19 July, 2024
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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e quello del Personale Filippo Spanu hanno illustrato questo pomeriggio in Consiglio regionale il disegno di legge 416 per la riforma del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale. L’audizione è avvenuta all’interno della commissione Autonomia, presieduta dall’on. Francesco Agus, alla presenza tra gli altri del comandante del Corpo Forestale. In precedenza il testo era stato oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali, che hanno fornito le loro osservazioni.

«La riforma è indubbiamente necessaria – ha detto al termine il presidente Agus –  posto che la legge di riferimento risale al 1985. La commissione dovrà ora inquadrare alcuni aspetti tra i quali le dotazioni finanziarie per i concorsi, considerando che nei prossimi otto anni su 1.380 dipendenti circa 850 tra agenti, assistenti, sottufficiali ed ufficiali andranno in pensione e dovranno necessariamente essere sostituiti». Per il presidente Agus «non è secondario nemmeno il tema dell’organizzazione sul territorio delle 82 stazioni forestali e delle 10 basi navali attualmente distribuite così nell’Isola».

La commissione Autonomia proseguirà i suoi lavori domani, dalle 15.00, con l’audizione della commissione regionale Pari Opportunità e delle associazioni e movimenti che in questi mesi si sono battuti per l’istituzione della doppia preferenza di genere.

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La Giunta regionale, riunita questo pomeriggio a Villa Devoto sotto la direzione del presidente Francesco Pigliaru, ha deciso di non sottoporre a ulteriore procedura di VIA il progetto relativo allo stadio provvisorio del Cagliari Calcio, come proposto dall’assessore dell’ambiente Donatella Spano.
Sancito il nulla osta all’approvazione dei bilanci di previsione per il periodo 2017-2019 della Conservatoria delle Coste, proposto sempre da Donatella Spano, e dell’Agenzia Sardegna Ricerche, proposto dall’assessore del Bilancio Raffaele Paci.
Su proposta dall’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta, infine, ha deliberato di trasferire 13milioni e 400mila euro a favore dell’Agenzia regionale Laore Sardegna per le attività di assistenza tecnica in zootecnia ed in particolare per l’attuazione, da parte dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (Aras), del Programma operativo annuale (POA) 2017. Nello specifico, l’ARAS è il soggetto attuatore dell’attività di informazione e trasferimento di conoscenze e di consulenza a favore degli allevatori della Sardegna.

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Sarà convocata, appena conclusa l’istruttoria, la Conferenza dei servizi per la realizzazione della nuova discarica degli scarti industriali della Portovesme Srl. Entro il mese di maggio l’assessorato all’Ambiente porterà a compimento la procedura di valutazione di impatto ambientale.
Lo ha annunciato questa mattina l’assessore all’Ambiente Donatella Spano sentita in audizione, insieme all’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, dalla V commissione del Consiglio regionale. Senza un nuovo sito per il conferimento degli scarti di lavorazione, lo stabilimento del Sulcis sarebbe costretto a chiudere i battenti. A rischio, tra dipendenti diretti e indotto, ci sono circa 1.500 posti di lavoro.

«La Regione sta seguendo con la massima attenzione l’iter del procedimento – ha detto Donatella  Spano – siamo consapevoli del ruolo che l’azienda ricopre nel territorio. Proprio per questo, lo scorso ottobre la Giunta regionale ha deliberato l’ampliamento della vecchia discarica di Genna ’e Luas in attesa di definire il nuovo intervento. C’è l’impegno della Giunta a comprimere i tempi e arrivare rapidamente ad una soluzione positiva.»

L’assessorato all’Urbanistica, intanto, ha completato l’istruttoria per il rilascio del parere di competenza da parte dell’Ufficio tutela del paesaggio. «Il documento è pronto – ha detto l’assessore Cristiano Erriu – sarà a disposizione della prossima Conferenza dei servizi».

Prima dei due assessori della Giunta Pigliaru, la commissione Attività produttive ha sentito, in mattinata, anche i vertici della Portovesme Srl e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil schierati su un unico fronte con la richiesta di tempi certi sulle procedure autorizzative. «Il gruppo Glencore vuole continuare ad operare in Sardegna – ha detto l’amministratore delegato della Portovesme Srl Carlo Lolliri – abbiamo presentato un piano quinquennale che prevede centinaia di milioni di euro di investimenti in nuove tecnologie. La realizzazione della nuova discarica è però indispensabile per poter proseguire l’attività produttiva. Non chiediamo soldi ma risposte chiare sui tempi. Il rischio è che la burocrazia fermi gli impianti. Abbiamo accolto tutte le osservazioni al Piano, entro venerdì presenteremo alla Provincia gli ultimi chiarimenti richiesti su alcuni aspetti non sostanziali. Successivamente, l’ente intermedio trasmetterà tutti i documenti alla Regione per la convocazione della Conferenza di Servizi». Passaggio confermato dal dirigente della Provincia del Sud Sardegna Fulvio Bordignon: «I ritardi sono dovuti in gran parte al passaggio di consegne tra la vecchia Provincia di Cagliari e la nuova del Sud Sardegna – ha detto – ora però siamo pronti. La prossima settimana consegneremo alla Regione la documentazione richiesta. Una volta che l’assessorato approverà il VIA noi procederemo con l’Autorizzazione integrata ambientale».

«Non cerchiamo scorciatoie ma chiediamo che si proceda secondo la legge nel rispetto delle norme ambientali. bisogna liberarsi da visioni personalistiche e preconcette – hanno detto i rappresentanti di Cgil (Tore Cappai), Cisl (Fabio Enne e Francesco Garau) e Uil (Francesca Ticca) – lo stabilimento della Protovesme Srl è l’unico attivo nel Sulcis, il territorio non può sopportare un’altra emergenza occupazionale».

Giudizio condiviso dai consiglieri del Pd Cesare Moriconi e Piero Comandini che hanno chiesto con forza un’accelerazione dei tempi per il rilascio delle autorizzazioni: «Siamo di fronte a un’emergenza, chiediamo che la si affronti con procedure straordinarie visto che ormai siamo fuori tempo massimo – hanno detto Cesare Moriconi e Piero Comandini – la vecchia discarica sta andando ad esaurimento. Ancora pochi mesi e la Portovesme Srl dovrà fermare la produzione con pesanti conseguenze sociali». Ai consiglieri di maggioranza si sono uniti anche quelli di minoranza Giorgio Oppi e Gianluigi Rubiu che hanno ribadito l’importanza dello stabilimento per il Sulcis e chiesto un intervento forte della Commissione nei confronti della Giunta: «I tempi del mondo del lavoro non sono quelli della burocrazia – hanno detto i due consiglieri regionali dell’Udc – occorre recuperare il ritardo. L’idea che la Portovesme Srl possa scappare dal Sulcis ci fa rizzare i capelli».

Al termine delle audizioni, il presidente Luigi Lotto ha preso atto delle rassicurazioni della Giunta e ha assicurato l’impegno della Commissione perché si giunga presto ad una soluzione positiva della vertenza: «La situazione è delicata. Ognuno di noi è obbligato a fare tutti i passi necessari per arrivare a chiudere la pratica in tempi rapidi – ha detto Luigi Lotto – c’è la consapevolezza che occorre agire velocemente senza perdere nemmeno un minuto. La Commissione seguirà con attenzione i prossimi passaggi».

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano di concerto con l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforme della Regione Filippo Spanu, ha approvato il disegno di legge sulle “Nuove norme sull’ordinamento e sul funzionamento del Corpo forestale e di vigilanza ambientale”. Il disegno di legge interessa 1.349 dipendenti con una funzione cardine nel sistema di tutela ambientale della Sardegna, con riferimento alle funzioni di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, nella lotta contro gli incendi e nella partecipazione al Sistema regionale di protezione civile.
«E’ un passo importante nella difesa del paesaggio, del patrimonio forestale e degli ecosistemi della Sardegna – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Il Corpo forestale ha un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell’ambiente, nella prevenzione e nella lotta contro gli incendi. Per questo vogliamo che sia più tecnologico e moderno, in sintonia con le esigenze dei cittadini, dei territori e con gli altri enti. E apriamo all’ingresso dei giovani favorendo il ricambio generazionale, valorizzando la formazione continua e l’alta specializzazione.»
«La nuova legge conferma e rafforza il ruolo del Corpo forestale e, come previsto dalla normativa nazionale, riconosce la specificità della Regione a tutela della nostra autonomia in raccordo con le altre istituzioni a tutti i livelli» ha detto l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, sottolineando il lungo percorso iniziato dalla delibera di Giunta del 2015 e che si è arricchito del confronto, svoltosi a Cagliari nel febbraio dello scorso anno, con le altre Regioni a statuto speciale e le Province autonome.

«Il disegno di legge – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – presenta diversi aspetti che hanno accolto positivamente il confronto con le organizzazioni sindacali, intervenendo in modo organico su funzioni, struttura organizzativa, specializzazione dei compiti, innovazione tecnologica per risolvere questioni fondamentali mai affrontate nelle precedenti legislature. Le nuove disposizioni normative sono in linea con l’alto valore tecnico richiesto oggi al Corpo e con i cambiamenti anche normativi degli ultimi anni, compresa la legge forestale regionale e la legge nazionale sugli ecoreati. Stiamo quindi gettando solide fondamenta per costruire il Corpo forestale del futuro – ha concluso l’assessore Spano – partendo dalla valorizzazione delle forti competenze che già lo caratterizzano e promuovendo la specializzazione in coerenza con i valori ambientali e una visione di sviluppo ecosostenibile della nostra isola.»
«La Giunta – ha sottolineato l’assessore del Personale Filippo Spanu – mantiene l’impegno assunto al tavolo con le organizzazioni sindacali con cui ci siamo confrontati, in modo costruttivo, in questi ultimi mesi. Nel disegno di legge viene riconosciuta e rafforzata la specificità del Corpo Forestale all’interno dell’amministrazione regionale, e viene creata un’area separata di contrattazione per il personale non dirigente in considerazione della peculiarità dei compiti e delle funzioni esercitate. Per le indennità collegate ai servizi di istituto l’esecutivo ha stanziato, a decorrere dal 2017, un milione di euro e ulteriori 520 mila euro, a partire dal 2018, per le nuove progressioni, Vengono infine razionalizzate le procedure di reclutamento in armonia con la normativa nazionale di riferimento.»
I 37 articoli della proposta che approderà in Consiglio regionale, disciplinano in modo organico le attribuzioni e le funzioni del Corpo forestale della Sardegna, con lo scopo di rafforzarne quindi la struttura organizzativa e promuovere la specializzazione delle sue funzioni. Le nuove disposizioni, oltre che le stesse attività di repressione degli illeciti, prevedono maggiori azioni di prevenzione, di sensibilizzazione e di supporto agli operatori del settore. Inoltre, ridefiniscono le attribuzioni e le funzioni del Corpo in raccordo con le funzioni di competenza di altri uffici ed enti.
Formazione, aggiornamento continuo e alta specializzazione sono rilevanti per il Corpo forestale di domani già nei primi articoli del disegno di legge. Un ruolo primario, in particolare, è attribuito alla Scuola forestale e alla sua collaborazione con università, istituti di ricerca, enti pubblici nazionali e stranieri. Intesa come soggetto formativo specializzato a disposizione della collettività avrà il compito di provvedere alla formazione, all’addestramento, all’aggiornamento e alla specializzazione del Corpo ma anche di tutto il personale del Sistema Regione, a partire da quello della Protezione civile e da Forestas, e delle autonomie locali.
Novità del disegno di legge è la distinzione non solo territoriale ma anche funzionale dell’organizzazione. Il Comando generale opererà infatti con strutture organizzative centrali e territoriali. I Servizi territoriali diventeranno ‘Comandi territoriali’ che potranno essere articolati in unità organizzative di primo e secondo livello (stazioni forestali e basi navali). Un altro aspetto innovativo è quello dei nuclei specialistici, temporanei e permanenti, su specifici temi relativi ai compiti istituzionali assegnati al Corpo o in base a esigenze di carattere territoriale.
I dipendenti usufruiranno di un incremento del fondo dell’indennità per il servizio di istituto, derivante dal possesso delle qualifiche di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria. Inoltre vengono estesi gli istituti dello straordinario e delle missioni del personale regionale impegnato in situazioni di emergenza, già riconosciuti come spese obbligatorie per gli interventi di protezione civile e antincendio, anche al compimento di atti e accertamenti di polizia urgenti o irripetibili.

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Si avvia a conclusione il processo di stabilizzazione di 312 lavoratori a tempo determinato dell’agenzia Forestas: gli operai, infatti, saranno assunti e potranno firmare i contratti a tempo indeterminato.
«Manteniamo gli impegni assunti, insieme all’assessorato del Personale, con questi lavoratori, precari da tanti anni, e le organizzazioni sindacali del comparto – commenta l’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano -. Forestas ha compiti strategici in settori delicati come quello della lotta agli incendi, del rischio idrogeologico, del ripristino ambientale. Avere personale stabile e qualificato è fondamentale per l’agenzia e per la nostra Regione. E allo stesso tempo, siamo lieti che finalmente 312 famiglie abbiano maggiori certezze per il futuro. Per l’attività di Forestas, con la finanziaria, sono stati stanziati 169 milioni, otto aggiuntivi, a dimostrazione dell’attenzione della Giunta e del Consiglio regionale».
Per concludere la prima fase del piano di reclutamento, l’Agenzia è impegnata ad avviare i concorsi per i quarti livelli impiegatizi, fase non priva di complessità per l’elevato numero di domande (circa 8.000) pervenute all’Amministrazione.
«Ora guardiamo con attenzione e rapidità alle qualificazioni degli operai – aggiunge l’amministratore unico dell’Agenzia, Giuseppe Pulina -, rese possibili dell’approvazione del regolamento del personale di Forestas: si avvierà così a soluzione definitiva l’annoso problema delle mansioni superiori e si consentirà l’avvio della campagna antincendio con maggiore tranquillità.»
La delibera dell’amministratore unico, Giuseppe Pulina, ricostruisce i passaggi che hanno consentito le stabilizzazioni di questi primi 312 lavoratori, a partire dalla legge regionale (n.7 del 2014) che prevede che «per rafforzare le funzioni di prevenzione delle calamità naturali e del rischio idrogeologico in Sardegna, l’Ente foreste è autorizzato a procedere alla stabilizzazione annuale dei propri dipendenti aventi rapporto semestrale, attraverso una graduazione triennale del contingente per un massimo di 500 unità annue, nel rispetto dell’equilibrio territoriale di provenienza del personale interessato. A tal fine il finanziamento all’Ente foreste è incrementato di euro 6.000.000 per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016». Sono state redatte le graduatorie e proprio a questo proposito, «risultano pendenti due ricorsi, dal primo dei quali dipende la collocazione di un candidato in una graduatoria piuttosto che in un’altra (con effetti quindi circoscritti alla posizione del ricorrente e dei soggetti che dalla collocazione di questo possono subire vantaggio o pregiudizio), e dal secondo dei quali, proposto per la giusta collocazione del ricorrente in una piuttosto che altra graduatoria, dipende anche, visto l’oggetto dell’impugnazione, più radicalmente la sorte degli atti sui quali poggia l’intera procedura».
L’amministratore unico ha ritenuto di procedere e «sottoscrivere coi vincitori i relativi contratti di lavoro per l’assunzione a tempo indeterminato, salvi gli effetti dispiegati sugli atti e sui contratti da successivi eventuali provvedimenti dell’autorità giudiziaria».

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«Dalla manovra finanziaria appena approvata arrivano altre risorse per difendere le sugherete sarde e sostenere produzioni importanti come, appunto, quella del sughero.»

Lo ha detto ieri Donatella Spano, assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna.

Con riferimento ai 600mila euro stanziati per la prevenzione e la lotta alla lymantria (il lepidottero che sta attaccando le sugherete sarde), l’assessore della Difesa dell’ambiente ha ricordato, inoltre, gli impegni assunti dalla Giunta con i produttori e le associazioni agricole: «Con queste risorse, che si aggiungono al milione e 400 dell’Assessorato – ha sottolineato Donatella Spano -, proseguiremo l’azione di lotta alla lymantria, senza dimenticare che, per il nostro patrimonio boschivo di sughera abbiamo chiesto un piano straordinario al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, per evitare il pericolo di ulteriori perdite oltre quelle già verificatesi per le gelate di inizio anno».
Tra gli interventi accolti nella manovra finanziaria, Donatella Spano ha richiamato i 26 milioni per l’attività dell’Arpa Sardegna (uno in più rispetto allo scorso anno) e i 7 milioni e 860 da trasferire ai Comuni per la manutenzione e l’occupazione nei progetti di forestazione (cantieri verdi).

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La Confesercenti provinciale di Cagliari sta provando ad evitare che vengano prese decisioni che sarebbero deleterie per le numerosissime attività di impresa che sono operative nel centro storico, senza considerare le centinaia di posti di lavoro che si metterebbero a rischio, in una economia che stenta a decollare.

«E’ incredibile che non si capisca che la presenza dei tavolini all’aperto dei pubblici esercizi crea economia, è un presidio importante per la sicurezza dei quartieri ed aumenta il valore delle attività di impresa e degli immobili delle zone interessate – commenta Emanuele Frongia, vice presidente della Confesercenti provinciale – ma, soprattutto, danno lavoro a centinaia di persone che in alternativa dovrebbero lasciare il nostro territorio per andare altrove, creando un danno economico estremamente rilevante. La città di Cagliari si sta orientando a divenire città turistica e per molti versi lo è già – conclude Emanuele Frongia – e una decisione come quella paventata ci farebbe fare un salto indietro di almeno vent’anni.»

«Martedì saremo a colloquio con l’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano – commenta Roberto Bolognese, presidente della Confesercenti provinciale – per trovare una soluzione per scongiurare questo pericolo che oggi riguarda la città di Cagliari ma, se dovesse passare questa linea, il pericolo si estenderebbe per tutto il territorio Regionale, creando non pochi pericoli per la nostra economia. La Confesercenti chiederà maggiori controlli nelle zone interessate da parte delle Forze dell’Ordine, infatti, il problema in questione non nasce dalla presenza dei tavolini dei pubblici esercizi, ma dalle persone che, dopo la chiusura dei bar e dei ristoranti, continuano a bivaccare nelle piazze con bottiglie di birra o altro, fino a notte fonda, creando rumore e abbassando il livello di sicurezza nelle zone interessate. È evidente – conclude Roberto Bolognese – che la presenza dei controlli determinerebbe una minor incidenza del problema.»

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha approvato numerosi provvedimenti in materia di agricoltura. Su proposta dell’assessore Pierluigi Caria l’esecutivo ha votato il via libera all’affidamento diretto all’Agenzia Laore Sardegna per la realizzazione delle attività di informazione sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 previste dalla Misura 1, con il trasferimento di conoscenze e azioni di informazione, e dalla sottomisura 1.2, con il Sostegno ad attività dimostrative ed azioni di informazione. Con la delibera si è quindi approvato il Programma di attività per le azioni di informazione rivolte agli addetti del settore agricolo, alimentare, forestale, ai detentori di aree forestali, alle piccole e medie imprese operanti nelle zone rurali e altri beneficiari delle Misure del PSR. Sempre su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, la Giunta ha inoltre approvato la modifica delle direttive in materia di riconoscimento, controllo, sospensione e revoca delle Organizzazioni di produttori (OP) non ortofrutta, già esistenti e riconosciute. La delibera, al fine di consentire di portare a conclusione i processi di aggregazione durante tutta l’annualità in corso, modifica il termine di scadenza da “entro febbraio 2017” a “entro dicembre 2017” per i controlli sui requisiti che devono avere le Organizzazioni di produttori, soprattutto in riferimento al valore della produzione commercializzata, da effettuare sull’ultimo bilancio d’esercizio chiuso dall’OP stessa. L’Esecutivo, infine, ha nominato la Commissione esaminatrice del Corso per Operatori pratici di fecondazione artificiale sulla specie bovina. Il corso, autorizzato dall’assessorato ed organizzato dall’Unione operatori di fecondazione artificiale animale (UOFFAA) con sede a Pavia, si è tenuto fra dicembre 2016 e marzo 2017 a Bortigali.

Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la Giunta ha approvato due delibere in materia di programmazione unitaria dei fondi 2014-2020. Oltre a rafforzare il Nucleo di Valutazione e la Rete per la valutazione, è stato deciso di predisporre un nuovo modello di governance della programmazione unitaria, con l’attuazione del monitoraggio e l’implementazione degli strumenti per la Pianificazione strategica, finanziaria e delle performance.
Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, l’Esecutivo ha dato mandato al direttore generale della Pianificazione urbanistica, territoriale e della vigilanza edilizia di garantire l’attuazione di quanto previsto dalla legge regionale n. 34/2016, la quale prescrive la pubblicazione di un Avviso rivolto agli organismi di diritto pubblico istituiti da Comuni o Province per lo svolgimento temporaneo delle attività individuate dalla convenzione Regione-ATI IFRAS. Con una deliberazione del 21 marzo scorso, la Giunta ha approvato il catalogo degli interventi ritenuti ammissibili.

Sono stati nominati i commissari straordinari di Ipab in fase di trasformazione o estinzione, individuando come tali i Sindaci dei Comuni nei quali si trovano le strutture. Sono stati indicati Simonetta Zedda per l’Ipab Asilo orfanotrofio S. Francesco di Ales, Vincenzo Cosseddu per l’Ipab Asilo Infantile San Giuseppe di Benetutti, Michela Sau per l’Ipab Asilo Infantile F. Mulas di Bono, Cristiano Carrus per l’Ipab Asilo Infantile Principe di Piemonte di Cabras, Laila Dearca per l’Ipab Asilo Infantile F. Murgia di Teti e Celestino Pitzalis per l’Ipab Asilo Infantile San Vittorio di Tuili.
Su proposta dell’assessore al Personale, Filippo Spanu, la Giunta ha espresso parere favorevole all’ipotesi di accordo che riguarda l’interpretazione autentica delle disposizioni in materia di distacchi, aspettative e permessi sindacali.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, è stato deliberato di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), condizionato a prescrizioni, l’intervento denominato “Adeguamento dell’impianto di depurazione consortile dell’area industriale di Ottana mediante la realizzazione di una sezione di trattamento per rifiuti liquidi non pericolosi”, proposto dal Consorzio industriale provinciale Sardegna Centrale. Sempre nel rispetto di prescrizioni, escluse da ulteriore VIA il rinnovo per l’esercizio della cava “Santa Giulia”, a Ploaghe, e l’intervento per un impianto di conferimento e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, in Comune di Magomadas. Infine, nel rispetto di prescrizioni, escluso da ulteriore procedura di VIA l’intervento per i lavori per l’adeguamento dell’itinerario Sassari-Olbia, Lotto 6, nel comune di Monti.

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Si è svolta stamane, nella sala riunioni dello stabilimento di Portovesme, l’assemblea generale dei lavoratori Eurallumina che si svolge il 27 di ogni mese in concomitanza della consegna delle buste paga. Nella relazione svolta dalla RSU, è stato fatto il punto sul percorso che dovrà portare alla delibera regionale per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), passo fondamentale per la ripresa produttiva.

«A breve – si legge in una nota della RSU Eurallumina – verrà consegnata la documentazione a chiarimento e completamento che volontariamente la proponente Rusal ha chiesto di poter produrre dopo la conclusione della conferenza dei servizi che ha incassato 23 pareri favorevoli, a fronte dell’unico contrario del soprintendente MIBACT, ma ritenuto proceduralmente non vincolante, prima della stesura della monografia a cura dei funzionari SVA, che di fatto è il verbale che deve essere predisposto, per la successiva delibera regionale che la renderà attuativa. A tal fine, l’impegno assunto dagli assessori dell’Ambiente e degli Enti locali, Donatella Spano e Cristiano Erriu, è stato quello di contingentare al massimo entro sette giorni, dalla consegna del verbale, l’approvazione della citata delibera. Indicativamente nella prima meta del prossimo mese di giugno.»

Nel corso dell’assemblea non sono state omesse le preoccupazioni, per i continui attacchi dei “contrari”, e la discesa in campo di quelli che la RSU definisce i «“nobiliati ambientali e le grandi firme”, oltre ai soliti millantatori di credito, che continuano a manifestare con accanimento infarcito di falsità a cadenza quasi giornaliera e l’ostracismo e la dichiarata e annunciata nei tour mediatici posizione negativa, che il soprintendente Mibact, eserciterà negli ambiti di sua competenza. Resta ferma la determinazione dei lavoratori – aggiunge la RSU -, per nulla impauriti o in posizione arretrante, anzi maggiormente motivati a reagire sui temi del diritto e del rispetto delle regole e nel produrre ulteriori sforzi attraverso la loro mobilitazione con azioni civili ma incisive, per superare gli ostacoli che verranno ancora posti e raggiungere l’obiettivo a lungo inseguito e ormai vicino alla sua concretizzazione , facendo ricorso nella rivendicazione dell’applicazione di tutti gli impegni già incassati, dai livelli nazionali e di governo, sino a quelli regionali e in ambito locale».

Nel mese di marzo, sono proseguite le interlocuzioni con i vari enti, con incontri agli assessorati regionali dell’Ambiente, dell’Industria, del Lavoro e con l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e la Direttrice dell’ente Elisabetta Neroni, oltre che con l’Amministrazione provinciale, il coordinatore del Piano Sulcis, il Geoparco.

La RSU inoltre si è resa disponibile ad accompagnare alcuni visitatori, di alto livello scientifico e professionale, che hanno espresso spontaneamente la richiesta di vedere dal “vivo”, cosa fosse realmente l’impianto e le aree pertinenti, «ricevendo una risposta completamente opposta a quanto dall’esterno viene raccontato in termini denigratori».

Il presidente dell’Eurallumina, Vincenzo Rosino, e il nuovo direttore generale, Luca Vincenzi, hanno partecipato in Russia alla riunione di tutte le aziende del gruppo Rusal, che continua a considerare Eurallumina (tra le uniche 7 raffinerie in Europa occidentale) un asset importante nelle prospettive future della divisione Allumina, infondendo ingenti risorse per il mantenimento e il suo rilancio. Anche presso lo stabilimento, si susseguono sempre più frequenti le visite di dirigenti e funzionari russi, della multinazionale proprietaria dello stabilimento di Portovesme.

«Nell’ottica delle opere propedeutiche all’avvio degli investimenti – sottolinea ancora la RSU Eurallumina -, sono state appaltate importanti opere straordinarie manutentive, mentre il trattamento acque reflue dall’interno dello stabilimento e dalla barriera idraulica sul sito di stoccaggio, ha quasi raggiunto il massimo della portata metrocubo-ora e le analisi stanno continuando a fornire ottimi risultati. La media ingressi giornalieri dei lavoratori diretti, nel 2016 è stata di 103 unità, e sta aumentando (il 35 % del totale complessivo dei diretti) nell’anno in corso, così come la presenza degli appalti, stimati in 30/40 media giornaliera e con la reintroduzione anche per le manutenzioni dell’impianto a ciclo continuo TARI, dei tecnici reperibili nei giorni festivi. Pur non essendo, purtroppo, ancora programmata nessuna selezione, o percorsi di tirocinio, per le previste nuove assunzioni – ciò avverrà solo a conclusione del percorso autorizzativo e all’avvio degli investimenti – continuano a pervenire in numero sempre crescente curricula e candidature di ingegneri, tecnici e giovani locali – conclude la RSU Eurallumina – il che conferma l’interesse e la speranza per la ripresa piena delle produzioni.»

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«In tutta Italia i territori devono essere ascoltati sul problema dell’amianto nelle aree cosiddette extra SIN, cioè quelle degli ex poli industriali contaminati che si trovano fuori dai Siti d’interesse nazionale. In Sardegna abbiamo problematiche importanti a Oristano e a Ottana, per esempio. Ma in generale a oggi manca ancora una mappatura completa contenente sia il dato sanitario che quello ambientale per la successiva bonifica e, a nome di tutte le Regioni, ne ho sollecitato il rapido completamento.»

Lo ha detto, ieri a Roma, l’assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna Donatella Spano, intervenuta in qualità di coordinatrice della Commissione ambiente in Conferenza delle Regioni alla seduta congiunta del ‘Tavolo di coordinamento inter-istituzionale amianto’.

«La richiesta è stata ampiamente condivisa dal Tavolo e il suo Nucleo tecnico operativo ha presentato uno specifico piano biennale di attività – ha proseguito Donatella Spano -. Dobbiamo avere una fotografia che includa anche i territori extra SIN, necessaria a dare finalmente risposte sia in termini di salute delle popolazioni che di sviluppo economico delle aree attualmente contaminate dall’amianto.»

Il tavolo istituzionale, coordinato dal ministero della Sanità, è composto dai ministeri dell’Ambiente, dell’Economia e Finanza, del Lavoro e della Giustizia, dall’Anci, dall’Upi e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome con le sue commissioni.