collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission per le attività di supporto alla realizzazione di prodotti audio – televisivi e per il cinema che promuovano l’immagine della Sardegna. Lo prevede la delibera approvata su proposta dell’assessore Francesco Morandi. Si tratta di nuove attività per completare le azioni di comunicazione turistica e per favorire nuove motivazioni di viaggio legate alla valorizzazione del territorio tramite il racconto visivo. Grazie al provvedimento si potranno gestire proposte di produzioni cine-tele-audiovisive da parte di società specializzate, testate giornalistiche, agenzie, che possano richiedere assistenza logistica e sostegno per la creazione di riprese/immagini/audiovisivi sul territorio regionale, destinate a cinema, televisione, web e a carta stampata.
Su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la Giunta ha approvato le modifiche dello statuto di Carbosulcis SPA, il mandato all’assessore di approvare il bilancio Igea Spa e la nomina della delegazione che tratterà la stipula dell’accordo quadro sui personale degli ex Consorzi Zir.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, la giunta regionale ha approvato una delibera che trasferisce all’agenzia regionale Agris la somma di 143.242 euro da utilizzare per assicurare la continuità dell’attività istituzionale del Laboratorio fitosanitario regionale e consentirne il potenziamento con l’acquisizione di macchine e attrezzature adeguate alle nuove emergenze fitosanitarie. Inoltre, acquisito il parere favorevole della Quinta commissione del Consiglio regionale, è arrivato il via libera definitivo all’integrazione della delimitazione dei territori interessati dagli eventi alluvionali del 18 e 19 novembre 2013, grandinate dei mesi di giugno e luglio 2015 e tromba d’aria del 4 settembre 2015, già approvata dalla giunta nella seduta dello scorso 12 luglio. Con apposita delibera, infine, è stata rettificata la Deliberazione n. 20/1 del 12 aprile 2016 nella parte relativa al calcolo dei canoni di affitto dei terreni agricoli previsti nel progetto Terra ai Giovani. L’agenzia Laore ha ricevuto mandato per la correzione della procedura pubblica di assegnazione dei terreni in corso, la cui scadenza era prevista per il 31 Agosto 2016 e che verrà prorogata.
La Giunta, su proposta dell’assessore Donatella Spano, ha deciso di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (Via), condizionato a prescrizioni, l’intervento per l’adeguamento per la sicurezza dell’esercizio della linea ferroviaria Chilivani – Porto Torres lungo il Rio Calamasciu (rettifica di tracciato tra il km 43+167 e il km 44+647 con soppressione del P.L. al km 43+810).
Su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, d’intesa con l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, la Giunta ha approvato lo schema di ripartizione tra le strutture regionali delle risorse per gli incarichi di consulenza, studio e ricerca, che saranno gestite dai direttori generali degli Assessorati. Per il 2016 sono stati stanziati complessivamente 436mila euro.

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Domani, martedì 23 febbraio, alle 11.30 circa, l’Università di Cagliari ricorda Domenico Lovisato. Lo scienziato – istriano  del 1842, scomparso a Cagliari il 23 febbraio del 1916 dopo 32 anni di insegnamento da professore ordinario di geologia e mineralogia – viene commemorato durante la seduta del Senato accademico. A seguire una delegazione guidata dal pro rettore alla Ricerca, Micaela Morelli, da Giancarlo Nonnoi (dipartimento Storia, beni culturali e territorio) e Gian Luigi Pillola (dipartimento Scienze chimiche e geologiche), depone una corona di fiori sulla tomba dello scienziato al cimitero monumentale di Bonaria. Alla cerimonia prende parte anche il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.

Domenico Lovisato, fin da giovane fu attivo irredentista costretto all’esilio dalle autorità austriache. Partecipa alla Terza guerra di indipendenza con i volontari garibaldini. Combatte in Trentino, diventa amico e consigliere di Giuseppe Garibaldi. Insegna poi in vari licei e approda a Sassari nel 1874. Nel 1879 torna nel capoluogo turritano come docente di geologia dell’ateneo. Tra il 1881/82 è responsabile scientifico della missione esplorativa in Patagonia e Terra del fuoco. Nel 1984 giunge all’ateneo di Cagliari: ha la cattedra di Geologia e mineralogia, primo professore ordinario stabile che insegna Scienze della terra. Personalità di spicco della vita cittadina e isolana, si batte anche in ambito politico e civile. Diventa un’eccellenza della geologia in Italia e in Europa. I suoi studi vengono pubblicati dall’Accademia dei Lincei, ha relazioni scientifiche con i principali esperti dell’epoca. Prosegue le ricerche pioneristiche di Alberto Lamarmora di cui diventa l’erede accademico e scientifico. Muore nel 1916 dopo 32 anni di insegnamento. A Domenico Lovisato, sepolto a Bonaria, è dedicata una via di Cagliari e il Museo sardo di geologia e paleontologia dell’Università di Cagliari.

I professori Giancarlo Nonnoi e Gian Luigi Pillola, responsabili scientifici dell’Anno Lovisatiano, hanno calendarizzato vari eventi da tenersi tra Cagliari, La Maddalena e Sassari. In scaletta i convegni dal tema “Domenico Lovisato: un geologo garibaldino”, “Domenico Lovisato. Dalla Nurra alla Terra del fuoco” e “Domenico Lovisato: geologia, paleontologia e passione civile” e la presentazione del volume “Cenni geologici sulla Sardegna” contenente il discorso di Domenico Lovisato all’inaugurazione degli studi nella Università di Cagliari, tenutasi il 3 novembre 1887.