Domani a Cagliari torna l’appuntamento con Terra Mobile sui temi del cibo e dell’ambiente.
[bing_translator]
Dalla fregola popolare, preparata con il coinvolgimento dei cittadini, ai prototipi di orti mobili, pensati per avere l’orto a portata di mano, sino ai filmati dedicati all’ambiente promossi dalla Fondazione Sardegna Film Commission.
Dopo il primo modulo di settembre, da domani, sabato 28 novembre, ritornano gli appuntamenti con Terra Mobile, la rassegna (inserita all’interno dell’asse tematica Passaggi e legami di Cagliari capitale 2015 della Cultura), che celebra lo spazio urbano attraverso progetti di contaminazione con la cultura rurale.
Ancora una volta a ospitare la manifestazione, che in questo secondo modulo metterà in primo piano il tema del cibo, sarà il rione Sant’Elia. Sarà qui, negli spazi della Cooperativa pescatori Porticciolo Sant’Elia, che sabato, alle 9.00, prenderà le mosse “Orto d’asporto”, progetto a cura dell’associazione Sustainable Happiness in collaborazione con l’associazione Mazzamurru, che prevede la costruzione di un prototipo di orto mobile, trasportabile ad esempio nelle mense scolastiche o negli ospedali pediatrici.
Il laboratorio vedrà coinvolte diverse classi dell’Istituto Agrario di Senorbì, che dietro la guida di un gruppo di esperti (due architetti, un ingegnere, un imprenditore del legno, utilizzerà materiali usati nell’idraulica, come la ghisa, ma anche il legno. Il progetto coinvolgerà anche i giovani di due comunità di recupero, come Punto e a capo che ospita ragazzi interessati dall’istituto della messa alla prova.
Insieme a “Orto da asporto”, sabato prenderà il via anche “L’orto ApPeso”, laboratorio curato anch’esso da Sustainable Happiness, che prende le mosse dal progetto “Geografie sommerse” partito la scorsa estate nel territorio del Sarrabus-Gerrei. L’attività prevede la creazione di bombe vegetali: specie arboree mediterranee, donate dall’Ente Foreste della Sardegna, saranno decorate con materiali come la lana, e poi caricate negli Orti d’asporto. Non solo: l’artista di San Sperate Pietrina Atzori porterà le sue creazioni di lana di feltro e di tinture naturali per un’installazione originalissima.
Sempre sabato, alle 9.00, l’appuntamento è anche con il laboratorio di Fregola popolare: l’artista relazionale, ricercatore e designer Daniele Pario Perra ritorna a Cagliari, proprio nel quartiere Sant’Elia, dove per l’edizione 2013 del festival Alig’Art aveva realizzato una residenza artistica Low Cost Design. Pario Perra lavorerà (massimo 30 partecipanti) a un percorso sulle dinamiche di gruppo, mentre Donatella Pusceddu, abitante di Sant’Elia, insegnerà ai partecipanti come cucinare la fregola. Un processo di partecipazione e condivisione che si concluderà alle 13.00, con la degustazione del piatto cucinato.
Per l’intera giornata, la sede della Cooperativa Pescatori di Sant’Elia ospiterà la proiezione di alcuni filmati sul tema dell’ambiente, sostenuti dalla FondazioneSardegna Film commission, e realizzati all’interno del progetto Heroes 20.20.20. Si tratta delle puntate pilota delle serie web: “Il filo di lana”, per la regia di Tomaso Mannoni, e di “Nuova era”, per la regia di Emanuele Trullu, e dei cortometraggi “Piccoli grandi Eroi”, regia e produzione di Giorgia Soi; “Domus”, di Salvo Nicotra, “Ogni cosa al suo posto”, per la regia di Paolo Zucca, e “Il mio cane si chiama vento” di Peter Marcias.
Il laboratorio “Orto d’asporto” proseguirà sino al 5 dicembre, giorno in cui alle 15.30 l’orto, finalmente finito, sarà caricato con le specie arboree mediterranee e trasportato nella Mediateca del Mediterraneo.