19 July, 2024
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Questa mattina, a Roma, nel corso dell’audizione in Commissione Ambiente e territorio del Senato, l’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano ha espresso il parere negativo sul disegno di legge sulla gestione e prevenzione del rischio idrogeologico in discussione al Senato, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che dallo scorso marzo ha attribuito alla Regione Sardegna il coordinamento della Commissione Ambiente ed Energia.
L’assessore Spano ha spiegato che, pur apprezzando la ratio della norma, «il testo resta inadeguato e poco chiaro. Occorre definire meglio le diverse responsabilità delle pubbliche amministrazioni, mentre il DDL introduce nuovi soggetti nella governance del sistema, col rischio di complicare e non semplificare la gestione della prevenzione dal rischio idrogeologico». Peraltro, Donatella Spano ha fatto notare che il testo è stato proposto nel 2013 «e non tiene conto di quanto accaduto in questi quattro anni in termini di attuazione dello Sblocca Italia. A livello europeo, inoltre, le direttive in materia di rischio alluvioni stabiliscono una serie di attività affidate alle autorità di bacino ed alle Regioni».
Nel documento approvato lo scorso 22 dicembre dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome si legge, infatti, che l’intervento legislativo proposto «introduce molti elementi di sovrapposizione e contraddizione rispetto all’attuale quadro di competenze delineato dal sistema normativo e regolamentare attuale, che lungi dal risolvere le criticità, che certamente esistono, potrebbe, al contrario, contribuire ad aggravarle». Confermando, pertanto, il parere negativo, la Conferenza condivide invece l’esigenza di un rafforzamento del sistema.
L’assessore Spano, infine, ha fatto notare come sia necessario puntare maggiormente sull’attuazione di quanto già previsto in materia di rischio idrogeologico, accelerando le procedure, potenziando le strutture territoriali e, soprattutto, dando alle Regioni certezza sulle risorse per la realizzazione degli interventi strutturali e non strutturali di mitigazione del rischio, con tempi certi di completamento. «Sarebbe davvero opportuno – ha concluso l’assessore Spano – sbloccare le assunzioni nella protezione civile e che far sì che gli investimenti in sicurezza possano essere considerati fuori dai vincoli del pareggio di bilancio».

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I consiglieri regionali Daniela Forma (PD) e Daniele Cocco (SEL) hanno inviato una nota al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano, sul tema del riconoscimento quale area SIN del sito di Ottana.

«Facciamo seguito alle diverse interlocuzioni avute negli ultimi mesi sulla vertenza Amianto Ottana e alle azioni politiche ed istituzionali poste in campo sul tema – scrivono Daniela Forma e Daniele Cocco – per chiedere una sollecita accelerazione della istruttoria incardinata presso l’assessorato regionale dell’Ambiente finalizzata ad inoltrare la richiesta al ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare di inserimento dell’area industriale di Ottana nell’elenco dei Siti di Interesse Nazionale.»

«Tale riconoscimento – ricordano i consiglieri regionali Forma e Cocco – consentirebbe di intervenire positivamente sui processi di bonifica e di riconversione industriale del sito di Ottana per i quali rappresentiamo grande attesa da parte del territorio e della popolazione della Sardegna Centrale.»

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, questa mattina ha inviato una lettera al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, nella quale ha scritto «in vista dell’imminente espressione del parere da parte della Commissione tecnica nazionale di valutazione dell’impatto ambientale, intendo ribadire la contrarietà della Regione Sardegna alla realizzazione dell’impianto solare termodinamico da 55 MWe denominato ‘Gonnosfanadiga, Comuni di Gonnosfanadiga e Guspini’».

La posizione espressa oggi ribadisce la linea che la Regione aveva manifestato in passato a proposito dell’analogo progetto “Fluminimannu” da realizzarsi, secondo le proposte, nei territori dei Comuni di Villasor e Decimoputzu. Per tale progetto è in corso la procedura, indicata dalla normativa, che prevede «il deferimento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per una valutazione complessiva a seguito di pareri, tra loro contrastanti, resi dalle Amministrazioni competenti, a diverso titolo, per la definizione di atti e provvedimenti».

Lo scorso 28 settembre, con la mozione n. 250, il Consiglio regionale impegnava il presidente della Giunta a porre in essere, in tutte le sedi istituzionali, ogni azione utile a impedire la realizzazione degli impianti nei territori di Gonnosfanadiga e Guspini.
Le motivazioni. Sul progetto, gli uffici della direzione generale dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente avevano già espresso parere tecnico negativo con due distinte note: una del 22 ottobre 2015 e l’altra del 14 giugno 2016. «Le motivazioni che sottendono al netto diniego da parte della Regione Sardegna – è scritto nella lettera – sono riconducibili alle seguenti notevoli criticità: la sottrazione di suolo all’uso agricolo; l’incoerenza col Piano energetico regionale; la forte opposizione del territorio in merito alla realizzazione dell’impianto».

Per quanto riguarda il primo aspetto, la dimensione degli spazi interessati per la realizzazione del sito comporterebbe il sacrificio di un’area produttiva, attualmente adibita a uso agricolo e al pascolo del bestiame. Ciò sarebbe in contrasto con gli obiettivi della politica agricola regionale per il consistente consumo di suolo agrario e produrrebbe un inevitabile impatto negativo anche sugli ecosistemi coinvolti, che svolgono un ruolo ecologico di primaria importanza per il mantenimento dell’agro-biodiversità, per il flusso dei servizi ecosistemici e per la capacità di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Allo stesso tempo si mortificherebbero le aziende agricole che operano in quei luoghi alle quali verrebbe negata la disponibilità di quegli spazi con effetti di carattere economico-sociale facilmente immaginabili generic zithromax online.
L’incoerenza col Piano energetico regionale deriva dal fatto che un impianto di tali dimensioni non è in linea con la strategia energetica regionale che si basa invece su principi europei di generazione distribuita ed efficiente, con impianti di piccola taglia e micro reti di distribuzione. Va quindi ulteriormente evidenziato il forte malcontento e la netta contrarietà della popolazione alla realizzazione del progetto, soprattutto per le forti tensioni di carattere economico-sociale che potrebbero derivarne.

«Con questa nota – si conclude l’assessore Spano nella lettera al ministro Galletti – chiedo un suo autorevole intervento affinché, nell’ambito delle procedure di legge, siano tenute nella giusta considerazione tutte le osservazioni evidenziate nei pareri resi dalla Regione Sardegna e nelle quali sono stati analizzati gli aspetti di impatto negativo dell’impianto e i pareri di altri enti e soggetti che operano sul territorio e conoscono perfettamente la realtà nella quale esso si inquadra.»

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Stamane è stato compiuto un significativo passo avanti verso il rilancio produttivo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

Nel corso del supplemento della conferenza dei servizi, infatti, è stato ritenuto non vincolante il parere negativo del Mibact su alcuni aspetti di carattere paesaggistico.

Prima di salutare il sì definitivo, si dovranno attendere le integrazioni dell’azienda e la delibera della Giunta regionale che, comunque, dopo il via libera odierno, dovrebbe avere un esito scontato. I lavoratori, comprensibilmente felici dopo otto giorni di occupazione della sala riunioni e di presidio permanente all’esterno del Palazzo della Regione, in viale Trento, hanno annunciato la conclusione della protesta.

L’azienda entro i prossimi due mesi s’è impegnata a presentare ulteriore documentazione utile per la decisione sull’ampliamento del bacino di stoccaggio, dopodiché verranno espletati gli ultimi passaggi richiesti per arrivare alla decisione definitiva.

Al termine della Conferenza di servizi, l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano e il collega degli Enti locali, Cristiano Erriu, il capo di Gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, e il direttore generale Alessandro De Martini, hanno comunicato le conclusioni ai lavoratori.

«La Conferenza dei servizi si è conclusa – ha spiegato Donatella Spano – con pareri differenti tra Ministero dei Beni paesaggistici e la Regione. Il parere ministeriale non è, però, vincolante e ostativo. Per quanto riguarda l’iter, la Rusal ha chiesto almeno un mese per presentare altri documenti. Non appena si concluderà l’istruttoria, predisporremo la delibera sul progetto, che sarà portata in tempi serrati in Giunta. Ringraziamo gli uffici degli assessorati coinvolti che hanno lavorato strenuamente in questi mesi.»

Sull’esito dei lavori della conferenza di servizi arrivano i primi commenti.

«Il completamento dell’istruttoria propedeutica alla delibera di Giunta che dà il via libera al progetto Eurallumina è sicuramente un fatto positivo – dice Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico -. Per i lavoratori, che hanno sempre creduto nel progetto e nelle loro capacità lavorative, per il territorio e l’intero sistema produttivo industriale del paese. E’ bene ricordare, infatti, che la raffinazione della bauxite e la produzione di allumina rappresenta il primo anello della filiera dell’alluminio in Italia. Una filiera su cui c’è l’impegno, anche in seguito alla risoluzione presentata in Parlamento, in grado di valorizzare le produzioni industriali metallurgiche e su cui è necessario puntare. Il risultato di oggi – conclude Emanuele Cani – è un passaggio importante cui ne devono seguire anche altri. La nostra attenzione e il sostegno ai lavoratori proseguirà anche in futuro, sino al riavvio degli impianti di Portovesme.»

«Oggi è un giorno importante per i lavoratori dell’Eurallumina e per il nostro territorio – dice da parte sua Daniele Reginali, segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias -. Far ripartire la produzione di allumina significa dare la possibilità al nostro paese di poter contare nuovamente su un sistema produttivo importante. Da tempo abbiamo manifestato vicinanza e sostegno ai lavoratori che lottano per la riapertura della fabbrica, manteniamo alta l’attenzione affinché la vertenza possa chiudersi al più presto positivamente. Siamo con loro – conclude Daniele Reginali -, lo siamo stati in passato e lo saremo in futuro.»

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L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha incontrato nuovamente i lavoratori dell’Eurallumina che occupano la sala riunioni del Palazzo della Regione da martedì sera, quando la Conferenza dei servizi che avrebbe dovuto dare il via libera definitivo alla realizzazione del progetto di rilancio produttivo dello stabilimento di Portovesme, si è conclusa con un aggiornamento a mercoledì 8 febbraio per la posizione assunta dal rappresentante del MIBACT.

L’assessore Spano ha confermato il massimo impegno dell’assessorato e dell’intera Giunta regionale, ed ha sottolineato il lavoro incessante svolto dagli uffici dell’assessorato.

Ricordiamo che questa mattina la RSU Eurallumina ha chiesto un incontro al soprintendente del MIBACT di Cagliari, Oristano, Medio Campidano, Sud Sardegna e Ogliastra Fausto Martino, per discutere del procedimento autorizzativo del progetto di riavvio dello stabilimento Eurallumina e «conoscere direttamente dalla fonte e apprendere nel dettaglio, le motivazioni che la hanno indotta alle valutazioni nel merito delle sue competenze.»

 

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Vertice stamane al ministero dello Sviluppo economico per affrontare i problemi legati agli sviluppi della vertenza Eurallumina. Il ministro Carlo Calenda ha riunito attorno allo stesso tavolo la Regione Sardegna, rappresentata dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e i rappresentanti degli azionisti della Rusal, arrivati dalla Russia, guidati da Yakov IItskov, direttore della divisione Allumina della multinazionale proprietaria dello stabilimento di Portovesme.

Dopo lo stop imposto dal ministero dei Beni culturali su problemi di tipo paesaggistico, gli operai hanno lanciato un nuovo appello al sovrintendente dei beni culturali, Fausto Martino. 

Si moltiplicano, intanto, gli attestati di solidarietà. I lavoratori, in occupazione nella sala riunioni del Palazzo di viale Trento e in presidio all’esterno del Palazzo, hanno ricevuto le visite di Felice Floris, con una delegazione del Movimento pastori sardi, del capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale Pietro Cocco e dell’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu.

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Gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano hanno partecipato ai lavori della Conferenza delle Regioni, che oggi ha discusso dello schema di ripartizione delle risorse previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
Nel corso della riunione gli assessori hanno illustrato alla Conferenza la richiesta presentata dalla Sardegna sulla partecipazione al finanziamento alle Province e alle Città metropolitane. Erriu e Spano hanno sottolineato con forza che «la Sardegna non può essere esclusa dal riparto del miliardo e 700 milioni di euro spettante alle Regioni, previsto dalla legge finanziaria 2017», facendo riferimento alla parte del DPCM che, di fatto, esclude le Regioni a Statuto speciale. La stessa posizione è stata espressa, nel corso della Conferenza, da tutte le Regioni a Statuto speciale.
La Regione Sardegna ha sollevato anche il problema relativo al mancato riparto, previsto dallo stesso schema del DPCM, di altri 950 milioni di euro a favore di Province e Città metropolitane delle Regioni a Statuto speciale. La discussione è stata comunque aggiornata, perché sul DPCM rimangono numerosi passaggi ancora da discutere e approfondire ed il punto all’ordine del giorno della Conferenza Unificata è stato rinviato alla prossima settimana.

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La seduta di aggiornamento della Conferenza di servizi Eurallumina è stata formalmente convocata per mercoledì 8 febbraio. Questa mattina il vicepresidente della Regione Raffaele Paci ha portato “solidarietà assoluta e totale” della Regione, a nome di tutta la Giunta, agli operai Eurallumina. Raffaele Paci si è prima fermato all’esterno di viale Trento, dove la protesta contro il parere del Mibact continua, e ha poi incontrato i cinque operai che occupano la sala riunioni al primo piano della torre, ribadendo che la Giunta sta facendo tutto il possibile per risolvere rapidamente la situazione. All’esterno del Palazzo di viale Trento, intanto, prosegue il presidio non stop di alcune decine di lavoratori.

L’assessore della Difesa Donatella Spano già nella serata di martedì si era recata in viale Trento per incontrare i lavoratori, ed ha nuovamente incontrato ieri la Rsu per informare personalmente della convocazione formale. L’assessore ha rassicurato sul rigore nella tempistica, sinora puntualmente rispettata dagli Uffici e comunicato che in Regione prosegue il lavoro di approfondimento in merito agli aspetti ambientali e paesaggistici in vista della seduta della prossima settimana.

       

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La commissione Ambiente, presieduta dall’on. Giuseppino Pinna, ha proseguito il ciclo di audizioni sulla Legge di Stabilità 2017 con la relazione dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano.

Nel suo intervento l’assessore ha affermato fra l’altro che «le risorse disponibili, di provenienza regionale ed europea, sono consistenti ed in alcuni casi in aumento, dalle bonifiche delle ex miniere dismesse e del sito di La Maddalena alla rimozione dell’amianto delle condotte fuori – terra, dall’Arpas cui è stata trasferita la gestione delle stazioni meteo alle nuove funzioni assegnate sia al Corpo forestale regionale che all’Agenzia Forestas».

Rispondendo ad alcune sollecitazioni emerse dal dibattito, nel corso del quale sono intervenuti i consiglieri di Sel Eugenio Lai e Daniele Cocco, Alessandro Collu del Pd, Piermario Manca del Pds e Pierfranco Zanchetta di Cps, l’assessore Spano ha annunciato a proposito del Piano dei rifiuti che «sarà finanziata l’impiantistica per la realizzazione di nuovi eco-centri, in un quadro di misure che comprendono la conferma del sistema della premialità/penalità, lo sviluppo della raccolta differenziata e la definizione di uno strumento normativo per l’introduzione della tariffa unica di smaltimento».

Accogliendo in particolare una richiesta formulata dal capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta, l’assessore ha dato ampia disponibilità per una riunione della commissione dedicata alle problematiche della Protezione civile che, ha detto, «sarà molto utile per un chiarimento complessivo anche perchè, da una visione unitaria del settore, emerge la necessità di incrementare gli investimenti e le manutenzioni sia nelle reti di rilevamento che in quelle di comunicazione».

La commissione, infine, ha deciso di rinviare ad altra data l’audizione della Spano per illustrare il nuovo statuto dell’Agenzia Forestas.

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I gruppi regionali di Forza Italia, Udc, Riformatori Sardi, Partito Sardo d’Azione e Fratelli d’Italia illustreranno domani mattina alle 10.00 nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala stampa del Consiglio regionale di via Roma, la richiesta di convocazione urgente del Consiglio regionale sull’emergenza maltempo in Sardegna, con le dimissioni immediate dell’assessore Spano.