19 November, 2024
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E’ proseguito questa sera, in Consiglio regionale, l’esame dei primi articoli della Manovra finanziaria 2018-2020.

Il Consiglio ha approvato numerosi emendamenti presentati dalla maggioranza: il n.793 (Sabatini e più) che finanzia con 200.000 per gli anni 2018, 2019, 2020 gli uffici dei Giudice di pace, il n.794 (Sabatini e più) integrato da una correzione orale dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci per gli anni 2019 e 2020 che stanzia 300.000 a favore dell’Agenzia Forestas per il ripristino della foresta pietrificata dell’Anglona, il n.796 (Cozzolino) che assegna un finanziamento di 50.000 all’Associazione internazionale “Città della terra cruda”.

Sull’emendamento il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha affermato che «la manovra finanziaria, al di là della proposta in esame, sta diventando uno zibaldone dove entra di tutto, smentendo l’assessore Paci che aveva parlato della finanziaria come strumento non interventi specifici ma come contenitore di norme generali; molti passaggi di questa legge, invece, sono invece strumenti di campagna elettorale o di operazioni al ribasso».

Il consigliere del Pd Gianmario Tendas ha invece sostenuto che l’Associazione “Comuni della Terra Cruda” svolge una attività di grande rilevanza, perchè «mette in rete amministrazioni del centro Sardegna per valorizzare antiche abitazioni,».

Approvato anche l’emendamento n. 802 (Sabatini) che assegna al comune di Bari Sardo 84.000 per la realizzazione di uno strumento urbanistico. Il provvedimento è stato modificato da un emendamento orale dello stesso Franco Sabatini, con cui è stato eliminato il riferimento ai residui presenti nel bilancio regionale. Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha però chiesto quale sia la finalità della proposta perché, ha osservato, «se c’era necessità di recuperare fondi per Bari Sardo bisognava farlo anche per tutti i Comuni con lo stesso problema». Il consigliere Sabatini ha replicato ricordando che provvedimenti analoghi sono stati inseriti in altre leggi finanziarie ed inoltre, nello specifico, «nel caso di Baris Sardo le opere sono state già realizzate ed occorre solo fare un pagamento».

Via libera del Consiglio, inoltre, all’emendamento n. 804 (Sabatini e più) che dispone un finanziamento di 363.000 euro all’Agenzia Agris per attività di ricerca in agricoltura, di 300.000 per l’erogazione di servizi di artieri ippici e di 63.000 per i servizi di custodia nella Foresta Burgos.

Voto favorevole dell’Aula, ancora, per l’emendamento n. 835 (Deriu) che proroga alla fine del 2018 una scadenza amministrativa del comune di Aritzo e n. 849 (Cossa) che dispone uno stanziamento di 20.000 euro per l’edizione di un volume sulla storia di Sestu.

Approvati inoltre gli emendamenti n. 888 (Agus-Busia) che prevede un finanziamento di 100.000 euro per il 2018 finalizzato alla custodia degli immobili delle ex caserme delle servitù militari acquisiti dal demanio regionale; n. 899 (Lai e più) che ridetermina la collocazione di alcuni stanziamenti all’interno della programmazione regionale, n. 64 (Pizzuto e più) che contiene un programma di abbattimento dei costi da e per le isole minori della Sardegna e, infine, il 1047 (Sabatini) che consente ai Comuni di utilizzare fabbricati di loro proprietà di in attesa di essere acquisiti dagli aventi diritto, di utilizzarli per scopi di micro-ricettività turistica.

Sull’articolo 3 e sugli emendamenti il presidente Gianfranco Ganau ha aperto la discussione.

Sull’emendamento 217 ha preso la parola l’on. Marco Tedde (FI), che ha detto: “Quando parliamo di ambiente e territorio non possiamo non parlare di urbanistica e del fatto che nonostante tutte le vostre promesse ancora non siete riusciti a fare la revisione del Ppr né la nuova legge urbanistica. E non possiamo dimenticare nemmeno i forestali e i loro problemi, lavoratori pubblici che vengo trattati contrattualmente come i lavoratori del privato”.

Per l’on. Mariano Contu (FI) “ci sarebbe bisogno non di una seduta pomeridiana per affrontare questa norma ma di ben altro tempo a disposizione. Ieri sotto la Regione c’erano duemila persone che rappresentano il mondo dell’edilizia sardo, che dal 2007 a oggi ha subito un danno da oltre 35 mila posti di lavoro. Davvero pensiamo che riusciamo a riassorbire questi lavoratori con otto milioni di euro per finanziare un po’ di forestazione in qualche Comune?”.

L’on. Roberto Deriu (Pd) ha annunciato la “sottoscrizione dell’emendamento 114 con i colleghi Moriconi e Meloni” mentre sull’emendamento l’on. Alessandra Zedda (FI) ha detto: “Sta diventando sempre più in disuso entrare in un ente pubblico con un concorso ma non è cambiando la natura giuridica dei lavoratori che si risolvono i problemi. Mi spiace ma la partita dei forestali è stata affrontata con leggerezza e così la partita dei lavoratori di Ati Ifras, che una volta per tutte va definita. E così il Piano Sulcis”.

Per l’on. Attilio Dedoni (Riformatori sardi) “non mi pare che ci sia stata sinora una politica organica in materia ambientale, dalla raccolta dei rifiuti urbani all’assetto idrogeologico della Sardegna. Non abbiamo altro pensiero che non siano i forni, io li chiamo così i vostri inceneritori dove si bruciano anche quote di raccolta differenziata”.

L’emendamento 217 è stato respinto mentre il 1011 (sulla valutazione di impatto ambientale) presentato dalla Giunta è stato approvato e dà mandato all’esecutivo di individuare “i criteri di quantificazione e corresponsione del contributo per la Via a carico dei richiedenti”.

Approvato anche l’art. 3, respinti gli emendamenti 45, 950,  223, 227, 228 e 229.

L’on. Alessandra Zedda (FI) ha illustrato l’emendamento 951 e ha  ricordato che “in queste settimane si è posto tra i problemi della pesca anche quello della raccolta dei ricci, che è sempre stato un mercato storico a Cagliari.  L’emendamento 951 è stato respinto.

Approvati gli emendamenti di giunta 1025 (gestione dei rifiuti) , 1028 (Giunta) 3.415.000 euro a favore dell’Arst per rimozione materiali pericolosi, e emendamento n. 790: seicento milioni per lavori alle casermette di Paulilatino, a firma on. Gallus.

L’emendamento 11 è stato respinto mentre sulla continuità territoriale con la Corsica (emendamenti 30 e 936) il presidente Sabatini (Pd) ha annunciato a breve un disegno di legge organico chiedendo il ritiro degli emendamenti.

L’on. Giuseppe Fasolino (FI) ha replicato: “A febbraio risolverete il problema, bene. È ancora colpa della giunta precedente? O sono quattro anni che governate voi? Provate a fare un biglietto per Milano o chiedete cosa ne pensano quelli che dalla Corsica devono venire a lavorare a Santa Teresa”. L’emendamento 30 è stato ritirato, il 936 (a firma Zedda, FI) respinto.

Approvato l’emendamento 59 (Lotto e più) che prevede uno stanziamento di 100.000 euro al comune di Alghero per studi urbanistici poi il 71 (50 mila euro nel 2018 per la bonifica terreni con la coltivazione della canapa). Su quest’ultimo l’on. Pietro Pittalis (FI) ha detto: “L’assessore dovrebbe spiegarci quali risultati sinora ha prodotto la coltivazione della canapa per la bonifica dei terreni. E soprattutto: cosa ne facciamo della canapa una volta che l’abbiamo coltivata? Io non prenderei sottogamba la questione”.

L’on. Attilio Dedoni (Riformatori sardi) ha detto: “Da tempo ci sono proposte di modifica sulle agenzie dell’agricoltura. Credo che Agris potrebbe fare sperimentazione anche su questo aspetto”. L’on. Pizzuto (Sinistra) ha replicato ironizzando: “Purtroppo non è la canapa che io vorrei ma ci accontentiamo. La sperimentazione sta dimostrando che le fibre della pianta e i semi non assorbono le sostanze inquinanti come i metalli pesanti mentre le foglie assorbono i metalli ma possono andare in discarica senza diventare rifiuto speciale”.

L’on. Mariano Contu (FI) ha aggiunto: “Davvero pensate che con 50mila euro si possano bonificare i terreni inquinati per renderli fertili? Vagheggiate pure con le sperimentazioni, lasciano il tempo che trovano”.

Per l’on. Piermario Manca (PDS) “bisogna distinguere tra cannabis  sativa e cannabis indica, che hanno una bella differenza di principio attivo. Le evidenze scientifiche dicono che la cannabis sativa è capace di assorbire i metalli presenti nel terreno. Trovo giusto che si faccia sperimentazione nei terreni inquinati del Sulcis Iglesiente”.

Favorevole alla ricerca anche l’on. Salvatore Demontis (Pd): “Anche l’elicriso, oltre alla canepa, assorbe i metalli pesanti e si tratta di sperimentazioni interessanti e dai costi sostenibili”.

Dunque, anche l’emendamento 71 (col parere favorevole della commissione) è stato approvato e prevede lo stanziamento di 50.000 euro annui “per la bonifica dei terreni inquinanti attraverso la coltivazione della canapa”.

L’aula è poi passata all’esame dell’emendamento 83 (Desini e più) che proponeva un finanziamento di 35mila euro al comune di Sorso per la rimozione e lo smaltimento della carcassa di una balenottera dalla spiaggia di Platamona. Su richiesta del presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini l’emendamento è stato ritirato. «Prendo atto dell’impegno della Giunta e lo ritiro – ha detto il consigliere del Pds Roberto Desini – l’emendamento puntava a segnalare il caso della balenottera spiaggiata a Platamona per la cui rimozione si sono pronunciati ben sedici enti».

L’assessore all’ambiente Donatella Spano, vista l’eccezionalità del caso, ha annunciato l’imminente presentazione di una delibera di Giunta per trovare una soluzione: «C’è l’impegno ad intervenire – ha detto Spano – il cetaceo giace sulla spiaggia da parecchio. Le procedure per lo smaltimento sono complicate, ci sono stati rimbalzi di responsabilità. Occorre inquadrare il caso nell’ambito della gestione dei rifiuti».

Antonello Peru (Forza Italia) presentatore di un emendamento analogo, il n.924, ha annunciato anche lui il ritiro della proposta. «Ormai per salvare il cetaceo non si può fare più niente – ha detto Antonello Peru – mi preoccupa di più invece lo stagno di Platamona per il quale è stato bocciato il mio emendamento che proponeva un intervento per la liberazione dei canali, oggi occlusi, in modo da garantire l’ossigenazione. Il problema è serio, già da quest’anno c’è stata un’invasione di zanzare, c’è il pericolo malaria. Le attività ricettive della zona chiedono interventi rapidi, i turisti dei campeggi quest’estate hanno dormito in auto». Gli emendamenti 83 e 924 sono stati quindi ritirati.

Via libera invece all’emendamento all’emendamento n.1312(Sabatini e più) che stanzia 5 milioni di euro per il triennio 2018-2020 a favore dei consorzi di bonifica per le attività previste dall’art.31 della legge n. 5 del 2015.

L’aula ha quindi respinto in rapida successione gli emendamenti nn. 133, 134, 136, 308, 336.

Sull’emendamento n.345 è intervenuto il primo firmatario Paolo Truzzu (FdI) per spiegarne il contenuto: «L’obiettivo è ricominciare a parlare di bellezza – ha detto Paolo Truzzu – ci siamo dimenticati di avere cura delle nostre comunità. Vogliamo recuperare una situazione di decoro. La proposta mira a creare un primo fondo di 5 milioni per intervenire sul concetto di “non finito”». Messo in votazione l’emendamento è stato respinto con 27 voti contrari e 14 a favore.

Stessa sorte per l’emendamento n.346 presentato dallo stesso Paolo Truzzu che puntava a ottenere un fondo di 5 milioni di euro da utilizzare per l’incentivazione dell’acquisto di automobili ibride o elettriche: «Siamo l’unica regione d’Italia che non prevede incentivi – ha detto il consigliere di minoranza – noi proponiamo un contributo di 5000 euro ai privati che decidono di acquistare veicoli ibridi o elettrici. L’obiettivo è far diventare conveniente l’uso di auto non inquinanti».

D’accordo con l’emendamento si è detto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis che ha voluto precisare il voto a un emendamento precedente che stanziava 84mila euro a favore del Comune di Barisardo: «Non sono contrario al contributo ma al modo con cui si legifera in questo Consiglio».

L’assessore Raffaele Paci, in risposta a Paolo Truzzu, ha ribadito la volontà della Giunta di intervenire sul tema: «Abbiamo in corso incontri con il presidente dell’Ente gestore del servizio elettrico. Vogliamo incentivare l’uso di auto elettriche. In questo momento non abbiamo però a disposizione 5 milioni di euro».

Preso atto dell’impegno dell’assessore, il consigliere Truzzu ha ritirato l’emendamento: «Speriamo che entro l’anno si possa fare qualcosa di concreto».

Dopo aver bocciato gli emendamenti 358, 359 e 360, l’Aula ha dato il via libera agli emendamenti nn. 788 e 789 (primo firmatario Sabatini). Il primo stanzia 400mila euro per garantire l’apertura a uso portuale delle stazioni marittime di nuova realizzazione ancora inagibili, il secondo dispone un finanziamento di 1,5 milioni di euro per il triennio a favore dei comuni montani per far fronte alle spese del Piano neve.

Sull’emendamento n. 792 Sabatini ha comunicato la decisione di ridurre da 2 a 1 milione di euro i finanziamenti per il 2018 destinati alla realizzazione, completamento e manutenzione straordinaria di opere pubbliche di interesse comunale. Confermati invece i finanziamenti per gli anni successivi, 10 milioni di euro per il 2019 e 15 per il 2020. Posto in votazione l’emendamento 792 è stato approvato.

Sull’emendamento 823 (Zedda Paolo e più) che propone un finanziamento di 100mila euro per lo studio di fattibilità relativo al prolungamento della tratta della metropolitana leggera da Settimo San Pietro a Sinnai, è intervenuto Michele Cossa (Riformatori sardi): «Vorrei capire di più – ha detto Michele Cossa – ci sono comuni che si finanziano e altri invece che non ottengono nulla». Stesso giudizio da parte del capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis: «Esiste un capitolo per gli studi di fattibilità che possa interessare tutti i comuni? Niente in contrario contro Sinnai ma ci avete sempre detto che bisogna procedere per interventi di carattere generale. Qui si sta andando per comuni sì e comuni no, a seconda del colore della casacca».

Anche Paolo Truzzu (FdI) ha contestato il modo di procedere: «Il clima natalizio ci sta abituando ai regali – ha detto – la vulgata dice che il centrosinistra si sta impegnando a risollevare le sorti dell’isola e poi si arriva a situazioni come questa. Sinnai ha bisogno di collegamenti migliori come Pula. Occorre ragionare in termini complessivi. Non è possibile che si continui a fare la divisione della torta solo nell’interesse di alcuni».

Pronta la replica di Paolo Zedda, primo firmatario dell’emendamento: «Questo intervento era programmato nel piano regionale dei trasporti del 2008 e poi è improvvisamente scomparso. Si chiede di far proseguire la tratta da Settimo a Sinnai. Lo stanziamento è davvero minimo, non è una marchetta».

Di parere diverso Marco Tedde (Forza Italia): «Quali sono gli elementi che devono stare alla base della scelta dei comuni fruitori di mancette. Sono elementi oggettivi o tratti dal manuale Marchetti? E’ un precedente bruttissimo. Non è tollerabile scegliere i comuni a seconda del colore politico. Avete necessità di crescere di fronte all’elettorato». Posto in  votazione l’emendamento è stato approvato.

Ritirati il n.824 (Zedda e più) l’Aula ha respinto il n. 858.

Approvato subito dopo l’emendamento all’emendamento n.1301 (Sabatini e più) che recepisce la direttiva europea sull’efficienza energetica in edilizia. Le linee guida saranno stabilite dall’assessorato competente entro 90 giorni dall’approvazione delle manovra finanziaria.

Disco verde anche per il n. 890 (Agus-Busia) che stanzia 600mila euro per il triennio 2018-2020 per la prosecuzione del progetto “Neptune” finalizzato alla valorizzazione ambientale e alla fruizione turistico-didattica del Poetto.

Ritirati invece gli emendamenti 894, 895, 896, mentre sull’897 è intervenuto il primo firmatario Eugenio Lai (Art. 1 – Mdp): «L’emendamento segnala un problema serio: il dissesto della strada Sp 188 Gergei-Isili. Sono disponibile a ritirarlo ma chiedo che venga previsto un intervento. Non è pensabile che una strada ad altissima densità di traffico sia in queste condizioni».

L’assessore Raffaele Paci ha garantito l’impegno della Giunta: «Ci sono nuove risorse da programmare nei prossimi giorni per la rete viaria a valere sui fondi di coesione. Si terrà conto della segnalazione». L’emendamento è stato ritirato.

Pietro Pittalis (Fi) ha espresso imbarazzo: «Non c’è dialogo tra Giunta e maggioranza. C’è un modo singolare di interpretare i rapporti tra esecutivo e Consiglio. Se è questa la tendenza della nuova sinistra che avanza… auguri!»

L’aula ha quindi preso in esame l’emendamento n. 903 (Busia-Agus) che stanzia 200mila euro a favore dei comuni per la raccolta dei rifiuti abbandonati in aree di proprietà comunali. 

Il consigliere di Forza Italia Marco Tedde si è congratulato con i presentatori: «Così si fa, si individuano gli interessi generali e si fissano criteri obiettivi per la spendita dei soldi». Giudizio condiviso dal collega di partito Giuseppe Fasolino: «L’accoppiata Busia-Agus presenta emendamenti corretti. L’intervento di Pietro Pittalis questo voleva dire, non si mira ad accontentare un comune ma ad affrontare problemi che riguardano tutti. Anche un sindaco che non fa parte della maggioranza si sente rappresentato».

Annamaria Busia (Cp) ha ringraziato i colleghi: «Gli emendamenti sono proprio finalizzati a risolvere le problematiche dei comuni con modesti interventi di spesa. Prestate attenzione anche agli altri». L’emendamento, al quale si è aggiunta la firma del consigliere Paolo Dessi(Misto), è stato approvato all’unanimità.

Subito dopo sono stati respinti gli emendamenti n. 921, 925, 928, 929, 931, 932, 933, 934, 935, 966.

Sul n.971, il primo firmatario Marco Tedde ha nuovamente contestato la linea della maggioranza: «Questo emendamento sarà bocciato non perché riguarda Alghero ma perché proposto dalla minoranza. Se fosse stato presentato da un consigliere del centrosinistra avrebbe avuto altra sorte. Questo non è il modo di operare e di fare leggi. E’ un modo abnorme che impone una riflessione profonda. Se si operasse sempre così le finanze regionali sarebbero dissipate». Posto in votazione l’emendamento è stato bocciato.

Respinto anche il n. 973, mentre ha ottenuto voto favorevole l’emendamento della Giunta regionale 1005 che stanzia 300mila euro, per il triennio, per attivare un’assistenza tecnica finalizzata all’accelerazione dei processi di valutazione ambientale».

Via libera anche agli emendamenti 1012, 1024 e 1026 presentati sempre dalla giunta regionale. Il primo stanzia un milione e 260mila euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020 per la gestione delle discariche di rifiuti solidi urbani, il secondo invece prevede un finanziamento complessivo di 6 milioni di euro per l’interconnessione dei bacini idrografici e la riqualificazione delle reti di drenaggio in area urbana con priorità per le zone ad alto rischio idraulico; il terzo, infine, autorizza la spesa di 1,87 milioni di euro per mezzi e attrezzature da utilizzare per interventi di soccorso o ripristino ambientale.   

Bocciato il 1049, il presidente della commissione Bilancio ha invitato i presentatori a ritirare l’emendamento n.904.

La consigliera Annamaria Busia, firmataria dell’emendamento con il consigliere Francesco Agus, ha illustrato il contenuto della proposta: «L’obiettivo è la sicurezza e la pulizia delle spiagge. Ogni anno si verificano diverse tragedie in mare per mancanza di servizi di salvamento. C’è inoltre il problema di utilizzo della poseidonia. E’ un intervento importante per aiutare i comuni. Prima del ritiro chiedo di indicare una via alternativa».

D’accordo con la proposta si è espresso il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia): «E’ un emendamento interessante, legge nell’anima dei sindaci. Darebbe risposte a due problematiche: la rimozione della poseidonia che non può essere toccata ma nessuno dice cosa si deve fare. Per salvaguardare le spiagge ora diamo le risorse alle amministrazioni. Questo sarebbe un bel modo di dimostrare di essere una grande amministrazione regionale». Giuseppe Fasolino ha rivolto un plauso ai presentatori anche per la proposta sui servizi di salvamento a mare: «Finora si è trovato un escamotage con i cartelli, cosa diversa sarebbe se ci fossero bagnini in ogni spiaggia. Questo modo di lavorare deve essere alla base della finanziaria».

Marco Tedde (Forza Italia) dopo aver rinnovato i complimenti ai presentatori ha annunciato il suo voto favorevole: «L’emendamento ha una valenza oggettiva sia per gli interventi di salvamento che per la poseidonia. E’ un modo per stare vicino ai sindaci che non riescono ad assolvere ai propri compiti per mancanza di mezzi finanziari».

Franco Sabatini dopo aver annunciato all’aula la conferma dello stanziamento governativo a favore delle province di 125 milioni di euro per il triennio 2018-2020, ha avanzato la proposta di votare l’emendamento per parti: «Mettiamo 100mila euro a carico del fondo sul turismo per garantire le attività di informazione sulla tutela delle spiaggia – ha detto Sabatini – sugli altri due punti (salvamento a mare e poseidonia) prendiamo l’impegno ad intervenire nella prima variazione di bilancio utile. Il tema è concreto, tutti i paesi costieri hanno problemi quando ci sono le mareggiate».

Il capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta ha invocato un ragionamento più ampio. «E’ vero che i cetacei finiscono spesso sulle nostre spiagge. Siamo il terminale del santuario delle balene. Il Ministero dell’Ambiente deve considerare con più attenzione gli interventi straordinari della Regione per rimuovere i cetacei spiaggiati così come quelli per la rimozione della poseidonia. Siccome a noi impongono la tutela è giusto che il Ministero riconosca gli sforzi e destini risorse alla Sardegna».

Francesco Agus (Cp) si è detto d’accordo con la proposta di un voto per parti: « Per il primo e secondo punto dell’emendamento è opportuno un supplemento di attenzione. E’ urgente intervenire perché è tema centrale per la tutela delle spiagge. Serve una programmazione e una visione strategica. Si va verso un allungamento della stagione balneare, le nostre spiagge subiscono una pressione per più mesi all’anno. Da tempo  si riscontra un peggioramento dell’ecosistema marino dovuto alla presenza antropica e al prelievo non corretto della poseidonia».

Luca Pizzuto (Art. 1 – Mdp) ha segnalato  all’assessore che la poseidonia rappresenta una risorsa per l’agricoltura: «E’ utile per la pacciamatura e come fertilizzante. Non si può però raccogliere e la Forestale crea problemi»

Stessa considerazione da parte di Fabrizio Anedda (Misto): «La poseidonia è una risorsa per l’agricoltura. Ci sono progetti per utilizzarla nelle serre. Il problema è che viene acquistata da chi la raccoglie nelle spiagge ma l’attività non è regolamentata». L’assessore Donatella Spano condividendo le valutazioni dell’aula si è detta disponibile a lavorare a una normativa ad hoc: «La problematica è importante. La poseidonia è un elemento distintivo per la conservazione della spiaggia. Occorre trovare un equilibrio tra conservazione e fruizione della spiaggia».

Messo in votazione per parti, sono state approvate le disposizioni del punto n. 3.

Annunciata la discussione sull’articolo 4 (disposizioni in materia di sostegno alle attività economiche) i gruppi di minoranza hanno comunicato il ritiro di una serie di emendamenti, a partire dal n. 170 fino al n. 550, e il presidente del Consiglio ha elencato tutte le proposte di modifica rimaste in votazione sulle quali il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd) ha espresso il parere di competenza. L’assessore Paci ha dichiarato parere conforme a quello del relatore ma ha precisato che per gli emendamenti riguardanti le guide turistiche e l’imprenditoria femminile deve “essere ricercata una più idonea formulazione”. Non essendoci iscritti a parlare nella discussione generale, il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’emendamento n. 93 (Comandini e più) che con il parere favorevole di commissione e Giunta è stato approvato dall’Aula ed incrementa da 300.000 euro a 500.000 euro il contributo per gli apicoltori.

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi tolto la seduta e ha convocato il Consiglio domani alle 10.00.

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La Giunta regionale ha ripartito, come proposto dall’assessore Luigi Arru, 20 milioni tra le aziende del servizio sanitario per la totale copertura del disavanzo 2015, sino ad ora accertato, e in acconto per quello del 2016. Con altri 300mila euro, trasferiti all’Ats, si è deciso di proseguire con le attività di profilassi vaccinale contro la febbre catarrale degli ovini: la Giunta ha stabilito che le risorse siano ripartite dalla stessa ATS tra le singole ASSL sulla base dei relativi fabbisogni necessari per una tempestiva esecuzione delle attività.

Sono state approvate in via definitiva, su proposta dell’assessore dell’Istruzione Giuseppe Dessena, le linee guida per la programmazione dell’offerta formativa e della rete scolastica regionale. Per l’anno scolastico 2018/2019 non sono state apportate sostanziali modifiche alla rete scolastica sarda, ma si è intervenuti in linea con l’esistente.

Una delibera proposta dall’assessore Cristiano Erri prevede che la Regione, come previsto nelle norme del Codice Urbani, riconosca l’irrilevanza – sotto il profilo paesaggistico – di fiumi, torrenti e corsi d’acqua iscritti negli elenchi del ‘Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici’, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri nei territori dei Comuni di Marrubiu, Terralba, Uras e Maracalagonis. Ciò non esclude l’operatività di altri, eventuali vincoli imposti sugli stessi e sulle aree adiacenti.

La Giunta ha deliberato positivamente sulla proposta dell’assessora Donatella Spano di pianificare risorse per lo studio di pianificazione e programmazione faunistico-venatoria. A partire dal 2018 devono infatti essere attivati, su aree campione rappresentative dell’intero territorio regionale, per due anni, i censimenti delle specie di maggiore interesse venatorio e che necessitano di approfondimenti e aggiornamenti scientifici (tra cui le specie pernice sarda e lepre sarda). Sarà inoltre predisposto un atlante dei mammiferi presenti in Sardegna, finalizzato al completamento del quadro conoscitivo faunistico regionale.

Su proposta dell’assessore Barbara Argiolas del Turismo, Artigianato e Commercio, con due differenti delibere è stata approvata la ripartizione dei contributi relativi all’anno 2017 per favorire le attività delle confederazioni delle imprese artigiane e di quelle delle imprese commerciali. Lo stanziamento totale, a valere sul bilancio 2017, è di 1,2 milioni: 600 mila euro saranno ripartiti tra le confederazioni artigiane, gli altri 600 mila tra quelle commerciali.

La Giunta, infine, su proposta dell’assessore Filippo Spanu, ha dato il via libera alle procedure necessarie all’acquisizione della titolarità da parte della Regione del dominio di rete di primo livello generico denominato “.srd”. Si tratta di uno strumento contemplato dalla legge regionale n. 5 del 2017 per promuovere un’immagine univoca e riconoscibile della Sardegna nel vasto mondo di Internet e offrire un ulteriore supporto agli imprenditori che operano nei mercati esteri. In questa fase le attività necessarie saranno svolte dalla Direzione degli Affari Generali attraverso la società in house SardegnaIT.

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Spano e Spanu al convegno Cgil su opportunità della legge forestale

Gli assessori dell’Ambiente Spano e degli Affari generali Spanu hanno partecipato al convegno Cgil sulle opportunità della legge forestale, “Legge Forestale: una opportunità da cogliere”. Ai lavori sono intervenuti il segretario regionale Michele Carrus, la segretaria regionale Flai Cgil Anna Rita Poddesu, il presidente della IV Commissione in Consiglio regionale (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità) Antonio Solinas, il presidente della Cooperativa “Su Niu de S’Achili” Luigi Erriu e, per la segreteria nazionale del sindacato, Ivano Galli.

Centrale il ruolo dell’agenzia Forestas per raggiungere gli obiettivi della nuova normativa approvata in Consiglio regionale nell’aprile dello scorso anno, la numero 8 del 2016. «Una legge dal testo fortemente innovativo – ha ricordato l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano -. Nello schema di decreto nazionale in materia di foreste, sul quale abbiamo ancora possibilità di intervento come coordinatori della Commissione Ambiente ed Energia in Conferenza delle Regioni, si ritrovano elementi di grande similitudine con i contenuti nella nostra legge. Tra questi, il punto cardine della valorizzazione del capitale naturale e la necessità di considerare congiuntamente gli aspetti ambientali e quelli produttivi nella gestione forestale. La materia forestale ha effetti profondi nel tessuto economico attraverso la valorizzazione dei servizi forniti dalla natura, i cosiddetti ‘servizi ecosistemici’, cioè quelli legati al turismo, alla cultura e alla valorizzazione del paesaggio. Un aspetto recepito già nel primo titolo della nostra legge, con l’inserimento del concetto di capitale naturale; tematiche contenute anche nella legge nazionale. Va riconosciuto alla legge anche l’introduzione degli strumenti di pianificazione e programmazione quali elementi importanti per la valorizzazione e la razionalizzazione delle risorse ambientali. Valorizzare, creare economia significa mettere assieme parte pubblica e privata, nell’ottica di far crescere le aziende forestali. In tale ottica, la legge prevede un albo delle imprese forestali e si sta lavorando anche su questo oltre che sul programma triennale nei diversi tavoli di lavoro previsti per rendere attuative le disposizioni contenute nella legge.»

«Il prossimo 20 dicembre, insieme all’assessora Spano e ai vertici dell’Agenzia Forestas, incontreremo il Coran per dare corso alle norme sulla contrattazione approvate all’unanimità dal Consiglio regionale. Voglio ribadire – ha sottolineato l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu – che i lavoratori di Forestas hanno un contratto pienamente in vigore sia nella parte economica che in quella giuridica. È un punto fermo, un aspetto che non può essere negato. La Giunta, convinta delle sue buone ragioni, ha condotto un lungo e proficuo confronto con il dipartimento della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato per dare effettività al contratto collettivo nazionale 2010-2012 mai attuato a causa del sopraggiunto blocco contrattuale. Era un passaggio necessario per rimettere la nave in linea di galleggiamento e assicurare, a tutti i dipendenti, un contratto realmente applicabile e le conseguenti gratificazioni economiche attese da molto tempo. Ma non vogliamo fermarci. L’esecutivo vuole dialogare con tutti sui temi più sensibili per una prospettiva contrattuale che possa supportare le stabilizzazioni degli operai stagionali, la riqualificazione del personale e il riconoscimento delle mansioni. Siamo pronti al dialogo con tutti gli attori sindacali ma chiediamo agli stessi analoga disponibilità a un confronto sereno e costruttivo nell’esclusivo interesse della totalità dei lavoratori. Parallelamente – ha concluso l’assessore degli Affari Generali – discuteremo con la maggioranza consiliare circa gli strumenti contrattuali più ­­adeguati e sostenibili per il futuro dell’agenzia Forestas.»

Donatella Spano ha sottolineato che l’Esecutivo ha approvato le linee guida per la realizzazione dei Piani forestali particolareggiati, intervento che ha permesso di accedere al bando di finanziamento del Piano di Sviluppo Rurale per la stesura dei piani. Inoltre l’Agenzia si è dotata di statuto e regolamento. «Nel bilancio regionale abbiamo aumentato le risorse per Forestas, arrivando a 168 milioni di euro e abbiamo previsto altri 7 milioni per l’adeguamento contrattuale, oltre che previsto – tramite lo strumento del leasing – i fondi per l’acquisto di nuovi mezzi per tutto il Sistema di Protezione civile di cui anche l’agenzia fa parte: l’attenzione della Giunta è quindi molto forte – ha precisato Donatella Spano, che ha voluto soffermarsi anche sulle priorità strategiche date all’Agenzia, comprese la riqualificazione del personale e la valorizzazione delle competenze -. Ma si tenga conto che uno dei punti promossi dall’Esecutivo è la valutazione dei risultati, cioè la verifica di cosa è stato fatto in termini di efficacia, efficienza ed economicità della macchina e per questo abbiamo chiesto all’Agenzia di sviluppare, con un progetto pilota, un sistema di contabilità ambientale che permetta di quantificare il valore del capitale forestale e valutare le politiche forestali realizzate. Uno dei punti innovativi della legge regionale e di quella nazionale, come abbiamo visto – ha concluso invitando al dialogo costruttivo affinché – per il bene di tutti, non venga deteriorato il grande messaggio della legge 8 di portare al centro delle politiche la materia forestale».

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La Regione, i vertici della Portovesme Srl e le organizzazioni sindacali hanno fatto il punto, ieri, a Cagliari, sull’iter per la nuova discarica di Genna Luas.

All’incontro hanno preso parte il capo di gabinetto della Presidenza, Gianluca Serra, l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, il capo di Gabinetto dell’assessorato dell’Industria, Simone Atzeni, il capo di Gabinetto della Difesa dell’Ambiente, Franco Corosu, la direttrice generale dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente, Paola Zinzula. Erano presenti rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria regionali e territoriali di CGIL, CISL, UIL, le Rsu aziendali, l’amministratore delegato della Portovesme srl, Carlo Lolliri, i rappresentanti della Confindustria Sardegna Meridionale.

Alla richiesta dei sindacati di un aggiornamento di dettaglio sullo stato del percorso autorizzativo della discarica di Genna Luas, l’assessora Spano ha ricordato gli incontri effettuati in questi mesi nell’ambito della Cabina di Regia istituita lo scorso 1° agosto, strumento che ha favorito le interlocuzioni tra l’assessorato e l’azienda per trovare le soluzioni alle problematiche emerse nel corso dell’istruttoria.

La Portovesme Srl, nel confermare che lo strumento della Cabina di Regia ha fortemente favorito dinamiche di confronto tecnico utili e funzionali alla definizione della procedura, ha comunicato che entro il prossimo 11 dicembre sarà consegnata all’assessorato l’integrazione su ulteriori analisi geologiche. Al termine dell’incontro i rappresentanti della Regione hanno assicurato che sarà data massima priorità alla procedura in corso di valutazione, contenendone al massimo le tempistiche.

Un nuovo incontro tra tutti i soggetti coinvolti si terrà entro il mese di gennaio 2018.

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«I lavoratori dell’Agenzia Forestas non sono discriminati rispetto agli altri lavoratori del Sistema Regione. Hanno infatti un contratto vigente sia nella parte giuridica che in quella economica e con il recente assestamento di bilancio è stata riconosciuta, grazie all’azione della Giunta che ha lavorato in piena sintonia con il Consiglio, l’effettività del contratto collettivo nazionale 2010-2012, mai applicato a causa del sopraggiunto blocco della contrattazione del pubblico impiego. Per dare corso al contratto e ai conseguenti benefici economici è stato previsto uno stanziamento di 7 milioni di euro che si aggiungono alle risorse di cui l’Agenzia già dispone nel suo bilancio. Nelle prossime ore, appena la legge sarà pubblicata, chiederemo al Coran di avviare immediatamente la fase di attuazione dello stesso contratto.»

Sono le dichiarazioni degli assessori degli Affari Generali e della Difesa dell’Ambiente Filippo Spanu e Donatella Spano che oggi hanno incontrato, nella sala Giunta del Consiglio regionale, una delegazione di sindacalisti e lavoratori che hanno aderito alla giornata di sciopero.

Gli assessori precisano che «il miglioramento contrattuale ottenuto dagli addetti dell’Agenzia è uguale a quello degli altri dipendenti regionali e tra i più favorevoli nell’ambito del sistema pubblico in Italia». Inoltre sottolineano che «la Giunta in questi mesi ha offerto il necessario supporto al Consiglio per trovare le soluzioni idonee e continuerà a riservare, attraverso il dialogo e il confronto con le organizzazioni sindacali, grande attenzione alle istanze dei lavoratori che svolgono, con professionalità e competenza, servizi fondamentali per i cittadini e per le comunità».

Infine, gli assessori degli Affari Generali e della Difesa dell’Ambiente ricordano l’importanza del percorso che si è concluso con la nascita dell’Agenzia: «Un processo di riforma e rinnovamento di grande valore che ora stiamo consolidando con azioni finalizzate al potenziamento dell’attività di presidio dei territori. L’attuale amministrazione di Forestas ha poi dato il via alla stagione delle stabilizzazioni. 312 precari sono già inseriti stabilmente negli organici. Ma il nuovo Piano di Reclutamento non si basa solo sulle stabilizzazioni ma anche sulla riqualificazione del personale e abbiamo affrontato e risolto la delicata questione delle mansioni superiori che ha caratterizzato il periodo precedente all’avvio dell’ultima campagna antincendi».

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«Stiamo procedendo nell’attuazione della strategia di mitigazione del rischio idrogeologico e di messa in sicurezza delle coste sarde con altri 1,3 milioni di euro destinati al comune di Sarroch per la difesa costiera sul litorale di Perd’e Sali, interessato da un progressivo fenomeno di erosione della spiaggia. Questa è un’azione prevista tra gli interventi per gli ambienti esposti a rischio di frana e idraulico individuati nel Piano di assetto idrogeologico della Sardegna e nel piano di gestione del rischio alluvioni e si aggiunge agli interventi che hanno già interessato altri 13 comuni, con 13,2 milioni di euro.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Donatella Spano dopo l’approvazione della Giunta degli stanziamenti nell’ambito del Programma Operativo Regionale Fesr 2014/2020, Azione 5.1.1. (Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e di erosione costiera). Con questo intervento è stata completata la programmazione delle risorse previste per l’erosione costiera per un totale di 14,5 milioni di euro.

L’azione è coerentemente integrata con le opere di difesa costiera già realizzate dall’Amministrazione regionale in questo tratto di litorale. Inoltre, tiene conto dell’intervento pubblico previsto per la sistemazione e l’escavo del Porto di Perd’e Sali, proponendo soluzioni tese alla stabilizzazione del profilo di spiaggia e alla riqualificazione delle funzioni d’uso del litorale.

La Regione è inoltre fortemente impegnata anche nella attività di adattamento ai cambiamenti climatici e mitigazione dei rischi derivanti dall’erosione costiera con MAREGOT e alla gestione sostenibile delle aree marino costiere con GIREPAM, due progetti in fase di realizzazione finanziati dal programma europeo di cooperazione INTERREG Marittimo Italia-Francia 2014-2020, che hanno a disposizione circa 2,7 milioni di euro a favore del territorio regionale. «Ogni azione sulle coste, oltre che essere finalizzata alla tutela e alla valorizzazione delle aree di pregio, va visto anche in chiave di sicurezza per la riduzione dei rischi per la popolazione», ha concluso l’assessore Donatella Spano.

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Viabilità Neve

«A causa degli eventi atmosferici eccezionali e di tipo calamitoso, come i nubifragi dello scorso anno e le nevicate, i nubifragi e altri eventi di gennaio, febbraio e marzo 2017, nonché l’eccezionale siccità ancora in corso, alcuni Comuni ed Enti locali hanno dovuto sostenere delle spese in emergenza che hanno poi rendicontato. Poiché non tutte le Amministrazioni erano riuscite a rendicontare nei tempi è stata concessa una proroga e ora anche queste riceveranno quasi 550mila euro a copertura del 100 per cento delle spese rendicontate e ritenute ammissibili.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, Donatella Spano, dopo l’approvazione in Giunta del programma di spesa per i rimborsi per interventi in emergenza.
Le Amministrazioni sono coperte finanziariamente dalla legge regionale 28 del 1985, di competenza della Protezione civile. La cifra del rimborso per 48 enti locali era stata definita per oltre 4,8 milioni di euro e, a settembre, la Giunta aveva approvato il programma di spesa delle Amministrazioni che avevano rendicontato secondo i termini. Sono 17 gli Enti locali a cui è destinata la somma di 550mila euro. Accanto alla Provincia di Nuoro e all’Unione Comuni Alta Gallura, riceveranno il rimborso 15 Comuni: Buddusò (per 26.177,27 euro), Castelsardo (32.147 euro), Cagliari (3.369,14 euro), Domus de Maria (96.985,12 euro), Gavoi ( 37.274,10 euro), Girasole (24.284,20 euro), Lodine (7.320 euro), Mamoiada (22.643,20 euro), Montresta (91.875,03), Nughedu San Nicolò (4.769,46 euro), Nulvi (1.217,06 euro), Nurri (6.034,12 euro), Orune (26.931,33 euro), Santu Lussurgiu (51.475,33 euro) e Sorgono (9.875,90). La Provincia di Nuoro sarà rimborsata per 41.836,84 euro e l’Unione Comuni Alta Gallura per 64.655,31.

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Spano amianto

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, nel suo ruolo di coordinatrice della Commissione Ambiente in Conferenza delle Regioni, è stata invitata a chiudere i lavori della ‘Terza conferenza nazionale dell’amianto’ insieme al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e all’assessore alla Sanità della Regione Piemonte e coordinatore Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta.
«Su tutte le problematiche dell’amianto abbiamo necessità di coordinamento e omogeneizzazione per avere una visione unitaria sui piani dell’ambiente, della sanità e del lavoro», ha detto Donatella Spano nella conferenza organizzata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, ieri e oggi a Casale Monferrato, in Piemonte. L’assessora ha anche voluto ricordare Luciano Musu, un ex lavoratore per 22 anni della Sardit di Oristano, scomparso oggi, oltre che esprimere la solidarietà a tutte le vittime in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’assessore Spano ha evidenziato l’attesa da parte delle Regioni del Piano nazionale amianto e di un Testo unico che metta ordine alle 248 leggi nazionali e 400 regionali. «Abbiamo fiducia nel lavoro del Tavolo interistituzionale sull’Amianto – definito dal Governo per affrontare la frammentazione della normativa nazionale -, che sta dando un importante contributo per uniformare le azioni e fronteggiare il problema dell’amianto, portando ad esempio le migliori pratiche regionali, come quelle del Friuli o della Sardegna. Vogliamo che questa conferenza governativa e il documento che dobbiamo approvare segnino la roadmap delle attività del da intraprendere nel 2018 a livello regionale e nazionale», ha aggiunto Donatella Spano che ha specificato che non vanno considerate solo le aree Sin, i siti di interesse nazionale ai fini della bonifica: «Vogliamo che siano inclusi anche i poli industriali contaminati, come ad esempio i siti sardi di Oristano ed Ottana. E non possiamo ammettere disparità tra lavoratori e familiari. La prossima conferenza deve portare perciò i risultati del lavoro svolto nel 2018 ai diversi livelli ma credo anche che sia importante avere una visione chiara in tutte le regioni. Per questo motivo propongo che la conferenza diventi itinerante».

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È stata presentata oggi a Cagliari, nella sede dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, la terza edizione di “COREPLA SCHOOL CONTEST – Plastica in evoluzione”, il progetto didattico che mira a diffondere le buone pratiche di raccolta differenziata tra gli studenti delle scuole medie e superiori della Sardegna. Dopo il successo delle precedenti edizioni in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Molise e Puglia, quest’anno il Contest è promosso in Sardegna da Corepla, il Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Regione Autonoma della Sardegna e dell’Ufficio scolastico regionale.

COREPLA SCHOOL CONTEST è uno spazio di apprendimento interattivo, disponibile online sul sito www.coreplaschoolcontest.com, sui temi della tutela dell’ambiente, della raccolta differenziata e del riciclo-recupero degli imballaggi in plastica. La partecipazione comporta lo svolgimento di 4 missioni di classe, ciascuna delle quali darà diritto a un punteggio attribuito in base alle competenze, alla fantasia e alla creatività dimostrate dagli studenti. Ad aprile, al termine delle missioni, la classe della scuola secondaria di I grado e la classe della scuola secondaria di II grado con il punteggio più alto vinceranno: un buono Amazon per la scuola del valore di 500 euro; un tablet per il docente di riferimento; un mini tablet per ogni alunno della classe vincitrice. Per partecipare al “COREPLA SCHOOL CONTEST”, i docenti devono iscrivere le proprie classi nel sito www.coreplaschoolcontest.com entro e non oltre il 15 dicembre 2017.

«L’Isola segna ottimi risultati nella raccolta, nel 2015 la media regionale era pari al 56,4 per cento e nel 2016 siamo passati al 59,5 per cento – afferma Donatella Spano, assessore regionale della Difesa dell’Ambiente -. Crediamo moltissimo all’educazione all’economia circolare e promuovere tra i nostri studenti la tutela dell’ambiente, anche con una migliore conoscenza della raccolta differenziata e del riciclo-recupero degli imballaggi in plastica, è un’azione di rilievo per la cittadinanza.»
«Il tema del rispetto dell’ambiente e del riciclo dei rifiuti – specie delle plastiche – è molto sentito e discusso nella società civile come nelle istituzioni – dichiara Enrico Murgia, capo di Gabinetto dell’Assessorato della Pubblica istruzione -. Come Regione siamo chiamati a realizzare le migliori politiche di prevenzione, tutela ed educazione alle buone pratiche ambientali. Il nostro futuro sono i giovani, loro erediteranno il mondo e l’ambiente che noi lasceremo. E ancora, sono proprio i ragazzi che possono fare qualcosa oggi per migliorare, o almeno non continuare a peggiorare, la situazione. Queste iniziative hanno il grande valore di educare, di mettere in guardia sui pericoli dell’inquinamento ambientale, e fare sì che ci sia sempre una maggiore responsabilità e consapevolezza negli atteggiamenti da mantenere per la salute della Terra e dunque nostra.»

«Coinvolgere da protagonisti le ragazze e i ragazzi più giovani in progetti virtuosi è fondamentale per la riuscita del progetto stesso, ancora di più quando parliamo di buone pratiche e rispetto dell’ambiente perché saranno loro stessi a misurare la bontà del proprio impegno – precisa Claudia Medda, assessore all’Innovazione tecnologica, Comunicazione e Politiche per il decoro urbano del comune di Cagliari, invitata a partecipare alla conferenza stampa -. Non è un caso che per il nuovo sistema integrato di igiene urbana, in corso di avvio a Cagliari, una parte importante del progetto approvato dall’Amministrazione sia dedicata alla condivisione del percorso nelle scuole cittadine.»

«Quest’anno abbiamo proposto la competizione agli studenti della Sardegna, una regione che ha deciso di scommettere sulla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, sulla sua qualità e quantità – sottolinea Massimo di Molfetta, Responsabile Relazioni con il territorio di Corepla -. La gara vera e propria deve ancora iniziare ma i vincitori del COREPLA SCHOOL CONTEST ci sono già: i cittadini, i Comuni, gli operatori. Ciascuno, nel proprio ruolo, ha contribuito a posizionare la Sardegna tra le regioni più virtuose nella raccolta differenziata, superando anche molte regioni del Nord Italia. Il 2017 è previsto in chiusura con un ulteriore aumento del 20% della raccolta differenziata, raggiungendo gli oltre 24 kg di imballaggi in plastica raccolti per abitante.»

COREPLA, Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, è il consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta, il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica. Con circa 2.600 imprese consorziate della filiera del packaging in plastica (produttori di materia prima, produttori di imballaggi, utilizzatori, riciclatori, recuperatori), Corepla assicura che gli imballaggi raccolti in modo differenziato siano avviati a riciclo e recupero con efficienza, efficacia ed economicità. www.corepla.it .

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Il bilancio della campagna antincendi 2017 è stato tracciato oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, nell’incontro con la stampa a cui erano presenti il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale Gavino Diana, il direttore generale della Protezione civile della Sardegna Graziano Nudda, il direttore generale dell’agenzia Forestas, Antonio Casula, il direttore dell’Arpas Alessandro Sanna, il meteorologo del Dipartimento Meteo climatico Arpas, Carlo Dessì.
Nonostante la particolare aridità ed il prolungarsi della stagione antincendi 2017, la macchina di spegnimento regionale ha dimostrato tutta la sua efficacia: il numero di incendi è stato infatti maggiore rispetto la scorsa stagione ma sono inferiori le superfici bruciate rispetto al passato.
Un plauso per «il grandissimo lavoro della struttura regionale della Sardegna» è arrivato da Luigi D’Angelo, direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, che oggi è intervenuto in videoconferenza e ha definito il sistema di spegnimento sardo “resiliente”, invitando la Regione a Roma per raccontare l’esperienza isolana come esempio di buona pratica da imitare.
«Rendicontare azioni e risultati è non solo un preciso dovere nei confronti dei cittadini, che così sono messi in grado di valutare le politiche, ma è anche il modo migliore per imparare da ciò che si è fatto e migliorare continuamente – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Come tutti sanno, è stata un’estate particolarmente difficile, con un forte incremento di incendi ma anche un’importante riduzione dei danni: i problemi sono aumentati, dunque, anche a causa dei cambiamenti climatici con cui dobbiamo confrontarci ogni giorno di più, ma la capacità di gestirli è cresciuta – ha aggiunto Francesco Pigliaru -. Siamo consapevoli che molto si deve ancora fare per ridurre l’origine del problema incendi, ma intanto si sta intervenendo con molta efficienza per mitigare le conseguenze e ridurre il danno. Ciò è possibile grazie ad un’organizzazione certamente migliorata, ma soprattutto per l’impegno e la generosità di quanti che lavorano per la difesa dei cittadini a una frontiera così pericolosa, dai professionisti ai volontari: tutti lo fanno con estrema dedizione – ha concluso -, e i risultati sono evidenti.» 
«È stata una campagna particolarmente difficile per le ondate di calore e le altissime temperature ma abbiamo registrato una maggiore efficacia del sistema di spegnimento», ha sottolineato la titolare dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, che ha oggi fornito tutti i numeri della stagione durata quasi sei mesi. Ed ha aggiunto: «Voglio ringraziare le donne e gli uomini impegnati nella macchina antincendi, un sistema pubblico coadiuvato dal prezioso apporto dei volontari. Nessuno si è risparmiato, mettendo in gioco la propria incolumità, per proteggere le vite umane e il nostro ambiente. La Sardegna è la prima parte lesa dalla piaga degli incendi e si costituirà sempre parte civile contro questo crimine assurdo che danneggia in primo luogo i sardi». 
L’assessora Spano ha poi parlato, oltre che dell’attività di contrasto al fuoco, di quelle di prevenzione, a partire dalle Prescrizioni antincendi, e di formazione.«Abbiamo approntato una flotta regionale e siamo sempre attenti a sperimentare innovazioni che ci consentano di aumentare l’efficacia dello spegnimento in maggiore sicurezza per le squadre in campo. Naturalmente – ha concluso – abbiamo operato in costante raccordo con la Protezione civile nazionale e avviato importanti azioni con i Comuni tramite l’Anci, le associazioni agricole e quelle alberghiere».