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Il Nord-Ovest della Sardegna si ridisegna e riorganizza come un’unica, grande, città intelligente. Lo fa puntando sulla rete e mettendo a sistema politiche, progetti ed iniziative, potenziando fortemente i servizi e favorendo innovazione sociale e sviluppo competitivo, e coinvolgendo i protagonisti del mondo istituzionale e economico-sociale nella gestione delle politiche e dei servizi per il territorio. È arrivato ieri al traguardo il Progetto “Rete Metropolitana del Nord Sardegna, un territorio di città”: un finanziamento di 75 milioni di euro, 8 Comuni (Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria) e 228mila abitanti coinvolti, il più importante pezzo di programmazione territoriale della Regione per ampiezza del territorio e numero di cittadini. Nel Padiglione Tavolara all’interno dei Giardini pubblici, la firma che dà il via libera ufficiale al progetto con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, le assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e dell’Ambiente Donatella Spano, i Sindaci, i sindacati, gli imprenditori e tutti i soggetti coinvolti in questo ambizioso e innovativo progetto, che punta a valorizzare le peculiarità di ciascun protagonista riducendo le differenze e puntando sulle sinergie.
“I soldi ci sono, come dimostrano i 75 milioni di cui parliamo oggi e che vanno ad aggiungersi alle tante altre risorse investite su quest’area, ma bisogna saperli spendere nel modo giusto – ha detto il presidente Francesco Pigliaru – e il nord ovest, con la rete metropolitana, ha uno strumento estremamente efficace per riuscire a usarli bene. Cooperare è la base dello sviluppo e focalizzandosi sulle esigenze specifiche, decentrando le capacità progettuali e assegnando responsabilità a tutti i soggetti coinvolti, si ottengono i massimi benefici per chi nei luoghi vive e lavora. Città piccole e medie che procedono separate – ha sottolineato – non possono che avere davanti a sé prospettive di declino. Le cose però cambiano quando si inizia, come succede qui oggi, a pensare a se stesse come a un territorio, come protagoniste di una scommessa comune in cui ognuno fa la propria parte per crescere insieme e crescere tutti. E il nord ovest, messo in rete intorno a idee vincenti condivise, può finalmente sviluppare tutte le potenzialità di un territorio che è straordinariamente ricco”, ha detto infine Francesco Pigliaru, che ha concluso ringraziando “quanti hanno lavorato con passione e impegno per raggiungere questo importante risultato”.
Si articola in 7 azioni principali. Valorizzazione turistica integrata degli attrattori culturali, attraverso un modello innovativo di gestione integrata del patrimonio culturale nelle sue articolazioni materiali (museali, archeologiche, storico-monumentali e spirituali) e immateriali (eventi e attività di spettacolo). Parco ambientale del Nord-Ovest della Sardegna, per ricucire la frammentazione della proposta turistico-territoriale connettendo coste e interno per offrire una immagine unitaria di destinazione, attraverso la salvaguardia, la riqualificazione e la valorizzazione delle zone costiere, delle zone umide e lagunari e delle aree protette per renderle turisticamente fruibili nel rispetto del patrimonio esistente. Miglioramento dei servizi per la qualità della vita, anche in ottica anti-spopolamento. Quindi servizi sociali e alla persona, servizi sportivi territoriali, valorizzazione dei parchi urbani a fini ricreativi. Accessibilità sostenibile. Migliori infrastrutture e trasporti per turisti e residenti, e realizzazione di un sistema di mobilità lenta ecosostenibile. Miglioramento dei servizi essenziali del territorio, quindi più accessibilità ai luoghi e al servizio scolastico. Competitività delle imprese, all’insegna dell’innovazione: sarà realizzato un Centro di competenza digitale e realizzata un’offerta di incentivi alle imprese (Progetto pilota di attività di innovazione sociale in collegamento con riqualificazione di immobili; Bandi Territoriali multisettore per la rivitalizzazione dei Centri Storici; Aiuti alle imprese innovative e del welfare). Governance territoriale all’insegna della semplificazione e rapidità. Nel progetto ci sono anche 90mila euro all’interno di “Sardegna in 100 Chiese” per la valorizzazione degli edifici di culto locali.
“Otto amministrazioni hanno lavorato in una sola direzione e superato ogni possibile difficoltà per creare sviluppo economico, pensando solo ed esclusivamente al bene di un territorio ampio e articolato, che va oltre le singole città pur valorizzandole fortemente e investendo sulle potenzialità di ciascuna”, dice l’assessore Raffaele Paci. “Questo è il risultato migliore della programmazione territoriale: il dialogo fra i territori, la capacità di superare gli individualismi nel nome del bene comune, la voglia di unire le forze per arrivare al miglior risultato possibile per tutti. Voglio dirlo, ripeterlo, e ribadirlo con molta chiarezza: mai come in questi anni i nostri paesi, le nostre città, i nostri territori, sono stati protagonisti assoluti delle politiche di sviluppo della Regione. Siamo andati ovunque, abbiamo garantito la giusta attenzione nella stessa misura a tutti, chiamandoli a progettare insieme a noi la loro idea di sviluppo e di futuro, assicurando importanti finanziamenti per realizzarla. Il risultato, oggi, è questo progetto”, sottolinea Raffaele Paci. “Importante, innovativo, che valorizza le risorse del territorio, le ricchezze storiche, ambientali, culturali e turistiche, con una congrua parte delle risorse riservate agli investimenti delle imprese locali. Abbiamo fatto un grande lavoro. Tutti insieme, Regione e amministrazioni locali, in un’ottica unitaria e condivisa, che ha già portato tanti risultati e un finanziamento complessivo di quasi 300 milioni. Ora dobbiamo fare in fretta e realizzare più in fretta possibile tutti gli interventi del progetto”, conclude Paci.
Dal 2016 a oggi sono 14 i progetti firmati, 12 in corso (da qui alla fine della legislatura ne verranno chiusi altri 5), per un totale di 26 progetti in campo. Per quelli che non si riuscirà a firmare entro febbraio, è comunque garantita la copertura grazie ai 75 milioni appena stanziati con la Finanziaria approvata qualche giorno fa. Sono oltre 500 milioni le risorse messe in campo dalla Regione per la programmazione territoriale che coinvolge il 100% del territorio ammissibile, 37 Unioni e 295 Comuni. Il quadro delle politiche di sviluppo locale in Sardegna è completato dai 3 Iti da 15 milioni ciascuno (oltre Sassari, anche Cagliari e Olbia), dalle due Snai (Strategia nazionale per le aree interne) alta Marmilla e Gennargentu-Mandrolisai, dai Piani dedicati a Sulcis e Nuorese e, infine, dal Pon Metro.