19 November, 2024
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L’assessore regionale dell’Ambiente ha fatto un sopralluogo ad Arbus e Gonnosfanadiga, nelle zone devastate dal fuoco.«Porto il messaggio di vicinanza del Presidente, mio e di tutta Giunta regionale alle popolazioni colpite dagli incendi – ha detto Donatella Spano -. È una stagione difficile e complicata e le comunità locali avranno sempre la Regione al loro fianco. La condanna a chi ha responsabilità criminali deve essere unanime.»
Insieme al comandante del Corpo forestale Gavino Diana e al direttore regionale Graziano Nudda, Spano ha incontrato il sindaco di Gonnosfanadiga Fausto Orrù, il vicesindaco Monica Sogos e gli assessori Massimiliano Piras e Francesco Foddi. Quindi, il sindaco di Arbus Antonio Ecca ed il vicesindaco Michele Schirru.
Nei vertici sono stati esaminati gli eventi e le attività messe in atto durante l’emergenza. Trattati i temi della prevenzione e delle fasce di sicurezza, dei mezzi locali accanto a quelli del Sistema antincendi regionale, della riapertura dei bandi per le compagnie barracellari deliberata dall’Esecutivo regionale, delle regole della normativa nazionale, delle spese ammissibili della legge 28 e degli aspetti finanziari. Massima l’apertura all’ascolto dei territori da parte dell’assessore dell’Ambiente, che ha ricordato che «le spese di emergenza anticipate dalle Amministrazioni comunali sono coperte finanziariamente dalla legge 28 del 1985, di competenza della Protezione civile». 
L’assessore Spano ha assicurato che porterà in sede di Conferenza delle Regioni e della rete nazionale di Protezione civile le varie esigenze espresse. I mezzi aerei continueranno le operazioni di bonifica nei territori interessati ancora per qualche giorno. Donatella Spano ha ringraziato tutte le forze in campo e i volontari della Protezione civile.

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energia rinnovabile

La Regione Sardegna parteciperà a “Climathon”, una maratona internazionale di 24 ore per parlare di adattamento in programma il 27 ottobre 2017, e organizzerà un evento nell’Isola con la collaborazione dei Comuni di Cagliari e di Sassari. Lo ha deciso oggi la Giunta, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano. «All’interno del processo che porterà alla definizione del piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici – spiega Donatella Spano –, l’iniziativa promossa da Climate-KIC, cioè dalla principale iniziativa di innovazione sul clima dell’Unione Europea, è certamente una valida opportunità per dialogare insieme ai territori di Cagliari e Sassari di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici».
Le due Amministrazioni comunali riceveranno dalla Regione un contributo di 10mila euro ciascuna per le spese di organizzazioni. «La partecipazione – aggiunge l’assessore Spano – è inoltre utile agli obiettivi del progetto europeo Master Adapt sulle strategie di adattamento con strumenti di governance multilivello di cui la Regione è capofila. Infatti, le idee emerse nel corso del Climathon possano successivamente svilupparsi, in accordo con le amministrazioni delle aree target, in soluzioni e azioni sostenibili e concrete per le sfide sul clima». 
“Climathon” è un evento mondiale sul cambiamento climatico della durata di 24 ore che si svolgerà contemporaneamente nelle principali città del mondo il 27 ottobre 2017. Durante la giornata ciascuna città individua una sfida locale sul clima da risolvere (ad esempio in riferimento alla qualità dell’aria, eventi climatici estremi, gestione dei rifiuti e delle risorse idriche). L’evento consente di dare rilievo ed evidenziare a livello mondiale le azioni climatiche messe in campo nei territori. Permette inoltre un rafforzamento della cooperazione tra imprese, mondo della ricerca ed enti pubblici su queste importanti tematiche, nonché una condivisione delle problematiche e delle soluzioni da adottare all’interno di una rete internazionale.

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Le notizie arrivate dall’incontro svoltosi questo pomeriggio tra il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, il direttore generale della Presidenza della Giunta, Alessandro De Martini ed il direttore generale dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente, Paola Zinzula, sono valutate positivamente dal segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente, Fabio Enne.

«E’ scongiurata la fermata degli impianti della Portovesme srl. Lanciamo un caloroso invito alla Regione per fare in modo che le problematiche possano essere considerate e risolte in tempo con la dovuta prevenzione – dice Fabio Enne -. Così deve essere per la soluzione definitiva relativa alla discarica. Lavorare sui problemi anticipando esplosioni di protesta e preoccupazione – conclude Fabio Enne – è sempre un metodo più efficace per affrontare i problemi costruire percorsi senza che possa mai mancare una valida prospettiva.»

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Gli impianti di produzione della Portovesme srl non si fermano. Lo ha assicurato l’amministratore delegato della società, Carlo Lolliri, al termine dell’incontro con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, il direttore generale della Presidenza della Giunta, Alessandro De Martini, il direttore generale dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente, Paola Zinzula.
Nel corso della riunione svoltasi questo pomeriggio, convocata dal presidente Pigliaru mercoledì scorso, non appena sono arrivate notizie dalla Conferenza di servizi a Roma, la Regione ha dato massima disponibilità per individuare percorsi idonei a trovare soluzioni funzionali in questo periodo di transizione, fino alla conclusione dell’istruttoria per l’autorizzazione della nuova discarica che resta prioritaria e da esitare nel più breve tempo possibile.
Martedì prossimo si terrà la prima riunione di una task force, guidata dal direttore generale Paola Zinzula e dell’amministratore delegato, Carlo Lolliri, e composta da tecnici regionali e della Portovesme srl.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha approvato il programma di risorse ai Comuni, pari a 3.054.000 euro, per gli interventi di valorizzazione del patrimonio boschivo nei territori in aree interessate da gravi forme di deindustrializzazione.
«Dopo gli interventi dei 4,8 milioni già ripartiti a giugno per i territori che hanno subìto una diminuzione degli occupati nel settore della forestazione – spiega l’assessore Donatella Spano – adesso abbiamo ripartito le risorse destinate alle aree deindustrializzate del Sulcis Iglesiente, di Ottana, di Siniscola e di Porto Torres.» Sono 28 le Amministrazioni comunali che vedranno l’assegnazione di un contributo, a partire da 70mila euro. Potranno utilizzare le risorse per rimboschimenti, interventi selvicolturali lavori fitosanitari e di manutenzione della viabilità agro-silvo-pastorale a fondo naturale. I contributi inoltre possono essere destinati alla prevenzione antincendi, allo sfalcio delle strade comunali a fondo naturale e ai lavori di sistemazioni idraulico forestale per la cura dei boschi.

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Il nuovo assessore dei Trasporti, Carlo Careddu, ha giurato stamane in Consiglio.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito ha prestato giuramento il nuovo assessore regionale dei Trasporti Carlo Careddu.

L’Assemblea ha proceduto all’elezione del nuovo Difensore Civico e del Garante regionale per l’Infanzia. Nella votazione per il Difensore Civico Felicetto Contu ha riportato 39 voti (schede bianche 9, nulle 7), al di sotto del quorum prescritto di 40 voti. Il Consiglio ha dunque effettuato un secondo scrutinio, nel quale Contu è stato eletto con 42 voti (bianche 10, nulle 4).

Terminata la votazione, l’Aula ha proceduto all’elezione del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza. Anche in questo caso il quorum prescritto è di 40 voti. Hanno riportato 20 voti ciascuno Donatella Olla e Giangiacomo Pisotti, per cui il presidente ha rinviato la votazione al pomeriggio, in modo da permettere ai gruppi di raggiungere un accordo.

Ha preso poi la parola l’on. Giorgio Oppi (Udc) sull’interpellanza 253 (Oppi e più) sui tagli del bosco Marganai.

Secondo l’oratore, protagonista suo malgrado sulla stampa anche italiana per la vicenda del taglio al Marganai, «è tempo che l’assessore Spano ci dica qual è, a chiare lettere, la sua opinione sul taglio indiscriminato sugli alberi del Marganai. Non voglio parlare del fuoco di queste settimane a Iglesias né di come viene gestita la protezione civile ma chiedo che sia necessario  che mi si chieda scusa per essere stato accusato anche dalla  stampa di cose che non ho fatto nella mia qualità di assessore all’Ambiente».

Ha risposto, dunque, l’assessore Spano: «Abbiamo l’occasione per chiarire che questi aspetti hanno riguardato  l’istruttoria tecnica ma non l’indirizzo politico. Tutte le informazioni che mi hanno fornito Forestatas e il Corpo forestale dicono che a Marganai si è venuto a formare un accumulo di massa legnosa dopo la chiusura delle miniere alle quali venivano destinati in passato i pali ricavati dai tagli del bosco ceduo di Marganai. Dei 5mila ettari del bosco Marganai il piano prevedeva tagli alla base ovviamente autorizzati anche dal ministero (e non disboscamento) per 34 ettari dal 2011 sino al 2015. Facciamo così chiarezza su ogni aspetto, compreso il piano forestale regionale. Non ci sono dunque questioni di rilevanza politica né per quanto riguarda l’assessore precedente né per quello attuale».

Per replica l’on. Giorgio Oppi ha detto: «Non sono soddisfatto dei numeri offerti dall’assessore e ricordo che nel 2009 ero assessore e non potevo essere favorevole a quel disboscamento. Non intendo essere accusato di cose che non ho fatto e che sono contrarie alla mia forma mentis e a Iglesias, la città che tanto mi ha dato».

L’on. Daniele Cocco (Mdp) ha illustrato la proposto di legge sull’Ipab “San Giovanni Battista” di Ploaghe, precisando che si tratta di «un’interpretazione autentica che chiarisce che il personale viene trasferito alla Asl territorialmente competente».

Per l’on. Annamaria Busia (Campo progressista Sardegna) «c’è una equivocità nella formulazione e sul punto ci sono pronunce giurisdizionali molto chiare. Mi duole e sono a disagio ma non credo sia questo il percorso corretto, anche nell’interesse dei lavoratori».

Per l’on. Salvatore Demontis (Pd) «è ben vero che la legge da noi approvata nei mesi scorsi voleva disciplinare anche il trasferimento del personale dell’Ipab ma è anche vero che il personale risulta danneggiato. Ecco perché si rende necessaria oggi questa interpretazione autentica».

Anche l’on. Marco Tedde (FI) è intervenuto e ha detto: «Se le ex Ipab sono enti pubblici assimilabili agli enti strumentali è vero dunque che gli ex dipendenti non devono fare un concorso per accedere ai ruoli di altre pubbliche amministrazioni. Questo lo dice la Corte dei conti e anche l’Anac». L’oratore ha poi suggerito un emendamento orale «in modo da superare una volta per tutte la via crucis che abbiamo fatto fare ai lavoratori della ex Ipab».

Per l’on. Antonello Peru (FI) «il provvedimento corregge un errore dell’Aula, come è stato ben motivato. Mi sono assentato per un po’ di tempo e torno in Aula e vedo che si torna a discutere sull’Ipab San Giovanni Battista».

Per l’on. Roberto Desini (Pds) «questa Ipab torna con molto mio dispiacere nel dibattito del Consiglio regionale. Tutta la politica ha sfruttato in passato senza ritegno il bacino elettorale del San Giovanni Battista, sino a calpestare la dignità delle persone. Dove sono andate a finire le vagonate di milioni di euro messi a disposizione negli anni dal Consiglio regionale all’Ipab di Ploaghe? Chi le ha spese e per cosa? Non certo li hanno presi i lavoratori. Mi aspetto dall’assessore Arru un segno di coerenza tra quello che dice lui e quello che fa il suo assessorato».

Per dichiarazione di voto l’on. Annamaria Busia (Cps) ha detto: «Ho indicato prima una pronuncia che riguarda proprio il passaggio del personale da un ente pubblico a un altro».

Sull’aspetto finanziario della norma l’on. Roberto Desini ha chiesto all’assessore al Bilancio «se il trasferimento del personale all’Asl comporta maggiori oneri. Abbiamo forti dubbi che sia a saldo zero».

L’assessore Raffaele Paci ha chiarito affermando che «gli oneri finanziari sono già indicati nella legge già approvata».

L’on. Roberto Desini (Pds) ha letto per dichiarazione di voto il dispositivo di una pronuncia della Corte dei conti. L’on. Marco Tedde (Fi), invece. Ha sostenuto che «tali principi non si applicano al caso della Ipab di Ploaghe, nonostante si tratti di un ente pubblico. L’analisi del sangue non è stata fatta in occasione di tante mobilità di personale dall’ex Ipab alla Asl: perché andrebbe fatta ora?».

Per l’on. Salvatore Demontis (Pd) «non si sta violando l’articolo 97 della Costituzione, che riguarda l’accesso alla pubblica amministrazione e non il transito».

 La legge è stata poi approvata.

L’Aula ha poi approvato anche una legge relativa allo stanziamento a favore del Tpl (ddl 436/A Reiscrizione delle economie di stanziamento  nell’ambito dei trasferimenti di cui al dl 46 del 21 febbraio 2008).

Sul punto l’on. Pietro Pittalis (FI) ha richiamato l’importanza di realizzare il ponte di Oloè tra Bitti e Oliena, che crea enormi disagi ai turisti e all’economia in genere. L’assessore Paci ha assunto l’impegno a sollecitare l’assessore ai Lavori pubblici per il ponte di Oloè. «A volte siamo però impotenti davanti ai ritardi di Anas».

Anche l’on. Luigi Crisponi ha denunciato la situazione del ponte di Oloè: «Assessore Paci, abbiamo necessità di capire se i 12 milioni di euro per realizzare quell’opera pubblica ci sono o no. La comunità di Oliena è totalmente isolata e le tensioni sociali si sprecano».

Per il sardista Angelo Carta «la vicenda di Oloè  è paradigmatica: fu la Procura di Nuoro a chiuderlo e la Provincia a riaprirlo, sostenendo non fosse in imminente pericolo di crollo. Una nuova perizia della Procura lo fece chiudere. Due ingegneri hanno detto cose opposte e il diritto alla mobilità intanto è negato».

Annamaria Busia (Cps) ha detto che “non si può parlare seriamente di lotta allo spopolamento si tengono i cittadini in questa condizione”.

Per l’on. Pietro Pittalis (FI) «non c’è difficoltà a ritirare l’emendamento ma invito a valutare con urgenza una soluzione provvisorio ma fattibile per ripristinare il ponte di Oloè».

La legge è stata poi approvata.

Il presidente Ganau ha sospeso i lavori, che riprendono alle 16.00.

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«Anche il Tar del Lazio ha confermato che lo Stato non potrà rivalersi su Regioni e Comuni dopo la condanna milionaria della Corte europea all’Italia, per le discariche abusive non in regola con la direttiva europea. Questo ci conforta nel lavoro svolto dalla Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni al fine di distinguere caso per caso fra discariche già chiuse e discariche sanate ed evitare confusioni con situazioni di abbandono temporaneo di rifiuti.»

Così Donatella Spano, assessore della Regione Sardegna e coordinatrice della commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni, accoglie positivamente le sentenze del Tribunale amministrativo del Lazio sui ricorsi presentati, sentenze che ricalcano quelle pronunciate a marzo anche per altre Regioni dopo la condanna del 2014 per l’Italia al pagamento di sanzioni pecuniarie per violazione di direttive in materia di discariche.

«Lo scorso anno – spiega Donatella Spano – la Commissione ha infatti presentato un documento per evitare la rivalsa del ministero dell’Economia e delle Finanze, nei confronti delle amministrazioni locali colpite da procedure di infrazione comunitarie, in assenza di un quadro preciso che consentisse di distinguere le differenti situazioni.»

La Sardegna era interessata per solo un caso, peraltro risolto, nel comune di Ulassai.

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Si è appena conclusa la visita in Sardegna della dott.ssa Jutta Weber e della dott.ssa Gail Bremner, commissari “Rivalidatori” delegati della Rete Globale dei Geoparchi, Programma UNESCO IGGP, cui è stato affidato il non facile compito di sottoporre il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna alle verifiche utili alla sua conferma nell’ambito del prestigioso Network dell’UNESCO.

Sono stati giorni faticosi ma senz’altro esaltanti. Sono vivamente grato alle delegate per la loro attenzione e la professionalità manifestate in ogni occasione, nonostante la fatica dei tanti spostamenti ed il numero considerevole di contatti e incontri. Sono certo abbiano colto il nostro entusiasmo ma soprattutto i notevoli passi in avanti compiuti dal Parco Geominerario dall’ultima rivalidazione risalente ormai a quattro anni fa.

Desidero ringraziare innanzi tutto la Presidenza della Giunta regionale con il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano ed il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, per il loro fattivo sostegno e le parole di incoraggiamento, per noi di particolare rilievo e significato. 

Un sostegno attivo e convinto che ci è stato assicurato anche dall’IGEA S.p.A. e dal suo Amministratore Unico Michele Caria, che ringrazio per aver favorito le visite presso i loro siti storico naturalistici, a cominciare dalla meravigliosa Grotta di Santa Barbara a Iglesias.

Il mio grato pensiero va alle amministrazioni comunali le quali, comprendendo l’importanza del momento, hanno saputo ricevere con calore e passione le nostre delegazioni. Ringrazio il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e l’assessore delle Attività produttive e Turismo Marzia Cilloccu per averci manifestato il loro pieno sostegno e la volontà di lavorare assieme.

Un particolare ringraziamento rivolgo agli amministratori che ci hanno calorosamente accolto nei loro territori ed ai loro eccezionali collaboratori. Mi riferisco al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo e all’assessore della Cultura Simone Franceschi, al sindaco di Masullas Mansueto Siuni e al Direttore del GeoMuseo “Incani” Luigi Sanciu, al Sindaco di Pau Franceschino Sedda e a Carlo Lugliè, Direttore Scientifico del Museo dell’Ossidiana, al sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini e a Filippo Lanzerini, Coordinatore della Summer School dell’Area MAB del Parco di Tepilora e SIC Montarbo, al Sindaco di Lula Mario Calia, al Direttore della Miniera di Sos Enattos Luca Loddo e agli ex minatori Piero Piras e Francesco Sedda, oggi appassionate guide negli stessi luoghi ove un tempo lavorarono.

Di grande importanza si è inoltre rivelato il forte sostegno delle Associazioni attive sul territorio sardo tra le quali ricordo con particolare riconoscenza la Consulta delle Associazioni per il Parco Geominerario con il Coordinatore Giampiero Pinna e Franco Saba, Legambiente Sardegna con il Presidente Annalisa Colombu e Vincenzo Tiana, storico leader dell’associazione.

Ho il piacere infine rivolgere un particolare ringraziamento allo straordinario staff del Parco Geominerario il quale, con rara dedizione e amore per la propria terra, non si è risparmiato per la buona riuscita di quella che ritengo sia stata una vera e propria impresa. A cominciare da Gian Luigi Pillola, che considero parte integrante della nostra squadra, insostituibile amico e collaboratore d’eccezione, passando poi all’infaticabile Direttore F.F. Francesco Muntoni, agli specialisti dell’Ufficio Tecnico Pietrangelo Loru, Roberto Rizzo, Giovanni Zichi e Marco Laconi, alla squadra dell’Ufficio Amministrativo guidato da Elisabetta di Franco con Federica Boi e Monica Porcu, agli esperti di promozione e comunicazione culturale Patrizia Medas e Stefano Sernagiotto, quest’ultimo filmmaker di straordinario valore, alle nostre collaboratrici Sara Cipolla, Rappresentante per la Sardegna dei Giovani UNESCO e Laura Sedda, preparata guida presso i siti storici del Parco, ed infine al nostro coordinatore dell’Ufficio Stampa Alberto Monteverde, Giornalista e appassionato ricercatore di Storia, che ha saputo efficacemente dar conto di questa esaltante tre giorni con articoli ed immagini.

Tuttavia, il mio grazie più sentito va alla nostra straordinaria Sardegna ed ai suoi generosi abitanti che ancora una volta ci hanno permesso di ben figurare, secondi a nessuno, in Italia e nel mondo.  

Prof. Tarcisio Agus

Commissario straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

Didascalie foto

01 – La delegazione UNESCO ricevuta al comune di Cagliari, accolta dall’assessore alle Attività produttive e Turismo Marzia Cilloccu.

02 – In visita al comune di Masullas.

03 – Lula. Le delegate in visita agli impianti della Miniera di Sos Enattos.

04 – Lula. Sos Enattos. L’ex Tecnico elettricista Piero Piras accanto ad un suo ritratto giovanile. Oggi guida i turisti negli stessi luoghi ove un tempo lavorò.

05 – Alla Biblioteca comunale di Lula per la presentazione della Summer School dell’Area MAB del Parco di Tepilora e SIC Montarbo.

06 – La delegazione in visita a Villa Devoto a Cagliari, sede di rappresentanza della Regione Sardegna, ricevuta da Donatella Spano, assessore della Difesa dell’Ambiente.

07 – Le Delegate a Villa Devoto, in compagnia di Tore Cherchi, Coordinatore del Piano Sulcis.

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Dalle rilevazioni straordinarie effettuate dall’agenzia Arpas dallo scorso mese di maggio nelle acque della laguna di Santa Gilla non si evincono situazioni preoccupanti, ma i dati sono più o meno invariati rispetto a quelli storici. E’ questa la sintesi dei risultati del lavoro di monitoraggio voluto dal Presidente della Regione Francesco Pigliaru in accordo con i Sindaci dei Comuni dell’area di Cagliari. L’esito è stato presentato dal direttore generale dell’Arpas Alessandro Sanna a Presidente e Sindaci stamattina, nella riunione convocata a Villa Devoto e alla quale hanno preso parte gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e della Sanità Luigi Arru, oltre ai tecnici degli assessorati, dell’Arpas e dell’Ats.
«Lo scorso 22 maggio, con la convocazione del tavolo permanente, avevamo condiviso con gli Amministratori la necessità di dover generare dati ulteriori e più estesi rispetto a quelli ordinari previsti dalla legge – ha detto Francesco Pigliaru in apertura dell’incontro -, aggiornando rapidamente il monitoraggio attualmente esistente nell’ottica della massima trasparenza. Così è stato fatto, grazie all’impegno dell’Arpas e al contributo di tutti». Punti ripresi dall’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, che ha sottolineato «lo sforzo straordinario e importante dell’agenzia regionale», ricordando di aver chiesto fin da subito un’ispezione dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale del Ministero dell’Ambiente, che si è svolta la prima settimana di luglio e di cui si attendono gli esiti.
I risultati sono più che confortanti, secondo il direttore generale dell’Arpas Alessandro Sanna: «Ai controlli ordinari – ha detto – abbiamo aggiunto monitoraggi straordinari sui trenta piezometri di acque secondarie a Santa Gilla e nell’area di Macchiareddu. I risultati ci dicono che non c’è un peggioramento rispetto ai dati cosiddetti storici e tenuto conto che si tratta di un sito inquinato di interesse nazionale».
I risultati indicano una generale complessiva invarianza della presenza degli inquinanti nelle matrici ambientali nell’area di Macchiareddu e Santa Gilla, fermo restando che le aree oggetto di sequestro dovranno essere indagate caso per caso con piani di caratterizzazione specifici finalizzati alla verifica delle situazioni puntuali.
Se poi si sono svolte le attività di inquinamento, oggetto di inchiesta, per ora non si rileva la modificazione delle matrici ambientali.
In relazione alle campionature del monitoraggio straordinario di maggio 2017, effettuate nelle 24 stazioni della Laguna di Santa Gilla, le determinazioni analitiche dei fluoruri eseguite consentono di escludere la presenza di concentrazioni superiori ai limiti normativi nelle acque (DM 260/2010) e nei sedimenti (D.Lgs. 152/2006 Tab 1A). Non si hanno dati storici di confronto, in quanto i fluoruri non sono inclusi nel set analitico previsto dalla Direttiva Comunitaria 2000/60/CE per la classificazione dello stato ambientale dei corpi idrici di transizione. In generale, per le acque di transizione si osserva il raggiungimento dei valori obiettivo in tutti i campioni, ad eccezione di un lieve superamento per il mercurio (con concentrazione di 0,019 microgrammi/litro rispetto al valore obiettivo di 0,010 microgrammi/litro). Per contro, nelle campionature del 2015 erano state registrate concentrazioni superiori agli Standard di Qualità Ambientale per il cadmio (3 campioni sui 24 prelevati nelle 6 stazioni) e per il mercurio (7 campioni sui 24 prelevati nelle 6 stazioni). La campionatura 2017 dei sedimenti rileva nelle 24 stazioni campionate, superamenti della soglia di contaminazione (D.Lgs. 152/2006 tabella 1A) esclusivamente per piombo (7 stazioni), zinco (9 stazioni) e mercurio (1 stazione). Per queste sostanze, dal confronto con i dati 2006 emerge un leggero decremento dei valori medi di concentrazione.
Le acque sotterranee di Macchiareddu mostrano in generale presenza di contaminanti in concentrazioni superiori alle Concentrazioni della Soglia di Contaminazione (D.Lgs. 152/2006 Tab. 2) per numerosi parametri, in particolare Fluoruri, Solfati, Metalli e Composti Organici. Il monitoraggio effettuato da ARPAS dal 2011 ad oggi non evidenzia tendenze significative generali in miglioramento od in peggioramento del quadro complessivo; anche le attività effettuate nel 2017 sono in linea con gli anni precedenti, anche se possono essere presenti variazioni di singoli parametri in aree specifiche. Sono stati analizzati nel dettaglio i Fluoruri, che entrano nel ciclo produttivo Fluorsid, alcuni metalli, scelti tra i più significativi (Arsenico e Cadmio) ed un composto organico, il Tricloroetilene, considerato tra gli inquinanti organici più rappresentativi, anche se non in relazione con il ciclo produttivo Fluorsid. Le concentrazioni di Fluoruri, nell’area vasta di Macchiareddu, mostrano un andamento stabile, mentre nell’area Fluorsid si osserva un decremento a partire dal monitoraggio del 2012. Nel 2013 è stata attivata la messa in sicurezza di emergenza delle acque sotterranee nel sito Fluorsid. In particolare, nella Stazione 578, dove nel primo semestre del 2012 erano stati rilevati 1280 mg/l, si rilevano, nel 2017, 365 mg/l. I metalli, ed in particolare il Cadmio e l’Arsenico, non evidenziano a scala generale tendenze di rilievo. Nell’area Fluorsid le variazioni di concentrazione riscontrate, pur frequentemente oltre le CSC, sono contenute. Infine, negli ultimi anni si rileva un incremento della concentrazione di Tricloroetilene nell’area Syndial e nella Stazione 584, sulla dorsale consortile. Tale incremento non trova però riscontro in area Fluorsid, dove, nel 2016 e nel 2017, le concentrazioni sono sotto il limite di rilevabilità.

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E’ stata presentata stamattina a Cagliari, nella sala Anfiteatro di via Roma, la nuova strategia di AREA nel settore delle manutenzioni delle cosiddette case popolari, più attenta al contenimento dell’uso delle risorse naturali e ai progetti di green economy, che potrebbe rappresentare una grande opportunità per il mercato sardo dell’edilizia. Un grande piano di riqualificazione e recupero del patrimonio edilizio residenziale della Regione, che consiste in 25mila alloggi in tutta la Sardegna.
L’incontro, al quale hanno partecipato gli assessori dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini e dell’Ambiente Donatella Spano, insieme all’amministratore unico di AREA Maria Giovanna Porcu, è stato l’occasione per illustrare alle imprese il nuovo programma MA.ST.E.R. con il quale AREA intende portare avanti un insieme di iniziative di recupero e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare, con lo scopo di fornire indicazioni utili agli operatori economici affinché siano in grado di cogliere questa opportunità.
«La Regione sta investendo molto nella riqualificazione del suo patrimonio edilizio residenziale, perché il tema della casa è una nostra priorità – ha detto l’assessore Balzarini – stiamo portando avanti azioni importanti come i cantieri a Sant’Elia e il bando per l’efficientamento energetico, e apprezziamo il nuovo corso di AREA improntato all’innovazione e non solo alla conservazione, perché in linea con i nostri obiettivi, che vanno verso modalità più veloci e concrete di avvicinarsi al mondo delle imprese.»
«Investire in maniera consistente sulla ristrutturazione degli edifici, come sta facendo AREA con il programma MASTER, anziché creare nuove lottizzazioni con relativo consumo di suolo, è già di per sé un intervento coerente con una scelta ambientale consapevole e una pianificazione urbana sostenibile – ha aggiunto l’assessore Spano -. È importante sottolineare come anche la presenza e cura del verde insieme all’edilizia residenziale, sia una garanzia non solo di qualità estetica ma soprattutto di presidio delle funzioni ambientali per la salute e il benessere dei cittadini, attenuando gli effetti delle ondate di calore, riducendo il rumore e migliorando la qualità dell’aria (pensiamo alle barriere antirumore, alla pavimentazione degli spazi comuni). L’efficientamento energetico, la promozione del recupero del materiale in seguito a demolizione, l’uso di materiali quali intonaci, malte e calcestruzzi o vernici muniti di etichetta ambientale, evidenzia l’attenzione di AREA e del progetto MASTER verso la sostenibilità ambientale. È apprezzabile, inoltre, l’inserimento di premialità specifica sull’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici e personale addestrato per la gestione ambientale del cantiere.»

AREA investirà 18 milioni di euro, di cui 12 milioni per la manutenzione straordinaria e 6 per quella ordinaria, a cui si aggiungono 19 milioni di risorse regionali più ulteriori fondi statali.
Le azioni si svilupperanno attraverso accordi quadro come quello stipulato con Sardegna Ricerche: un protocollo di intesa per promuovere azioni di divulgazione, formazione e conoscenza del mercato per garantire la più ampia partecipazione.
All’iniziativa di ieri mattina hanno collaborato anche le associazioni di categoria interessate, come Confocooperative, Lega Cooperative e Aniem Sardegna.