19 July, 2024
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E’ stato presentato a Portoscuso, nella sala riunioni della biblioteca comunale, nel corso di un incontro organizzato dal coordinamento del Piano Sulcis, il programma delle bonifiche dei suoli e della falda superficiale nell’Area Industriale di Portovesme.

All’invito del coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, hanno risposto, tra gli altri, il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda; l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano; l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Mario Mossa; il presidente del Consorzio industriale, Federico Strina; dirigenti delle aziende di Portovesme; sindacalisti; rappresentanti di associazioni ambientaliste; amministratori dei comuni del territorio, lavoratori e cittadini.

I lavori, dopo la presentazione di Salvatore Cherchi ed il saluto del sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, sono stati aperti dalla relazione dell’ingegner Alessandro Murgia, tecnico dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente sullo stato delle bonifiche. Sono seguiti gli interventi dell’ing. Giuseppe Toia, uno dei manager storici di Alcoa; di Mario Mossa, amministratore della provincia del Sud Sardegna; di Franco Bardi, sindacalista della Fiom Cgil; telefonicamente, da Roma, dell’ingegner Laura D’Aprile, rappresentante della Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque Divisione III Bonifiche e Risanamento del ministero dell’Ambiente; dell’ingegner Vincenzo Tiana di Legambiente; Rino Barca, segretario regionale uscente della FSM Cisl; Pietro Caredda, responsabile dell’attività di bonifica della Portovesme srl; l’ingegner Maurizio Ardu, responsabile della Centrale Enel Grazia Deledda di Portovesme e, infine, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano.

Dal dibattito è emerso il significativo passo in avanti compiuto dal programma di bonifiche dei suoli e della falda superficiale, reso possibile dall’intesa raggiunta dalle aziende che si sono accollate, nel rispetto del principio “chi inquina paga”, l’intero costo degli interventi.

Vincenzo Tiana ha riconosciuto l’importanza di questo risultato ma non ha mancato di sottolineare che l’utilizzo del carbone, come prevedono gli accordi a livello comunitario, è superato, ed ha aggiunto che non è accettabile la sopraelevazione del bacino dei fanghi rossi dell’Eurallumina e che se si vuole procedere con i programmi di rilancio della produzione, va individuato un nuovo sito di stoccaggio dei residui di lavorazione.

Il coordinatore del Piano Sulcis ha presentato a tutti i convenuti il rapporto aggiornato al 31 dicembre del programma delle bonifiche, che riepiloga le principali azioni di bonifica e/o di messa in sicurezza operativa e/o permanente dei suoli e attività di messa in sicurezza d’emergenza e/o bonifica della falda acquifera, realizzate, in realizzazione o di cui è stata decisa la realizzazione nell’Area Industriale di Portovesme, con investimenti a carico totale delle Aziende che li hanno in attuazione – Alcoa, Portovesme srl, Eurallumina, Enel, Ligestra.

Queste azioni sono state deliberate con una serie di decreti del ministero dell’Ambiente poiché riguardano un Sito d’Interesse Nazionale (SIN Sulcis-Inglesiente-Guspinese) e a seguito di complessi procedimenti conclusi con conferenza di servizi decisoria. Tali procedimenti hanno fortemente impegnato l’assessorato regionale dell’Ambiente, la provincia SUD Sardegna, il Comune di Portoscuso, Arpas, Ispra e altri pubblici soggetti, oltre alle Aziende interessate.

Si tratta di impegni che attualmente ammontano a oltre 170 milioni di euro per costi di investimento e a oltre 60 milioni di euro per costi di gestione parametrati per difetto su 5 annualità. Deve essere sottolineato che il costo del risanamento della falda è stato stimato sulla base di un progetto risalente ad alcuni anni fa che deve essere aggiornato in relazione ai fatti e alle decisioni nel mentre intervenuti e che poi andrà approvato in sede di Conferenza di Servizi. Peraltro, per determinati interventi, ad esempio ancora per la bonifica della falda acquifera, sono riportati costi OPEX per cinque anni laddove è assai probabile che la durata del programma avrà una proiezione decennale con un corrispondente incremento dei costi; in ogni caso, la conclusione del programma è subordinata all’esito positivo del monitoraggio per tre anni consecutivi.

Il più rilevante programma da avviare, sebbene già decretato, riguarda il barrieramento idraulico consortile, sono però già in attività gli impianti per la Messa in Sicurezza d’Emergenza – MISE negli stabilimenti e lungo il perimetro del bacino fanghi rossi.

Vediamo ora l’intervento iniziale di Salvatore Cherchi; l’intervento telefonico dell’ingegner Laura D’Aprile, rappresentante della Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque Divisione III Bonifiche e Risanamento del ministero dell’Ambiente e quello conclusivo dell’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano.

    

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«L’attenzione della Regione per l’Asinara non è mai venuta meno e vogliamo che tutte le istituzioni che operano sul Parco lavorino in sinergia per accrescere e dare corpo alle potenzialità di un bene ambientale dal valore inestimabile.»

Così l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, questa mattina all’Asinara, in occasione del sopralluogo. L’esponente della Giunta Pigliaru ha incontrato le autorità del Parco accompagnata dall’amministratore unico di Forestas, Giuseppe Pulina, e dal direttore generale dell’Agenzia, Antonio Casula, del comandante del Corpo forestale, Gavino Diana e del commissario straordinario della Conservatoria delle coste, Gianni Pilia.

“La presenza del Corpo forestale e dell’agenzia Forestas non è mai venuta meno e questa continuità ci è stata riconosciuta anche dalle autorità del Parco – ha sottolineato Donatella Spano -, ciò che cambia rispetto al passato è la metodologia, alla luce della riorganizzazione di Forestas prevista con compiti molto ampi, perché si agisce in una cornice di indirizzi che garantiscono maggiore efficienza ed efficacia di intervento.»

Tra i temi affrontati oggi la programmazione degli interventi di Forestas attraverso apposite convenzioni con il Parco, come previsto dalla nuova legge per tutte le attività dell’Agenzia svolte al di fuori dei compendi. Tra gli altri punti trattati la presentazione della convenzione operativa tra il Parco dell’Asinara e l’agenzia Forestas per la cattura delle capre, la riorganizzazione del servizio del Corpo forestale e di vigilanza ambientale sull’isola, la prossima apertura della nuova sede del Corpo forestale nello stabile che ospitava la Guardia di finanza e il passaggio in comodato al Parco della colonia agricola di Campu Perdu. «Allargheremo ad altre istituzioni le prossime riunioni per eventuali contributi che vorranno suggerire», ha affermato l’assessore dell’Ambiente.

Lo scorso giugno, la Giunta aveva deliberato di assegnare in uso gratuito al Parco Nazionale dell’Asinara – Area Marina protetta “Isola dell’Asinara” il compendio denominato “ex Diramazione Campu Perdu” per la realizzazione dell’intervento di recupero conservativo e riqualificazione degli edifici. Il Parco aveva ricevuto dalla Regione un finanziamento di 950mila euro per il potenziamento dei servizi di fruizione turistica a basso impatto ambientale per un intervento di recupero conservativo e di riqualificazione degli edifici della ex diramazione in coerenza con il Piano del Parco. Tutto ciò verrà attribuito in comodato d’uso al Parco attraverso un’apposita convenzione.

«Una scelta di investimento nella valorizzazione ambientale che ci mette al passo dei Paesi più avanzati sul fronte di un turismo ora ricercato da famiglie e da giovani», ha concluso Donatella Spano, che ha terminato il sopralluogo con la visita ai nuovi locali destinati alla nuova sede del Corpo forestale sull’isola.

 

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Giuseppe Pulina.

Forestas

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha oggi approvato il conto consuntivo dell’agenzia nata due anni fa con l’approvazione della legge forestale.

«Abbiamo mantenuto l’impegno della Giunta e della dirigenza di Forestas di risanare un’agenzia strategica per il governo e la gestione di vaste aree della nostra regione – ha detto l’assessore Spano -. Con la nuova legge forestale avevamo garantito maggiore efficienza, efficacia ed economicità. Il risanamento dei conti è il primo passo da compiere per un buon governo e procederemo a perfezionare l’organizzazione per il migliore uso delle risorse umane sul nostro territorio». 
Soddisfatto l’Amministratore unico dell’Agenzia, Giuseppe Pulina, che spiega: «Al momento della nomina a commissario dell’ente Foreste ho trovato un disavanzo pesante per il mancato accantonamento del trattamento di fine rapporto degli operai. In questi tre anni, in stretta collaborazione con gli assessorati dell’Ambiente e del Bilancio, abbiamo azzerato il debito e messo al sicuro la buonuscita dei circa 4.500 operai assunti a tempo indeterminato. Contemporaneamente è stato affrontato l’aspetto dell’organizzazione del personale. Abbiamo stabilizzato 312 operai semestrali e avviato un piano di reclutamento triennale, concordato con gli assessori al Personale, Filippo Spanu, e all’Ambiente, Donatella Spano, che prevede 372 qualificazioni/stabilizzazioni di personale operaio, l’assunzione e qualificazione di oltre 50 impiegati di IV livello, l’assunzione esterna di 15 e la qualificazione di ulteriori 3 quadri e il concorso esterno per 5 dirigenti, per un impegno finanziario complessivo di circa 5 milioni di euro, da sommarsi ai 3 già impegnati per le stabilizzazioni degli operai». 
Domani gli assessori al Personale Filippo Spanu e all’Ambiente Donatella Spano incontreranno le parti sindacali per proseguire il confronto sulle problematiche contrattuali e trovare una soluzione condivisa.

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Si è svolto questo pomeriggio, nel corso del quarto giorno di presidio dei lavoratori Eurallumina, davanti alla sede dell’assessorato regionale dell’Ambiente, a Cagliari, l’incontro che era stato calendarizzato dopo la manifestazione del 25 gennaio 2018, dagli enti coinvolti nel procedimento autorizzativo entro la corrente settimana, per fornire un aggiornamento dell’ iter in corso da 42 mesi e 1.294 giorni e dopo il deposito della documentazione a chiarimento e completamento del progetto, depositata dalla azienda proponente in data 21 dicembre 2017.

Alla RSU Eurallumina, gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e della Sanità Luigi Arru hanno comunicato che nelle riunioni e nel confronto tra i tecnici e dirigenti del vari enti sulla documentazione inoltrata dalla proponente, non sono emerse richieste di integrazioni a quanto fornito, ma nel giro dei prossimi tre/quattro giorni, verranno inviate all’Eurallumina Rusal le indicazioni sulle specifiche parti documentali che richiedono ulteriori delucidazioni.

Nella corso della riunione è stato anche ribadito l’indirizzo istituzionale della Giunta regionale, quindi la  priorità per la conclusione positiva del percorso autorizzativo, con le relative autorizzazioni propedeutiche al rilancio del primo anello della filiera dell’alluminio.

«La Rappresentanza Sindacale Unitaria – si legge in una nota – verificherà il rispetto di questa tempistica , auspicando che anche questo ulteriore passaggio  si concluda con la  rapidità  dovuta ad un procedimento che è già andato ben oltre ogni possibile ritardo. A seguito di questo aggiornamento, il presidio perfettamente riuscito (così come la mobilitazione generale e la manifestazione precedente) attivo da lunedì 29 gennaio e che ha visto la costante e attiva presenza dei lavoratori Eurallumina motivati e determinati ad infondere ogni ulteriore sforzo e sacrificio per il raggiungimento della ripresa produttiva e il pieno reinserimento lavorativo, è stato momentaneamente sospeso. Resta operativo lo stato di mobilitazione permanente – conclude la nota – che verrà modulato nella sua intensità e livello con il conseguente prossimo sviluppo del procedimento.»

 

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Il dirigente della provincia di Oristano Alberto Cherchi è il nuovo commissario straordinario del comune di Riola Sardo. Il provvedimento, adottato su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, si è reso necessario in seguito alle dimissioni rassegnate lo scorso 22 gennaio dal precedente commissario Antonio Podda. La Giunta ha poi deciso di avviare il processo di valorizzazione dei compendi immobiliari di proprietà regionale nel comune di Burgos, località Foresta Burgos, attraverso gli strumenti di partenariato pubblico privato quali quelli previsti dal Codice dei contratti pubblici e quello della concessione di valorizzazione. Temporaneamente, la parte destinata a scuderie sarà concessa all’agenzia Agris. L’agenzia Forestas dovrà vagliare la fattibilità di un incremento della sua presenza nel territorio in modo da garantire un costante presidio e una corretta manutenzione del compendio già sede della Scuola di Polizia.
E’ stata approvata la delibera dell’assessore Cristiano Erriu con cui viene costituito presso la Direzione Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia un Comitato di Coordinamento dell’informazione geografica, composto da un referente tecnico per ciascuna Direzione generale degli Assessorati e degli enti del sistema Regione, che provveda al censimento del patrimonio di dati territoriali e cartografie in possesso, alla valutazione sulle necessità di acquisizione e/o realizzazione di immagini aeree o telerilevate, cartografie di base e tematiche, dati digitali con riferimento geografico e progettazione/realizzazione di sistemi GIS o SIT tematici al fine di consentire la programmazione delle azioni necessarie. Tutti i dati geografici conferiti al SITR (Sistema Informativo Territoriale Regionale) saranno condivisi attraverso Sardegna Geoportale.
Su proposta dell’assessore Donatella Spano, l’Esecutivo ha deliberato di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale l’intervento del rinnovo con variante di autorizzazione di un impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi a Serrenti, condizionato a prescrizioni. Escluso da ulteriore valutazione di impatto ambientale, condizionato a prescrizioni, anche l’intervento denominato “Impianto di produzione di conglomerati bituminosi, operazioni di messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi derivanti dall’attività di scarifica del manto stradale mediante fresatura a freddo”, nei comuni di Abbasanta e Norbello.

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«Ancora una volta, le lavoratrici, i lavoratori Eurallumina e la loro Rappresentanza Sindacale Unitaria, sono costretti a dover ricorrere alla mobilitazione e ad ulteriori sacrifici per poter esternare la loro preoccupazione ed avere riscontro sulle ormai improcrastinabili decisioni che devono essere prese sul loro futuro e delle loro famiglie, unite a quelle dell’indotto e del destino di un asset strategico per l’industria nazionale, qual è l’Eurallumina Rusal, essendo il primo anello della filiera dell’alluminio.»

Lo scrive, in una nota, la RSU Eurallumina Rusal 24 ore dopo la nuova manifestazione messa in atto ieri in via Roma, a Cagliari, davanti all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente.

«Ad oggi 26/01/18, sono trascorsi 42 mesi, 1.288 giorni dall’avvio del procedimento – aggiunge la RSU Eurallumina Rusal -. Dopo un incontro con gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e della Sanità Luigi Arru, i rispettivi direttori generali Paola Zinzula e Giuseppe Sechi, l’amministratore della provincia Sud Sardegna Mario Mossa con la dirigente e tecnico del settore Ambiente, il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi, con delega a rappresentare la Presidenza della Giunta regionale della Sardegna, al fine di conoscere ed avere riscontro di quanto avvenuto dopo il deposito da parte della proponente della documentazione volontaria a completamento e chiarimento del progetto datato 21/12/2017 e in che tempi verrà concluso l’interminabile iter che ad oggi impedisce di poter avviare gli ingenti investimenti propedeutici alla piena ripresa produttiva ed occupazionale, ci è stato comunicato che: «entro la prossima settimana, si svolgerà una riunione tra enti coinvolti, che determinerà la validazione dei documenti volontari a completamento e chiarimento depositati il 21/12/2017», o se essi necessitino di ulteriori chiarimenti nel merito.»

«A seguito di queste comunicazioni, ritenendo necessario il proseguo della mobilitazione con lo scopo di monitorare che questa scadenza venga rispettata, la Rsu ed una delegazione di lavoratori, saranno presenti tutti i giorni a partire da lunedì 29 gennaio 2018, con un presidio sit-in presso l’assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, sino alla riunione sopra indicata, preventivando fin d’ora – conclude la Rsu Eurallumina Rusal – l’innalzamento del livello delle iniziative di mobilitazione, qualora le evoluzioni si ritenessero penalizzanti per la conclusione positiva dell’interminabile iter procedurale.»

       

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Gli assessori della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, e della Sanità, Luigi Arru, l’amministratore della provincia del Sud Sardegna, Mario Mossa, e il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi, hanno incontrato a fine mattinata una delegazione sindacale di Eurallumina, impegnata in una manifestazione organizzata nell’ambito della nuova giornata di mobilitazione generale a sostegno della vertenza per la ripresa produttiva dello stabilimento di Portovesme.

Gli esponenti della Giunta regionale hanno ribadito la volontà politica di arrivare alla chiusura dell’istruttoria in tempi certi, nel rispetto ambientale e sanitario, con l’obiettivo della salvaguardia dei livelli occupazionali, ed hanno ribadito la complessità del procedimento che vede coinvolti più soggetti istituzionali e ben 24 enti. Gli uffici dei due assessorati stanno lavorando, in stretta collaborazione, sulla corposa documentazione consegnata dall’azienda proponente, la Rusal, lo scorso 22 dicembre.

La prossima settimana si terrà un ulteriore incontro tecnico, cui seguirà un aggiornamento sull’iter con la Rsu Eurallumina.

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Spano-Nudda Ist. Bacaredda Protezione Civile

L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha partecipato stamane al primo appuntamento cagliaritano dell’anno al Bacaredda-Atzeni, del progetto ‘Pronti. Protezione Nella Tua Isola’, ideato dalla Direzione generale della Protezione civile e giunto alla seconda edizione. 

«Lo scorso anno abbiamo coinvolto circa 700 studenti sardi con il progetto della Protezione civile per diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole sarde di ogni ordine e grado. Quest’anno scolastico puntiamo a raddoppiare la cifra: l’entusiasmo e la partecipazione dei ragazzi e degli insegnanti durante le prime tappe del 2018 ci rassicurano nel percorso sinora tracciato – ha detto Donatella Spano -. Questo è un grande progetto per imparare e diffondere buone pratiche di sicurezza, in quanto si realizza un processo di contaminazione virtuosa dalle aule alle famiglie.»
All’incontro erano presenti anche il direttore regionale della Protezione civile Graziano Nudda, e l’assessore comunale alla Innovazione tecnologica, Comunicazione e Politiche per il decoro urbano, Claudia Medda.
«Più apprenderete e riporterete in famiglia, più saremo capaci di proteggerci – ha concluso Donatella Spano -. Voglio ringraziare tutti coloro che stanno lavorando sodo, dai nostri funzionari ai nostri volontari, realizzando l’azione sistemica voluta dalla Giunta e realizzata grazie alla Direzione regionale di Protezione civile con il contributo dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente e il coinvolgimento dell’assessorato della Pubblica Istruzione, dell’Ufficio scolastico regionale, degli Enti locali e del volontariato.»
Dodici le organizzazioni presenti oggi con oltre sessanta operatori specializzati. In mostra nel cortile della scuola 15 mezzi operativi, le attrezzature speciali per il soccorso e l’assistenza alla popolazione e quelle del soccorso balneare, alluvionale, radio comunicazioni e ricerca dispersi. «La diffusione della cultura di protezione civile è tra le principali attività sviluppate dalla Direzione regionale con ‘Pronti’ proprio il mondo della scuola risulta strategico per poter raggiungere un fondamentale obiettivo: costruire la cultura della sicurezza nelle nuove generazioni, cioè in quella parte di cittadinanza che costituirà il pilastro portante della società futura. In questa ottica siamo orgogliosi oggi di poter illustrare alcune delle principali specialità è discipline che costituiscono il sistema regionale della Protezione civile», ha detto Francesco Losco, delle Unità Cinofile da Soccorso Arcus, associazione cagliaritana presente assieme ad ALBA, ANA, ERA, Farmacisti volontari e Psicologi per i Popoli. Arrivano invece dal circondario le altre associazioni: MASISE Sinnai e Sub Sinnai, la Protezione Civile SSP di Settimo San Pietro, da Quartu i volontari di NOS e SOS, quindi i soci di VPCSG di Villaputzu e della SO.SA.GO di Gonnesa.
Grazie al progetto i giovani hanno l’occasione di conoscere la storia e il funzionamento del Sistema di Protezione Civile nazionale e regionale, accompagnati nell’apprendimento di specifici programmi formativi per conoscere tutte le componenti, con in compiti di Arpas, di Corpo forestale, di Forestas e del volontariato. Vengono quindi approfonditi i temi dei rischi presenti nel territorio, della salvaguardia delle persone, dei beni e dell’ambiente in genere. Inoltre viene favorito il contatto diretto con la realtà delle Organizzazioni di volontariato di protezione civile. L’edizione 2018 del progetto è partita a Oristano, interessando circa 400 studenti, e sono già stati programmati gli interventi a Capoterra, Villacidro, Terralba e Sassari.

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Riunione Giunta dicembre 2017

La Giunta regionale ha approvato gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, con riferimento al Piano triennale 2018/ 2020. In particolare, la delibera proposta dalla Presidenza ha puntato su quattro obiettivi: lo sviluppo della piattaforma gestionale RAS-ELP per il completamento della mappatura dei processi dell’Amministrazione con possibilità di estensione al Sistema Regione per la misurazione del rischio ed il monitoraggio delle misure preventive; l’evoluzione e l’implementazione della sezione Amministrazione trasparente del sito; azioni di formazione destinate al personale dell’Amministrazione, già approvate nel Piano triennale e, eventualmente, da riprogrammare in base a nuove esigenze e, infine, l’adozione di iniziative, collaborazioni e strumenti che favoriscano i contatti con la società civile per divulgare la cultura della legalità.
La Giunta ha poi stabilito che il manuale “Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi”, elaborato dall’Osservatorio Legislativo Interregionale (OLI) ed improntato a principi di chiarezza e semplicità di formulazione e al rispetto delle regole di tecnica legislativa adottate a livello europeo e nazionale, sia il riferimento ufficiale per gli atti di sua competenza.

Su proposta dell’assessore Donatella Spano, la Giunta ha espresso un giudizio positivo di compatibilità ambientale, condizionato a prescrizioni, per il progetto di sistemazione idraulica del Rio San Gerolamo-Masone Ollastu e interventi di ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate nelle località Poggio dei Pini e altre frazioni, dagli attraversamenti sulla S.S. 195 verso monte. Giudizio positivo, condizionato a prescrizioni, anche per il progetto proposto da Anas nella SS. 195 Sulcitana, per la demolizione e ricostruzione dei ponti in corrispondenza del Rio San Girolamo al km 12+650 e del Rio Masone Ollastu, al km 13+250 e il raccordo plano-altimetrico del tratto stradale intermedio, ubicato a Capoterra e proposto sempre da ANAS.

La Giunta ha dato il via libera inoltre al Piano regionale delle ispezioni degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante per il triennio 2016-2018 e al Programma regionale annuale relativo al 2017-2018. Non sarà infine sottoposto a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale, condizionato a prescrizioni, l’intervento, a Capoterra, per le attività di recupero di rifiuti non pericolosi da utilizzare in parziale sostituzione del cemento nella produzione di misto cementato. L’esecutivo ha inoltre autorizzato l’esercizio provvisorio di bilancio per Arpas.

Il Servizio Patrimonio, di concerto con l’Industria, vende a un privato un terreno in territorio di Uta acquisito dalla Regione a seguito della liquidazione della Valriso Spa. L’acquirente si farà carico delle bonifiche del terreno oggetto di vendita.

Con la delibera presentata dall’assessore Luigi Arru sono state approvate definitivamente direttive e linee di indirizzo per l’avvio dell’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna (Areus).

Via libera dalla Giunta, su proposta dell’assessora Maria Grazia Piras, alle Linee guida per l’Autorizzazione Unica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Saranno ridotte le fasi procedimentali non necessarie; saranno ridotti, dove possibile, i termini del procedimento amministrativo e saranno introdotti elementi di innovazione tecnologica e informatica nei rapporti tra pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese. Le Linee guida sono le stesse utilizzate dall’assessorato dell’Agricoltura per gli impianti fotovoltaici installati sulle serre.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha approvato due delibere che autorizzano l’esercizio provvisorio del bilancio per l’anno 2018 delle Agenzie agricole regionali Argea Sardegna e Agris Sardegna. Tale esercizio è autorizzato per quattro mesi dall’1 gennaio al 30 aprile 2018.

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Il costo per il risanamento della falda di Portovesme sarà interamente a carico delle aziende del polo industriale. Lo ha stabilito, con un decreto pubblicato questa mattina, il ministero dell’Ambiente, che ha ripartito i costi.
«Le bonifiche sono uno degli obiettivi della Giunta in questa legislatura – commenta con soddisfazione l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano -. Con il decreto del ministero dell’Ambiente possiamo dire che viene rimosso l’ostacolo che fino ad oggi ha di fatto bloccato l’attuazione del progetto di bonifica. Tutti i soggetti coinvolti a vario titolo hanno collaborato per arrivare a questo risultato e va sottolineato il ruolo centrale svolto, ancora una volta, dagli uffici dell’amministrazione regionale, in coordinamento con gli enti di controllo, nella definizione delle regole di ripartizione dei costi. Ora il passo successivo sarà il completamento della progettazione e l’attuazione della bonifica.»
«A Portovesme è in realizzazione un programma di risanamento dei suoli e della falda, molto più avanzato di quanto in corso nelle altre aree industriali italiane – aggiunge il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi -. Il principio secondo cui chi inquina paga è applicato e comporta oneri interamente a carico delle aziende, per oltre 200 milioni di euro. Questo dimostra che i pubblici poteri, e cioè ministero dell’Ambiente, assessorato della Difesa dell’Ambiente, Provincia e Comune, svolgono il proprio ruolo con risultati concreti.»