22 November, 2024
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Andrà avanti per tutto l’autunno nell’Isola di San Pietro il progetto di residenze artistiche Rizomi, curato dalla direttrice della compagnia cagliaritana Tersicorea, Simonetta Pusceddu, in tandem con il comune di Carloforte, grazie al sostegno della Regione Sardegna, del ministero della Cultura, della Fondazione di Sardegna e del comune di Carloforte, e con la collaborazione logistico organizzativa dell’associazione Botti Du Shcoggiu.

«Rizomi è una metafora per stimolare, attraverso la danza, un dialogo aperto tra spazio, tempo e territorio e gli artisti chiamati a produrre il proprio progetto consapevoli delle peculiarità del territorio di Carloforte e dell’isola di San Pietro. Così come l’organo che accumula sostanze nutritive di riserva, capaci di mantenersi inalterate nel tempo e in condizioni ostili, le residenze artistiche affondano qui le loro radici, e le nutrono con l’intento di valorizzare e raccontare le specificità del luogo e i suoi confini tracciati dal mare e dalle rocce e disegnati dal mistero delle storie e della bellezza che sta dentro il mare», spiega Simonetta Pusceddu.

Saranno le grotte, nella prima metà del mese di ottobre, a suggestionare, con le loro profondità e tagli di luce, il progetto Fragmenti dell’artista Vinka Delgado Segurado con il tutoraggio del regista e drammaturgo Roberto Magro e la collaborazione artistica tecnica e il lighting design di Diego Hernando, che sarà aperto alla visione del pubblico il 13 ottobre a Carloforte.

Dare rilievo allo spazio vuoto genera domande, approda agli strati più nascosti del subconscio, dove si accumulano pensieri e ricordi e dove la luce penetra a malapena, come nelle profondità di una grotta. Le creature che abitano questo luogo sono cresciute e si sono evolute in modo diverso dalle altre, adattandosi alle loro condizioni. L’estetica cerca l’esaltazione dell’irrazionale, il gusto per il decadente, la malinconia e l’angoscia esistenziale: l’essere umano è sospeso tra i propri limiti e l’infinito. In tutto ciò, il circo è lo strumento per sfumare i limiti del movimento corporeo ordinario; marionette e maschere aiutano l’esplorazione, la deformazione e la disintegrazione del corporeo.

La terza fase di Rizomi si sviluppa nel mese di novembre, con una restituzione pubblica, sempre a Carloforte, in programma sabato 16. Voce è la proposta artistica della danzatrice, performer e autrice Giulia Cannas che indaga intorno al concetto di città-borgo concentrandosi principalmente sulla forte identità dei margini, spesso circondati da bellezza naturale e lentezza e arricchiti di tradizioni radicate nel tempo. Costruito con il supporto dell’autrice Donatella Martina Cabras e del performer Enrico Frisoni, e con la presenza della costumista Alice Ortona Coles, Voce è una danza sincera, arrabbiata, radicata, potente, lenta. È la periferia di tutte le città del mondo fatte di esclusione, rabbia, lentezza, bellezza, forza e rivoluzione. Ma è anche la trasformazione in energia vitale e motrice del cambiamento.

Iniziato il 31 agosto, Rizomi ha presentato, a metà settembre, l’esito della prima residenza artistica, Diaspri, degli artisti Elisa Melis e Nicola Cisternino, che dalle infiltrazioni rossastre di natura ferrosa delle rocce della famosa Conca a sud dell’isola di San Pietro hanno tratto ispirazione per generare una simbiosi in continuo divenire tra corpi e pietra, movimento e mare. Una danza che, sulle note del vento, delle onde e del violino del tutor musicale Matteo Gallus, ha omaggiato la natura spettacolare del luogo e che rimane nella testimonianza di un intenso video prodotto e montato da Francesco Rosso.

L’iniziativa è parte dei Progetti per l’insediamento e sviluppo delle residenze “Artisti nei Territori”, triennio 2022-2024, prevista dall’Intesa Stato-Regioni del D.M. 27.07.2017.

 

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Grande successo di pubblico, lo scorso fine settimana a Seui, per la quarta edizione del festival “Seui in musica”.

La rassegna jazz organizzata dall’associazione culturale Kromatica, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari, per tre giorni ha visto alternarsi sul palco allestito in piazza San Giovanni musicisti di razza che dal pomeriggio a notte fonda hanno animato la vita del centro barbaricino.

Dal bandoneonista Fabio Furìa che, in duo con il pianista Walter Agus, venerdì ha contaminato il jazz con venature di tango, al sassofonista nuorese Gavino Murgia che sabato ha infiammato il pubblico nel concerto tenuto insieme al grande fisarmonicista Luciano Biondini. Sino all’Alessandro Diliberto Trio, protagonista di un’indimenticabile jam session in cui l’eclettico pianista cagliaritano si è esibito insieme a fuoriclasse del calibro del contrabbassista algherese Nicola Muresu e del batterista torinese Enzo Zirilli. Senza dimenticare gli Ozone Park, con il loro sound progressive e l’ensemble Manuela Mameli 4et che domenica ha visto sotto i riflettori oltre alla Mameli anche Paolo Carrus, Matteo Marongiu e Alessandro Garau.

Sono state applauditissime anche le performance degli ensemble composti da giovani, che si sono distinti per l’originalità delle loro proposte e per l’elevato livello tecnico e artistico dimostrato (la maggior parte di loro sono già diplomati al Conservatorio). Tra questi si sono imposti in particolare il Sofia Trio e i Just for the curious.

Particolarmente emozionante è stata inoltre “Il mio nome è Django”, la pièce teatrale ispirata alla vita del chitarrista Django Reinhardt, a cui è stata affidata la chiusura dell’edizione 2017 del festival. Un’opera curata da Paolo Putzu e Roberta Bochetta, accompagnata dalle musiche dei Mambo Django e dalla coreografia della ballerina Donatella Martina Cabras. Apprezzata è stata anche l’offerta pensata per i più piccoli: lezioni di propedeutica musicale tenuti dagli stessi musicisti protagonisti del festival.

Una scommessa vinta per il territorio, grazie ai migliaia di visitatori che si sono riversati nel paese per l’occasione, facendo registrare il tutto esaurito nei bed & breakfast di Seui e in quelli dei paesi vicini.

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Ultima giornata domani, domenica 23 luglio, per “Seui in musica”. La rassegna organizzata dall’associazione culturale Kromatica, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari, da venerdì sta animando l’importante paese della Barbagia di Seulo con eventi a base di jazz, mostre, visite guidate e propedeutica musicale per i bambini.

Si comincia alle 11.00, nella Palazzina Liberty, con l’apertura della mostra fotografica “Il jazz secondo Paolo Piga”. Alle 12.00 aperitivo all’M Café dove si esibisce il duo formato da Michela Saba e Luca Cocco.

Dopo la pausa pranzo, alle 17.00 si riprende: nel Centro polivalente “Is minadoris” arriva Claudio Loi, uno dei massimi esperti in Sardegna di musica e, in particolare, di jazz, che parlerà di “10 anni di Jazz in Sardegna”.

Tributo ai Beatles nell’appuntamento delle 18.00, in piazza San Giovanni: Peter Waters (pianoforte), Matteo Sedda (tromba), Alessandro Atzori (basso) e Ignazio Sechi (batteria) saranno i protagonisti del concerto  “Magical mistery tour”. Alle 19.00 si prosegue con l’ensemble Manuela Mameli 4et: sul palco oltre alla Mameli (voce), anche Paolo Carrus (pianoforte), Matteo Marongiu (contrabbasso) e Alessandro Garau (batteria).

Al tramonto aperitivo al Biondo Bar con la musica di Martina Garau e Gianluca Tozzi e poi di nuovo tutti in piazza San Giovanni per ascoltare l’Angiolini 4et: sul palco ci saranno Alessandro e Andrea Angiolini (rispettivamente sax e pianoforte), Matteo Marongiu (contrabbasso) e Roberto Migoni (batteria).

La chiusura dell’edizione 2017 di Seui in musica è nel segno del teatro con l’attesissimo e intenso spettacolo  (alle 22,30) “Il mio nome è Django”, ispirato alla vita del chitarrista Django Reinhardt. Atmosfere parigine degli anni ‘20 e ‘30, il fascino e il ritmo del gipsy jazz, le possibili sensazioni di un grande musicista dalla breve ma intensa esistenza – Django Reinhardt, il capostipite della musica gitana moderna – scritte e raccontate da Paolo Putzu, un medico scrittore. Le coreografie sono di Donatella Martina Cabras e la musica è suonata dal vivo del “Mambo Django Quartet”. La regia è di Cricrì Bocchetta.

Anche per la giornata di domani sarà possibile andare alla scoperta dei luoghi più suggestivi del paese grazie alle visite guidate che permetteranno di ammirare, tra l’altro, la Palazzina in stile liberty, la Casa Farci, il Carcere spagnolo e la Galleria Civica. E’ in programma anche un trekking urbano. Per i più piccoli ci sarà la possibilità di partecipare ai corsi di propedeutica musicale tenuti da Ambra Beretta.

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Un lungo fine settimana fatto di jazz, ma anche di mostre, convegni, teatro, visite alla scoperta del territorio e lezioni di propedeutica musicale per i più piccoli. Dal 21 al 23 luglio ritorna Seui in musica, appuntamento giunto alla quarta edizione, pensato per animare il più importante centro della Barbagia di Seulo. Organizzata dall’associazione culturale Kromatica, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la manifestazione ha per direttori artistici due studenti seuesi dell’istituzione musicale cagliaritana: Luigi Murgia e Fabrizio Mura. Che per l’occasione hanno pensato a un programma in cui il jazz si apre alle contaminazioni e alle collaborazioni e in cui figurano diversi nomi di sicuro richiamo: dal sassofonista Gavino Murgia, che la sera del 22 luglio si esibirà in duo con Luciano Biondini, al pianista Paolo Carrus, di scena il 23 luglio con il Manuela Mameli 4et, sino ad Alessandro Diliberto e Peter Waters, altri apprezzati pianisti attesi il 22 e 23, passando per Fabio Furìa, bandoneonista considerato tra i più interessanti del panorama europeo, la cui esibizione è attesa per il 21 luglio. Per la prima volta Seui in musica ospita anche il teatro con lo spettacolo, domenica 23 luglio, “Il mio nome è Django”, ispirato alla vita del chitarrista Django Reinhardt.

In tutto saranno una quindicina le formazioni che da mattina a sera si esibiranno nella suggestiva piazza San Giovanni, nel centro storico di Seui, in una no-stop musicale che sarà presentata dal noto esperto di jazz Stefano Fratta. Formazioni composte anche da giovani studenti e docenti del Conservatorio che proporranno al pubblico i loro progetti originali.

Accanto alla musica, la manifestazione propone anche un ricco cartellone di iniziative collaterali: dalle due mostre “I protagonisti del jazz”, che vedrà esposte le fotografie di Giulio Capobianco, e “Il jazz secondo Paolo Piga” che proporrà una carrellata di scatti realizzati da Paolo Piga, al convegno “I colori del jazz”, curato da Alessandro Diliberto, sino al trekking urbano, una camminata alla scoperta degli angoli più suggestivi del paese.

Venerdì 21 luglio a inaugurare l’edizione 2017 di Seui in musica sarà, alle 18.00, il Sofia Trio, formazione composta da Luca Deriu, Mario Meloni e Fabrizio Fogagnolo. Alle 19,30, si prosegue con i Nanay Cucas (Andrea Schirru, Carlo Depau e Marco Caredda) mentre alle 21.30 è la volta dei Just for the Curious, formazione composta da Giovanni Mameli, Andrea Parodo, Matteo Sedda e Nicola Vacca.

Alle 22,30, arriva l’attesa esibizione di Fabio Furìa, per l’occasione in duo con Walter Agus, mentre a chiudere la serata sarà (a mezzanotte) l’Hammond Trio, composto da Andrea Schirru, Giovanni Mameli e Andrea Murtas.

La giornata di sabato si apre alle 11.00, nella Palazzina Liberty, all’interno del percorso museale seuiense, con l’inaugurazione della mostra fotografica di Giulio Capobianco. Alle 12.00, l’appuntamento è all’M Cafè, nella piazza principale di Seui, per l’Aperimusic: aperitivo con la piacevole compagnia della musica suonata da Martina Garau e Gianluca Tozzi. Nel pomeriggio si riprende con uno spazio dedicato alla riflessione nel convegno, curato da Alessandro Diliberto, “I colori del jazz”. Alle 18,00, si ricomincia a suonare: sale sul palco l’Har Up Trio (Andrea Morelli, Maso Spano, Alessandro Garau), seguito, alle 19.00, dai Trioxide (Thomas Sanna, Edoardo Raimondo Meledina, Pietro Frongia). Ancora musica per l’aperitivo delle 20, questa volta al Biondo bar: il momento sarà accompagnato dalle note suonate da Michela Saba e Luca Cocco. Alle 21,30 i riflettori sono tutti per il sassofonista nuorese Gavino Murgia, in duo in questa serata con il fisarmonicista Luciano Biondini. Alle 22.30 arriva un altro degli appuntamenti più attesi: il concerto dell’Alessandro Diliberto trio (insieme al pianista cagliaritano ci saranno il contrabbassista algherese Nicola Muresu e il batterista torinese Enzo Zirilli).

La chiusura si serata è affidata ancora una volta a una giovane band: a mezzanotte si esibisce l’Ozone Park, formata da Davide Buzzo, Giuseppe Chironi, Gianluca Cossu e Alessandro Masala.

Domenica ancora una volta la giornata si apre alle 11 nella Palazzina Liberty con l’apertura della mostra “Il jazz secondo Paolo Piga”, appuntamento seguito, alle 12 all’M Café, dall’esibizione del duo formato da Michela Saba e Luca Cocco.

Alle 17 al Centro Polivalente “Is minadoris” arriva uno dei massimi esperti in Sardegna di musica, e in particolare di jazz: Claudio Loi inconterà il pubblico per parlare di “10 anni di Jazz in Sardegna”.

Tributo ai Beatles nell’appuntamento delle 18.00, dal titolo, non casuale, di “Magical mistery tour”: saranno sul palco Peter Waters insieme a Matteo Sedda, Alessandro Atzori e Ignazio Sechi. Alle 19.00, si prosegue con l’ensemble Manuela Mameli 4et: sul palco oltre alla Mameli, anche Paolo Carrus, Matteo Marongiu e Alessandro Garau.

Al tramonto aperitivo al Biondo Bar con la musica di Martina Garau e Gianluca Tozzi e poi di nuovo tutti in piazza San Giovanni per ascoltare l’Angiolini 4et: sul palco ci saranno Alessandro e Andrea Angiolini, Matteo Marongiu e Roberto Migoni.

Alle 22.30 il sipario sulla quarta edizione di Seui in musica si chiude con “Il mio nome è Django”, un intenso spettacolo teatrale a cura di Paolo Putzu e Roberta Bochetta, accompagnato dalle musiche dei Mambo Django e dalla coreografia della ballerina Donatella Martina Cabras.

Durante la tre giorni di musica  sarà possibile andare alla scoperta dei luoghi più suggestivi del paese grazie alle visite guidate che permetteranno di ammirare, tra l’altro, la Palazzina in stile liberty, la Casa Farci, il Carcere spagnolo e la Galleria Civica. E’ in programma anche un trekking urbano. Per i più piccoli ci sarà la possibilità di partecipare ai corsi di propedeutica musicale tenuti da Ambra Beretta.

«Questa collaborazione che ci vede ancora una volta protagonisti, pone in evidenza quanto l’imprenditorialità e la capacità performativa dei nostri studenti e dei nostri docenti debba essere ancor più supportata e valorizzata – afferma la direttrice del Conservatorio, Elisabetta Porrà – Sono fiera di dirigere questa istituzione che ha al suo interno tanta competenza e idee.»