2 November, 2024
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«Da poco insediata, il Comandante del Reparto della Casa Circondariale di Nuoro ha coordinato un’importante operazione che ha permesso il ritrovamento di 4 telefoni cellulari all’interno del Reparto alta sicurezza.»

A dichiararlo è il Segretario Generale Aggiunto dell’OSAPP, Domenico Nicotra, che rende inoltre che i poliziotti penitenziari, sotto la guida della dottoressa Manuela Coiana, sono riusciti addirittura a cogliere il flagranza i detenuti con due telefoni dei quattro che, complessivamente, sono stato rinvenuti nella giornata di ieri.

«Un plauso al neo Comandante – conclude Domenico Nicotra -, ma soprattutto, ai poliziotti penitenziari impegnati in questa operazione, con l’auspicio che i vertici dell’amministrazione sappiano formalmente dare un riconoscimento formale a tutto il personale impiegato.»

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Domenico Nicotra.

«Una delegazione dell’O.S.A.P.P., Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, sta visitando tutti gli Istituti Penitenziari della Regione Sardegna.»

Lo ha detto ieri il segretario generale aggiunto dell’O.S.A.P.P., Domenico Nicotra, il quale ha potuto constatare, preliminarmente, l’assenza di Direttori e Comandanti negli Istituti Penitenziari della Sardegna.

«A fronte dei dieci Istituti solo quattro sono quelli in cui si registra la presenza di un Direttore titolare – ha aggiunto Domenico Nicotra -. Addirittura in sedi penitenziarie di una certa rilevanza, come quella di Sassari risulta essere assente un dirigente/funzionario di Polizia Penitenziaria con funzioni di Comandante del Reparto. A questo si deve aggiungere, che è cronica l’assenza anche di tutte quelle figure intermedie sia del Corpo di Polizia Penitenziaria (Ispettori e Sovrintendenti) che del Comparto Ministeri necessarie per il buon andamento del mondo Penitenziario sardo. Fra molti è il caso di citare la situazione della Casa Circondariale di Sassari dove sono state allestite 12 sale per i processi in videoconferenza, mentre il personale del Corpo con qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria è quantificabile in soli 4 Ispettori di Polizia Penitenziaria. In una Regione come la Sardegna, dove allo stato non si registra una grande carenza nel ruolo esecutivo degli Agenti-Assistenti, è gravissima l’assenza di Ispettori e Sovrintendenti di Polizia Penitenziaria.»

«Inoltre, si deve tenere conto della grave situazione economica che non consente più neanche la manutenzione ordinaria degli Istituti Penitenziari e che pertanto in assenza di urgenti e tangibili provvedimenti saranno destinati ad un lento e inesorabile degrado. È necessario – ha concluso Domenico Nicotra – che il ministro della Giustizia ed il Capo del D.A.P. risolvano con urgenza tutte le criticità Penitenziarie della Sardegna sia sotto il profilo dell’incremento del personale Penitenziario che dal punto di vista finanziario.»

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«L’O.S.A.P.P nella mattinata odierna ha svolto una visita all’interno della Casa Circondariale di Cagliari.» A darne notizia è lo stesso segretario generale aggiunto dell’O.S.A.P.P – Domenico Nicotra – che dichiara aver trovato una struttura sufficiente nuova, alla stessa stregua delle altre della Sardegna.

«Insieme al segretario regionale Roberto Melis, prosegue il sindacalista dell’O.S.A.P.P, e una folta rappresentanza di delegati della Regione dopo aver fatto visita alla struttura di Uta si è fatto il punto della situazione, coinciso con la visita di ieri del Capo del Dipartimento – ha aggiunto Domenico Nicotra -. In Sardegna mancano circa 360 unità di Polizia Penitenziaria, mancano i Direttori di Istituto che in sei devono ricoprire gli incarichi di 14 Istituti, mancano i Comandanti di Reparto, ma soprattutto manca l’attenzione della Sanità regionale al mondo penitenziarioInfatti, non è operativo nessun Reparto di Medicina protetta che possa contemperare le esigenze di salute del detenuto con quelle di ordine pubblico della collettività. Quello di Sassari, benché i lavori siano apparentemente ultimati, non risulta ancora dato in uso all’amministrazione Penitenziaria. Inoltre, non è stato avviato nessun rapporto di collaborazione per attività in regione almeno un istituto in cui attivare un Reparto/Sezione detentiva quale articolazione della salute mentale per tutti quei reclusi che hanno problemi di natura psichiatrica. Per fortuna, prosegue Domenico Nicotra, dal punto di vista prettamente numerico la Sardegna a fronte dei 2.700 posti detentivi disponibili ne occupa, allo stato, “solo” 2.200.»

«È evidente, conclude il sindacalista dell’O.S.A.P.P, che è necessario un intervento di natura politico per sanare le gravi carenze orbitanti attorno alla questione della sanità in carcere mentre per quanto riguarda la generalizzata carenza di organico è necessario che il Capo del DAP prenda urgenti provvedimenti – ha concluso Domenico Nicotra -, a partire dai Direttori e passando per i Comandanti per arrivare sino agli Agenti.»

 

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«Aggressione contro i Poliziotti Penitenziari all’interno del Reparto di psichiatria dell’ospedale di Cagliari.»

A dichiararlo è il segretario generale aggiunto dell’O.S.A.P.P – Domenico Nicotra – che rende nota l’ennesima criticità subita dalla Polizia Penitenziaria da parte di un detenuto italiano, con problemi mentali, ricoverato e piantonato dal personale di Polizia Penitenziaria del Nucleo T.P. di Cagliari.

«Non si capisce – conclude Domenico Nicotra – il perché si debba ancora ricorrere ai piantonamenti in corsie d’ospedale quando con l’allestimento di un reparto di medicina protetta la sicurezza sarebbe sicuramente maggiormente soddisfatta e probabilmente si ridurrebbero drasticamente anche le aggressioni.»

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«La Polizia penitenziaria salva un’altra vita.»

A dichiararlo è il segretario generale Aggiunto dell’OSAPP – Domenico Nicotra – che ha reso noto che ieri sera la Polizia penitenziaria del carcere di Sassari ha salvato un detenuto extracomunitario nuovo giunto che per motivi ancora sconosciuti ha cercato il suicidio.

«Il detenuto, di origini marocchina e di anni 30, ha cercato con un laccio ricavato artigianalmente di impiccarsi ed il pronto intervento dei poliziotti penitenziari, che lo hanno anche rianimato, ha evitato che l’epilogo diventasse l’ennesima tragedia nelle patrie galere.»

«È auspicabile – ha concluso Domenico Nicotra – che in ogni caso gli organi dipartimentali e ministeriali provvedano ad assegnare un funzionario del Corpo con le funzioni di Comandante del Reparto, perché è altresì necessario che il personale abbia una guida certa e autorevole, anche perché la tipologia dei ristretti è certamente rilevamento è pericolosa.»

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«Un’altra vita salvata dalla Polizia Penitenziaria di Cagliari.» A dichiararlo è il segretario generale aggiunto dell’Osapp, Domenico Nicotra – che rende nota l’ennesima criticità delle “patrie galere” sarde. Questa volta si è scongiurata la morte di un detenuto extracomunitario che ha cercato di porre fine alla propria vita tentando l’impiccagione.

«Per la cronaca e per mettere l’accetto sulla professionalità della Polizia Penitenziaria – aggiunge Domenico Nicotra -, il detenuto salvato è lo stesso detenuto che sino a qualche giorno prima nel reparto transito rivolgeva nei confronti dei Poliziotti Penitenziari insulti e sputi. Le criticità si registrano anche tra il personale che ad oggi deve purtroppo contare su un’assenza considerevole di Poliziotti per motivi di salute che si ripercuotono inevitabilmente sul poco e carente personale rimasto in servizio.»

«Per fortuna – conclude Domenico Nicotra -, il personale può contare sempre sul proprio Comandante che da buon condottiero resta sempre col proprio personale per tutelarlo e motivarlo.»

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«Agosto messo in cantina ma all’interno del carcere cagliaritano di Uta la temperatura è assai elevata.» A dichiararlo è il segretario generale aggiunto dell’OSAPP – Domenico Nicotra – che rende noto gli ennesimi eventi critici registratosi all’interno della casa circondariale di Uta.

«Attori del disordine – aggiunge il sindacalista dell’OSAPP -, tre detenuti  uno dei quali già noto per i fatti accaduti pochi giorni addietro, che hanno posto in essere atti autolesionisti con l’intento, poi, di scagliare il liquido ematico raccolto contro la Polizia Penitenziaria. Contemporaneamente in un’altra sezione del carcere dove i detenuti sono custoditi con il regime cd “chiuso” hanno protestato.»

«È naturale – conclude Domenico Nicotra – che in simili circostanze e con la diffusa e gravissima carenza di personale è sempre difficile affrontare simili situazioni di emergenza, ma questa volta per fortuna pare non si sia registrato alcun danno fisico ai Poliziotti Penitenziari, che però, per ovvi motivi di ordine e sicurezza, sono stati costretti a prolungare e non poco il proprio turno di servizio.»

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«Sono stati attimi di ordinaria follia nel carcere cagliaritano di Uta.»

A dichiararlo è il Segretario Generale Aggiunto dell’OSAPP – Domenico Nicotra – che rende nota l’ennesima criticità registratasi all’interno della Casa Circondariale di Cagliari che ha visto come protagonista un detenuto extracomunitario.

«Nello specifico – aggiunge Domenico Nicotra -, il detenuto ha prima minacciato i Poliziotti Penitenziari in servizio brandendo una lametta e poi, dopo aver posto in essere atti autolesionisti ha fatto sì che il suo sangue arrivasse addosso ai Poliziotti presenti. Per fortuna, questa volta è stato ripristinato l’ordine senza registrare la necessità di ricorrere a cure per la Polizia Penitenziaria, ma purtroppo statistiche alla mano, sappiamo che non è così.»

«È necessario – conclude Domenico Nicotra -, che il Guardasigilli – a cui facciamo appello – dia il necessario input per avviare un piano straordinario di assunzioni perché è evidente e sotto gli occhi di tutti la.grave carenza di POLIZIOTTI in organico»

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«Solo la competenza e la professionalità della Polizia penitenziaria ha evitato che un pericoloso detenuto islamico nella nottata potesse scappare dal pronto soccorso dell’Ospedale di Cagliari.»

A dichiararlo è il segretario generale aggiunto dell’OSAPP, Domenico Nicotra, che rende onore alla scorta della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Cagliari che ha assicurato in totale sicurezza l’invio al pronto soccorso del vicino ospedale di un detenuto di fede islamica e potenzialmente pericoloso per l’ordine e la sicurezza penitenziaria e anche per la pubblica incolumità. 

«Nella nottata – aggiunge Domenico Nicotra -, il recluso in questione dopo aver ingerito corpi metallici è stato inviato, appunto al vicino pronto soccorso, dove avrebbe cercato di darsi alla fuga strattonando uno degli agenti di scorta. Come sempre la professionalità della Polizia penitenziaria ha evitato il peggio. Subito dopo, sembrerebbe, che lo stesso detenuto abbia minacciato che prima o poi sarebbe riuscito ad evadere e che non appena sarebbe riuscito a entrare in possesso di un arma avrebbe anche fatto delle vittime tra gli agenti di Polizia penitenziaria.»

«È auspicabile – conclude Domenico Nicotra -, che per questo detenuto venga avviato immediatamente l’iter per la sottoposizione alla sorveglia speciale e ci si auspica che il ministro della Giustizia ed il neo Capo del DAP prendano atto della grave situazione in cui versano tutti gli Istituti penitenziari nei quali il personale è stato diminuito per effetto di una legge voluta dal precedente Governo (Legge Madia).»

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«Estate rovente nell’Istituto Penitenziario di Sassari e come sempre è la Polizia Penitenziaria a pagarne le conseguenze.»

A dichiararlo è il Segretario Generale Aggiunto dell’OSAPP, Domenico Nicotra, che ha reso nota l’ennesima aggressione subita da un poliziotto penitenziario.

“Questa volta – aggiunge Domenico Nicotra -, per motivi apparentemente sconosciuti un detenuto italiano con pena definitiva si è scagliato contro l’agente di sezione sferrandogli un pugno in volto che gli ha causato la perdita di un dente.»

«Subito, dopo, sembrerebbe che lo stesso detenuto abbia posto in essere atti di autolesionismo tagliandosi su un braccio.»

«Ancora una volta – ha concluso Domenico Nicotra -, è il caso di ricordare al ministro della Giustizia e al neo Capo del DAP che questi episodi sono anche conseguenza dei tagli indiscriminati voluti dalla Legge Madia che indiscriminatamente dall’oggi al domani ha ridotto gli organici del Corpo di Polizia Penitenziaria.»