19 November, 2024
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raee

«La Sardegna migliora ancora la raccolta di Raee, i rifiuti da apparecchiature elettriche, e si piazza al quarto posto in Italia per raccolta pro-capite dopo Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Trentino, e al primo nell’area Sud ed isole. I dati confermano che la nostra regione ha rafforzato il trend positivo della raccolta registrato negli ultimi anni, con un ulteriore incremento del 4,67 per cento.»

Lo annuncia con soddisfazione l’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, dopo aver ricevuto copia del Rapporto 2017 sulla gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee), nel quale i valori sono tutti molto positivi per la Sardegna.
Secondo i dati del nuovo Rapporto, è Sassari a spiccare nuovamente per raccolta assoluta con oltre 5 milioni di chilogrammi di Raee e raccolta pro capite con 10,36 chilogrammi per abitante. Ma l’andamento è positivo per tutte le province: al secondo posto Cagliari con 2,4 milioni di chilogrammi e raccolta pro capite di 5,60 chilogrammi per abitante. A seguire Nuoro e Oristano con più di 6 chilogrammi pro capite. In miglioramento (+5.40%) ma non ancora sufficiente la raccolta nell’area del Sud Sardegna.
Sono pari a 11.626.072 chili i quantitativi assoluti di Raee attestati in Sardegna nell’anno, il quarto migliore risultato complessivo dell’area Sud e Isole da leggere in combinazione con il dato pro capite di 7,03 chilogrammi per abitante, che colloca la Regione al terzo posto assoluto in Italia. Con 23 Centri di raccolta è Oristano a provincia con il maggior numero ogni 100mila abitanti. Seguono Nuoro con 21 Centri e Sud Sardegna con 17. Complessivamente le province sarde possono contare su un numero di strutture adibite al conferimento dei Raee superiore alla media nazionale, per via dell’investimento effettuato dalla Regione nella realizzazione di oltre 200 ecocentri in Sardegna.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, ha deciso la proroga, condizionata a prescrizioni, della delibera 14/34 del 4 aprile 2012, relativa al procedimento di valutazione di impatto ambientale per il “Progetto per la realizzazione del Sito di raccolta in località San Giorgio – Casa Massidda in comune di Iglesias nell’ambito del progetto per il risanamento ambientale del Rio San Giorgio – Valle di Iglesias ed il sistema marino costiero di Fontanamare” nei territori di Iglesias e Gonnesa.

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Giunta del 17 aprile 2018

La Giunta regionale ha approvato il prossimo programma di Tutti a Iscol@ che sarà bandito su base biennale, per gli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020, con una dotazione finanziaria di 22milioni 500mila euro. Come proposto dall’assessore Giuseppe Dessena, le risorse – PO FSE 2014/2020, FSC e PAC – serviranno per potenziare le tre storiche linee di intervento, con particolare attenzione ai laboratori dedicati agli studenti con fragilità e disabilità e ai percorsi on-line.

In tema di valorizzazione della realtà museale sarda e di innalzamento della qualità di allestimenti attraverso la creazione di un sistema che faccia dialogare gli oltre 300 musei della Sardegna e interagire i musei anche con gli altri istituti e luoghi della cultura, è stato approvato un nuovo iter procedurale, a sportello, per la presentazione e la valutazione delle domande di riconoscimento regionale dei musei e delle raccolte museali. Le domande di riconoscimento potranno essere presentate dal primo luglio al 31 dicembre di ogni anno e saranno valutate in base all’ordine cronologico di presentazione. Entro il 30 giugno successivo le istanze accolte saranno inserite nell’Albo regionale istituito. Sempre in tema di musei e sempre su proposta dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, l’Esecutivo ha approvato il disegno di legge sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio inerenti l’attuazione dei contratti di acquisto di servizi dei progetti “Museo e centro di documentazione della Sardegna giudicale di Oristano e Sanluri” e “Museo per l’artigianato e il design intitolato a Eugenio Tavolara a Sassari”.

E’ stata accolta la proposta dell’assessore Luigi Arru di ripartizione tra gli Ambiti Plus delle risorse nazionali del Fondo povertà 2018: dei 297 milioni su scala nazionale, 20 milioni annui saranno destinati a interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e dei senza dimora. La Giunta, inoltre, ha approvato l’istituzione, da parte dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu”, di una struttura stabile a supporto dei RUP (responsabile unico del procedimento) per la durata massima riferibile al bilancio pluriennale 2018-2020, al fine di garantire l’avvio e l’attuazione degli interventi inseriti nel piano investimenti dell’Azienda (da 525mila euro in tre anni).

La Giunta, su proposta dall’assessore Cristiano Erriu, ha approvato i criteri e le modalità di ripartizione per il triennio 2018-2020 del contributo di 200mila euro previsto dalla Legge di stabilità 2018 in favore dei Comuni che hanno mantenuto a proprio carico la sede degli uffici dei Giudici di pace, dopo la relativa soppressione disposta dallo Stato con la legge n. 156/2012. I suddetti criteri sono stati approvati con l’intesa in sede di Conferenza permanente Regione-Enti locali. Approvata anche la modifica della delibera n. 15/7 del 21 marzo 2017, nella parte che riguarda il punteggio minimo che le Compagnie barracellari devono ottenere per accedere al premio annuale. Tale punteggio passa da 24 a 20. Restano invariate tutte le altre disposizioni. La modifica entra in vigore a partire dai premi per il 2018.

Approvato, come proposto dall’assessore Pierluigi Caria, il trasferimento a titolo di anticipazione all’Agenzia LAORE, di 1.100mila su un totale di 2.300 mila euro per l’attuazione del Programma dell’attività relativa alla tenuta dei Libri Genealogici e dei Controlli Funzionali per l’anno 2018 svolti dalla AIPA/APA, secondo i protocolli dei disciplinari di razza.

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Domani, venerdì 8 giugno, sull’isola dell’Asinara è in programma un incontro organizzato dall’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, all’interno del progetto Girepam, di cui la Regione Sardegna è capofila. Nella giornata, che prosegue il confronto con soggetti istituzionali ed economici iniziato ieri a Sassari, sarà l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, a chiudere i lavori che si terranno, a partire dalle 10.00, nella Casa del Parco situata a Cala Reale. Il primo intervento, dedicato all’impatto delle politiche pubbliche sul capitale naturale, spetterà invece a Maria Carmela Giarratano, direttore generale della Direzione per la protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente. I primi risultati del progetto Girepam verranno presentati dagli esperti della Regione, che affronteranno gli strumenti di pianificazione integrati per la gestione delle aree protette, i piani di azione transfrontalieri e le azioni pilota per la tutela di habitat e specie di interesse comunitario. Tra i temi trattati domani i servizi ecosistemici e il capitale naturale nella pianificazione di strategie di tutela e sviluppo, oltre ai cosiddetti “green e blue job”.

Costruire una strategia transfrontaliera condivisa di gestione integrata delle reti ecologiche marino-costiere, ideata e attuata dalle Regioni in rete con Parchi e Aree marine protette è lo scopo di GIREPAM (Gestione Integrata delle Reti Ecologiche attraverso i Parchi e le Aree Marine). Si tratta di un progetto strategico di durata triennale (2017-2019) cofinanziato dal Programma Italia-Francia Marittimo 2014-2020 con i fondi europei del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, per un budget complessivo di quasi 6 milioni di euro. Partecipano al progetto, che ha quale capofila la Regione Sardegna tramite l’assessorato della Difesa dell’ambiente, 16 partner da cinque regioni italiane e francesi (Sardegna, Corsica, Liguria, PACA, Toscana).

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, ha approvato i criteri per la concessione dei contributi al salvamento a mare e conferma le risorse degli ultimi tre anni, per 806.211,79 euro. «La Regione contribuisce a sostenere le spese dei Comuni per il salvamento a mare e conferma la cifra dello scorso anno, quando tutti i comuni che hanno fatto domanda hanno avuto il 70 per cento delle anticipazione – spiega l’assessore Donatella Spano -. Naturalmente sono essenziali i tempi e la compilazione della modulistica necessaria».
Possono fare richiesta di ammissione al contributo tutte le Amministrazioni comunali costiere della Sardegna, anche in forma associata, interessate ad attuare il “programma di salvamento a mare” nelle spiagge libere di competenza adibite alla balneazione, con finalità di prevenzione e tutela della incolumità dei bagnanti durante la stagione estiva. Gli interessati devono compilare, entro venti giorni, il modulo di domanda presente sul sito istituzionale e inviarla via posta elettronica certificata (pres.protezione.civile@pec.regione.sardegna.it). Come per il 2017, i contributi saranno erogati con un’anticipazione pari al 70 per cento dell’importo di contributo concesso, con il minimo fissato a 5mila euro.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, ha ripartito tra il comune di Carbonia, la provincia del Sud Sardegna e il Consorzio industriale provinciale di Cagliari risorse per 1,260 milioni di euro per il monitoraggio e la gestione post operativa delle discariche che si trovano a Carbonia, in località Sa Terredda, a Villasimius, in località Zimioni e a Iglesias, in località Is Candiazzus. Non sarà sottoposta all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale il rinnovo dell’autorizzazione alla coltivazione e ripristino ambientale della cava di inerti Sos De Bitti – Gollei Lupu, nei territori di Galtellì e Loculi.

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assessora Spano

L’assessore regionale con delega alla Protezione civile Donatella Spano, accompagnata dal direttore generale Graziano Nudda, ha partecipato oggi a Roma alla riunione generale sul Sistema antincendi 2018 indetta dal Dipartimento nazionale della Protezione civile. In videoconferenza dalla sala operativa di Cagliari hanno partecipato anche i vertici del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, che coordinano la funzione di spegnimento, gli altri dirigenti della Protezione civile e dell’agenzia Forestas.

Durante l’incontro, in cui è stato costituito il tavolo tecnico interistituzionale Aib (Antincendi boschivi), l’assessora Spano ha presentato i dati della campagna di lotta agli incendi dello scorso anno, le prescrizioni e il Piano Aib, confermandone organizzazione e assetto.

«Nel 2017 abbiamo presentato un Piano triennale molto funzionale ed efficace nelle azioni di prevenzione e mitigazione che rimane invariato anche per il 2018 salvo alcuni aggiornamenti dettati dalla nuova normativa di Protezione civile», ha sottolineato la titolare della Difesa dell’ambiente, la quale ha ricevuto dal direttore del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, le congratulazioni per la Sardegna, esempio di organizzazione e risorse dedicate alla campagna antincendi.

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Cielo nuvoloso
L’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano ha parlato di clima e misure di adattamento nel contesto insulare, oggi a Bruxelles, nel suo intervento alla task force della Crpm, la Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime. La Crpm, rete di cooperazione che coinvolge 160 regioni europee, ha lo scopo di tutelare le esigenze e gli interessi dei territori membri in ragione di potenziali svantaggi dettati dalla loro posizione geografica quali, ad esempio, la distanza dai centri economici e decisionali o la carenza di infrastrutture. Dopo il nuovo appuntamento in Sardegna di venerdì scorso con il Comitato europeo delle Regioni, si torna quindi a confrontarsi con l’Europa su temi centrali per il futuro dell’intero pianeta.
«L’Europa ha ben chiaro il protagonismo dei livelli locali nelle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, tematiche su cui la Sardegna continua a giocare un ruolo guida evidenziando a ogni occasione la necessità di una cooperazione multilivello per raggiungere l’obiettivo comune: la sfida si vince lavorando assieme», ha spiegato l’assessore Spano nell’incontro dedicato all’analisi degli impatti dei cambiamenti climatici nelle regioni marittime periferiche e al confronto sulle misure per indirizzare la prevenzione dei rischi correlati ai cambiamenti climatici per le zone interne e per le zone costiere.
«La Sardegna è ben consapevole delle proprie vulnerabilità territoriali e stiamo integrando le politiche di adattamento e mitigazione in tutti in settori isolani moltiplicando allo stesso tempo le iniziative per le zone costiere, le aree urbane e il patrimonio forestale – ha proseguito Donatella Spano, citando il grande lavoro svolto sinora partendo dal livello nazionale -. Siamo impegnati come regione coordinatrice del Tavolo sulla Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Anche nella redazione del Piano regionale di adattamento, e con il coordinamento del progetto Life Master Adapt, proponiamo esempi per integrare le politiche e gli strumenti per i settori strategici della nostra economia. Pensiamo anche alla salvaguardia delle nostre coste, che ci vede coinvolti anche all’interno di un importante progetto europeo come Maregot, o al progetto europeo Girepam per la tutela di habitat e ambiti marino-costieri.» L’assessore Spano, infine, ha citato la più recente firma, lo scorso giovedì a Cagliari, della Carta di Bologna sulle azioni per la protezione e lo sviluppo sostenibile delle coste mediterranee.
Nel pomeriggio, nella sede degli uffici regionali di Bruxelles, ha poi incontrato l’assessore per l’Ambiente, l’agricoltura e la pesca delle Baleari, Vicenç Vidal Matas. Al centro del vertice lo scambio di buone pratiche di economia circolare e gestione dei rifiuti per le comuni problematiche che hanno Sardegna e Baleari, specialmente nei mesi di maggiore afflusso turistico. Si tratta del primo passo di un percorso di cooperazione tra i territori.
Anche in Sardegna proseguono i lavori sul tema del clima. Domani è in programma a Cagliari il quarto workshop del progetto europeo Life Master Adapt. Rivolto ai soli funzionari regionali che si confronteranno sui macro-obiettivi di adattamento da inserire nella pianificazione regionale, per gestire e anticipare i rischi da eventi naturali estremi da qui al 2030.

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Su proposta dell’assessore Donatella Spano, la Giunta regionale ha espresso giudizio negativo sulla compatibilità ambientale dell’intervento denominato “Parco eolico Medio Campidano”. Giudizio positivo sulla compatibilità ambientale per il progetto di coltivazione mineraria e ripristino ambientale del cantiere estrattivo Cuccuru Mannu in territorio di Sarule. Sarà sottoposta all’ulteriore procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) il progetto per la realizzazione di un percorso alternativo al centro urbano di Baunei, proposto dall’Amministrazione comunale. Esclusi, invece, da ulteriore procedura di Via, condizionati a prescrizioni, i progetti per un impianto di recupero per rifiuti urbani e speciali non pericolosi a Nuraminis e per una cava di materiali litoidi per costruzioni civili a Cheremule, in località Pira e Campu.

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Il Comitato europeo delle Regioni è arrivato oggi in Sardegna per la seconda volta in due anni: il tema è ancora la lotta ai cambiamenti climatici, ma in questa occasione l’attenzione è stata soprattutto per le azioni e gli strumenti che enti locali, imprese e cittadini possono avere a disposizione, a partire dai finanziamenti. L’iniziativa “Riflettere sull’Europa”, organizzata dalla Regione Sardegna insieme al CdR, di cui il presidente Francesco Pigliaru fa parte, è stata ospitata negli spazi della ex Manifattura Tabacchi, e ha riunito a confronto per l’intera mattinata esperti a più livelli, dai tecnici agli amministratori, sia nazionali che europei. Per la Regione Sardegna, con il Presidente, erano presenti alle sessioni di lavoro le assessore dell’Ambiente Donatella Spano e dell’Industria Maria Grazia Piras. A rappresentare il Comitato europeo, insieme a Francesco Pigliaru, è stato Marco Dus, cui si deve il documento di Parere approvato a Bruxelles sulla proposta di riconoscimenti finanziari agli enti locali e regionali per l’azione di prima linea che svolgono nella lotta ai cambiamenti climatici.

Tanti i contributi che si sono susseguiti nel corso dei lavori, alternando relazioni, approfondimenti, risposte alle domande del pubblico. Se l’analisi economica è spettata a Francesco Bosello (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), è stata la Capo Unità Adattamento DG CLIMA Elena Visnar Malikoska, in collegamento da Bruxelles, ad illustrare la posizione della Commissione europea, mentre a dare il quadro nazionale è stato Renato Grimaldi, Direttore generale Clima ed energia del Ministero dell’Ambiente. Dai territori sono poi arrivate le esperienze della Regione Andalusia, con la relazione di Susana Alvarez Pelàez, e della Regione Corsica, rappresentata da Sophie Finidori, insieme all’apporto di Natalia Vera (Rete dei Governi regionali per lo sviluppo sostenibile), quello del comune di Cagliari per voce di Francesca Ghirra e del comune di Sassari con Gian Marco Saba. E se Valentina Mereu (CMCC) ha proseguito con le informazioni tecniche è stata infine Alessandra Antonini a portare all’attenzione l’attività del Patto dei Sindaci, la grande comunità internazionale che mette in rete gli amministratori regionali e locali per condividere azioni e strategie nella lotta ai cambiamenti climatici.